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n.45 - Hod benessere

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<strong>Hod</strong> Benessere n° 45 - Novembre 2007 - Anno X - Periodico - Diffusione gratuita<br />

Lessico<br />

Famigliare


SERVIZIO CLIENTI<br />

dal lunedì al venerdì - tel: 339 2732763<br />

e-mail: info.cagnola@tiscali.it<br />

Dott. C. CAGNOLA s.r.l.<br />

Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milano<br />

tel: 02 36524486 • fax: 02 36525436


EPARBIL<br />

il Disintossicante<br />

SERVIZIO CLIENTI<br />

dal lunedì al venerdì - tel: 339 2732763<br />

e-mail: info.cagnola@tiscali.it<br />

Dott. C. CAGNOLA s.r.l.<br />

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tel: 02 36524486 • fax: 02 36525436


Tisana del mese<br />

Consigli pratici per tutta la famiglia<br />

a cura della Dott.ssa Cagnola 7<br />

Una salute di ferro per un freddo inverno<br />

diSara Termini 10<br />

Lessico familiare<br />

diAndrea Bocchi Modrone 12<br />

Family Life<br />

di Carlo Rosso 16<br />

Combattiamo le graminacee<br />

a cura di Cinzia Boschiero 19<br />

Costellazioni familiari: cosa sono e<br />

come funzionano<br />

di Giuseppe Clemente 20<br />

Segnali di fumo a cura di<br />

Enzo Soresi,Claudio Bonfioli,Roberto Accinni 22<br />

Superiamo lo stress<br />

di Eugenio Luigi Iorio 24<br />

L’arte è la mia famiglia<br />

Intervista a Luigi Serafini<br />

a cura di Marina Robbiani 26<br />

L’oro blu che inonda i sensi<br />

di Frédéric Brollo 28<br />

A proposito del Natale, lo sapevate che...<br />

di Andrea Bocchi Modrone 36<br />

WELLNESS by<br />

Addobbi floreali per la casa nei giorni di festa38<br />

a cura degli esperti di Viridea<br />

Appuntamento con regali d’arte 39<br />

La domenica a far spesa in fattoria<br />

a cura di Paola Dall’Oglio 42<br />

Grasso fa male 44<br />

L’armonia<br />

a cura di Noi Due 47<br />

Benessere e voluttà, una vacanza perfetta 48<br />

Le scelte naturali<br />

per il trattamento della couperose<br />

di Piera Fileccia 50<br />

Collezioni al caffé<br />

a cura della Libreria Arti e Mestieri 52<br />

45<br />

Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />

Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />

Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />

Grafica: Marco Nava<br />

Pubblicità:<br />

info@hod.it - 333.1932913<br />

Edizioni Alice<br />

Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />

Tel 02.83.61.347<br />

info@hod.it - www.hod.it<br />

Stampa: LOGOS s.r.l.,<br />

via Liguria 2/4, Peschiera<br />

Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998<br />

A questo numero hanno collaborato:<br />

Roberto Accinni, Andrea Bocchi Modrone,<br />

Claudio Bonfioli, Cinzia Boschiero,<br />

Frédéric Brollo, Clementina Cagnola,<br />

Giuseppe Clemente, Paola Dall’Oglio,<br />

Piera Fileccia, Eugenio Luigi Iorio, Libreria<br />

Arti e Mestieri, Noi Due, Carlo Rosso, Luigi<br />

Serafini, Enzo Soresi, Sara Termini, Viridea.<br />

In copertina: © Mary Lynn Blasutta<br />

Vuoi ricevere HOD<br />

a casa?<br />

Abbonati!<br />

Abbonarsi costa 25 euro<br />

per 5 numeri da versare<br />

su un semplice<br />

Vaglia nazionale<br />

intestato a:<br />

Marina Robbiani<br />

Via Col di Lana, 4<br />

20136 Milano<br />

www.hod.it<br />

info@hod.it<br />

HHOD 32<br />

1


FARMACIA AMBRECK<br />

* Aperta giorno e notte<br />

* Preparazioni galeniche personalizzate<br />

* Camera sterile<br />

* Ricerca rapida mancanti e avviso<br />

telefonico al momento dell'arrivo<br />

* Test autoanalisi, intolleranze alimentari,<br />

esame della pelle e del capello<br />

Farmacia Dott. A. Ambreck<br />

Via Stradivari, 1 - Milano<br />

Tel 02.29 52 69 66 - Fax 02.29 40 64 05<br />

ambreck.laboratorio@farmasoft.com<br />

FARMACIA LEGNANI<br />

* Laboratorio autorizzato dal Ministero per<br />

la produzione di integratori a base<br />

di prodotti erboristici<br />

* Laboratorio Magistrale per la produzione<br />

di capsule, compresse, pomate e sciroppi<br />

* Camera sterile per la produzione magistrale<br />

di fiale intramuscolo, in vena e sottocute<br />

* Produzione di preparati Magistrali omeopatici<br />

* Consulenza su medicina omeopatica,<br />

antroposofica e ayurvedica<br />

* Vasto assortimento di integratori<br />

Farmacia Legnani<br />

Via Rasori, 2 (ang. via A. da Giussano) Milano<br />

Tel 02.48 01 38 88 - Fax 02.48 01 38 99<br />

info@farmacialegnani.com<br />

FARMACIA MARINONI<br />

Da oltre quarant’anni la Medicina Naturale a Milano<br />

* Omeopatia<br />

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* Test per le intolleranze alimentari, mineralogramma,<br />

esame della pelle e del capello<br />

Farmacia Marinoni<br />

Corso Buenos Aires, 55 - Milano<br />

Tel 02.29 40 05 13 - Fax 02.29 51 37 32<br />

marifarm@libero.it


Foto VillaCollection ®<br />

Dott.ssa Cagnola<br />

Echinacea radice t.t. 40 g<br />

Crisantemo Americano pianta t.t. 30 g<br />

Eleutherococco radice t.t. 20 g<br />

Curcuma radice t.t. 10 g<br />

A SCUOLA DALL’ERBORISTA<br />

Tisana del Mese<br />

… e il regalo di un piccolo pensiero su cui riflettere:<br />

“Il caos è spesso sorgente di vita,<br />

così come l’ordine può generare l’abitudinarietà”.<br />

Mescolate le erbe e mettetene un cucchiaio in 250 ml di<br />

acqua fredda, coprite e fate bollire lentamente per un quarto<br />

d’ora, colate e il vostro decotto è pronto.<br />

Bevete 2 tazze al giorno lontano dai pasti.<br />

Consigli pratici per tutta la famiglia<br />

Per prevenire l’influenza e l’aviaria (non se ne parla più, ma non dimentichiamola)<br />

Iniziamo dall’alimentazione:<br />

7 Bevete circa un litro e mezzo al giorno tra acqua minerale naturale, tisane, brodo vegetale<br />

non salato, spremute di frutta non zuccherate, succhi e centrifugati di frutta o verdure. I succhi<br />

di limone, di mela e di pompelmo a digiuno al mattino hanno effetto diuretico. Il succo di carota<br />

è un ottimo depurativo per il fegato così come quello di asparagi, che in più è diuretico. Il<br />

succo di sedano è invece un ottimo tonificante.<br />

7 Mangiate molta frutta (le mele sono disintossicanti) e molta verdura, preferendo quella dal<br />

sapore amaro (cicoria radicchio rosso, rucola, carciofi) perché stimola il fegato.<br />

Tranne che per i diabetici, è utile anche una settimana di cura dell'uva, che favorisce il drenaggio<br />

e decongestiona il fegato. Mangiate solo un chilo d'uva (da coltivazione biologica o biodinamica)<br />

per i primi tre giorni e due chili nei successivi, suddivisi tra mattino, mezzogiorno e sera.<br />

Se ne sentite il bisogno, nei primi giorni potete aggiungere qualche fetta di pane integrale,<br />

bevendo acqua oligominerale a volontà. In caso d'intolleranza alla buccia, potete centrifugare<br />

l'uva o sostituirla con il succo.<br />

7 Evitate i cibi industriali, conservati, elaborati, pesanti e gli<br />

alcolici. Limitate lo zucchero e il sale.<br />

Ma oltre all’alimentazione, non mi stancherò mai di dirlo, occorre<br />

depurare l’organismo. Per dare inizio alla nostra pulizia - e prevenzione<br />

- si può cominciare, ovviamente senza esagerare, con dei fermenti<br />

lattici (una scatola per una settimana) che andando avanti<br />

con l’inverno, continueremo a prendere per mantenimento nella<br />

dose di una fiala alla settimana. Dopo si può passare alla depurazione<br />

dell’organismo vera e propria con l’ausilio delle piante.<br />

HOD 45<br />

7


8<br />

HOD 45<br />

Tisana che<br />

depura<br />

il rene<br />

Infuso a base di:<br />

Betulla foglie t.t. g. 20<br />

Ortica foglie t.t. g. 20<br />

Orthosyphon foglie t.t. g. 20<br />

Tiglio fiori e brattee t.t. g. 20<br />

Anice verde frutti g. 10<br />

Menta piperita foglie t.t. g. 10<br />

Berne una tazza al mattino<br />

e una alla sera.<br />

Tisana che depura il fegato<br />

Infuso<br />

(ricordatevi che per fare l’infuso<br />

si versa l’acqua bollente sulle piante,<br />

e non il contrario)<br />

a base di:<br />

Tarassaco radice t.t. g. 40<br />

Combretto foglie t.t. g. 40<br />

Finocchio frutti g. 20<br />

Berne una tazza al mattino e una alla sera.<br />

Foto VillaCollection ®


Qualche consiglio in più:<br />

7 Ogni volta che uscite e, soprattutto, quando rientrate<br />

a casa, ricordatevi sempre di lavarvi le mani. È<br />

una norma uscita “ai tempi dell’aviaria”, ma bisogna<br />

continuare a farlo.<br />

7 Imparate a respirare bene, cosa che di solito non<br />

avviene: abituatevi ogni tanto a fermarvi, fate un bel<br />

respiro lungo e buttate fuori l’aria per dare capacità ai<br />

polmoni.<br />

7 Prima di portare in tavola la frutta, lavatela tutta, compresa<br />

quella che si può sbucciare, comprese arance e limoni. Per non<br />

dimenticarvi, pensate solo a quante mani (e non tutte lavate) le hanno toccate…<br />

7 In inverno, quando fa freddo, non fate mai cure dimagranti. Per perdere qualche<br />

chilo, aspettate altre stagioni.<br />

7 In questa stagione quando siete in città evitate di rimanere fermi al sole perché,<br />

come dicevano saggiamente una volta, è facile che poi vi venga il raffreddore. Ad<br />

esempio, invece di stare seduti su una panchina al sole, camminate.<br />

7 Dormite a sufficienza, possibilmente mantenendo gli stessi orari. Se siete abituati a<br />

spegnere la luce attorno a mezzanotte, cercate di non trasgredire di troppo il momento<br />

del sonno. A proposito, quante ore occorre dormire? In genere dalle 6 alle 8 ore per<br />

notte, ma ognuno ha i propri ritmi, ci sono persone che devono dormire di più, altre a<br />

cui basta di meno, ecco perché è importante (e salutare) conoscersi.<br />

7 Spruzzate 2/3 goccine di buoni oli essenziali balsamici - di eucalipto, mirto, lavanda<br />

- sul fazzoletto, ma anche sul cuscino e sul risvolto del lenzuolo per respirare meglio a<br />

letto. L’importante è usare oli puri e non tagliati..<br />

7 Per aumentare le difese dell’organismo, è importantissima in inverno la vitamina E,<br />

la migliore fra tutti gli antiossidanti anche per difenderci dall’inquinamento atmosferico.<br />

Negli alimenti, a parte nel germe di grano, la troviamo pochissimo, ma fa molto bene<br />

ed è una delle poche vitamine che non presenta il pericolo di sovradosaggio. Perciò,<br />

anche se doveste prenderne un po’ di più del normale non succede niente, mentre ad<br />

esempio la vitamina A, essendo liposolubile, può dare fastidio al fegato. Interessante<br />

anche la vitamina C con i suoi agrumi, ma prima di iniziare con gli integratori, io consiglio<br />

sempre di imparare a mangiare. Cercate di assumere tutto quello di cui avete<br />

bisogno dagli alimenti. Solo in un secondo tempo,<br />

quando sarete sicuri di quali sono le<br />

sostanze che realmente vi mancano,<br />

passate alle vitamine e<br />

agli integratori. Non “abbuffatevi”<br />

subito di tutto, come<br />

purtroppo molti tendono a fare!<br />

Per saperne di più:<br />

www.dottoressacagnola.it<br />

HOD 45<br />

9


10<br />

HOD 45<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CONSIGLI FAMIGLIARI<br />

Una salute di ferro…<br />

per un freddo inverno<br />

DR.SSA SARA TERMINI<br />

Eh già... l’estate ormai è andata, ed ha lasciato al suo posto l'autunno, con<br />

i suoi primi freddi e i suoi primi malanni. Ed ora che ci si avvicina al freddo<br />

il nostro corpo, carico delle tossine accumulate durante la stagione<br />

calda, è impreparato ad affrontare i primi raffreddori e i primi colpi di<br />

vento. Perché non provare, allora, ad aiutare l'organismo ad affrontare il<br />

cambiamento di stagione, assicurandoci e sostentendo una buona funzionalità<br />

dei fisiologici processi depurativi?<br />

Prima regola: depurare<br />

Come si fa a depurare efficacemente e in maniera naturale tutto l'organismo?<br />

Qualsiasi trattamento terapeutico per avere effetto deve iniziare da una buona depurazione, in<br />

quanto la maggior parte delle malattie derivano dalla quantità di tossine che si accumulano nel<br />

nostro organismo.<br />

Immettiamo sostanze tossiche dall'aria inquinata, dall’alimentazione, da liquidi, da farmaci e<br />

sostanze chimiche. Anche la stitichezza, la disbiosi intestinale, lo stress, le tossine emotive<br />

provocano accumulo di sostanze tossiche.<br />

Quando si ha sovraccarico di tossine, i sintomi iniziali sono foruncolosi, cattiva digestione, gusto<br />

amaro in bocca e calo delle difese immunitarie. Per non aggravare tutti questi sintomi iniziali è<br />

bene procedere alla disintossicazione e al drenaggio delle tossine. La dieta e gli elementi nutritivi<br />

possono essere d’aiuto. Il fegato è capace di rigenerarsi se la dieta è adeguata e fornisce tutti gli<br />

elementi nutritivi essenziali incluse le proteine e le vitamine del complesso B, la vitamina C ed E.<br />

Eparbil: Un aiuto naturale per depurare<br />

l’organismo e favorire la digestione<br />

Anche con una dieta bilanciata e l’integrazione di cibi o integratori<br />

probiotici è possibile mantenere in salute la funzionalità<br />

intestinale riducendo i disturbi digestivi, coliti e stipsi.<br />

Con l’aiuto della fitoterapia inoltre è possibile depurare efficacemente<br />

e in maniera naturale tutto l’organismo. Molte<br />

sono le piante medicinali e le spezie capaci di depurare l’organismo.<br />

La ditta dott. C. Cagnola ha<br />

formulato e realizzato Eparbil, un integratore<br />

naturale in capsule vegetali, a base di componenti<br />

attivi e di estratti secchi di piante in grado di coadiuvare le fisiologiche<br />

funzioni del fegato e la depurazione dell’organismo.<br />

Eparbil è a base di curcuma, tarassaco, frangola, combreto<br />

e crisantemo americano.


