A tutti i membri del costituendo Centro Universitario per la ...
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il becco<br />
LABORATORIO DI GLOTTODIDATTICA<br />
presso il Dipartimento di Italianistica<br />
Via Massimo D’Azeglio 85/A – 43125 PARMA Italia<br />
soltanto bagnare <strong>la</strong> punta <strong>del</strong> lungo<br />
becco e dopo pranzo aveva più fame<br />
di prima.<br />
– Mi dispiace – disse (dire) <strong>la</strong> volpe.<br />
– La minestra non ti piace?<br />
– Oh, non ti preoccupare: anzi (al<br />
contrario), ti prego di venire presto a<br />
trovarmi e di restare a pranzo da me<br />
– rispose (rispondere) <strong>la</strong> cicogna.<br />
Così <strong>la</strong> volpe e <strong>la</strong> cicogna decisero<br />
(decidere) insieme il giorno <strong>del</strong><br />
nuovo incontro a casa <strong>del</strong><strong>la</strong> cicogna.<br />
Le due amiche sedettero (sedere) a<br />
tavo<strong>la</strong>, ma i cibi erano preparati in<br />
bicchieri lunghi e stretti dove <strong>la</strong><br />
volpe non poteva mettere il muso (<strong>la</strong><br />
faccia di un animale): poteva solo<br />
leccare l'esterno (<strong>la</strong> parte che sta<br />
fuori) <strong>del</strong> bicchiere, mentre <strong>la</strong><br />
cicogna metteva il becco nel<strong>la</strong><br />
minestra e tirava fuori saporitissime<br />
(molto buone) rane.<br />
– Non ti piace, cara, ciò che ho<br />
preparato? – domandò <strong>la</strong> cicogna.<br />
Fu ( essere) così che <strong>la</strong> volpe burlona<br />
(che ama fare scherzi) fu a sua volta<br />
presa in giro dal<strong>la</strong> cicogna.<br />
2<br />
bell’erba.<br />
Il cammello arrivò puntuale all’appuntamento<br />
e lo sciacallo gli disse: – Io da solo non posso<br />
attraversare, portami tu.<br />
Il cammello disse allo sciacallo di salire sul<strong>la</strong><br />
sua gobba e lo portò sull’altra sponda.<br />
Quando arrivarono, lo sciacallo mostrò al<br />
cammello l’erba e cominciò a mangiare <strong>la</strong><br />
canna da zucchero.<br />
Quando fu sazio (pieno di cibo), lo sciacallo<br />
cominciò a bal<strong>la</strong>re e a cantare forte. Sentendo<br />
il gran rumore (confusione) i guardiani <strong>del</strong><br />
campo uscirono con dei pezzi di legno<br />
infuocati in mano; siccome non trovarono<br />
più lo sciacallo, che si era nascosto,<br />
andarono dal cammello e lo picchiarono con i<br />
pezzi di legno.<br />
Quando gli uomini andarono via, lo sciacallo<br />
uscì dal nascondiglio (posto buono <strong>per</strong><br />
nascondersi) e domandò al cammello: –<br />
Perché hai fatto tanto rumore?<br />
E il cammello: – Perché bal<strong>la</strong>vi nei campi<br />
degli altri?<br />
– Faccio sempre così quando ho mangiato<br />
molto.<br />
Il cammello allora disse: – Vieni, sali e<br />
andiamo via.<br />
Quando arrivarono al<strong>la</strong> metà <strong>del</strong> fiume, il<br />
cammello disse: – Voglio fare un po’ di<br />
bagno nell’acqua.