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16. Sindromi da alterata pressione endocranica

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Può dipendere <strong>da</strong> esaurimento energetico per<br />

deplezione di ATP causata <strong>da</strong> a) mancanza di<br />

substrato (anossia-ischemia, ipoglicemia grave),<br />

b) iperconsumo di ATP (intense e prolungate<br />

stimolazioni eccitotossiche, ad esempio stato di<br />

male epilettico), e c) cause tossiche (blocco<br />

della respirazione mitocondrale <strong>da</strong> cianuri e del<br />

loro metabolismo <strong>da</strong> dinitrofenolo; blocco della<br />

NA + , K - -ATPasi <strong>da</strong> ouabaina, ecc.). Alternativamente,<br />

può insorgere in seguito a gravi turbe<br />

del metabolismo idrosalino (ad es. in corso di<br />

dialisi; diabete insipido, iponatriemia grave o<br />

reidratazione eccessivamente rapi<strong>da</strong> per correggere<br />

un'ipernatriemia grave).<br />

Questo tipo di edema entro certi limiti può essere<br />

reversibile qualora, ad esempio, rimanga<br />

prevalentemente confinato al compartimento<br />

dendritico (stato di male epilettico generalizzato<br />

tonico-clonico), ma più spesso coinvolge anche<br />

il soma, anticipandone usualmente la lisi.<br />

2) EDEMA EXTRACELLULARE. L'accumulo di liquidi<br />

nell'interstizio extracellulare può distinguersi<br />

in due tipi patogeneticamente differenti:<br />

a) Edema vasogenico. È causato <strong>da</strong> un <strong>da</strong>nno<br />

della barriera ematoencefalica ed è il tipo di<br />

edema extracellulare più comune. Può dipendere<br />

<strong>da</strong> due cause:<br />

i.- permeabilizzazione abnorme dell'endotelio capillare<br />

(barriera ematoencefalica), di per sé normale, conseguente<br />

a traumi e <strong>da</strong>nni endoteliali di vario tipo (<strong>da</strong><br />

anossia-ischemia, <strong>da</strong> flogosi, <strong>da</strong> tossici esogeni, detergenti<br />

non ionici ed endotossine batteriche, <strong>da</strong> shock osmotico,<br />

elettrico, <strong>da</strong> calore ed altre radiazioni, <strong>da</strong> farmaci).<br />

Nel caso specifico dei traumi meccanici, si aggiunge<br />

la concreta possibilità di un'attivazione stress-mediata<br />

dell'antiporter Na + /H + endoteliale e gliale amiloride sensibile,<br />

e di altri canali ionici, con edema <strong>da</strong> massivo ingresso<br />

di NaCl ed acqua e <strong>da</strong>nno delle giunzioni serrate.<br />

Al <strong>da</strong>nno diretto prodotto <strong>da</strong>ll'agente lesivo si associa<br />

un <strong>da</strong>nno secon<strong>da</strong>rio causato <strong>da</strong>lla rapi<strong>da</strong> attivazione<br />

di enzimi endoteliali silenti 3 : principalmente ornitinadecarbossilasi,<br />

catalizzante la trasformazione di ornitina<br />

3 Non vengono riportate citazioni biliografiche a questo proposito,<br />

<strong>da</strong>to l'elevatissimo numero di voci esistenti sul tema e la<br />

diffusa notorietà degli argomenti in questione.<br />

<strong>Sindromi</strong> <strong>da</strong> <strong>alterata</strong> <strong>pressione</strong> intracranica<br />

603<br />

in poliamine cationiche ulteriormente permeabilizzanti;<br />

xantina-ossido-(reduttasi), catalizzante la trasformazione<br />

di ipoxantina e xantina (derivanti <strong>da</strong>ll'adenosina) in ac.<br />

urico con intensa produzione locale di anioni superossido<br />

(O 2<br />

- ); nitrossido-sintasi costitutiva inducibile (εNOS),<br />

catalizzante la trasformazione di citrullina in arginina con<br />

produzione del radicale nitrossido (NO ), potente vasodilatatore<br />

in grado di combinarsi con idrossil-radicali<br />

( OH) per formare il radicale perossinitrito (ONOO - ),<br />

molecola diffusibile estremamente reattiva e denaturante.<br />

Ciò induce a cascata una rapi<strong>da</strong> es<strong>pressione</strong> di citochine<br />

e di molecole di adesione endoteliale, favorenti<br />

l'aggregazione piastrinica, l'adesione di piastrine e<br />

leucociti alla superficie endoteliale luminale e l'attivazione<br />

della coagulazione e della catena del complemento<br />

(Stahel et al., 1998). L'endotelio cerebrale, pertanto, oltre<br />

a diventare permeabile ai costituenti plasmatici, si trova<br />

ad essere anche il primo bersaglio di un <strong>da</strong>nno più<br />

complesso, favorito <strong>da</strong>lla produzione di radicali liberi e<br />

<strong>da</strong>ll'attivazione dei meccanismi coagulativi (Hulka et al.,<br />

1996) e di difesa.<br />

ii.- neoformazione di endotelio capillare abnorme<br />

privo di giunzioni serrate, stimolata <strong>da</strong> fattori di crescita<br />

endoteliali vascolari (quali ad es. il VEGF) secreti <strong>da</strong>lle<br />

neoplasie cerebrali più invasive.<br />

In entrambi i casi, il <strong>da</strong>nno di barriera favorisce non<br />

solo la permeazione di acqua nell'interstizio extracellulare,<br />

ma permette a sali e proteine (specie albumina)<br />

idratati di diffondere liberamente <strong>da</strong>l plasma. Il liquido<br />

interstiziale prodotto in eccesso tende quindi a migrare<br />

gradualmente negli spazi subaracnoidei, aumentando in<br />

tal modo il volume complessivo del liquor.<br />

L'edema vasogenico può esprimersi in maniera<br />

focale, sotto forma di edema perilesionale<br />

che aggrava il <strong>da</strong>nno focale <strong>da</strong> cui è prodotto;<br />

oppure manifestarsi in maniera diffusa in seguito<br />

a generalizzato <strong>da</strong>nno endotelio-capillare <strong>da</strong><br />

agenti chimici (shock osmotici; tossine batteriche;<br />

tossici esogeni; farmaci), fisici (traumi<br />

cranici, trauma meccanico <strong>da</strong> ipertensione<br />

arteriosa maligna; radiazioni UV, IR ed ionizzanti,<br />

ecc.) o biologici (reazioni allergiche ed<br />

autoimmuni, flogosi, ecc.).<br />

b) Edema interstiziale. Indica ogni tipo di<br />

abnorme imbibizione acquosa della matrice e<br />

degli spazi extracellulari del tessuto nervoso non<br />

dipendente <strong>da</strong> un primitivo <strong>da</strong>nno di barriera.

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