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<strong>Hod</strong> Benessere n° 45 - Novembre 2007 - Anno X - Periodico - Diffusione gratuita<br />
Lessico<br />
Famigliare
SERVIZIO CLIENTI<br />
dal lunedì al venerdì - tel: 339 2732763<br />
e-mail: info.cagnola@tiscali.it<br />
Dott. C. CAGNOLA s.r.l.<br />
Via A. Vannucci, 14 - 20135 Milano<br />
tel: 02 36524486 • fax: 02 36525436
EPARBIL<br />
il Disintossicante<br />
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Tisana del mese<br />
Consigli pratici per tutta la famiglia<br />
a cura della Dott.ssa Cagnola 7<br />
Una salute di ferro per un freddo inverno<br />
diSara Termini 10<br />
Lessico familiare<br />
diAndrea Bocchi Modrone 12<br />
Family Life<br />
di Carlo Rosso 16<br />
Combattiamo le graminacee<br />
a cura di Cinzia Boschiero 19<br />
Costellazioni familiari: cosa sono e<br />
come funzionano<br />
di Giuseppe Clemente 20<br />
Segnali di fumo a cura di<br />
Enzo Soresi,Claudio Bonfioli,Roberto Accinni 22<br />
Superiamo lo stress<br />
di Eugenio Luigi Iorio 24<br />
L’arte è la mia famiglia<br />
Intervista a Luigi Serafini<br />
a cura di Marina Robbiani 26<br />
L’oro blu che inonda i sensi<br />
di Frédéric Brollo 28<br />
A proposito del Natale, lo sapevate che...<br />
di Andrea Bocchi Modrone 36<br />
WELLNESS by<br />
Addobbi floreali per la casa nei giorni di festa38<br />
a cura degli esperti di Viridea<br />
Appuntamento con regali d’arte 39<br />
La domenica a far spesa in fattoria<br />
a cura di Paola Dall’Oglio 42<br />
Grasso fa male 44<br />
L’armonia<br />
a cura di Noi Due 47<br />
Benessere e voluttà, una vacanza perfetta 48<br />
Le scelte naturali<br />
per il trattamento della couperose<br />
di Piera Fileccia 50<br />
Collezioni al caffé<br />
a cura della Libreria Arti e Mestieri 52<br />
45<br />
Direttore Responsabile: Marina Robbiani<br />
Consulente Scientifico: Dott.ssa Cagnola<br />
Consulente Editoriale: Raffaella Ferrari<br />
Grafica: Marco Nava<br />
Pubblicità:<br />
info@hod.it - 333.1932913<br />
Edizioni Alice<br />
Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />
Tel 02.83.61.347<br />
info@hod.it - www.hod.it<br />
Stampa: LOGOS s.r.l.,<br />
via Liguria 2/4, Peschiera<br />
Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998<br />
A questo numero hanno collaborato:<br />
Roberto Accinni, Andrea Bocchi Modrone,<br />
Claudio Bonfioli, Cinzia Boschiero,<br />
Frédéric Brollo, Clementina Cagnola,<br />
Giuseppe Clemente, Paola Dall’Oglio,<br />
Piera Fileccia, Eugenio Luigi Iorio, Libreria<br />
Arti e Mestieri, Noi Due, Carlo Rosso, Luigi<br />
Serafini, Enzo Soresi, Sara Termini, Viridea.<br />
In copertina: © Mary Lynn Blasutta<br />
Vuoi ricevere HOD<br />
a casa?<br />
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Abbonarsi costa 25 euro<br />
per 5 numeri da versare<br />
su un semplice<br />
Vaglia nazionale<br />
intestato a:<br />
Marina Robbiani<br />
Via Col di Lana, 4<br />
20136 Milano<br />
www.hod.it<br />
info@hod.it<br />
HHOD 32<br />
1
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* Aperta giorno e notte<br />
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di fiale intramuscolo, in vena e sottocute<br />
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Corso Buenos Aires, 55 - Milano<br />
Tel 02.29 40 05 13 - Fax 02.29 51 37 32<br />
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Foto VillaCollection ®<br />
Dott.ssa Cagnola<br />
Echinacea radice t.t. 40 g<br />
Crisantemo Americano pianta t.t. 30 g<br />
Eleutherococco radice t.t. 20 g<br />
Curcuma radice t.t. 10 g<br />
A SCUOLA DALL’ERBORISTA<br />
Tisana del Mese<br />
… e il regalo di un piccolo pensiero su cui riflettere:<br />
“Il caos è spesso sorgente di vita,<br />
così come l’ordine può generare l’abitudinarietà”.<br />
Mescolate le erbe e mettetene un cucchiaio in 250 ml di<br />
acqua fredda, coprite e fate bollire lentamente per un quarto<br />
d’ora, colate e il vostro decotto è pronto.<br />
Bevete 2 tazze al giorno lontano dai pasti.<br />
Consigli pratici per tutta la famiglia<br />
Per prevenire l’influenza e l’aviaria (non se ne parla più, ma non dimentichiamola)<br />
Iniziamo dall’alimentazione:<br />
7 Bevete circa un litro e mezzo al giorno tra acqua minerale naturale, tisane, brodo vegetale<br />
non salato, spremute di frutta non zuccherate, succhi e centrifugati di frutta o verdure. I succhi<br />
di limone, di mela e di pompelmo a digiuno al mattino hanno effetto diuretico. Il succo di carota<br />
è un ottimo depurativo per il fegato così come quello di asparagi, che in più è diuretico. Il<br />
succo di sedano è invece un ottimo tonificante.<br />
7 Mangiate molta frutta (le mele sono disintossicanti) e molta verdura, preferendo quella dal<br />
sapore amaro (cicoria radicchio rosso, rucola, carciofi) perché stimola il fegato.<br />
Tranne che per i diabetici, è utile anche una settimana di cura dell'uva, che favorisce il drenaggio<br />
e decongestiona il fegato. Mangiate solo un chilo d'uva (da coltivazione biologica o biodinamica)<br />
per i primi tre giorni e due chili nei successivi, suddivisi tra mattino, mezzogiorno e sera.<br />
Se ne sentite il bisogno, nei primi giorni potete aggiungere qualche fetta di pane integrale,<br />
bevendo acqua oligominerale a volontà. In caso d'intolleranza alla buccia, potete centrifugare<br />
l'uva o sostituirla con il succo.<br />
7 Evitate i cibi industriali, conservati, elaborati, pesanti e gli<br />
alcolici. Limitate lo zucchero e il sale.<br />
Ma oltre all’alimentazione, non mi stancherò mai di dirlo, occorre<br />
depurare l’organismo. Per dare inizio alla nostra pulizia - e prevenzione<br />
- si può cominciare, ovviamente senza esagerare, con dei fermenti<br />
lattici (una scatola per una settimana) che andando avanti<br />
con l’inverno, continueremo a prendere per mantenimento nella<br />
dose di una fiala alla settimana. Dopo si può passare alla depurazione<br />
dell’organismo vera e propria con l’ausilio delle piante.<br />
HOD 45<br />
7
8<br />
HOD 45<br />
Tisana che<br />
depura<br />
il rene<br />
Infuso a base di:<br />
Betulla foglie t.t. g. 20<br />
Ortica foglie t.t. g. 20<br />
Orthosyphon foglie t.t. g. 20<br />
Tiglio fiori e brattee t.t. g. 20<br />
Anice verde frutti g. 10<br />
Menta piperita foglie t.t. g. 10<br />
Berne una tazza al mattino<br />
e una alla sera.<br />
Tisana che depura il fegato<br />
Infuso<br />
(ricordatevi che per fare l’infuso<br />
si versa l’acqua bollente sulle piante,<br />
e non il contrario)<br />
a base di:<br />
Tarassaco radice t.t. g. 40<br />
Combretto foglie t.t. g. 40<br />
Finocchio frutti g. 20<br />
Berne una tazza al mattino e una alla sera.<br />
Foto VillaCollection ®
Qualche consiglio in più:<br />
7 Ogni volta che uscite e, soprattutto, quando rientrate<br />
a casa, ricordatevi sempre di lavarvi le mani. È<br />
una norma uscita “ai tempi dell’aviaria”, ma bisogna<br />
continuare a farlo.<br />
7 Imparate a respirare bene, cosa che di solito non<br />
avviene: abituatevi ogni tanto a fermarvi, fate un bel<br />
respiro lungo e buttate fuori l’aria per dare capacità ai<br />
polmoni.<br />
7 Prima di portare in tavola la frutta, lavatela tutta, compresa<br />
quella che si può sbucciare, comprese arance e limoni. Per non<br />
dimenticarvi, pensate solo a quante mani (e non tutte lavate) le hanno toccate…<br />
7 In inverno, quando fa freddo, non fate mai cure dimagranti. Per perdere qualche<br />
chilo, aspettate altre stagioni.<br />
7 In questa stagione quando siete in città evitate di rimanere fermi al sole perché,<br />
come dicevano saggiamente una volta, è facile che poi vi venga il raffreddore. Ad<br />
esempio, invece di stare seduti su una panchina al sole, camminate.<br />
7 Dormite a sufficienza, possibilmente mantenendo gli stessi orari. Se siete abituati a<br />
spegnere la luce attorno a mezzanotte, cercate di non trasgredire di troppo il momento<br />
del sonno. A proposito, quante ore occorre dormire? In genere dalle 6 alle 8 ore per<br />
notte, ma ognuno ha i propri ritmi, ci sono persone che devono dormire di più, altre a<br />
cui basta di meno, ecco perché è importante (e salutare) conoscersi.<br />
7 Spruzzate 2/3 goccine di buoni oli essenziali balsamici - di eucalipto, mirto, lavanda<br />
- sul fazzoletto, ma anche sul cuscino e sul risvolto del lenzuolo per respirare meglio a<br />
letto. L’importante è usare oli puri e non tagliati..<br />
7 Per aumentare le difese dell’organismo, è importantissima in inverno la vitamina E,<br />
la migliore fra tutti gli antiossidanti anche per difenderci dall’inquinamento atmosferico.<br />
Negli alimenti, a parte nel germe di grano, la troviamo pochissimo, ma fa molto bene<br />
ed è una delle poche vitamine che non presenta il pericolo di sovradosaggio. Perciò,<br />
anche se doveste prenderne un po’ di più del normale non succede niente, mentre ad<br />
esempio la vitamina A, essendo liposolubile, può dare fastidio al fegato. Interessante<br />
anche la vitamina C con i suoi agrumi, ma prima di iniziare con gli integratori, io consiglio<br />
sempre di imparare a mangiare. Cercate di assumere tutto quello di cui avete<br />
bisogno dagli alimenti. Solo in un secondo tempo,<br />
quando sarete sicuri di quali sono le<br />
sostanze che realmente vi mancano,<br />
passate alle vitamine e<br />
agli integratori. Non “abbuffatevi”<br />
subito di tutto, come<br />
purtroppo molti tendono a fare!<br />
Per saperne di più:<br />
www.dottoressacagnola.it<br />
HOD 45<br />
9
10<br />
HOD 45<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CONSIGLI FAMIGLIARI<br />
Una salute di ferro…<br />
per un freddo inverno<br />
DR.SSA SARA TERMINI<br />
Eh già... l’estate ormai è andata, ed ha lasciato al suo posto l'autunno, con<br />
i suoi primi freddi e i suoi primi malanni. Ed ora che ci si avvicina al freddo<br />
il nostro corpo, carico delle tossine accumulate durante la stagione<br />
calda, è impreparato ad affrontare i primi raffreddori e i primi colpi di<br />
vento. Perché non provare, allora, ad aiutare l'organismo ad affrontare il<br />
cambiamento di stagione, assicurandoci e sostentendo una buona funzionalità<br />
dei fisiologici processi depurativi?<br />
Prima regola: depurare<br />
Come si fa a depurare efficacemente e in maniera naturale tutto l'organismo?<br />
Qualsiasi trattamento terapeutico per avere effetto deve iniziare da una buona depurazione, in<br />
quanto la maggior parte delle malattie derivano dalla quantità di tossine che si accumulano nel<br />
nostro organismo.<br />
Immettiamo sostanze tossiche dall'aria inquinata, dall’alimentazione, da liquidi, da farmaci e<br />
sostanze chimiche. Anche la stitichezza, la disbiosi intestinale, lo stress, le tossine emotive<br />
provocano accumulo di sostanze tossiche.<br />
Quando si ha sovraccarico di tossine, i sintomi iniziali sono foruncolosi, cattiva digestione, gusto<br />
amaro in bocca e calo delle difese immunitarie. Per non aggravare tutti questi sintomi iniziali è<br />
bene procedere alla disintossicazione e al drenaggio delle tossine. La dieta e gli elementi nutritivi<br />
possono essere d’aiuto. Il fegato è capace di rigenerarsi se la dieta è adeguata e fornisce tutti gli<br />
elementi nutritivi essenziali incluse le proteine e le vitamine del complesso B, la vitamina C ed E.<br />
Eparbil: Un aiuto naturale per depurare<br />
l’organismo e favorire la digestione<br />
Anche con una dieta bilanciata e l’integrazione di cibi o integratori<br />
probiotici è possibile mantenere in salute la funzionalità<br />
intestinale riducendo i disturbi digestivi, coliti e stipsi.<br />
Con l’aiuto della fitoterapia inoltre è possibile depurare efficacemente<br />
e in maniera naturale tutto l’organismo. Molte<br />
sono le piante medicinali e le spezie capaci di depurare l’organismo.<br />
La ditta dott. C. Cagnola ha<br />
formulato e realizzato Eparbil, un integratore<br />
naturale in capsule vegetali, a base di componenti<br />
attivi e di estratti secchi di piante in grado di coadiuvare le fisiologiche<br />
funzioni del fegato e la depurazione dell’organismo.<br />
Eparbil è a base di curcuma, tarassaco, frangola, combreto<br />
e crisantemo americano.
