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200 anni - Comune di Cuneo

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UN’IDEA MODERNA DI BIBLIOTECA<br />

Lorenzo Bertano<br />

Dopo quattro mesi <strong>di</strong> chiusura, l’Amministrazione, sul finire del 1857, decide <strong>di</strong> riaprire la biblioteca<br />

dopo aver precisato in un nuovo regolamento attribuzioni, doveri e stipen<strong>di</strong>o del bibliotecario.<br />

Il 24 febbraio 1858 viene nominato bibliotecario LORENZO BERTANO. Si tratta sicuramente della<br />

presenza più importante del XIX secolo, per la sua cultura e per l’atteggiamento “moderno” con<br />

cui guarda alla biblioteca, attento alle esigenze dei lettori.<br />

Il fondo per gli acquisti è molto limitato e il Bertano decide che occorre dotare la biblioteca dei libri <strong>di</strong><br />

utilità universale, per sod<strong>di</strong>sfare i più, piuttosto che pochi eru<strong>di</strong>ti. La biblioteca deve poi farsi gelosa depositaria<br />

d’ogni minima cosa riguardante la città in cui essa si trova.<br />

A riprova dell’interesse per la Cultura locale, il Bertano decide <strong>di</strong> pubblicare lui stesso una storia della<br />

città nel Me<strong>di</strong>oevo, che uscirà nel 1898. Si tratta <strong>di</strong> una pubblicazione attenta e documentata, ancora oggi<br />

considerata un riferimento importante.<br />

In più occasioni, per incoraggiare la Giunta ad intervenire con fon<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nari in vista <strong>di</strong> qualche<br />

acquisto particolarmente interessante, compra lui stesso volumi importanti, donandoli alla biblioteca.<br />

Nel 1866 viene nominato vice-segretario comunale, ma conserva il titolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore della biblioteca e<br />

la sua soprintendenza.<br />

Emanuele Morozzo della Rocca così lo descrive: uomo onesto e dotto, ottenne non solamente la stima dei suoi<br />

concitta<strong>di</strong>ni, ma anche quella degli stu<strong>di</strong>osi e dei letterati, coi quali fu in relazione.<br />

Esempio finale <strong>di</strong> generosità il suo testamento in cui, dopo la morte avvenuta nel 1904, lascia alla biblioteca<br />

tutti i suoi libri e manoscritti storici.<br />

1859: si forma nel Monastero <strong>di</strong> Santa Chiara il primo reggimento dei Cacciatori delle Alpi (subito ispezionato<br />

da Garibal<strong>di</strong>)<br />

1859: per l’accordo segreto tra Vittorio Emanuele II e Napoleone III, dopo Plombières, trasferimento alla Francia <strong>di</strong><br />

Savoia e Nizzardo (previo plebiscito). <strong>Cuneo</strong> <strong>di</strong>venta terra <strong>di</strong> confine, dopo essere stata per secoli città <strong>di</strong><br />

transito.<br />

1859: <strong>Cuneo</strong> <strong>di</strong>venta capoluogo <strong>di</strong> Provincia<br />

1862: fondazione e inaugurazione del Comizio Agrario del Circondario <strong>di</strong> <strong>Cuneo</strong><br />

1864: inaugurazione del Teatro d’Estate <strong>di</strong> Giov<strong>anni</strong> Toselli<br />

1865: inaugurazione del Regio Liceo-Ginnasio Pellico<br />

1865: breve esperienza (un anno) del giornale La Gazzetta <strong>di</strong> <strong>Cuneo</strong> pubblicato presso la tipografia Fenoglio<br />

1865: inaugurazione e apertura dell’Istituto Tecnico <strong>di</strong> <strong>Cuneo</strong><br />

1865: il Municipio destina l’ex Monastero <strong>di</strong> Santa Chiara a sede delle Scuole e del Collegio Convitto Civico<br />

1866: inaugurazione del Circolo Sociale in Casa Margaria (poi nel Palazzo delle Scuole)<br />

1866: fondazione dell’Istituto <strong>di</strong> educazione femminile “Sacra Famiglia”<br />

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