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4. sistema nervoso

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Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche<br />

Fisiologia del Sistema<br />

Nervoso<br />

Dott.ssa Mariateresa Cacciola


Organizzazione del Sistema<br />

Nervoso<br />

• SISTEMA NERVOSO CENTRALE,<br />

comprendente il cervello ed il midollo spinale<br />

• SISTEMA NERVOSO PERIFERICO,<br />

comprendente tutto l'insieme di nervi che<br />

trasportano gli impulsi da e verso il SNC (interessa<br />

la vita di relazione ed è soggetto o filtrato dalla volontà e dalla<br />

coscienza)<br />

• SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO, con<br />

strutture parallele al midollo spinale che<br />

trasmettono impulsi relativi alla stimolazione o<br />

all'inibizione di determinate attività (governa il<br />

funzionamento automatico dell’organismo)


Centrale<br />

Sistema Nervoso<br />

Periferico<br />

Centrale


Il<strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> centrale è<br />

formato da 7 parti principali:<br />

1)Midollo spinale: riceve<br />

informazioni sensoriali dagli<br />

arti e dagli organi interni e<br />

controlla i motoneuroni<br />

2)Medulla (Midollo Allungato)<br />

3)Pons (Ponte)<br />

4)Cervelletto<br />

5)Midbrain (Mesencefalo)<br />

6)Diencefalo<br />

7)Emisferi cerebrali “ricoperti<br />

dalla corteccia cerebrale<br />

contengono i nuclei della<br />

base, l’ippocampo e l’amygdala


Le cellule del <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong><br />

L’enorme variabilità e complessità dei comportamenti dipende dal<br />

numero elevato di neuroni (circa 100 miliardi) e dalla complessità<br />

delle interconnessioni (i singoli componenti sono poco diversi fra<br />

loro)<br />

Alcune domande:<br />

1) Che “linguaggio” viene usato nella comunicazione?<br />

2) Come sono interconnessi i neuroni?<br />

3) Che relazione c’e’ fra schemi di interconnessione e<br />

comportamento?<br />

4) Come si modifica il comportamento con l’esperienza?<br />

Il tessuto <strong>nervoso</strong> è composto da due classi di cellule:<br />

le cellule nervose (neuroni) e le cellule gliali


soma<br />

dendriti<br />

assone<br />

guaina mielinica<br />

terminali pre-sinaptici<br />

Il Neurone<br />

Nel neurone si possono identificare 4 aree morfologiche:<br />

il nucleo (o soma), i dendriti, l’assone e i terminali pre-sinaptici.<br />

I dendriti rappresentano gli “ingressi” del neurone mentre l’assone è l’uscita.<br />

I segnali elettrici trasmessi lungo l’assone (potenziali d’azione o spikes) sono<br />

impulsivi con un’ampiezza di circa 100 mV e con una durata di circa 1 ms.<br />

Il segnale si propaga ad una velocità che varia da 1 a 100 m/s.<br />

L’alta velocità di conduzione è ottenuta per mezzo della guaina mielinica


cellula postsinaptica<br />

synaptic cleft<br />

SINAPSI<br />

cellula presinaptica<br />

Il tipo di informazione trasmessa non è codificata dalla forma<br />

del segnale ma dal “percorso” seguito nel cervello.<br />

Vicino alle terminazioni l’assone si ramifica ed entra in contatto<br />

con altri neuroni.<br />

Il punto di contatto è chiamato sinapsi.<br />

La cellula che invia il segnale è chiamata cellula presinaptica,<br />

quella che riceve è chiamata cellula postsinaptica.<br />

I terminali presinaptici sono degli ingrossamenti dell’assone<br />

che non sono anatomicamente collegati alla cellula<br />

postsinaptica.<br />

Questa separazione è chiamata synaptic cleft.<br />

I neuroni si differenziano quasi esclusivamente per la loro<br />

forma (vale a dire il numero e la forma dei terminali)


