Untitled - L'Arte Antica Silverio Salamon

ALBRECHT DÜRER
9 LA MADONNA CON IL BAMBINO IN FASCE, 1520
Bulino, monogrammato e datato in lastra in basso a sinistra.
Bibliografia: Meder 40 a/e.
(mm. 141x94). [13349A]
Splendida prova nella rarissima prima variante su cinque. Impressa su carta
con la filigrana della ‘piccola brocca’ (Meder 158) databile al 1525 e caratteristica
della prima variante come descritto da Meder. In perfetto stato di conservazione,
ad eccezione di abrasioni al verso sul lato superiore, inferiore e
destro perfettamente restaurate. Completa alla linea marginale.
Una tipologia, che fa la sua prima comparsa nella pittura dell’Italia settentrionale nel secolo
XIV, è la ‘Madonna dell’Umiltà’ (a volte l’immagine sacra reca la scritta: Nostra Domina de
Humilitate); il suo tratto principale è l’essere seduta a terra, a volte sopra un cuscino. Per i teologi
medievali l’umiltà era la virtù dalla quale scaturivano tutte le altre, concetto che ben si addiceva
alla Vergine dalla quale era stato generato il Cristo. Il significato devozionale
dell’immagine era affidato, soprattutto nella pittura dei secoli XV e XVI, non tanto alle soluzioni
iconografiche quanto alla presenza di oggetti simbolici retti dal Bambino o dalla
Vergine, oppure posati presso di loro, o ancora come in questo caso, dal Bambino in fasce
simbolo assoluto della devozione materna interesse e bisogno della Chiesa cristiana di disporre
di una figura materna, che era sempre stato oggetto di venerazione, al centro di molte religioni
più antiche.
L’ultima delle Madonne del Dürer è scultorea se paragonata alla Madonna con la pera (Meder
33). La schematizzazione delle forme del corpo, che ricorda il poliedro della Melencolia, sorpassa
quello della Madonna coronata da due angeli (Meder 38). (Cfr. E. PANOFSKY La vita e le
opere di Albrecht Dürer Londra 1965 Milano 1967).