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Pagine 37-58 - Camera di Commercio di Treviso - Camere di ...

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VENDEMMIA 2005<br />

42<br />

L’Associazione Enologi<br />

Enotecnica Italiani (organizzazione<br />

<strong>di</strong> categoria dei<br />

tecnici del settore vitivinicolo<br />

– Assoenologi) come <strong>di</strong><br />

consueto ha <strong>di</strong>ramato a fi ne<br />

anno i dati defi nitivi della<br />

vendemmia 2005.<br />

Dalla stagione appena<br />

conclusa si produrranno intorno<br />

ai 47,5 milioni <strong>di</strong> ettolitri<br />

<strong>di</strong> vini e mosti, con un decremento<br />

dell’11% rispetto alla<br />

scorsa campagna che fece<br />

registrare 53,3 milioni <strong>di</strong> ettolitri<br />

a fronte <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>a<br />

quinquennale, 2000/2004, <strong>di</strong><br />

49,7 milioni <strong>di</strong> ettolitri. Ai primi<br />

<strong>di</strong> settembre le prime previsioni<br />

davano 51 milioni <strong>di</strong><br />

ettolitri, poi scesi a 50 milioni<br />

e, a conferimenti ultimati, si<br />

registra un ulteriore decremento,<br />

dovuto all’andamento<br />

climatico e meteorico che<br />

ha caratterizzato il mese <strong>di</strong><br />

settembre. Siamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

fronte ad un’annata scarsa,<br />

ma lontana dai risultati del<br />

2002 (44,6 milioni <strong>di</strong> ettolitri)<br />

e del 2003 (44,1 milioni <strong>di</strong> ettolitri)<br />

che registrarono le più<br />

basse produzioni degli ultimi<br />

decenni.<br />

Molto eterogenea la qualità.<br />

Nella stessa regione il buono<br />

si scontra con l’ottimo ed il<br />

me<strong>di</strong>ocre con l’eccellente.<br />

Le premesse per fi rmare un<br />

ottimo millesimo, nonostante<br />

le bizzarrie del tempo, c’erano<br />

tutte fi no a Ferragosto. Le<br />

piogge e le basse temperature<br />

che hanno caratterizzato<br />

la seconda metà del mese<br />

hanno rimesso però tutto in<br />

<strong>di</strong>scussione. Le speranze riposte<br />

nel mese <strong>di</strong> settembre<br />

sono andate quasi dappertutto<br />

deluse: il sole non c’è stato,<br />

le piogge hanno imperversato<br />

n. 6 - <strong>di</strong>cembre 2005<br />

VENDEMMIA 2005<br />

e le basse temperature tenuto<br />

banco. Tutto questo ha determinato<br />

una scalare <strong>di</strong>minuzione<br />

dei livelli qualitativi, passati<br />

dall’eccellente, all’ottimo, e, a<br />

conferimenti avvenuti, attestati<br />

in tutte le regioni d’Italia<br />

sul buono, con <strong>di</strong>verse punte<br />

più qualifi cate solo al Sud ed<br />

in poche regioni del Centro<br />

Nord.<br />

Le esportazioni, sia pure<br />

tra alti e bassi, fanno registrare<br />

il segno positivo. Nei<br />

primi sei mesi del 2005 sono<br />

infatti complessivamente<br />

cresciute dell’8,3% in quantità<br />

e dell’1,4% in valore, sia<br />

pure con un prezzo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta all’ingrosso in <strong>di</strong>fetto<br />

del 7% rispetto allo scorso<br />

anno. I consumi interni sono<br />

invece in continua fl essione:<br />

secondo l’Assoenologi siamo<br />

a 48 litri pro-capite, contro<br />

gli oltre 100 degli anni Settanta.<br />

Tutto questo si rifl ette<br />

sulla richiesta <strong>di</strong> prodotto.<br />

Oggi si registra un mercato<br />

all’ingrosso dei mosti e dei<br />

vini decisamente <strong>di</strong>luito con<br />

poche contrattazioni signifi -<br />

cative e con un decremento<br />

dei prezzi che varia a seconda<br />

delle zone e delle varietà,<br />

con punte che raggiungono<br />

anche -50% rispetto alle<br />

quotazioni dello stesso periodo<br />

dello scorso anno.<br />

Un’annata capricciosa<br />

- spiega il dottor Giuseppe<br />

Martelli, <strong>di</strong>rettore generale<br />

dell’Associazione Enologi<br />

Enotecnici Italiani - Assoenologi<br />

- che sarà ricordata<br />

come una delle più scostanti<br />

e bizzarre al Centro-Nord<br />

dove, in più occasioni, le<br />

stagioni si sono quasi invertite<br />

con caldo estivo in primavera<br />

e temperature quasi<br />

I DATI DEFINITIVI ASSOENOLOGI<br />

SULLA PRODUZIONE VITIVINICOLA 2005 (VINO E<br />

MOSTO)<br />

Produzione me<strong>di</strong>a HL vino e mosto ±% Previste Me<strong>di</strong>a HL vino<br />

