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Untitled - L'Arte Antica Silverio Salamon

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GIOVANNI BENEDETTO CASTIGLIONE,<br />

Genova 1609 - Mantova 1670<br />

28 LA RESURREZIONE DI LAZZARO, 1647-51<br />

Acquaforte, firmata in lastra in basso verso destra.<br />

Bibliografia: Bellini 59 I/IV, The Illustrated Bartsch 46.20.6, The Illustrated<br />

Bartsch Commentary 46.18.6 I/IV, Dillon 88.<br />

(mm. 222x314). [21049G]<br />

Magnifica prova nel primo stato su quattro. Impressa su carta con la filigrana<br />

del ‘grappolo d’uva’ o ‘margherita’ databile alla metà del XVII secolo. In perfetto<br />

stato di conservazione, ad eccezione di un’abrasione al verso invisibile al<br />

recto. Con sottilissimo margine tutt’intorno oltre la linea marginale.<br />

In questa incisione è particolarmente evidente l’interesse del Grechetto per le acqueforti di<br />

Rembrandt e di Lievens dello stesso soggetto. L’artista genovese riprende il chiaroscuro rendendolo<br />

più netto e meno diffuso in confronto ale stampe rembrandtiane, dando così maggior<br />

risalto alle figure nascoste nella penombra.<br />

Il Grechetto assorbì da Rembrandt molto più dei soliti motivi. Le sue incisioni presentano sia<br />

nello stile sia nella scelta dei soggetti una forte affinità con i lavori dell’artista olandese. Entrambi<br />

incidevano con tratti liberi e miravano ad ottenere nelle stampe forti contrasti di chiaroscuro,<br />

come risulta evidente da questa acquaforte.

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