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Rassegna stampa del 13.02.2012 - Cisl Treviso

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<strong>Rassegna</strong> Stampa <strong>del</strong> 13/03/2012<br />

Il Gazzettino<br />

CONSUMI CROLLATI A 30 ANNI FA<br />

FORNERO: SI CHIUDE IL 23 CAMUSSO: PASSO INDIETRO<br />

A NORDEST FIDUCIA IN RISERVA PER SINDACATI E IMPRENDITORI<br />

I TRATTI SOCIALI<br />

I SEGNI DELLA DELUSIONE VERSO CHI AMMINISTRA<br />

CASSAMARCA VENDE CA' TRON<br />

SE LA PAURA DEL FUTURO FA CADERE LA FIDUCIA IN SINDACATI E ASSOCIAZIONI<br />

Il Gazzettino Nordest<br />

SOS IMPRESE, UN PIANO ANTI-SUICIDI<br />

DIRETTORI GENERALI CON LA PAGELLA<br />

Il Gazzettino di <strong>Treviso</strong><br />

ESPLODE L'EX IANA: FIAMME E PAURA<br />

LA CGIL SI CONFERMA LEADER NELLA SCUOLA<br />

"ECCO DOVE SONO I DUE NUOVI POLI"<br />

"IL PROGETTO PROFESSIONALE DELLE DONNE"<br />

La Tribuna di <strong>Treviso</strong><br />

ARTICOLO 18, SPUNTA IL MODELLO TEDESCO<br />

CGIA: FONDO SOCIALE PER FRENARE I SUICIDI DEGLI IMPRENDITORI<br />

MODA IN CRISI, 650 ASSUNTI NEL 2012<br />

PUBBLICO IMPIEGO, LA CGIL VEDE IL SORPASSO<br />

LA CGIL DEL VENETO IN CALABRIA: UNITI CONTRO IL DECLINO<br />

"MURARO SBAGLIA, NEL PTCP I NUOVI POLI SONO A S.GIUSEPPE"<br />

Il Corriere <strong>del</strong> Veneto<br />

UN NUOVO USO DEL DENARO


CALANO I RICORSI AL TAR: "TROPPO COSTOSI"<br />

"OMICIDI LEGALIZZATI"<br />

LO TSUNAMI DI TREVISO<br />

LA TAV VENETA BANCO DI PROVA PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA<br />

"LATTERIE, OGNI TRE MESI IL CREDITO IVA CRESCE DI 2 MILIONI"<br />

Il Sole 24 Ore<br />

IL MATTONE MEGLIO DELL'ISTRUZIONE?<br />

"L'ITALIA? CHE SPRECO DI RISORSE"


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 3<br />

Consumi crollati a 30 anni fa<br />

Nuova rzduzwne prevista nel2012per taumento <strong>del</strong>h disocczpazzione e i continui rincari<br />