Grazie ai suoi curcuminoidi (curcumina), la<br />

curcuma, è in grado di prevenire i tumori a<br />

stomaco, intestino, colon, pelle e fegato. Basta<br />

un cucchiaino da tè al giorno per insaporire le<br />

pietanze e trarne beneficio. A questa spezia<br />

indiana vengono inoltre attribuite proprietà<br />

aniossidanti, antinfiammatorie e epatoprotettrici<br />

del fegato. Il tarassaco, oltre che favorire<br />

una corretta funzionalità della bile, per la ricchezza<br />

di inulina, aiuta a mantenere attiva la<br />

flora batterica e quindi il <strong>benessere</strong> di tutto<br />

l’organismo. Inoltre viene considerato un ottimo<br />

depurativo e diuretico. La frangola è utile<br />

per stimolare le funzioni intestinali. Il crisantemo<br />

americano svolge invece un’azione tonica-protettiva<br />

a livello epatico per l’attivazione di<br />

meccanismi di detossificazione del fegato.<br />

Inoltre è da attribuire a questa pianta, in sinergia<br />

con il combreto, anche un’attività<br />

drenante biliare che, con la sua azione coleretica<br />

favorisce l’eliminazione biliare di colesterolo<br />

e trigliceridi.<br />

Eparbil è un prodotto Dott.C. Cagnola<br />

srl Milano: si trova disponibile in confezioni<br />

da 45 capsule vegetali.<br />

Seconda regola: rinforzare<br />

Trascorrere l’inverno senza neanche un raffreddore<br />

è un’impresa davvero ardua. Tuttavia<br />

una dieta sana può rafforzare il sistema<br />

immunitario e mettere il nostro corpo nelle<br />

condizioni migliori per lottare contro il raffreddore<br />

e l’influenza, come cominciano ad indicare<br />

anche alcune ricerche scientifiche.<br />

L’arrivo dei primi freddi favorisce l’insorgenza<br />

dei disturbi di stagione a danno dell’apparato<br />

respiratorio: può capitare però che per tutta<br />

la stagione invernale adulti e più frequentemente<br />

i bambini siano ripetutamente da<br />

queste patologie definite “recidivanti”. Queste<br />

patologie causano nel tempo sintomi (quali<br />

debolezza, astenia, inappetenza ecc..) che<br />

insorgono principalmente per un calo delle<br />

difese immunitarie spesso a seguito dell’assunzione,<br />

per lunghi periodi, di farmaci quali<br />

antibiotici, cortisonici e antinfiammatori. In<br />

questo caso, nonostante la terapia farmacologica,<br />

i disturbi dopo breve tempo ricompaiono.<br />

È bene dunque iniziare una prevenzione<br />

prima dell’arrivo dell’inverno per rinforzare<br />

le difese immunitarie dell’organismo.<br />

Echinaci-gola sciroppo<br />

Un aiuto naturale contro la stagione fredda<br />

per rinforzare la gola e i bronchi:<br />

per adulti e piccini<br />

Echinaci gola è uno sciroppo contenente estratto di<br />

propoli ed estratti secchi di echinacea, ribes nero e<br />

agrimonia; le piante contenute in questo preparato<br />

sono particolarmente indicate per le affezioni respiratorie<br />

dell’orofaringe in quanto agiscono sinergicamente e<br />

in modo specifico per questo tipo di problemi.<br />

La propoli offre una barriera contro le malattie da<br />

raffreddamento e la sua azione può essere sinergica<br />

all’echinacea, alla rosa canina e al ribes nero:<br />

insieme questi rimedi sono un vero scudo contro i primi freddi. Il<br />

succo di kiwi svolge un’azione rinfrescante e grazie all’elevato contenuto<br />

di vitamina C, favorisce le difese naturali dell’organismo.<br />

Echinaci gola è un preparato ideale per tutta la famiglia ed è privo di saccarosio.<br />

Echinaci gola è gradito dai bambini per il suo sapore fresco e per l’aroma alla fragola.<br />

Echinaci gola sciroppo è un prodotto dott C.Cagnola srl Milano:<br />

si trova disponibile in flacone da 150 ml.<br />

Per un corretto uso di questi prodotti<br />

chiedete sempre consiglio al vostro medico, farmacista o erborista. 11<br />

HOD 45


12<br />

HOD 45<br />

DALLA COPPIA . . . . . . . . . . . . . . . ALLA FAMIGLIA?<br />

Lessico<br />

Famigliare<br />

di Andrea Bocchi Modrone<br />

L'uomo è un animale sociale.<br />

Le persone non sono fatte per vivere da sole<br />

A el<br />

1963 Natalia Ginzburg lasciò ai posteri uno spaccato<br />

della sua famiglia in un racconto autobiografico che le valse<br />

il premio Strega e con toni nostalgici e morbidi fece apprezzare<br />

ai suoi lettori il bello di una famiglia unita. Sfogliando le pagine si hanno<br />

veri e propri quadri animati che lasciano nel cuore il sapore dolceamaro dei<br />

ricordi. Si rimpiangono le crostate di mele, gli odiosi preparativi che precedono<br />

una festa, persino i rimbrotti che seguono le marachelle o la severità del padre<br />

Giuseppe, dispotico e tenero allo stesso tempo. La famiglia in quel libro è il fulcro<br />

di un universo, unico punto fermo di fronte ad un mondo che ruota vorticosamente<br />

verso il futuro. Ho amato quel romanzo. In esso mi sono riflesso perdendomi e rievocando uno<br />

spaccato che dista anni luce da quello che conosco e che ho conosciuto. Ma le famiglie non sono<br />

tutte come quella descritta dalla celebre scrittrice, libere dal peccato e sicure da ogni turbamento,<br />

non esiste un lessico univoco. Spesso quel fulcro serenante diventa costrizione, carcere e a volte,<br />

nei casi più drammatici sepolcro. E non mi riferisco ai matrimoni organizzati, quelli sono il problema<br />

minore, ma alla coppia in sé, quel concetto astratto a cui gli innamorati anelano con lo stesso<br />

zelo con cui un adolescente che gioca a calcio nel cortile di casa aspira di far parte, un giorno, della<br />

Nazionale senza considerare gli allenamenti, i ritiri, le trasferte, gli infortuni e naturalmente la<br />

selezione naturale: Madre Crudele di cui Leopardi ci aveva dato un’idea nelle sue opere. Vivere da<br />

soli è difficile, ma vivere in coppia, quando scoppia può diventare un inferno, per se stessi e per chi<br />

circonda, facendo emergere dinamiche più bestiali che umane. Le<br />

ripicche malcelano torti subiti, insofferenze, tradimenti, colpe perdonate<br />

solamente a parole, insoddisfazioni sessuali, professionali,<br />

sentimentali…famigliari.<br />

Vivere è una cosa troppo seria<br />

per parlarne seriamente<br />

(Oscar Wilde)<br />

Fi sente spesso dire che il matrimonio è la tomba<br />

dell’amore. E questo posso anche accettarlo e<br />

comprenderlo. Sposi una gazzella dai capelli biondi<br />

e gli occhi azzurri, dolce come il miele, e non appena si toglie<br />

il velo nuziale vedi la ricrescita ca-stano scuro che tradisce le sue<br />

(Seneca)


origini. Passi. Dopo qualche anno ti ritrovi un panzer prussiano<br />

con il fisico di una cantante li-rica e la voce di un<br />

tenore, e capisci perché la mamma della sposa, il fatidico<br />

giorno del sì, rideva invece di piangere avvolta in<br />

quella palandrana che sembrava il telo del Circo<br />

Orfei. Passi. Ti vendichi tracannando birra per<br />

adeguarti alla tua legittima consorte. Passi. Ti<br />

tradisce con il lattaio. Povero lui. Passi. Ma... potrei<br />

adeguarmi a tutto tranne che a una cosa.<br />

La mancanza di ironia. Le coppie che si<br />

prendono troppo sul serio mi danno un<br />

senso di strana agitazione, la stessa<br />

pace strana che precede la venuta di un<br />

uragano. Il dialogo è fondamentale, certamente,<br />

ma è altrettanto indispensabile sapere ridere di se stessi<br />

se si vuole vivere e non limitare ad esistere elaborando<br />

rimpianti e tessendo strategie di vendetta arrendendosi ad un<br />

futuro a due, punto e stop. Il sentimento con gli anni cambia - e non<br />

solo dopo il fatidico settimo anno, fidatevi - ma se manca l’ironia non c’è imeneo che tenga.<br />

Si scoprirà allora che quel panzer prussiano dai capelli tinti ha un sacco di buone qualità, ci si<br />

accorgerà che in fondo grasso è bello e ci si sentirà liberi di sorridere all’unisono di quei difetti<br />

che sono la vera unica salvezza di una coppia, moderna e non.<br />

Nuove famiglie crescono<br />

“Nel ’68, quando ho lasciato il mio Paese per andare in Senegal, ero una ventenne<br />

avida del mondo, tanto bella quanto ingenua. Immaginate la scena, arrivo lì, tra<br />

palazzoni e auto sfreccianti e m’innamoro di un pittore belga che mi ritrae da mattina<br />

a sera. In un attimo ci fidanziamo, cioè, a me pareva così, almeno finché non è<br />

sbucato fuori l’altro…”<br />

(Ken Bugul, scrittrice senegalese)<br />

Ful panorama della famiglia ne è spuntata una nuova. Se negli anni settanta<br />

una coppia moderna era quella che faceva naturismo e rifiutava il sacramento<br />

del matrimonio, oggi, nell’era dei pacs, dei dico e di altre sigle inintelligibili<br />

l’unica cosa che appare chiara è che la gaia coppia<br />

ruba parecchi punti a quella<br />

tradizionale e a quella moderna che<br />

moderna ormai non è più. Le donne<br />

sono stanche degli uomini, gli uomini<br />

delle donne. Nella nuova coppia lui<br />

abbasserà l’assetta del wc rispettosamente<br />

per non offendere lui, e lei eviterà<br />

di farsi vedere da lei con quella ridicola<br />

maschera di argilla. Ci sono i centri <strong>benessere</strong><br />

per questo genere di nefandezze.<br />

I divi di una volta erano irraggiungibili da<br />

parte del pubblico femminile perché<br />

13<br />

appunto divi, oggi sono inarrivabili per-<br />

HHOD 45


14<br />

HHOD 45<br />

ché gay. E se gay non sono? Beh basta far finta di esserlo per poter vendere di più e sbancare al<br />

botteghino. Internet farà la sua parte. Paperina? Lesbica. Paperino? Gay, ovvio. Qui, Quo, Qua? Figli<br />

di una curiosa inseminazione artificiale. Nonna Papera? Un relitto della vecchia società borghese.<br />

Andate… ma non moltiplicatevi<br />

8cco l’ultima provocazione<br />

di Corinne<br />

Maier, scrittrice e psicanalista<br />

francese. Esce a fine anno,<br />

edito da Bompiani, il suo nuovo libro<br />

scandalo No Kid, ovvero Quaranta<br />

ragioni per non avere figli (e leggendo<br />

il testo se ne possono intuire almeno il<br />

doppio), epinicio della vita di coppia,<br />

sì, ma senza figli, per favore: “Ci sono<br />

dei momenti in cui mi chiedo se ho<br />

fatto la scelta giusta e comincio a pensare<br />

a cosa avrebbe potuto essere la<br />

mia vita senza figli. Mi rendo conto<br />

insomma che certe scelte implicano<br />

certi sacrifici… Quindi sì a volte mi<br />

pento”.<br />

Provocazione? In parte sì. Disgregando<br />

il mito dei figli come piezz’ecore, la Maier mette in luce diverse questioni scomode sul ruolo<br />

dei figli nella società. Dopo averla ascoltata è impossibile non guardare con occhio diverso le<br />

famiglie che la domenica spingono passeggini e raccolgono giocattoli nei parchi o sulle spiagge.<br />

Se potessero tornare indietro lo rifarebbero? “Oggi gli adulti proiettano un’infanzia ideale sui figli,<br />

viziandoli senza responsabilizzarli. Nel contempo, ci si aspetta così tanto da loro in termini di<br />

socievolezza, di risultati scolastici, di eccellenza, di successo che i genitori saranno per forza delusi<br />

e i figli schiacciati dal peso della pressione”.<br />

Secondo la scrittrice francese<br />

spesso i figli diventano anche pretesto<br />

per vivere una relazione miserabile e<br />

dare sfogo alle proprie frustrazioni,<br />

creando poi una generazione di frustrati<br />

in potenza. La ricetta che lei propone<br />

per una società migliore è<br />

dunque quella che pensa al proprio<br />

<strong>benessere</strong> senza la procreazione. E se<br />

una donna le rispondesse che la sua<br />

più bella realizzazione l’ha avuta nella<br />

maternità? “Avrei dei dubbi sulla sua<br />

sincerità: mi interesserebbe andare<br />

oltre le apparenze e scavare nel vissuto<br />

di questa persona”.<br />

Tutte le immagini di questo articolo sono di Matt Groening.<br />

The Simpson © and Twentieth Century Fox Film Corporation<br />

(tratte da “I Simpson - Il film”).