Regione vino e mosto produzione 2004 rispetto e mosto previsti<br />

2000/2004 - Dati Istat Dati Istat 2004 2005*<br />

Piemonte 2.827.000 3.263.000 -10% 2.930.000<br />

Lombar<strong>di</strong>a 1.159.000 1.168.000 -15% 990.000<br />

Trentino A.A. 1.163.000 1.269.000 -20% 1.000.000<br />

Veneto 8.110.000 8.843.000 -25% 6.620.000<br />

Friuli V.G. 1.145.000 1.344.000 -20% 1.080.000<br />

Emilia Romagna 6.435.000 7.155.000 -20% 5.710.000<br />

Toscana 2.504.000 3.166.000 -20% 2.530.000<br />

Marche 1.348.000 1.248.000 -10% 1.120.000<br />

Lazio 2.907.000 2.492.000 -10% 2.240.000<br />

Abruzzo 3.568.000 3.<strong>58</strong>5.000 -5% 3.390.000<br />

Campania 1.805.000 1.878.000 -5% 1.770.000<br />

Puglia 6.788.000 7.610.000 +5% 7.980.000<br />

Sicilia 6.796.000 6.964.000 +5% 7.300.000<br />

Sardegna 813.000 943.000 +5% 980.000<br />

Altre* 2.303.000 2.347. 000 -20% 1.860.000<br />

Totale 49.671.000 53.275.000 -11% 47.500.000<br />

Fonte Associazione Enologi Enotecnica Italiani<br />

*In colonna sono in<strong>di</strong>cate le me<strong>di</strong>e produttive arrotondate e ipotizzate per ogni<br />

