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Puledro: il “tiro a sei” della Same - Same Deutz Fahr's

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XXXXXXXXXXXX D’EPOCA<br />

<strong>Puledro</strong>: <strong>il</strong> <strong>“tiro</strong> a <strong>sei”</strong><br />

<strong>della</strong> <strong>Same</strong><br />

di W<strong>il</strong>liam Dozza<br />

La <strong>Same</strong> ha finito di “dare i<br />

numeri”! Così la presero gli<br />

agricoltori alla presentazione<br />

del nuovo “<strong>Puledro</strong>”. In<br />

realtà, sino all’anno 1960, la casa di<br />

Treviglio aveva battezzato i propri<br />

trattori con numeri e sigle indicanti<br />

genericamente la potenza e la trazione.<br />

Un cambiamento tanto radicale<br />

vorrà pure dire qualcosa, pensarono.<br />

La novità più appariscente stava<br />

nella carrozzeria dove <strong>il</strong> cofano si<br />

apriva a “sbadiglio”, ma che non si<br />

scostava di molto dalla linea precedente,<br />

mentre in compenso la meccanica<br />

era del tutto nuova: nuovo <strong>il</strong><br />

carro con sollevatore idraulico e<br />

stazione automatica di controllo,<br />

nuova la trasmissione con relativo<br />

cambio e nuova l’architettura del<br />

motore elaborata su quella del<br />

DA30.<br />

Il <strong>Puledro</strong> non si presentò da solo,<br />

ma faceva parte di un <strong>“tiro</strong> a <strong>sei”</strong><br />

nelle versioni: Normale, Trento<br />

(specifico per “collina e monta-<br />

Nell’arco di un anno<br />

i sei modelli,<br />

comprendenti<br />

<strong>il</strong> Vigneto e <strong>il</strong><br />

Frutteto, raggiunsero<br />

un terzo <strong>della</strong><br />

produzione<br />

gna”) e Vigneto, tutti a due e quattro<br />

ruote motrici e tutti offerti nell’arco<br />

di un anno, dall’inizio del<br />

1961 alla primavera del ’62.<br />

Esisteva anche un tipo Universale<br />

che differiva dal Normale solo per la<br />

doppia frizione per <strong>il</strong> comando <strong>della</strong><br />

presa di forza indipendente. L’impatto<br />

col mercato fu ottimo: nel<br />

1962 risultò <strong>il</strong> <strong>Same</strong> più venduto e,<br />

insieme alla “famiglia”, rappresentò<br />

<strong>il</strong> 34% dell’immatricolato <strong>della</strong> casa.<br />

La quota dell’anno dopo scese<br />

al 24% per via di una serie di inconvenienti<br />

che portarono la Casa a ridisegnare<br />

tutta la parte posteriore<br />

del carro “iniettandovi” un centinaio<br />

di ch<strong>il</strong>i in più e dando più brio<br />

al propulsore modifi cando pompa e<br />

mandata.<br />

Grazie a questa versione defi nita B,<br />

nel 1964 le vendite riagguantarono<br />

<strong>il</strong> 34% di una produzione intorno alle<br />

5.000 unità, cifra che consolidò la<br />

<strong>Same</strong> al secondo posto sul mercato<br />

dopo la Fiat.<br />

Nel 1961 <strong>il</strong> mercato italiano dei trattori<br />

<strong>della</strong> potenza di 35 CV non era<br />

molto affollato: Fiat aveva <strong>il</strong> 411 (36<br />

cavalli) a 4 c<strong>il</strong>indri diesel, Landini<br />

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Le 4 ruote motrici<br />

e l’automatismo del sollevatore<br />

idraulico rappresentano<br />

per <strong>il</strong> periodo una novità<br />

molto apprezzata<br />

proponeva <strong>il</strong> modello R 4000<br />

da 37 cavalli a 3 c<strong>il</strong>indri d’origine<br />

Perkins.<br />

Sempre a 3 c<strong>il</strong>indri, ma di derivazione<br />