Grazie ai suoi curcuminoidi (curcumina), la<br />
curcuma, è in grado di prevenire i tumori a<br />
stomaco, intestino, colon, pelle e fegato. Basta<br />
un cucchiaino da tè al giorno per insaporire le<br />
pietanze e trarne beneficio. A questa spezia<br />
indiana vengono inoltre attribuite proprietà<br />
aniossidanti, antinfiammatorie e epatoprotettrici<br />
del fegato. Il tarassaco, oltre che favorire<br />
una corretta funzionalità della bile, per la ricchezza<br />
di inulina, aiuta a mantenere attiva la<br />
flora batterica e quindi il <strong>benessere</strong> di tutto<br />
l’organismo. Inoltre viene considerato un ottimo<br />
depurativo e diuretico. La frangola è utile<br />
per stimolare le funzioni intestinali. Il crisantemo<br />
americano svolge invece un’azione tonica-protettiva<br />
a livello epatico per l’attivazione di<br />
meccanismi di detossificazione del fegato.<br />
Inoltre è da attribuire a questa pianta, in sinergia<br />
con il combreto, anche un’attività<br />
drenante biliare che, con la sua azione coleretica<br />
favorisce l’eliminazione biliare di colesterolo<br />
e trigliceridi.<br />
Eparbil è un prodotto Dott.C. Cagnola<br />
srl Milano: si trova disponibile in confezioni<br />
da 45 capsule vegetali.<br />
Seconda regola: rinforzare<br />
Trascorrere l’inverno senza neanche un raffreddore<br />
è un’impresa davvero ardua. Tuttavia<br />
una dieta sana può rafforzare il sistema<br />
immunitario e mettere il nostro corpo nelle<br />
condizioni migliori per lottare contro il raffreddore<br />
e l’influenza, come cominciano ad indicare<br />
anche alcune ricerche scientifiche.<br />
L’arrivo dei primi freddi favorisce l’insorgenza<br />
dei disturbi di stagione a danno dell’apparato<br />
respiratorio: può capitare però che per tutta<br />
la stagione invernale adulti e più frequentemente<br />
i bambini siano ripetutamente da<br />
queste patologie definite “recidivanti”. Queste<br />
patologie causano nel tempo sintomi (quali<br />
debolezza, astenia, inappetenza ecc..) che<br />
insorgono principalmente per un calo delle<br />
difese immunitarie spesso a seguito dell’assunzione,<br />
per lunghi periodi, di farmaci quali<br />
antibiotici, cortisonici e antinfiammatori. In<br />
questo caso, nonostante la terapia farmacologica,<br />
i disturbi dopo breve tempo ricompaiono.<br />
È bene dunque iniziare una prevenzione<br />
prima dell’arrivo dell’inverno per rinforzare<br />
le difese immunitarie dell’organismo.<br />
Echinaci-gola sciroppo<br />
Un aiuto naturale contro la stagione fredda<br />
per rinforzare la gola e i bronchi:<br />
per adulti e piccini<br />
Echinaci gola è uno sciroppo contenente estratto di<br />
propoli ed estratti secchi di echinacea, ribes nero e<br />
agrimonia; le piante contenute in questo preparato<br />
sono particolarmente indicate per le affezioni respiratorie<br />
dell’orofaringe in quanto agiscono sinergicamente e<br />
in modo specifico per questo tipo di problemi.<br />
La propoli offre una barriera contro le malattie da<br />
raffreddamento e la sua azione può essere sinergica<br />
all’echinacea, alla rosa canina e al ribes nero:<br />
insieme questi rimedi sono un vero scudo contro i primi freddi. Il<br />
succo di kiwi svolge un’azione rinfrescante e grazie all’elevato contenuto<br />
di vitamina C, favorisce le difese naturali dell’organismo.<br />
Echinaci gola è un preparato ideale per tutta la famiglia ed è privo di saccarosio.<br />
Echinaci gola è gradito dai bambini per il suo sapore fresco e per l’aroma alla fragola.<br />
Echinaci gola sciroppo è un prodotto dott C.Cagnola srl Milano:<br />
si trova disponibile in flacone da 150 ml.<br />
Per un corretto uso di questi prodotti<br />
chiedete sempre consiglio al vostro medico, farmacista o erborista. 11<br />
HOD 45
12<br />
HOD 45<br />
DALLA COPPIA . . . . . . . . . . . . . . . ALLA FAMIGLIA?<br />
Lessico<br />
Famigliare<br />
di Andrea Bocchi Modrone<br />
L'uomo è un animale sociale.<br />
Le persone non sono fatte per vivere da sole<br />
A el<br />
1963 Natalia Ginzburg lasciò ai posteri uno spaccato<br />
della sua famiglia in un racconto autobiografico che le valse<br />
il premio Strega e con toni nostalgici e morbidi fece apprezzare<br />
ai suoi lettori il bello di una famiglia unita. Sfogliando le pagine si hanno<br />
veri e propri quadri animati che lasciano nel cuore il sapore dolceamaro dei<br />
ricordi. Si rimpiangono le crostate di mele, gli odiosi preparativi che precedono<br />
una festa, persino i rimbrotti che seguono le marachelle o la severità del padre<br />
Giuseppe, dispotico e tenero allo stesso tempo. La famiglia in quel libro è il fulcro<br />
di un universo, unico punto fermo di fronte ad un mondo che ruota vorticosamente<br />
verso il futuro. Ho amato quel romanzo. In esso mi sono riflesso perdendomi e rievocando uno<br />
spaccato che dista anni luce da quello che conosco e che ho conosciuto. Ma le famiglie non sono<br />
tutte come quella descritta dalla celebre scrittrice, libere dal peccato e sicure da ogni turbamento,<br />
non esiste un lessico univoco. Spesso quel fulcro serenante diventa costrizione, carcere e a volte,<br />
nei casi più drammatici sepolcro. E non mi riferisco ai matrimoni organizzati, quelli sono il problema<br />
minore, ma alla coppia in sé, quel concetto astratto a cui gli innamorati anelano con lo stesso<br />
zelo con cui un adolescente che gioca a calcio nel cortile di casa aspira di far parte, un giorno, della<br />
Nazionale senza considerare gli allenamenti, i ritiri, le trasferte, gli infortuni e naturalmente la<br />
selezione naturale: Madre Crudele di cui Leopardi ci aveva dato un’idea nelle sue opere. Vivere da<br />
soli è difficile, ma vivere in coppia, quando scoppia può diventare un inferno, per se stessi e per chi<br />
circonda, facendo emergere dinamiche più bestiali che umane. Le<br />
ripicche malcelano torti subiti, insofferenze, tradimenti, colpe perdonate<br />
solamente a parole, insoddisfazioni sessuali, professionali,<br />
sentimentali…famigliari.<br />
Vivere è una cosa troppo seria<br />
per parlarne seriamente<br />
(Oscar Wilde)<br />
Fi sente spesso dire che il matrimonio è la tomba<br />
dell’amore. E questo posso anche accettarlo e<br />
comprenderlo. Sposi una gazzella dai capelli biondi<br />
e gli occhi azzurri, dolce come il miele, e non appena si toglie<br />
il velo nuziale vedi la ricrescita ca-stano scuro che tradisce le sue<br />
(Seneca)
origini. Passi. Dopo qualche anno ti ritrovi un panzer prussiano<br />
con il fisico di una cantante li-rica e la voce di un<br />
tenore, e capisci perché la mamma della sposa, il fatidico<br />
giorno del sì, rideva invece di piangere avvolta in<br />
quella palandrana che sembrava il telo del Circo<br />
Orfei. Passi. Ti vendichi tracannando birra per<br />
adeguarti alla tua legittima consorte. Passi. Ti<br />
tradisce con il lattaio. Povero lui. Passi. Ma... potrei<br />
adeguarmi a tutto tranne che a una cosa.<br />
La mancanza di ironia. Le coppie che si<br />
prendono troppo sul serio mi danno un<br />
senso di strana agitazione, la stessa<br />
pace strana che precede la venuta di un<br />
uragano. Il dialogo è fondamentale, certamente,<br />
ma è altrettanto indispensabile sapere ridere di se stessi<br />
se si vuole vivere e non limitare ad esistere elaborando<br />
rimpianti e tessendo strategie di vendetta arrendendosi ad un<br />
futuro a due, punto e stop. Il sentimento con gli anni cambia - e non<br />
solo dopo il fatidico settimo anno, fidatevi - ma se manca l’ironia non c’è imeneo che tenga.<br />
Si scoprirà allora che quel panzer prussiano dai capelli tinti ha un sacco di buone qualità, ci si<br />
accorgerà che in fondo grasso è bello e ci si sentirà liberi di sorridere all’unisono di quei difetti<br />
che sono la vera unica salvezza di una coppia, moderna e non.<br />
Nuove famiglie crescono<br />
“Nel ’68, quando ho lasciato il mio Paese per andare in Senegal, ero una ventenne<br />
avida del mondo, tanto bella quanto ingenua. Immaginate la scena, arrivo lì, tra<br />
palazzoni e auto sfreccianti e m’innamoro di un pittore belga che mi ritrae da mattina<br />
a sera. In un attimo ci fidanziamo, cioè, a me pareva così, almeno finché non è<br />
sbucato fuori l’altro…”<br />
(Ken Bugul, scrittrice senegalese)<br />
Ful panorama della famiglia ne è spuntata una nuova. Se negli anni settanta<br />
una coppia moderna era quella che faceva naturismo e rifiutava il sacramento<br />
del matrimonio, oggi, nell’era dei pacs, dei dico e di altre sigle inintelligibili<br />
l’unica cosa che appare chiara è che la gaia coppia<br />
ruba parecchi punti a quella<br />
tradizionale e a quella moderna che<br />
moderna ormai non è più. Le donne<br />
sono stanche degli uomini, gli uomini<br />
delle donne. Nella nuova coppia lui<br />
abbasserà l’assetta del wc rispettosamente<br />
per non offendere lui, e lei eviterà<br />
di farsi vedere da lei con quella ridicola<br />
maschera di argilla. Ci sono i centri <strong>benessere</strong><br />
per questo genere di nefandezze.<br />
I divi di una volta erano irraggiungibili da<br />
parte del pubblico femminile perché<br />
13<br />
appunto divi, oggi sono inarrivabili per-<br />
HHOD 45
14<br />
HHOD 45<br />
ché gay. E se gay non sono? Beh basta far finta di esserlo per poter vendere di più e sbancare al<br />
botteghino. Internet farà la sua parte. Paperina? Lesbica. Paperino? Gay, ovvio. Qui, Quo, Qua? Figli<br />
di una curiosa inseminazione artificiale. Nonna Papera? Un relitto della vecchia società borghese.<br />
Andate… ma non moltiplicatevi<br />
8cco l’ultima provocazione<br />
di Corinne<br />
Maier, scrittrice e psicanalista<br />
francese. Esce a fine anno,<br />
edito da Bompiani, il suo nuovo libro<br />
scandalo No Kid, ovvero Quaranta<br />
ragioni per non avere figli (e leggendo<br />
il testo se ne possono intuire almeno il<br />
doppio), epinicio della vita di coppia,<br />
sì, ma senza figli, per favore: “Ci sono<br />
dei momenti in cui mi chiedo se ho<br />
fatto la scelta giusta e comincio a pensare<br />
a cosa avrebbe potuto essere la<br />
mia vita senza figli. Mi rendo conto<br />
insomma che certe scelte implicano<br />
certi sacrifici… Quindi sì a volte mi<br />
pento”.<br />
Provocazione? In parte sì. Disgregando<br />
il mito dei figli come piezz’ecore, la Maier mette in luce diverse questioni scomode sul ruolo<br />
dei figli nella società. Dopo averla ascoltata è impossibile non guardare con occhio diverso le<br />
famiglie che la domenica spingono passeggini e raccolgono giocattoli nei parchi o sulle spiagge.<br />
Se potessero tornare indietro lo rifarebbero? “Oggi gli adulti proiettano un’infanzia ideale sui figli,<br />
viziandoli senza responsabilizzarli. Nel contempo, ci si aspetta così tanto da loro in termini di<br />
socievolezza, di risultati scolastici, di eccellenza, di successo che i genitori saranno per forza delusi<br />
e i figli schiacciati dal peso della pressione”.<br />
Secondo la scrittrice francese<br />
spesso i figli diventano anche pretesto<br />
per vivere una relazione miserabile e<br />
dare sfogo alle proprie frustrazioni,<br />
creando poi una generazione di frustrati<br />
in potenza. La ricetta che lei propone<br />
per una società migliore è<br />
dunque quella che pensa al proprio<br />
<strong>benessere</strong> senza la procreazione. E se<br />
una donna le rispondesse che la sua<br />
più bella realizzazione l’ha avuta nella<br />
maternità? “Avrei dei dubbi sulla sua<br />
sincerità: mi interesserebbe andare<br />
oltre le apparenze e scavare nel vissuto<br />
di questa persona”.<br />
Tutte le immagini di questo articolo sono di Matt Groening.<br />
The Simpson © and Twentieth Century Fox Film Corporation<br />
(tratte da “I Simpson - Il film”).
