Risorse silvo-pastorali, conflitto sociale e sistema ... - Ruralpini
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come Sondrio, ma, soprattutto, Trento dove l’allevamento caprino risultò quasi scomparso. Va<br />
comunque precisato che, pur esprimendo una tendenza reale, la diminuzione del patrimonio caprino<br />
registrata dal Censimento Generale dell’Agricoltura del 1970 anche se la consistenza del patrimonio<br />
appare sovrastimata rispetto alla realtà 149 .<br />
Tabella – Consistenza patrimonio caprino nelle unità amministrative del versante meridionale delle alpi centrali<br />
(migliaia di capi) 150<br />
Δ<br />
Δ<br />
Δ<br />
Δ<br />
1880 % 1910 % 1930 % 1970 % 2000<br />
Tn 40 -12 38 -29 25 -88 3 +75 5<br />
Bs 33 -14 29 -64 10 -64 4 +177 10<br />
Bg 14 -37 9 -77 2 -27 2 +375 7<br />
So 32 +3 33 -55 15 -83 2 +535 16<br />
Co-Lc-Va 19 +3 19 -27 14 -53 7 +117 14<br />
Ti 65 -19 53 -29 37 -44 21 -50 10<br />
Vc-No-Vb 42 -1 42 -38 26 -45 14 0 14<br />
Totale 245 -11 220 -41 130 -59 52 +48 78<br />
Nota: gli anni dei censimenti sono approssimati alla decade.<br />
In tempi differenziati si è assistito, però, ad un recupero della consistenza dell’allevamento<br />
caprino. Esso è risultato più precoce in Ticino, già a cavallo tra gli anni ’60 e ’80, dove, però, è<br />
stato seguito da un nuovo declino negli anni ’90 151 . Nell’area Como-Lecco-Varese si è registra una<br />
vivace ripresa negli anni ’80, determinata sia da processi spontanei nell’ambito dei settori<br />
tradizionali (vedi oltre), che per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, in parte sostenute da enti<br />
pubblici 152 . Anche in quest’area, però, il declino numerico è ripreso negli anni ’90. Altrove il<br />
recupero è risultato più tardivo e prosegue a tutt’oggi (So e, soprattutto, Bg e Tn) 153 . L’andamento<br />
della consistenza del patrimonio caprino negli ultimi decenni del XX secolo appare la risultante di<br />
differenti dinamiche. Se, fino agli anni ’60-’70 il numero di capi per allevamento risultava, in<br />
diversi casi, inferiore a quello della fine del XIX, e la diminuzione dei possessori si rifletteva in<br />
quella della consistenza complessiva del patrimonio caprino, in seguito, alla continua flessione del<br />
numero di allevamenti, è corrisposto l’aumento del numero medio di capre. Nel 2000, nel Canton<br />
Ticino, si contavano 36 capre per allevamento (contro le 9,6 del 1966, le 6,7 nel 1941 e le 8,0 nel<br />
1866); a Sondrio, nel 2000, la consistenza media degli allevamenti caprini risultava pari a 17<br />
(contro 4,0 nel 1970 e 4,25 nel 1881). L’aumento di consistenza degli allevamenti, a sua volta è<br />
legato a due processi di segno differente: da una parte il sorgere (spesso da parte di soggetti<br />
149 La sottostima del numero dei caprini è riconducibile a due fattori: uno di ordine psico-sociologico (che ha portò<br />
molti detentori a negare il possesso di capre per esorcizzare lo stigma di inferiorità <strong>sociale</strong> sopra richiamato), l’altro di<br />
ordine socio-economico, legato alla drastica diminuzione della condizione “professionale” agricola (fin ad allora legata<br />
più a schemi assistenzialistici all’esistenza di realtà aziendali) ed allo sviluppo della figura dei contadini-operai e dei<br />
contadini-pensionati riluttanti a dichiarare la consistenza delle proprie attività agricole. Solo successivamente, con<br />
l’introduzione dei premi Cee per l’allevamento e con l’introduzione della profilassi di stato obbligatoria per la<br />
Brucellosi con i maggiori controlli delle Aziende Sanitarie Locali, l’area dell’allevamento “sommerso” si è<br />
ridimensionata. Va comunque osservato che anche negli ultimi censimenti il dato censitario tende ad essere inferiore di<br />
quello fornito dalla ASL.<br />
150 Fonti: per il Trentino sino al 1910 cfr. C.Battisti, op. cit.; per la Regione Lombardia, le provincie di Vercelli, Novara<br />
e Verbania, il Trentino dal 1930 cfr. CB1881, CB1908, CB 1930, CGA1970, CGA2001; per il Canton Ticino cfr. ?????<br />
151 Dovuto in parte alla riduzione del grado di sostegno pubblico all’agricoltura (in prospettiva di un allineamento con i<br />
parametri dell’Unione Europea), ma anche alla soppressione di numerosi casi in seguito alle azioni di interventi di<br />
“risanamento” applicati con criteri discutibili tali da mettere a repentaglio la sopravvivenza di popolazioni autoctone di<br />
animali domestici a rischio di estinzione (come indica il caso della capra Striata Grigionese).<br />
152 In Provincia di Varese vi sono stati programmi sostenuti dal Consorzio per le iniziative zootecniche e dalla Camera<br />
di Commercio all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso..<br />
153 Per i dati al 1961, 1982, 1991 cfr. CGA1961, CGA1982, CGA1991.