tedesca, <strong>il</strong> motore da<br />

36 cavalli del Lamborghini<br />

3352R, mentre la Motomeccanica<br />

disponeva di un 38 cavalli<br />

ottenuti da un proprio motore<br />

bic<strong>il</strong>indrico diesel a due<br />

tempi.<br />

I prezzi poi giocarono a favore<br />

di <strong>Same</strong> che offrì <strong>il</strong> modello<br />

Universale a 1 m<strong>il</strong>ione e<br />

240.000 lire, circa 200.000 lire<br />

in meno rispetto a tutti i concorrenti,<br />

anche se Fiat si alli-<br />

Fotografi e uffi ciali delle versioni <strong>Puledro</strong>:<br />

in alto Vigneto DT, sotto a sinistra la<br />

versione base a 2 ruote motrici, sotto a<br />

destra Trento a 2 ruote motrici<br />

neò immediatamente abbassando<br />

<strong>il</strong> 411 allo stesso livello del <strong>Puledro</strong>.<br />

La produzione estera che più si avvicinava<br />

alla fi losofi a <strong>Same</strong> era praticamente<br />

assente.<br />

Secondo un concetto in auge a quei<br />

tempi, <strong>il</strong> motore agricolo doveva<br />

possedere alcune fondamentali caratteristiche:<br />

lento per durare molto,<br />

mono o al massimo bic<strong>il</strong>indrico per<br />

avere meno parti in movimento,<br />

iniezione diretta per un’immediata<br />

messa in moto e raffreddamento ad<br />

aria per evitare rotture dovute al gelo.<br />

A questa domanda rispondeva<br />

in pieno la <strong>Same</strong> che, dopo qualche


STORIA<br />

SOCIETÀ ACCOMANDITA MOTORI ENDOTERMICI<br />

La <strong>Same</strong> (Società accomandita<br />

motori endotermici) venne costituita<br />

a Treviglio (Bergamo) da Eugenio<br />

e Francesco Cassani nel 1942<br />

in piena Seconda guerra<br />

mondiale con bombardamenti,<br />

mancanza di materie<br />

prime e scarsità di mezzi di<br />

produzione.<br />

Alla fine degli anni Venti,<br />

Francesco Cassani aveva<br />

progettato un trattore<br />

con motore a gasolio che<br />

per varie traversie costruttive<br />

non aveva avuto quel<br />

successo che tecnicamente<br />

avrebbe meritato. Negli<br />

anni Trenta progettò anche<br />

motori a gasolio per autocarri (50 CV),<br />

per imbarcazioni (6 c<strong>il</strong>indri a pistoni contrapposti)<br />

e per aerei (800 CV). Sempre<br />

nello stesso periodo fondò la Spica (Società<br />

pompe iniezione Cassani) per la<br />

incertezza causata da alcuni modelli<br />

zoppicanti, col <strong>Puledro</strong> sbaragliò<br />

i concorrenti, se si esclude <strong>il</strong><br />

Fiat la cui diffusione seguiva altri<br />

parametri.<br />

La tecnica<br />

Dopo oltre quarant’anni, <strong>il</strong> <strong>Puledro</strong>,<br />

in tutte le versioni, si presenta come<br />

una macchina tecnicamente<br />

ancora valida e in grado di svolgere<br />

con molta onestà un lavoro tuttocampo.<br />

Il carro è portante e tutti gli<br />

organi sono più che proporzionati<br />

alla potenza erogata.<br />

Da segnalare l’accurata progetta-<br />

costruzione di apparati di iniezione per<br />

motori diesel (pompa, regolatore d’anticipo<br />

automatico, iniettori) ottenendo un<br />

considerevole successo nonostante <strong>il</strong><br />

monopolio tecnologico, industriale,<br />

finanziario e politico<br />

<strong>della</strong> tedesca Bosch.<br />

I primi prodotti <strong>della</strong> <strong>Same</strong><br />

furono piccoli motori<br />

per uso stazionario, sino<br />

a quando, con una motofalciatrice<br />

prima, e poi nel<br />

1948 con <strong>il</strong> trattorino Universale<br />

