"Mostro di Firenze": quei delitti non sono seriali! - La Giusta ...
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"<strong>Mostro</strong> <strong>di</strong> Firenze": <strong>quei</strong> <strong>delitti</strong> <strong>non</strong> <strong>sono</strong> <strong>seriali</strong>! http://www.<strong>di</strong>sinformazione.it/<strong>delitti</strong><strong>non</strong><strong>seriali</strong>.htm<br />
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«<strong>Mostro</strong> <strong>di</strong> Firenze»: <strong>quei</strong> <strong>delitti</strong> <strong>non</strong> <strong>sono</strong> «<strong>seriali</strong>»!<br />
Gabriella Pasquali Carlizzi<br />
30 maggio 2004 - esclusiva per <strong>di</strong>sinformazione.it<br />
(Pubblichiamo qui <strong>di</strong> seguito la rivelazione shock <strong>di</strong> Gabriella Pasquali Carlizzi, super-testimone<br />
nell'inchiesta sui <strong>delitti</strong> del mostro, una rivelazione che in un solo colpo spazza via le ipotesi<br />
fino ad oggi avanzate dai più illustri criminologi del mondo)<br />
Pensiamo sia giunto il momento <strong>di</strong> fare un po' <strong>di</strong> chiarezza in una vicenda senza precedenti<br />
nella criminologia internazionale, una vicenda ancora <strong>non</strong> risolta in trentasei anni <strong>di</strong> depistaggi<br />
e trame occulte, una vera e propria hol<strong>di</strong>ng che ha arricchito scienziati e principi del Foro, alla<br />
faccia dello Stato cui l'inchiesta giu<strong>di</strong>ziaria è costata ad oggi ben oltre cento miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire,<br />
senza giungere alla verità.<br />
Ma an<strong>di</strong>amo per gra<strong>di</strong>. In seguito cercheremo <strong>di</strong> capire l'origine dei tanti ostacoli posti, se<br />
l'impe<strong>di</strong>mento era determinato dai nomi "eccellenti" responsabili <strong>di</strong> tanto sangue, o se, al <strong>di</strong> là<br />
degli insospettabili, a porre il veto sulla verità hanno concorso piuttosto ragioni superiori<br />
connesse a vicende <strong>di</strong> Stato.<br />
Il primo passo da fare però, è sfatare subito l'inganno che fin dall'inizio degli efferati <strong>delitti</strong>, ha<br />
sviato il corso naturale della Giustizia.<br />
Si è sentito parlare <strong>di</strong> otto duplici <strong>delitti</strong>, ma anche <strong>di</strong> sette duplici <strong>delitti</strong>. Questo perché un<br />
depistatore ideò <strong>di</strong> manomettere nell'archivio reperti i bossoli usati nel primo delitto del 1968,<br />
sostituendoli con quelli ritrovati nei <strong>delitti</strong> successivi e riconducibili alla famosa Beretta 22 del<br />
«mostro», mai più trovata. In questo modo il depistatore sviò le indagini riconducendole<br />
abilmente al responsabile <strong>di</strong> turno (molti furono indagati e poi prosciolti) del delitto del '68,<br />
delitto che nulla aveva in comune con quelli inequivocabilmente commessi dal «mostro <strong>di</strong><br />
Firenze».<br />
Dunque pren<strong>di</strong>amo ora in considerazione i sette duplici <strong>delitti</strong> toscani. Ne in<strong>di</strong>cheremo pertanto<br />
le date, le vittime, e alcune particolari caratteristiche.<br />
PRIMO DELITTO: Sabato 14 settembre 1974. Furono uccisi, a Borgo San Lorenzo, Stefania<br />
Pettini e Pasquale Gentilcore. Nella vagina era stato introdotto un tralcio <strong>di</strong> vite.<br />
SECONDO DELITTO: Sabato 6 giugno 1981. Furono uccisi, a Scan<strong>di</strong>cci Carmela Di Nuccio e<br />
Giovanni Foggi. Alla donna fu asportato il pube con tre tagli netti.<br />
TERZO DELITTO Giovedì 22 ottobre 1981. Furono uccisi, a Calenzano, Susanna Cambi e<br />
Stefano Bal<strong>di</strong>. Alla donna fu asportato il pube con tre tagli netti.<br />
QUARTO DELITTO: Sabato 19 giugno 1982. Furono uccisi a Montespertoli, Antonella Migliorini<br />
e Antonio Mainar<strong>di</strong>.<br />
QUINTO DELITTO: Venerdì 9 settembre 1983. Furono uccisi a Galluzzo, Horst Meyer e Uwe<br />
Rusch.<br />
SESTO DELITTO: Domenica 29 luglio 1984. Furono uccisi, a Vicchio <strong>di</strong> Mugello, Pia Rontini e<br />
Clau<strong>di</strong>o Stefanacci. Alla donna furono asportati il pube e la mammella sinistra.<br />
SETTIMO DELITTO: Domenica 8 settembre 1985. Furono uccisi, a San Casciano Val <strong>di</strong> Pesa,<br />