ROMA - Caro-benzina, traspor-<br />

ti, energie e pressione fiscale<br />

limano all'osso i budget <strong>del</strong>le<br />

famiglie. E i consumi si riduco-<br />

no ancora, a livello di spesa<br />

pro-capite si torna ai livelli di<br />

30 anni fa. Lo segnala un report<br />

di Intesa Sanpaolo dedicato al<br />

settore agroalimentare. Nel<br />

2011 gli italiani hanno tagliato<br />

la spesa per cibi, bevande e<br />

tabacco de11'1,5%. «Si deve tor-<br />

nare ai primi anni '80 per<br />

scendere sotto i 2400 euro an-<br />

nui destinati al comparto agroa-<br />

lirnentare. Si tratta in parte -<br />

dice il rapporto - di un trend<br />

strutturale legato al minor con-<br />

sumo di alcune voci, come il<br />

tabacco, che segnala anche le<br />

evidenti difficoltà <strong>del</strong> consuma-<br />

tore che, per le tensioni sul<br />

mercato <strong>del</strong> lavoro e il reddito<br />

disponibile, riduce ulteriormen-<br />

te gli sprechi e modera gli<br />

acquisti anche nei bisogni poco<br />

comprimibili come l'alimenta-<br />

re ».<br />

Non andrà meglio nel 2012.<br />

«L'incremento <strong>del</strong>la disoccupa-<br />

zione unito agli effetti <strong>del</strong>le<br />

manovre di correzione dei con-<br />

ti pubblici sulle famiglie fanno<br />

prevedere per il 2012 una nuo-<br />

va riduzione dei consumi». Seb-<br />

bene concentrata sui beni dure-<br />

voli dove gli acquisti saranno<br />

limitati alle sostituzioni, tale<br />

riduzione potrebbe nuovamen-<br />

te interessare anche il settore<br />

agroalimentare, come già nel<br />

biennio 2008-09 e nel 2011. Le<br />

famiglie continueranno infatti,<br />

ad essere molto prudenti negli<br />

acquisti, ricercando di volta in<br />

volta le occasioni migliori per<br />

massimizzare il benessere a<br />

fronte di risorse reddituali sem-<br />

MERCATI ESTERI<br />

Il made in Italy<br />

funziona ancora<br />

pre più scarse».<br />

Anche l'Istat certifica l'ulte-<br />

riore stretta nel quarto trime-<br />

stre 2011 in calo <strong>del</strong>lo 0,7%. Un<br />

allarme che, per il Codacons, la<br />

corsa senza fine <strong>del</strong> costo <strong>del</strong>la<br />

benzina trasforma in una<br />

«emergenza nazionale. Le asso-<br />

ciazioni agricole confermano:<br />

«I1 pieno per un'auto di media<br />

cilindrata ha superato i 93 eu-<br />

ro, provocando un effetto valan-<br />

ga sulla spesa in un Paese dove<br />

1'88% <strong>del</strong>le merci viaggia su<br />

strada», dice la Coldiretti sotto-<br />

lineando che la benzina ormai<br />

costa più di un chilo di arance,<br />

di pasta o di un litro di latte<br />

fresco. «I continui rincari da un<br />

lato spingono ancora più in alto<br />

il prezzo <strong>del</strong> pieno; dall'altro<br />

stravolgono il carrello <strong>del</strong>la spe-<br />

sa degli italiani», spiega la Cia<br />

che calcola in 200 euro annui il<br />

rincaro sul budget familiare. Se<br />

lo scenario <strong>del</strong> mercato interni<br />

è depresso, a spingere l'agroali-<br />

mentare (che nel 2011 ha mes-<br />

so a segno +Il% di fatturato),<br />

più promettente appare<br />

l'export sui mercati esteri dove,<br />

dice il Report, il made in Italy<br />

dovrebbe fare ancora centro.<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 4<br />

Fornero: si chiude il 23<br />

Cmsso: passo indietro<br />

~0"ndnni: eurtom be soci&. alla ~ d r c ~ d ~ i ~ sui ~ ~ tempi h ~ s i t d<br />

. Giusy . . . . Franzese . . . . . .. . .. . .. . . .. . .. . .. . . . . . . . . . . . . . . ROMA<br />

Si rivedranno lunedì da Monti a Palazzo<br />

Chigi. Con una nuova dead line: chiudere<br />

entro il 23 marzo. Sperando che durante<br />

questa nuova settimana di incontri bilate-<br />

rali con il ministro Fornero il quadro<br />

diventi un po' meno fosco. Perché quello<br />

che le parti sociali hanno intravisto ieri<br />

in quattro ore e mezzo di riunione nel<br />

ministero di via Flavia è stato abbastan-<br />

za cupo. Durissime le parole<strong>del</strong>la leader<br />

Cgil, Susanna Camusso: «E un passo<br />

indietro». Anche se poi precisa: «Stiamo<br />

facendo una trattativa e continuamo a<br />

farla». Non è da meno il numero uno<br />

<strong>del</strong>la <strong>Cisl</strong>, Raffaele Bonanni, che parla di<br />