da 10 CV, entrò nel<br />

settore dei trattori agricoli.<br />

Ed è questo <strong>il</strong> campo dove<br />

la <strong>Same</strong> si trovò a suo agio<br />

tant’è vero che, dopo oltre<br />

50 anni di ininterrotta attività, e dopo<br />

aver acquisito i marchi Hürlimann, Lamborghini<br />

e <strong>Deutz</strong>-Fahr, si colloca oggi al<br />

quarto posto nel mondo tra i costruttori<br />

di trattori. p. 82<br />

zione per l’impiego di attrezzi specifi<br />

ci come barre falcianti e altro. La<br />

trasmissione si articola in 3 marce<br />

con riduttore per velocità da 2 a<br />

23,6 km/ora, con due leve d’innesto<br />

che fanno tuttora sognare per corsa,<br />

dolcezza e precisione.<br />

La riduzione fi nale a ingranaggi a<br />

denti diritti consente un’altezza dal<br />

suolo di 450 m<strong>il</strong>limetri.<br />

Lo sterzo a vite senza fi ne con rimandi<br />

ben proporzionati rendono <strong>il</strong><br />

veicolo molto maneggevole con un<br />

raggio di volta di 3,3 metri senza<br />

l’aus<strong>il</strong>io dei freni.<br />

Il sollevatore idraulico resta uno de-<br />

Le versioni Trento a 4 ruote motrici (a sinistra)<br />

e <strong>Puledro</strong> a 4 ruote motrici (a destra)<br />

nei documenti del periodo<br />

gli altri punti forti <strong>della</strong> macchina:<br />

autonomo rispetto alla presa di forza,<br />

è dotato di una “stazione automatica<br />

di controllo” che, di fronte alle diavolerie<br />

dell’elettronica d’oggi, fa sorridere,<br />

ma che allora svolse in modo<br />

egregio <strong>il</strong> suo compito ed è naturale<br />

che facesse una certa presa.<br />

Il motore è un bic<strong>il</strong>indrico verticale<br />

raffreddato ad aria di 2.490 cm 3 con<br />

canne di 115 per 120 m<strong>il</strong>limetri di<br />

corsa. A quattro tempi e a iniezione<br />

diretta, è in grado di sv<strong>il</strong>uppare 35<br />

cavalli a 1.700 giri, con una coppia<br />

massima a 1.400.<br />

Prima di allora nessun costruttore<br />

di motori agricoli si era mai cimentato<br />

in una corsa tanto breve, anche<br />

se <strong>il</strong> raffreddamento ad aria si presta<br />

a una sim<strong>il</strong>e opzione.<br />

L’architettura di questo propulsore,<br />

non eccessivamente vivace, ma affi -<br />

dab<strong>il</strong>e e parsimonioso, rimarrà invariata<br />

per anni e verrà ut<strong>il</strong>izzato dal<br />

<strong>Same</strong>tto 120 (monoc<strong>il</strong>indrico, 22 cavalli),<br />

dal 250 (due c<strong>il</strong>indri, 45 cavalli),<br />

dal 360 (tre c<strong>il</strong>indri, 62 cavalli) e<br />

dal 480 (quattro c<strong>il</strong>indri, 82 cavalli),<br />

con soddisfazione degli utenti che di<br />

massima non ebbero a lamentare inconvenienti<br />

particolari.<br />

A detta dei contemporanei, gravava<br />

troppo sul posteriore (900 kg rispetto<br />

ai 580 davanti), suscitando<br />

parecchie diffi coltà nell’aratura dei<br />

terreni tenaci, ma in compenso giustifi<br />

cava, in tutti gli altri impieghi,<br />

una dolcezza di guida sconosciuta<br />

alla produzione <strong>Same</strong> precedente.<br />

Fra le cose meno comprensib<strong>il</strong>i,<br />

l’impiego di due batterie da 6 volt<br />

per 112 ampere, quando non esistevano<br />

ostacoli sia tecnici sia economici<br />

all’uso di una sola d’uguale<br />

potenza. Anacronistica poi nel modello<br />

B, la possib<strong>il</strong>ità di seduta per<br />

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due persone sui parafanghi posteriori,<br />