Quando i mulini erano bianchi…<br />

Tanti anni fa, quando i mulini erano bianchi e la<br />

televisione aveva un solo canale, mi sentivo spesso<br />

dire che in passato le cose erano<br />

differenti: il divorzio era uno dei<br />

peccati capitali, non faceva perdere<br />

la vista come il sesto comandamento<br />

ma ti faceva perdere la faccia.<br />

Mi immaginavo una società<br />

permeata da una nuvola dorata in<br />

cui i lupi erano solo nei boschi, lontano<br />

dal mondo civile e correvi<br />

rischi solo se non ascoltavi la<br />

mamma e andavi in giro con un<br />

ridicolo cappuccetto rosso. I papà<br />

erano casa e famiglia e le mamme<br />

casa e casa, felici e contente.<br />

Provavo un certo rammarico ed<br />

una certa apprensione, dall’alto dei<br />

miei sei anni, su ciò che mi aspettava.<br />

La famiglia era baluardo,<br />

scudo e fortezza: stato e chiesa promuovevano spot<br />

similari con termini differenti. Peppone e Don<br />

Camillo in fondo non erano così diversi, promuovevano<br />

semplicemente lo stesso detersivo che veniva<br />

commercia-lizzato sotto marchi differenti. Non indosserò mai<br />

il cappuccio rosso, cercavo di convincermi. Starò alla larga<br />

dal bosco. Poi mi accorsi che le fragole di bosco erano<br />

migliori di quelle del bottegaio e feci la mia prima capatina<br />

fuori dagli schemi. Attraversai il bosco e giunsi ad<br />

una collina. Il panorama da lì era veramente differente.<br />

Per la prima volta mi accorsi che, di lontano, la gente<br />

del villaggio era molto diversa, come dare un’occhiata<br />

alle quinte dall’altra parte del palcoscenico. Scoprii<br />

le pecche dei personaggi che popolavano quella<br />

vecchia società da cartolina di manichini gestiti da un<br />

diabolico burattinaio. Vidi come piangeva Colombina<br />

pensando ai tradimenti del suo Arlecchino, provai simpatia<br />

per il Dott. Balanzone che strizzava l’occhio a<br />

Pulcinella alla faccia della virago che gli avevano<br />

appioppato per moglie. Il lupo non è poi così cattivo,<br />

la strega di Hansel e Gretel? In fondo la parte<br />

migliore di noi, l’unica che ha capito che nella<br />

gabbia bisogna mettere il conformismo<br />

e la massificazione in ragione<br />

della genialità, della libertà e<br />

della gioia. Ama, per il resto fa’<br />

ciò che vuoi. 15<br />

HOD 45


22<br />

HOD 45<br />

UNA COPPIA DI. . . . . . . . . POLMONI DA SALVAGUARDARE<br />

SEGNALI<br />

DI FUMO<br />

TRATTO DA UNO STUDIO A CURA DI:<br />

DR. ENZO SORESI - PRIMARIO EM. DI PNEUMONOLOGIA, OSPEDALE DI NIGUARDA, MILANO<br />

DR. CLAUDIO BONFIOLI - RESP. SERVIZIO DI RADIOLOGIA, POL. S. MARCO, ZINGONIA (BG)<br />

DR. ROBERTO ACCINNI - RICERCATORE C.N.R. OSPEDALE DI NIGUARDA, MILANO.<br />

C. Oldenburg, FagendStud#8BF<br />

È ormai a conoscenza di tutti che il fumo rappresenta<br />

un fattore di rischio per malattie cardiovascolari,<br />

respiratorie e neoplastiche. Il<br />

danno organico che porta alla malattia conclamata<br />

è il risultato del danno biologico che si<br />

riproduce ai diversi livelli del metabolismo cellulare<br />

soprattutto a seguito dello stress ossidativo,<br />

associato ad un certo numero di malattie<br />

infiammatorie polmonari che includono l’asma,<br />

la sindrome da stress respiratorio, la<br />

fibrosi cistica, il cancro del polmone… I polmoni<br />

sono infatti esposti al danno ossidativo<br />

come sono esposti ad un ambiente ricco di<br />

ossigeno e tossine.<br />

N onostante<br />

esista da tempo la prevenzione<br />

primaria dal fumo di<br />

sigarette, così come leggi che<br />

affrontano il problema del fumo passivo nelle aree pubbliche, si è potuto fare poco per<br />

ottenere una significativa riduzione di fumatori in Italia, la cui percentuale è del 35% per i<br />

maschi e del 25% per le femmine, equivalente a circa 14 milioni di fumatori. Inoltre l’OMS<br />

(Organizzazione Mondiale per la Sanità) prevede che nel 2015 le morti causate dal tabac-<br />

co rappresenteranno il 10% della totalità, superando del 50% quelle dovute all’AIDS.<br />

O ggi<br />

i trattamenti antifumo in tutto il mondo, ufficialmente riconosciuti<br />

dall’OMS, hanno come cardine l’uso dei derivati della nicotina (peraltro<br />

prodotti di banco) ed in parte del farmaco Vareniclina Champix che, proposto<br />

dopo studi controllati, ottiene fino al 40% di stop dal fumo. Se il medico di famiglia si<br />

impegnasse verso i suoi assistiti fumatori proponendo questi due presidi farmacologici e<br />

rendendosi disponibile a periodici colloqui di sostegno, potrebbe ottenere dal 10 al 15% di<br />

cessazione dal fumo ad un anno di osservazione; naturalmente senza alcun riconoscimento<br />

da parte delle ASL e quindi partendo semplicemente da una forte motivazione personale,<br />

sempre che anch’egli non rientri nella percentuale di soggetti fumatori… Precisando al<br />

proposito che la percentuale di fumatori nell’area sanitaria è equivalente alla percentuale<br />

generale della popolazione italiana, ricordiamo che la semplice proposta del medico di<br />

famiglia al suo assistito di smettere di fumare ottiene (dato assolutamente da non sottovalutare)<br />

il 2% di risultati di cessazione del fumo ad un anno di osservazione.


Due novità diagnostiche<br />

Da qualche anno, sulla base di deludenti risultati riguardanti la prevenzione primaria in Italia, ci<br />

siamo impegnati nell’affrontare il tema della prevenzione secondaria per valutare la possibilità<br />

di identificare - alla luce di innovative indagini diagnostiche - il reale fattore di rischio di ogni<br />

fumatore, e la possibilità di correggerlo o almeno contenerlo nel caso, purtroppo assai frequente,<br />

che il fumatore non riuscisse a smettere. Le grandi novità che ci hanno permesso questa<br />

scelta derivano dall’area diagnostica e sono:<br />

1) La possibilità di eseguire ai fumatori un<br />

pannello di esami del sangue in grado di valutare<br />

il bilancio ossidativo individuale;<br />

Cigars - Razzia (Gerard Courboulex)<br />

2) La comparsa da qualche anno, come presidio<br />

diagnostico, della TAC spirale (TAC-S)<br />

del torace, in grado di dare in pochi minuti<br />

una lettura morfologica analitica dell’apparato<br />

respiratorio. E cioè di identificare da una<br />

parte tutti i danni anatomici espressi dopo<br />

vari anni di fumo, dall’altra di diagnosticare i<br />

tumori polmonari di dimensioni inferiori ad<br />

un centimetro, spesso non visibili alla radiografia<br />

standard del torace. Inoltre la nostra<br />

attenzione, come gruppo di lavoro che si<br />

occupa da anni di danni da fumo, non si<br />

limita ad assumere la TAC spirale ai fini di<br />

una diagnosi precoce del tumore polmonare,<br />

ma considera la prima TAC-S del<br />

fumatore abitudinario sopra ai 20 anni un<br />

elemento importante per evidenziare il<br />

danno morfologico indotto dal fumo sull’apparato<br />

broncopolmonare.<br />

Queste due nuove modalità di indagini, biochimica e radiologica, ci consentono oggi<br />

un profilo biologico individuale sui singoli fumatori. Si possono dunque osservare,<br />

come è avvenuto nella nostra casistica, fumatori di oltre 20 sigarette al giorno per<br />

40 anni con limitati danni biologici, e fumatori invece molto più modesti e più giovani con danni<br />

respiratori e cardiovascolari molto più elevati. D’altra parte, se con la TAC-S siamo in grado di<br />

valutare il danno anatomico individuale, ad esempio la presenza di enfisema limitato ai lobi<br />

superiori, già questo rilievo può sensibilizzare il medico curante e tenere sotto più stretto controllo<br />

il paziente, in quanto più esposto a rischio sia neoplastico che infettivo.<br />

Ma la vera grande novità è che per la prima volta il medico di famiglia ha la reale<br />

possibilità di “toccare con mano” i danni anatomici genericamente descritti al<br />

fumatore, ed impostare quindi una prevenzione molto più specifica sia per i<br />

danni della funzionalità respiratoria che per quelli cardiovascolari. Diverso infatti è leggere sul<br />

pacchetto di sigarette “il fumo uccide”, dall’osservare con la TAC-S i primi nefasti segnali di un<br />

danno organico sia a carico del polmone che delle coronarie; oppure la lieta sorpresa di notare<br />

come un fumatore incallito sia esente da danni o per semplice fortuna genetica, o per uno stile<br />

di vita ottimale, nonostante il fumo, per quanto riguarda l’alimentazione e l’abitudine a praticare<br />

23<br />

uno sport o comunque del fitness con costanza.<br />

HOD 45


20<br />

HOD 45<br />

PER MIGLIORARE . . . . . . . . . . LE RELAZIONI FAMILIARI<br />

Costellazioni familiari:<br />

cosa sono e come funzionano<br />

DI GIUSEPPE CLEMENTE<br />

Giuseppe Clemente<br />

La maggior parte dei problemi che sorgono nella vita di ciascuno<br />

di noi ha un’origine che si può far risalire alla famiglia.<br />

I nostri genitori sono le persone da cui nasciamo e gli altri<br />

componenti ci sono stati vicini da sempre. Questo insieme di individui,<br />

con quelli nati prima di loro, appartenenti allo stesso ceppo, formano<br />

un sistema in cui tutti sono interconnessi e si influenzano gli uni con<br />

gli altri. E, come le parti di uno stesso organismo vivente, ogni componente<br />

ha una propria posizione, una determinata funzione ed una vitalità:<br />

l’insieme di questi fattori contribuisce al <strong>benessere</strong> dell’organismo;<br />

così come, invece, una variazione di uno di questi fattori può portare<br />

ad un malessere dell’intera struttura.<br />

I l<br />

lavoro delle costellazioni può risistemare il proprio sistema<br />

familiare, con il risultato di aiutare a superare difficoltà, sciogliere<br />

vincoli e identificazioni inconsce, migliorare le relazioni, gestire<br />

separazioni e nuove unioni, portare chiarezza nella vita affettiva, abbandonare comportamenti<br />

limitanti automatici e ripetitivi. Ma è utile anche a raggiungere obiettivi concreti come portare a<br />

compimento progetti in ambito professionale.<br />

Una costellazione, in pratica, si svolge così: immaginate di essere in una stanza con persone<br />

che non conoscete e di scegliere, tra loro, secondo il vostro sentire, chi potrà rappresentare voi,<br />

chi vostro padre, chi vostra madre e così via, fino a completare una sorta di ritratto di famiglia.<br />

Voi per il momento rimanete all’esterno di questo quadro e spostate i componenti, senza dare<br />

loro alcuna spiegazione,<br />

sempre seguendo le vostre<br />

sensazioni.<br />

Immediatamente i partecipanti<br />

alla vostra “costellazione”<br />

cominceranno a<br />

sentire ciò che i membri<br />

della famiglia hanno provato<br />

nella loro vita: dal senso<br />

del dolore fisico alle<br />

emozioni nei confronti<br />

degli altri. Quello che si<br />

crea è un campo di energia<br />

che viene definito “morfo-


genetico”. Successivamente, con l’aiuto del costellatore – che invita, ed aiuta, le persone ad<br />

esprimere ciò che sentono – i rappresentanti si cominciano a muovere, fino a trovare una nuova<br />

posizione, nelle quale si sentiranno più a loro agio. Ed ecco che a questo punto sarete voi a<br />

entrare nella costellazione per sentire di farne parte.<br />

Le costellazioni sono rivolte a tutti e riescono a produrre risultati positivi anche in tempi<br />

brevi: alla fine di una singola sessione di rappresentazione spesso si creano cambiamenti che<br />

diventano evidenti nei giorni e nei mesi successivi.<br />

Le costellazioni si possono fare sia in gruppo che individualmente. Nel secondo caso, per rappresentare<br />

i componenti nella costellazione si usano oggetti simbolici – ad esempio cuscini –<br />

che assumono la funzione dei diversi membri della famiglia.<br />

Si può iniziare con un’esperienza da osservatore esterno o come rappresentante di costellazioni<br />

di altri. Anche in questo caso si possono avere effetti positivi, come per esempio “capire”, o<br />

meglio sentire e rivivere conflitti o sensazioni che fanno parte del proprio vissuto: è un aiuto a<br />

superare modelli negativi o sbloccare situazioni difficili.<br />

GIUSEPPE CLEMENTE<br />

laureato in Scienze Politiche, Counselor a indirizzo relazionale<br />

basato su tecniche psico-corporee (iscritto all’albo FAIP),<br />

ha un Master in Programmazione Neuro Linguistica, una formazione in Ipnosi Eriksoniana,<br />

in Coaching, in Costellazioni Familiari e Organizzative.<br />

Attualmente si occupa di Costellazioni Familiari e Organizzative,<br />

di Life e Business Coaching, in gruppo e individuale.


16<br />

HOD 45<br />

IMPRESA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FAMIGLIA<br />

Family Life<br />

INTERVISTA AL PROF. CARLO ROSSO A CURA DI MARINA ROBBIANI<br />

Si parla tanto di famiglia, ma cos’è esattamente? Un’istituzione, una condizione sociale, una fede, una sistemazione, una<br />

ricerca di sicurezze, un modo di essere o sentirsi rispettabili, la conferma di un amore, un contenitore di ansie, la speranza di<br />

un futuro, il rifugio alla solitudine, un luogo di complicità/solidarietà/omertà/violenza/ipocrisia/gioia/amore…<br />

Professor Rosso, che cos’è oggi la famiglia?<br />

a famiglia è un’organizzazione di relazioni tra persone che appartengono a generazioni dif-<br />

Lferenti e hanno ruoli differenti in seno ad essa. Ma ciò che la rende particolare, tra le<br />

diverse organizzazioni umane, è che i soggetti della famiglia sono legati tra loro poiché<br />

persone, a prescindere dai ruoli che in essa inevitabilmente hanno.<br />

Ovviamente la famiglia è un’organizzazione instabile, che con i cambiamenti sociali e culturali<br />

muta continuamente.<br />

Può essere più chiaro?<br />

d esempio il fenomeno della “famiglia lunga”, ossia la permanenza dei figli nella famiglia<br />

Ad’origine a causa delle difficoltà a trovare un’occupazione, una casa, ma più in generale,<br />

a causa della difficoltà a fare scelte definitive. Tale fenomeno è particolarmente evidente<br />

in Italia e crea nuovi problemi. Pensi alle criticità intra familiari e sociali che pone la convivenza<br />

di due generazioni adulte. La difficoltà a lasciare il nido, a posticipare la creazione di una nuova<br />

famiglia ritarda la comparsa sulla scena di una nuova generazione, si sta perdendo il ritmo del<br />

succedersi delle generazioni. D’altronde i genitori colludono con questi figli, hanno investito così<br />

tanto in loro che difficilmente insisteranno perché questi escano di casa. Questi genitori sottostimano<br />

i vantaggi emancipativi dei figli e sono molto più preoccupati della solitudine che si<br />

verrebbe a creare nella condizione di nido vuoto.<br />

Un altro esempio è la “famiglia monogenitoriale” che ormai, a seguito del crescente numero<br />

di divorzi, ha assunto una sua precisa dignità statistica. Con il divorzio, i figli erano affidati alla<br />

madre ed ora, pur vigendo l’affido condiviso, i figli sono lo stesso, di norma, assegnati al domicilio<br />

materno, con un possibile rischio indebolimento del ruolo paterno.<br />

Ma ci sono anche le “famiglie allargate” dove a seguito di separazioni e ricostruzione di nuovi<br />

nuclei familiari si ritrovano sotto lo stesso tetto figli di precedenti matrimoni. Qui, all’ovvietà della<br />

precedente convivenza (positiva o negativa) segnata dal legame di sangue, subentra la necessità<br />

di costruire una rete di affetti e di buona convivenza tra persone che non si sono scelte.<br />

Pensi a due adulti, entrambi con figli, che iniziano una nuova relazione. È un lavoro difficile, che<br />

mette a dura prova la tenuta di queste nuove unioni e assorbe molte energie psicologiche.<br />

Come vede lo scenario familiare è oggi assolutamente vario e anticonformista.