Quando i mulini erano bianchi…<br />
Tanti anni fa, quando i mulini erano bianchi e la<br />
televisione aveva un solo canale, mi sentivo spesso<br />
dire che in passato le cose erano<br />
differenti: il divorzio era uno dei<br />
peccati capitali, non faceva perdere<br />
la vista come il sesto comandamento<br />
ma ti faceva perdere la faccia.<br />
Mi immaginavo una società<br />
permeata da una nuvola dorata in<br />
cui i lupi erano solo nei boschi, lontano<br />
dal mondo civile e correvi<br />
rischi solo se non ascoltavi la<br />
mamma e andavi in giro con un<br />
ridicolo cappuccetto rosso. I papà<br />
erano casa e famiglia e le mamme<br />
casa e casa, felici e contente.<br />
Provavo un certo rammarico ed<br />
una certa apprensione, dall’alto dei<br />
miei sei anni, su ciò che mi aspettava.<br />
La famiglia era baluardo,<br />
scudo e fortezza: stato e chiesa promuovevano spot<br />
similari con termini differenti. Peppone e Don<br />
Camillo in fondo non erano così diversi, promuovevano<br />
semplicemente lo stesso detersivo che veniva<br />
commercia-lizzato sotto marchi differenti. Non indosserò mai<br />
il cappuccio rosso, cercavo di convincermi. Starò alla larga<br />
dal bosco. Poi mi accorsi che le fragole di bosco erano<br />
migliori di quelle del bottegaio e feci la mia prima capatina<br />
fuori dagli schemi. Attraversai il bosco e giunsi ad<br />
una collina. Il panorama da lì era veramente differente.<br />
Per la prima volta mi accorsi che, di lontano, la gente<br />
del villaggio era molto diversa, come dare un’occhiata<br />
alle quinte dall’altra parte del palcoscenico. Scoprii<br />
le pecche dei personaggi che popolavano quella<br />
vecchia società da cartolina di manichini gestiti da un<br />
diabolico burattinaio. Vidi come piangeva Colombina<br />
pensando ai tradimenti del suo Arlecchino, provai simpatia<br />
per il Dott. Balanzone che strizzava l’occhio a<br />
Pulcinella alla faccia della virago che gli avevano<br />
appioppato per moglie. Il lupo non è poi così cattivo,<br />
la strega di Hansel e Gretel? In fondo la parte<br />
migliore di noi, l’unica che ha capito che nella<br />
gabbia bisogna mettere il conformismo<br />
e la massificazione in ragione<br />
della genialità, della libertà e<br />
della gioia. Ama, per il resto fa’<br />
ciò che vuoi. 15<br />
HOD 45
22<br />
HOD 45<br />
UNA COPPIA DI. . . . . . . . . POLMONI DA SALVAGUARDARE<br />
SEGNALI<br />
DI FUMO<br />
TRATTO DA UNO STUDIO A CURA DI:<br />
DR. ENZO SORESI - PRIMARIO EM. DI PNEUMONOLOGIA, OSPEDALE DI NIGUARDA, MILANO<br />
DR. CLAUDIO BONFIOLI - RESP. SERVIZIO DI RADIOLOGIA, POL. S. MARCO, ZINGONIA (BG)<br />
DR. ROBERTO ACCINNI - RICERCATORE C.N.R. OSPEDALE DI NIGUARDA, MILANO.<br />
C. Oldenburg, FagendStud#8BF<br />
È ormai a conoscenza di tutti che il fumo rappresenta<br />
un fattore di rischio per malattie cardiovascolari,<br />
respiratorie e neoplastiche. Il<br />
danno organico che porta alla malattia conclamata<br />
è il risultato del danno biologico che si<br />
riproduce ai diversi livelli del metabolismo cellulare<br />
soprattutto a seguito dello stress ossidativo,<br />
associato ad un certo numero di malattie<br />
infiammatorie polmonari che includono l’asma,<br />
la sindrome da stress respiratorio, la<br />
fibrosi cistica, il cancro del polmone… I polmoni<br />
sono infatti esposti al danno ossidativo<br />
come sono esposti ad un ambiente ricco di<br />
ossigeno e tossine.<br />
N onostante<br />
esista da tempo la prevenzione<br />
primaria dal fumo di<br />
sigarette, così come leggi che<br />
affrontano il problema del fumo passivo nelle aree pubbliche, si è potuto fare poco per<br />
ottenere una significativa riduzione di fumatori in Italia, la cui percentuale è del 35% per i<br />
maschi e del 25% per le femmine, equivalente a circa 14 milioni di fumatori. Inoltre l’OMS<br />
(Organizzazione Mondiale per la Sanità) prevede che nel 2015 le morti causate dal tabac-<br />
co rappresenteranno il 10% della totalità, superando del 50% quelle dovute all’AIDS.<br />
O ggi<br />
i trattamenti antifumo in tutto il mondo, ufficialmente riconosciuti<br />
dall’OMS, hanno come cardine l’uso dei derivati della nicotina (peraltro<br />
prodotti di banco) ed in parte del farmaco Vareniclina Champix che, proposto<br />
dopo studi controllati, ottiene fino al 40% di stop dal fumo. Se il medico di famiglia si<br />
impegnasse verso i suoi assistiti fumatori proponendo questi due presidi farmacologici e<br />
rendendosi disponibile a periodici colloqui di sostegno, potrebbe ottenere dal 10 al 15% di<br />
cessazione dal fumo ad un anno di osservazione; naturalmente senza alcun riconoscimento<br />
da parte delle ASL e quindi partendo semplicemente da una forte motivazione personale,<br />
sempre che anch’egli non rientri nella percentuale di soggetti fumatori… Precisando al<br />
proposito che la percentuale di fumatori nell’area sanitaria è equivalente alla percentuale<br />
generale della popolazione italiana, ricordiamo che la semplice proposta del medico di<br />
famiglia al suo assistito di smettere di fumare ottiene (dato assolutamente da non sottovalutare)<br />
il 2% di risultati di cessazione del fumo ad un anno di osservazione.
Due novità diagnostiche<br />
Da qualche anno, sulla base di deludenti risultati riguardanti la prevenzione primaria in Italia, ci<br />
siamo impegnati nell’affrontare il tema della prevenzione secondaria per valutare la possibilità<br />
di identificare - alla luce di innovative indagini diagnostiche - il reale fattore di rischio di ogni<br />
fumatore, e la possibilità di correggerlo o almeno contenerlo nel caso, purtroppo assai frequente,<br />
che il fumatore non riuscisse a smettere. Le grandi novità che ci hanno permesso questa<br />
scelta derivano dall’area diagnostica e sono:<br />
1) La possibilità di eseguire ai fumatori un<br />
pannello di esami del sangue in grado di valutare<br />
il bilancio ossidativo individuale;<br />
Cigars - Razzia (Gerard Courboulex)<br />
2) La comparsa da qualche anno, come presidio<br />
diagnostico, della TAC spirale (TAC-S)<br />
del torace, in grado di dare in pochi minuti<br />
una lettura morfologica analitica dell’apparato<br />
respiratorio. E cioè di identificare da una<br />
parte tutti i danni anatomici espressi dopo<br />
vari anni di fumo, dall’altra di diagnosticare i<br />
tumori polmonari di dimensioni inferiori ad<br />
un centimetro, spesso non visibili alla radiografia<br />
standard del torace. Inoltre la nostra<br />
attenzione, come gruppo di lavoro che si<br />
occupa da anni di danni da fumo, non si<br />
limita ad assumere la TAC spirale ai fini di<br />
una diagnosi precoce del tumore polmonare,<br />
ma considera la prima TAC-S del<br />
fumatore abitudinario sopra ai 20 anni un<br />
elemento importante per evidenziare il<br />
danno morfologico indotto dal fumo sull’apparato<br />
broncopolmonare.<br />
Queste due nuove modalità di indagini, biochimica e radiologica, ci consentono oggi<br />
un profilo biologico individuale sui singoli fumatori. Si possono dunque osservare,<br />
come è avvenuto nella nostra casistica, fumatori di oltre 20 sigarette al giorno per<br />
40 anni con limitati danni biologici, e fumatori invece molto più modesti e più giovani con danni<br />
respiratori e cardiovascolari molto più elevati. D’altra parte, se con la TAC-S siamo in grado di<br />
valutare il danno anatomico individuale, ad esempio la presenza di enfisema limitato ai lobi<br />
superiori, già questo rilievo può sensibilizzare il medico curante e tenere sotto più stretto controllo<br />
il paziente, in quanto più esposto a rischio sia neoplastico che infettivo.<br />
Ma la vera grande novità è che per la prima volta il medico di famiglia ha la reale<br />
possibilità di “toccare con mano” i danni anatomici genericamente descritti al<br />
fumatore, ed impostare quindi una prevenzione molto più specifica sia per i<br />
danni della funzionalità respiratoria che per quelli cardiovascolari. Diverso infatti è leggere sul<br />
pacchetto di sigarette “il fumo uccide”, dall’osservare con la TAC-S i primi nefasti segnali di un<br />
danno organico sia a carico del polmone che delle coronarie; oppure la lieta sorpresa di notare<br />
come un fumatore incallito sia esente da danni o per semplice fortuna genetica, o per uno stile<br />
di vita ottimale, nonostante il fumo, per quanto riguarda l’alimentazione e l’abitudine a praticare<br />
23<br />
uno sport o comunque del fitness con costanza.<br />
HOD 45
20<br />
HOD 45<br />
PER MIGLIORARE . . . . . . . . . . LE RELAZIONI FAMILIARI<br />
Costellazioni familiari:<br />
cosa sono e come funzionano<br />
DI GIUSEPPE CLEMENTE<br />
Giuseppe Clemente<br />
La maggior parte dei problemi che sorgono nella vita di ciascuno<br />
di noi ha un’origine che si può far risalire alla famiglia.<br />
I nostri genitori sono le persone da cui nasciamo e gli altri<br />
componenti ci sono stati vicini da sempre. Questo insieme di individui,<br />
con quelli nati prima di loro, appartenenti allo stesso ceppo, formano<br />
un sistema in cui tutti sono interconnessi e si influenzano gli uni con<br />
gli altri. E, come le parti di uno stesso organismo vivente, ogni componente<br />
ha una propria posizione, una determinata funzione ed una vitalità:<br />
l’insieme di questi fattori contribuisce al <strong>benessere</strong> dell’organismo;<br />
così come, invece, una variazione di uno di questi fattori può portare<br />
ad un malessere dell’intera struttura.<br />
I l<br />
lavoro delle costellazioni può risistemare il proprio sistema<br />
familiare, con il risultato di aiutare a superare difficoltà, sciogliere<br />
vincoli e identificazioni inconsce, migliorare le relazioni, gestire<br />
separazioni e nuove unioni, portare chiarezza nella vita affettiva, abbandonare comportamenti<br />
limitanti automatici e ripetitivi. Ma è utile anche a raggiungere obiettivi concreti come portare a<br />
compimento progetti in ambito professionale.<br />
Una costellazione, in pratica, si svolge così: immaginate di essere in una stanza con persone<br />
che non conoscete e di scegliere, tra loro, secondo il vostro sentire, chi potrà rappresentare voi,<br />
chi vostro padre, chi vostra madre e così via, fino a completare una sorta di ritratto di famiglia.<br />
Voi per il momento rimanete all’esterno di questo quadro e spostate i componenti, senza dare<br />
loro alcuna spiegazione,<br />
sempre seguendo le vostre<br />
sensazioni.<br />
Immediatamente i partecipanti<br />
alla vostra “costellazione”<br />
cominceranno a<br />
sentire ciò che i membri<br />
della famiglia hanno provato<br />
nella loro vita: dal senso<br />
del dolore fisico alle<br />
emozioni nei confronti<br />
degli altri. Quello che si<br />
crea è un campo di energia<br />
che viene definito “morfo-
genetico”. Successivamente, con l’aiuto del costellatore – che invita, ed aiuta, le persone ad<br />
esprimere ciò che sentono – i rappresentanti si cominciano a muovere, fino a trovare una nuova<br />
posizione, nelle quale si sentiranno più a loro agio. Ed ecco che a questo punto sarete voi a<br />
entrare nella costellazione per sentire di farne parte.<br />
Le costellazioni sono rivolte a tutti e riescono a produrre risultati positivi anche in tempi<br />
brevi: alla fine di una singola sessione di rappresentazione spesso si creano cambiamenti che<br />
diventano evidenti nei giorni e nei mesi successivi.<br />
Le costellazioni si possono fare sia in gruppo che individualmente. Nel secondo caso, per rappresentare<br />
i componenti nella costellazione si usano oggetti simbolici – ad esempio cuscini –<br />
che assumono la funzione dei diversi membri della famiglia.<br />
Si può iniziare con un’esperienza da osservatore esterno o come rappresentante di costellazioni<br />
di altri. Anche in questo caso si possono avere effetti positivi, come per esempio “capire”, o<br />
meglio sentire e rivivere conflitti o sensazioni che fanno parte del proprio vissuto: è un aiuto a<br />
superare modelli negativi o sbloccare situazioni difficili.<br />
GIUSEPPE CLEMENTE<br />
laureato in Scienze Politiche, Counselor a indirizzo relazionale<br />
basato su tecniche psico-corporee (iscritto all’albo FAIP),<br />
ha un Master in Programmazione Neuro Linguistica, una formazione in Ipnosi Eriksoniana,<br />
in Coaching, in Costellazioni Familiari e Organizzative.<br />
Attualmente si occupa di Costellazioni Familiari e Organizzative,<br />
di Life e Business Coaching, in gruppo e individuale.
16<br />
HOD 45<br />
IMPRESA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FAMIGLIA<br />
Family Life<br />
INTERVISTA AL PROF. CARLO ROSSO A CURA DI MARINA ROBBIANI<br />
Si parla tanto di famiglia, ma cos’è esattamente? Un’istituzione, una condizione sociale, una fede, una sistemazione, una<br />
ricerca di sicurezze, un modo di essere o sentirsi rispettabili, la conferma di un amore, un contenitore di ansie, la speranza di<br />
un futuro, il rifugio alla solitudine, un luogo di complicità/solidarietà/omertà/violenza/ipocrisia/gioia/amore…<br />
Professor Rosso, che cos’è oggi la famiglia?<br />
a famiglia è un’organizzazione di relazioni tra persone che appartengono a generazioni dif-<br />
Lferenti e hanno ruoli differenti in seno ad essa. Ma ciò che la rende particolare, tra le<br />
diverse organizzazioni umane, è che i soggetti della famiglia sono legati tra loro poiché<br />
persone, a prescindere dai ruoli che in essa inevitabilmente hanno.<br />
Ovviamente la famiglia è un’organizzazione instabile, che con i cambiamenti sociali e culturali<br />
muta continuamente.<br />
Può essere più chiaro?<br />
d esempio il fenomeno della “famiglia lunga”, ossia la permanenza dei figli nella famiglia<br />
Ad’origine a causa delle difficoltà a trovare un’occupazione, una casa, ma più in generale,<br />
a causa della difficoltà a fare scelte definitive. Tale fenomeno è particolarmente evidente<br />
in Italia e crea nuovi problemi. Pensi alle criticità intra familiari e sociali che pone la convivenza<br />
di due generazioni adulte. La difficoltà a lasciare il nido, a posticipare la creazione di una nuova<br />
famiglia ritarda la comparsa sulla scena di una nuova generazione, si sta perdendo il ritmo del<br />
succedersi delle generazioni. D’altronde i genitori colludono con questi figli, hanno investito così<br />
tanto in loro che difficilmente insisteranno perché questi escano di casa. Questi genitori sottostimano<br />
i vantaggi emancipativi dei figli e sono molto più preoccupati della solitudine che si<br />
verrebbe a creare nella condizione di nido vuoto.<br />
Un altro esempio è la “famiglia monogenitoriale” che ormai, a seguito del crescente numero<br />
di divorzi, ha assunto una sua precisa dignità statistica. Con il divorzio, i figli erano affidati alla<br />
madre ed ora, pur vigendo l’affido condiviso, i figli sono lo stesso, di norma, assegnati al domicilio<br />
materno, con un possibile rischio indebolimento del ruolo paterno.<br />
Ma ci sono anche le “famiglie allargate” dove a seguito di separazioni e ricostruzione di nuovi<br />
nuclei familiari si ritrovano sotto lo stesso tetto figli di precedenti matrimoni. Qui, all’ovvietà della<br />
precedente convivenza (positiva o negativa) segnata dal legame di sangue, subentra la necessità<br />
di costruire una rete di affetti e di buona convivenza tra persone che non si sono scelte.<br />
Pensi a due adulti, entrambi con figli, che iniziano una nuova relazione. È un lavoro difficile, che<br />
mette a dura prova la tenuta di queste nuove unioni e assorbe molte energie psicologiche.<br />
Come vede lo scenario familiare è oggi assolutamente vario e anticonformista.