Potenziale di membrana a riposo<br />

•Un concetto base : la differenza di Potenziale (ddp)<br />

•Il Neurone è Polarizzato cioè vi è una distribuzione ineguale di Ioni (atomi<br />

con carica positiva o negativa ) tra l’interno e l’esterno della Cellula<br />

•Questa differenza (potenziale) misura 70 milliVolts (mV) ed è espressa con<br />

segno negativo perché la maggiore concentrazione di ioni negativi è<br />

all’interno<br />

•Quindi a riposo la ddp è di -70mV<br />

interno<br />

esterno


Il ruolo del Sodio (Na+) e del<br />

Potassio (k+)<br />

•Sui due lati della membrana : il K è più concentrato all’interno ed il Na è più<br />

concentrato all’esterno<br />

•Questo avviene grazie ad una pompa che scambia facendo uscire il Na ed<br />

entrare il K<br />

•Questa attività richiede energia (ATP)<br />

•Il passaggio avviene attraverso dei cancelli o porte che , a riposo, sono<br />

chiusi<br />

•Questa attività fa sì che all’interno si accumulino solo Ioni K ed all’esterno Ioni<br />

K ed Ioni Na<br />

•Questa differenza di concentrazione crea la differenza di potenziale


Il Potenziale d’Azione<br />

•Quando la Membrana viene eccitata, i cancelli si aprono ed il Na diffonde<br />

all’interno modificando la differenza : adesso avremo più cariche positive<br />

all’interno che all’esterno<br />

•Questo rapido cambiamento di Potenziale viene definito Potenziale<br />

d’azione (si va da -70mV a +30 mV in pochi millisecondi)<br />

•I cancelli si chiudono subito al Na e ricomincia l’attività delle Pompe che<br />

ristabiliscono il Potenziale di Riposo


La conduzione dell’impulso<br />

•Quando si crea un potenziale d’Azione, solo una piccola zona si depolarizza<br />

•La zona adiacente, per una frazione di secondo, presenta una polarità diversa<br />

•Tra le due zone si crea un flusso di elettroni che depolarizza la zona<br />

adiacente<br />

•Così, il Potenziale d’azione si trasmette per continuità lungo l’assone creando<br />

l’impulso <strong>nervoso</strong>


Il principio di funzionamento del<br />

neurone<br />

Iperpolarizzazione: aumento della polarizzazione (e.g. -90mV)<br />

Depolarizzazione: diminuzione della polarizzazione (e.g. -50mV)<br />

Se, in conseguenza di ciò che avviene sulle sinapsi, il neurone si depolarizza a<br />

valori maggiori di circa -50mV, viene generato un potenziale d’azione.<br />

I potenziali d’azione (o spikes o impulsi nervosi) hanno la stessa forma e<br />

ampiezza.<br />

Il segnale viene codificato nella frequenza di scarica.


Velocità di conduzione:<br />

Gli impulsi di solito viaggiano lungo i neuroni a una velocità da 1 a 120 metri<br />

al secondo .<br />

La velocità di conduzione può essere influenzato da:<br />

•Il diametro di una fibra<br />

•Temperatura<br />

•La presenza o assenza di mielina<br />

La mielina è costituita da particolari cellule ( dette di Schwann) che si<br />

avvolgono a manicotto attorno agli assoni<br />

I neuroni con mielina conducono gli impulsi molto più rapidamente di quelli<br />

senza mielina.


Ruolo della mielina<br />

•Cellule di Schwann si trovano a intervalli regolari lungo il processo<br />

(assoni e, per alcuni neuroni, dendriti)<br />

•Tra i settori di mielina ci sono piccole aree non mielinizzate chiamate:<br />

nodi di Ranvier.<br />

•Il grasso (mielina), funge da isolante, e la membrana assonale rivestita<br />

con mielina non condurre un impulso.<br />

•Così, in un neurone mielinizzato, il Potenziale d’Azione può verificarsi<br />

solo lungo i nodi e, di conseguenza, gli impulsi 'saltano' oltre le aree di<br />

mielina ( andando da nodo a nodo in un processo chiamato “saltatory<br />

conduction”