Insomma la famiglia tradizionale si è frantumata.<br />

eh, diciamo che la famiglia tradizionale convive insieme a queste nuove tipologie di famiglie.<br />

BTenga presente che nonostante i tassi di separazione in costante crescita, il matrimonio, la<br />

convivenza di coppia, la costruzione di una famiglia rimangono mete molto desiderabili e,<br />

nonostante l’orientamento autoreferenziale della coppia odierna, essa rimane un referente centrale<br />

per la società perché si fa carico non solo dell’allevamento ma anche dell’educazione e di un sostegno<br />

prolungato delle nuove generazioni. Insomma, le persone desiderano costruire e conservare<br />

buone relazioni affettive, desiderano formare delle famiglie, v’investono non poche energie, ma<br />

sempre più spesso non riescono nel tempo a mantenerle adeguate alle loro esigenze.<br />

Quindi il nostro tempo è caratterizzato da qualcosa che rende più difficile la difesa della<br />

famiglia.<br />

Sì è così! Francamente io non mi sento di affermare che la famiglia sia un’istituzione in crisi,<br />

piuttosto oggi è più difficile conservare il legame di coppia e questo si riflette inevitabilmente<br />

nella realizzazione della teoria di separazioni a cui assistiamo.<br />

Allora il “male” sta nella<br />

coppia.<br />

’una lettura interes-<br />

E sante. Non è l’unica,<br />

ma indubbiamente la<br />

crisi odierna del sistema<br />

coppia - e qui volutamente<br />

uso la parola crisi - ha avuto<br />

un ruolo, e lo ha tuttora,<br />

nella creazione della costellazione<br />

delle nuove tipologie<br />

familiari.<br />

Il legame familiare, e più in<br />

specifico quello coniugale,<br />

presenta un’anima tensionale<br />

- drammatica. La coppia<br />

si deve cimentare con<br />

l’impresa di tenere insieme<br />

in modo produttivo e creativo<br />

la differenza originaria di<br />

genere (uomo e donna)<br />

con i connotati culturali e di<br />

storia familiare che essa<br />

comporta. Per questo motivo<br />

la coppia è attraversata<br />

fisiologicamente da crisi e<br />

conflitti, che, mi consenta<br />

un’annotazione terapeutica,<br />

non vanno temuti e allontanati<br />

ma affrontati.<br />

E se la crisi fosse nella coppia? Affrontiamola…<br />

Quindi, i problemi sono<br />

insiti nella differenza di<br />

genere, costituzionale alla<br />

coppia eterosessuale…<br />

on esattamente. Stare<br />

Ninsieme presenta criticità<br />

costanti nelle<br />

diverse epoche quali quelle<br />

che ho espresso, ma è la coppia<br />

d’oggi, la coppia romantica,<br />

quella che si è formata a prescindere<br />

dai desideri genitoriali,<br />

che ha nell’amore la sua<br />

origine e senso, che contiene<br />

in sé il seme del fallimento.<br />

Lei dunque sostiene che la<br />

causa dell’odierna crisi della<br />

coppia sia l’amore. Mi scusi,<br />

ma non è il contrario: l’amore<br />

crea la coppia e poi la famiglia?<br />

Abbiamo ragione entrambi.<br />

Però è vero, la mia affermazione<br />

necessità di un<br />

chiarimento. Vede, un’immagine<br />

centrale della nostra<br />

società è quella dell’amore<br />

romantico, uno stretto<br />

legame sentimentale che<br />

porta all’altare e poi dura tutta<br />

“Dance Me to the End of Love” di J.Vettriano,<br />

The Art Group Limited, Londra.<br />

HHOD 45<br />

17


FIORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . PER NATALE<br />

38 Addobbi Floreali per<br />

la Casa nei Giorni di Festa<br />

HOD 45<br />

A CURA DEGLI ESPERTI VIRIDEA<br />

Gli addobbi natalizi più tradizionali si caratterizzano per la scelta di<br />

tonalità classiche ed eleganti: rosso, verde, oro e argento. I fiori<br />

maggiormente utilizzati per questo tipo di composizioni sono le<br />

orchidee e le rose, queste ultime soprattutto nella tonalità “rosso perlato”,<br />

calda e non troppo accesa. Per renderli ancora più speciali, bouquet come<br />

questi vengono spesso spruzzati con appositi spray dorati o argentati.<br />

Amaryllis e Anthurium sono invece i fiori più indicati per addobbi<br />

d’ispirazione rustica: in questo caso i colori da preferire sono quelli<br />

caldi, il rosso e il verde.<br />

Importante tendenza del Natale 2007 è inoltre quella<br />

delle composizioni dal gusto etnico; per questo<br />

tipo di addobbi sono molto diffusi i fiori esotici,<br />

sempre in tonalità calde ma ravvivate da forti contrasti<br />

cromatici: arancione, marrone, bronzo, rosso.<br />

Le composizioni destinate ad essere usate<br />

come centrotavola, in particolare, sono<br />

solitamente realizzate su supporti come<br />

piatti o coppe, e vengono arricchite con nastri,<br />

sfere decorative e candele di colore rosso,<br />

panna o argento.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.viridea.it<br />

La base per tutti gli<br />

addobbi floreali natalizi<br />

è principalmente verde;<br />

i materiali più utilizzati<br />

sono foglie di quercia,<br />

ilex verticillata rosso e<br />

gold, vischio, agrifoglio, a cui si aggiungono eventualmente piccoli<br />

frutti, pigne, cannella o ricci di castagne.


Torino, dal 1 dicembre al 6 gennaio si svolgerà<br />

presso il MIAAO (Museo Internazionale delle Arti<br />

Applicate Oggi) la mostra mercato CHRISTMAS<br />

CRAFTS, un curioso shopping di Natale che attraverso<br />

variegati oggetti di artigianato italiano (in particolare<br />

piemontese) ed europeo,<br />

intende avvicinare il pubblico al<br />

mondo delle Arti Applicate.<br />

Con prezzi che variano<br />

da 5 a 500 euro, tro-<br />

verete in vendita preziosi oggetti regalo che spaziano dalla bigiotteria<br />

internazionale ai prodotti di design, alle delizie enogastronomiche.<br />

Decisamente natalizia la ceramica con preponderanza di<br />

rosso e oro per sottolineare i colori festivi, mentre alcuni bijoux di<br />

diversi materiali e design sono sorretti da plastiche “mani” provenienti<br />

dalle stesse collezioni del Museo: da quelle in porcellana<br />

della Richard Ginori, adorate da Giò Ponti, alle mani disegnate negli anni ’50<br />

dalla Marchesa Moncada di Paternò per la Ceramica del Ferlaro.<br />

Curiosissime, tra tanti oggetti di design, le forbici rotonde Cutfish di Francesco Filippi, che nell’uso<br />

assumono alternativamente l’aspetto di un gatto e di un pesce. E per gli appassionati di<br />

enologia e gastronomia ecco i vini del MIAAO - rosso, bianco e da<br />

dessert - con il disegno delle etichette opera del gruppo di grafici<br />

Bellissimo; il cioccolato a forma di<br />

“capsuloni” su disegno di Daniela<br />

Boni o le marmellate “storicoerotiche”<br />

di Francis Miot. C’è perfino,<br />

imperdibile, il sapone Ponzio<br />

Pilato dei designer parigini del<br />

gruppo Atypyk.<br />

MIAAO<br />

Museo Internazionale<br />

delle Arti Applicate Oggi<br />

Via Maria Vittoria 5 - Torino<br />

Ingresso libero<br />

ARTE & REGALI A TORINO<br />

Appuntamento<br />

con regali d’arte<br />

Anne Claire Bottos (Francia),<br />

Ex-voto, 2006,<br />

orecchini placcati in oro.<br />

Foto Ernani Orcorte/MIAAO<br />

Francesco Filippi (Milano), Cutfish, 1993,<br />

forbice rotonda per “ambidestri”, acciaio inox, lame di Solingen.<br />

Rianne de Witte (Olanda),<br />

An arm hold to you, 2006,<br />

sciarpa agguantata in cashmere per un<br />

abbraccio caldo e avvolgente.<br />

HHOD 45<br />

39


36<br />

HHOD 45<br />

AUGURI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . AUGURI!<br />

A proposito del Natale,<br />

di Andrea Bocchi Modrone<br />

lo sapevate che...<br />

Prima del IV secolo non esisteva nessuna festa dedicata<br />

alla nascita di Gesù. Quando si dovette fissarne<br />

la data, non essendo possibile determinare il giorno<br />

preciso per il silenzio delle fonti evangeliche in proposito,<br />

si scelse la strada di "cristianizzare" una festa di<br />

antica tradizione pagana. Si optò dunque per il solstizio<br />

d'inverno, celebrato in Occidente il 25 dicembre<br />

ed in Oriente il 6 gennaio. È il giorno in cui il sole<br />

comincia a riprendere il sopravvento sulla notte; le<br />

giornate si allungano progressivamente, mentre le ore<br />

di buio lentamente si accorciano. Il protagonista diven-<br />

Coppia Nelly con cuore - Thun<br />

ta dunque la divinità del Sole, la "luce che illumina<br />

il mondo": il "Natale del Sole invitto".<br />

Fu San Nicola l'ispiratore di Babbo Natale, con tanto di barba bianca, cappello di<br />

pelliccia e mantello rosso. Nato da ricca famiglia a Patara, nell'odierna Turchia, divenne<br />

vescovo di Myra, in Lycia, nel IV secolo. Quando morì le sue spoglie, o le presunte<br />

tali, rimasero a Myra fino al 1087. In quest'anno vennero poi trafugate da un<br />

gruppo di cavalieri italiani travestiti da mercanti e portate a Bari dove sono ancora<br />

oggi conservate e di cui divenne il santo protettore. Si racconta che Nicola regalasse<br />

cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i<br />

camini o lasciandoglielo sotto le finestre. Da lì la celebre leggenda che lo trasformò<br />

nel "portatore di doni".<br />

Nel 1931, Babbo Natale cambiò il suo look grazie ad una campagna pubblicitaria<br />

della Coca Cola. La mantella rossa venne trasformata in un completo dello<br />

stesso colore, lo ingrassarono un po’ e gli diedero un’aria più simpatica. Così la<br />

Coca Cola diffuse e diffonde ancora oggi in tutto il mondo l'immagine del simpatico<br />

vecchietto.<br />

©<br />

La tradizione dell'albero di Natale risale ai riti pagani nordici del ceppo. Nel<br />

periodo precristiano si considerava infatti propiziatorio bruciare, nei giorni immediatamente<br />

precedenti il solstizio d'inverno, un ceppo, possibilmente di quercia<br />

(albero sacro per eccellenza in quelle culture). La cerimonia avveniva<br />

dinnanzi a tutta la famiglia al gran completo. Le scintille che si levavano<br />

verso il cielo simboleggiavano il ritorno delle giornate lunghe. In quell'occasione<br />

i membri della famiglia si scambiavano anche dei doni, che


appresentavano l'abbondanza. Le<br />

ceneri del ceppo venivano poi sparse<br />

per i campi per renderli fertili e pronti<br />

ad abbondanti raccolti.<br />

In Europa il celebre albero di Natale<br />

arrivò molto tardi. Nel 1840 la principessa<br />

Elena di Mecklenburg, sposa del<br />

duca d'Orleans, preparò il suo albero di<br />

Natale alle Tuileries a Parigi, suscitando<br />

lo stupore della corte. Questa scelta,<br />

però, favorì la diffusione dell'abete bianco e di quello rosso anche nei<br />

paesi latini, a simboleggiare, per molti, la nascita di Cristo. I lumini che<br />

adornavano quell'albero, in questo nuovo contesto, volevano simboleggiare<br />

la Luce che Gesù diffonde sul mondo; i frutti, i regalini, i dolcetti<br />

appesi ai rami, l'espressione dell'Amore che ci dona. In Italia l'uso dell'albero di Natale<br />

si é diffuso appena dopo la seconda guerra mondiale.<br />

Nella tradizione celtica il vischio è una delle piante sacre<br />

dei druidi. Gli venivano attribuite diverse proprietà: proteggere<br />

dai fulmini e dalle influenze negative, nonché<br />

guarire da tutti i mali. L’oro delle foglie e del legno lo ricollegano<br />

al Sole, mentre il lattice biancastro delle bacche<br />

alla Luna, facendo di questa pianta la perfetta sintesi del<br />

maschile e del femminile. Da questa sua prerogativa, l'usanza<br />

di baciarsi sotto al vischio a capodanno per non<br />

restare single o per tutelare la coppia da<br />

ogni influenza nefasta.<br />

Si ringrazia SIA Italia per le foto.<br />

Le ghirlande di foglie, bacche, nastri<br />

e frutta secca, con la loro forma circolare<br />

alludono alla continuità del tempo<br />

e al grembo materno. Sono il simbolo<br />

dell'Avvento, preparazione interiore al<br />

Natale. Le ghirlande natalizie si differenziano da quelle primaverili o da quelle<br />

nuziali per i quattro ceri che corrispondono alle quattro domeniche<br />

d'Avvento. In passato venivano accesi dal capofamiglia, una alla settimana,<br />

circondato da tutti i membri famigliari. Successivamente si<br />

optò per un unico cero, da mantenere acceso per tutto il periodo<br />

avventizio fino alla Notte Santa.<br />

Un’antica fiaba giustifica l'impiego delle palle di Natale<br />

per addobbare l'Albero. C'era a Betlemme un artista di<br />

strada molto povero che non aveva nemmeno un dono<br />

per il Bambino Gesù, così egli andò da Gesù e fece ciò<br />

che gli riusciva meglio, il giocoliere, e lo fece ridere. Ecco<br />

perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le palle<br />

colorate, per ricordare i sorrisi di Gesù Bambino.<br />

HOD 45<br />

37


“Chiacchiere consapevoli” di cultura,<br />

scienza, alimentazione e <strong>benessere</strong><br />

• Gastronomia Biologica<br />

• Catering Catering<br />

• Consulenze Alimentar Alimentari<br />

• Corsi Corsi<br />

di Cucina Naturale Naturale<br />

• Vendit Vendita<br />

a Prodotti Prodotti<br />

Alimentar Alimentari<br />

• Centrifugati Centrifugati<br />

Bio di Frutt Frutta<br />

a e Verdura Verdura<br />

di Stagione Stagione<br />

Dal Lunedì al Venerdì<br />

dalle 10.00 alle 15.00<br />

dalle 16.30 alle 19.30<br />

Sabato e Domenica Chiuso<br />

incontri di gusto a milano e dintorni<br />

Venerdì 23 Novembre ore 14.30-18.30<br />

Presso il Palazzo dell’Unione CTSP - Corso Venezia 49, Milano<br />

si terrà in collaborazione con ARLE<br />

(Associazione Regionale Lombarda Erboristi), il Convegno:<br />

“ERBORISTERIA: LA SALUTE VIENE DA MADRE NATURA”<br />

Tra i Relatori che approfondiranno diverse tematiche relative alle potenzialità<br />