Insomma la famiglia tradizionale si è frantumata.<br />
eh, diciamo che la famiglia tradizionale convive insieme a queste nuove tipologie di famiglie.<br />
BTenga presente che nonostante i tassi di separazione in costante crescita, il matrimonio, la<br />
convivenza di coppia, la costruzione di una famiglia rimangono mete molto desiderabili e,<br />
nonostante l’orientamento autoreferenziale della coppia odierna, essa rimane un referente centrale<br />
per la società perché si fa carico non solo dell’allevamento ma anche dell’educazione e di un sostegno<br />
prolungato delle nuove generazioni. Insomma, le persone desiderano costruire e conservare<br />
buone relazioni affettive, desiderano formare delle famiglie, v’investono non poche energie, ma<br />
sempre più spesso non riescono nel tempo a mantenerle adeguate alle loro esigenze.<br />
Quindi il nostro tempo è caratterizzato da qualcosa che rende più difficile la difesa della<br />
famiglia.<br />
Sì è così! Francamente io non mi sento di affermare che la famiglia sia un’istituzione in crisi,<br />
piuttosto oggi è più difficile conservare il legame di coppia e questo si riflette inevitabilmente<br />
nella realizzazione della teoria di separazioni a cui assistiamo.<br />
Allora il “male” sta nella<br />
coppia.<br />
’una lettura interes-<br />
E sante. Non è l’unica,<br />
ma indubbiamente la<br />
crisi odierna del sistema<br />
coppia - e qui volutamente<br />
uso la parola crisi - ha avuto<br />
un ruolo, e lo ha tuttora,<br />
nella creazione della costellazione<br />
delle nuove tipologie<br />
familiari.<br />
Il legame familiare, e più in<br />
specifico quello coniugale,<br />
presenta un’anima tensionale<br />
- drammatica. La coppia<br />
si deve cimentare con<br />
l’impresa di tenere insieme<br />
in modo produttivo e creativo<br />
la differenza originaria di<br />
genere (uomo e donna)<br />
con i connotati culturali e di<br />
storia familiare che essa<br />
comporta. Per questo motivo<br />
la coppia è attraversata<br />
fisiologicamente da crisi e<br />
conflitti, che, mi consenta<br />
un’annotazione terapeutica,<br />
non vanno temuti e allontanati<br />
ma affrontati.<br />
E se la crisi fosse nella coppia? Affrontiamola…<br />
Quindi, i problemi sono<br />
insiti nella differenza di<br />
genere, costituzionale alla<br />
coppia eterosessuale…<br />
on esattamente. Stare<br />
Ninsieme presenta criticità<br />
costanti nelle<br />
diverse epoche quali quelle<br />
che ho espresso, ma è la coppia<br />
d’oggi, la coppia romantica,<br />
quella che si è formata a prescindere<br />
dai desideri genitoriali,<br />
che ha nell’amore la sua<br />
origine e senso, che contiene<br />
in sé il seme del fallimento.<br />
Lei dunque sostiene che la<br />
causa dell’odierna crisi della<br />
coppia sia l’amore. Mi scusi,<br />
ma non è il contrario: l’amore<br />
crea la coppia e poi la famiglia?<br />
Abbiamo ragione entrambi.<br />
Però è vero, la mia affermazione<br />
necessità di un<br />
chiarimento. Vede, un’immagine<br />
centrale della nostra<br />
società è quella dell’amore<br />
romantico, uno stretto<br />
legame sentimentale che<br />
porta all’altare e poi dura tutta<br />
“Dance Me to the End of Love” di J.Vettriano,<br />
The Art Group Limited, Londra.<br />
HHOD 45<br />
17
FIORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . PER NATALE<br />
38 Addobbi Floreali per<br />
la Casa nei Giorni di Festa<br />
HOD 45<br />
A CURA DEGLI ESPERTI VIRIDEA<br />
Gli addobbi natalizi più tradizionali si caratterizzano per la scelta di<br />
tonalità classiche ed eleganti: rosso, verde, oro e argento. I fiori<br />
maggiormente utilizzati per questo tipo di composizioni sono le<br />
orchidee e le rose, queste ultime soprattutto nella tonalità “rosso perlato”,<br />
calda e non troppo accesa. Per renderli ancora più speciali, bouquet come<br />
questi vengono spesso spruzzati con appositi spray dorati o argentati.<br />
Amaryllis e Anthurium sono invece i fiori più indicati per addobbi<br />
d’ispirazione rustica: in questo caso i colori da preferire sono quelli<br />
caldi, il rosso e il verde.<br />
Importante tendenza del Natale 2007 è inoltre quella<br />
delle composizioni dal gusto etnico; per questo<br />
tipo di addobbi sono molto diffusi i fiori esotici,<br />
sempre in tonalità calde ma ravvivate da forti contrasti<br />
cromatici: arancione, marrone, bronzo, rosso.<br />
Le composizioni destinate ad essere usate<br />
come centrotavola, in particolare, sono<br />
solitamente realizzate su supporti come<br />
piatti o coppe, e vengono arricchite con nastri,<br />
sfere decorative e candele di colore rosso,<br />
panna o argento.<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
www.viridea.it<br />
La base per tutti gli<br />
addobbi floreali natalizi<br />
è principalmente verde;<br />
i materiali più utilizzati<br />
sono foglie di quercia,<br />
ilex verticillata rosso e<br />
gold, vischio, agrifoglio, a cui si aggiungono eventualmente piccoli<br />
frutti, pigne, cannella o ricci di castagne.
Torino, dal 1 dicembre al 6 gennaio si svolgerà<br />
presso il MIAAO (Museo Internazionale delle Arti<br />
Applicate Oggi) la mostra mercato CHRISTMAS<br />
CRAFTS, un curioso shopping di Natale che attraverso<br />
variegati oggetti di artigianato italiano (in particolare<br />
piemontese) ed europeo,<br />
intende avvicinare il pubblico al<br />
mondo delle Arti Applicate.<br />
Con prezzi che variano<br />
da 5 a 500 euro, tro-<br />
verete in vendita preziosi oggetti regalo che spaziano dalla bigiotteria<br />
internazionale ai prodotti di design, alle delizie enogastronomiche.<br />
Decisamente natalizia la ceramica con preponderanza di<br />
rosso e oro per sottolineare i colori festivi, mentre alcuni bijoux di<br />
diversi materiali e design sono sorretti da plastiche “mani” provenienti<br />
dalle stesse collezioni del Museo: da quelle in porcellana<br />
della Richard Ginori, adorate da Giò Ponti, alle mani disegnate negli anni ’50<br />
dalla Marchesa Moncada di Paternò per la Ceramica del Ferlaro.<br />
Curiosissime, tra tanti oggetti di design, le forbici rotonde Cutfish di Francesco Filippi, che nell’uso<br />
assumono alternativamente l’aspetto di un gatto e di un pesce. E per gli appassionati di<br />
enologia e gastronomia ecco i vini del MIAAO - rosso, bianco e da<br />
dessert - con il disegno delle etichette opera del gruppo di grafici<br />
Bellissimo; il cioccolato a forma di<br />
“capsuloni” su disegno di Daniela<br />
Boni o le marmellate “storicoerotiche”<br />
di Francis Miot. C’è perfino,<br />
imperdibile, il sapone Ponzio<br />
Pilato dei designer parigini del<br />
gruppo Atypyk.<br />
MIAAO<br />
Museo Internazionale<br />
delle Arti Applicate Oggi<br />
Via Maria Vittoria 5 - Torino<br />
Ingresso libero<br />
ARTE & REGALI A TORINO<br />
Appuntamento<br />
con regali d’arte<br />
Anne Claire Bottos (Francia),<br />
Ex-voto, 2006,<br />
orecchini placcati in oro.<br />
Foto Ernani Orcorte/MIAAO<br />
Francesco Filippi (Milano), Cutfish, 1993,<br />
forbice rotonda per “ambidestri”, acciaio inox, lame di Solingen.<br />
Rianne de Witte (Olanda),<br />
An arm hold to you, 2006,<br />
sciarpa agguantata in cashmere per un<br />
abbraccio caldo e avvolgente.<br />
HHOD 45<br />
39
36<br />
HHOD 45<br />
AUGURI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . AUGURI!<br />
A proposito del Natale,<br />
di Andrea Bocchi Modrone<br />
lo sapevate che...<br />
Prima del IV secolo non esisteva nessuna festa dedicata<br />
alla nascita di Gesù. Quando si dovette fissarne<br />
la data, non essendo possibile determinare il giorno<br />
preciso per il silenzio delle fonti evangeliche in proposito,<br />
si scelse la strada di "cristianizzare" una festa di<br />
antica tradizione pagana. Si optò dunque per il solstizio<br />
d'inverno, celebrato in Occidente il 25 dicembre<br />
ed in Oriente il 6 gennaio. È il giorno in cui il sole<br />
comincia a riprendere il sopravvento sulla notte; le<br />
giornate si allungano progressivamente, mentre le ore<br />
di buio lentamente si accorciano. Il protagonista diven-<br />
Coppia Nelly con cuore - Thun<br />
ta dunque la divinità del Sole, la "luce che illumina<br />
il mondo": il "Natale del Sole invitto".<br />
Fu San Nicola l'ispiratore di Babbo Natale, con tanto di barba bianca, cappello di<br />
pelliccia e mantello rosso. Nato da ricca famiglia a Patara, nell'odierna Turchia, divenne<br />
vescovo di Myra, in Lycia, nel IV secolo. Quando morì le sue spoglie, o le presunte<br />
tali, rimasero a Myra fino al 1087. In quest'anno vennero poi trafugate da un<br />
gruppo di cavalieri italiani travestiti da mercanti e portate a Bari dove sono ancora<br />
oggi conservate e di cui divenne il santo protettore. Si racconta che Nicola regalasse<br />
cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i<br />
camini o lasciandoglielo sotto le finestre. Da lì la celebre leggenda che lo trasformò<br />
nel "portatore di doni".<br />
Nel 1931, Babbo Natale cambiò il suo look grazie ad una campagna pubblicitaria<br />
della Coca Cola. La mantella rossa venne trasformata in un completo dello<br />
stesso colore, lo ingrassarono un po’ e gli diedero un’aria più simpatica. Così la<br />
Coca Cola diffuse e diffonde ancora oggi in tutto il mondo l'immagine del simpatico<br />
vecchietto.<br />
©<br />
La tradizione dell'albero di Natale risale ai riti pagani nordici del ceppo. Nel<br />
periodo precristiano si considerava infatti propiziatorio bruciare, nei giorni immediatamente<br />
precedenti il solstizio d'inverno, un ceppo, possibilmente di quercia<br />
(albero sacro per eccellenza in quelle culture). La cerimonia avveniva<br />
dinnanzi a tutta la famiglia al gran completo. Le scintille che si levavano<br />
verso il cielo simboleggiavano il ritorno delle giornate lunghe. In quell'occasione<br />
i membri della famiglia si scambiavano anche dei doni, che
appresentavano l'abbondanza. Le<br />
ceneri del ceppo venivano poi sparse<br />
per i campi per renderli fertili e pronti<br />
ad abbondanti raccolti.<br />
In Europa il celebre albero di Natale<br />
arrivò molto tardi. Nel 1840 la principessa<br />
Elena di Mecklenburg, sposa del<br />
duca d'Orleans, preparò il suo albero di<br />
Natale alle Tuileries a Parigi, suscitando<br />
lo stupore della corte. Questa scelta,<br />
però, favorì la diffusione dell'abete bianco e di quello rosso anche nei<br />
paesi latini, a simboleggiare, per molti, la nascita di Cristo. I lumini che<br />
adornavano quell'albero, in questo nuovo contesto, volevano simboleggiare<br />
la Luce che Gesù diffonde sul mondo; i frutti, i regalini, i dolcetti<br />
appesi ai rami, l'espressione dell'Amore che ci dona. In Italia l'uso dell'albero di Natale<br />
si é diffuso appena dopo la seconda guerra mondiale.<br />
Nella tradizione celtica il vischio è una delle piante sacre<br />
dei druidi. Gli venivano attribuite diverse proprietà: proteggere<br />
dai fulmini e dalle influenze negative, nonché<br />
guarire da tutti i mali. L’oro delle foglie e del legno lo ricollegano<br />
al Sole, mentre il lattice biancastro delle bacche<br />
alla Luna, facendo di questa pianta la perfetta sintesi del<br />
maschile e del femminile. Da questa sua prerogativa, l'usanza<br />
di baciarsi sotto al vischio a capodanno per non<br />
restare single o per tutelare la coppia da<br />
ogni influenza nefasta.<br />
Si ringrazia SIA Italia per le foto.<br />
Le ghirlande di foglie, bacche, nastri<br />
e frutta secca, con la loro forma circolare<br />
alludono alla continuità del tempo<br />
e al grembo materno. Sono il simbolo<br />
dell'Avvento, preparazione interiore al<br />
Natale. Le ghirlande natalizie si differenziano da quelle primaverili o da quelle<br />
nuziali per i quattro ceri che corrispondono alle quattro domeniche<br />
d'Avvento. In passato venivano accesi dal capofamiglia, una alla settimana,<br />
circondato da tutti i membri famigliari. Successivamente si<br />
optò per un unico cero, da mantenere acceso per tutto il periodo<br />
avventizio fino alla Notte Santa.<br />
Un’antica fiaba giustifica l'impiego delle palle di Natale<br />
per addobbare l'Albero. C'era a Betlemme un artista di<br />
strada molto povero che non aveva nemmeno un dono<br />
per il Bambino Gesù, così egli andò da Gesù e fece ciò<br />
che gli riusciva meglio, il giocoliere, e lo fece ridere. Ecco<br />
perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le palle<br />
colorate, per ricordare i sorrisi di Gesù Bambino.<br />
HOD 45<br />
37
“Chiacchiere consapevoli” di cultura,<br />
scienza, alimentazione e <strong>benessere</strong><br />
• Gastronomia Biologica<br />
• Catering Catering<br />
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di Cucina Naturale Naturale<br />
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Alimentar Alimentari<br />
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Bio di Frutt Frutta<br />
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di Stagione Stagione<br />
Dal Lunedì al Venerdì<br />
dalle 10.00 alle 15.00<br />
dalle 16.30 alle 19.30<br />
Sabato e Domenica Chiuso<br />
incontri di gusto a milano e dintorni<br />
