Risorse silvo-pastorali, conflitto sociale e sistema ... - Ruralpini

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12.06.2013 Views

capra e ai suoi prodotti per le nuove generazioni cresciute nell’ambito dell’esperienza urbana si sono trasposte in fattori di appeal e, sempre più frequentemente, gli anziani, adeguandosi al nuovo clima culturale raccontano con compiacimento di essere stati “tirati su” con il latte di capra. Il caso della percezione culturale dell’allevamento caprino e dell’accettazione dei suoi prodotti conferma l’importanza prevalente dei fattori socioculturali quali determinanti dei sistemi alimentari e delle stesse preferenze di gusto. Esso conferma anche come permanenze culturali già qualificate quali residui preindustriali possano intrecciarsi con le tendenze più avanzate della società post-(tardo)industriale. 4. Conclusioni L’evoluzione storica del conflitto per le risorse dello spazio silvo-pastorale e, al suo interno, la posizione dell’allevamento caprino, hanno conosciuto una profonda evoluzione di oggetti e di soggetti. La materia del contendere da un oggetto concreto (il legname) si è trasposta in quelli, sempre più carichi di componenti astratte e simboliche, del “bosco” e, infine, della “dimensione selvatica” (dove gli animali selvatici con forte valenza simbolica -ed emotiva- svolgono un ruolo centrale). Quanto ai soggetti sociali le comunità si sono internamente disgregate e differenziate al looro interno ed hanno visto ridursi progressivamente la componente direttamente coinvolta nell’utilizzo delle risorse in questione anche se, ultimamente, pare svilupparsi un recupero del senso della località e un’attenzione per gli interessi collettivi della dimensione rurale. Dall’altra parte a precisi soggetti economici, sono subentrati prima lo stato e, poi, gli interessi diffusi legati ad una sia pure astratta sensibilità ambientale, o a gruppi particolari (cacciatori, enti parco, organizzazioni ambientaliste, interessi turistici). I recenti processi di ibridazione e di scambio di ruoli tra culture rurali ed urbane e, nello specifico, il ribaltamento dello statuto sociale dei prodotti alimentari forniti dalla capra e del suo allevamento, ma anche la riconsiderazione dei rapporti uomo-animalevegetazione a fronte dell’inversione di un trend secolare di contrazione delle aree boschive, rendono molto meno rigidi, rispetto al passato, i termini dei conflitti. Ai fini della ricomposizione di questi ultimi (importante ai fini della tutela dell’insieme delle risorse del territorio alpino) risulta, però, indispensabile la consapevolezza della natura delle rappresentazioni e delle costruzioni sociali implicate. L’individuazione della genesi dei pregiudizi alimentari nei riguardi dei prodotti caprini e la riconsiderazione storica del ruolo di questo tipo di allevamento nell’ambito dell’evoluzione dei sistemi agricoli ed alimentari, rappresentano elementi utili anche ai fini della corretta valutazione delle potenzialità di un tipo di allevamento che risponde ampiamente alle esigenze di uno sviluppo rurale integrato della montagna alpina. Fonti e bibliografia TESTIMONIANZE ORALI Lombardia - Valtellina: Giuseppe Giovannoni, Piagno di Cosio Valtellino (So); Valchiavenna: Ermanno Venier, Gordona (So), Mario Pighetti, Chiavenna (So); Vallecamonica: Bernardo Pasinetti*, Valle di Saviore (Bs); Tremezzina: Miro Puricelli, Sala Comacina (Co), Cadenazzi Giovanni**, Tremezzo (Co); Triangolo lariano: Puricelli Adriano**, Faggeto Lario (Co), Lidia Zappa**, Gesuino Osvaldi**, Vittorio Tavecchio**, Caslino d’Erba (Co), Alberto (Berto) Vassena, Valmadrera (Lc). * raccolta con la collaborazione di Ivan Pasinetti; ** raccolte con la collaborazione di Andrea Vandoni Trentino - Val di Fiemme: Renzo Lutzemperger, Fausto Schraffel, Cavalese (Tn) Michele e Giuseppe Zeni, Tesero (Tn); Val di Sole: Grazia Zilorri, Pejo (Tn); Val di Ledro: Severo Tiboni, Tiarno di Sopra (Tn). SIGLE E OPERE CITATE ABBREVIATAMENE