delle piante officinali ed ai rimedi legati alla natura, intervengono<br />

esperti del settore quali:<br />

il Dottor Novetti, presidente dell'Associazione Regionale Lombarda<br />

Erboristi, il Dottor Luca Speciani e il Professore Tateo, nonché il Dottor<br />

Gazzola, che esporrà maggiori dettagli riguardanti la Visologia ® .<br />

La partecipazione è gratuita. • La prenotazione è obbligatoria<br />

Per informazioni e prenotazioni: ERREDIEFFE<br />

Tel: 02.66114397 - Fax: 02.64749456<br />

info@saporedelsapere.it • www.saporedelsapere.it<br />

Con il Patrocinio di:<br />

Con il Contributo di:<br />

via Tortona, 20 • 20144 Milano<br />

tel 02.83.95.380 • cell 339.56.41.360<br />

e-mail: tathagata@email.it


18<br />

HHOD 45<br />

la vita. Ovviamente, lo sappiamo, le<br />

statistiche mostrano un’altra immagine,<br />

con conseguenze non soltanto<br />

private ma anche sociali. Ma tornando<br />

all’amore romantico è ad esso<br />

sotteso “un’etica dell’autorealizzazione”<br />

che rende il soggetto metro<br />

di tutto. Ciò comporta un alto investimento<br />

nel rapporto di coppia ma<br />

anche un affievolimento dell’aspetto<br />

sociale e istituzionale del vincolo. La<br />

coppia si è fatta “norma a se stessa”,<br />

è diventata troppo autoreferente. Il<br />

matrimonio da fatto sociale è diventato<br />

impresa personale e la coppia<br />

sembra ormai avere preminenza<br />

sulla coniugalità. I partner si vivono in<br />

uno spazio totalmente privato, svincolati<br />

da appartenenze di stirpe e sociali che<br />

un tempo erano, invece, molto forti. Da qui<br />

origina la fragilità della coniugalità odierna,<br />

frutto d’attese troppo elevate, facilmente<br />

soggette a delusioni, insita nello sbilanciamento<br />

della relazione sul versante affettivoespressivo<br />

a scapito di quello etico-normativo<br />

e d’impegno nel patto coniugale.<br />

Per finire, il matrimonio è stato sgravato dalle<br />

restrizioni, dai controlli, dalle costrizioni della<br />

società premoderna dove erano le famiglie, e<br />

non i singoli, ad unirsi nel vincolo matrimoniale.<br />

Il matrimonio è oggi una comunità dei<br />

sentimenti, liberamente scelta, da due individui.<br />

È una comunità a cui, però, manca una<br />

cornice esterna che dia sicurezza e appoggio<br />

e in cui lo spazio privato deve progressivamente<br />

essere riempito da contenuti che<br />

costruiscano una nuova forma di legame che<br />

trascende “la trappola” dell’amore romantico<br />

prolungato all’infinito come aspettativa. Ma<br />

non può essere così. Ciò che rimane allora è<br />

la delusione e la rottura del rapporto oppure<br />

non rimane che contrattare.<br />

Enrico Manera, Ex Munch<br />

tecnica mista su PVC con inserti al neon<br />

Dall’amore ai contratti!?<br />

satto, è una tendenza. Mi spiego:<br />

Eesistono molti libri che offrono<br />

ricette per l’amore, il matrimonio,<br />

il rapporto di coppia. È un’offerta vasta<br />

e variegata. Alcuni di questi volumi tendono<br />

ad aiutare a rivitalizzare la possibilità<br />

di una comunanza all’interno della<br />

coppia. Tuttavia, vi sono sempre più libri<br />

di consigli in cui il tema dell’intimità,<br />

della comunanza è messo molto a margine.<br />

Al centro sta un altro imperativo<br />

che tende a porre l’accento maggiormente<br />

sulla parte opposta: invece della<br />

conservazione del “noi”, quella dell’”io”.<br />

Così sempre più spesso si consiglia di<br />

regolare quanti più aspetti possibili del<br />

quotidiano vivere insieme in un “contratto<br />

matrimoniale”. Sempre più coppie<br />

seguono il consiglio. Negli Stati Uniti, ma anche<br />

in Germania, accade che vi siano coppie che<br />

prima del matrimonio stipulano un contratto<br />

matrimoniale. La libera scelta del partner, affrancata<br />

dalle costrizioni sociali preordinate, produce<br />

così un risultato paradossale, nuove forme di<br />

controllo privato reciproco. Se non esiste più<br />

una “cosa comune”, nel campo interno del rapporto<br />

deve essere protetto l’interesse proprio di<br />

ciascuno. Insomma, nella forte base sentimentale<br />

del matrimonio, nell’immagine culturale<br />

dominante dell’amore romantico è, quindi, già<br />

posta una radice per il suo cambiamento di significato:<br />

da legame che naturalmente dura<br />

tutta la vita, a legame che viene mantenuto<br />

soltanto a determinate condizioni.<br />

Uno scenario complesso, in cui siamo un<br />

po’ dei trapezisti che si esibiscono senza<br />

rete di sicurezza.<br />

Ha ragione, se volessimo rappresentare tutto ciò<br />

con uno slogan potremmo dire che: “se alla fine<br />

vince, l’amore deve subire molte sconfitte”.<br />

Prof. Carlo Rosso<br />

Medico Specialista in Psichiatria, Psicoterapia, Sessuologia.<br />

Prof. a.c. di Psicologia e Psicopatologia del Comportamento sessuale - Università di Torino.<br />

Responsabile Unità Funzionale di Neuropsichiatria - Policlinico di Monza, Clinica S. Giuseppe, Asti.<br />

Presidente Società Italiana di Psicopatologia Sessuale (SISPSe).<br />

rosso.carlo@virgilio.it - www.sispse.it


NUOVE TERAPIE PER LE ALLERGIE<br />

Combattiamo<br />

le Graminacee<br />

A CURA DI CINZIA BOSCHIERO<br />

Buone notizie per chi è affetto da allergia alle graminacee,<br />

la forma più comune di allergia respiratoria: è<br />

attiva una nuova formulazione per la Immunoterapia<br />

sublinguale. Si tratta di compresse a rapida dissoluzione,<br />

che contribuiscono a migliorare sia i sintomi che la qualità<br />

della vita nei pazienti che soffrono di questa patologia.<br />

Stiamo parlando del Grazax ® , attualmente il primo ed<br />

unico vaccino sublinguale registrato come farmaco<br />

presso la Comunità Europea che, grazie ad un rilevante<br />

piano di studi clinici in Europa per il trattamento della<br />

rinocongiuntivite allergica da graminacee, ha dimostra-<br />

Dr. Massimo Milani,<br />

Direttore medico Alk-Abellò<br />

to una efficacia clinica nella riduzione dei sintomi e dell’uso dei farmaci sintomatici<br />

(dati al recente congresso AAITO a Firenze). Registrato entro il 2007, in Italia<br />

sarà reperibile in farmacia dietro prescrizione specialistica. L’allergia da polline<br />

delle graminacee è l’allergia di più comune riscontro con una maggiore prevalenza<br />

nelle regioni settentrionali. Questa forma di allergia, soprattutto nella forma moderato-severa<br />

che può essere così intensa da disturbare anche il sonno e la capacità<br />

di concentrazione durante il giorno, rappresenta anche un rilevante problema<br />

farmacoeconomico con un importante impatto in termini di costi sanitari sia diretti<br />

che indiretti. L’Immunoterapia Specifica consente la prevenzione e la cura di<br />

allergie e può ridurre il rischio di asma. L’innovativo farmaco Grazax ® ha<br />

dimostrato la sua efficacia con i risultati sinora ottenuti in altri Paesi europei anche<br />

per trattamenti a lungo termine.<br />

Per la rinite allergica da graminacee,” dice il Dr. Massimo Milani,<br />

Direttore medico ALK-Abellò, Lainate (Milano),”le tablets sublinguali a<br />

rapida dissoluzione rappresentano una nuova frontiera del trattamento”.<br />

La Rinite Allergica è una condizione patologica che, con una elevata prevalenza<br />

nei paesi industrializzati, interessa circa il 10-20 per cento della popolazione. In<br />

Italia, in accordo agli ultimi dati Istat, ha un’incidenza del 16.9 per cento.<br />

L’Immunoterapia Specifica viene considerata come l’unico trattamento<br />

causale delle allergie respiratorie. La via sublinguale rappresenta certamente<br />

una formulazione che semplifica il trattamento immunoterapico<br />

presentando una buona compliance ed un buon profilo di tollerabilità e sicurezza.<br />

In particolare Grazax ® è in grado di ridurre fin dal primo anno di terapia lo score<br />

dei sintomi rinitici del 30% rispetto al placebo e di ridurre del 38% lo score di utilizzo<br />

dei farmaci sintomatici. 19<br />

HOD 45


28<br />

HOD 45<br />

L’ACQUA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . DELL’INVERNO<br />

L’oro blu<br />

che inonda i sensi<br />

FOTOGRAFIE E TESTO DI FRÉDÉRIC BROLLO<br />

I pittori le invidiano i colori.<br />

I direttori di orchestra le melodie che,<br />

nei suoi mormorii e nei suoi sussurri,<br />

non hanno eguali.<br />

a chi la cerca di rinfrescarsi,<br />

di ammirarla più da vicino<br />

prima di defilarsi<br />

astutamente<br />

di nuovo.<br />

Scivolando lungo i fianchi come la linea della vita<br />

nel palmo di una mano, l’acqua reinventa i paesaggi<br />

a piacere delle stagioni e dell’umore del cielo.<br />

Non è un caso che venga definita sorgente di vita.<br />

“Tempus fugit”<br />

I sassi immobili, senza pensare al tempo che scorre,<br />

guardano l’acqua che segue,<br />

frettolosa, la sua via.<br />

“Sensualità di neve”<br />

La neve ha sparso<br />

il suo mantello bianco e<br />

ci invita alla dolcezza e alla sensualità.<br />

Ma l’acqua non rivela i suoi segreti.<br />

E se talvolta si mostra docile<br />

apparentemente o fa solo per permettere<br />

“Scatenato”<br />

Una sera d’estate ai piedi della montagna, il cielo diventa buio,<br />

il torrente arrabbiato si sveglia scatenando la forza dell’acqua.


“Gioielli subacquei”<br />

Guardando giù in fondo, avvicinandoci, l’acqua ci svela tutti i suoi segreti.<br />

L’acqua sgorga, corre, si intrufola,<br />

esplode in cascata, accarezza,<br />

trascina via tutto al suo passaggio.<br />

Sotto forma liquida così come sotto<br />

sembianza di palla di neve l’acqua<br />

fa il suo defilè: valanga di curve<br />

sensuali e forme grafiche, purezza e<br />

semplicità del messaggio che ci offre<br />

la natura dove poesia e emozione si<br />

confondono.<br />

“Salita in vetta”<br />

In fondoValle, nell’immensità bianca e silenziosa, la neve ci mostra un sentiero che porta in vetta.<br />

“Onde dal cielo”<br />

Il vento, le nuvole e il cielo blu danno vita al lago<br />

che diventa camaleontico.<br />

FRÉDÉRIC BROLLO<br />

Per informazioni:<br />

frederic.brollo@free.fr<br />

Queste foto sono in vendita,<br />

se siete interessati,<br />

potete contattarmi via email<br />

“All’inizio”<br />

HHOD 45<br />

29


Foto di Frédéric Brollo • frederic.brollo@free.fr


26<br />

HOD 45<br />

Intervista a<br />

Luigi Serafini<br />

a cura di Marina Robbiani<br />

Girovagando nella sale<br />

del “Luna-Pac”, l'ultima<br />

mostra a Milano di Luigi<br />

Serafini, mi sono ritrovata.<br />

Ho riconosciuto nelle sue<br />

opere quello stupendo<br />

nonsense della vita che ci<br />

porta lungo tutto l'arco<br />

dell'esistenza a cercare il senso<br />

di ciò che facciamo. Il lavoro di<br />

Serafini ha un retroterra<br />

culturale notevole e importante<br />

(in ordine sparso Savinio,<br />

Blake, Queneau, Borges, Bestiari<br />

medievali e Medioevi fantastici,<br />

Bosch, Licini, Bruegel, l'arte del<br />

Quattrocento, il Manierismo, il<br />

Surrealismo…), ma a mio<br />

parere la sua bellezza,<br />

intensità e ironica<br />

inquietudine sta soprattutto<br />

nel trasmetterci intatta la<br />

sua personalità di artista e<br />

di uomo. Senza strane<br />

elaborazioni concettuali<br />

da portare al mercato<br />

dell'arte, per una volta<br />

tanto vita e filosofia,<br />

pensiero e linguaggio,<br />

arte e sogno fanno<br />

capolino da<br />

quadri, disegni,<br />

sculture, diorami<br />

pieni<br />

di incanto.<br />

L'arte è la mia famiglia<br />

Dialogo con l'arte di Luigi Serafini<br />

Ab ovo,<br />

olio su tela, 1990.<br />

Compleanno di Coniglio, olio<br />

su tela (part.), 1997/99.<br />

Lady C.,<br />

tecnica mista,<br />

installazione - dimensione ambiente<br />

(part.), 2005.<br />

Famiglia Gomitaly,<br />

tecnica mista, poliestere,<br />

scarpe e lana, 2005.<br />

Quando ha cominciato a disegnare?<br />

Subito, fin da bambino. Non mi ricordo un giorno in cui non avessi una<br />

matita, una penna o uno strumento in mano per disegnare, come se fosse<br />

un atto naturale. Attraverso il disegno conoscevo le cose. Era una scoperta<br />

continua del mondo, un'esperienza che mi apparteneva e che volevo trasmettere.<br />

L’arte, un modo di comunicare…<br />

Una vocazione. Penso che con l'arte succeda un po' come con la fede. Si riceve<br />

“una chiamata”. Anche se esiste un rapporto tra ciò che ti arriva dall'esterno e ciò<br />

che parte da dentro di te, già il fatto di possedere questa opportunità ti rende<br />

diverso. Per quanto poi riguarda la mia evoluzione, è stata molto importante anche<br />

Roma con il suo centro storico degli anni cinquanta, una Roma che non esiste più, un<br />

crogiolo di promiscuità tra povertà, ricchezza e nobiltà… tanta gente diversa che si<br />

incontrava accettandosi e in qualche modo proteggendosi, tra cui esisteva uno scambio<br />

delle proprie condizioni umane. Quella Roma ricorda Spaccanapoli di oggi.


