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BOZZA ORMEGGIO<br />
d’ d’<br />
Notiziario bimestrale della coop l’Ormeggio -<br />
Anno 3 - Numero 1 - Gennaio-Febbraio 2005<br />
E<strong>di</strong>zione fuori commercio - Distribuzione<br />
gratuita - Aut. Tribunale <strong>di</strong> Livorno n° 19/03 del<br />
10/10/’03<br />
Spe<strong>di</strong>zione in A.P. Art. 2. Tab.D - L. 662/’96<br />
m a r i n a d i s a l i v o l i<br />
.<br />
ANNO III - NUMERO 1<br />
<strong>GEN</strong>NAIO-<strong>FEB</strong>BRAIO 2005
TELMARSISTEMI<br />
Di Fantin Sergio & C. s.n.c.<br />
Marchi rappresentati:<br />
Furuno<br />
P.le Premuda, 6/L - 6/M Piombino (LI) Tel. 0565 221331 Fax. 0565 221319 Cell. 335 5911953<br />
il ciottolo<br />
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B e G Arimar<br />
<strong>di</strong>stributore ufficiale<br />
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Corso Corso Italia Italia 146/148 - Piombino (LI)<br />
Tel Tel 0565 0565 30159 30159<br />
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Colmata <strong>di</strong> Piombino<br />
Tel. e Fax. 0565 276217
d’ d’<br />
BOZZA<br />
ORMEGGIO<br />
m a r i n a d i s a l i v o l i<br />
Bozza d’Ormeggio<br />
Anno III, numero 1<br />
Gennaio-Febbraio 2005<br />
Notiziario bimestrale della<br />
cooperativa l’Ormeggio<br />
E<strong>di</strong>zione fuori commercio<br />
Distribuzione gratuita<br />
Autorizzazione del Tribunale<br />
<strong>di</strong> Livorno n° 19/2003<br />
del 10/10/’03<br />
E<strong>di</strong>tore:<br />
COOP scrl L’Ormeggio<br />
<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> - Piombino<br />
Tel. 0565 42809<br />
Presidente: Fulvio Murzi<br />
Direttore responsabile:<br />
Aldo Linari<br />
Redazione:<br />
Giuseppe Andreoni<br />
Mario Barsellini<br />
Alessandro Camerini<br />
Roberto Cantini<br />
Riccardo Gori<br />
Roberto Guerrieri<br />
Mario Pelagatti<br />
Collaborano a questo numero:<br />
Cristiano Bisa<br />
Daniele Coltelli<br />
Paolo Delle Piane<br />
Enrico Nencioni<br />
Grafica e impaginazione:<br />
Roberto Guerrieri / Luca Fallone<br />
Stampa:<br />
Grafiche EFFESEI Grosseto<br />
La collaborazione al giornale è<br />
completamente gratuita<br />
Foto e testi anche se non pubblicati<br />
non si restituiscono<br />
Chiuso in redazione il 03/02/2005<br />
BOZZA D’ORMEGGIO<br />
<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong><br />
57025 Piombino<br />
E-mail bozza.ormeggio@email.it<br />
E-mail redazione@marina<strong>di</strong>salivoli.it<br />
Tel - Fax 0565 45333<br />
Pubblicità max. 70%<br />
MARE….. GIOIE E DOLORI<br />
EDITORIALE<br />
l mare rappresenta per tutti gli appassionati <strong>di</strong> nautica e degli<br />
sport balneari in genere, l'elemento del proprio <strong>di</strong>vertimento e,<br />
IDal<br />
nei fred<strong>di</strong> mesi invernali, la prospettiva <strong>di</strong> caldo <strong>di</strong>vertimento.<br />
pescatore con bollentino al velista ai sub, sino al bagnante sulla<br />
spiaggia, tutti sono concor<strong>di</strong> nella visione <strong>di</strong> un mare amico, a tratti<br />
capriccioso, non sempre pronto a sod<strong>di</strong>sfare le nostre esigenze, ma<br />
sempre perdonato per i momenti in<strong>di</strong>menticabili che ci offre.<br />
I recenti avvenimenti del sud-est asiatico con il bagaglio <strong>di</strong> orrore e<br />
morte che tutti abbiamo visto in TV, certo ci mettono in crisi. Come<br />
può una splen<strong>di</strong>da casa sulla spiaggia trasformarsi in una trappola<br />
infernale, come può questo elemento, origine e sede <strong>di</strong> vita, essere<br />
così devastante e soprattutto come può una società tecnologica come<br />
la nostra accettare tutto questo?<br />
Ovviamente ci chie<strong>di</strong>amo se è possibile evitare <strong>di</strong> morire per questi<br />
eventi naturali. A questo proposito mi viene in mente una<br />
osservazione che fece il professor Zichichi, fisico <strong>di</strong> spessore<br />
mon<strong>di</strong>ale, durante una intervista televisiva <strong>di</strong> qualche anno fa, sulla<br />
salute del pianeta. Tra tanti allarmismi e teorie catastrofiche <strong>di</strong><br />
ambientalisti più o meno improvvisati, <strong>di</strong>sse che se si voleva fare un<br />
programma serio, prima <strong>di</strong> tutto si doveva investire capitali in<br />
ricerca per conoscere il nostro pianeta del quale lui asseriva- non<br />
conosciamo praticamente niente, soprattutto la potenzialità e<br />
l'energia, sfuggendoci, in tal modo quasi completamente la<br />
comprensione dei meccanismi <strong>di</strong> causa-effetto che sono alla base<br />
della “conoscenza”.<br />
Spendere per sapere quin<strong>di</strong>, è questo il dramma della società<br />
moderna dove vale piuttosto il principio <strong>di</strong> “spendere per<br />
guadagnare”.<br />
Il maremoto, o come tutti ormai si <strong>di</strong>ce, lo tsunami, lo<br />
<strong>di</strong>menticheremo presto, noi che lo abbiamo solo sentito raccontare,<br />
ed il mare tornerà, la prossima estate, ad essere lo splen<strong>di</strong>do<br />
elemento del nostro piacere.<br />
Un saluto dal Direttore<br />
3
L’angolo della posta<br />
Si pregano gli inserzionisti <strong>di</strong> proporre lettere sintetiche. Vista la natura del giornale non saranno pubblicate lettere che contengono frasi offensive<br />
Si ricorda che la corrispondenza può essere inviata via fax al n° 0565-45333 oppure spe<strong>di</strong>ta via e-mail all’in<strong>di</strong>rizzo bozza.ormeggio@email.it<br />
Lettera inviata da un gruppo <strong>di</strong> soci<br />
compresa la massima carica della <strong>di</strong>rigenza?<br />
Ancora, mi viene in mente la puntigliosa relazione sull'articolo<br />
Al Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione del marina<br />
riguardante la richiesta della percentuale a chi affitta il posto, ben<br />
Nel gennaio 2002 quelli che sottoscrissero l'impegno per costruire i 170 armonizzata e caldamente sostenuta dal relatore e da un'ottima<br />
box, sapevano bene che 6.455 euro più IVA, per 9 metri cubi <strong>di</strong> volume, maggioranza; mi viene in mente che siamo in causa, a torto o ragione, non<br />
erano esosi.<br />
interessa, con i gestori del ristorante, con i sindaci revisori (anche qui<br />
Sapevano inoltre, che a loro e non all'intera coop, si chiedeva il ritengo ci siano grosse responsabilità del CdA,secondo me avrebbe dovuto<br />
finanziamento della canala sopraelevata che ci avrebbe salvati dalla in<strong>di</strong>re un'assemblea ad hoc per trattare la questione delle misure delle<br />
tracimazione. Vi sovviene ? Non ci fu corsa, il box toccò a quanti ne fecero imbarcazioni) e, presto, anche con qualche socio che ha <strong>di</strong>chiarato che non<br />
richiesta; ne avanzarono ad<strong>di</strong>rittura 13. Nei confronti dei 157 pagherà il famoso 3% sino al giu<strong>di</strong>zio del giu<strong>di</strong>ce. Il sottoscritto, inoltre, è<br />
aggiu<strong>di</strong>catari segui una campagna <strong>di</strong> scherno da parte degli altri, ne risultò stato solamente minacciato <strong>di</strong> querela, almeno per ora. Ancora, ci erano<br />
che, maturati i tempi dell'acconto per lavori, ben 21 <strong>di</strong> questi furono state promesse più assemblee e, perciò, anche a quella del 18 <strong>di</strong>cembre mi<br />
inadempienti.<br />
sarei aspettato che il CdA interpellasse l'Assemblea prima <strong>di</strong> aver deciso<br />
Era il novembre 2002 e dei 157 “ar<strong>di</strong>ti” ne restarono 136.<br />
tutto il da farsi sul progetto che ha presentato come non mo<strong>di</strong>ficabile per<br />
Non erano in molti quelli che ci credevano. Noi eravamo tra quelli. Noi quanto riguarda il “finire il porto”.<br />
siamo tra quelli che adesso vogliono il box.<br />
...Omississ...<br />
Non basterà la restituzione del versato. Non ci accontenteremo perché il Apro ancora un <strong>di</strong>scorso: a mio avviso, con l'affitto dei posti <strong>di</strong> proprietà<br />
primo bonifico <strong>di</strong> 780 euro è una caparra. Ma il secondo, quello <strong>di</strong> 1.958 della Coop questo Consiglio attua la politica dell'uovo oggi, rifiutando<br />
euro più IVA è un acconto in corso d'opera. Ovvero il pagamento del 30 per offerte più vantaggiose, in generale, per il tipo <strong>di</strong> utente, che sarebbe<br />
cento dei costruen<strong>di</strong> box. Che sia il saldo <strong>di</strong> un avanzamento lavori è <strong>di</strong>verso, ma più red<strong>di</strong>tizio (mi riferisco a gran<strong>di</strong> barche <strong>di</strong> privati, i quali<br />
evidente, infatti non fu cumulato alla caparra esent'IVA , ma fatturato con pagherebbero singolarmente cifre più remunerative che affittando i posti<br />
tanto <strong>di</strong> aliquota del 20 per cento.<br />
barca a pacchetto). Il nostro presidente più volte riba<strong>di</strong>sce che dobbiamo<br />
Cre<strong>di</strong>amo non ci siano dubbi: il C.d.A. dovrà rispettare questo contratto aprirci alla città, poi, per caso, la mattina del 7 gennaio 2005, sento un<br />
bilaterale stipulato con i residui soci assegnatari.<br />
ospite del centro velico che inveisce contro questo posto <strong>di</strong> m.... perché<br />
Troppo spesso si sente parlare <strong>di</strong> soluzioni alternative, che vanno dalla suona all'entrata da vario tempo senza riuscire a farsi aprire, <strong>di</strong> rimando,<br />
realizzazione <strong>di</strong> posti auto al congelamento del tutto in attesa del un nostro operatore lo redarguisce, con giusta ragione, <strong>di</strong>cendo “ se lo<br />
