Untitled - L'Arte Antica Silverio Salamon

ODILON REDON (da)
40 PARFOIS ON TROUVE UN VIEUX FLACON QUI SE SOUVIENT, D’OÙ JAILLIT
TOUTE VIVE UNE ÂME QUI REVIENT, 1890
A volte si trova una vecchia bottiglia che ci ricorda, da dove spunti fuori
un’anima viva che ritorna dal passato
Acquaforte, monogrammata in lastra in basso al centro.
Bibliografia: Mellerio 200.
(mm. 276x198). [21069A]
Splendida prova di stampa della prima edizione su due. Impressa su carta vellina
databile alla fine del XIX secolo, in 43 esemplari e due o tre prove di
stampa in bistrò come questa per l’editore Edmond Deman di Bruxelles. In
perfetto stato di conservazione, con ampi margini tutt’intorno oltre
l’impronta del rame.
Incisore Léon Evely con ritocchi di Redon. Mellerio sostiene che i ritocchi
autografi con ci sono, ma altri studiosi sostengono il contrario. Evely fu uno
stampatore e alle volte incisore molto rinomato in Belgio alla fine del XIX secolo,
fu anche il primo stampatore delle opere di James Ensor.
Dalla serie “Les fleurs du mal” di Charles Baudelaire, interpretazione di
Odilon Redon. Esiste una seconda edizione in 100 esemplari, sempre da lastre
eseguite da Evely ma in formato ridotto, queste sicuramente senza ritocchi
di Redon.
Odilon Redon è uno dei più importanti pittori francesi. All’inizio della sua carriera Redon
guarda ai movimenti contrapposti del Romanticismo e del Naturalismo, sviluppando un
mondo pittorico in bianco e nero derivato dalla dimensione interiore. Ai primi del Novecento
torna l’uso estensivo del colore, le figure acquistano un’aurea mistica. Il contatto con la
letteratura e la psicologia del suo tempo porta l’artista a creare un cosmo visivo intriso di
nuova religiosità.