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Aprile 2004 - Scatti nel Tempo

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Usato sicuro: Pentax LX<br />

zione comunque risulta corretta perché, una volta che<br />

lo specchio si solleva, la cellula legge come al solito la<br />

luce riflessa dalla tendina o dalla pellicola e quindi non<br />

vi sono più problemi. Questo fatto può portare invece a<br />

considerevoli errori lavorando in manuale, ed è necessario<br />

ricordarsene se si usa il filtro polarizzatore.<br />

L’otturatore ha le tendine in titanio che scorrono<br />

orizzontalmente, e fornisce tempi che vanno da 1/2000<br />

di secondo a 4 secondi in manuale, che arrivano a<br />

superare i 2 minuti quando la fotocamera funziona in<br />

automatismo. Le tendine in titanio, che poi è un metallo<br />

pregiato, rispetto alle normali tendine in tessuto plastificato<br />

hanno il vantaggio di essere più leggere, molto più<br />

robuste e di mantenere inalterate le loro caratteristiche<br />

di flessibilità; questo comunque, anche se stimola la<br />

fantasia, ha poca utilità pratica per un uso amatoriale.<br />

Molto più interessante invece è la possibilità che offre<br />

questo otturatore, pur essendo elettro-meccanico, di<br />

funzionare correttamente con tutti i tempi più brevi<br />

di 1/60 di sec. anche quando l’alimentazione elettrica<br />

dovesse mancare per esaurimento delle pile o per loro<br />

mancanza.<br />

Priva di pile infatti la LX si trasforma in una fotocamera<br />

meccanica, praticamente priva di esposimetro,<br />

ma con la possibilità di utilizzare tutti i tempi di posa da<br />

1/2000 a 1/75 di secondo, che corrisponde al tempo di<br />

sincronizzazione con il flash, più la posa B. Nelle prove<br />

di laboratorio i tempi disponibili in manuale sono stati<br />

estremamente precisi, e lo scarto massimo lo abbiamo<br />

notato <strong>nel</strong> tempo di 1/125 di secondo che è in realtà<br />

1/112, ossia un tempo più lungo di<br />

circa il 15%: una cosa apprezzabile<br />

solo attraverso strumenti di precisione.<br />

Prove di laboratorio, per quanto<br />

preciso però l’otturatore della LX e<br />

piuttosto rumoroso, ma questo rumore<br />

non si traduce in vibrazioni nocive<br />

alla nitidezza dell’immagine: come è<br />

possibile osservare del livello di<br />

vibrazioni, queste sono abbastanza<br />

contenute durante l’esposizione vera<br />

e propria, manifestandosi soltanto<br />

<strong>nel</strong>la parte iniziale e finale, mentre<br />

è subito dopo la chiusura dell’otturatore<br />

che si notano delle vibrazioni<br />

di forte intensità, che poi sono anche<br />

quelle che generano la maggior parte<br />

del rumore.<br />

La Pentax LX mentre si riavvolge<br />

la pellicola: questo è dovuto ad un particolare meccanismo<br />

che permette di eseguire esposizioni multiple con<br />

una elevata precisione <strong>nel</strong>la sovrapposizione delle immagini.<br />

Grazie a questo dispositivo, volendo ad esempio<br />

eseguire una doppia esposizione sul fotogramma<br />

numero 10, è sufficiente riavvolgere la pellicola, fino<br />

a che compare il numero 9 <strong>nel</strong> contafotogrammi, dopodichè<br />

azionare la leva di carica: in questo modo il dispositivo<br />

elimina gli eventuali giochi della pellicola e il<br />

fotogramma numero 10 verrà posizionato perfettamente,<br />

con un errore massimo, stando a quanto dice la casa,<br />

di 2/10 di millimetro. E una caratteristica esclusiva di<br />

questa fotocamera, ma onestamente non siamo riusciti<br />

ad immaginare quante volte <strong>nel</strong>la vita di un fotografo<br />

possa tornare utile.<br />

L’alimentazione della LX viene assicurata da due<br />

pile da 1,5 volt, che possono essere sia alcaline che<br />

all’ossido d’argento, e che vanno sostituite all’incirca<br />

una volta all’anno, preferibilmente prima della stagione<br />

fredda. Le due pilette hanno una durata considerevole<br />

sia perché l’assorbimento elettrico della fotocamera<br />

non è elevato (il massimo è di circa 23 milliwatt, e<br />

lo si rileva durante lo scatto) che per il disposivo che<br />

provvede automaticamente a disattivare l’esposimetro<br />

dopo circa 30 secondi. In ogni caso è impossibile non<br />

rendersi conto del momento in cui le pile iniziano la<br />

loro fase discendente, perché quando la tensione scende<br />

da circa 3 volt a 2,80 volt il led dell’esposimetro<br />

visibile <strong>nel</strong> mirino emette una luce lampeggiante invece<br />

che continua. Se si continua a fotografare anche<br />

scatti <strong>nel</strong> tempo __________________________________________________________________ 33

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