ASM = Archivio di Stato di Milano ASB = Archivio di Stato di Bergamo APPT = PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE, FORESTE E MONTAGNA. SERVIZIO VIGILANZA E PROMOZIONE DELL’ATTIVITÀ AGRICOLA. Atlante dei Prodotti Tradizionali Trentini, Artimedia Casa Editrice, Trento, 2001 (IIa ed.). CB1881 = MINISTERO D’AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO. DIREZIONE AGRICOLTURA. Censimento del bestiame asinino, bovino, caprino e suino eseguito alla mezzanotte dal 13 al 14 febbraio 1881., Roma, Tipografia E. Sinimberghi, 1882. CP1881 = DIREZIONE GENERALE DI STATISTICA. Censimento della popolazione del Regno d'Italia al 31 dicembre 1881. Vol. 2. Notizie date per ciascun comune, Roma , Tip. nell'Ospizio di S. Michele, 1886. CB1908 = MINISTERO DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO. DIREZIONE AGRICOLTURA. DIREZIONE GENERALE DELLE ACQUE E FORESTE E DEI SERVIZI ZOOTECNICI. ISPETTORATO GENERALE DEI SERVIZI ZOOTECNICI, Censimento del bestiame del 19 Marzo 1908, Roma, Stabilimento Tipografico G.Civelli, 1910. CGA1961 = ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, 1. censimento generale dell'agricoltura del 15 aprile 1961 , Vol. 4, Bestiame, Roma , Soc. Abete, 1963. CGA1970 = ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, 2. censimento generale dell'agricoltura del 25 ottobre 1970 , Vol. 4, Bestiame, Roma , Istituto Poligrafico dello Stato, 1974. CGA1982 = ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, 3. Censimento generale dell'agricoltura , 24 ottobre 1982, Volume II. Caratteristiche strutturali delle aziende agricole, Roma, 1988. CGA1991 = ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, 4. Censimento generale dell'agricoltura, 21 ottobre 1990-22 febbraio 1991, Caratteristiche strutturali delle aziende agricole, Roma, 1991-1993. CGA2001 = http://www.census.istat.it/wibdsi/default.asp CZO = REGIONE LOMBARDIA, SETTORE CULTURA E INFORMAZIONE, SERVIZIO BIBLIOTECHE E BENI LIBRARI E DOCUMENTARI, Agricoltura e condizioni di vita dei lavoratori agricoli lombardi: 1835-1839. Inchiesta di K. CZOERNIG, Editrice bibliografica, Milano, 1986. CB1930 = ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA DEL REGNO D’ITALIA, Censimento generale del bestiame al 19 marzo 1930, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1933. GAU = G. GAUTIERI. Dei vantaggi e dei danni derivanti dalle capre in confronto alle pecore, Milano, Tipi di Gio. Giuseppe Destefanis, 1816. IPASO = SOCIETÀ AGRARIA DI LOMBARDIA, Atti della Commissione d’inchiesta sui pascoli alpini. «I pascoli alpini della Valtellina e del Chiavennese. Fascicolo III, Milano Premiata Tipografia Agraria, 1904. IAJ = GIUNTA PER L’INCHIESTA AGRARIA E SULLE CONDIZIONI DELLA CLASSE AGRICOLA, Atti, Vol. VI, Roma, Forzani, 1883. IPACO = SOCIETÀ AGRARIA DI LOMBARDIA, Atti della Commissione d’inchiesta sui pascoli alpini. Vol III, «I pascoli alpini della provincia di Como» , Premiata Tipografia Agraria, Milano, 1912. LCC = L.FALCINI E E. FERRARI (a cura di), La capra campa, Comunità Montana Valle Vigezzo, Stampa Tipografia Saccardo Carlo e Figli snc, Orvavasso (Vb), 2000. MOR = M.MORETTI, Capra, Estratto dal Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana, Centro di dialettologia e di etnografia di Bellinzona (Ti-CH), 2005. STORIA = J.L. FLANDRIN E M. MONTANARI (a cura di) Storia dell’Alimentazione, Laterza, Roma/Bari, 1997: ALTRE OPERE CITATE D.ACCONCI, A.POLITI, E.SARACENO, O.TADDEI, , «Le Alpi e la Padania» in: ISTITUTO NAZIONALE DI SOCIOLOGIA RURALE (a cura di) Atlante dei prodotti tipici: i formaggi, Franco Angeli, Milano, 1991. ANONIMO. «Esperienze di produzione commercializzazione dei formaggi di capra delle “Burro Lago Monate S.p.A.”», in: Atti tavola rotonda produzione, lavorazione e commercializzazione latte di capra [appendice] , Varese 12-13 ottobre 1986, Scienza e tecnica lattiero casearia, 38, (1987), 70-72. P.E. ALESSANDRI. Merceologia tecnica. Vol I. Materie prime greggie e semilavorate, Milano, Hoepli, 1920 (IIa ed.).