raddoppio portuale. Riteniamo sia stata cosa giusta la decisione <strong>di</strong> considera <strong>di</strong> m.... che ci viene a fare?”.<br />
un'assemblea specifica sul tema tra i <strong>di</strong>retti interessati e in attesa della Nelle assemblee ho sempre sostenuto la garanzia per le minoranze, il<br />
convocazione, per non giungere impreparati, vorremmo conoscere gli rispetto <strong>di</strong> tutti gli utenti, il riconoscimento <strong>di</strong> tutte le categorie e questo si<br />
intenti del nostro gruppo <strong>di</strong>rezionale. Lettera firmata può ottenere solo se riusciamo a capirci. E' <strong>di</strong>fficile trovare un <strong>Marina</strong><br />
Risposta del CdA alla lettera <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> Soci, datata 13/01/05<br />
come il nostro, ecco perché è necessario comprenderci ed essere rispettosi<br />
a vicenda. Quando un consiglio avrà capito ciò, lo metterà in pratica e<br />
In relazione all'argomento sopracitato, questo CdA in ottemperanza<br />
dell'impegno assunto nell'Assemblea del18/12/2004, informa che ha già<br />
provveduto ad inviare ai <strong>di</strong>retti interessati lettera <strong>di</strong> convocazione per un<br />
incontro <strong>di</strong> chiarimento da tenersi il giorno il 18 Febbraio prossimo alle<br />
ore 21 presso la sede Quartiere Città Nuova in Piombino località Perticale.<br />
cercherà <strong>di</strong> farlo comprendere a tutti credo che si potrà cambiare<br />
veramente il nostro modo <strong>di</strong> votare senza doversi schierare in dannose<br />
fazioni. Per concludere, una delle cose più gravi <strong>di</strong> cui ritengo<br />
responsabile questo Consiglio è che lo Statuto, la carta d'identità <strong>di</strong> questa<br />
Cooperativa, sia stato votato alla fine dell'assemblea dell'11 <strong>di</strong>cembre da<br />
sole 20 anime presenti e 16 deleghe in nome e per conto <strong>di</strong> 600 soci, se<br />
Risposta del CdA alla lettera del Socio Stefano Bianchi pubblicata nel<br />
n°4 Nov-Dic 2004<br />
anche uno solo avesse votato contro l'assemblea sarebbe stata nulla e<br />
avrebbero dovuto rifare tutto. Come ultima riflessione: pensare che questo<br />
doveva essere il consiglio che rime<strong>di</strong>ava alle malefatte dell'uscente,<br />
Così come già enunciato anche nella comunicazione affissa all'albo, nonché essere più trasparente e vicino ai soci!<br />
questo CdA precisa che la stesura vigente dell'art. 28 Regolamento è<br />
quella deliberata dall'Assemblea dei Soci dell'11 Dicembre 2004, In Risposta del Direttore<br />
considerazione però <strong>di</strong> un ricorso presentato presso il Giu<strong>di</strong>ce del Collegio<br />
Sindacale potrebbe, alla fine dell'iter procedurale, configurarsi un quadro<br />
normativo <strong>di</strong>verso che avrà decorrenza dalla data del ricorso stesso.<br />
Per tutto ciò abbiamo suggerito una certa prudenza nel prendere decisioni<br />
<strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> nuove imbarcazioni che potrebbero contrastare con<br />
Caro Omero, con<strong>di</strong>vido con te che il rispetto delle regole sia un fatto <strong>di</strong><br />
civiltà, e sia la base <strong>di</strong> una convivenza pacifica. Pren<strong>di</strong>amoci l’impegno <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ffondere in maniera continuativa questo principio. Per il resto pubblico<br />
il tuo sfogo ridotto in parte per motivi <strong>di</strong> spazio.<br />
l'eventuale decisione del Giu<strong>di</strong>ce.<br />
Lettera <strong>di</strong> Nautica San Vincenzo al Direttore <strong>di</strong> BdO<br />
Lettera del Socio Omero Prosperi al Direttore <strong>di</strong> BdO<br />
E siamo <strong>di</strong> nuovo qui a scrivere del <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong>. Quanto lo abbiamo<br />
voluto questo ormeggio e quanti si sono stufati <strong>di</strong> sentire parlare sempre<br />
delle stesse cose e anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>re sempre le stesse cose. Adesso si vuole un<br />
<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> élite, un <strong>Marina</strong> che rispetti i più alti livelli <strong>di</strong> funzionalità e <strong>di</strong><br />
efficienza, poi ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad una gestione sempre in contrasto<br />
interno e sempre contrastata dall'esterno, il che lascia intravedere una<br />
insufficiente capacità impren<strong>di</strong>toriale e gestionale.<br />
Vorrei con questi miei appunti dare degli spunti <strong>di</strong> riflessione a chi<br />
partecipa e a chi no alle nostre assemblee.<br />
Sarebbe bello che, per la pacifica convivenza, tutti fossero rispettosi delle<br />
regole. Ma vedo gli amanti del mare, e mi riferisco ai velisti e non agli<br />
inquinatori come me, a partire dal presidente, che, quando escono dal<br />
porto, lasciano i camminamenti dei pontili ingombri <strong>di</strong> tavole, passerelle,<br />
ecc. Eppure l'articolo 15 del regolamento parla chiaro. Ma come si fa a<br />
farlo rispettare quando a non metterlo in pratica è una buona maggioranza,<br />
4<br />
Io sottoscritto Castelletti Sergio in qualità <strong>di</strong> Amministratore della Società<br />
Nautica San Vincenzo, vorrei ringraziare il sig. O.Prosperi che è<br />
intervenuto prontamente in prima persona e con la completa<br />
collaborazione del personale del <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> evitando seri guai<br />
all’imbarcazione Fairline 39 ormeggiata al pontile G n.3.<br />
E’ per tale motivo che mi sento <strong>di</strong> consigliare il <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> ai miei<br />
clienti consapevole che sia l’organizzazione che coloro che gravitano<br />
intorno al porto sono pronti, in casi <strong>di</strong> emergenza, a rendersi <strong>di</strong>sponibili,<br />
come è capitato in questo caso onde evitare danni alle barche ormeggiate.<br />
E’ recentemente scomparsa la signora<br />
Elida Brigiotti, madre <strong>di</strong> Franco Andreotti, <strong>di</strong>pendente<br />
del nostro marina.<br />
Il C.d.A. e tutti i soci porgono sentite condoglianze.
Cooperativa l’Ormeggio<br />
C o n s i g l i o d i a m m i n i s t r a z i o n e<br />
a variante al Piano Regolatore generale del Comune <strong>di</strong><br />
Piombino ha concluso il proprio iter approvativo ( dopo un<br />
Ldocumento<br />
lungo e <strong>di</strong>sagiato percorso ) il 29 Dicenbre 2004. E' un<br />
programmatico <strong>di</strong> estrema importanza per il territorio<br />
apprezzate da tutti, ma<br />
anche <strong>di</strong> una sala <strong>di</strong><br />
accoglienza e incontro per i<br />
Soci, in primo luogo, ma<br />
piombinese e, quin<strong>di</strong>, anche per il <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong>. Infatti, fra i anche per iniziative <strong>di</strong> vario<br />
tanti progetti, sono contenuti anche alcuni destinati a completare il in<strong>di</strong>rizzo. L'aprirsi sempre<br />
nostro marina, proposti dal precedente C.d.A. e caldeggiati più alla città con mostre,<br />
dall'attuale. convegni, <strong>di</strong>battiti o<br />
Troviamo dunque, l'e<strong>di</strong>ficio a supporto del cantiere, la esposizioni, comporta in<br />
soproelevazione degli uffici amministrativi e la realizzazione del p r o s p e t t i v a<br />
centro sociale. Tutto questo è già stato, dal momento q u e l l ' i n c r e m e n t o d i<br />
dell'approvazione, trasformato in richiesta <strong>di</strong> contributo per i nuovi immagine, che può essere<br />
patti territoriali e siamo in attesa <strong>di</strong> risposte concrete. Sono opere, portatrice <strong>di</strong> ulteriori<br />
per un valore complessivo <strong>di</strong> circa € 800.000, utili e necessarie. successi del nostro <strong>Marina</strong>.<br />
Necessarie perché ci permettono <strong>di</strong> rispondere concretamente ad Oltretutto, la realizzazione<br />
impegni a suo tempo assunti con la firma della convenzione con il ci permetterà anche <strong>di</strong> dare<br />
Comune e quin<strong>di</strong> necessarie per il mantenimento <strong>di</strong> quella risposta ad alcuni inpegni<br />
cre<strong>di</strong>bilità che ci ha contrad<strong>di</strong>stinto e che continua a convenzionali assunti in<br />
contrad<strong>di</strong>stinguerci; necessarie anche per il buon accre<strong>di</strong>tamento tempi passati, oltre che<br />
delle nostre nuove proposte ( ampliamento ), proiettate verso un apportare nuovi introiti sempre utili e gra<strong>di</strong>ti.<br />
futuro , cre<strong>di</strong>amo, prossimo. L'e<strong>di</strong>ficio a ridosso del cantiere, infine, risponde a necessità <strong>di</strong><br />
Ma la necessarietà potrebbe anche avere un senso <strong>di</strong> pesantezza, <strong>di</strong> ricovero <strong>di</strong> piccola attrezzatura finalizzata al carenaggio, oltre che<br />
una cosa che dobbiamo fare, ma quasi controvoglia, perché inutile a fornire risposte alle prescrizioni dell'ASL : docce e bagni per<br />
e <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa.Invece le opere che andremo presto a realizzare, coloro che opereranno nel cantiere e piccola infermeria, da sempre<br />
sono oltremodo utili ed urgenti, per dare al nostro porto una obbligatoria, troveranno risposta in questa struttura.<br />
configurazione adeguata e produttiva. In ultima sintesi, dopo aver richiesto ed ottenuto il contributo<br />
Se ci riferiamo, infatti, alla sopraelevazione ed incremento della DOCUP per la realizzazione del cantiere ( i cui lavori <strong>di</strong><br />
zona amministrativa, basta pensare che la nostra struttura attuale,è realizzazione stanno velocemente procedendo ), abbiamo<br />