I tre principali tipi di neuroni sono:<br />

•Neuroni Multipolari sono così denominati<br />

perché hanno molti (multi) processi, che si<br />

estendono dal corpo della cellula: molti dendriti<br />

ed un unico assone. Funzionalmente, questi<br />

neuroni sono sia motori (conducono degli<br />

impulsi che farà in modo che l'attività come ad<br />

es. la contrazione dei muscoli) o di<br />

associazione ( conducano gli impulsi che<br />

permettono la 'comunicazione' tra i neuroni<br />

all'interno del <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> centrale).<br />

•Neuroni Unipolari, ma hanno un solo<br />

processo che parte dal corpo. Unico ma molto<br />

breve che si divide subito in più processi (un<br />

dendrite più un assone). Sono unipolari i<br />

neuroni sensoriali<br />

•Neuroni bipolari hanno solo due processi -<br />

uno assone & un dendrite. Questi sono anche i<br />

neuroni sensoriali. Per esempio, bipolari sono i<br />

neuroni che si possono trovare nella retina<br />

dell'occhio.<br />

Tipi di Neuroni


Le cellule della glia<br />

Le cellule gliali sono molto più numerose dei neuroni (da 10 a 50<br />

volte) e non hanno una funzione direttamente collegata all’elaborazione e<br />

alla trasmissione.<br />

Hanno le seguenti funzioni:<br />

1) strutturale (elementi di supporto e di separazione fra gruppi di<br />

neuroni)<br />

2) producono la mielina<br />

3) eliminiamo gli “scarti”<br />

4) mantengono la concentrazione degli ioni potassio e producono e<br />

rimuovono neurotrasmettitori.<br />

5) durante lo sviluppo guidano la crescita neuronale


La GLIA<br />

Anche se le cellule gliali NON portano impulsi nervosi (potenziali di<br />

azione),<br />

esse hanno molte funzioni importanti. In realtà, senza glia, i neuroni non<br />

funzionerebbero correttamente!<br />

Funzioni e tipi di Glia<br />

Astrocyte (Astroglia):<br />

Cellule a forma di stelle che forniscono il supporto fisico e nutrizionale<br />

per i neuroni:<br />

1) Ripuliscono il cervello dai "detriti";<br />

2) Trasportano sostanze nutritive ai neuroni;<br />

3) Sostengono i neuroni;<br />

4) Digeriscono parti di neuroni morti;<br />

5) Disciplinano il contenuto dello spazio extracellulare


Microglia: Come gli astrociti, la microglia<br />

digerisce parti di neuroni morti.<br />

Oligodendroglia: Fornisce l'isolamento<br />

(mielina) di neuroni nel <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong><br />

centrale.<br />

Cellule Satellite : supporto fisico per i neuroni<br />

nel <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> periferico.<br />

Schwann Cells: Fornire l'isolamento (mielina)<br />

di neuroni nel <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> periferico.


Organizzazione delle cellule del Tessuto Nervoso<br />

Neurone Astrociti<br />

Oligodendroglia<br />

Microglia


SINAPSI<br />

Le Sinapsi si realizzano tra la parte terminale di un assone<br />

pre-sinaptico & un dendrite o il corpo di un neurone postsinaptico.<br />

La parte terminale dell’assone appare 'gonfio' e pieno di<br />

Vescicole (sinaptiche) che contengono sostanze chimiche<br />

e mitocondri (che forniscono ATP per produrre più<br />

neurotrasmettitore).<br />

Tra la fine del bulbo ed il dendrite (o corpo cellulare)del<br />

neurone post-sinaptico, vi è un divario comunemente<br />

denominato fessura sinaptica.<br />

Quindi, le membrane pre-e post-sinaptiche in realtà non<br />

entrano in contatto. Ciò significa che l'impulso non può<br />

essere trasmesso direttamente.<br />

Piuttosto, l'impulso viene trasmesso attraverso la liberazione<br />

di sostanze chimiche chiamate trasmettitori chimici (o<br />

neurotrasmettitori).


