12.06.2013 Views

Scarica i pannelli in PDF sulla biodiversità - Antonio Zanelli

Scarica i pannelli in PDF sulla biodiversità - Antonio Zanelli

Scarica i pannelli in PDF sulla biodiversità - Antonio Zanelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La <strong>biodiversità</strong> agraria a Reggio Emilia<br />

MELONI (2)<br />

Rospo, Rampar<strong>in</strong>o e Banana<br />

Melone banana di Lentigione<br />

Melone Rospo. Appartenente al gruppo dei meloni cantalupo,<br />

ha aspetto che ricorda vagamente una zucca, costoluto e con<br />

superficie verrucosa (chiamato anche “rognoso”). Era diffuso<br />

<strong>in</strong> tutto il territorio emiliano e conosciuto come “melone rospo<br />

di Bologna”. Simile al melone zatta diffuso <strong>in</strong> Toscana, che<br />

però ha la superficie liscia, come gli altri cantalupi francesi.<br />

A Reggio Emilia chiamato anche “Rospa” e <strong>in</strong> dialetto Mlòun<br />

ròsp (C. Casali, Op. Cit.). Conosciuto anche come melone “satra”<br />

nella bassa e nel mantovano e “Sat” nel cremonese.<br />

Il suo gusto è molto particolare, non molto dolce, sapido e<br />

leggermente piccante, molto più deciso rispetto ai meloni di<br />

oggi. Di questo melone, scriveva nel 1811 il Filippo Re, nel<br />

suo “L’ortolano dirozzato”, “[…] la superficie […] è coperta<br />

di bernoccoli. I Bolognesi la dicono Rospa. La Polpa è la migliore<br />

di tutte le specie di Poponi”.<br />

Il melone rospo di Bologna è stato <strong>in</strong>serito nel repertorio delle<br />

risorse genetiche tutelate, nella legge n° 1 del 29 gennaio 2008<br />

(Legge regionale per la tutela dell’agro<strong>biodiversità</strong>).<br />

Melone banana di Lentigione. Questo melone è il più misterioso<br />

tra gli antichi meloni reggiani. È diverso dalle altre varietà<br />

di meloni chiamati banana, che hanno forma più allungata<br />

ed ovale; il nostro è <strong>in</strong>vece un melone tondo e liscio, senza<br />

costolature, la buccia è verde scuro e a maturazione di colore<br />

giallo/arancio. La polpa è bianca, dolce se raccolto a giusta<br />

maturazione, con profumo di debole <strong>in</strong>tensità. Ci è sembrato il<br />

melone con l’<strong>in</strong>tervallo di maturazione più ristretto: se colto <strong>in</strong><br />

anticipo è poco dolce e poco profumato, se colto appena dopo<br />

la giusta maturazione tende ad essere troppo molle e a liquefarsi.<br />

In base alle notizie <strong>in</strong> nostro possesso era diffuso esclusi-<br />

Melone banana<br />

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ANTONIO ZANELLI”<br />

Sez. Tecnica Agraria (<strong>in</strong>dirizzi generale, ambientale e zootecnico)<br />

vamente tra Brescello (Lentigione <strong>in</strong> particolare), Poviglio e<br />

Sorbolo (PR), presso alcune famiglie. Non somiglia a nessun<br />

altro melone antico e non vanta alcuna citazione scritta.<br />

I semi sono stati reperiti da un agricoltore di Lentigione, che<br />

ne coltiva poche piante nel suo orto; ricevette i semi da una signora<br />

che lavorava <strong>in</strong> azienda da lui, circa 50 anni fa, la quale<br />

lo coltivava da tempo a livello familiare.<br />

Melone banana. Si tratta presumibilmente del “vero” melone<br />

banana appartenente al gruppo <strong>in</strong>odorus, quello dei meloni tardivi<br />

e cosiddetti “<strong>in</strong>vernali”, ovvero più serbevoli.<br />

La descrizione che una ditta sementiera di Cesena fa nel 1972<br />

del melone banana, che aveva allora <strong>in</strong> catalogo, corrisponde<br />

bene al nostro, salvo per il colore della polpa (che nel nostro<br />

caso è bianca e non gialla, molto dolce e poco profumata):<br />

“frutti molto allungati, buccia leggermente rugosa, di colore<br />

giallastro, polpa di colore giallo, di ottimo sapore, medio tardivo”.<br />

La conservabilità è buona e può arrivare f<strong>in</strong>o a diverse settimane.<br />

Varietà coltivata per il consumo familiare nella bassa<br />

pianura reggiana, parmense, mantovana e cremonese.<br />

Tutti questi meloni, spesso meno dolci e dal gusto diverso rispetto<br />

ai moderni meloni ibridi, sono progressivamente scomparsi<br />

dai campi perché <strong>in</strong>adatti al moderno sistema distributivo:<br />

devono <strong>in</strong>fatti essere raccolti a giusta maturazione, sono<br />

delicati e soffrono il trasporto, durano pochi giorni. Sono però<br />

l’ideale per un orto domestico o per un mercato locale, ai quali<br />

sono <strong>in</strong> grado di regalare l’emozione di sapori perduti.<br />

L’Istituto Tecnico Agrario “<strong>Zanelli</strong>” di Reggio Emilia ha<br />

svolto un lavoro di ricerca e conservazione di questi meloni e<br />

distribuisce i semi agli <strong>in</strong>teressati.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!