capra e ai suoi prodotti per le nuove generazioni cresciute nell’ambito dell’esperienza urbana si<br />

sono trasposte in fattori di appeal e, sempre più frequentemente, gli anziani, adeguandosi al nuovo<br />

clima culturale raccontano con compiacimento di essere stati “tirati su” con il latte di capra. Il caso<br />

della percezione culturale dell’allevamento caprino e dell’accettazione dei suoi prodotti conferma<br />

l’importanza prevalente dei fattori socioculturali quali determinanti dei sistemi alimentari e delle<br />

stesse preferenze di gusto. Esso conferma anche come permanenze culturali già qualificate quali<br />

residui preindustriali possano intrecciarsi con le tendenze più avanzate della società post-(tardo)industriale.<br />

4. Conclusioni<br />

L’evoluzione storica del <strong>conflitto</strong> per le risorse dello spazio <strong>silvo</strong>-pastorale e, al suo interno, la<br />

posizione dell’allevamento caprino, hanno conosciuto una profonda evoluzione di oggetti e di<br />

soggetti.<br />

La materia del contendere da un oggetto concreto (il legname) si è trasposta in quelli, sempre<br />

più carichi di componenti astratte e simboliche, del “bosco” e, infine, della “dimensione selvatica”<br />

(dove gli animali selvatici con forte valenza simbolica -ed emotiva- svolgono un ruolo centrale).<br />

Quanto ai soggetti sociali le comunità si sono internamente disgregate e differenziate al looro<br />

interno ed hanno visto ridursi progressivamente la componente direttamente coinvolta nell’utilizzo<br />

delle risorse in questione anche se, ultimamente, pare svilupparsi un recupero del senso della<br />

località e un’attenzione per gli interessi collettivi della dimensione rurale. Dall’altra parte a precisi<br />

soggetti economici, sono subentrati prima lo stato e, poi, gli interessi diffusi legati ad una sia pure<br />

astratta sensibilità ambientale, o a gruppi particolari (cacciatori, enti parco, organizzazioni<br />

ambientaliste, interessi turistici). I recenti processi di ibridazione e di scambio di ruoli tra culture<br />

rurali ed urbane e, nello specifico, il ribaltamento dello statuto <strong>sociale</strong> dei prodotti alimentari forniti<br />

dalla capra e del suo allevamento, ma anche la riconsiderazione dei rapporti uomo-animalevegetazione<br />

a fronte dell’inversione di un trend secolare di contrazione delle aree boschive,<br />

rendono molto meno rigidi, rispetto al passato, i termini dei conflitti. Ai fini della ricomposizione di<br />

questi ultimi (importante ai fini della tutela dell’insieme delle risorse del territorio alpino) risulta,<br />

però, indispensabile la consapevolezza della natura delle rappresentazioni e delle costruzioni<br />

sociali implicate. L’individuazione della genesi dei pregiudizi alimentari nei riguardi dei prodotti<br />

caprini e la riconsiderazione storica del ruolo di questo tipo di allevamento nell’ambito<br />

dell’evoluzione dei sistemi agricoli ed alimentari, rappresentano elementi utili anche ai fini della<br />

corretta valutazione delle potenzialità di un tipo di allevamento che risponde ampiamente alle<br />

esigenze di uno sviluppo rurale integrato della montagna alpina.<br />

Fonti e bibliografia<br />

TESTIMONIANZE ORALI<br />

Lombardia - Valtellina: Giuseppe Giovannoni, Piagno di Cosio Valtellino (So); Valchiavenna: Ermanno Venier,<br />

Gordona (So), Mario Pighetti, Chiavenna (So); Vallecamonica: Bernardo Pasinetti*, Valle di Saviore (Bs); Tremezzina:<br />

Miro Puricelli, Sala Comacina (Co), Cadenazzi Giovanni**, Tremezzo (Co); Triangolo lariano: Puricelli Adriano**,<br />

Faggeto Lario (Co), Lidia Zappa**, Gesuino Osvaldi**, Vittorio Tavecchio**, Caslino d’Erba (Co), Alberto (Berto)<br />

Vassena, Valmadrera (Lc).<br />

* raccolta con la collaborazione di Ivan Pasinetti; ** raccolte con la collaborazione di Andrea Vandoni<br />

Trentino - Val di Fiemme: Renzo Lutzemperger, Fausto Schraffel, Cavalese (Tn) Michele e Giuseppe Zeni, Tesero (Tn);<br />

Val di Sole: Grazia Zilorri, Pejo (Tn); Val di Ledro: Severo Tiboni, Tiarno di Sopra (Tn).<br />

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