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Risorse silvo-pastorali, conflitto sociale e sistema ... - Ruralpini

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altri distretti e, segnatamente nella Valle Camonica, ove le inveterate consuetudini e gli abusi di simil genere più<br />

generalmente radicati oppongono maggiore difficoltà di attivazione di serie discipline, si ottennero risultanze poco o<br />

nulla corrispondenti al desiderio” 70 .<br />

E’ interessante notare come il Delegato Provinciale individui nella questione un problema di<br />

ordine pubblico. Si auspica che le amministrazioni locali collaborino ad una politica restrittiva<br />

dell’allevamento caprino temperata dal “concedere eccezionalmente 1 o 2 capre e sotto opportune<br />

cautele” previo vaglio delle “situazioni delle singole famiglie”. Queste “concessioni”<br />

paternalistiche erano suggerite da<br />

“imponenti motivi di convenienza non potendosi agevolmente prevedere fino a quali eccessi possa giungere lo<br />

spirito di malcontento di quelle rozze e povere popolazioni ove con tutto il rigore e sull’istante si mandasse ad effetto un<br />

generale ed assoluto bando alle capre” 71 .<br />

Per il potere politico-amministrativo le considerazioni di opportunità politica valgono a<br />

smussare i toni della “guerra alle capre” anche se la limitatezza delle concessioni non era certo tale<br />

da favorire una politica del consenso. I termini complessivi dello scontro <strong>sociale</strong> vanno, però,<br />

compresi anche tenendo conto del potere reale che andava assumendo, a scapito degli organi elettivi<br />

territoriali (ma, in prospettiva anche delle autorità politiche centrali), la burocrazia forestale (II.RR.<br />

Ispettorati Boschivi). La nascente tecnoburocrazia forestale, cui le ambiguità della politica<br />

apparivano già incomprensibili, non mancava di fare sentire la propria opininione a proposito<br />

dell’atteggiamento “prudente” degli organi politici. Nei confronti della Delegazione Provinciale di<br />

Bergamo, il Conservatore de’ Boschi di Brescia, di cui abbiamo già avuto modo di conoscere la<br />

personale interpretazione “<strong>sociale</strong>” della questione e gli equanimi giudizi sui caprai, in un rapporto<br />

all’ I.R. Direzione Demanio e Boschi “sopra ordinazioni fra loro diverse della Delegazione<br />

Provinciale di Bergamo in punto delle capre del 7.7.1820 si esprime nei seguenti termini:<br />

“ciò che più mi duole è il comprendere quanto sia dilatato lo spirito di funesta tolleranza delle capre in una<br />

Provincia ricca di miniere, e lacerata da più di trentamila [capre]” 72<br />

Le autorità centrali continuarono a mantenere un atteggiamento prudente che è bene<br />

espresso nella relazione di accompagnamento ad un progetto (destinato a rimanere tale) di una<br />

nuova regolamentazione di tutta la materia del pascolo caprino elaborato, nel 1817, della<br />

Direzione Generale Demanio e Boschi. La considerazione di fondo è che “un bando assoluto di<br />

questo animale sarebbe fatale a molte Popolazioni, ed all’interesse dello Stato” 73 .<br />

La tesi sostenuta dai rappresentanti più radicali degli interessi delle classi dominanti è che la<br />

capra fosse al tempo stesso effetto e causa della miseria; eliminando le capre si sarebbe rotto il<br />

circolo vizioso della “poltroneria” e dell’ “immoralità” a vantaggio delle stesse comunità. In queste<br />

forme di legittimazione delle politiche sulla gestione agro-<strong>silvo</strong>-pastorale non è difficile scorgere un<br />

intreccio con i nuovi orientamenti della questione dell’assistenza pubblica che emergevano dopo la<br />

fine dell’ancien régime e il venir meno degli ammortizzatori sociali che lo caratterizzavano 74 e che<br />

echeggiavano l’ideologia delle New poor law inglesi (con le famigerate workhouses) 75 . I nuovi<br />

orientamenti assistenziali in Lombardia avevano avuto già dei precedenti in Lombardia nel periodo<br />

70<br />

ASM, agricoltura p.m. c. 81.<br />

71<br />

Ibidem.<br />

72<br />

Ibidem.<br />

73<br />

ASM, agricoltura p.m. c. 79.<br />

74<br />

E. BRESSAN. «La Lombardia veneta» in G.RUMI (a cura di): La formazione della Lombardia contemporanea, Milano/<br />

Roma-Bari, 1998, pp.15-58.<br />

75<br />

R.G. FUCHS. «Beneficenza privata e assistenza pubblica» in : Storia della famiglia in europa. Il lungo ottocento. In A<br />

M.BARBAGLI E D.I. KERTZER (cura di), Roma-Bari, 2002, pp. 232-283.

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