Attività Sinaptica<br />

1. Quando l’impulso arriva al bulbo sinaptico, la membrana diventa più<br />

permeabile al Calcio (Ca) che attiva enzimi capaci di spingere le vescicole<br />

verso la fessura sinaptica.<br />

2. Le vescicole si fondono con la membrana sinaptica e liberano il loro<br />

contenuto (neurostrasmettitore) nella fessura sinaptica<br />

3. Il Neurotrasmettitore si lega ai recettori posti sulla superficie della m. postsinaptica<br />

che aprono i cancelli del Na facendo partire il Potenziale d’Azione<br />

<strong>4.</strong> Naturalmente se viene rilasciato una quantità insufficiente di<br />

neurotrasmettitore, il Potenziale non parte


Neurotrasmettitori<br />

Ci possono essere due tipi di Neurotrasmettitori :<br />

1. Eccitatori : aprono i cancelli del Na e fanno partire il Potenziale<br />

d’Azione<br />

2. Inibitori : rendono la membrana più permeabile al K rendendo<br />

meno probabile la formazione del Potenziale d’Azione


3rd ventricle<br />

Thalamus<br />

Hypothalamus<br />

Cerebellum<br />

4th ventricle<br />

Spinal cord<br />

Il Cervello<br />

Cortex<br />

Corpus callosum<br />

Septum pellucidum<br />

Fornix<br />

Optic chiasma<br />

Hypophysis<br />

Brain stem


Fluido Cerebrospinale


Frontal lobe Parietal lobe<br />

Temporal lobe<br />

Brains (7)<br />

Occipital lobe<br />

La Corteccia Cerebrale è<br />

suddivisa in quattro lobi:<br />

frontale, parietale,<br />

temporale e occipitale<br />

Le circonvoluzioni cerebrali<br />

hanno la funzione di<br />

aumentare la superficie della<br />

corteccia (evoluzione) e<br />

presentano delle regolarità fra<br />

individui (solchi e giri si<br />

ritrovano simili in tutti gli<br />

individui)<br />

Ciascun emisfero elabora<br />

informazioni controlaterali<br />

Gli emisferi non sono<br />

simmetrici (sia anatomicamente<br />

che<br />

funzionalmente)


“We Speak with the left emisphere”<br />

Nel 1861 Pierre Paul Broca descrive il caso di un paziente che, pur essendo in grado di<br />

capire il linguaggio parlato, non è in grado di parlare e/o scrivere correttamente.<br />

Il paziente non presenta danni motori che giustifichino questa incapacità ed è in grado di<br />

articolare singole parole e di modulare melodie musicali.<br />

L’esame del cervello del paziente dopo la morte rivela una lesione nella zona posteriore del<br />

lobo frontale dell’emisfero sinistro. Osservazioni analoghe vengono fatte per altri otto<br />

pazienti.<br />

Nel 1876 Carl Wernicke<br />

descrive il caso di un paziente<br />

che pur essendo in grado di<br />

articolare parole non è in grado<br />

di comprendere il linguaggio<br />

parlato<br />

La lesione cerebrale è in una<br />

zona diversa .<br />

Wernicke propone il modello<br />

dell’elaborazione distribuita:<br />

solo le funzioni elementari sono<br />

svolte da singoli nuclei<br />

specializzati mentre quelle<br />

complesse richiedono<br />

interconnessioni fra aree<br />

diverse.


Broadman ha identificato<br />

anatomicamente 52 diverse aree<br />

delle corteccie cerebrali.<br />

Per molte di queste aree è stata<br />

trovata successivamente una<br />

specializzazione funzionale.<br />

Il fatto che funzioni di “alto livello”<br />

non siano localizzate aumenta la<br />

plasticità del cervello: le aree<br />

rimaste si riorganizzano.<br />

La rappresentazione della<br />

conoscenza è distribuita: lesioni<br />

localizzate distruggono solo in<br />

parte la conoscenza (ad esempio<br />

la capacità di riconoscere i volti o<br />

di associare odori a oggetti).<br />

Nei pazienti “split brain” ciò che è<br />

mostrato all’emisfero destro è<br />

riconosciuto ma non è possibile<br />

articolarne il nome.