quando ciò era vietato dalla<br />

legge e fuori anche dall’eventuale<br />

copertura assicurativa.<br />

Il collezionismo<br />

Anche se ultimamente è stato notato<br />

un certo risveglio nelle transazioni<br />

dei modelli <strong>Same</strong>, restano<br />

sempre pochi gli appassionati che<br />

raccolgono queste macchine.<br />

CARATTERISTICHE DEL SAME PULEDRO (*)<br />

MODELLO PULEDRO PULEDRO<br />

DT<br />

PULEDRO<br />

VIGNETO<br />

PULEDRO<br />

VIGNETO<br />

DT<br />

PULEDRO<br />

TRENTO<br />

PULEDRO<br />

TRENTO<br />

DT<br />

Potenza (CV/giri) 35/1.700 35/1.700 35/1.700 35/1.700 35/1.700 35/1.700<br />

Combustib<strong>il</strong>e gasolio gasolio gasolio gasolio gasolio gasolio<br />

C<strong>il</strong>indrata (cm3) 2.490 2.490 2.490 2.490 2.490 2.490<br />

(ale./corsa)<br />

Ciclo/<br />

(115/120) (115/120) (115/120) (115/120) (115/120) (115/120)<br />

raffreddamento diesel/aria diesel/aria diesel/aria diesel/aria diesel/aria diesel/aria<br />

C<strong>il</strong>indri/disposizione 2/verticali 2/verticali 2/verticali 2/verticali 2/verticali 2/verticali<br />

Numero marce/RM 6/2 6/2 6/2 6/2 6/2 6/2<br />

Velocità<br />

1,7/20,6 1,8/21,6 1,8/21,6<br />

min/max (km/ora)<br />

Serb. carburante<br />

2/23,6 (2/24) 2/23.6 (2/24) 1,7/20,6 (1,8/21,1) (1,8/22,2) (1,8/22,2)<br />

(litri) 35 35 35 35 35 35<br />

Pneumatici<br />

5.50- 7.50- 5.00- 6.00- 5.00- 7.50ant./post.<br />

16/10-28 20/10-28 15/9-24 16/9-24 15/10-24 16/10-24<br />

Lunghezza max (m) 2,77 2,73 2,44 2,44 2,52 2,44<br />

Larghezza max (m) 1,6 1,63 1,05 1,05 1,38 1,38<br />

Altezza max (m) 1,46 1,46 1,39 1,39 1,4 1,4<br />

Passo (m) 1,83 1,72 1,5 1,5 1,65 1,5<br />

Peso (kg) 1.480 (1.570) 1.560 (1.700) 1.420 1.480 (1.440) 1.420 (1.400) 1.480 (1.540)<br />

Prezzo lire<br />

1.240.000 1.620.000 1.384.000 1.668.000 1.384.000 1.668.000<br />

(anno)<br />

(1961) (1961) (1965) (1965) (1965) (1965)<br />

(1.348.000/ (1.668.000/<br />

1965) 1965)<br />

(*) In neretto le caratteristiche del tipo B. Fonte: libretti istruzioni; L’Informatore Agrario; pubblicità.<br />

Un <strong>Puledro</strong> <strong>della</strong> serie B molto ben conservato dopo 40 anni di lavoro. Al di là <strong>della</strong> meccanica completamente accessib<strong>il</strong>e,<br />

apprezzab<strong>il</strong>e la sobrietà del cruscotto comprendente l’essenziale e la felice collocazione a destra sotto <strong>il</strong> volante <strong>della</strong> leva del sollevatore e,<br />