Non a caso le piace mescolare tanti elementi diversi. I<br />

suoi soggetti, spesso un insieme di umano/vegetale/animale,<br />

girano intorno al senso della vita.<br />

Oggi si pensa di trovare il senso della vita e delle cose<br />

analizzando, strutturando, ponendo confini. Lo stesso<br />

artista si fa spesso indurre alla debolezza lasciandosi<br />

interpretare e delegando alla figura del critico la spiegazione<br />

concettuale della propria opera. In egual<br />

misura le mostre cadono in mano al curatore, che sceglie<br />

di esporre secondo criteri razionali e scientifici che<br />

non hanno nulla a che vedere con il linguaggio dell'artista.<br />

Al contrario nel caso del Pac di Milano, ho<br />

potuto allestire l'esposizione di persona, facendo una<br />

scelta basata non sulle date ma sui materiali e il contenuto,<br />

interagendo con lo spazio che avevo a disposizione,<br />

creando dei giochi perfino con l'estintore. In<br />

questo modo penso di aver dato una visione unitaria<br />

della mia opera facendo uscire allo scoperto anche la<br />

mia personalità. In fondo una mostra è la seconda<br />

casa dell'artista. È importante creare un impatto emotivo.<br />

La mostra delle tue opere è l'espressione di te. Per<br />

questo ci tengo a unire le diverse tecniche, mescolando<br />

al disegno e alla pittura le sculture e i diorama che,<br />

con la loro tridimensionalità e scenografia teatrale,<br />

fermano l'attimo e lo fanno rivivere di continuo, come<br />

un fermo immagine in un film.<br />

Tavola dal “Codex Seraphinianus”, 1977<br />

matita e inchiostro su carta.<br />

Che messaggio le interessa lanciare?<br />

Fondamentalmente quello con cui ho iniziato il mio percorso.<br />

Un messaggio che parla di fantasia al potere.<br />

Credo che esista una grande differenza tra immaginazione<br />

e fantasia. L'immaginazione si elabora dentro, è provocata<br />

da qualcosa ma si costruisce. La fantasia invece<br />

arriva di colpo, da fuori, non so da dove ma se non ci sei<br />

abituato può anche farti paura perché ti destabilizza.<br />

Quanto dialoga con la sua arte fantastica il Luigi<br />

Serafini bambino?<br />

L'essere bambino rappresenta una fase della vita che<br />

non si ripete più e che comporta un'emozione straordinaria<br />

che è lo stupore. Questo principio, che la nostra<br />

mente elabora insieme alla percezione del mondo, in<br />

qualche modo rimane. Gli si sovrappongono altre fasi,<br />

altre emozioni e esperienze, ma il nostro essere bambino<br />

è uno strato dell'esistenza che, volendo, abbiamo la<br />

capacità di andare a ritrovare. A mano a mano che cresciamo<br />

noi costruiamo naturalmente il mondo.<br />

Perché ha dato così tanto spazio al coniglio?<br />

In generale mi interessa tutto quello che è utile all'economia<br />

domestica. Certo le simbologie e le metafore che<br />

si possono raccontare sono tante. Ad esempio l'uovo -<br />

un elemento ricorrente nella mia arte di cui mi diverto<br />

a sottolineare anche la semplice commestibilità -<br />

diventa un oggetto decisamente significativo quando,<br />

girando affamati per la casa, si apre il frigorifero e c'è<br />

solo un uovo. Oppure da qualche parte appare la<br />

straordinaria visione di una lattina di tonno, di una<br />

scatola di carne. In particolare il coniglio, di cui come<br />

per tanti altri animali da cortile siamo predatori, raffigura<br />

di per sé una sintesi di tratti molto interessanti.<br />

Nel suo stesso nome contiene un gioco di parole: vedi<br />

“cono”, figura geometrica che mi ha portato a disegnare<br />

i conigli cubigli. Al contempo il coniglio esprime<br />

emozioni che ci riguardano tutti, come la paura, che ci<br />

aiuta a esorcizzare. Anche per questo lo amiamo da<br />

sempre come è dimostrato dalle fiabe, dai fumetti, dai<br />

cartoni animati. Un altro animale frequente nelle mie<br />

opere è il cervo. Mi ricorda la mitologia, storie come<br />

quella del cervo parlante di sant'Eustachio. Inoltre, in<br />

quelle sue corna che cadono e si riproducono come le<br />

foglie, il cervo contiene qualcosa di vegetale.<br />

Cosa pensa dell'immortalità?<br />

Mi piace credere che l'immortalità appartenga all'arte,<br />

e che quanto io sto facendo attraverso l'arte possa<br />

lasciare nel tempo un segno di me, una traccia che un<br />

giorno qualcuno potrà vedere, testimonianza di un'esistenza.<br />

Come i graffiti. È un modo per contrastare il<br />

nulla. Per esorcizzare la morte.<br />

HOD 45<br />

27


24<br />

HOD 45<br />

Superiamo<br />

lo TRESS<br />

DR EUGENIO LUIGI IORIO<br />

Nel corso degli anni ’50 si scoprì che una grave forma di cataratta neonatale<br />

responsabile di cecità (la fibroplasia retroenticolare) era in qualche modo correlata<br />

con la somministrazione, nei primi attimi di vita, di ossigeno a pressioni<br />

parziali superiori a quelle esistenti nella nostra atmosfera.<br />

DISINTOSSICAZIONE E. . . . . . . BIONUTRIZIONE CELLULARE<br />

Qualche anno dopo veniva dimostrato che questa terapia iperbarica ante litteram era<br />

in grado di determinare la produzione di specie chimiche reattive centrate sull’ossigeno<br />

(Reactive Oxygen Species, ROS), i comuni radicali liberi dell’ossigeno, in definitiva<br />

responsabili dell’opacamento del cristallino osservato nei neonati. Altre ricerche<br />

intanto, in apparente contrasto con le precedenti, documentavano come alcune ROS erano indispensabili<br />

nella difesa dell’organismo contro le infezioni da taluni germi patogeni. Da allora i risultati di migliaia<br />

di studi sperimentali e clinici hanno portato alla conclusione che in qualsiasi organismo aerobio l’ossigeno<br />

genera continuamente e “fisiologicamente” specie chimiche più o meno altamente reattive, di<br />

enorme importanza per il mantenimento dell’omeostasi. Queste ROS, infatti, insieme ad altre specie<br />

chimiche ossidanti controllano una serie di funzioni vitali, quali la difesa contro germi patogeni e cellule<br />

tumorali, l’espressione di alcuni geni ecc.<br />

Oggi appare chiaro che nell’Uomo esiste un delicato equilibrio fra produzione ed eliminazione di<br />

radicali liberi, normalmente spostato verso una condizione in grado di garantire la presenza di<br />

una determinata quantità di specie reattive, indispensabili per il corretto svolgimento delle funzioni<br />

vitali ad esse legate. L’eventuale, ulteriore eccesso di tali specie ossidanti viene eliminato dal sistema<br />

di difesa antiossidante. Ma se nell’organismo la quantità di radicali liberi aumenta in maniera significativa,<br />

per un incremento della loro produzione e/o per una inefficienza delle difese antiossidanti, si<br />

viene a determinare una condizione patologica denominata stress ossidativo.<br />

Oggi lo stress ossidativo è ritenuto un fattore di rischio importante non solo per l’invecchiamento<br />

precoce, ma anche per il successivo sviluppo di patologie ad insorgenza subdola e ad andamento<br />

cronico spesso invalidanti quali il diabete, la colite, l’obesità, l’artrite, la degenerazione maculare della<br />

retina ecc. E particolari relazioni sembrano esistere fra lo stress ossidativo e lo stress emozionale, una<br />

condizione o stato di tensione psicofisica scatenato da una situazione imprevista che, come tale, può<br />

assumere una valenza sia positiva (eu-stress) che negativa (di-stress).<br />

Condizione reattiva dello stress<br />

Infatti, almeno nella sua forma acuta e “benigna” (eu-stress), lo stress è una condizione reattiva,<br />

di chiaro significato adattativo (lotta per la sopravvivenza) che mette l’organismo, sottoposto a vari<br />

stressori (agenti fisici, chimici, biologici, psicologici), nelle condizioni ottimali per affrontare una<br />

situazione minacciosa, imprevista o imprevedibile col fine ultimo di superare, evitare l’emergenza. La<br />

dilatazione delle pupille, l’accelerazione del battito cardiaco, i tremori, la sudorazione fredda, la stipsi,


la riduzione della diuresi ecc., sono le manifestazioni più eclatanti di tale “fisiologica” reazione.<br />

Purtroppo, il persistere degli stressori e/o la loro inadeguata rimozione, comporta la cronicizzazione<br />

dello stress. Sarà questo “di-stress” ad innescare meccanismi potenzialmente dannosi per la salute<br />

(alterazioni neuropsichiche, turbe vasomotorie ecc.). Ed è affascinante considerare che per lo stress<br />

ossidativo possa esistere un eu-stress e un di-stress. La condizione di eu-stress ossidativo andrebbe<br />

individuata nel sopra accennato “fisiologico” squilibrio tra produzione ed eliminazione di radicali liberi,<br />

quale continua risposta adattativa che consente all’organismo di far fronte alle sue esigenze vitali.<br />

Ovviamente, il persistere dello stressore comporterà la cronicizzazione della reazione con tutte le conseguenze<br />

indesiderate di una risposta che alla fine si ritorce contro l’organismo stesso (di-stress).<br />

Mentre la persistenza dell’agente infettivo - dovuta all’entità della carica patogena o alla specifica virulenza<br />

dei batteri - comporta il protrarsi della produzione di radicali liberi che, non più adeguatamente<br />

contrastata dai sistemi di difesa antiossidanti, potrà innescare un danno dapprima d’organo e<br />

poi sistemico. Purtroppo, queste due forme di stress tendono oggi sempre più a sovrapporsi non solo<br />

nei single ma anche nelle persone impegnate in una vita di coppia, sempre più minacciata da vecchi<br />

e nuovi stressori fisici, psichici ed ambientali, che impediscono il realizzarsi dell’armonico equilibro<br />

fra la naturale aspirazione ad<br />

un proprio spazio e il bisogno<br />

di aprirsi all’altro.<br />

Un aiuto naturale<br />

In tali situazioni può trovare<br />

utile indicazione, accanto<br />

ai tradizionali presidi di<br />

ordine psicologico, il ricorso<br />

intelligente e mirato ad integratori<br />

di origine naturale,<br />

come quelli proposti dalla<br />

linea CELLFOOD ® , distribuiti in<br />

Italia da Eurodream (La<br />

Spezia), gli unici in grado di<br />

intervenire efficacemente sia<br />

sui sintomi che sui meccanismi profondi che sono alla base dello stress non solo personale, ma<br />

anche relazionale. Così, se per Lei e Lui il problema è un aumento della conflittualità, può essere utile<br />

Cellfood® SAMe gocce sublinguali, un potente neuromodulatore naturale attivo anche sul metabolismo<br />

dei fosfolipidi e degli amminoacidi. Se invece preoccupano le ripercussioni che lo stress di coppia<br />

può avere sulle funzioni cardiovascolari, CELLFOOD ® DNA RNA spray orale è la soluzione ideale<br />

per proteggere il cuore e le arterie, mantenendole a lungo in perfetta efficienza. Se, infine, è marcata<br />

la componente “ossidante”, per stili di vita decisamente incongrui, l’integrazione con CELLFOOD ®<br />

VITAMINA C e CELLFOOD ® MULTIVITAMINE, ambedue proposti in comoda formulazione orale, è la<br />

risposta più efficace. Per tutti CELLFOOD ® Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1953.<br />

formula base di Everett L. Storey, integratore naturale a<br />

base 17 amminoacidi, 34 enzimi, 78 minerali e solfato di deuterio in tracce, l’unico vero PASS PER<br />

IL BENESSERE. Anche quello di coppia.<br />

EUGENIO LUIGI IORIO<br />

Medico Chirurgo, Presidente Osservatorio Internazionale Stress Ossidativo (Salerno)<br />

www.osservatoriostressossidativo.org • eugenioluigi.iorio@alice.it<br />

HHOD 45<br />

25


42<br />

HOD 45<br />

ACQUISTI SANI E NATURALI . . . . . . . . . . . FUORI CITTÀ<br />

La Domenica a<br />

far Spesa in Fattoria<br />

A CURA DI PAOLA DALL’OGLIO<br />

Milano è una città circondata, a breve distanza, da aziende agricole e da<br />

agriturismi dove è possibile fare acquisti durante la settimana e anche la<br />

domenica. Qui di seguito vi segnaliamo una selezione di aziende o spacci<br />

che potete trovare<br />

abitualmente aperti di<br />

domenica o disponibili<br />

a accogliervi per i vostri<br />

acquisti semplicemente<br />

facendo una telefonata.<br />

AGRITURISMO FATTORIA SELVA<br />

Via Bonfanti - Bosisio Parini (LC)<br />

Tel. 031.866003<br />

Domenica aperto ore 9.00-21.00<br />

Prodotti: latte e formaggi vaccini e caprini freschi,<br />

stagionati e con le erbe.<br />

Salumi di capra, polli, conigli, uova.<br />

RISTORANTE<br />

AZIENDA AGRICOLA FIGINA<br />

Frazione Figina, 1 - Galbiate (LC)<br />

Tel. 0341.249824 - 328.0177591<br />

Domenica aperto 9.30-12.00/14.00-18.00<br />

Prodotti: ortaggi BIO, uova, miele.<br />

AZIENDA AGRICOLA LUAP<br />

Vai Francana, 104 - Pavia<br />

Tel. 0382.460988<br />

Domenica aperto ore 10.00-12.30/15.00-18.00<br />

Miele e prodotti<br />

dell’alveare BIO,<br />

Prodotti: riso, vino,<br />

formaggio, biscotti.<br />

Disegni di Angelika Freitag (Heller Art Editions).<br />

AZIENDA AGRICOLA ALDO CASAROTTI<br />

Via Don Donati, 18 - Casirate d’Adda (BG)<br />

Tel. 0363.87290<br />

Domenica aperto 9.00-12.30/15.30-19.30<br />

Prodotti: mozzarella di bufala, altri formaggi e<br />

yogurt di bufala, salumi e carne di bufaletto.<br />

AZIENDA AGRICOLA MANDELLA<br />

Cascina Mandella 2, Ospedaletto Lodigiano (LO)<br />

Tel. 0377.86004<br />

Domenica aperto<br />

9.00-12.00<br />

Prodotti: carne,<br />

formaggi,<br />

salumi interi<br />

e affettati,<br />

latte crudo.


