Untitled - L'Arte Antica Silverio Salamon
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ALBRECHT ALTDORFER,<br />
Altdorf 1480 c.a - Ratisbona 1538<br />
13 SAN GEROLAMO NELLA GROTTA, 1515<br />
Silografia, monogrammata in lastra al centro verso il basso.<br />
Bibliografia: Hollstein –German- I.261.60, New Hollstein (Mielke) W.60,<br />
Winzinger 82 c/g.<br />
(mm. 168x120). [c/v]<br />
Splendida e rarissima prova nella terza variante su sette. Impressa su carta con<br />
la filigrana del ‘piccolo stemma degli Asburgo’ (Winzinger 27, Briquet 2119)<br />
databile nel primo decennio del XVII secolo. In perfetto stato di conservazione,<br />
ad eccezione di due leggerissimi difetti perfettamente restaurati agli angoli<br />
superiori. Completa della linea marginale e con sottilissimo margine visibile<br />
in alcuni tratti oltre questa.<br />
Al verso:<br />
Timbro della collezione del Dott. Cristian David Ginsburg (Regno Unito<br />
1831-1914) (Lugt 1145). Ginsburg, avvocato, era specialista in bibliofilia ebrea<br />
e visse a Palmer’s Green nel Middlesex e riunì una collezione di stampe di<br />
tutte le scuole di cui Lugt ricorda in particolare i Dürer, la scuola tedesca del<br />
XVI secolo e i Rembrandt. La sua collezione fu venduta daSotheby’s a Londra<br />
nell’estate del 1915.<br />
Winzinger, nel suo studio sulla rarità delle stampe di Altdorfer, stima esistenti<br />
circa 60 esemplari della tiratura antica cioè prima del 1650.<br />
Questa lastra fa parte della celebre collezione Derschau conservata a Berlino<br />
di cui molte lastre furono distrutte dai bombardamenti alla fine della seconda<br />
guerra mondiale. Questa lastra comunque è sopravvissuta e nel 1963 a titolo<br />
di esperimento vennero stampati pochissimi esemplari su carta del Giappone,<br />
mai messi in vendita.<br />
Eusebio Gerolamo Sofronio nacque a Stridone in Dalmazia nel 342, e studiò a Roma, dedicandosi<br />
particolarmente ai classici, per i quali sviluppò una passione che gli sarebbe durata per<br />
tutta la vita. Fece lunghi viaggi in Italia ed in Gallia, visse da eremita in Palestina e poi tornò a<br />
Roma dove, dopo aver ricevuto l’ordinazione, entrò nel clero della città e divenne segretario<br />
del papa. Infine, essendosi inimicato coloro che lo circondavano, ritornò in Palestina e si stabilì<br />
a Betlemme. Passò il resto della sua vita traducendo e commentando la Bibbia e divenne il<br />
più erudito biblista della sua epoca; se ne rendeva conto, e per questo era portato ad offendersi<br />
per ogni opposizione al suo modo di pensare. Tuttavia sapeva ammettere le proprie mancanze,<br />
particolarmente l’asprezza del proprio carattere, con l’umiltà piuttosto burrascosa, ma virile.<br />
La posizione che occupa come esponente del dogma cattolico è ancora la più alta che sia mai<br />
stata attribuita ad un biblista. Gerolamo morì a Betlemme nel 420, ed è venerato ufficialmente<br />
come dottore della Chiesa.