regione<br />

**Valle d’Aosta, Liguria, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria<br />

autunnali durante l’estate,<br />

tanto che nel Nord-Est il Ferragosto<br />

2005 è stato defi nito<br />

il più freddo degli ultimi <strong>di</strong>eci<br />

anni. Una situazione meno<br />

evidente al Sud e nelle Isole,<br />

fi no a Ferragosto, dove<br />

maggiore piovosità e basse<br />

temperature hanno garantito<br />

un decorso più regolare del<br />

ciclo vegetativo della vite.<br />

Dopo due vendemmie<br />

<strong>di</strong>scutibili dal punto <strong>di</strong> vista<br />

qualitativo e povere sotto<br />

l’aspetto quantitativo (2002:<br />

“annegata dalle eccessive<br />

precipitazioni”, 44.600.000<br />

ettolitri; 2003: “bruciata<br />

dalle alte temperature”,<br />

44.100.000 ettolitri) quella<br />

del 2004 è stata una campagna<br />

normale che ha riportato<br />

qualità e quantità. Quella<br />

del 2005, sotto certi aspetti,<br />

le è molto vicina, con una<br />

quantità però sensibilmente<br />

inferiore ed una qualità alquanto<br />

eterogenea fatta <strong>di</strong><br />

speranze deluse. Poteva infatti<br />

raggiungere ottimi livelli<br />

se le con<strong>di</strong>zioni climatiche e<br />

meteoriche <strong>di</strong> settembre ci<br />

avessero regalato molto sole<br />

e risparmiato umi<strong>di</strong>tà e piogge,<br />

situazioni che, purtroppo,<br />

non si sono verifi cate.<br />

A fi ne luglio alcuni ipotizzavano<br />

una produzione<br />

ad<strong>di</strong>rittura sensibilmente superiore<br />

a quella dello scorso<br />

anno, a metà agosto c’è chi<br />

ha scritto che si sarebbero<br />

prodotti 54 milioni <strong>di</strong> ettolitri:<br />

tutti giuravano su una qualità<br />

eccellente. Ma, a campagna<br />

conclusa il risultato è assai<br />

<strong>di</strong>verso.<br />

Le precipitazioni invernali<br />

sono state abbondanti su<br />

tutto il territorio nazionale ed<br />

in <strong>di</strong>verse regioni hanno con-<br />

tinuato anche all’inizio della<br />

primavera, permettendo una<br />

ripresa vegetativa rigogliosa,<br />

in qualche regione leggermente<br />

ritardata a causa<br />

delle basse temperature, ma<br />

in tutti i casi regolare, che<br />

ha determinato un ottimo<br />

germogliamento, una buona<br />

fi oritura ed una <strong>di</strong>screta allegagione.<br />

Maggio e buona parte <strong>di</strong><br />

giugno hanno visto il termometro<br />

salire in modo inusuale,<br />

tanto che in certe zone<br />

collinari le alte temperature<br />

hanno fatto preoccupare i<br />

produttori. Ma le previsioni<br />

<strong>di</strong> molti meteorologi, che in<strong>di</strong>cavano<br />

un’estate torrida,<br />

sono state clamorosamente<br />

smentite visto che nei mesi <strong>di</strong><br />

luglio ed agosto la colonnina<br />

<strong>di</strong> mercurio è rimasta, nella<br />

stragrande maggioranza dei<br />

casi, al <strong>di</strong> sotto dei 30 gra<strong>di</strong>.<br />

Fatta eccezione per alcune<br />

zone e per limitati perio<strong>di</strong> in<br />

cui sono stati segnalati picchi<br />

<strong>di</strong> 33/35°C, comunque<br />

interrotti da brevi precipitazioni,<br />

spesso a carattere<br />

temporalesco, e mitigati da<br />

una pronunciata escursione<br />

termica che, in alcuni casi,<br />

ha superato i 10°C <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza<br />

tra giorno e notte.<br />

Deludente il mese <strong>di</strong> settembre<br />

che, invece <strong>di</strong> darci<br />

giornate calde e ricche <strong>di</strong><br />

sole, ha “annegato la vendemmia”<br />

in quasi tutte le regioni<br />

italiane.<br />

Molte preoccupazioni e<br />

tante speranze. L’invaiatura,<br />

cioè il cambio <strong>di</strong> colore del<br />

grappolo, in <strong>di</strong>verse regioni<br />

è iniziata con circa una settimana<br />

<strong>di</strong> ritardo, mantenuto<br />

anche in seguito, visto che le<br />

operazioni <strong>di</strong> raccolta sono<br />

PRODUZIONE ANNUALE ITALIANA<br />

(VINO E MOSTO)<br />

REGIONE PER REGIONE DAL 2000 AL 2004<br />

Regione 2000 2001 2002 2003 2004<br />

Piemonte 2.938.000 3.324.000 2.329.000 2.282.000 3.263.000<br />

Lombar<strong>di</strong>a 1.360.000 1.286.000 1.123.000 856.000 1.168.000<br />

Trentino A.A. 1.177.000 1.230.000 1.063.000 1.076.000 1.269.000<br />

Veneto 8.825.000 8.668.000 6.847.000 7.369.000 8.843.000<br />

Friuli V.G. 1.152.000 1.111.000 1.006.000 1.113.000 1.344.000<br />

Emilia Romagna 6.915.000 7.116.000 5.682.000 5.305.000 7.155.000<br />

Toscana 2.540.000 2.220.000 2.319.000 2.274.000 3.166.000<br />

Marche 1.609.000 1.683.000 1.2<strong>58</strong>.000 940.000 1.248.000<br />

Lazio 3.733.000 3.008.000 2.859.000 2.441.000 2.492.000<br />

Abruzzo 3.689.000 3.441.000 3.808.000 3.319.000 3.<strong>58</strong>5.000<br />

Campania 2.013.000 1.717.000 1.761.000 1.655.000 1.878.000<br />

Puglia 7.782.000 6.877.000 5.<strong>58</strong>0.000 6.089.000 7.610.000<br />

Sicilia 7.106.000 7.149.000 6.209.000 6.553.000 6.964.000<br />

Sardegna 693.000 845.000 729.000 856.000 943.000<br />

Altre* 2.556.000 2.618.000 2.031.000 1.968.000 2.347.000<br />

Totale 54.088.000 52.293.000 44.604.000 44.096.000 53.275.000<br />

Elaborazione Associazione Enologi Enotecnici Italiani su dati Istat<br />

I dati sono espressi in ettolitri<br />

* Valle d’Aosta, Liguria, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria

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