AGRITURISMO CASCINA LASSO<br />

Cascina Lasso - Morimondo (MI)<br />

Tel. 02.945215<br />

Domenica aperto 9.00-20.00<br />

Prodotti: salumi, riso Carnaroli, mais per<br />

polenta.<br />

RISTORANTE<br />

AZIENDA AGRICOLA CARLO CAMPI<br />

Via F.lli Rizzardi, 15 - Milano<br />

Tel. 02.48203061 www.cascinacampi.it<br />

Domenca aperto 9.00-12.00/15.00-19.30<br />

Prodotti: uova, polli, conigli, riso Baldo e<br />

Carnaroli, miele, salame, formaggelle.<br />

AZIENDA AGRICOLA F.LLI ROSSI<br />

Cascina Tavernasco - Noviglio (MI)<br />

Tel. 02.9006096<br />

Domenica aperto 8.00-20.00<br />

Prodotti: riso di varie qualità incluso Venere,<br />

Ermes, integrale, farine di riso e mais pasta di<br />

riso e mais artigianale, carne.<br />

Disegni di Claude e Denise Millet, Ed. Gallimard.<br />

AZIENDA AGRICOLA GILARDI<br />

C.na Cassinetta - Gudo Visconti (MI)<br />

Tel. 02.94961803<br />

Domenica aperto: telefonare per prenotare<br />

i prodotti<br />

Prodotti: carne bovina e salumi, polli (filiera<br />

completa in azienda).<br />

AZIENDA AGRICOLA GIULIANO FUMAGALLI<br />

C.na Foppa 1/4 – Oreno di Vimercate (MI)<br />

Tel. 320.3163625<br />

Domenica aperto: 10.00-13.00/15.00-20.00<br />

Prodotti: patate di Oreno (l’ultimo produttore)<br />

altri ortaggi, riso, miele, salumi, conserve<br />

di frutta e verdura.<br />

AZIENDA AGRICOLA GIULIANO DELL’ORTO<br />

Via Clemente 12<br />

Cazzano, fr. di Besana Brianza (MI)<br />

Tel. 0362.994878<br />

Domenica aperto: telefonare prima.<br />

Prodotti: miele e prodotti dell’alveare tra cui<br />

polline fresco e pappa reale italiana.<br />

AGRICOLA RINO LA CASCINA<br />

Via Don Minzoni 7 - Mezzago (MI) Via Carducci 3 - Sulbiate (MI)<br />

tel. 347.2232288 039.622092<br />

Domenica aperto: lavorano insieme, telefonare per prenotare i prodotti.<br />

Prodotti: ortaggi di stagione tra cui asparagi, cavolfiori, insalate, zucchine,<br />

finocchi, spinaci, erbette.<br />

HHOD 45<br />

43


A CURA DI MIDA INTERNATIONAL<br />

Omega 3<br />

Un’alimentazione sana, varia ed equilibrata,<br />

rappresenta uno dei presupposti per vivere<br />

bene ed in salute.<br />

Purtroppo nell’alimentazione moderna quasi<br />

sempre mancano alcune vitamine, un minerale<br />

(magnesio) e, soprattutto, gli acidi<br />

grassi Omega 3.<br />

Gli Omega 3 sono grassi essenziali perché<br />

indispensabili al nostro corpo per sopravvivere,<br />

ma il nostro organismo non è capace di sintetizzarli,<br />

quindi è indispensabile introdurli con<br />

l’alimentazione.<br />

Gli acidi grassi di origine marina più importanti<br />

sono l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido<br />

Decosaesaenoico (DHA) e, secondo molti onorevoli studi scientifici, il loro giusto rapporto<br />

di assunzione (EPA – DHA) è 2:1.<br />

+<br />

Le patologie sensibili ai benefici degli Omega 3 sono:<br />

Ipertensione + Diabete<br />

+ Depressione + Ipercolesterolemia<br />

+ + Artrite reumatoide Malattie cardiovascolari<br />

Come scegliere un integratore di Omega 3?<br />

*<br />

Le caratteristiche di un buon integratore di Omega 3 sono:<br />

*<br />

La quantità di EPA – DHA, eccezionale la quantità 60% nel rapporto 40\20<br />

Gli omega 3 devono essere sottoforma di trigliceridi naturali (TG)<br />

*<br />

perché meglio digeriti e meglio assorbiti<br />

Assenza di agenti inquinanti come mercurio e metalli pesanti.<br />

Tel 089.8281219<br />

www.naturalbeauty.it<br />

info@naturalbeauty.it<br />

HOD 45<br />

55


52<br />

HOD 45<br />

A CURA DELLA LIBRERIA ARTI E MESTIERI specializzata in libri da tutto il Mondo<br />

Collezioni<br />

al Caffe’<br />

Il caffé, la mattina presto appena svegli, è<br />

per molti di noi una bevanda irrinunciabile.<br />

È la sveglia più gradita. Un rito, che<br />

con il suo aroma invade cucine, case e<br />

sonnecchiosi umori. Per una volta però,<br />

più che del caffé ci piace parlare di quell’affascinante<br />

corredo di oggetti e<br />

curiosità che, con grande gioia dei<br />

collezionisti, gli ruota attorno da secoli. Ci<br />

riferiamo innanzitutto ai macinini, la cui<br />

fama si espande nel ‘700 insieme alle<br />

tante botteghe del caffè , quei popolari<br />

luoghi d’incontro che resero questa bevanda dalla forte personalità<br />

testimone di tante chiacchiere illuminate.<br />

Ma l’avventura prosegue e nell’800 materiali e tipologie di<br />

macinini si moltiplicano. Nel ‘900 si arricchiscono di esemplari<br />

colorati, dipinti e più che mai decorativi da appendere alla parete, o<br />

da mettere in bella mostra tra barattoli e suppellettili. In legno e<br />

ghisa, ottone, ferro e lamiera, ceramica, bachelite, pezzi unici o in<br />

serie, grandi o piccoli, i vecchi macinini sono amatissimi e ricercati da<br />

collezionisti di tutti i paesi e le età. Insieme a tazzine, caffettiere,<br />

barattoli, stranezze e gadgets rappresentano un patrimonio storico,<br />

artigianale e di costume da vero intenditore.<br />

Chi volesse comprare il libro<br />

“Coffee Antiques” (vedi a lato),<br />

a cui appartengono le immagini di<br />

questa pagina,<br />

può telefonare a Liviana Brambilla:<br />

02 6692298 - 349 6163099<br />

Vendita per corrispondenza<br />

www.libreriaartiemestieri.com


Un Libro idea<br />

per un originale regalo<br />

di Natale,<br />

dedicato a chi ama il caffé<br />

C’è qualcuno che fa collezione<br />

di macinini da caffé?<br />

Bene, questo è il libro che fa per lui.<br />

Avete già in casa qualche vecchio macinino<br />

e volete saperne di più?<br />

Anche per voi questo libro può essere<br />

molto utile. Così come per tutti coloro che<br />

in fatto di “cose da caffè” vogliono,<br />

divertendosi, capirne e vederne di più:<br />

“Coffee Antiques”, di<br />

Edward C. Kvetko & Douglas Congdon-Martin<br />

160 pagine e oltre 500 immagini a colori<br />

che vi raccontano 2 secoli<br />

di oggettistica e advertising “al caffè”,<br />

49 euro.<br />

Studio di<br />

Terapie Naturali<br />

per il Benessere del Corpo<br />

e della Mente<br />

Trattamenti di digito-pressione<br />

combinata con massaggio<br />

e altre tecniche di medicina cinese<br />

finalizzata alla cura di cervicale,<br />

dorsalgia, lombare, sciatica ecc.<br />

Riflessologia<br />

Massaggio personalizzato<br />

in base al soggetto<br />

Micromassaggio Energetico<br />

Massaggi rilassanti,<br />

antistress, ansia<br />

Massaggio Modellante<br />

localizzato su alcune zone del corpo<br />

più evidente.Ottimo risultato.<br />

OMAGGIO un trattamento<br />

Tel. 02.36522684<br />

Cell. 3400671072<br />

Via Montecatini, 14 - Milano<br />

Zona Solari/Washington<br />

Raggiungibile con:<br />

Metro Linea 2 - fermata Sant’Agostino<br />

Bus 50,61<br />

Tram 14


48<br />

HOD 45<br />

NOVEMBRE E DICEMBRE ...... TRA SPORT, RELAX E CURA DI SÉ<br />

Benessere e Voluttà,<br />

una Vacanza Perfetta<br />

Ha quasi un secolo di storia e si<br />

trova a 1800 metri sulla<br />

Turracher Höhe, in Carinzia, nel<br />

cuore del parco naturale Nockberge tra una serie affascinante di laghi,<br />

boschi e paesaggi da fiaba. L’Hotel Hochschober, un nome che diventa<br />

una garanzia per chi lo prova almeno una volta, dà il via a novembre -<br />

con proposte e offerte diversificate - alla sua stagione invernale.<br />

Da una parte l’attrattiva dello sport, dell’aria buona e della neve assicurata.<br />

Dall’altra saune e piscine, Hammam, massaggi e trattamenti di <strong>benessere</strong><br />

e bellezza che fanno di questo posto un luogo davvero unico. In particolare proprio a<br />

novembre, mentre fervono i preparativi e gli addobbi per il Natale, l’Hochschober è già perfetto<br />

per ospitare tutta la famiglia, coppie e persone di ogni età compresi i bambini, che possono<br />

divertirsi con stanze giochi e animazioni create appositamente per loro.<br />

L’Hammam<br />

Innanzitutto è importante recarsi all'Hammam con 20 minuti di anticipo<br />

rispetto al lavaggio, per potersi riscaldare e rilassare sulla Bauchstein,<br />

un’ampia pedana di marmo caldo . Quindi il vostro Telak (chi si prenderà<br />

cura di voi) vi guiderà nella cabina, dove la procedura di lavaggio<br />

prevede che il corpo venga accuratamente strofinato con il Kese, uno<br />

speciale guanto ruvido che rimuove gli strati superficiali della pelle,<br />

rendendola liscia e fresca. Poi la<br />

pelle viene massaggiata con una<br />

sottile schiuma di sapone che si<br />

combina con particolari lavaggi e<br />

massaggi propri dell’Hammam.<br />

Alla fine, il Telak eseguirà un fantastico risciacquo “a sorpresa”<br />

con acqua a diverse temperature.<br />

Dentro e fuori dall’Hochschober<br />

Partiamo dalla stupenda scenografia dell’Hotel Hochschober, con le sue architetture e ambienti<br />

diversi, tutti realizzati con materiali, arredi e suppellettili originali provenienti dai paesi che introducono<br />

gli ospiti nelle quattro aree culturali dell’immensa zona <strong>benessere</strong>: Nordica, Mediterranea,<br />

Orientale e dell’Estremo Oriente. Insomma, vi trovate in una sorta di scatola cinese di gallerie del<br />

<strong>benessere</strong> pronta a rendere dolce e armoniosa la vostra vacanza, a coccolarvi, rilassarvi, curarvi,<br />

farvi sentire più belli e aperti agli altri.<br />

Per le immagini si ringrazia l'Hotel Hochschober: www.hochschober.at


50<br />

HOD 45<br />

LE SCELTE NATURALI<br />

PER IL TRATTAMENTO<br />

DOTT. PIERA FILECCIA<br />

La pelle arrossata con couperose è sempre più comune, specialmente<br />

nelle donne in climi umidi e freddi, com’è quello invernale qui da noi.<br />

Si evidenzia sulla zona centrale del viso, quasi a mascherina, un reticolo<br />

rossastro, composto da piccoli vasi, decisamente antiestetico.<br />

In tanti casi è presente anche una sensibilità particolare, che viene<br />

descritta come bruciore, pizzicore, prurito, a volte così fastidiosa da<br />

superare il disagio estetico.<br />

Che fare?<br />

La detersione può essere “problematica” perché l’acqua dura del rubinetto irrita la pelle sensibile:<br />

ecco perché è consigliabile l’utilizzo dell’acqua micellare (detergente a base di acqua termale<br />

e di agenti lavanti di origine vegetale, molto tollerati dalla pelle), delicatissima pur essendo<br />

in grado di pulire a fondo la pelle dai residui ambientali o dal trucco.<br />

Il trattamento quotidiano si avvale di creme con buona base idratante, ricche in<br />

derivati naturali, come i bioflavonoidi del Pungitopo (Ruscus aculeatus), costrittori dei<br />

capillari, vasoprotettivi ed antiossidanti.<br />

I derivati lenitivi, come i fitosteroli della foglia di olivo, sono addizionati per ridurre i fastidi,<br />

spontanei o collegati al vento, al freddo o all’azione di inquinanti ambientali.<br />

Sono inseriti in creme da giorno e in maschere, che vengono applicate<br />

ogni 2-3 sere sul viso pulito, lasciate per 10-15 minuti e sciacquate.<br />

Qualche consiglio, infine, per trattare al meglio questa pelle delicata<br />

nella stagione invernale:<br />

- evitare l’utilizzo di prodotti per il trucco troppo profumati e coprenti<br />

- utilizzare correttori di colore verde per mimetizzare le chiazze arrossate<br />

- applicare delicatamente i prodotti con le dita per ridurre il trauma<br />

meccanico<br />

- usare una buona fotoprotezione tutte le mattine assolate per alleviare<br />

l’azione delle radiazioni ultraviolette.<br />

La couperose è molto sofferta dalle donne, ma l’utilizzo di prodotti specifici<br />

e l’abitudine ad alcune regole di “gestione” della pelle ridurranno il fastidio<br />

ed eviteranno la naturale progressione verso quadri più estesi e impegnativi.<br />