Venerdì 23 Novembre ore 14.30-18.30<br />
Presso il Palazzo dell’Unione CTSP - Corso Venezia 49, Milano<br />
si terrà in collaborazione con ARLE<br />
(Associazione Regionale Lombarda Erboristi), il Convegno:<br />
“ERBORISTERIA: LA SALUTE VIENE DA MADRE NATURA”<br />
Tra i Relatori che approfondiranno diverse tematiche relative alle potenzialità<br />
delle piante officinali ed ai rimedi legati alla natura, intervengono<br />
esperti del settore quali:<br />
il Dottor Novetti, presidente dell'Associazione Regionale Lombarda<br />
Erboristi, il Dottor Luca Speciani e il Professore Tateo, nonché il Dottor<br />
Gazzola, che esporrà maggiori dettagli riguardanti la Visologia ® .<br />
La partecipazione è gratuita. • La prenotazione è obbligatoria<br />
Per informazioni e prenotazioni: ERREDIEFFE<br />
Tel: 02.66114397 - Fax: 02.64749456<br />
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Con il Patrocinio di:<br />
Con il Contributo di:<br />
via Tortona, 20 • 20144 Milano<br />
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18<br />
HHOD 45<br />
la vita. Ovviamente, lo sappiamo, le<br />
statistiche mostrano un’altra immagine,<br />
con conseguenze non soltanto<br />
private ma anche sociali. Ma tornando<br />
all’amore romantico è ad esso<br />
sotteso “un’etica dell’autorealizzazione”<br />
che rende il soggetto metro<br />
di tutto. Ciò comporta un alto investimento<br />
nel rapporto di coppia ma<br />
anche un affievolimento dell’aspetto<br />
sociale e istituzionale del vincolo. La<br />
coppia si è fatta “norma a se stessa”,<br />
è diventata troppo autoreferente. Il<br />
matrimonio da fatto sociale è diventato<br />
impresa personale e la coppia<br />
sembra ormai avere preminenza<br />
sulla coniugalità. I partner si vivono in<br />
uno spazio totalmente privato, svincolati<br />
da appartenenze di stirpe e sociali che<br />
un tempo erano, invece, molto forti. Da qui<br />
origina la fragilità della coniugalità odierna,<br />
frutto d’attese troppo elevate, facilmente<br />
soggette a delusioni, insita nello sbilanciamento<br />
della relazione sul versante affettivoespressivo<br />
a scapito di quello etico-normativo<br />
e d’impegno nel patto coniugale.<br />
Per finire, il matrimonio è stato sgravato dalle<br />
restrizioni, dai controlli, dalle costrizioni della<br />
società premoderna dove erano le famiglie, e<br />
non i singoli, ad unirsi nel vincolo matrimoniale.<br />
Il matrimonio è oggi una comunità dei<br />
sentimenti, liberamente scelta, da due individui.<br />
È una comunità a cui, però, manca una<br />
cornice esterna che dia sicurezza e appoggio<br />
e in cui lo spazio privato deve progressivamente<br />
essere riempito da contenuti che<br />
costruiscano una nuova forma di legame che<br />
trascende “la trappola” dell’amore romantico<br />
prolungato all’infinito come aspettativa. Ma<br />
non può essere così. Ciò che rimane allora è<br />
la delusione e la rottura del rapporto oppure<br />
non rimane che contrattare.<br />
Enrico Manera, Ex Munch<br />
tecnica mista su PVC con inserti al neon<br />
Dall’amore ai contratti!?<br />
satto, è una tendenza. Mi spiego:<br />
Eesistono molti libri che offrono<br />
ricette per l’amore, il matrimonio,<br />
il rapporto di coppia. È un’offerta vasta<br />
e variegata. Alcuni di questi volumi tendono<br />
ad aiutare a rivitalizzare la possibilità<br />
di una comunanza all’interno della<br />
coppia. Tuttavia, vi sono sempre più libri<br />
di consigli in cui il tema dell’intimità,<br />
della comunanza è messo molto a margine.<br />
Al centro sta un altro imperativo<br />
che tende a porre l’accento maggiormente<br />
sulla parte opposta: invece della<br />
conservazione del “noi”, quella dell’”io”.<br />
Così sempre più spesso si consiglia di<br />
regolare quanti più aspetti possibili del<br />
quotidiano vivere insieme in un “contratto<br />
matrimoniale”. Sempre più coppie<br />
seguono il consiglio. Negli Stati Uniti, ma anche<br />
in Germania, accade che vi siano coppie che<br />
prima del matrimonio stipulano un contratto<br />
matrimoniale. La libera scelta del partner, affrancata<br />
dalle costrizioni sociali preordinate, produce<br />
così un risultato paradossale, nuove forme di<br />
controllo privato reciproco. Se non esiste più<br />
una “cosa comune”, nel campo interno del rapporto<br />
deve essere protetto l’interesse proprio di<br />
ciascuno. Insomma, nella forte base sentimentale<br />
del matrimonio, nell’immagine culturale<br />
dominante dell’amore romantico è, quindi, già<br />
posta una radice per il suo cambiamento di significato:<br />
da legame che naturalmente dura<br />
tutta la vita, a legame che viene mantenuto<br />
soltanto a determinate condizioni.<br />
Uno scenario complesso, in cui siamo un<br />
po’ dei trapezisti che si esibiscono senza<br />
rete di sicurezza.<br />
Ha ragione, se volessimo rappresentare tutto ciò<br />
con uno slogan potremmo dire che: “se alla fine<br />
vince, l’amore deve subire molte sconfitte”.<br />
Prof. Carlo Rosso<br />
Medico Specialista in Psichiatria, Psicoterapia, Sessuologia.<br />
Prof. a.c. di Psicologia e Psicopatologia del Comportamento sessuale - Università di Torino.<br />
Responsabile Unità Funzionale di Neuropsichiatria - Policlinico di Monza, Clinica S. Giuseppe, Asti.<br />
Presidente Società Italiana di Psicopatologia Sessuale (SISPSe).<br />
rosso.carlo@virgilio.it - www.sispse.it
NUOVE TERAPIE PER LE ALLERGIE<br />
Combattiamo<br />
le Graminacee<br />
A CURA DI CINZIA BOSCHIERO<br />
Buone notizie per chi è affetto da allergia alle graminacee,<br />
la forma più comune di allergia respiratoria: è<br />
attiva una nuova formulazione per la Immunoterapia<br />
sublinguale. Si tratta di compresse a rapida dissoluzione,<br />
che contribuiscono a migliorare sia i sintomi che la qualità<br />
della vita nei pazienti che soffrono di questa patologia.<br />
Stiamo parlando del Grazax ® , attualmente il primo ed<br />
unico vaccino sublinguale registrato come farmaco<br />
presso la Comunità Europea che, grazie ad un rilevante<br />
piano di studi clinici in Europa per il trattamento della<br />
rinocongiuntivite allergica da graminacee, ha dimostra-<br />
Dr. Massimo Milani,<br />
Direttore medico Alk-Abellò<br />
to una efficacia clinica nella riduzione dei sintomi e dell’uso dei farmaci sintomatici<br />
(dati al recente congresso AAITO a Firenze). Registrato entro il 2007, in Italia<br />
sarà reperibile in farmacia dietro prescrizione specialistica. L’allergia da polline<br />
delle graminacee è l’allergia di più comune riscontro con una maggiore prevalenza<br />
nelle regioni settentrionali. Questa forma di allergia, soprattutto nella forma moderato-severa<br />
che può essere così intensa da disturbare anche il sonno e la capacità<br />
di concentrazione durante il giorno, rappresenta anche un rilevante problema<br />
farmacoeconomico con un importante impatto in termini di costi sanitari sia diretti<br />
che indiretti. L’Immunoterapia Specifica consente la prevenzione e la cura di<br />
allergie e può ridurre il rischio di asma. L’innovativo farmaco Grazax ® ha<br />
dimostrato la sua efficacia con i risultati sinora ottenuti in altri Paesi europei anche<br />
per trattamenti a lungo termine.<br />
Per la rinite allergica da graminacee,” dice il Dr. Massimo Milani,<br />
Direttore medico ALK-Abellò, Lainate (Milano),”le tablets sublinguali a<br />
rapida dissoluzione rappresentano una nuova frontiera del trattamento”.<br />
La Rinite Allergica è una condizione patologica che, con una elevata prevalenza<br />
nei paesi industrializzati, interessa circa il 10-20 per cento della popolazione. In<br />
Italia, in accordo agli ultimi dati Istat, ha un’incidenza del 16.9 per cento.<br />
L’Immunoterapia Specifica viene considerata come l’unico trattamento<br />
causale delle allergie respiratorie. La via sublinguale rappresenta certamente<br />
una formulazione che semplifica il trattamento immunoterapico<br />
presentando una buona compliance ed un buon profilo di tollerabilità e sicurezza.<br />
In particolare Grazax ® è in grado di ridurre fin dal primo anno di terapia lo score<br />
dei sintomi rinitici del 30% rispetto al placebo e di ridurre del 38% lo score di utilizzo<br />
dei farmaci sintomatici. 19<br />
HOD 45
28<br />
HOD 45<br />
L’ACQUA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . DELL’INVERNO<br />
L’oro blu<br />
che inonda i sensi<br />
FOTOGRAFIE E TESTO DI FRÉDÉRIC BROLLO<br />
I pittori le invidiano i colori.<br />
I direttori di orchestra le melodie che,<br />
nei suoi mormorii e nei suoi sussurri,<br />
non hanno eguali.<br />
a chi la cerca di rinfrescarsi,<br />
di ammirarla più da vicino<br />
prima di defilarsi<br />
astutamente<br />
di nuovo.<br />
Scivolando lungo i fianchi come la linea della vita<br />
nel palmo di una mano, l’acqua reinventa i paesaggi<br />
a piacere delle stagioni e dell’umore del cielo.<br />
Non è un caso che venga definita sorgente di vita.<br />
“Tempus fugit”<br />
I sassi immobili, senza pensare al tempo che scorre,<br />
guardano l’acqua che segue,<br />
frettolosa, la sua via.<br />
“Sensualità di neve”<br />
La neve ha sparso<br />
il suo mantello bianco e<br />
ci invita alla dolcezza e alla sensualità.<br />
Ma l’acqua non rivela i suoi segreti.<br />
E se talvolta si mostra docile<br />
apparentemente o fa solo per permettere<br />
“Scatenato”<br />
Una sera d’estate ai piedi della montagna, il cielo diventa buio,<br />
il torrente arrabbiato si sveglia scatenando la forza dell’acqua.
“Gioielli subacquei”<br />
Guardando giù in fondo, avvicinandoci, l’acqua ci svela tutti i suoi segreti.<br />
L’acqua sgorga, corre, si intrufola,<br />
esplode in cascata, accarezza,<br />
trascina via tutto al suo passaggio.<br />
Sotto forma liquida così come sotto<br />
sembianza di palla di neve l’acqua<br />
fa il suo defilè: valanga di curve<br />
sensuali e forme grafiche, purezza e<br />
semplicità del messaggio che ci offre<br />
la natura dove poesia e emozione si<br />
confondono.<br />
“Salita in vetta”<br />
In fondoValle, nell’immensità bianca e silenziosa, la neve ci mostra un sentiero che porta in vetta.<br />
“Onde dal cielo”<br />
Il vento, le nuvole e il cielo blu danno vita al lago<br />
che diventa camaleontico.<br />
FRÉDÉRIC BROLLO<br />
Per informazioni:<br />
frederic.brollo@free.fr<br />
Queste foto sono in vendita,<br />
se siete interessati,<br />
potete contattarmi via email<br />
“All’inizio”<br />
HHOD 45<br />
29
Foto di Frédéric Brollo • frederic.brollo@free.fr
26<br />
HOD 45<br />
Intervista a<br />
Luigi Serafini<br />
a cura di Marina Robbiani<br />
Girovagando nella sale<br />
del “Luna-Pac”, l'ultima<br />
mostra a Milano di Luigi<br />
Serafini, mi sono ritrovata.<br />
Ho riconosciuto nelle sue<br />
opere quello stupendo<br />
nonsense della vita che ci<br />
porta lungo tutto l'arco<br />
dell'esistenza a cercare il senso<br />
di ciò che facciamo. Il lavoro di<br />
Serafini ha un retroterra<br />
culturale notevole e importante<br />
(in ordine sparso Savinio,<br />
Blake, Queneau, Borges, Bestiari<br />
medievali e Medioevi fantastici,<br />
Bosch, Licini, Bruegel, l'arte del<br />
Quattrocento, il Manierismo, il<br />
Surrealismo…), ma a mio<br />
parere la sua bellezza,<br />
intensità e ironica<br />
inquietudine sta soprattutto<br />
nel trasmetterci intatta la<br />
sua personalità di artista e<br />
di uomo. Senza strane<br />
elaborazioni concettuali<br />
da portare al mercato<br />
dell'arte, per una volta<br />
tanto vita e filosofia,<br />
pensiero e linguaggio,<br />
arte e sogno fanno<br />
capolino da<br />
quadri, disegni,<br />
sculture, diorami<br />
pieni<br />
di incanto.<br />
L'arte è la mia famiglia<br />
Dialogo con l'arte di Luigi Serafini<br />
Ab ovo,<br />
olio su tela, 1990.<br />
Compleanno di Coniglio, olio<br />
su tela (part.), 1997/99.<br />
Lady C.,<br />
tecnica mista,<br />
installazione - dimensione ambiente<br />
(part.), 2005.<br />
Famiglia Gomitaly,<br />
tecnica mista, poliestere,<br />
scarpe e lana, 2005.<br />
Quando ha cominciato a disegnare?<br />
Subito, fin da bambino. Non mi ricordo un giorno in cui non avessi una<br />
matita, una penna o uno strumento in mano per disegnare, come se fosse<br />
un atto naturale. Attraverso il disegno conoscevo le cose. Era una scoperta<br />
continua del mondo, un'esperienza che mi apparteneva e che volevo trasmettere.<br />
L’arte, un modo di comunicare…<br />
Una vocazione. Penso che con l'arte succeda un po' come con la fede. Si riceve<br />
“una chiamata”. Anche se esiste un rapporto tra ciò che ti arriva dall'esterno e ciò<br />
che parte da dentro di te, già il fatto di possedere questa opportunità ti rende<br />
diverso. Per quanto poi riguarda la mia evoluzione, è stata molto importante anche<br />
Roma con il suo centro storico degli anni cinquanta, una Roma che non esiste più, un<br />
crogiolo di promiscuità tra povertà, ricchezza e nobiltà… tanta gente diversa che si<br />
incontrava accettandosi e in qualche modo proteggendosi, tra cui esisteva uno scambio<br />
delle proprie condizioni umane. Quella Roma ricorda Spaccanapoli di oggi.