Na<strong>di</strong>ne Mauriot e Jean‑Michel Kravechvili. Alla donna furono asportati il pube e la mammella<br />
sinistra.<br />
Gli elementi che hanno portato gli esperti a classificare questi <strong>delitti</strong> come «<strong>seriali</strong>» <strong>sono</strong> stati i<br />
seguenti: 1) Le vittime <strong>sono</strong> tutte coppie. 2) Le vittime vengono uccise tutte durante un<br />
rapporto amoroso. 3) Le vittime <strong>sono</strong> appartate in luoghi comuni ai guardoni. 4) Il serial-killer<br />
pre<strong>di</strong>lige giorni festivi o prefestivi. 5) Il serial-killer uccide in notti <strong>di</strong> novilunio. 6) Il serial-killer<br />
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"<strong>Mostro</strong> <strong>di</strong> Firenze": <strong>quei</strong> <strong>delitti</strong> <strong>non</strong> <strong>sono</strong> <strong>seriali</strong>! http://www.<strong>di</strong>sinformazione.it/<strong>delitti</strong><strong>non</strong><strong>seriali</strong>.htm<br />
pratica mutilazioni agli organi femminili della donna. Dunque tutte questo considerazioni<br />
costituiscono ancor oggi, l'indubbio carattere della SERIALITA'.<br />
Se però ci addentriamo in un'analisi <strong>non</strong> precostituita o con<strong>di</strong>zionata dalla letteratura<br />
criminologia, ma teniamo conto anche della scienza esoterica-rituale, possiamo <strong>di</strong>mostrare<br />
l'assoluta infondatezza dei caratteri della <strong>seriali</strong>tà criminale, quali conseguenza <strong>di</strong> patologie<br />
psichiatriche e psicologiche.<br />
Innanzitutto va detto che gli stessi elementi caratterizzanti la «<strong>seriali</strong>tà», potrebbero invece<br />
in<strong>di</strong>care un simbolismo magico‑esoterico riconducibile a precisi insegnamenti e rituali,<br />
applicato da soggetti sani in obbe<strong>di</strong>enza ad affiliazioni massoniche. Infatti appare strano che<br />
coloro che considerano i <strong>delitti</strong> del «<strong>Mostro</strong> <strong>di</strong> Firenze» come <strong>delitti</strong> <strong>seriali</strong>, <strong>non</strong> abbiano rilevato<br />
che l'elemento principe della <strong>seriali</strong>tà è la mutilazione <strong>di</strong> parti anatomiche, e che tale elemento<br />
<strong>non</strong> è affatto presente in tutti i sette duplici <strong>delitti</strong>.<br />
Le mutilazioni vengono praticate infatti solo in quattro <strong>delitti</strong>, tra i quali le stesse mutilazioni si<br />
<strong>di</strong>fferenziano ulteriormente. Basterebbe già tale osservazione per far crollare il concetto <strong>di</strong><br />
<strong>seriali</strong>tà, per il quale ogni azione deve ripetersi in fotocopia con altre azioni <strong>di</strong> una medesima<br />
serie. Ma c'è <strong>di</strong> più. Gabriella Carlizzi ha parlato <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce segreto, una chiave critptica capace<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare scientificamente il collegamento tra due <strong>delitti</strong> caratterizzati dalla medesima<br />
mutilazione. Se così fosse, sostiene la scrittrice, anche il movente avrebbe finalità <strong>di</strong>fferenti a<br />
seconda della specificità dello scopo.<br />
Abbiamo già visto che il movente <strong>di</strong> questi <strong>delitti</strong> è <strong>di</strong> natura esoterica, come pure abbiamo<br />
spiegato che ci si affida alle pratiche esoteriche in alternativa alla me<strong>di</strong>cina tra<strong>di</strong>zionale, e in<br />
or<strong>di</strong>ne a particolari malattie o devianze. Nel caso in questione, Gabriella Carlizzi, sostiene che i<br />
due <strong>delitti</strong> in cui è stato asportato alla donna il solo pube, fanno parte <strong>di</strong> un unico rito, specifico<br />
per la patologia <strong>di</strong> un solo soggetto. <strong>La</strong> <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo tra i due <strong>delitti</strong>, segna la durata della<br />
terapia esoterica del caso. E’ <strong>di</strong>mostrabile scientificamente un collegamento che sembra<br />
andare oltre l'immaginario umano? Gabriella Carlizzi lo ha <strong>di</strong>mostrato così.<br />
Pren<strong>di</strong>amo in esame le dato relativo ai duplici <strong>delitti</strong> ove è stata praticata l'escissione del pube.<br />
1) Sabato 6 giugno 1981 (Sabato è il 6° giorno della settimana. Giugno è il 6° mese<br />