Higher<br />

mental<br />

functions<br />

Broca’s area<br />

Association area<br />

Motor<br />

function<br />

area<br />

Aree funzionali del<br />

Motor<br />

function<br />

area<br />

Cervello<br />

Sensory<br />

area<br />

Somatosensory<br />

Association<br />

area<br />

Auditory area<br />

Wernicke’s area<br />

Visual area


Recettori sensoriali (1)<br />

Recettori diversi che<br />

codificano quantità fisiche<br />

diverse:<br />

Visione:Luce<br />

Udito: Onde di pressione<br />

Equilibrio: Accelerazione<br />

meccanica<br />

Tatto: Deformazione,<br />

Temperatura<br />

Gusto, Olfatto:<br />

Concentrazione chimica


Recettori Sensoriali (2)<br />

Nei sistemi somatico e<br />

olfattivo i recettori fanno<br />

parte del neurone (Neurone<br />

sensoriale primario) che<br />

effettua sia la trasduzione<br />

che la codifica.<br />

Nei sistemi visivo, gustativo,<br />

uditivo e per la misura<br />

dell’equilibrio, i recettori sono<br />

cellule di tipo epiteliale che<br />

comunicano con il neurone<br />

sensoriale primario<br />

attraverso un meccanismo<br />

simile a quello delle sinapsi.


Struttura di un canale sensoriale<br />

L’informazione sensoriale raggiunge le<br />

aree corticali attraverso un certo<br />

numero di neuroni.<br />

Nel caso somatico si tratta di tre<br />

neuroni.


Corteccia Motoria<br />

Vie Piramidali ed extrapiramidali


Più alto è il livello di<br />

Integrazione, maggiore<br />

è la complessità<br />

della risposta<br />

Sensazioni<br />

(olfatto, gusto,etc)<br />

+<br />

eccitazione<br />

Emisferi cerebrali<br />

Diencefalo<br />

Tronco encefalico<br />

Midollo<br />

arco riflesso semplice<br />

vie sensitive vie piramidali vie extra piramidali<br />

-<br />

inibizione<br />

Cervelletto<br />

Attività Motoria


Arco riflesso


Lo stiramento del muscolo estensore<br />

provocato dalla percussione del tendine<br />

provoca la contrazione del muscolo<br />

flessore.<br />

Questo è un esempio di riflesso spinale<br />

(comportamento mediato solo dai neuroni<br />

del midollo spinale). Questo riflesso è<br />

anche chiamato monosinaptico perché<br />

mediato da una sola sinapsi (neuroni<br />

pseudo-unipolari).


Generalità sul <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> autonomo<br />

Il <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong><br />

autonomo è un <strong>sistema</strong> efferente<br />

che regola, fuori dal controllo della<br />

volontà, il funzionamento di muscoli<br />

cardiaci e lisci (vasi sanguinei, peli,<br />

occhi, cuore, bronchi, s. digerente,<br />

vescica, genitali, etc.) come anche di<br />

ghiandole endocrine (midollare<br />

surrenale) ed esocrine (salivari,<br />

lacrimali e sudoripare)<br />

Variabili regolate: esso regola<br />

le variazioni termiche,<br />

cardiovascolari, bronchiali,<br />

metaboliche ed endocrine che<br />

accompagnano gli stati emozionali<br />

(ansia, paura, rabbia, stupore, amore<br />

ed eccitazione sessuale, etc.) e<br />

adattano l’organismo ai contesti di<br />

esplorazione, interazione sociale,<br />

concentrazione, sforzo fisico, dolore,<br />

freddo/caldo, attacco, difesa, fuga,<br />

riposo, riproduzione etc.<br />

Fig. 1.3 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003


Sistema Neurovegetativo<br />

• E’ composto da fibre motrici efferenti<br />

viscerali<br />

• Si divide in<br />

– Simpatico : i neuroni lanciano il SNC<br />

attraverso i nervi spinali della regione dorsale<br />

e lombare<br />

– Parasimpatico : i neuroni lasciano il SNC<br />

attraverso i nervi cranici e i nervi della regione<br />

sacrale del midollo


Il <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> autonomo è formato dal s. simpatica, dal s. parasimpatico<br />