in grado <strong>di</strong> fornirci un'unica stanza per la parte contabile- avanzato richiesta <strong>di</strong> inserimento dei nostri nuovi progetti, nella<br />
amministrativa ed una destinata a tutto il resto: dalle riunioni, agli nuova e<strong>di</strong>zione dei Patti Territoriali.<br />
incontri, con funzioni sia <strong>di</strong> sala <strong>di</strong> lavoro, sia <strong>di</strong> ricevimento <strong>di</strong> Siamo fiduciosi, per non <strong>di</strong>re certi, del riconoscimento della nostra<br />
ospiti, visitatori o soci. Nessuno spazio è identificabile nemmeno richiesta; nel frattempo stiamo lavorando al conteggio dettagliato<br />
per le funzioni previste per il <strong>di</strong>rettore del porto o per ognuna delle dell'intera realizzazione.<br />
necessità che costantemente stanno incrementandosi. Dopo le decisioni prese dai Soci nel corso dell'ultima Assemblea, il<br />
Discorso <strong>di</strong>verso, ma ugualmente concreto, può riferirsi alla C.d.A. è impegnato nell'elaborazione delle modalità <strong>di</strong> pagamento<br />
realizzazione del Centro Sociale. Una struttura come la nostra deve dell'intervento, dettagliando varie ipotesi, che saranno argomento<br />
dotarsi non solo <strong>di</strong> spazi esterni o <strong>di</strong> passeggiate, già ampiamente <strong>di</strong> una prossima specifica assemblea.<br />
5
IL NUOVO VOLTO DEL MARINA DI SALIVOLI<br />
<strong>di</strong> Aldo Linari<br />
Guar<strong>di</strong>amo insieme il progetto <strong>di</strong> ampliamento e ri<strong>di</strong>stribuzione funzionale<br />
che rappresenta l’atteso completamento, insieme al cantiere e ai box, della<br />
nostra struttura portuale. Le risposte dei progettisti Gerli e Batistoni.<br />
1 2<br />
Gerli: “Il complesso<br />
polifunzionale è costituito da due<br />
nuovi blocchi; il primo è realizzato<br />
come ampliamento della attuale<br />
sede uffici della Cooperativa<br />
me<strong>di</strong>ante la sopraelevazione <strong>di</strong> un<br />
piano dell'e<strong>di</strong>ficio esistente.La<br />
nuova costruzione conserva le<br />
attuali linee architettoniche<br />
proponendo la stessa geometria<br />
sia planimetrica che prospettica.<br />
Anche i materiali impiegati sono<br />
identici, per tipologia, a quelli<br />
esistenti (finiture, rivestimenti,<br />
infissi, ecc). All'interno<br />
dell'ampliamento trovano<br />
ubicazione tre locali (due uffici e una sala <strong>di</strong>rezione) oltre i<br />
L’attesa per la conclusione del porto sembra destinata a<br />
finire con il ritiro della concessione che riguarda<br />
servizi. La copertura è a terrazza praticabile ed ha accesso<br />
l’ultimo stralcio dei lavori, cioè l’ampliamento del<br />
sia dal vano scale, che viene riproposto come forma e<br />
complesso dei servizi e del centro commerciale. Chie<strong>di</strong>amo<br />
<strong>di</strong>mensioni, che da un nuovo percorso servito da blocco<br />
all’Ing. Gerli, uno dei progettisti, quali sono state le linee<br />
ascensore, posto anche come elemento <strong>di</strong> abbattimento delle<br />
guida del progetto.<br />
barriere architettoniche. Viene inoltre mantenuta la terrazza<br />
Risponde Gerli:<br />
delle ban<strong>di</strong>ere posta al piano primo che <strong>di</strong>viene esclusiva<br />
“La scelta progettuale si basa essenzialmente sulla<br />
pertinenza del locale <strong>di</strong>rezione.Il secondo blocco è e<strong>di</strong>ficato<br />
definizione <strong>di</strong> due nuove strutture volumetriche:<br />
come sopraelevazione della attuale struttura destinata ai<br />
- complesso polifunzionale<br />
servizi degli impianti tecnologici attigua alla sede<br />
- locali tecnologici a servizio dell'area <strong>di</strong> cantiere<br />
<strong>di</strong>rezionale prima descritta.La nuova costruzione è<br />
Per la e<strong>di</strong>ficazione delle nuove volumetrie costituenti il sostenuta da una struttura portante, colonne, setti murari e<br />
complesso polifunzionale siamo partiti dal principio <strong>di</strong> travi, poggiate sulle opere esistenti. La pianta, riproponendo<br />
realizzare questo come ampliamento organico della le linee architettoniche presenti, è <strong>di</strong> forma trapezoidale e<br />
struttura esistente. Tale soluzione consente, prima <strong>di</strong> tutto,<br />
ospita al suo interno una ampia sala multifunzionale, un<br />
una migliore fruizione del complesso e<strong>di</strong>ficato ed inoltre<br />
ufficio, un corridoio <strong>di</strong> <strong>di</strong>simpegno oltre ai servizi igienici.<br />
permette <strong>di</strong> non occupare spazi in aree già asservite ad altre<br />
Inserito nel blocco me<strong>di</strong>ante la riproposizione <strong>di</strong> due setti<br />
funzionalità.<br />
verticali, il vano ascensore che consente l'accesso ai locali<br />
Si realizzeranno invece i locali tecnologici nella zona lato<br />
comunque anche serviti da una scala esterna e da un<br />
ovest in a<strong>di</strong>acenza all'area <strong>di</strong> cantiere”.<br />
percorso inclinato che raggiunge la piazza. Questi locali<br />
BdO: Quante sono le nuove volumetrie?<br />
hanno inoltre la caratteristica <strong>di</strong> trovarsi a piano con la<br />
Gerli: “La variante organica al P.R.G. approvata, ha fissato<br />
sopraelevazione dell'e<strong>di</strong>ficio uffici con il quale sono uniti da<br />
gli incrementi volumetrici richiesti nei seguenti limiti:<br />
un collegamento costituito da passaggio coperto. Lo stu<strong>di</strong>o<br />
- Nuove volumetrie 2500 mc <strong>di</strong>cui 1700 mc da destinare a<br />
dei prospetti è stato eseguito in modo tale da mantenere le<br />
stanzini posti in <strong>di</strong>ga<br />
linee architettoniche tipiche delle costruzioni esistenti; la<br />
- Recupero volumetrie loc. Esistenti 1200 mc<br />
parte prospiciente il blocco <strong>di</strong>rezionale è composta <strong>di</strong> una<br />
- realizzazione tettoia <strong>di</strong> 600 mq <strong>di</strong> altezza 6 m”<br />
copertura piana praticabile a terrazza, mentre il resto<br />
BdO: Descrivici le linee sommarie <strong>di</strong> intervento.<br />
dell'e<strong>di</strong>ficio presenta una copertura a falda inclinata <strong>di</strong><br />
6
altezza variabile che assume carattere <strong>di</strong> continuità con le<br />
falde dei blocchi confinanti. Le due coperture sono<br />
delimitate da tre setti verticali posti ra<strong>di</strong>almente che<br />
percorrendo longitu<strong>di</strong>nalmente tutto l'e<strong>di</strong>ficio, sono<br />
orientati verso il centro della piazza antistante. La porzione<br />
<strong>di</strong> prospetto anteriore, quella della zona con copertura a<br />
falda inclinata, propone, come elemento <strong>di</strong> continuità con gli<br />
e<strong>di</strong>fici esistenti, un piccolo balcone con sovrastante or<strong>di</strong>tura<br />
<strong>di</strong> travi in legno non coperte. La terrazza è eseguita come<br />
elemento panoramico ed offre un buon affaccio sul porto”.<br />
BdO: Ve<strong>di</strong>amo che si interviene sulla zona della fontana,<br />
come viene risolto il problema?<br />
Gerli: “La zona inclinata, attualmente destinata ad arredo<br />
con giochi d'acqua, viene recuperata e parzialmente<br />
mo<strong>di</strong>ficata con la realizzazione <strong>di</strong> setti murari<br />
longitu<strong>di</strong>nali (proiezione in pianta degli stessi <strong>di</strong><br />
copertura) e da una serie <strong>di</strong> gradoni sfalsati su più livelli<br />
che vanno a ricomporre gli stessi giochi d'acqua. Le<br />
finiture sono identiche a quelle degli e<strong>di</strong>fici presenti; per<br />
quanto riguarda il blocco <strong>di</strong>rezionale sono impiegati<br />
mattoni a faccia vista per i muri perimetrali, rivestimento<br />
in travertino per i setti del blocco scale, gli infissi sono tutti<br />
in alluminio ano<strong>di</strong>zzato preverniciato <strong>di</strong> colore scuro e <strong>di</strong><br />
forma e <strong>di</strong>mensioni uguali a quelli in essere.”<br />
Non sappiamo ancora quando inizieranno i lavori;<br />
supponiamo che nella realizzazione si cercherà <strong>di</strong><br />
5<br />
interferire il meno possibili con le attività nautiche e<br />
balneari, questo ci fa ritenere che le opere non si<br />
realizzeranno in estate. Forse il corpo dei lavori più<br />
importanti si farà in autunno.<br />
Per ora sono in pieno svolgimento della realizzazione del<br />
cantiere, ci auguriamo che possa essere agibile questa<br />
primavera.<br />
In questo fervore <strong>di</strong> opere la Redazione propone, attraverso<br />
un’analisi anche <strong>di</strong> tipo economico, esposta in calce al<br />
progetto, una rivisitazione per l’uso dell’attuale portico-<br />
<strong>di</strong>ga.<br />
4<br />
1: VISTA VIRTUALE<br />
2: VISTA ATTUALE<br />
3: PROSPETTO FRONTE PORTO<br />
4: SEZIONE SULLA FONTANA<br />
5: VISTA VIRTUALE<br />
6: VISTA ATTUALE<br />
6<br />
7<br />
3
PIANTA PRIMO PIANO<br />
PIANTA COPERTURA<br />
8<br />
Nel fermento nato dall’entusiasmo <strong>di</strong> questa<br />
progettazione che riteniamo, oltre che<br />
gradevole, necessaria, il nostro redattore Mario<br />
Pelagatti, nella pagina seguente ci illustra<br />
un’idea alternativa per lo sfruttamento dello<br />
spazio in <strong>di</strong>ga foranea attualmente destinato a<br />
box.<br />
Lo presentiamo completo <strong>di</strong> grafica e conteggi<br />
economici così come lo ha pensato l’autore,<br />
senza la pretesa <strong>di</strong> voler scavalcare l’autorità del<br />
CdA e dell’Assemblea, ma con l’intento <strong>di</strong><br />
fornire un contributo costruttivo ad eventuali<br />
scelte definitive.<br />
A.L.
