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Usato sicuro: Pentax LX<br />
zione comunque risulta corretta perché, una volta che<br />
lo specchio si solleva, la cellula legge come al solito la<br />
luce riflessa dalla tendina o dalla pellicola e quindi non<br />
vi sono più problemi. Questo fatto può portare invece a<br />
considerevoli errori lavorando in manuale, ed è necessario<br />
ricordarsene se si usa il filtro polarizzatore.<br />
L’otturatore ha le tendine in titanio che scorrono<br />
orizzontalmente, e fornisce tempi che vanno da 1/2000<br />
di secondo a 4 secondi in manuale, che arrivano a<br />
superare i 2 minuti quando la fotocamera funziona in<br />
automatismo. Le tendine in titanio, che poi è un metallo<br />
pregiato, rispetto alle normali tendine in tessuto plastificato<br />
hanno il vantaggio di essere più leggere, molto più<br />
robuste e di mantenere inalterate le loro caratteristiche<br />
di flessibilità; questo comunque, anche se stimola la<br />
fantasia, ha poca utilità pratica per un uso amatoriale.<br />
Molto più interessante invece è la possibilità che offre<br />
questo otturatore, pur essendo elettro-meccanico, di<br />
funzionare correttamente con tutti i tempi più brevi<br />
di 1/60 di sec. anche quando l’alimentazione elettrica<br />
dovesse mancare per esaurimento delle pile o per loro<br />
mancanza.<br />
Priva di pile infatti la LX si trasforma in una fotocamera<br />
meccanica, praticamente priva di esposimetro,<br />
ma con la possibilità di utilizzare tutti i tempi di posa da<br />
1/2000 a 1/75 di secondo, che corrisponde al tempo di<br />
sincronizzazione con il flash, più la posa B. Nelle prove<br />
di laboratorio i tempi disponibili in manuale sono stati<br />
estremamente precisi, e lo scarto massimo lo abbiamo<br />
notato <strong>nel</strong> tempo di 1/125 di secondo che è in realtà<br />
1/112, ossia un tempo più lungo di<br />
circa il 15%: una cosa apprezzabile<br />
solo attraverso strumenti di precisione.<br />
Prove di laboratorio, per quanto<br />
preciso però l’otturatore della LX e<br />
piuttosto rumoroso, ma questo rumore<br />
non si traduce in vibrazioni nocive<br />
alla nitidezza dell’immagine: come è<br />
possibile osservare del livello di<br />
vibrazioni, queste sono abbastanza<br />
contenute durante l’esposizione vera<br />
e propria, manifestandosi soltanto<br />
<strong>nel</strong>la parte iniziale e finale, mentre<br />
è subito dopo la chiusura dell’otturatore<br />
che si notano delle vibrazioni<br />
di forte intensità, che poi sono anche<br />
quelle che generano la maggior parte<br />
del rumore.<br />
La Pentax LX mentre si riavvolge<br />
la pellicola: questo è dovuto ad un particolare meccanismo<br />
che permette di eseguire esposizioni multiple con<br />
una elevata precisione <strong>nel</strong>la sovrapposizione delle immagini.<br />
Grazie a questo dispositivo, volendo ad esempio<br />
eseguire una doppia esposizione sul fotogramma<br />
numero 10, è sufficiente riavvolgere la pellicola, fino<br />
a che compare il numero 9 <strong>nel</strong> contafotogrammi, dopodichè<br />
azionare la leva di carica: in questo modo il dispositivo<br />
elimina gli eventuali giochi della pellicola e il<br />
fotogramma numero 10 verrà posizionato perfettamente,<br />
con un errore massimo, stando a quanto dice la casa,<br />
di 2/10 di millimetro. E una caratteristica esclusiva di<br />
questa fotocamera, ma onestamente non siamo riusciti<br />
ad immaginare quante volte <strong>nel</strong>la vita di un fotografo<br />
possa tornare utile.<br />
L’alimentazione della LX viene assicurata da due<br />
pile da 1,5 volt, che possono essere sia alcaline che<br />
all’ossido d’argento, e che vanno sostituite all’incirca<br />
una volta all’anno, preferibilmente prima della stagione<br />
fredda. Le due pilette hanno una durata considerevole<br />
sia perché l’assorbimento elettrico della fotocamera<br />
non è elevato (il massimo è di circa 23 milliwatt, e<br />
lo si rileva durante lo scatto) che per il disposivo che<br />
provvede automaticamente a disattivare l’esposimetro<br />
dopo circa 30 secondi. In ogni caso è impossibile non<br />
rendersi conto del momento in cui le pile iniziano la<br />
loro fase discendente, perché quando la tensione scende<br />
da circa 3 volt a 2,80 volt il led dell’esposimetro<br />
visibile <strong>nel</strong> mirino emette una luce lampeggiante invece<br />
che continua. Se si continua a fotografare anche<br />
scatti <strong>nel</strong> tempo __________________________________________________________________ 33