Non a caso le piace mescolare tanti elementi diversi. I<br />
suoi soggetti, spesso un insieme di umano/vegetale/animale,<br />
girano intorno al senso della vita.<br />
Oggi si pensa di trovare il senso della vita e delle cose<br />
analizzando, strutturando, ponendo confini. Lo stesso<br />
artista si fa spesso indurre alla debolezza lasciandosi<br />
interpretare e delegando alla figura del critico la spiegazione<br />
concettuale della propria opera. In egual<br />
misura le mostre cadono in mano al curatore, che sceglie<br />
di esporre secondo criteri razionali e scientifici che<br />
non hanno nulla a che vedere con il linguaggio dell'artista.<br />
Al contrario nel caso del Pac di Milano, ho<br />
potuto allestire l'esposizione di persona, facendo una<br />
scelta basata non sulle date ma sui materiali e il contenuto,<br />
interagendo con lo spazio che avevo a disposizione,<br />
creando dei giochi perfino con l'estintore. In<br />
questo modo penso di aver dato una visione unitaria<br />
della mia opera facendo uscire allo scoperto anche la<br />
mia personalità. In fondo una mostra è la seconda<br />
casa dell'artista. È importante creare un impatto emotivo.<br />
La mostra delle tue opere è l'espressione di te. Per<br />
questo ci tengo a unire le diverse tecniche, mescolando<br />
al disegno e alla pittura le sculture e i diorama che,<br />
con la loro tridimensionalità e scenografia teatrale,<br />
fermano l'attimo e lo fanno rivivere di continuo, come<br />
un fermo immagine in un film.<br />
Tavola dal “Codex Seraphinianus”, 1977<br />
matita e inchiostro su carta.<br />
Che messaggio le interessa lanciare?<br />
Fondamentalmente quello con cui ho iniziato il mio percorso.<br />
Un messaggio che parla di fantasia al potere.<br />
Credo che esista una grande differenza tra immaginazione<br />
e fantasia. L'immaginazione si elabora dentro, è provocata<br />
da qualcosa ma si costruisce. La fantasia invece<br />
arriva di colpo, da fuori, non so da dove ma se non ci sei<br />
abituato può anche farti paura perché ti destabilizza.<br />
Quanto dialoga con la sua arte fantastica il Luigi<br />
Serafini bambino?<br />
L'essere bambino rappresenta una fase della vita che<br />
non si ripete più e che comporta un'emozione straordinaria<br />
che è lo stupore. Questo principio, che la nostra<br />
mente elabora insieme alla percezione del mondo, in<br />
qualche modo rimane. Gli si sovrappongono altre fasi,<br />
altre emozioni e esperienze, ma il nostro essere bambino<br />
è uno strato dell'esistenza che, volendo, abbiamo la<br />
capacità di andare a ritrovare. A mano a mano che cresciamo<br />
noi costruiamo naturalmente il mondo.<br />
Perché ha dato così tanto spazio al coniglio?<br />
In generale mi interessa tutto quello che è utile all'economia<br />
domestica. Certo le simbologie e le metafore che<br />
si possono raccontare sono tante. Ad esempio l'uovo -<br />
un elemento ricorrente nella mia arte di cui mi diverto<br />
a sottolineare anche la semplice commestibilità -<br />
diventa un oggetto decisamente significativo quando,<br />
girando affamati per la casa, si apre il frigorifero e c'è<br />
solo un uovo. Oppure da qualche parte appare la<br />
straordinaria visione di una lattina di tonno, di una<br />
scatola di carne. In particolare il coniglio, di cui come<br />
per tanti altri animali da cortile siamo predatori, raffigura<br />
di per sé una sintesi di tratti molto interessanti.<br />
Nel suo stesso nome contiene un gioco di parole: vedi<br />
“cono”, figura geometrica che mi ha portato a disegnare<br />
i conigli cubigli. Al contempo il coniglio esprime<br />
emozioni che ci riguardano tutti, come la paura, che ci<br />
aiuta a esorcizzare. Anche per questo lo amiamo da<br />
sempre come è dimostrato dalle fiabe, dai fumetti, dai<br />
cartoni animati. Un altro animale frequente nelle mie<br />
opere è il cervo. Mi ricorda la mitologia, storie come<br />
quella del cervo parlante di sant'Eustachio. Inoltre, in<br />
quelle sue corna che cadono e si riproducono come le<br />
foglie, il cervo contiene qualcosa di vegetale.<br />
Cosa pensa dell'immortalità?<br />
Mi piace credere che l'immortalità appartenga all'arte,<br />
e che quanto io sto facendo attraverso l'arte possa<br />
lasciare nel tempo un segno di me, una traccia che un<br />
giorno qualcuno potrà vedere, testimonianza di un'esistenza.<br />
Come i graffiti. È un modo per contrastare il<br />
nulla. Per esorcizzare la morte.<br />
HOD 45<br />
27
24<br />
HOD 45<br />
Superiamo<br />
lo TRESS<br />
DR EUGENIO LUIGI IORIO<br />
Nel corso degli anni ’50 si scoprì che una grave forma di cataratta neonatale<br />
responsabile di cecità (la fibroplasia retroenticolare) era in qualche modo correlata<br />
con la somministrazione, nei primi attimi di vita, di ossigeno a pressioni<br />
parziali superiori a quelle esistenti nella nostra atmosfera.<br />
DISINTOSSICAZIONE E. . . . . . . BIONUTRIZIONE CELLULARE<br />
Qualche anno dopo veniva dimostrato che questa terapia iperbarica ante litteram era<br />
in grado di determinare la produzione di specie chimiche reattive centrate sull’ossigeno<br />
(Reactive Oxygen Species, ROS), i comuni radicali liberi dell’ossigeno, in definitiva<br />
responsabili dell’opacamento del cristallino osservato nei neonati. Altre ricerche<br />
intanto, in apparente contrasto con le precedenti, documentavano come alcune ROS erano indispensabili<br />
nella difesa dell’organismo contro le infezioni da taluni germi patogeni. Da allora i risultati di migliaia<br />
di studi sperimentali e clinici hanno portato alla conclusione che in qualsiasi organismo aerobio l’ossigeno<br />
genera continuamente e “fisiologicamente” specie chimiche più o meno altamente reattive, di<br />
enorme importanza per il mantenimento dell’omeostasi. Queste ROS, infatti, insieme ad altre specie<br />
chimiche ossidanti controllano una serie di funzioni vitali, quali la difesa contro germi patogeni e cellule<br />
tumorali, l’espressione di alcuni geni ecc.<br />
Oggi appare chiaro che nell’Uomo esiste un delicato equilibrio fra produzione ed eliminazione di<br />
radicali liberi, normalmente spostato verso una condizione in grado di garantire la presenza di<br />
una determinata quantità di specie reattive, indispensabili per il corretto svolgimento delle funzioni<br />
vitali ad esse legate. L’eventuale, ulteriore eccesso di tali specie ossidanti viene eliminato dal sistema<br />
di difesa antiossidante. Ma se nell’organismo la quantità di radicali liberi aumenta in maniera significativa,<br />
per un incremento della loro produzione e/o per una inefficienza delle difese antiossidanti, si<br />
viene a determinare una condizione patologica denominata stress ossidativo.<br />
Oggi lo stress ossidativo è ritenuto un fattore di rischio importante non solo per l’invecchiamento<br />
precoce, ma anche per il successivo sviluppo di patologie ad insorgenza subdola e ad andamento<br />
cronico spesso invalidanti quali il diabete, la colite, l’obesità, l’artrite, la degenerazione maculare della<br />
retina ecc. E particolari relazioni sembrano esistere fra lo stress ossidativo e lo stress emozionale, una<br />
condizione o stato di tensione psicofisica scatenato da una situazione imprevista che, come tale, può<br />
assumere una valenza sia positiva (eu-stress) che negativa (di-stress).<br />
Condizione reattiva dello stress<br />
Infatti, almeno nella sua forma acuta e “benigna” (eu-stress), lo stress è una condizione reattiva,<br />
di chiaro significato adattativo (lotta per la sopravvivenza) che mette l’organismo, sottoposto a vari<br />
stressori (agenti fisici, chimici, biologici, psicologici), nelle condizioni ottimali per affrontare una<br />
situazione minacciosa, imprevista o imprevedibile col fine ultimo di superare, evitare l’emergenza. La<br />
dilatazione delle pupille, l’accelerazione del battito cardiaco, i tremori, la sudorazione fredda, la stipsi,
la riduzione della diuresi ecc., sono le manifestazioni più eclatanti di tale “fisiologica” reazione.<br />
Purtroppo, il persistere degli stressori e/o la loro inadeguata rimozione, comporta la cronicizzazione<br />
dello stress. Sarà questo “di-stress” ad innescare meccanismi potenzialmente dannosi per la salute<br />
(alterazioni neuropsichiche, turbe vasomotorie ecc.). Ed è affascinante considerare che per lo stress<br />
ossidativo possa esistere un eu-stress e un di-stress. La condizione di eu-stress ossidativo andrebbe<br />
individuata nel sopra accennato “fisiologico” squilibrio tra produzione ed eliminazione di radicali liberi,<br />
quale continua risposta adattativa che consente all’organismo di far fronte alle sue esigenze vitali.<br />
Ovviamente, il persistere dello stressore comporterà la cronicizzazione della reazione con tutte le conseguenze<br />
indesiderate di una risposta che alla fine si ritorce contro l’organismo stesso (di-stress).<br />
Mentre la persistenza dell’agente infettivo - dovuta all’entità della carica patogena o alla specifica virulenza<br />
dei batteri - comporta il protrarsi della produzione di radicali liberi che, non più adeguatamente<br />
contrastata dai sistemi di difesa antiossidanti, potrà innescare un danno dapprima d’organo e<br />
poi sistemico. Purtroppo, queste due forme di stress tendono oggi sempre più a sovrapporsi non solo<br />
nei single ma anche nelle persone impegnate in una vita di coppia, sempre più minacciata da vecchi<br />
e nuovi stressori fisici, psichici ed ambientali, che impediscono il realizzarsi dell’armonico equilibro<br />
fra la naturale aspirazione ad<br />
un proprio spazio e il bisogno<br />
di aprirsi all’altro.<br />
Un aiuto naturale<br />
In tali situazioni può trovare<br />
utile indicazione, accanto<br />
ai tradizionali presidi di<br />
ordine psicologico, il ricorso<br />
intelligente e mirato ad integratori<br />
di origine naturale,<br />
come quelli proposti dalla<br />
linea CELLFOOD ® , distribuiti in<br />
Italia da Eurodream (La<br />
Spezia), gli unici in grado di<br />
intervenire efficacemente sia<br />
sui sintomi che sui meccanismi profondi che sono alla base dello stress non solo personale, ma<br />
anche relazionale. Così, se per Lei e Lui il problema è un aumento della conflittualità, può essere utile<br />
Cellfood® SAMe gocce sublinguali, un potente neuromodulatore naturale attivo anche sul metabolismo<br />
dei fosfolipidi e degli amminoacidi. Se invece preoccupano le ripercussioni che lo stress di coppia<br />
può avere sulle funzioni cardiovascolari, CELLFOOD ® DNA RNA spray orale è la soluzione ideale<br />
per proteggere il cuore e le arterie, mantenendole a lungo in perfetta efficienza. Se, infine, è marcata<br />
la componente “ossidante”, per stili di vita decisamente incongrui, l’integrazione con CELLFOOD ®<br />
VITAMINA C e CELLFOOD ® MULTIVITAMINE, ambedue proposti in comoda formulazione orale, è la<br />
risposta più efficace. Per tutti CELLFOOD ® Lucio Fontana, Concetto Spaziale, 1953.<br />
formula base di Everett L. Storey, integratore naturale a<br />
base 17 amminoacidi, 34 enzimi, 78 minerali e solfato di deuterio in tracce, l’unico vero PASS PER<br />
IL BENESSERE. Anche quello di coppia.<br />
EUGENIO LUIGI IORIO<br />
Medico Chirurgo, Presidente Osservatorio Internazionale Stress Ossidativo (Salerno)<br />
www.osservatoriostressossidativo.org • eugenioluigi.iorio@alice.it<br />
HHOD 45<br />
25
42<br />
HOD 45<br />
ACQUISTI SANI E NATURALI . . . . . . . . . . . FUORI CITTÀ<br />
La Domenica a<br />
far Spesa in Fattoria<br />
A CURA DI PAOLA DALL’OGLIO<br />
Milano è una città circondata, a breve distanza, da aziende agricole e da<br />
agriturismi dove è possibile fare acquisti durante la settimana e anche la<br />
domenica. Qui di seguito vi segnaliamo una selezione di aziende o spacci<br />
che potete trovare<br />
abitualmente aperti di<br />
domenica o disponibili<br />
a accogliervi per i vostri<br />
acquisti semplicemente<br />
facendo una telefonata.<br />
AGRITURISMO FATTORIA SELVA<br />
Via Bonfanti - Bosisio Parini (LC)<br />
Tel. 031.866003<br />
Domenica aperto ore 9.00-21.00<br />
Prodotti: latte e formaggi vaccini e caprini freschi,<br />
stagionati e con le erbe.<br />
Salumi di capra, polli, conigli, uova.<br />
RISTORANTE<br />
AZIENDA AGRICOLA FIGINA<br />
Frazione Figina, 1 - Galbiate (LC)<br />
Tel. 0341.249824 - 328.0177591<br />
Domenica aperto 9.30-12.00/14.00-18.00<br />
Prodotti: ortaggi BIO, uova, miele.<br />
AZIENDA AGRICOLA LUAP<br />
Vai Francana, 104 - Pavia<br />
Tel. 0382.460988<br />
Domenica aperto ore 10.00-12.30/15.00-18.00<br />
Miele e prodotti<br />
dell’alveare BIO,<br />
Prodotti: riso, vino,<br />
formaggio, biscotti.<br />
Disegni di Angelika Freitag (Heller Art Editions).<br />
AZIENDA AGRICOLA ALDO CASAROTTI<br />
Via Don Donati, 18 - Casirate d’Adda (BG)<br />
Tel. 0363.87290<br />
Domenica aperto 9.00-12.30/15.30-19.30<br />
Prodotti: mozzarella di bufala, altri formaggi e<br />
yogurt di bufala, salumi e carne di bufaletto.<br />
AZIENDA AGRICOLA MANDELLA<br />
Cascina Mandella 2, Ospedaletto Lodigiano (LO)<br />
Tel. 0377.86004<br />
Domenica aperto<br />
9.00-12.00<br />
Prodotti: carne,<br />
formaggi,<br />
salumi interi<br />
e affettati,<br />
latte crudo.