Tutto è stato deciso. Il nostro marina sarà ultimato. Finalmente siamo tutti<br />
d'accordo sul farlo e come farlo.<br />
L'unica decisione che mi lascia amareggiato è quella dei box in <strong>di</strong>ga. Una<br />
decisione che a suo tempo fu presa con la forzatura <strong>di</strong> imperiose<br />
contingenze e che meriterebbe <strong>di</strong> essere riconsiderata nell'ambito delle<br />
attuali progettazioni.<br />
Col senno del poi, per l'utilizzo <strong>di</strong> quello spazio coperto, sono nate altre<br />
idee: quella del parcheggio è sicuramente la più gettonata.<br />
Questa ipotesi, per numero, lascerebbe fuori tanti assegnatari e i rimanenti<br />
dovrebbero essere consenzienti al cambiamento... Nasce poi la questione<br />
della legittimità. Quei soci che a suo tempo non corsero perché non<br />
interessati ai box, forse avrebbero fatto tempi da cento metri, per<br />
aggiu<strong>di</strong>carsi un posto auto. Va considerato inoltre che, tra colonna e<br />
colonna, due auto affiancate proprio non ci stanno, l'attuale utilizzo ne dà<br />
testimonianza.<br />
Idea vincente, potrebbe essere, sfruttare quello spazio con un box e un posto<br />
auto e via in sequenza. Una sequela che potrebbe essere semplice, come in<br />
esempio, o gemellare tipo auto-box-box-auto-auto-box-box e così via.<br />
Visti gli attuali prezzi <strong>di</strong> mercato, questa soluzione oltre a quadrare<br />
economicamente, striderebbe sicuramente meno del pagare 860 euro per<br />
un metro cubo <strong>di</strong> box. Purtroppo, anche in questo caso, molti soci<br />
verrebbero esclusi e la metà dei residui dovrebbe cambiare il box in un<br />
posto auto, con gli ovvi ragguagli economici. Tutto ciò premesso ve<strong>di</strong>amo<br />
<strong>di</strong> provare a pianificare il tutto e facciamolo con i dati alla mano: ecco la<br />
zona che abbiamo a <strong>di</strong>sposizione ( Figura 1 ) circa 28 metri cubi lor<strong>di</strong><br />
Figura 1<br />
Figura 2<br />
DIGA FORANEA<br />
Proposta <strong>di</strong> Mario Pelagatti<br />
Figura 3<br />
Figura 4<br />
ovviamente con destinazione d'uso quale parcheggio ovvero :<br />
AREE PARCHEGGIO: 57 x 23.103 = 1.316.871 euro compresa IVA.<br />
Per finire l'ipotesi C ( Figura 5)<br />
, ovvero sfruttare l'area con un box ed un<br />
posto auto, singolarmente,oppure ( Figura 6)<br />
con solita ripartizione, ma in<br />
sequela gemellare:<br />
Il profilo economico non cambia, il posto auto è ben <strong>di</strong>mensionato e avremo<br />
box <strong>di</strong> 14 anziché 9 metri cubi, quin<strong>di</strong>:<br />
BOX: 57 x 10.000 = 570.000,<br />
POSTI AUTO: 57 x 13.103 = 746.871,<br />
per un totale <strong>di</strong> 1.316.871 euro compresa IVA. Superando <strong>di</strong> pochi euro il<br />
realizzo dell'ipotesi A e ricalcando quello della B.<br />
In questo caso i box verrebbero a costare 715 €/mc. anziché 860. e il costo<br />
del posto auto si allinea a quello del mercato.<br />
Figura 5<br />
E' preferibile la ripartizione gemellare, in quanto più economica come<br />
esecuzione. Se per le delimitazioni si pensa a una termoparete <strong>di</strong> pvc<br />
coibentato, avremo oltre a dei costi contenuti la possibilità futura <strong>di</strong><br />
rimuovere il <strong>di</strong>visorio interme<strong>di</strong>o per ottenere un unico box. Da non<br />
sottovalutare inoltre che due posti auto e due box a<strong>di</strong>acenti possono essere<br />
utilizzati in pieno come stands <strong>di</strong> una risuscitata “Thalas“.<br />
ripetuti per 60 volte, tanti sono gli interspazi tra colonna e colonna del<br />
nostro porticato in <strong>di</strong>ga.<br />
Così abbiamo pensato <strong>di</strong> sfruttarlo ( Figura 2),<br />
l'ipotesi A, tre box <strong>di</strong> circa 9 Figura 6<br />
metri cubi per ogni interspazio fino ad un massimo <strong>di</strong> 170, tre interspazi<br />
(N.d.R. riteniamo in zona antistante i bagni) sono lasciati liberi per il<br />
portico secondo l'ipotesi <strong>di</strong> progetto che il C.d.A. ci presentò (N.d.R.<br />
Ovviamente sia nell'ipotesi A che nella B e C, vengono lasciati liberi i tre<br />
ottobre 2003, B.d.O. n° 1). Dei 170 box messi in palio, all'attuale solo 136<br />
interspazi del previsto portico.<br />
soci hanno titolo <strong>di</strong> assegnazione, per reticenza iniziale e successiva<br />
Nel passaggio decisionale da box a parcheggio c'è un'altro aspetto da<br />
inadempienza, ben 44 sono i posti recessi. Comunque, ipotizziamo<br />
ponderare, un auto è più lunga dei 240 centimetri concessi per i box, quin<strong>di</strong><br />
ugualmente <strong>di</strong> avere 170 soci assegnatari e facciamo due conti:<br />
invade ulteriore spazio comune. Questo apre un'altra riflessione: il <strong>di</strong>ritto<br />
BOX 170 x 7.746 = 1.316.820 euro compresa IVA ovvero circa 860<br />
degli altri soci <strong>di</strong> avere un parcheggio esclusivo. Perché non assegnare parte<br />
€/mc., che ragguagliano a 2.105 euro per un metro quadro lordo.<br />
dei posti auto, lasciandone ovviamente una buona quantità in turnazione?<br />
Passiamo a valutare l'ipotesi B ( Figura 3)<br />
: 57 posti auto como<strong>di</strong> o 114<br />
Questo permetterebbe <strong>di</strong> abbassare i costi condominiali e concedere quello<br />
sacrificati? l'uso comune è stato quello <strong>di</strong> un posto auto per interspazio<br />
che realizzeremo in <strong>di</strong>ga a prezzi degni <strong>di</strong> una coop e non capitalistici come<br />
( Figura 4)<br />
anche nei mesi estivi <strong>di</strong> massima calca.<br />
ci impone la quadratura dei conti.<br />
Per il profilo economico dovremo pensare ad una valutazione globale<br />
mp<br />
dell'area da assegnare al socio singolo affinché la sfrutti a suo piacimento,<br />
9
Y.C.M.S.<br />
Piombino 22/01/2005<br />
Caro Cino,<br />
In questi giorni il Sindaco della Città <strong>di</strong> Piombino ci ha definitivamente<br />
comunicato che “ non ci sono le con<strong>di</strong>zioni “ per ospitare la Tappa del<br />
GIROVELA 2005.<br />
Come potrai immaginare non mancano certo la voglia e l'entusiasmo <strong>di</strong><br />
tutta una città appassionata <strong>di</strong> vela; le con<strong>di</strong>zioni che mancano sono<br />
esclusivamente quelle economiche;<br />
sono purtroppo le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> una città che sta attraversando una delle<br />
sue crisi peggiori.<br />
Ma sapremo recuperare, non ci manca la volontà né la capacità <strong>di</strong><br />
sfruttare il “ bordo buono “ e come ben sai “ sotto Piazza Bovio “ il vento<br />
non manca mai.<br />
Un saluto ed un abbraccio da tutti gli amici dello Yacht Club <strong>Marina</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Salivoli</strong> .<br />
Buon Vento al GIROVELA 2005.<br />
Enrico Nencioni<br />
CALENDARIO REGATE PARZIALE 2005<br />
20 MARZO: 1° PROVA CAMPIONATO PRIMAVERILE<br />
10 APRILE: 2° PROVA CAMPIONATO PRIMAVERILE<br />
7 MAGGIO: 3° PROVA CAMP.PRIMAVERILE - TROFEO THALAS<br />
8 MAGGIO: 4° PROVA CAMP.PRIMAVERILE -TROFEO THALAS<br />
17 APRILE: MOTO A GONFIE VELE (YCMS)<br />
13/14/15 MAGGIO:2° MEDITERRANEAN HALLBERG RASSY CUP<br />
29 MAGGIO: REGATA DEI BAMBINI<br />
3/4/5 GIUGNO: 2° CENTOMIGLIA DELLA GIRAGLIA<br />
Dal Tirreno del 20/01/2005 cronaca dell'ultima tappa del campionato invernale Mercantile Leasing<br />
“Morgana” sorprende “Snow Ball”<br />
Cambi <strong>di</strong> vento decisivi ma gli elbani avevano già vinto il campionato invernale <strong>di</strong> vela<br />
PIOMBINO. Il vento fa i capricci e dall'ultima tappa del trofeo invernale del Mercantile Leasing esce la sorpresa “Morgana”.<br />
Ci sono voluti i colpi <strong>di</strong> testa <strong>di</strong> Eolo per interrompere la supremazia dell’equipaggio <strong>di</strong> Mario Mellini nel campionato organizzato dallo Yacht Club<br />
<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong> in collaborazione con Centro Velico e Lega Navale.<br />
Nelle prime due prove delle scorse settimane il team elbano su “Snow Ball” l'aveva sempre fatta da padrone nelle acque del Canale, ipotecando già il<br />
successo finale, ma nella passerella <strong>di</strong> chiusura, i continui cambi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione del vento hanno sovvertito un pronostico che sembrava confermato fino<br />
a metà gara. Nelle prime battute del bastone <strong>di</strong> sei miglia <strong>di</strong>segnato davanti a Piombino, era infatti proprio Mellini a guidare il gruppo <strong>di</strong> 24<br />
imbarcazioni presenti al via. A quel punto però c'ha messo lo zampino il meteo, che ha improvvisamente fatto virare la brezza favorendo la rimonta <strong>di</strong><br />
“Morgana” del piombinese Bisti. Il suo Comet 33 è così riuscito a transitare per primo sul traguardo <strong>di</strong> <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong>, interrompendo la striscia<br />
positiva <strong>di</strong> “Snow Ball”. Sul gra<strong>di</strong>no più basso del po<strong>di</strong>o “Dolcenera” <strong>di</strong> Ciceroni, con “Alouette” <strong>di</strong> Nencioni e “Blu Duck” <strong>di</strong> Giorgi che hanno<br />
chiuso il quintetto dei migliori.<br />
Al termine della regata le premiazioni delle varie categorie, con “Snow Ball” che si è confermato l'equipaggio più competitivo nella classe 4-5,<br />
davanti a “Idefix” <strong>di</strong> Seravalle e “Morgana” <strong>di</strong> Bisti. Nella classe 1-3 successo per “Geronimo <strong>di</strong> Orlan<strong>di</strong>ni, con “Blu Duck” <strong>di</strong> Giorgi e “Raggio Blu”<br />
<strong>di</strong> Bettini ai posti d'onore.<br />
Per tutti gli equipaggi l'appuntamento è con il Campionato delle Rose che scatterà a marzo. La somma <strong>di</strong> piazzamenti conseguita nelle due<br />
manifestazioni darà la possibilità ai migliori <strong>di</strong> portare a casa il prestigioso trofeo Mercantile Leasing.<br />
10
16 GIUGNO 1841<br />
1841 DI FRONTE A PORTO AZZURRO NAUFRAGA IL “POLLUCE “<br />
2000 IN FONDO AL MARE UNA MINIERA DI ORO E PIETRE PREZIOSE<br />
Il naufragio del piroscafo Polluce, avvenuto 164 anni fa, è tornato <strong>di</strong> attualità dopo che un gruppo <strong>di</strong><br />
inglesi, attrezzati per il recupero, hanno iniziato a trafugare il prezioso carico chiuso nel relitto ad oltre<br />