dell'anno).<br />
2) Giovedì 22 ottobre 1981 (Giovedì è 4° giorno della settimana. Ottobre 10° mese dell'anno)<br />
1) Ora sommiamo: 6 + 6 + 6 + 1 + 9 + 8 + 1 = 37<br />
2) Ora sommiamo: 4 + 2 + 2 + 10 + 1 + 9 + 8 + 1 = 37<br />
Incre<strong>di</strong>bile ma vero, i due <strong>delitti</strong> in questione, <strong>sono</strong> collegati tra <strong>di</strong> loro da un numero segreto=<br />
37!<br />
Ci ren<strong>di</strong>amo perfettamente conto della necessità <strong>di</strong> un'ulteriore conferma, e pertanto<br />
applicheremo lo stesso proce<strong>di</strong>mento agli altri due duplici <strong>delitti</strong> ove <strong>sono</strong> stati asportati alla<br />
donna sia il seno che il pube.<br />
1) Domenica 29 luglio 1984 (Domenica 7° giorno della settimana. Luglio 7° mese dell'anno).<br />
2) Domenica 8 settembre 1985 (Domenica 7° giorno della settimana. Settembre 9° mese<br />
dell'anno)<br />
1) Ora sommiamo: 7+2+9+7+ 1 +9+8+4=47<br />
2) Ora sommiamo: 7+8+9+ 1 +9+8+5=47<br />
Come è evidente anche la seconda coppia <strong>di</strong> duplici <strong>delitti</strong> con la medesima mutilazione<br />
presenta un co<strong>di</strong>ce segreto, precisamente il numero 47!<br />
Anni ed anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, perizie o contro perizie da buttar via, incuria della scienza o altro? Chi<br />
dovrà farsi carico dei danni in solido procurati allo Stato? Non ci risulta che gli scienziati scesi<br />
in campo nella vicenda in questione, immortalati su tutti gli schermi televisivi del mondo,<br />
abbiano redatto i loro stu<strong>di</strong> o dossier gratuitamente, e se è umano sbagliare <strong>di</strong>viene sospetto<br />
reiterare nell'errore, anche se ci appare assai riduttivo definire errore, l'aver scambiato la<br />
«<strong>seriali</strong>tà criminale» con rituali esoterici e co<strong>di</strong>ci segreti.<br />
Viene spontaneo chiedersi: e i rimanenti tre duplici <strong>delitti</strong>, ove <strong>non</strong> <strong>sono</strong> state praticate<br />
mutilazioni anatomiche, hanno anch'essi un co<strong>di</strong>ce, o un significato simbolico? Gabriella<br />
Carlizzi <strong>non</strong> ha dubbi. Il primo, (Sabato 14 settembre 1974) fu un delitto <strong>di</strong> consacrazione del<br />
territorio e del Tempio della «Rosa Rossa». Nella vagina della vittima fu introdotto un tralcio <strong>di</strong><br />
vite, nella continuità simbolica con i <strong>delitti</strong> commessi da Jack Lo Squartatore che offriva alle<br />
vittime un grappolo d'uva.<br />
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"<strong>Mostro</strong> <strong>di</strong> Firenze": <strong>quei</strong> <strong>delitti</strong> <strong>non</strong> <strong>sono</strong> <strong>seriali</strong>! http://www.<strong>di</strong>sinformazione.it/<strong>delitti</strong><strong>non</strong><strong>seriali</strong>.htm<br />
I <strong>delitti</strong> del giorno Sabato 19 giungo 1982, e del giorno venerdì 9 settembre 1983, videro<br />
esigenze <strong>di</strong> culto, vere e proprie offerte sacrificali privi <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> guarigione, offerte<br />
finalizzate al solo ringraziamento della <strong>di</strong>vinità garante delle guarigioni richieste e relative ai<br />
<strong>delitti</strong> con mutilazioni anatomiche.<br />
Chie<strong>di</strong>amo ancora alla scrittrice se anche la scelta del luogo dell’ultimo dei sette duplici <strong>delitti</strong><br />
ha avuto un preciso significato riconducibile all’esoterismo.<br />
Gabriella Carlizzi annuisce e ci spiega che a San Casciano Val <strong>di</strong> Pesa, visse Niccolò Machiavelli,<br />
letterato ma anche esoterista ed esperto <strong>di</strong> rituali sacrificali. Non fu forse lui, l’autore della<br />
Mandragola, che altro <strong>non</strong> era che una pozione magica per rendere fertile una donna sterile?<br />
Non fu Machiavelli a <strong>di</strong>ffondere il detto: «MORS TUA, VITA MEA»?. Ecco il perché <strong>di</strong> San<br />
Casciano <strong>di</strong> Val <strong>di</strong> Pesa…<br />
Tutto da rifare, dunque? Speriamo <strong>di</strong> no, tutto, ad eccezione dei <strong>delitti</strong>!<br />
Gabriella Pasquali Carlizzi<br />
www.<strong>di</strong>sinformazione.it<br />
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