16. Sindromi da alterata pressione endocranica
16. Sindromi da alterata pressione endocranica
16. Sindromi da alterata pressione endocranica
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
624 Le grandi sindromi neurologiche<br />
Forme aresorptive. Sono causate <strong>da</strong> una patologia<br />
strutturale del sistema di riassorbimento<br />
liquorale, e dipendono <strong>da</strong> un blocco dei villi<br />
aracnoidei sul versante liquorale (processi flogistico-cicatriziali<br />
post-emorragici o post-traumatici)<br />
o sul versante venoso (trombosi delle vene<br />
e dei seni durali). Il deficit aresorptivo può a sua<br />
volta dipendere: a) <strong>da</strong> un innalzamento della<br />
“<strong>pressione</strong> di apertura” dei canali di riassorbimento,<br />
con successivo normale deflusso del<br />
liquor, e b) <strong>da</strong> normale <strong>pressione</strong> di apertura dei<br />
canali con rallentato deflusso di liquor (Lorenzo<br />
et al., 1970). In questi casi, come è stato già detto,<br />
non è ben chiaro perché l’aumento di volume<br />
e di <strong>pressione</strong> del liquor possa evolvere talora in<br />
idrocefalo interno attivo, talora in ipertensione<br />
intracranica idiopatica: questa secon<strong>da</strong> eventualità,<br />
ad esempio, sembra quella preferita in corso<br />
di ipervitaminosi A o di trattamenti con particolari<br />
farmaci (v. pag. 615).<br />
Altre cause comprendono le affezioni dismetaboliche<br />
acidosiche croniche (<strong>da</strong> ipoventilazione,<br />
diabete cheto-acidotico, uremia), alcune<br />
endocrinopatie (specie ipocorticosurrenalismo<br />
primitivo o secon<strong>da</strong>rio), l’encefalopatia ipertensiva<br />
ed infine la patologia traumatica dell’encefalo.<br />
Forme «ex vacuo». Sono le forme di gran lunga<br />
più frequenti in età adulta e medio-avanzata,<br />
<strong>da</strong>to che ogni tipo di perdita consistente di<br />
tessuto cerebrale, indipendentemente <strong>da</strong>ll’eziologia,<br />
comporta esiti idrocefalici comunicanti<br />
«ex vacuo», compensatori ed a carattere passivo<br />
o di per sé non evolutivo: basti pensare agli<br />
esiti necrotici di emorragie o rammollimenti<br />
ischemici profondi paraventricolari, o agli esiti<br />
poroencefalici postraumatici o neurochirurgici.<br />
Nelle encefalopatie che comportano progressivo<br />
depauperamento neuronale ed atrofia della<br />
corteccia cerebrale, la TC inizialmente dimostra<br />
un dominante allargamento dei solchi corticali<br />
e della scissura interemisferica (idrocefalo<br />
esterno), mentre nelle fasi più avanzate rivela un<br />
progressivo ingrandimento anche delle cavità<br />
ventricolari.<br />
SINTOMATOLOGIA<br />
Varia drasticamente in rapporto all’età di<br />
comparsa (gestazionale, infantile, adulta), e può<br />
essere mascherata, oltre che <strong>da</strong>i sintomi e segni<br />
di un’ipertensione intracranica concomitante,<br />
anche <strong>da</strong> quelli direttamente prodotti <strong>da</strong>lla lesione<br />
causa di idrocefalo.<br />
1) – Idrocefalo congenito. Può connotare un<br />
processo malformativo globale caratterizzato <strong>da</strong><br />
spina bifi<strong>da</strong> o mielomeningocele, oppure manifestarsi<br />
come idrocefalo non comunicante (per<br />
atresia o stenosi dell’acquedotto) o comunicante<br />
(per ostruzione infiammatoria o emorragica degli<br />
spazi subaracnoidei della convessità ). In<br />
tutti questi casi, la diagnosi prenatale è prettamente<br />
ultrasonografica.<br />
2) – Idrocefalo in età pediatrica. Nel bambino,<br />
l’idrocefalo può manifestarsi precocemente<br />
dopo la nascita, o più spesso insorgere nei primi<br />
mesi di vita, causando progressivo ingrandimento<br />
del capo in tutti i suoi diametri (macrocefalia),<br />
allargamento e tensione delle fontanelle,<br />
turgore delle vene epicraniche, diastasi delle<br />
suture craniche (clinicamente apprezzabile<br />
<strong>da</strong>l caratteristico rumore percussorio a tipo<br />
«pentola fessa») ed appiattimento radiologicamente<br />
apprezzabile dei tetti orbitari (aspetto «a<br />
mefisto»).<br />
Ad una prima fase caratterizzata <strong>da</strong> irritabilità,<br />
pianto frequente («grido idrocefalico»),<br />
disappetenza e vomito, segue una fase di sonnolenza<br />
ed apatia ingravescente in cui si nota la<br />
comparsa di una retrazione delle palpebre superiori<br />
con paralisi dello sguardo verso l’alto,<br />
causata <strong>da</strong> com<strong>pressione</strong> del tetto mesencefalico:<br />
essendo i globi oculari tonicamente deviati<br />
verso il basso e le palpebre superiori normalmente<br />
sollevate, l’eccessiva visibilità delle<br />
sclere conferisce allo sguardo un aspetto patognomonico<br />
(segno del «sole nascente»).<br />
La notevole espansibilità della teca cranica<br />
infantile può ritar<strong>da</strong>re anche per molto tempo