100 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà. La storia in un libro “L’oro dell'Elba”.<br />
I quattro avevano il permesso <strong>di</strong> effettuare recuperi sul relitto del Glenlogan un quel punto, solo che quel<br />
relitto si trova in realtà vicino a Stromboli a 600 chilometri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza.<br />
La storia inizia la notte del 16 giugno 1841 quando il piroscafo Polluce in navigazione nei pressi dell'isola d'Elba viene speronato da un<br />
altro piroscafo, il Mongibello, e colò a picco portandosi sul fondo un tesoro inestimabile, considerato da molti il più grande del<br />
Me<strong>di</strong>terraneo ( qualcuno che ha tentato una stima ai valori o<strong>di</strong>erni, parla <strong>di</strong> 500 milioni <strong>di</strong> euro).<br />
LA CRONACA<br />
<strong>di</strong> Aldo Linari e Paolo Delle Piane<br />
al “Corriere Mercantile”<br />
<strong>di</strong> Genova del<br />
Ddetto<br />
26.06.1841: “ Partiva<br />
vapore da Civitavecchia la<br />
sera del 17 corrente, nel mentre<br />
che la stessa sera il vapore<br />
napolitano “Mongibello”<br />
lasciava Livorno <strong>di</strong>retto per<br />
Civitavecchia. Giunto detto<br />
“Polluce” alle unduci circa <strong>di</strong><br />
notte fuori del canale <strong>di</strong><br />
Piombino <strong>di</strong>stante cinque miglia<br />
da terra vide in lontananza un<br />
fanale che giu<strong>di</strong>cò essere un<br />
vapore, ed il capitano or<strong>di</strong>nava<br />
tosto al timoniere <strong>di</strong> appoggiare<br />
alla sua dritta onde evitare uno<br />
scontro, e così fece: ma il fanale<br />
si avvicinava sempre, ed invano<br />
l'equipaggio del Polluce gridava<br />
a tutta gola in italiano, francese<br />
ed inglese all'altro legno che<br />
appoggiasse e volgesse alla sua<br />
dritta. Continuando tutto fu vano!….il Mongibello investì il Polluce ed il fatto che il Polluce si fosse inabissato a soli 103 metri <strong>di</strong><br />
alla sinistra, passata la ruota verso poppa, ed in meno <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci profon<strong>di</strong>tà rappesentò in<strong>di</strong>rettamente un ulteriore danno; infatti<br />
minuti si riempì d'acqua e calò a fondo.”<br />
Rubattino volle tentare il recupero del relitto con un metodo<br />
L'articolo continua elogiando l'equipaggio del Polluce che si innovativo degno <strong>di</strong> un ingegnere ottimista. Quattro imbarcazioni<br />
pro<strong>di</strong>gò per salvare i 46 passeggieri. Pare che il macchinista del con argano lavorarono contemporaneamente per far risalire la nave<br />
Polluce saltato sul piroscafo investitore costrinse l'altro macchinista imbracata. L'operazione non riuscì a la nave dopo una risalita,<br />
a fermare le ruote che ancora giravano, mentre l'equipaggio del precipitò nuovamente un fondo al<br />
Polluce calava in mare le lance del Mongibello per trarre in valvo mare.<br />
tutti. Morì solo il capitano Costigliola perché urtò la testa L'affondamento rappresentò una<br />
violentemente.<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> 500.000 lire, e il<br />
tentativo <strong>di</strong> recupero costò altre<br />
IL CASTORE E IL POLLUCE erano due gran<strong>di</strong> e moderni 240.000 lire. Al processo che<br />
vapori costruiti in Francia un anno e mezzo prima ed immessi sulla seguì a Livorno, Rubattino fu<br />
linea Marsiglia-Palermo dalla “De Luchi & Rubattino”.<br />
assistito dall'avv. Guerrazzi, ma<br />
Quasi certamente la collisione era stata provocata volutamente da non ottenne alcun indennizzo,<br />
Caffiero, comandante del Mongibello, che più volte aveva anche perché il <strong>di</strong>ritto marittimo<br />
<strong>di</strong>mostrato rancore verso la società genovese e Rubattino in non prevedeva il reato <strong>di</strong><br />
particolare. C'è però un'altra ipotesi: sulla nave c'erano molti nobili, affondamento doloso. In oltre la<br />
francesi e russi, con al seguito molti sol<strong>di</strong>, gioielli e oro. Questi nave non era assicurata e la società<br />
sembra che fossero simpatizzanti delle idee liberali legate alla si trovò in gravi <strong>di</strong>fficoltà. Fu la<br />
carboneria che si stavano <strong>di</strong>ffondendo; e pare che quei beni fossero bravura <strong>di</strong> Rubattino ad evitare la<br />
destinati alla causa. Il Mongibello era napoletano e qualcuno nella catastrofe. Vale la pena <strong>di</strong><br />
collisione dolosa, vide la lunga mano dei Borboni.<br />
de<strong>di</strong>care spazio a questo<br />
Per la società genovese l'affondamento rappresentò un grave danno personaggio.<br />
11
RUBATTINO era certamente un personaggio controverso, armatore<br />
spregiu<strong>di</strong>cato ed al contempo capace, precursore nell'uso del<br />
pironaviglio (infatti l'uso del vapore era ancora sperimentale), con<br />
visione molto moderna del mondo del trasporto navale. Per questo<br />
ebbe alti e bassi nella sua carriera e alcuni fatti contribuirono alle<br />
crisi, come l'affondamento del Polluce, altri alla rinascita, come il<br />
“furto” del Lombardo e del Piemonte . In quel momento Rubattino era<br />
praticamente in fallimento, la sottrazione dei due piroscafi il 5<br />
1<br />
maggio 1860, per la spe<strong>di</strong>zione dei Mille ad opera <strong>di</strong><br />
Garibal<strong>di</strong>, gli permise <strong>di</strong> tornare in scena, ricevere<br />
indennizzi opportunamente gonfiati ed ottenne anche<br />
un indennizzo per il sequestro del Cagliari da parte <strong>di</strong><br />
Pisacane per la tragica spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Sapri. La storia<br />
<strong>di</strong> Rubattino si intreccia così tante volte con i moti rivoluzionari<br />
dell'epoca, da far sorgere motivati sospetti <strong>di</strong> complicità. Salvato da<br />
Garibal<strong>di</strong>, precursore <strong>di</strong> idee come era, pensò a nuove linee per<br />
l'oriente con l'apertura del canale <strong>di</strong> Suez. Acquistò un'area ad Assab<br />
in Eritrea, pare per conto del governo. Per tutto questo Genova de<strong>di</strong>cò<br />
a questo armatore un monumento, che è ben visibile in piazza<br />
Caricamento.<br />
I PIRATI DEL 2000<br />
Il 5 maggio del 1995 a bordo del vascello oceanico Janus <strong>di</strong> proprietà<br />
della <strong>di</strong>tta Comex <strong>di</strong> Marsiglia <strong>di</strong> Henry Delauze, si effettua una<br />
scansione sul presunto punto <strong>di</strong> affondamento 42°44,5N - 010°30,5E,<br />
a circa 2,5 miglia da Capo Calvo all'Isola d'Elba, <strong>di</strong>etro in<strong>di</strong>cazione<br />
belga Robert Stenuit, noto per i suoi numerosi recuperi subacquei.<br />
Trovarono il relitto del Polluce<br />
Lo scafo è integro a 103 metri. Una profonda spaccatura nel fianco è<br />
la falla prodotta dal bompresso del piroscafo napoletano Mongibello.<br />
Agli inizi del 2000 quattro inglesi (David Dixon, Jerry Sullivan, Kerr<br />
Sinclair e Nicholas Pearson, della contea <strong>di</strong> Norfolk, East Anglia)<br />
presentano regolare richiesta alle autorità italiane per recuperare il<br />
relitto della «Glean Logan», una nave mercantile inglese affondata da<br />
un sommergibile durante la prima guerra mon<strong>di</strong>ale presso l'isola <strong>di</strong><br />
Lipari e a<strong>di</strong>bita al trasporto <strong>di</strong> piombo.<br />
Questi affittano, a Genova, un rimorchiatore d'alto mare lungo 60<br />
metri <strong>di</strong> coloro rosso che batte ban<strong>di</strong>era portoghese, e vanno all'Elba.<br />
Sanno dove posizionare le loro boe. Sul rimorchiatore, costato per tre<br />
PRIMA<br />
4<br />
settimane 185.000 dollari, hanno caricato un container ed una benna.<br />
Con l'uso <strong>di</strong> un ROV (veicolo guidato dalla superficie munito <strong>di</strong><br />
telecamera) scandagliano il fondo per cercare il Polluce.<br />
Naturalmente lo trovano! Iniziano il loro “lavoro” (si passi<br />
l'eufemismo) manovrano la benna con la quale “mordono” il relitto,<br />
tirando su a caso tre tonnellate <strong>di</strong> detriti alla ricerca <strong>di</strong> preziosi.<br />
Dopo 21 giorni <strong>di</strong> “lavoro”, il gruppo <strong>di</strong> Inglesi riparte con il bottino,<br />
valutato intorno al milione e mezzo <strong>di</strong> Euro (monete d'oro e<br />
d'argento, monili dei primi dell'Ottocento, vasellame, cristalli e<br />
orologi). Alla Capitaneria <strong>di</strong> Porto italiana <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> aver trovato<br />
la nave britannica che cercavano, e <strong>di</strong> aver recuperato pochi preziosi<br />
e un po' <strong>di</strong> materiale. Diversa la versione fornita alle autorità inglesi,<br />
cui <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> aver trovato molto materiale, ma su una nave<br />
affondata in acque internazionali (circostanza, questa, che<br />
garantisce la proprietà del recupero nel caso che nessuno accampi<br />
<strong>di</strong>ritti).<br />
Il ricco bottino stava per essere messo all'asta da una nota galleria<br />
lon<strong>di</strong>nese, ma alcuni sospetti degli addetti ai lavori e i<br />
controlli incrociati tra le autorità portuali italiane, Scotland<br />
Yard e i Carabinieri, portarono all'arresto dei "pirati", i<br />
quali però rimangono impuniti in cambio della restituzione<br />
del maltolto.<br />
EPILOGO<br />
L'8 maggio 2003 la stessa Comex ha rifatto un passaggio<br />
sul punto del relitto, l'immagine che ne ha ricavato è quella<br />
in<strong>di</strong>cata come “dopo”.<br />
2<br />
Il relitto appare completamente <strong>di</strong>strutto. Rottami<br />
sparpagliati per un bel tratto <strong>di</strong> fondale, quasi che un <strong>di</strong>to<br />
meccanico fosse andato a scompigliare travi e metalli, fino a farne<br />
poltiglia. Il “Polluce” del maggio 2003 è questo.<br />
5<br />
3<br />
DOPO
6<br />
1 - Luogo della collisione<br />
2 - Ritratto <strong>di</strong> Rubattino<br />
3 - Il sistema utilizzato dagli inglesi<br />
per il recupero del tesoro del<br />
“Polluce”<br />
4 - Scansione sul relitto prima del<br />
recupero dei preziosi<br />
5 - Scansione dopo il rovinoso<br />
Recupero sul relitto<br />