e dal s. mesenterico<br />

Simpatico e<br />

parasimpatico: hanno<br />

effetti tipicamente contrapposti<br />

sugli organi innervati. Si<br />

compone, inoltre, di un <strong>sistema</strong><br />

mesenterico per la regolazione<br />

dei muscoli lisci del tubo<br />

digerente<br />

Fibre gangliari: due<br />

fibre effettrici in serie, una fibra<br />

pre-gangliare colinergica nel<br />

<strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> centrale<br />

(midollo, troncoencefalo) e una<br />

fibra post-gangliare colinergica o<br />

noradrenergica nel <strong>sistema</strong><br />

<strong>nervoso</strong> periferico<br />

Fig. 10.2 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003<br />

Fig. 10.6 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003


T1<br />

T2<br />

T3<br />

T4<br />

T5<br />

T6<br />

T7<br />

T8<br />

T9<br />

T10<br />

T 1 1<br />

T12<br />

L1<br />

L2<br />

L3<br />

Sistema Nervoso Simpatico<br />

Pupille<br />

Cuore<br />

Fegato Stomaco<br />

Rene<br />

Adrenal gland<br />

Genitals<br />

Ghiandole Salivari<br />

Intestino Tenue<br />

Colon<br />

Retto<br />

Vescica<br />

Bronchi e Trachea<br />

Pregangliari : Colinergiche<br />

Post-Gangliari: Noradrenergiche<br />

Le fibre che innervano le Gh. salivari<br />

sono colinergiche<br />

La Ghiandola Surrenale è un Ganglio<br />

che immette direttamente nel circolo<br />

Sanguigno , Adrenalina (80%)<br />

e nor Adrenalina


Sistema Nervoso Parasimpatico<br />

Liver<br />

Pupils<br />

Heart<br />

Stomach<br />

Small intestines<br />

Bladder<br />

Salivary glands<br />

Large intestine<br />

Rectum<br />

Bronchi of lungs<br />

Genitals Pregangliari : Colinergiche<br />

Post Gangliari : Colinergiche


Chi comanda il <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> autonomo? I centri autonomici superiori<br />

Regolatori del<br />

<strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong><br />

autonomo: il <strong>sistema</strong><br />

<strong>nervoso</strong> autonomo<br />

agisce sia in via<br />

“riflessa” dopo stimoli<br />

adeguati (es. costrizione<br />

della pupilla alla luce)<br />

sia su comandi di centri<br />

integratori<br />

troncoencefalici,<br />

ipotalamici, limbici e<br />

neocorticali che sono<br />

responsabili del<br />

comportamento<br />

finalizzato e della<br />

regolazione della<br />

temperatura, della sete,<br />

della fame, della<br />

minzione, del respiro,<br />

delle funzioni<br />

cardiorespiratorie e della<br />

riproduzione


Coordinamento del simpatico e del parasimpatico<br />

Funzioni del simpatico: induce l’ammiccamento e l’allargamento della pupilla, l’incremento della<br />

frequenza cardiaca e della pressione sanguinea, la broncodilatazione, il riempimento della vescica,<br />

l’eiaculazione, il blocco della digestione e la mobilitazione di riserve energetiche in situazioni<br />

stressanti/emozionanti di interazione sociale, concentrazione, sforzo fisico, freddo, dolore, attacco, difesa, fuga<br />

e riproduzione<br />

Funzioni del parasimpatico (opposte a quelle simpatiche): induce la costrizione della<br />