AGRITURISMO CASCINA LASSO<br />
Cascina Lasso - Morimondo (MI)<br />
Tel. 02.945215<br />
Domenica aperto 9.00-20.00<br />
Prodotti: salumi, riso Carnaroli, mais per<br />
polenta.<br />
RISTORANTE<br />
AZIENDA AGRICOLA CARLO CAMPI<br />
Via F.lli Rizzardi, 15 - Milano<br />
Tel. 02.48203061 www.cascinacampi.it<br />
Domenca aperto 9.00-12.00/15.00-19.30<br />
Prodotti: uova, polli, conigli, riso Baldo e<br />
Carnaroli, miele, salame, formaggelle.<br />
AZIENDA AGRICOLA F.LLI ROSSI<br />
Cascina Tavernasco - Noviglio (MI)<br />
Tel. 02.9006096<br />
Domenica aperto 8.00-20.00<br />
Prodotti: riso di varie qualità incluso Venere,<br />
Ermes, integrale, farine di riso e mais pasta di<br />
riso e mais artigianale, carne.<br />
Disegni di Claude e Denise Millet, Ed. Gallimard.<br />
AZIENDA AGRICOLA GILARDI<br />
C.na Cassinetta - Gudo Visconti (MI)<br />
Tel. 02.94961803<br />
Domenica aperto: telefonare per prenotare<br />
i prodotti<br />
Prodotti: carne bovina e salumi, polli (filiera<br />
completa in azienda).<br />
AZIENDA AGRICOLA GIULIANO FUMAGALLI<br />
C.na Foppa 1/4 – Oreno di Vimercate (MI)<br />
Tel. 320.3163625<br />
Domenica aperto: 10.00-13.00/15.00-20.00<br />
Prodotti: patate di Oreno (l’ultimo produttore)<br />
altri ortaggi, riso, miele, salumi, conserve<br />
di frutta e verdura.<br />
AZIENDA AGRICOLA GIULIANO DELL’ORTO<br />
Via Clemente 12<br />
Cazzano, fr. di Besana Brianza (MI)<br />
Tel. 0362.994878<br />
Domenica aperto: telefonare prima.<br />
Prodotti: miele e prodotti dell’alveare tra cui<br />
polline fresco e pappa reale italiana.<br />
AGRICOLA RINO LA CASCINA<br />
Via Don Minzoni 7 - Mezzago (MI) Via Carducci 3 - Sulbiate (MI)<br />
tel. 347.2232288 039.622092<br />
Domenica aperto: lavorano insieme, telefonare per prenotare i prodotti.<br />
Prodotti: ortaggi di stagione tra cui asparagi, cavolfiori, insalate, zucchine,<br />
finocchi, spinaci, erbette.<br />
HHOD 45<br />
43
A CURA DI MIDA INTERNATIONAL<br />
Omega 3<br />
Un’alimentazione sana, varia ed equilibrata,<br />
rappresenta uno dei presupposti per vivere<br />
bene ed in salute.<br />
Purtroppo nell’alimentazione moderna quasi<br />
sempre mancano alcune vitamine, un minerale<br />
(magnesio) e, soprattutto, gli acidi<br />
grassi Omega 3.<br />
Gli Omega 3 sono grassi essenziali perché<br />
indispensabili al nostro corpo per sopravvivere,<br />
ma il nostro organismo non è capace di sintetizzarli,<br />
quindi è indispensabile introdurli con<br />
l’alimentazione.<br />
Gli acidi grassi di origine marina più importanti<br />
sono l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido<br />
Decosaesaenoico (DHA) e, secondo molti onorevoli studi scientifici, il loro giusto rapporto<br />
di assunzione (EPA – DHA) è 2:1.<br />
+<br />
Le patologie sensibili ai benefici degli Omega 3 sono:<br />
Ipertensione + Diabete<br />
+ Depressione + Ipercolesterolemia<br />
+ + Artrite reumatoide Malattie cardiovascolari<br />
Come scegliere un integratore di Omega 3?<br />
*<br />
Le caratteristiche di un buon integratore di Omega 3 sono:<br />
*<br />
La quantità di EPA – DHA, eccezionale la quantità 60% nel rapporto 40\20<br />
Gli omega 3 devono essere sottoforma di trigliceridi naturali (TG)<br />
*<br />
perché meglio digeriti e meglio assorbiti<br />
Assenza di agenti inquinanti come mercurio e metalli pesanti.<br />
Tel 089.8281219<br />
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HOD 45<br />
55
52<br />
HOD 45<br />
A CURA DELLA LIBRERIA ARTI E MESTIERI specializzata in libri da tutto il Mondo<br />
Collezioni<br />
al Caffe’<br />
Il caffé, la mattina presto appena svegli, è<br />
per molti di noi una bevanda irrinunciabile.<br />
È la sveglia più gradita. Un rito, che<br />
con il suo aroma invade cucine, case e<br />
sonnecchiosi umori. Per una volta però,<br />
più che del caffé ci piace parlare di quell’affascinante<br />
corredo di oggetti e<br />
curiosità che, con grande gioia dei<br />
collezionisti, gli ruota attorno da secoli. Ci<br />
riferiamo innanzitutto ai macinini, la cui<br />
fama si espande nel ‘700 insieme alle<br />
tante botteghe del caffè , quei popolari<br />
luoghi d’incontro che resero questa bevanda dalla forte personalità<br />
testimone di tante chiacchiere illuminate.<br />
Ma l’avventura prosegue e nell’800 materiali e tipologie di<br />
macinini si moltiplicano. Nel ‘900 si arricchiscono di esemplari<br />
colorati, dipinti e più che mai decorativi da appendere alla parete, o<br />
da mettere in bella mostra tra barattoli e suppellettili. In legno e<br />
ghisa, ottone, ferro e lamiera, ceramica, bachelite, pezzi unici o in<br />
serie, grandi o piccoli, i vecchi macinini sono amatissimi e ricercati da<br />
collezionisti di tutti i paesi e le età. Insieme a tazzine, caffettiere,<br />
barattoli, stranezze e gadgets rappresentano un patrimonio storico,<br />
artigianale e di costume da vero intenditore.<br />
Chi volesse comprare il libro<br />
“Coffee Antiques” (vedi a lato),<br />
a cui appartengono le immagini di<br />
questa pagina,<br />
può telefonare a Liviana Brambilla:<br />
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Un Libro idea<br />
per un originale regalo<br />
di Natale,<br />
dedicato a chi ama il caffé<br />
C’è qualcuno che fa collezione<br />
di macinini da caffé?<br />
Bene, questo è il libro che fa per lui.<br />
Avete già in casa qualche vecchio macinino<br />
e volete saperne di più?<br />
Anche per voi questo libro può essere<br />
molto utile. Così come per tutti coloro che<br />
in fatto di “cose da caffè” vogliono,<br />
divertendosi, capirne e vederne di più:<br />
“Coffee Antiques”, di<br />
Edward C. Kvetko & Douglas Congdon-Martin<br />
160 pagine e oltre 500 immagini a colori<br />
che vi raccontano 2 secoli<br />
di oggettistica e advertising “al caffè”,<br />
49 euro.<br />
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Terapie Naturali<br />
per il Benessere del Corpo<br />
e della Mente<br />
Trattamenti di digito-pressione<br />
combinata con massaggio<br />
e altre tecniche di medicina cinese<br />
finalizzata alla cura di cervicale,<br />
dorsalgia, lombare, sciatica ecc.<br />
Riflessologia<br />
Massaggio personalizzato<br />
in base al soggetto<br />
Micromassaggio Energetico<br />
Massaggi rilassanti,<br />
antistress, ansia<br />
Massaggio Modellante<br />
localizzato su alcune zone del corpo<br />
più evidente.Ottimo risultato.<br />
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Via Montecatini, 14 - Milano<br />
Zona Solari/Washington<br />
Raggiungibile con:<br />
Metro Linea 2 - fermata Sant’Agostino<br />
Bus 50,61<br />
Tram 14
48<br />
HOD 45<br />
NOVEMBRE E DICEMBRE ...... TRA SPORT, RELAX E CURA DI SÉ<br />
Benessere e Voluttà,<br />
una Vacanza Perfetta<br />
Ha quasi un secolo di storia e si<br />
trova a 1800 metri sulla<br />
Turracher Höhe, in Carinzia, nel<br />
cuore del parco naturale Nockberge tra una serie affascinante di laghi,<br />
boschi e paesaggi da fiaba. L’Hotel Hochschober, un nome che diventa<br />
una garanzia per chi lo prova almeno una volta, dà il via a novembre -<br />
con proposte e offerte diversificate - alla sua stagione invernale.<br />
Da una parte l’attrattiva dello sport, dell’aria buona e della neve assicurata.<br />
Dall’altra saune e piscine, Hammam, massaggi e trattamenti di <strong>benessere</strong><br />
e bellezza che fanno di questo posto un luogo davvero unico. In particolare proprio a<br />
novembre, mentre fervono i preparativi e gli addobbi per il Natale, l’Hochschober è già perfetto<br />
per ospitare tutta la famiglia, coppie e persone di ogni età compresi i bambini, che possono<br />
divertirsi con stanze giochi e animazioni create appositamente per loro.<br />
L’Hammam<br />
Innanzitutto è importante recarsi all'Hammam con 20 minuti di anticipo<br />
rispetto al lavaggio, per potersi riscaldare e rilassare sulla Bauchstein,<br />
un’ampia pedana di marmo caldo . Quindi il vostro Telak (chi si prenderà<br />
cura di voi) vi guiderà nella cabina, dove la procedura di lavaggio<br />
prevede che il corpo venga accuratamente strofinato con il Kese, uno<br />
speciale guanto ruvido che rimuove gli strati superficiali della pelle,<br />
rendendola liscia e fresca. Poi la<br />
pelle viene massaggiata con una<br />
sottile schiuma di sapone che si<br />
combina con particolari lavaggi e<br />
massaggi propri dell’Hammam.<br />
Alla fine, il Telak eseguirà un fantastico risciacquo “a sorpresa”<br />
con acqua a diverse temperature.<br />
Dentro e fuori dall’Hochschober<br />
Partiamo dalla stupenda scenografia dell’Hotel Hochschober, con le sue architetture e ambienti<br />
diversi, tutti realizzati con materiali, arredi e suppellettili originali provenienti dai paesi che introducono<br />
gli ospiti nelle quattro aree culturali dell’immensa zona <strong>benessere</strong>: Nordica, Mediterranea,<br />
Orientale e dell’Estremo Oriente. Insomma, vi trovate in una sorta di scatola cinese di gallerie del<br />
<strong>benessere</strong> pronta a rendere dolce e armoniosa la vostra vacanza, a coccolarvi, rilassarvi, curarvi,<br />
farvi sentire più belli e aperti agli altri.<br />
Per le immagini si ringrazia l'Hotel Hochschober: www.hochschober.at
50<br />
HOD 45<br />
LE SCELTE NATURALI<br />
PER IL TRATTAMENTO<br />
DOTT. PIERA FILECCIA<br />
La pelle arrossata con couperose è sempre più comune, specialmente<br />
nelle donne in climi umidi e freddi, com’è quello invernale qui da noi.<br />
Si evidenzia sulla zona centrale del viso, quasi a mascherina, un reticolo<br />
rossastro, composto da piccoli vasi, decisamente antiestetico.<br />
In tanti casi è presente anche una sensibilità particolare, che viene<br />
descritta come bruciore, pizzicore, prurito, a volte così fastidiosa da<br />
superare il disagio estetico.<br />
Che fare?<br />
La detersione può essere “problematica” perché l’acqua dura del rubinetto irrita la pelle sensibile:<br />
ecco perché è consigliabile l’utilizzo dell’acqua micellare (detergente a base di acqua termale<br />
e di agenti lavanti di origine vegetale, molto tollerati dalla pelle), delicatissima pur essendo<br />
in grado di pulire a fondo la pelle dai residui ambientali o dal trucco.<br />
Il trattamento quotidiano si avvale di creme con buona base idratante, ricche in<br />
derivati naturali, come i bioflavonoidi del Pungitopo (Ruscus aculeatus), costrittori dei<br />
capillari, vasoprotettivi ed antiossidanti.<br />
I derivati lenitivi, come i fitosteroli della foglia di olivo, sono addizionati per ridurre i fastidi,<br />
spontanei o collegati al vento, al freddo o all’azione di inquinanti ambientali.<br />
Sono inseriti in creme da giorno e in maschere, che vengono applicate<br />
ogni 2-3 sere sul viso pulito, lasciate per 10-15 minuti e sciacquate.<br />
Qualche consiglio, infine, per trattare al meglio questa pelle delicata<br />
nella stagione invernale:<br />
- evitare l’utilizzo di prodotti per il trucco troppo profumati e coprenti<br />
- utilizzare correttori di colore verde per mimetizzare le chiazze arrossate<br />
- applicare delicatamente i prodotti con le dita per ridurre il trauma<br />
meccanico<br />
- usare una buona fotoprotezione tutte le mattine assolate per alleviare<br />
l’azione delle radiazioni ultraviolette.<br />
La couperose è molto sofferta dalle donne, ma l’utilizzo di prodotti specifici<br />
e l’abitudine ad alcune regole di “gestione” della pelle ridurranno il fastidio<br />
ed eviteranno la naturale progressione verso quadri più estesi e impegnativi.<br />
Dott. Piera Fileccia<br />
Specialista in Dermatologia • Esperta in cosmesi naturale<br />
fileccia@mclink.net<br />
DELLA COUPEROSE
Fuori, fino ai 2200 metri delle discese ad alta quota, vi aspettano<br />
lo sci, lo slittino con una nuova pista di quasi 2 chilometri<br />
(aperta anche di notte), 15 chilometri di sentieri per passeggiare<br />
e, sul lago gelato, l’hockey e il pattinaggio. Come se<br />
non bastasse, proprio davanti all’Hotel, un fazzoletto di lago è<br />
trasformato in piscina calda naturale, con l’acqua a 30°C.<br />
Dentro, nell’area Nordica, all’interno di diverse strutture<br />
dell’Hochschober, trovate le saune. Si va dalla finlandese in cembro<br />
(profumatissima!) al bagno di vapore, al forno celtico, alle<br />
grotte con vapori aromatizzati.<br />
Nell’area Mediterranea vi aspettano piscine coperte, idromassaggio<br />
e oasi di pace e silenzio per riposarsi e leggere.<br />
Nell’area Orientale l’Hammam in quota con il suo “Lavaggio<br />
del sultano” invita ad esplorare culture da<br />
Mille e una notte e antiche tradizioni legate al<br />
bagno orientale.<br />
L’area dedicata all’Estremo Oriente vi sorprenderà<br />
invece con un’autentica Torre cinese,<br />
dove vi imbatterete in una suggestiva sala<br />
da té che vi propone un’infinita varietà di té<br />
e tisane provenienti da tutto il mondo, una<br />
sala di meditazione, per il tai chi e lo yoga, e<br />
una zona di trattamenti per la medicina tradizionale<br />
cinese. Qui, se vorrete, il Dr. Yunchao<br />
Luo vaglierà la vostra situazione specifica e a<br />
seconda delle esigenze individuali, si prenderà<br />
cura di voi con il massaggio Tuina, l’agopuntura,<br />
la moxibustione..<br />
E poi tanti Massaggi per il <strong>benessere</strong><br />
Lo sappiamo, i massaggi aiutano l’irrorazione<br />
sanguigna, allentano la tensione, rilassano...<br />
In particolare depurano e stimolano il metabolismo.<br />
