Dicembre 2011 - ACCADEMIA GEOGRAFICA MONDIALE

La nazione è molto povera e retrograda, basti
pensare che circa la metà della popolazione
vive con meno di un dollaro e mezzo al
giorno e che il tasso di alfabetizzazione non
supera il 63%.
Tuttavia ci sono forti differenze tra la zona
costiera, più evoluta e ricca, anche per la
presenza della capitale, che rappresenta
l’unica vera città del Togo e la parte nord
della nazione, dove nella regione di Savanes
la povertà è allarmante e lo stile di vita è
ancora completamente primitivo, senza
alcuna contaminazione esterna.
Oltre il 50% della popolazione togolese è
animista, ma anche il 29% di cristiani e il
La Cattedrale di Lomè
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Nazione del mese
TOGO
20% di musulmani mantengono credenze e
riti tradizionali di tipo animistico.
Accanto a queste religioni principali si
inserisce il vudù, che unisce elementi
dell’animismo tradizionale africano con
concetti della religione cristiana e i cui riti
sono praticati con frequenza un po’ in tutta
la nazione.
La capitale Lomè è una cittadina abbastanza
anonima, che si distende tranquillamente
lungo una bella spiaggia dell’Oceano
Atlantico e dove è possibile usufruire di
buoni alberghi e delle migliori, sebbene
modeste, infrastrutture della nazione.
Vicino alla slanciata cattedrale cattolica con
la facciata stretta tra due alti campanili, nello
stile delle chiese tradizionali tedesche, è
ubicato il mercato dei feticci vudù, dove è
possibile trovare tutto ciò che serve per una
cerimonia di questa credenza, dalle teste di
serpente, ai topi essiccati, a feticci ed oggetti
adatti ad ogni evenienza.
Lungo la breve fascia costiera è ubicata la
cittadina di Aneho, con la sua bella spiaggia
nei pressi di un grande estuario, dove è
possibile assistere al traino delle reti a riva,
al quale partecipa tutto il villaggio con canti
ritmati e gli sgargianti colori delle vesti delle
donne.
Prima di giungere alla laguna del Lac Togo,
nei cui pressi sorge il villaggio da cui deriva
il nome che i colonizzatori tedeschi hanno
dato alla nazione, sarà possibile arrivare,
attraverso belle piste di terra rossa, al piccolo
villaggio di Amenudjikodji, dove a volte
tutta la popolazione è coinvolta in
un’entusiasmante danza accompagnata dai
suoni e dai ritmi dei tamburi che conduce
ad una sorta di trance, con tanto di perdita
di coscienza.