Giulio Angioni, Alba dei giorni bui - Sardegna Cultura

Giulio Angioni, Alba dei giorni bui - Sardegna Cultura Giulio Angioni, Alba dei giorni bui - Sardegna Cultura

sardegnacultura.it
from sardegnacultura.it More from this publisher
12.06.2013 Views

L’ho fatto altre volte di scappare. Dai fantasmi. Sono sempre tornata. Come adesso. 212 Temevo di non riuscire a parlare, ma la voce mi viene, chioccia e sfatta, ma viene: – Carlo, può essere una dose pazza, l’ho presa dai Marongiu, Gonaria l’Orecchiona dice che ci grattano il salnitro dai muri di Castello. Sì, roba dei Marongiu, che di morti ce n’hanno già diversi sulla loro strada, sulla coscienza no, quella gli manca o l’hanno a modo loro. – Sicuro che la vuoi? – ma lui me l’ha già strappata dalle mani, con la sua mano sudata, o è la mia mano che è sudata? – Carlo non prenderla, non farlo. Ecco, decidi tu. Come se Carlo fosse in grado di decidere: – Me lo cucino io lo schizzo, – dice ed è già all’opera. Nemmeno io sono più in grado di decidere: decisa a non decidere, a lasciarmi decidere, giusto come Carlo. Però mi sento forte, so di esercitare un potere smisurato, che non è che di Dio, che sa tutto di noi, del nostro destino, ne resta padrone, può fargli prendere una strada e non un’altra, ma ci lascia fare. 213

L’ho fatto altre volte di scappare. Dai fantasmi. Sono<br />

sempre tornata. Come adesso.<br />

212<br />

Temevo di non riuscire a parlare, ma la voce mi viene,<br />

chioccia e sfatta, ma viene: – Carlo, può essere una<br />

dose pazza, l’ho presa dai Marongiu, Gonaria l’Orecchiona<br />

dice che ci grattano il salnitro dai muri di Castello.<br />

Sì, roba <strong>dei</strong> Marongiu, che di morti ce n’hanno già<br />

diversi sulla loro strada, sulla coscienza no, quella gli<br />

manca o l’hanno a modo loro.<br />

– Sicuro che la vuoi? – ma lui me l’ha già strappata<br />

dalle mani, con la sua mano sudata, o è la mia mano<br />

che è sudata? – Carlo non prenderla, non farlo.<br />

Ecco, decidi tu. Come se Carlo fosse in grado di decidere:<br />

– Me lo cucino io lo schizzo, – dice ed è già all’opera.<br />

Nemmeno io sono più in grado di decidere: decisa a<br />

non decidere, a lasciarmi decidere, giusto come Carlo.<br />

Però mi sento forte, so di esercitare un potere smisurato,<br />

che non è che di Dio, che sa tutto di noi, del nostro<br />

destino, ne resta padrone, può fargli prendere<br />

una strada e non un’altra, ma ci lascia fare.<br />

213

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!