più in basso, quella che regola la profondità del lavoro<br />

Tra l’altro viene notato che, mentre<br />

per le altre case storiche si tratta<br />

generalmente di ex ut<strong>il</strong>izzatori come<br />

agricoltori o trebbiatori, chi<br />

raccoglie <strong>Same</strong> sono giovani che<br />

non li hanno mai usati o meccanici<br />

che un tempo li hanno avuti tra le<br />

mani. L’interesse dei giovani può<br />

essere comprensib<strong>il</strong>e per via del<br />

prezzo molto abbordab<strong>il</strong>e, mentre<br />

per i meccanici <strong>il</strong> motivo va ricer-<br />

cato probab<strong>il</strong>mente nella vasta disponib<strong>il</strong>ità<br />

di esemplari dai quali<br />

attingere pezzi per i restauri più<br />

problematici.<br />

Tra l’altro, in alcuni altri Paesi come<br />

Francia e Germania, i mezzi<br />

<strong>della</strong> casa di Treviglio sono tenuti<br />

in grande considerazione e questo<br />

non può stupire più di tanto in<br />

quanto si tratta di macchine che, al<br />

di là degli umori e degli affetti,


Come potevamo non segnalare ai nostri<br />

lettori, amatori e appassionati di macchine<br />

d’epoca, trattori e attrezzature che hanno<br />

fatto la storia dell’agricoltura nel secolo<br />

scorso un libro recentemente pubblicato<br />

sull’argomento?<br />

“Trattori classici italiani dal 1911 al 1955”,<br />

questo <strong>il</strong> titolo, è stato scritto da W<strong>il</strong>liam<br />

Dozza, lo stesso W<strong>il</strong>liam che monopolizza<br />

questa rubrica di MAD con bellissimi articoli<br />

di storia <strong>della</strong> meccanizzazione agricola.<br />

Nel suo libro Dozza racconta la storia dei primi<br />

45 anni <strong>della</strong> produzione italiana di trattori,<br />

dal primo datab<strong>il</strong>e 1911 (La Moto Aratrice,<br />

ingg. Pavesi e Tolotti) sino al 31 dicembre<br />

1955, di tutti quelli di cui è rimasta<br />

una anche lab<strong>il</strong>e traccia scritta o una fotografi<br />

a ingiallita.<br />

Dalle grandi industrie sino ai fabbri di paese,<br />

coloro che hanno messo insieme anche<br />

un solo esemplare e lo hanno immatricolato,<br />

presentato a qualche fi era, o mostrato a<br />

qualcuno che ne ha scritto o ne ha scattato<br />

una fotografi a, vengono tutti citati in questo<br />

libro.<br />

I modelli individuati sono oltre 300, dei quali<br />

per 193 esemplari vengono riportate le<br />

principali caratteristiche tecniche, quantitativi<br />

costruiti o immatricolati e, spesso, anche<br />

<strong>il</strong> prezzo di listino. F.Z.<br />

liani dal 1911 al 1955<br />

di W<strong>il</strong>liam Dozza, edito<br />

da Giorgio Nada Editore<br />

- Vimodrone (M<strong>il</strong>ano)<br />

e distribuito da Edizioni<br />

L’Informatore Agrario -<br />

Via Bencivenga-Biondani,<br />

16 - 37133 Verona<br />

- Tel. 045.8057511<br />

- Fax 045.597510.<br />

La pubblicazione consta di 200 pagine <strong>il</strong>lustrate<br />

con 377 fotografi e a colori e in bianco<br />

e nero, 44 disegni; costa 39,80 euro; 35,82<br />

euro per gli abbonati che inviano fotocopia<br />

<strong>della</strong> Carta Verde.<br />

possiedono una valenza storica<br />

reale. Per contro c’è da dire che la<br />

<strong>Same</strong> ha sino ad oggi dedicato<br />

molta attenzione alle origini e allo<br />

sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> propria struttura societaria,<br />

ignorando totalmente la<br />

parte storica riguardante la propria<br />

produzione.<br />

W<strong>il</strong>liam Dozza<br />

w.dozza@macchineagricoledomani.it<br />

A rettifi ca di quanto apparso sul precedente numero<br />

di MAD, Giuseppe Orsi fu sequestrato a<br />

scopo di estorsione da una banda di malfattori.

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