Dott. Piera Fileccia<br />

Specialista in Dermatologia • Esperta in cosmesi naturale<br />

fileccia@mclink.net<br />

DELLA COUPEROSE


Fuori, fino ai 2200 metri delle discese ad alta quota, vi aspettano<br />

lo sci, lo slittino con una nuova pista di quasi 2 chilometri<br />

(aperta anche di notte), 15 chilometri di sentieri per passeggiare<br />

e, sul lago gelato, l’hockey e il pattinaggio. Come se<br />

non bastasse, proprio davanti all’Hotel, un fazzoletto di lago è<br />

trasformato in piscina calda naturale, con l’acqua a 30°C.<br />

Dentro, nell’area Nordica, all’interno di diverse strutture<br />

dell’Hochschober, trovate le saune. Si va dalla finlandese in cembro<br />

(profumatissima!) al bagno di vapore, al forno celtico, alle<br />

grotte con vapori aromatizzati.<br />

Nell’area Mediterranea vi aspettano piscine coperte, idromassaggio<br />

e oasi di pace e silenzio per riposarsi e leggere.<br />

Nell’area Orientale l’Hammam in quota con il suo “Lavaggio<br />

del sultano” invita ad esplorare culture da<br />

Mille e una notte e antiche tradizioni legate al<br />

bagno orientale.<br />

L’area dedicata all’Estremo Oriente vi sorprenderà<br />

invece con un’autentica Torre cinese,<br />

dove vi imbatterete in una suggestiva sala<br />

da té che vi propone un’infinita varietà di té<br />

e tisane provenienti da tutto il mondo, una<br />

sala di meditazione, per il tai chi e lo yoga, e<br />

una zona di trattamenti per la medicina tradizionale<br />

cinese. Qui, se vorrete, il Dr. Yunchao<br />

Luo vaglierà la vostra situazione specifica e a<br />

seconda delle esigenze individuali, si prenderà<br />

cura di voi con il massaggio Tuina, l’agopuntura,<br />

la moxibustione..<br />

E poi tanti Massaggi per il <strong>benessere</strong><br />

Lo sappiamo, i massaggi aiutano l’irrorazione<br />

sanguigna, allentano la tensione, rilassano...<br />

In particolare depurano e stimolano il metabolismo.<br />

E voi potete scegliere tra il massaggio<br />

completo e quello con oli aromatici, che<br />

sblocca la schiena, tra l’HAKI- Stretch & Relax<br />

che scarica la zona della testa e della nuca e<br />

il trattamento Pantai Luar: antico massaggio<br />

dell’Asia orientale che attiva le forze autorigeneranti<br />

del corpo e stimola la circolazione e il<br />

rinnovo delle cellule, sprigionando un profondo<br />

rilassamento di lunga durata.<br />

All’Hochschober sono inoltre specialisti nei<br />

Massaggi ayurvedici. In questo caso vi aspettano<br />

degli esperti professionisti conoscitori<br />

dell'Ayurveda, grazie ai quali vi sentirete<br />

come rimessi a nuovo.<br />

Pensate forse che sia finita qui?<br />

Neanche per idea. Chi volesse approfittare<br />

della situazione, può anche usufruire dei vari<br />

trattamenti cosmetici personalizzati in base al<br />

tipo di pelle. Sia per donna che per uomo.<br />

A tavola!<br />

I menu dell’Hochschober si distinguono per i<br />

prodotti tipici dell’agricoltura regionale abbinati<br />

a specialità della cucina internazionale. Il<br />

tutto corredato da un personale superattento,<br />

carino e premuroso. L’avrete già capito. Qui le<br />

sorprese non finiscono mai, e tra un menu<br />

natalizio, una colazione indescrivibile tanto è<br />

ricca e una cena all’insegna di una raffinata<br />

gastronomia naturale, da acquolina in bocca<br />

anche per i peggiori golosi, vi attendono<br />

spuntini e pranzi con piatti dolci e salati a<br />

volontà. In questo periodo vengono pure<br />

organizzati dei corsi dedicati alla preparazione<br />

di dolci e biscotti... Che dire? non resta<br />

che farvi gli Auguri di Buon Appetito.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

Hotel Hochschober<br />

Famiglia Leeb e Klein<br />

9565 Turracher Höhe 5• Austria<br />

Tel.: 0043.42 75.8213<br />

Fax: 0043.42 75.8368<br />

E-Mail: holiday@hochschober.at<br />

www.hochschober.at<br />

HHOD 45<br />

49


L’ALIMENTAZIONE SANA ................ E NON SOLO<br />

L’Armonia<br />

A CURA DI NOI DUE<br />

Èprobabile che la gente non faccia più caso alla differenza fra gioia e<br />

piacere. Spesso si pensa al piacere come a qualcosa in grado di soddisfare<br />

desideri quali il successo sociale, una vincita alla lotteria o semplicemente<br />

una bella mangiata: tutte cose che in questa società portano a<br />

diversi gradi di euforia ma non conducono alla gioia che, a mio parere, è<br />

inerente all’esistenza. Non si tratta tanto di un’esperienza che così come<br />

improvvisamente raggiunge il suo culmine improvvisamente termina,<br />

quanto di un “altipiano” di stati emozionali che accompagna il nostro<br />

modo di esprimerci lungo tutto il percorso della vita. La gioia non è l’estasi infuocata di un<br />

istante, bensì lo Splendore che circonda l’essere.<br />

Un famoso medico Giapponese di nome George Ohsawa diceva che una corretta alimentazione<br />

fra Yin (acido: latte, yogurt, frutta, té ecc.) e Yang (alcalino: pesce, uova, seitan,<br />

tofu ecc.), opposti ma allo stesso tempo complementari, mantiene l’armonia fra<br />

mente e corpo. Esistono anche dei cibi “bilanciati” quali ad esempio i cereali, i legumi e i semi<br />

oleosi, di cui vi proponiamo una ricetta:<br />

Riso alla noce di cocco<br />

Ingredienti:<br />

350 g di basmati o altro riso di buona qualità a grana lunga<br />

850 ml di acqua<br />

200 g di zucchero<br />

1⁄2 cuchiaio di semi di cardamomo macinati finemente<br />

150 g di noce di cocco grattugiata e leggermente tostata<br />

50 g di pistacchio o di anacardi tostati<br />

50 g di uva passa<br />

Foto<br />

VillaCollection ®<br />

TRATTORIA LATTERIA<br />

NOI DUE<br />

Viale Col di Lana, 1<br />

Tel. 02/58.10.15.93<br />

CUCINA VEGETARIANA<br />

NATURALE E BIOLOGICA<br />

Aperto anche la domenica sera<br />

Non si servono alcolici<br />

un cucchiaino di burro<br />

Preparazione<br />

Lasciate il riso a bagno per un’ora, poi scolatelo<br />

bene. Portate a ebollizione in una pentola di<br />

media grandezza l’acqua, lo zucchero e il cardamomo<br />

in polvere. Ora gettate il riso nell’acqua<br />

bollente e fate bollire per 2 o 3 minuti prima di<br />

abbassare la fiamma. Coprite ermeticamente la<br />

pentola, cuocete per 10 minuti e unite rapidamente<br />

gli altri ingredienti. Rimettete il coperchio<br />

e fate cuocere ancora per una decina di minuti.<br />

Togliete di nuovo il coperchio e lasciate che il riso<br />

continui a cuocere allo stesso calore per altri 2 o<br />

3 minuti, finché tutto il vapore sarà eliminato.<br />

Infine mescolate il riso delicatamente con gli<br />

altri ingredienti e servitelo su un vassoio.<br />

HOD 45<br />

47


ÈFFLORA “il confetto buono”<br />

Integratore alimentare<br />

con alta concentrazione di fermenti vivi,<br />

calcio e vitamine C – D – E<br />

I buoni confetti di Èfflora, racchiusi in buon cioccolato, sono graditi<br />

sia ai bambini che agli adulti.<br />

Contengono:<br />

LA VITAMINA VITAMINA<br />

D3, D3<br />

indispensabile per la mineralizzazione<br />

delle ossa e per<br />

l’assorbimento del Calcio<br />

nel tratto intestinale.<br />

Il Calcio è elemento<br />

fondamentale per<br />

lo sviluppo scheletrico<br />

durante la crescita infantile,<br />

il mantenimento in allattamento ed in menopausa.<br />

LA VITAMINA VITAMINA<br />

C, C è attiva nella produzione di anticorpi e rafforza<br />

la funzione immunitaria, aumentando la resistenza dell’organismo.<br />

LA VITAMINA VITAMINA<br />

E, E fondamentale nella lotta ai radicali liberi<br />

responsabili dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando l’integrità<br />

dell’epidermide e delle mucose.<br />

Con due miliardi di FERMENTI LATTICI LATTICI,<br />

può prevenire e<br />

risolvere le disbiosi dovute ad un’alimentazione non corretta o<br />

all’impiego di sostanze che danneggiano la microflora intestinale.<br />

ÈFFLORA può essere d’aiuto in caso di disturbi conseguenti<br />

all’alterazione della flora intestinale quali stipsi, diarrea del viaggiatore,<br />

diarrea acuta. Inoltre, essendo priva di lattosio, è indicata<br />

anche per chi è intollerante al latte e suoi derivati.<br />

ÈFFLORA FFLORA, l’originale, lo trovi nelle migliori farmacie<br />

www.efflora.com • efflora@efflora.com<br />

REDIENTS • Via Mantova, 11 • 20135 Milano


44 GRASSO fa MALE<br />

HHOD 45<br />

Prevenzione, diagnosi e terapia dal bambino all’adulto<br />

È cosa dichiarata, le malattie che colpiscono noi occidentali sono causate proprio<br />

dal <strong>benessere</strong>. Il tanto, il troppo fare, bere, mangiare provocano guai devastanti a<br />

tutta la famiglia. Uno di questi, sempre più in espansione, è l’obesità.<br />

egli ultimi 25 anni la prevalenza dell’obesità in età evolutiva è quasi triplica-<br />

Nta in tutto il mondo, tanto che oggi l’obesità infantile viene definita la “nuova<br />

epidemia”. Nel mondo sono circa 155 milioni i bambini e gli adolescenti tra i 5<br />

e i 17 anni di età in sovrappeso, e 30/45 milioni quelli obesi. In Europa, 1 bambino<br />

su 4 è in eccesso di peso e il tasso di crescita annuale è esponenziale, con<br />

un’incidenza di circa 400.000 nuovi casi ogni anno.<br />

Spetta all’Italia, con una prevalenza del 36%, il triste primato europeo. Infatti, secondo<br />

una recente indagine del Ministero della Salute, nel nostro paese il 23%<br />

dei bambini tra i 9 e i 14 anni è in sovrappeso e più del 13% è obeso. Per quanto<br />

riguarda gli adolescenti, i dati italiani più recenti evidenziano che il 25% delle<br />

ragazze e il 29% dei ragazzi tra 11 e 14 anni è in sovrappeso, e la percentuale<br />

più alta spetta al sud, a dimostrazione di come possano incidere i fattori culturali e ambientali.<br />

www.florence-sculptures.it<br />

OBESITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .<br />

Danni dell’obesità<br />

’obesità in età pediatrica deve essere considerata un “pre-stadio” del-<br />

L l’obesità dell’adulto, e i bambini e gli adolescenti in sovrappeso e<br />

obesi presentano numerose complicanze tra cui la “sindrome metabolica”,<br />

una patologia fino a qualche anno fa ritenuta appannaggio dell’età<br />

adulta e senile, caratterizzata dalla presenza di alterazioni del metabolismo<br />

degli zuccheri, alterazioni del colesterolo e trigliceridi, ipertensione.<br />

Oggi si parla della sindrome metabolica come di una nuova “epidemia silenziosa”: in Italia, secondo<br />

uno studio condotto dall’Università di Pisa, colpisce in età evolutiva il 20% dei soggetti<br />

obesi; l’intolleranza agli zuccheri compare già in età pediatrica e interessa il 21% degli adolescenti<br />

con obesità grave, mentre il diabete tipo 2 ne colpisce il 4%.<br />

Altra componente caratteristica della sindrome metabolica è l’ipertensione: recenti studi hanno<br />

dimostrato come gli adolescenti in sovrappeso hanno un rischio di sviluppare ipertensione 9<br />

volte superiore rispetto ai coetanei normopeso. Altre complicanze importanti sono gli aumentati<br />

livelli ematici di colesterolo e di trigliceridi, la presenza di accumulo di tessuto grasso nel fegato<br />

e spesso anche problemi a livello articolare, come il valgismo del ginocchio.<br />

Infine non vanno trascurate le conseguenze sul piano psicologico. I bambini e in particolare gli<br />

adolescenti obesi soffrono di ridotta autostima, complesso di inferiorità e progressivo isolamento<br />

dai coetanei, sono affetti da disturbi depressivi, disturbi d’ansia e della condotta alimentare.<br />

In questo momento, dunque, l’obesità in età evolutiva rappresenta una delle maggiori<br />

“emergenze” sanitarie del nostro paese, soprattutto se consideriamo il fatto che un bambino<br />

obeso ha il 40% di possibilità di diventare un adulto obeso e che tale percentuale sale notevolmente<br />

(60/80%) nel caso di un adolescente con problemi di eccesso di peso marcato.


Cosa bisogna fare<br />

due elementi principalmente coinvolti nello sviluppo<br />

Idi eccesso di peso in età evolutiva sono la “cattiva”<br />

educazione alimentare e la scarsa attività fisica.<br />

I bambini e gli adolescenti di oggi, in particolare quelli<br />

in sovrappeso o obesi, consumano quotidianamente,<br />

soprattutto fuori pasto, cibi ipercalorici, ricchi di grassi<br />

come formaggi e salumi, e di zuccheri semplici come<br />

dolci, merendine, patatine fritte, biscotti, gelati e bibite<br />

(Junk Food). Inoltre hanno una spesa energetica bassa<br />

F. Botero,“Hommage à Van Gogh”, Fondation Van Gogh, Arles.<br />

perché camminano poco, stanno poco all’aperto e<br />

hanno passatempi sedentari come TV, videogiochi, computer. Da un’indagine effettuata dalla<br />

Società Italiana di Pediatria si è osservato come il 66.9% dei ragazzi ha la TV nella propria camera<br />

mentre più del 75% la guarda durante i pasti. Il dato più significativo è che il 60.4%<br />

desidera le cose viste negli spot televisivi e il 70.9% mangiucchia qualcosa mentre guarda i programmi<br />

nel pomeriggio. Si è visto anche che l’87% degli adolescenti ha un computer, che il 57%<br />

dei giovani naviga abitualmente in Internet e che ben il 49% degli adolescenti gioca più di 1 ora<br />

al giorno con playstation, videogiochi, game-boy. I nostri giovani sono circondati da un ambiente<br />

“tossico ed obesigeno” per cui non è sufficiente l’intervento sul singolo bambino e sulla sua<br />

famiglia, ma è necessaria un’azione preventiva ad ampio raggio. In questo contesto il pediatra di<br />

famiglia ha un ruolo importante perché può iniziare precocemente un’educazione familiare volta<br />

a promuovere l’allattamento al seno - fattore protettivo nei confronti dell’obesità -, così come abitudini<br />

nutrizionali sane e la pratica dell’attività fisica quotidiana. Inoltre spetta al pediatra, che ben<br />

conosce il bambino e la sua famiglia, il compito di individuare i soggetti con eccesso di peso e<br />

di guidarli verso la presa di coscienza del problema per aiutarli a risolverlo.<br />

Anche la scuola può svolgere un compito molto importante. In Italia, in particolare in Lombardia<br />

e in Emilia Romagna, si sta dando il via ai primi progetti con finanziamento governativo nelle<br />

scuole. In primo piano la vendita, attraverso distributori automatici, di confezioni monodose di<br />

frutta e verdura; la preparazione a scuola, da parte dei ragazzi, di merende a base di frutta e<br />

verdura locale di stagione; l’organizzazione di corsi di educazione nutrizionale. È inoltre di fondamentale<br />

importanza insegnare ai giovani che la pratica dell’attività sportiva ha la stessa importanza<br />

dello studio delle materie scolastiche.<br />

Attenti alla prevenzione<br />

a terapia dell’obesità in età evolutiva è difficile e molto spes-<br />

Lso inattuabile perché i farmaci usati per il trattamento dell’obesità<br />

in età adulta non sono indicati per l’utilizzo in età pediatrica.<br />

Anche la chirurgia è molto invasiva e deve essere riservata<br />

solo ai pazienti con obesità di grado elevato associata a<br />

complicanze. Riteniamo dunque molto importante educare i<br />

bambini ad una corretta e sana alimentazione, e incentivare la<br />

pratica di attività sportiva quotidiana.<br />

Si ringrazia il Prof Giuseppe Saggese<br />

Past-President Società Italiana di Pediatria<br />

Direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Pisa<br />

. . . . . . . . . LA NUOVA EPIDEMIA<br />

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