6 - Alcuni gioielli e monete<br />
trafugate e recuperate, tra cui un<br />
pendente a forma <strong>di</strong> coniglio in<br />
oro montato su perla matta ed<br />
occhi in rubino (12,8 gr.) e una<br />
collana in oro del 1830.<br />
Tra le monete una francese <strong>di</strong> 20<br />
franchi in oro e un colonnato<br />
Carlo III, Reales da 8, 1795<br />
7 - Orecchini in oro con smeral<strong>di</strong>,<br />
fine Settecento<br />
7<br />
9<br />
8<br />
8 - Bracciale in oro e gemme<br />
9 - Pendente con catena in oro 18 ct.<br />
10 - Pendente, croce spagnola con smeral<strong>di</strong><br />
oro 18 ct., 6,35 cm, del 1750 ca.<br />
10<br />
10
11 12<br />
11 - Statua <strong>di</strong> Rubattino a Genova<br />
12 - Altri oggetti <strong>di</strong> valore trafugati<br />
dal “Polluce” tra cui orecchino<br />
a testa <strong>di</strong> cavallo, orologi con<br />
cassa in oro e orecchini con<br />
ametiste a goccia e oro del<br />
1820<br />
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G U L L I V E R<br />
appunti <strong>di</strong><br />
UOMO A MARE<br />
viaggio<br />
<strong>di</strong> Alessandro Camerini<br />
Ripensando che avrei potuto davvero lasciarci la pelle, non ho mai alcuna <strong>Salivoli</strong> a motore, mentre gli amici, con barche più gran<strong>di</strong>, indugiarono un<br />
sensazione, postuma, <strong>di</strong> paura; prevale semmai una punta <strong>di</strong> orgoglio po'. Dopo un paio <strong>di</strong> miglia avvistammo con chiarezza una riga nera<br />
pensando che avrei fatto la stessa fine <strong>di</strong> Joshua Slocum, <strong>di</strong> Alain Colas e <strong>di</strong> all'orizzonte, che contrastava con il cielo azzurrissimo; pensai che eravamo<br />
Eric Tabary. Subito dopo prevale la convinzione che commisi qualche già troppo avanti per retrocedere verso Portoferraio e che poggiare verso<br />
stupido errore <strong>di</strong> valutazione e che forse misi a repentaglio la vita <strong>di</strong> Cavo avrebbe significato perdere sopravento, cosa che mi <strong>di</strong>spiace sempre.<br />
un'altra persona.<br />
Pensai inoltre che in passato avevamo sopportato senza <strong>di</strong>fficoltà botte <strong>di</strong> 45<br />
Valentina (sloop <strong>di</strong> 25 pie<strong>di</strong>) ha affrontato molte volte situazioni no<strong>di</strong> e più, e che al giar<strong>di</strong>netto vanno anche le noci: ci preparammo con due<br />
estremamente impegnative e le ha superate: tosta, perfettamente in assetto, mani <strong>di</strong> terzaroli ed il fiocco piccolo, ed indossammo i giubbetti salvagente.<br />
e con la serenità e la convinzione<br />
Eravamo tranquilli: avvertii Elena che<br />
del suo comandante <strong>di</strong> avere<br />
con l'entratura sarebbero arrivate un<br />
tutto sotto controllo. Quella<br />
paio <strong>di</strong> folate e successivamente una<br />
volta fu <strong>di</strong>verso.<br />
botta <strong>di</strong> vento violento , che poi si<br />
sarebbe <strong>di</strong>steso per stabilizzarsi dopo<br />
Prima settimana <strong>di</strong> giugno del<br />
l'ingresso del Canale; qui le onde<br />
2001: stavo passando un brutto<br />
sarebbero <strong>di</strong>venute più ripide per<br />
periodo e sentivo la necessità <strong>di</strong><br />
l'incontro del fetch con i bassifon<strong>di</strong> e,<br />
passare insieme ad Elena due<br />
forse, con la corrente contraria<br />
giorni in barca all'Elba. Il meteo<br />
generata dallo scirocco delle ore<br />
dava brutto tempo su Capo<br />
precedenti.. In effetti accadde tutto<br />
Corso, mentre dalle nostre parti<br />
come previsto, ma con un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
si prevedevano venti moderati<br />
grandezza doppio.<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione variabile. Partimmo<br />
Con l'entratura la randa (con due mani)<br />
in mattinata e, a <strong>di</strong>re il vero, non<br />
sembrò esplodere sulle crocette;<br />
ricordo niente <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong><br />
l'ammainammo subito, rincalzandola<br />
quel giorno. Tutto come sempre:<br />
nel lazy bag e procedemmo con il solo<br />
bagno al Viticcio, la ricerca <strong>di</strong><br />
fiocco in mezzo ad un bailamme che, lo<br />
qualche amico sulle VHF e la tranquilla serata a Marciana <strong>Marina</strong>. Il primo confesso, mi eccitava. Il mare era nero <strong>di</strong> raffiche e rigato <strong>di</strong> bianco per la<br />
ricordo netto <strong>di</strong> quella giornata è <strong>di</strong> quando, ormai a notte, sedetti nel schiuma tenuta bassa dal vento: l'anemometro era a fondo scala (venimmo<br />
terrazzino fiorito del Cotone <strong>di</strong> Marciana e notai con inquietu<strong>di</strong>ne che la poi informati che qualcuno aveva rilevato sino a 57 no<strong>di</strong>). Eppure in un<br />
superficie argentata del mare, appena increspata dalla brezza <strong>di</strong> terra, veniva primo momento quella botta <strong>di</strong> vento sembrò spianare il mare e cercai (senza<br />
lentamente gonfiata da onde enormi , provenienti da W; la loro frequenza era riuscirci!!) <strong>di</strong> interpretare questo fatto come un buon segnale. Al traverso <strong>di</strong><br />
cosi lunga che erano quasi invisibili e non si frangevano sulla costa. Come Cavo iniziarono le danze: una barca <strong>di</strong> 45 pie<strong>di</strong> che procedeva in una specie<br />
un alieno sotto la pelle <strong>di</strong> un bambino. Ne rimasi turbato e ne feci qualche <strong>di</strong> bolina larga accostò <strong>di</strong> 180 gra<strong>di</strong> e tornò da dove era venuta; mi fece<br />
parola con Elena, minimizzando.<br />
piacere avvistare a circa due miglia del mio giar<strong>di</strong>netto la sagoma del Moody<br />
La mattina seguente iniziò con la consueta liturgia: colazione e 'sosta 30 <strong>di</strong> Silvio che arrancava come noi, mentre i trentacinque pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> Barrique,<br />
tecnica' al bar La Torre, il giornale, la rassegna delle barche in banchina, aiutati da uno scampolo <strong>di</strong> fiocco e da un buon motore, sfilò accanto a noi<br />
piccola spesa <strong>di</strong> alimentari al negozio Anselmi; eppure facemmo tutto più in con a bordo Fulvio ed Antonella sgaruffati ma abbastanza tranquilli (almeno<br />
fretta del solito, sotto un magnifico sole ed un debole vento <strong>di</strong> scirocco che così mi parve!). Dopo <strong>di</strong> loro non c'era nessun altro, ed i 25 pie<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
appariva decisamente incoerente con quel movimento ondoso che, Valentina mi sembrarono davvero pochi; ma la scorta <strong>di</strong> Silvio sottovento mi<br />
sonnacchioso e potentissimo, continuava a rotolare da ovest. Partimmo faceva davvero compagnia.<br />
abbastanza presto, <strong>di</strong>retti verso il Viticcio, sapendo tuttavia che quelle onde Le onde iniziarono a farsi ripi<strong>di</strong>ssime: dopo 24 ore <strong>di</strong> training adesso erano<br />
ci avrebbero cacciato da quell'ancoraggio. Si poneva il problema <strong>di</strong> trovare eccitate da oltre cinquanta no<strong>di</strong> <strong>di</strong> vento Mi resi conto che la frequenza delle<br />
un luogo dove dar fondo: laddove eri ridossato dallo scirocco, venivi onde e la loro ripidezza avrebbe creato serie <strong>di</strong>fficoltà ai 20 quintali scarsi ed<br />
<strong>di</strong>sturbato da quel fasti<strong>di</strong>oso moto ondoso, e viceversa. Trovammo nelle ai 6 metri al galleggiamento <strong>di</strong> Valentina: realizzai che per lei quello stava<br />
acque <strong>di</strong> Sansone l'unico posto riparato; lì incontrammo anche molti amici, <strong>di</strong>venendo un mare non navigabile. Il mare frangeva come sulla battigia, con<br />
tra i quali Riccardo, Fulvio e Silvio.<br />
un fronte <strong>di</strong> trenta/quaranta metri ed un<br />
Mentre facevamo il bagno nella splen<strong>di</strong>da<br />
fragore notevole, con un'altezza del<br />
acqua dell'Enfola, la mia inquietu<strong>di</strong>ne<br />
frangente stimata in circa tre/quattro metri.<br />
aumentava: persisteva il vento da S e il moto<br />
Così ripido che le onde erano traslucide. Le<br />
ondoso da W non accennava a <strong>di</strong>minuire.<br />
prese a mare erano tutte chiuse, ma non<br />
L'aria non mi piaceva, ma continuavo ad<br />
eravamo legati ed il tambuccio era aperto;<br />
attribuire ad altro il mio stato d'animo.<br />
eppure non me la sentivo <strong>di</strong> mandare Elena<br />
Il motivo stava 50 miglia più a W, dove una<br />
sottobordo per prendere le cinture e<br />
forte depressione stava attraendo da due<br />
chiudere la barca, anche se sarebbe stata la<br />
giorni forti venti occidentali, che spingevano<br />
soluzione migliore. Fermarsi nel cavo<br />
il mare verso l'Elba da più <strong>di</strong> 24 ore; qui l'alta<br />
dell'onda con il frangente che si fosse<br />
pressione stava opponendo gli ultimi<br />
abbattuto nel pozzetto con la barca aperta,<br />
<strong>di</strong>sperati sforzi per contenere quella spinta.<br />
avrebbe fatto entrare più <strong>di</strong> una tonnellata <strong>di</strong><br />
Quando il vento cessò improvvisamente,<br />
acqua a bordo, e collassare la struttura.<br />
compresi quello che stava accadendo; decisi<br />
<strong>di</strong> salpare imme<strong>di</strong>atamente per <strong>di</strong>rigere verso<br />
(Segue...)<br />
18
Decisi <strong>di</strong> anticipare il formarsi dei frangenti, poggiando nelle zone <strong>di</strong> mare come era, che il mare si stendesse in prossimità della costa; le ultime miglia<br />
piatto e con il vento libero, per orzare al formarsi delle creste e lasciarle poi furono “tranquille” , con il vento stimato sui 40 no<strong>di</strong>. Facemmo del 'circling'<br />
frangere oltre il giar<strong>di</strong>netto <strong>di</strong> dritta; Valentina faceva del suo meglio, si <strong>di</strong> fronte all'imboccatura con il motore al massimo ( 9 cv ben portati!), per<br />
<strong>di</strong>simpegnava con onore e le poche volte che cadeva nel cavo, accelerava prepararci ad entrare; lasciai ingarrocciato il fiocco, con la drizza in opera.<br />
