Giulio Angioni, Alba dei giorni bui - Sardegna Cultura
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Carlo in segreto mi obiettava: – Sì, fai favori al mulo,<br />
ricevi calci in culo.<br />
– Il tuo cuore non chieda mai nulla in cambio di quello<br />
che dà, – esattamente questo ha detto un giorno Carlo<br />
serio serio a Valentina, che ha avuto un moto di sorpresa,<br />
poi di esitazione, poi si chiude, dura.<br />
– Ma adesso, questa qui, scusa, non è una buona occasione<br />
per metterci alla prova? – cerco di dire a Valentina,<br />
dicendo più a me stessa. E spiego: per metterci alla<br />
prova con un proposito così, di quelli che piacevano<br />
alla mamma, una cosa da vendi tutto e dallo ai poveri,<br />
come Cristo comanda: – E qui si tratta di tuo fratello, di<br />
tuo fratello gemello.<br />
– Se è per questo, nessuno è più miserabile di Carlo, –<br />
mormora Valentina, ma solo per se stessa.<br />
Non ne parliamo più.<br />
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E invece Carlo aveva già usato sua sorella, prima inconsapevole,<br />
poi con la minaccia, dopo le scene madri<br />
e le promesse. Ha sfruttato abitudini di loro due gemelli,<br />
<strong>dei</strong> tempi dell’infanzia, a una totale confidenza,<br />
a una loro complicità che ci escludeva tutti. Carlo l’ha<br />
già usata in certi suoi commerci strampalati, come la<br />
compravendita di urine, per il succedaneo, tutta una<br />
cosa complicata, non serve parlarne. Ma anche se tutto<br />
questo scivola nel viscido del risaputo, non è più sopportabile.<br />
E se non è nemmeno più dicibile, non è perché<br />
nessuno più ti ascolta.<br />
Quante volte me l’ha detto la signora Marianna delle<br />
pulizie bagnate che la prima cosa è toglierli via dai pericoli<br />
di delinquere e delle malattie, carcere e ospedale.<br />
Lei è una specialista della sua disgrazia, sa il gergo <strong>dei</strong><br />
malati e <strong>dei</strong> dottori, cure, sperimentazioni, norme e<br />
leggi, ha un circolo di amiche con lo stesso guaio. Dice:<br />
– Meglio che tutto il male lo facciano in casa, fino a farci<br />
mangiare brano a brano, o non è meglio farla subito<br />
finita e buonanotte al secchio?<br />
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