pupilla, la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguinea, la broncocostrizione, lo svuotamento<br />

della vescica, l’erezione, lo svolgimento della digestione e il deposito di riserve energetiche in situazioni di<br />

riposo, recupero e riproduzione<br />

Un esempio di coordinamento: il riempimento della vescica si basa sul rilasciamento del<br />

rivestimento muscolare e sulla contrazione dello sfintere interno (simpatico), mentre lo svuotamento della<br />

vescica si basa sulla contrazione del rivestimento muscolare e sul rilascio dello sfintere interno (parasimpatico)<br />

ed esterno (volontà su muscolo scheletrico)<br />

Eccezione al coordinamento: vi è un’esclusiva innervazione simpatica per ghiandole sudoripare,<br />

muscolatura liscia dei vasi sanguinei, muscoli piloerettori, cellule epatiche (mobilizzazione di glucosio:<br />

gluconeogenesi e gliconeogenesi), cellule adipose (mobilizzazione di grassi: lipolisi) e renali (secrezione di<br />

renina per il riassorbimento di acqua e sodio)


La trasmissione nervosa autonoma<br />

La fibra pre-gangliare<br />

simpatica e parasimpatica<br />

riversa acetilcolina sui recettori<br />

nicotinici post-sinaptici,<br />

collegati a canali ionici (Na+,<br />

K+) analogamente ai recettori<br />

colinergici della giunzione<br />

neuromuscolare<br />

La fibra post-gangliare<br />

riversa sull’organo bersaglio<br />

acetilcolina (recettori<br />

muscarinici simpatici e<br />

parasimpatici) o noradrenalina<br />

(recettori noradrenergici<br />

simpatici alfa e beta)<br />

La proteina G: i recettori<br />

post-gangliari sono associati ad<br />

una proteina di membrana (G)<br />

che amplifica gli effetti<br />

fisiologici del<br />

neurotrasmettitore<br />

Fig. 2-1 di Costanzo, Fisiologia, EdiSES, 1998


La trasmissione colinergica<br />

I recettori colinergici muscarinici: attivano tramite la proteina G l’enzima fosfolipasi C,<br />

producendo secondi messaggeri (IP3 e DIAG) che mediano gli effetti fisiologici. Alternativamente, la proteina<br />

G attiva direttamente canali ionici di membrana (effetto iperpolarizzante dell’apertura del canale K+ sulle<br />

cellule del nodo senoatriale del cuore). Gli effetti dei recettori muscarinici sono molto piu’ amplificati e<br />

generalizzati rispetto a quelli della trasmissione colinergica basata sui recettori nicotinici (collegati direttamente<br />

a specifici canali per K+ e Na+)<br />

Tabella. 10.1 di Germann-Stanfield, Fisiologia umana, EdiSES, 2003


La trasmissione noradrenergica (simpatico post-<br />

gangliare)<br />

I recettori (simpatici) noradrenergici sono 4 (agiscono tramite proteina G). I recettori alfa 1<br />

attivano l’enzima fosfolipasi C producendo secondi messaggeri (IP3 e DIAG) che mediano la contrazione dei<br />

muscoli lisci di vasi cutanei e della regione splancnica, di sfinteri gastrointestinali/vescicali, e dell’iride. I<br />

recettori beta attivano l’enzima adenilciclasi producendo secondi messaggeri (AMP ciclico) che mediano la<br />

contrazione dei muscoli cardiaci (beta 1) e il rilasciamento di muscoli lisci di vasi del muscolo scheletrico, di<br />

bronchioli e di pareti gastrointestinali/vescicali (beta 2). I recettori alfa 2 inibiscono l’adenilciclasi riducendo i<br />

livelli di AMP ciclico con effetti di rilasciamento della parete gastrointestinale.


Riepilogo dei recettori del <strong>sistema</strong> <strong>nervoso</strong> autonomo<br />

Tabella 2-3 di Costanzo, Fisiologia, EdiSES, 1998


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