Untitled - L'Arte Antica Silverio Salamon

LUCAS VAN LEYDEN,
Leyden 1494 - 1533
14 LAMECH E CAINO, 1524
Bulino, monogrammato e datato in lastra in alto a sinistra.
Bibliografia: Hollstein -Dutch and Flemish- X.66.14, New Hollstein (Filedt
Kok) 43.14 a/b.
(mm. 119x76). [20800A]
Splendida prova con toni argentei nella rara prima variante su due dell’unico
stato. Impressa su carta databile nel primo quarto del XVI secolo. In perfetto
stato di conservazione. Con sottilissimo margine tutt’intorno oltre
l’impronta del rame.
Al verso:
Timbro di collezione ‘F coronata’ (Lugt 961) non identificato, ma certamente
non quello del Principe Ferdinando di Sax Coburg che è molto più tardo (il
timbro sembra molto simile).
Timbro di collezione del Gabinetto delle Stampe di Stettino in Pomerania
(Germania, sul Baltico) (Lugt 2312d). Vi sono inoltre la data ‘1907’ in inchiostro
bruno e una scritta a matita non identificabile.
La stampa proviene dall’importante galleria Craddock & Barnard di Londra
(allegato il passe-partout con cui fu venduta). Barnard fu l’autore, insieme a
Biörklund, del famoso catalogo ragionato Rembrandt’s Etchings: True and
False ( Stoccolma, Londra, New York 1968).
La vicenda raccontata da Luca è riportata in una versione apocrifa della Bibbia detta La caverna
del tesoro. Lamech era un cacciatore cieco che andava a cercare la selvaggina con suo figlio, il
quale gli indicava in quale direzione lanciare la freccia. Sentendo dei rumori nel bosco, Lamech
pensò fosse un animale e scoccò la freccia in direzione del rumore. Mandò poi il figlio a vedere
cosa aveva cacciato e questi riconobbe nella vittima Caino che si aggirava nel bosco senza trovare
pace per l’uccisione del fratello Abele.