tremando come un pulcino ed poi alzava il culo per lasciar passare tonnellate Procedemmo con prua esattamente nel vento poichè anche solo 5 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> schiuma e <strong>di</strong> rumore. Con questo gioco finimmo per raddoppiare la strada deviazione dal suo alveo avrebbero fatto girare la barca; superammo con<br />
e a metà canale ci trovammo un po' troppo sopravento, in mezzo ad un mare apprensione la “chicane” tra i moli H e C, per entrare nel canale H/G ed<br />
che inizia ad incrociare. Tuttavia avevo trovato un equilibrio ed un buon arrivare, con <strong>di</strong>gnità, all'H35, dove ci infilammo <strong>di</strong> prua, ed ormeggiammo<br />
ritmo nello schivare quei convogli ver<strong>di</strong> e bianchi. Improvvisamente mi aiutati da braccia amiche.<br />
trovai sulla sommità <strong>di</strong> una onda spuntata non so da dove, proprio nel Il sole splendeva e la giornata era straor<strong>di</strong>nariamente bella; ero eccitato, ma<br />
momento in cui iniziava a frangere. La schiuma travolse Valentina al nemmeno a mente fredda avevo la sensazione <strong>di</strong> averla scampata; mi era<br />
giar<strong>di</strong>netto <strong>di</strong> sinistra e lo scafo non trovò appoggio sulla dritta, dove c'era la sembrato un gioco. Rimettemmo in or<strong>di</strong>ne, asciugammo la sentina <strong>di</strong><br />
voragine del cavo: si coricò, io venni sommerso dall'acqua e, come in una qualche litro <strong>di</strong> acqua entrato dal tambuccio e tornammo a casa.<br />
centrifuga, venni trascinato fuoribordo mentre l'albero <strong>di</strong> Valentina toccava Di solito alla fine <strong>di</strong> queste storie si fa una analisi dell'accaduto, si stila<br />
l'acqua. Rimasi attaccato allo stick del timone ed evidentemente passai tra la l'elenco delle cose da fare e <strong>di</strong> quelle da non fare in situazioni analoghe, ad<br />
falchetta e la draglia senza ferirmi. Non mollai la prolunga, che si era piegata uso <strong>di</strong> chi, suo malgrado, ci si troverà in mezzo.<br />
ad arco, e quando vi<strong>di</strong> lo scafo raddrizzato ringraziai id<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non avere Eppure non mi viene niente da <strong>di</strong>re se non che Riccardo ed altri fecero bene a<br />
legato la scaletta <strong>di</strong> poppa; risalii a brodo più veloce <strong>di</strong> gatto Silvestro mentre rifugiarsi a Portoferraio, cosa che mi era preclusa per i motivi che ho detto;<br />
il frangente finiva <strong>di</strong> rotolare. L'albero era al suo posto, il pozzetto era pieno che la barca deve essere sempre a posto, perché anche se non si vanno a<br />
<strong>di</strong> acqua ed Elena cercava teneramente <strong>di</strong> svuotarlo con le mani, cercandomi cercare, le situazioni impegnative, possono trovarti, magari e 50 miglia dal<br />
con lo sguardo. Nei pochi attimi che passai sottacqua mi passarono per la primo ridosso; che a legarsi non si fa brutta figura e che a non legarsi si può<br />
mente mille cose: niente flash back della vita come si vede nei film, niente fare una brutta fine; che avere uno stick solido fa bene alla salute; e che del<br />
<strong>di</strong>sperazione e nemmeno paura. In una frazione <strong>di</strong> secondo si configurarono senno <strong>di</strong> poi sono piene le fosse.<br />
tutte le ipotesi e le relative soluzioni: Elena in acqua, <strong>di</strong>salberamento, Soprattutto mi sento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che la cosa che aiuta <strong>di</strong> più in tali frangenti (mai<br />
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> contatto con la barca, falla, acqua a bordo, danno strutturale, termine è stato più appropriato) è l'ottimismo che devi avere in quei<br />
per<strong>di</strong>ta zattera. Sapevo che a un miglio sottovento c'era un amico, ottimo momenti, che può derivarti solo dalla fiducia nella tua barca e nelle tue<br />
marinaio; che avevamo i giubbetti e non saremmo mai andati in ipotermia. capacità, che devi mettere (entrambe) alla prova in anni <strong>di</strong> navigazione<br />
che al limite saremmo stati spiaggiati nel Golfo <strong>di</strong> Follonica: Non un anche con cattivo tempo. La paura, figlia dell'insicurezza, ed il fatalismo<br />
pensiero negativo. sono l'anticamera della trage<strong>di</strong>a.<br />
In realtà Valentina era in or<strong>di</strong>ne: Elena era stata solo lambita dal frangente Dimenticavo: in mare la fortuna ha il suo ruolo drammaticamente<br />
ed era rimasta aggrappata al winch, l'albero era a posto, niente acqua in importante; è opportuno cercarne i favori ed è giusto esserle riconoscenti.<br />
cabina , e <strong>Salivoli</strong> ad una manciata <strong>di</strong> miglia sottovento; non poteva Oggi quel che rimane dello stick del timone mi protegge, come un ex voto,<br />
accaderci nulla. Ci legammo con quello che passava il convento (una cima dal ventre <strong>di</strong> Valentina.<br />
<strong>di</strong> ormeggio ed una drizza), rilevammo la per<strong>di</strong>ta dell'anulare ed iniziai a<br />
osservare la costa sottovento per stimare lo stato del mare in prossimità<br />
dell'imboccatura del porto, punto <strong>di</strong> criticità. Buone notizie: mi sembrò,<br />
A.C.<br />
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19
utto lo staff della Crivaland sub vi dà il benvenuto presso il<br />
nostro <strong>di</strong>ving che si trova nello splen<strong>di</strong>do porto turistico <strong>di</strong><br />
Tporto<br />
<strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong>, Piombino in provincia <strong>di</strong> Livorno. Il<br />
è <strong>di</strong> recentissima costruzione ed è dotato <strong>di</strong> tutti servizi<br />
necessari.<br />
Il <strong>di</strong>ving Crivaland sub è all'interno del piccolo centro<br />
commerciale è un RESORT PADI e un <strong>di</strong>ving HSA e, soprattutto,<br />
è aperto tutto l'anno!!! I nostri amici subacquei possono<br />
tranquillamente arrivare con la macchina proprio accanto al<br />
<strong>di</strong>ving per scaricare l'attrezzatura sub e poi parcheggiare<br />
nell'ampio parcheggio non a pagamento, sopra il porto. I nostri<br />
amici <strong>di</strong>versamente abili invece, hanno numerosi posti riservati e<br />
segnalati all'interno del porto che è inoltre dotato <strong>di</strong> servizi<br />
appositamente loro de<strong>di</strong>cati.<br />
Oltre alle dotazioni <strong>di</strong> sicurezza obbligatorie carichiamo anche i<br />
nostri spuntini e tè caldo che offriamo ai nostri amici subacquei,<br />
preparato dalle abili mani del proprietario dell'alimentari accanto al<br />
<strong>di</strong>ving.<br />
Lasciamo il porto alla volta dello scoglio <strong>di</strong> Cerboli dove viene<br />
effettuata la prima immersine della giornata. Anche su questa<br />
piccola isola i punti <strong>di</strong> immersione sono numerosi ed adatti a tutti i<br />
livelli <strong>di</strong> esperienza: dall'affascinante e coloratissimo golfo, dove è<br />
anche possibile svolgere corsi in poca profon<strong>di</strong>tà,ideale per scuole e<br />
clubs subacquei, alle bellissime gorgonie rosse che circondano<br />
l'isola dopo i 25 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà, al caratteristico relitto dello<br />
“zatterone” che trasportava le pesanti pietre estratte dall'isola<br />
a<strong>di</strong>bita,più <strong>di</strong> 50 anni fa, a cava <strong>di</strong> marmo…<br />
Riemersi dalla prima immersione ci gustiamo lo spuntino in un<br />
Lo staff della Crivaland sub è composto da istruttori Pa<strong>di</strong> e Hsa clima rilassato e <strong>di</strong>vertente sotto gli occhi incuriositi dei gabbiani.<br />
che vi seguiranno passo dopo passo durante tutta la durata dei In estate c'è il tempo per un tuffo nelle limpide acque che circondano<br />
numerosi corsi, ma soprattutto durante i full day <strong>di</strong> immersione l'isola, per scattare qualche foto,o per prendere il sole…<br />
che solitamente effettuiamo nei bellissimi fondali dell'isola<br />
d'Elba, dello scoglio <strong>di</strong> Cerboli, dell'isola de Palmaiola e della<br />
costa <strong>di</strong> Baratti. Il resort Pa<strong>di</strong> infatti gode <strong>di</strong> una vantaggiosa<br />
posizione che consente <strong>di</strong> raggiungere in pochissimi minuti <strong>di</strong><br />
gommone, gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> fondali dell'isola d'Elba tutto questo<br />
senza doversi imbarcare per raggiungere l'isola in traghetto.<br />
Nel <strong>di</strong>ving è possibile cambiarsi, lasciare effetti personali ed<br />
assemblare la propria attrezzatura per poi posizionarla sul pratico<br />
e robusto carrello che ci facilita i pochi metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal<br />
gommone.<br />
Il gommone <strong>di</strong> 7 metri è totalmente <strong>di</strong>ving e può trasportare<br />
comodamente fino a 14 subacquei con relative attrezzature.<br />
20<br />
In questo numero ospitiamo:<br />
Crivaland Sub <strong>di</strong><br />
Cristiano Bisa<br />
C.I.R.M. Assistenza Ra<strong>di</strong>o Me<strong>di</strong>ca<br />
Il Centro Internazionale Ra<strong>di</strong>o Me<strong>di</strong>co (C.I.R.M.) offre assistenza me<strong>di</strong>ca gratuita a<br />
<strong>di</strong>stanza alle imbarcazioni in navigazione senza me<strong>di</strong>co a bordo, in stretto<br />
coor<strong>di</strong>namento con il Comando Generale delle Capitanerie <strong>di</strong> Porto per le operazioni<br />
<strong>di</strong> soccorso. Il servizio è stato esteso anche al mondo della vela e del <strong>di</strong>porto, ai fini <strong>di</strong><br />
raggiungere in modo sempre più efficace quanti frequentano il mare per sport e <strong>di</strong>letto.<br />
Puoi contattare il C.I.R.M. attraverso le stazioni costiere italiane e via:<br />
Telefono: 06-5923331/2 - E-Mail: telesoccorso@cirm.it<br />
Telefax: 06-5923333 - Cellulare: 348-3984229<br />
Web: www.cirm.it<br />
Il C.I.R.M. invita tutti i naviganti a non sottovalutare l'utilità imme<strong>di</strong>ata del consiglio<br />
teleme<strong>di</strong>co: prima <strong>di</strong> imbarcarsi, per evitare complicazioni a bordo; durante la<br />
navigazione, per ridurre i rischi e le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> un'emergenza in mare.