E voi potete scegliere tra il massaggio<br />
completo e quello con oli aromatici, che<br />
sblocca la schiena, tra l’HAKI- Stretch & Relax<br />
che scarica la zona della testa e della nuca e<br />
il trattamento Pantai Luar: antico massaggio<br />
dell’Asia orientale che attiva le forze autorigeneranti<br />
del corpo e stimola la circolazione e il<br />
rinnovo delle cellule, sprigionando un profondo<br />
rilassamento di lunga durata.<br />
All’Hochschober sono inoltre specialisti nei<br />
Massaggi ayurvedici. In questo caso vi aspettano<br />
degli esperti professionisti conoscitori<br />
dell'Ayurveda, grazie ai quali vi sentirete<br />
come rimessi a nuovo.<br />
Pensate forse che sia finita qui?<br />
Neanche per idea. Chi volesse approfittare<br />
della situazione, può anche usufruire dei vari<br />
trattamenti cosmetici personalizzati in base al<br />
tipo di pelle. Sia per donna che per uomo.<br />
A tavola!<br />
I menu dell’Hochschober si distinguono per i<br />
prodotti tipici dell’agricoltura regionale abbinati<br />
a specialità della cucina internazionale. Il<br />
tutto corredato da un personale superattento,<br />
carino e premuroso. L’avrete già capito. Qui le<br />
sorprese non finiscono mai, e tra un menu<br />
natalizio, una colazione indescrivibile tanto è<br />
ricca e una cena all’insegna di una raffinata<br />
gastronomia naturale, da acquolina in bocca<br />
anche per i peggiori golosi, vi attendono<br />
spuntini e pranzi con piatti dolci e salati a<br />
volontà. In questo periodo vengono pure<br />
organizzati dei corsi dedicati alla preparazione<br />
di dolci e biscotti... Che dire? non resta<br />
che farvi gli Auguri di Buon Appetito.<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
Hotel Hochschober<br />
Famiglia Leeb e Klein<br />
9565 Turracher Höhe 5• Austria<br />
Tel.: 0043.42 75.8213<br />
Fax: 0043.42 75.8368<br />
E-Mail: holiday@hochschober.at<br />
www.hochschober.at<br />
HHOD 45<br />
49
L’ALIMENTAZIONE SANA ................ E NON SOLO<br />
L’Armonia<br />
A CURA DI NOI DUE<br />
Èprobabile che la gente non faccia più caso alla differenza fra gioia e<br />
piacere. Spesso si pensa al piacere come a qualcosa in grado di soddisfare<br />
desideri quali il successo sociale, una vincita alla lotteria o semplicemente<br />
una bella mangiata: tutte cose che in questa società portano a<br />
diversi gradi di euforia ma non conducono alla gioia che, a mio parere, è<br />
inerente all’esistenza. Non si tratta tanto di un’esperienza che così come<br />
improvvisamente raggiunge il suo culmine improvvisamente termina,<br />
quanto di un “altipiano” di stati emozionali che accompagna il nostro<br />
modo di esprimerci lungo tutto il percorso della vita. La gioia non è l’estasi infuocata di un<br />
istante, bensì lo Splendore che circonda l’essere.<br />
Un famoso medico Giapponese di nome George Ohsawa diceva che una corretta alimentazione<br />
fra Yin (acido: latte, yogurt, frutta, té ecc.) e Yang (alcalino: pesce, uova, seitan,<br />
tofu ecc.), opposti ma allo stesso tempo complementari, mantiene l’armonia fra<br />
mente e corpo. Esistono anche dei cibi “bilanciati” quali ad esempio i cereali, i legumi e i semi<br />
oleosi, di cui vi proponiamo una ricetta:<br />
Riso alla noce di cocco<br />
Ingredienti:<br />
350 g di basmati o altro riso di buona qualità a grana lunga<br />
850 ml di acqua<br />
200 g di zucchero<br />
1⁄2 cuchiaio di semi di cardamomo macinati finemente<br />
150 g di noce di cocco grattugiata e leggermente tostata<br />
50 g di pistacchio o di anacardi tostati<br />
50 g di uva passa<br />
Foto<br />
VillaCollection ®<br />
TRATTORIA LATTERIA<br />
NOI DUE<br />
Viale Col di Lana, 1<br />
Tel. 02/58.10.15.93<br />
CUCINA VEGETARIANA<br />
NATURALE E BIOLOGICA<br />
Aperto anche la domenica sera<br />
Non si servono alcolici<br />
un cucchiaino di burro<br />
Preparazione<br />
Lasciate il riso a bagno per un’ora, poi scolatelo<br />
bene. Portate a ebollizione in una pentola di<br />
media grandezza l’acqua, lo zucchero e il cardamomo<br />
in polvere. Ora gettate il riso nell’acqua<br />
bollente e fate bollire per 2 o 3 minuti prima di<br />
abbassare la fiamma. Coprite ermeticamente la<br />
pentola, cuocete per 10 minuti e unite rapidamente<br />
gli altri ingredienti. Rimettete il coperchio<br />
e fate cuocere ancora per una decina di minuti.<br />
Togliete di nuovo il coperchio e lasciate che il riso<br />
continui a cuocere allo stesso calore per altri 2 o<br />
3 minuti, finché tutto il vapore sarà eliminato.<br />
Infine mescolate il riso delicatamente con gli<br />
altri ingredienti e servitelo su un vassoio.<br />
HOD 45<br />
47
ÈFFLORA “il confetto buono”<br />
Integratore alimentare<br />
con alta concentrazione di fermenti vivi,<br />
calcio e vitamine C – D – E<br />
I buoni confetti di Èfflora, racchiusi in buon cioccolato, sono graditi<br />
sia ai bambini che agli adulti.<br />
Contengono:<br />
LA VITAMINA VITAMINA<br />
D3, D3<br />
indispensabile per la mineralizzazione<br />
delle ossa e per<br />
l’assorbimento del Calcio<br />
nel tratto intestinale.<br />
Il Calcio è elemento<br />
fondamentale per<br />
lo sviluppo scheletrico<br />
durante la crescita infantile,<br />
il mantenimento in allattamento ed in menopausa.<br />
LA VITAMINA VITAMINA<br />
C, C è attiva nella produzione di anticorpi e rafforza<br />
la funzione immunitaria, aumentando la resistenza dell’organismo.<br />
LA VITAMINA VITAMINA<br />
E, E fondamentale nella lotta ai radicali liberi<br />
responsabili dell’invecchiamento cellulare, salvaguardando l’integrità<br />
dell’epidermide e delle mucose.<br />
Con due miliardi di FERMENTI LATTICI LATTICI,<br />
può prevenire e<br />
risolvere le disbiosi dovute ad un’alimentazione non corretta o<br />
all’impiego di sostanze che danneggiano la microflora intestinale.<br />
ÈFFLORA può essere d’aiuto in caso di disturbi conseguenti<br />
all’alterazione della flora intestinale quali stipsi, diarrea del viaggiatore,<br />
diarrea acuta. Inoltre, essendo priva di lattosio, è indicata<br />
anche per chi è intollerante al latte e suoi derivati.<br />
ÈFFLORA FFLORA, l’originale, lo trovi nelle migliori farmacie<br />
www.efflora.com • efflora@efflora.com<br />
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44 GRASSO fa MALE<br />
HHOD 45<br />
Prevenzione, diagnosi e terapia dal bambino all’adulto<br />
È cosa dichiarata, le malattie che colpiscono noi occidentali sono causate proprio<br />
dal <strong>benessere</strong>. Il tanto, il troppo fare, bere, mangiare provocano guai devastanti a<br />
tutta la famiglia. Uno di questi, sempre più in espansione, è l’obesità.<br />
egli ultimi 25 anni la prevalenza dell’obesità in età evolutiva è quasi triplica-<br />
Nta in tutto il mondo, tanto che oggi l’obesità infantile viene definita la “nuova<br />
epidemia”. Nel mondo sono circa 155 milioni i bambini e gli adolescenti tra i 5<br />
e i 17 anni di età in sovrappeso, e 30/45 milioni quelli obesi. In Europa, 1 bambino<br />
su 4 è in eccesso di peso e il tasso di crescita annuale è esponenziale, con<br />
un’incidenza di circa 400.000 nuovi casi ogni anno.<br />
Spetta all’Italia, con una prevalenza del 36%, il triste primato europeo. Infatti, secondo<br />
una recente indagine del Ministero della Salute, nel nostro paese il 23%<br />
dei bambini tra i 9 e i 14 anni è in sovrappeso e più del 13% è obeso. Per quanto<br />
riguarda gli adolescenti, i dati italiani più recenti evidenziano che il 25% delle<br />
ragazze e il 29% dei ragazzi tra 11 e 14 anni è in sovrappeso, e la percentuale<br />
più alta spetta al sud, a dimostrazione di come possano incidere i fattori culturali e ambientali.<br />
www.florence-sculptures.it<br />
OBESITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .<br />
Danni dell’obesità<br />
’obesità in età pediatrica deve essere considerata un “pre-stadio” del-<br />
L l’obesità dell’adulto, e i bambini e gli adolescenti in sovrappeso e<br />
obesi presentano numerose complicanze tra cui la “sindrome metabolica”,<br />
una patologia fino a qualche anno fa ritenuta appannaggio dell’età<br />
adulta e senile, caratterizzata dalla presenza di alterazioni del metabolismo<br />
degli zuccheri, alterazioni del colesterolo e trigliceridi, ipertensione.<br />
Oggi si parla della sindrome metabolica come di una nuova “epidemia silenziosa”: in Italia, secondo<br />
uno studio condotto dall’Università di Pisa, colpisce in età evolutiva il 20% dei soggetti<br />
obesi; l’intolleranza agli zuccheri compare già in età pediatrica e interessa il 21% degli adolescenti<br />
con obesità grave, mentre il diabete tipo 2 ne colpisce il 4%.<br />
Altra componente caratteristica della sindrome metabolica è l’ipertensione: recenti studi hanno<br />
dimostrato come gli adolescenti in sovrappeso hanno un rischio di sviluppare ipertensione 9<br />
volte superiore rispetto ai coetanei normopeso. Altre complicanze importanti sono gli aumentati<br />
livelli ematici di colesterolo e di trigliceridi, la presenza di accumulo di tessuto grasso nel fegato<br />
e spesso anche problemi a livello articolare, come il valgismo del ginocchio.<br />
Infine non vanno trascurate le conseguenze sul piano psicologico. I bambini e in particolare gli<br />
adolescenti obesi soffrono di ridotta autostima, complesso di inferiorità e progressivo isolamento<br />
dai coetanei, sono affetti da disturbi depressivi, disturbi d’ansia e della condotta alimentare.<br />
In questo momento, dunque, l’obesità in età evolutiva rappresenta una delle maggiori<br />
“emergenze” sanitarie del nostro paese, soprattutto se consideriamo il fatto che un bambino<br />
obeso ha il 40% di possibilità di diventare un adulto obeso e che tale percentuale sale notevolmente<br />
(60/80%) nel caso di un adolescente con problemi di eccesso di peso marcato.
Cosa bisogna fare<br />
due elementi principalmente coinvolti nello sviluppo<br />
Idi eccesso di peso in età evolutiva sono la “cattiva”<br />
educazione alimentare e la scarsa attività fisica.<br />
I bambini e gli adolescenti di oggi, in particolare quelli<br />
in sovrappeso o obesi, consumano quotidianamente,<br />
soprattutto fuori pasto, cibi ipercalorici, ricchi di grassi<br />
come formaggi e salumi, e di zuccheri semplici come<br />
dolci, merendine, patatine fritte, biscotti, gelati e bibite<br />
(Junk Food). Inoltre hanno una spesa energetica bassa<br />
F. Botero,“Hommage à Van Gogh”, Fondation Van Gogh, Arles.<br />
perché camminano poco, stanno poco all’aperto e<br />
hanno passatempi sedentari come TV, videogiochi, computer. Da un’indagine effettuata dalla<br />
Società Italiana di Pediatria si è osservato come il 66.9% dei ragazzi ha la TV nella propria camera<br />
mentre più del 75% la guarda durante i pasti. Il dato più significativo è che il 60.4%<br />
desidera le cose viste negli spot televisivi e il 70.9% mangiucchia qualcosa mentre guarda i programmi<br />
nel pomeriggio. Si è visto anche che l’87% degli adolescenti ha un computer, che il 57%<br />
dei giovani naviga abitualmente in Internet e che ben il 49% degli adolescenti gioca più di 1 ora<br />
al giorno con playstation, videogiochi, game-boy. I nostri giovani sono circondati da un ambiente<br />
“tossico ed obesigeno” per cui non è sufficiente l’intervento sul singolo bambino e sulla sua<br />
famiglia, ma è necessaria un’azione preventiva ad ampio raggio. In questo contesto il pediatra di<br />
famiglia ha un ruolo importante perché può iniziare precocemente un’educazione familiare volta<br />
a promuovere l’allattamento al seno - fattore protettivo nei confronti dell’obesità -, così come abitudini<br />
nutrizionali sane e la pratica dell’attività fisica quotidiana. Inoltre spetta al pediatra, che ben<br />
conosce il bambino e la sua famiglia, il compito di individuare i soggetti con eccesso di peso e<br />
di guidarli verso la presa di coscienza del problema per aiutarli a risolverlo.<br />
Anche la scuola può svolgere un compito molto importante. In Italia, in particolare in Lombardia<br />
e in Emilia Romagna, si sta dando il via ai primi progetti con finanziamento governativo nelle<br />
scuole. In primo piano la vendita, attraverso distributori automatici, di confezioni monodose di<br />
frutta e verdura; la preparazione a scuola, da parte dei ragazzi, di merende a base di frutta e<br />
verdura locale di stagione; l’organizzazione di corsi di educazione nutrizionale. È inoltre di fondamentale<br />
importanza insegnare ai giovani che la pratica dell’attività sportiva ha la stessa importanza<br />
dello studio delle materie scolastiche.<br />
Attenti alla prevenzione<br />
a terapia dell’obesità in età evolutiva è difficile e molto spes-<br />
Lso inattuabile perché i farmaci usati per il trattamento dell’obesità<br />
in età adulta non sono indicati per l’utilizzo in età pediatrica.<br />
Anche la chirurgia è molto invasiva e deve essere riservata<br />
solo ai pazienti con obesità di grado elevato associata a<br />
complicanze. Riteniamo dunque molto importante educare i<br />
bambini ad una corretta e sana alimentazione, e incentivare la<br />
pratica di attività sportiva quotidiana.<br />
Si ringrazia il Prof Giuseppe Saggese<br />
Past-President Società Italiana di Pediatria<br />
Direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Pisa<br />
. . . . . . . . . LA NUOVA EPIDEMIA<br />
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