12.06.2013 Views

Risorse silvo-pastorali, conflitto sociale e sistema ... - Ruralpini

Risorse silvo-pastorali, conflitto sociale e sistema ... - Ruralpini

Risorse silvo-pastorali, conflitto sociale e sistema ... - Ruralpini

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

multifunzionali, legati ad un ruolo di stewardship territoriale 161 e al valore educativo e<br />

terapeutico 162 delle esperienze di contatto con l’animale. Pur con alcune contraddizioni 163 , il<br />

recupero di popolazioni caprine autoctone 164 si è tradotto nel riconoscimento ufficiale di un buon<br />

numero di esse, in modo particolare nella Regione Lombardia, ma anche in quella Piemonte e, in<br />

ultimo, anche nella Provincia Autonoma di Trento. In Trentino sono stati anche realizzati progetti di<br />

di recupero e di realizzazione ex-novo di malghe da destinare esclusivamente alle capre da latte in<br />

Val di Sole e in Val di Fiemme. Per quanto limitate queste esperienze rappresentano esempi<br />

interessanti di una rivitalizzazione, in termini economici e culturali, della realtà contadina alpina in<br />

grado di contrastare sia i processi di involuzione senza speranza dei sistemi tradizionali, che la<br />

mutuazione subalterna, dei modelli dell’allevamento intensivo secondo una tentazione di cui non è<br />

esente neppure l’allevamento caprino nell’area alpina, ma che contrasta con gli orientamenti delle<br />

politiche di sviluppo rurale integrato e di protezione dell’ambiente. 165<br />

Il quadro delineato parrebbe indicare una riconciliazione storica tra l’allevamento caprino alpino<br />

e la società urbana dopo la parentesi dell’industrialismo. In realtà, mai come in questa fase di tarda<br />

modernità, il <strong>conflitto</strong> <strong>sociale</strong> nei suoi aspetti materiali e simbolici appare contraddistinto da<br />

ambivalenze e contradditorietà, che si riflettono anche sulle percezioni culturali del “rurale”, del<br />

“bosco” e del “selvatico” (non da oggi, peraltro, topoi culturali e letterari). Tali contraddizioni<br />

assumono spesso il connotato di un neoruralismo e di un ambientalismo di matrice urbana,<br />

potenzialmente in <strong>conflitto</strong> con la dimensione rurale, sino a forme esplicite di colonialismo.<br />

Il questo contesto si è inserito storicamente il contrasto, oggi parzialmente in via di<br />

ricomposizione, tra i Parchi (eredi, anche per alcune forme ideologiche, delle Riserve di caccia) e<br />

161 L’utilizzo del pascolo caprino al fine del ripristino di habitat idonei alla conservazione di popolazioni della tipica<br />

avifauna alpina è previsto nelle linee guida per i miglioramenti ambientali a fini faunistici della Provincia Autonoma di<br />

Trento. M.ODASSO, S.MAYR, P.F. DE FRANCESCHI, S.ZORZI, S.MATTEDI, Miglioramenti ambientali a fini faunistici.<br />

Localizzazione delle zone, priorità e modalità gestionali per interventi a favore di Lepre comune, Fagiano di monte,<br />

Coturnice e Re di Quaglie. Provincia Autonoma di Trento. Assessorato all’agricoltura e alla montagna. Servizio<br />

Faunistico, Ravina (Tn). 2002, p. 116. In Val Lesina (bassa Valtellina) è stato avviato (2005) un progetto (Leshabitat –<br />

Interreg II A Italia-Svizzera) per il recupero di habitat per il Fagiano di monte e il Gallo cedrone che prevede un ampio<br />

ruolo per il pascolo caprino. Più in generale il pascolo caprino viene indicato quale strumento di gestione della<br />

vegetazione in moltre aree rurali e montane dove si è andata progressivamente contraendosi l’attività agricola e<br />

forestale e la rottura di precedenti equilibri tra animali, vegetazione, insediamenti umani può determinare conseguane<br />

ambientali e sociali negativa. Da diversi anni nel Sud della Francia sono stati avviati programmi di lotta agli incendi<br />

boschivi che prevedono il pascolo di diverse specie animali ed un ruolo specifico della capra nel mantenimento delle<br />

fasce tagliafuoco. Per una valutazione delle prospettive di impiego delle capre per la gestione della vegetazione cfr.<br />

HART, S.P., 2001. «Recent perspectives in using goats for vegetation management in USA». J. Dairy Sci. 84, 170–176.<br />

162 La capra per caratteristiche morfologiche ed etologiche si presta al contatto con i bambini con i quali la famigliarità<br />

era molto forte nell’ambito della società tradizionale alpina dove i bambini venivano allattati dalle capre e molto<br />

precocemente ne diventavano i custodi e i mungitori. La capra può svolgere tra gli animali di interesse agricolo un<br />

ruolo primario nell’ambito di “fattorie didattiche” e “fattorie scolastiche” nonchè nell’ambito di programmi terapeutici<br />

si sostegno psicologico per portatori di handicap fisici e disturbi mentali. MORAND-FEHR, P., BOUTONNET, J.P.,<br />

DEVENDRA, C., DUBEUF, J.-P., HAENLEIN,G.F.W., HOLST, P.,MOWLEM, L., CAPOTE, J., «Strategy for goat farming in the<br />

21st century» in:. Small Rum. Res., 51 (2004), pp. 175–184.<br />

163 Cfr. M.CORTI, «Contadini e allevatori del Nord nelle transizioni rurali del XX e XXI secolo», SM Annali di<br />

S.Michele, 18 (2005), pp 135-174. Le iniziative assunte dalle agenzie zootecniche ufficiali fortemente improntate a<br />

logiche produttivistiche sono risultate in generale poco efficaci e molto distanti dalle logiche e dalle esigenze del settore<br />

di allevamento “contadino”.<br />

164 CFR. M. CORTI, L.A. BRAMBILLA, OP. CIT., M.CORTI (a cura di) Valorizzazione delle razze caprine autoctone della<br />

Lombardia in funzione zootecnica ed ambientale, Regione Lombardia DG Agricoltura, CD-ROM, Milano, 2005.<br />

165 Cfr. M. CORTI 2005, op. cit.. L’importanza della capra nel quadro di un’agricoltura alpina sostenibile è legato alla<br />

sua capacità di produrre di latte in modo molto economico ed ecologico utilizzando esclusivamente o in misura<br />

prevalente il pascolo. In una prova condotta da ricercatori statunitensi capre di razza Camosciata delle Alpi (la più<br />

diffusa tra le razze caprine internazionali presenti in Italia) hanno prodotto al pascolo 3,8 kg di latte al giorno senza<br />

integrazione con alimenti concentrati. B. R. MIN, S. P. HART, T. SAHLU, L. D. SATTER « The Effect of Diets on Milk<br />

Production and Composition, and on Lactation Curves in Pastured Dairy Goats», J. Dairy Sci. , 88 (2005), 2604–2615

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!