Ripartiamo poi alla volta dell'isola d'Elba e qui, è proprio il caso<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo, c'è l'imbarazzo della scelta sul punto<br />
d'immersione….dalle pareti verticali dei Picchi <strong>di</strong> Pablo, alle<br />
bellissime gorgonie <strong>di</strong> Punta delle Cannelle, ai relitti, alle grosse<br />
cernie dello Scoglietto <strong>di</strong> Portoferraio, ai dentici dello scoglio del<br />
Remaiolo….conosciamo e visitiamo puntualmente più <strong>di</strong> 20 siti<br />
<strong>di</strong> immersione lungo le coste dell'isola!!!<br />
Tra un immersione e l'altra ci fermiamo nei porti, ci piace<br />
prendere il gelato a Porto Azzurro o una fetta <strong>di</strong> cocomero a Cavo<br />
o semplicemente prendere il sole sui bianchissimi sassi <strong>di</strong><br />
Sant'Andrea…e non finisce qui: se dopo la seconda immersione<br />
qualcuno ha ancora voglia ed energia possiamo fare una terza<br />
immersione sulla via del ritorno per esempio alle bellissime<br />
Secche del Frate o all'isola <strong>di</strong> Palmaiola alla ricerca dei<br />
coloratissimi nu<strong>di</strong>branchi!<br />
La giornata vola via in un atmosfera rilassante e spensierata. Ci<br />
teniamo infatti a puntualizzare che tutti i full-day sono<br />
organizzati dallo staff sempre con la massima serietà e<br />
professionalità rispettando tutti gli standard, affinché i nostri<br />
amici subacquei possano<br />
trascorrere piacevoli momenti<br />
d'immersione e <strong>di</strong> relax.<br />
Sul porto è possibile sciacquare<br />
le attrezzature e stendere le mute<br />
...insomma venite a trovarci<br />
sarete catturati dal clima sereno<br />
cor<strong>di</strong>ale e <strong>di</strong>vertente che si respira<br />
al <strong>di</strong>ving Crivaland sub.<br />
ASSOCIAZIONE CRIVALAND SUB<br />
Porto turistico <strong>Marina</strong> <strong>di</strong> <strong>Salivoli</strong>, Piombino (LI)<br />
PER INFORMAZIONI:<br />
CRISTIANO BISA: 3382691574 - 3923339145<br />
VISITATE I L NOSTRO SITO WWW.CRIVALANDSUB.IT<br />
info@crivalandsub.it<br />
Loc. Montecaselli, 4 - 57025 Piombino (LI)<br />
Tel. 0565 220774 - Fax 0565 220253<br />
Sito web: www.etruscaprofilati.it<br />
E-mail: commerciale@etruscaprofilati.it<br />
21
NARRATIVA E SAGGISTICA<br />
BACICIO DO TIN<br />
Autore : Alberto CAVANNA<br />
E<strong>di</strong>tore: MURSIA<br />
LA PICCOLA CROCIERA COSTIERA<br />
Andar per mare senza poterselo permettere<br />
Di Lorenzo Carnevali<br />
Collana Il Tagliamare E<strong>di</strong>tore NISTRI-LISCHI (Pisa)<br />
“Giovan Battista Caviciòli, alias Baccan Il sottotitolo è già il riassunto <strong>di</strong> questo<br />
Giobatta Cavacciuoli, alias Jean Baptiste libro che è, a tutti gli effetti, un manuale <strong>di</strong><br />
de Cavisiòl, premier Comte de l'Ile du Thin, nautica.<br />
era universalmente noto come Bacicio do Scritto in modo asciutto, go<strong>di</strong>bile e non<br />
Tin. Apparentemente goffo se non tardo, fu privo <strong>di</strong> ironia, affronta tutte le tematiche<br />
in realtà un gran<strong>di</strong>ssimo marinaio, uno <strong>di</strong> quella che viene erroneamente e<br />
spericolato corsaro e, nell'ultimo periodo superficialmente definita “nautica<br />
della sua avventurosa vita, uno spietato minore”. In 222 pagine vengono affrontati<br />
assassino a sangue freddo.” analiticamente tutti gli aspetti collegati<br />
Alberto Cavanna, cassaintegrato spezzino, <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente alla nautica<br />
<strong>di</strong>venta ( un po' per passione un po' per delle barche dai 7,5 ai 5 metri:<br />
ingannare il tempo libero che lo separa da un barchette/barchine/gusci, come le<br />
avvenire incerto) “strampalato biografo” classifica il Carnevali (ricorda un pò la<br />
(così lo definisce l'e<strong>di</strong>tore) <strong>di</strong> un classificazione <strong>di</strong> omini, mezz'omini e<br />
personaggio decisamente insolito. Ne esce cazzabubboli).<br />
un libro scritto tra umorismo e ricerca Parallelamente l'autore svolge temi che<br />
storica, go<strong>di</strong>bile e <strong>di</strong>vertente, con un r i g u a r d a n o a s p e t t i p i ù i n t i m i<br />
impianto che si snoda tra la narrazione storica e la ricostruzione <strong>di</strong> dell'esperienza nautica, che si intrecciano agli aspetti più propriamente<br />
situazioni e colloqui in prima persona (del Bacicio!) in un esilarante e tecnici <strong>di</strong> questo manuale decisamente sui generis.<br />
comprensibilissimo <strong>di</strong>aletto <strong>di</strong> Portovenere. Il libro ha ottenuto un buon Il Carnevali non guarda la nautica”da salone” con l'acre<strong>di</strong>ne figlia<br />
successo e<strong>di</strong>toriale. d'invi<strong>di</strong>a, ma con una serenità alla soglia della sufficienza: “In questo<br />
Bacicio nasce probabilmente nel 1875 a Portovenere (più precisamente a manuale non criticherò quin<strong>di</strong> chi ama farsi il bagnetto un po' più in là,<br />
Polverara) e la madre Maria muore <strong>di</strong> parto. Il giovanissimo Bacicio, che usando la barca da salone come un gommone <strong>di</strong> lusso (…); sosterrò invece<br />
ai più appare ritardato, inizia subito ad imbarcarsi sul Maria, gozzo alla che questo tipo <strong>di</strong> utenti, che si permettono un posto barca in un bel<br />
catalana <strong>di</strong> quarantadue palmi (circa un<strong>di</strong>ci metri), per accompagnare il <strong>Marina</strong>, che acquistano elettronica e che rifiniscono gli interni in modo<br />
padre in trasporti <strong>di</strong> piccolo cabotaggio, durante i quali impara lussuoso, sono molto fortunati, ma danno un'immagine parziale della<br />
rapidamente l'arte della navigazione (o meglio l'arte <strong>di</strong> portare la barca) nautica da <strong>di</strong>porto. Il loro non è l'unico modo <strong>di</strong> possedere una barca, <strong>di</strong><br />
nella quale è un vero talento. armarla e <strong>di</strong> andarci ed è sbagliato per un utente più povero o solo più<br />
Il 29 maggio 1800 è una data che cambia la vita al Bacicio: durante un inesperto, farsi intimorire dalle loro abitu<strong>di</strong>ni proibitive. Ci sono altri<br />
trasporto tra Lavagna e Ventimiglia il gozzo viene intercettato dalla Reale mo<strong>di</strong>; primo scopo <strong>di</strong> questo manuale sarà <strong>di</strong> descrivere una maniera più<br />
<strong>Marina</strong> Inglese che pattugliava il Me<strong>di</strong>terraneo, ed affondato a suon <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertente e soprattutto più realizzabile <strong>di</strong> godere del mare e della barca a<br />
cannonate. Il padre Pietro e lo zio Giuseppe muoiono, ed il ragazzo si salva vela. (…) Il nostro approccio sarà pragmatico: comporterà magari<br />
per miracolo. Da quel giorno inizia l'avventura del Bacicio, che, animato lasciare la barca dei nostri sogni al suo posto (cioè nei sogni), ma ci<br />
dalla sete <strong>di</strong> vendetta contro gli inglesi, percorrerà il mare dal Golfo dei permetterà <strong>di</strong> delineare un'alternativa percorribile verso la felicità”<br />
Poeti a Trafalgar (a bordo del Bucentaure!!), dalle coste africane a Ed è ai sogni che Carnevali ritorna anche nella conclusione del suo<br />
Palmaria, dall'Atlantico alla Costa Azzurra, dall'Elba alla Corsica. libricino: “Certo il sogno è <strong>di</strong> spingersi oltre le Colonne, dove l'orizzonte<br />
La sua inusuale e straor<strong>di</strong>naria barca, frequentata da equipaggi rime<strong>di</strong>ati e non finisce mai e , pur cambiando, resta sempre uguale a sé stesso(…) Le<br />
chiassosi, è il Lanpo, uno sciabecco latino <strong>di</strong> 28 metri <strong>di</strong> lunghezza e 290 Colonne, però, sono prima <strong>di</strong> tutto un confine spirituale che dobbiamo<br />
tonnellate <strong>di</strong> <strong>di</strong>slocamento; la sua forma larga e con poco pescaggio la superare in noi stessi; la vita non è né crudele né buona, è soltanto vita e la<br />
rende velocissima alle andature portanti e particolarmente a suo agio nei nostra natura <strong>di</strong> uomini si adatta a tutto, anche se accontentarsi <strong>di</strong> una<br />
tratti costieri.Queste caratteristiche, unite alle gran<strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> timoniere barchina piccola è un'impresa che a non tutti riesce…”<br />
del Bacicio, lo renderanno in<strong>di</strong>menticabile protagonista <strong>di</strong> scontri con le Questa considerazione conclusiva (che mi ricorda uno stupendo pensiero<br />
agguerritissime e dotate unità della <strong>Marina</strong> Inglese, dove avrà sempre la <strong>di</strong> un personaggio <strong>di</strong> Somerset Maugham) lascia aperto un dubbio. Forse<br />
meglio. Il Cavanna ricostruisce (dai log books delle barche inglesi) queste ad andar per mare senza poterselo permettere è proprio chi non riesce<br />
battaglie con scrittura vivace e molta immaginazione, rendendone la nell'impresa (dell'anima) <strong>di</strong> accontentarsi <strong>di</strong> una barca delle proprie<br />
lettura davvero appassionante; la loro <strong>di</strong>namica serrata ricorda davvero le<br />
o<strong>di</strong>erne regate <strong>di</strong> Coppa America.<br />
Bacicio <strong>di</strong>venta presto corsaro <strong>di</strong> Napoleone dal quale riceve il titolo (ed i<br />
territori) <strong>di</strong> Conte dell'Isola del Tino (quattro sassi ed altrettante capre); la<br />
sua vita continua tra mille traversie e finisce male nel 1817, a soli trentuno<br />
<strong>di</strong>mensioni.<br />
anni, dopo un periodo oscuro <strong>di</strong> feroce pirateria. Di lui rimane un ritratto<br />
del grande pittore Jean-Louis David, l'immagine ravvivata dal Cavanna<br />
ed il mistero <strong>di</strong> un tesoro finito chissà dove.<br />
A cura <strong>di</strong> Alessandro Camerini<br />
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BERRIGHI<br />
Costruzioni S.a.s.<br />
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VENTURINA<br />
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LOTTIZZAZIONE “PARCO TERMALE 2” - VENTURINA