Scarica i pannelli in PDF sulla biodiversità - Antonio Zanelli
Scarica i pannelli in PDF sulla biodiversità - Antonio Zanelli
Scarica i pannelli in PDF sulla biodiversità - Antonio Zanelli
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La <strong>biodiversità</strong> agraria a Reggio Emilia<br />
MELO e PERO (2)<br />
Mele e Pere reggiane<br />
Mela Durello Pera Nobile<br />
Mela Campan<strong>in</strong>o Mela Decio<br />
Negli ultimi anni c’è stato un forte <strong>in</strong>teresse verso le varietà autoctone,<br />
con appassionati che si sono dedicati alla loro ricerca,<br />
Istituti che hanno operato per la salvaguardia creando campi di<br />
collezione, e vivai che si sono specializzati nelle varietà antiche.<br />
Le nostre mele e pere tradizionali stanno progressivamente tornando<br />
nei giard<strong>in</strong>i familiari.<br />
La mela più tipica del reggiano <strong>in</strong> passato era il Pom Campane<strong>in</strong><br />
(Mela Campan<strong>in</strong>o), una delle varietà che sicuramente non<br />
mancava negli antichi broli della zona (term<strong>in</strong>e di orig<strong>in</strong>e celtica<br />
che significa zona rec<strong>in</strong>tata da alberi/frutteto e da cui deriva<br />
il toponimo reggiano di “Broletto”). È una mela che rimanda al<br />
nostro passato e ai nostri nonni che la custodivano gelosamente<br />
nei granai per tutto l’<strong>in</strong>verno e anche oltre. Il Pom Campane<strong>in</strong><br />
veniva impiegato anche per la produzione della mostarda, e delle<br />
fett<strong>in</strong>e di mela essiccata note dialettalmente come fléppi o<br />
sciapélli.<br />
Le mela Ferro è tra le più antiche varietà tradizionali, coltivata<br />
nel reggiano almeno da un secolo, ma presente anche <strong>in</strong> diverse<br />
altre aree del centro nord.<br />
Altre varietà non strettamente autoctone, ma apprezzate nella<br />
zona nei secoli scorsi sono:<br />
Durello, varietà diffusa <strong>in</strong> Emilia-Romagna, tra Reggio e Ferrara<br />
ma presente anche <strong>in</strong> Veneto;<br />
Decio, varietà antica, che si ritiene portata dal generale romano<br />
Ezio quando sbarco ad Adria, poi diffusa nella pianura veneta<br />
ed emiliana;<br />
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ANTONIO ZANELLI”<br />
Sez. Tecnica Agraria (<strong>in</strong>dirizzi generale, ambientale e zootecnico)<br />
Lav<strong>in</strong>a, una mela tipica emiliana, croccante ed acidula, molto<br />
serbevole;<br />
Rugg<strong>in</strong>e, di orig<strong>in</strong>e <strong>in</strong>certa, presente già dal ‘700, soprattutto <strong>in</strong><br />
coll<strong>in</strong>a e montagna, ideale per le torte;<br />
mela Rosa, varietà diffusa <strong>in</strong> tutta la penisola, probabilmente<br />
già dall’epoca romana, e da noi presente con ecotipi locali, era<br />
una delle più diffuse, sia da consumo fresco che da cuocere;<br />
Verdone, varietà coltivata da molto tempo nelle zone coll<strong>in</strong>ari<br />
emiliane, compreso il reggiano;<br />
Zambona, diffusa dal piacent<strong>in</strong>o al bolognese, era mela tenera<br />
e succosa, ottima per il consumo fresco.<br />
Tra le pere le due più importanti, entrambe di antica orig<strong>in</strong>e, erano:<br />
la pera di San Giovanni, molto precoce <strong>in</strong> quanto maturava<br />
tra f<strong>in</strong>e giugno e luglio, poco serbevole, veniva mangiata per dissetarsi<br />
durante la mietitura del grano; la Pera Nobile, tra le tardive,<br />
che era consumata fresca, appena colta oppure anche durante<br />
tutto il periodo <strong>in</strong>vernale grazie alla notevole conservabilità nel<br />
fruttaio. La si cuoceva anche <strong>in</strong>sieme alle castagne o era <strong>in</strong>grediente<br />
per la preparazione della mostarda. Aveva un gusto eccellente<br />
ed era la più gradita dalla nobiltà, da cui il nome. La Pera<br />
Nobile appartiene al gruppo delle pere Gnocco d’Inverno.<br />
Tra le altre ben presenti nel reggiano, ricordiamo la Pera Butirra,<br />
molto diffusa, da consumo fresco ed eccellente qualità, la<br />
Pera Bergamotta, anch’essa ottima ed abbastanza diffusa un<br />
tempo, la Pera Carletto, tipica della coll<strong>in</strong>a, piccola, precoce<br />
e da consumo fresco, la Pera Aval, piccola e anch’essa tipica<br />
della fascia coll<strong>in</strong>are.