«ecatombe sociale» per quanto riguarda<br />

il nuovo sistema di ammortizzatori, pur<br />

dando un giudizio più morbido sui con-<br />

tratti. Sul fronte <strong>del</strong>le imprese le più<br />

arrabbiate sono le piccole, di artigiani e<br />

commercianti, rappresentate da Rete<br />

Imprese: «C'& un appesantimento <strong>del</strong><br />

costo <strong>del</strong> lavoro superiore al 2%, pari a<br />

400 euro l'anno in più a dipendente. E<br />

inaccettabile». Più cauta la Confindu-<br />

stria che esprime perplessità sui tempi<br />

di andata a regime <strong>del</strong>la riforma, ma si<br />

dice concorde nel disegno generale. «Nel<br />

complesso il giudizio non è negativo»<br />

dice Emma Marcegaglia. Ggli industriali<br />

d'altronde porta a casa un punto impor-<br />

tante: da oggi, negli incontri bilaterali, si<br />

inizierà ad affrontare anche il discorso<br />

sulia flessibilità in uscita. I1 che significa<br />

che lunedì a Palazzo Chigi l'articolo 18<br />

sarà a tutti gli effetti sul tavolo. A questo<br />

proposito però arriva un nuovo altolà dal<br />

segretario <strong>del</strong> Pd: «Se qualcuno pensa<br />

che io tradisca l'articolo l%..». E aggiun-<br />

ge: «Dico no alla deregolamentazione.<br />

Serve solo una manutenzione. Vorrei che<br />

il governo lo capisse bene».<br />

Ieri alla riunione il ministro <strong>del</strong> Welfa-<br />

re Elsa Fornero - che conta di ridurre la<br />

disoccupazione al 43% - si è presentata<br />

con un piano nuovo. Cambiano i tempi: la<br />

transizione non sarà più fino al 2017,<br />

come aveva promesso, ma la riforma<br />

andrà a regime nel 2015. Come anticipa-<br />

to da I1 Messaggero, la cassa integrazio-<br />

ne straordinaria resta (verrà eliminata<br />

solo quella per cessazione di attività).<br />

Scompare la mobilità: il ministro ha<br />

ribadito che sarà accorpata all'indennità<br />

di disoccupazione. Ma non ci sarà un<br />

reale allargamento <strong>del</strong>la platea, così<br />

come più volte annunciato. I requisiti<br />

per accedere alla nuova assicurazione<br />

sociale per l'impiego, infatti, restano<br />

uguali a quelli attuali: 52 settimane<br />

lavorate nell'arco degli ultimi due anni.<br />

«I lavoratori che erano scoperti prima<br />

continueranno ad essere scoperti anche<br />

ora» sintetizza la Camusso.<br />

Dubbi e perplessità anche sul periodo<br />

di copertura e il livello di contribuzione.<br />

La durata sarà di 12 mesi (15 per gli over<br />

58). In questo modo una fetta di lavorato-<br />

ri - chi fino ad ora poteva usufruire dalla<br />

mobilità (fino a 24 mesi, più eventuali<br />

proroghe) - ci perde, chi invece aveva<br />

un'indennità solo fino a 8 mesi owiamen-<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

te ci guadagna. L'importo medio <strong>del</strong>i'as-<br />

segno sarà di 11 19 euro, con un meccani-<br />

smo di decalage che porterà ad un<br />

abbattimento <strong>del</strong>l'indennità <strong>del</strong> 15% do-<br />

po i primi sei mesi e un altro 15% di<br />

abbattimento dopo altri sei mesi. «La<br />

proposta <strong>del</strong> governo riduce i tempi di<br />

copertura temporale e riduce l'intensità<br />

<strong>del</strong> sostegno finanziario. Questo è un<br />

disastro e chiediamo al governo di torna-<br />

re indietro su questo punto» dice Bonan-<br />

ni. Le aliquote contributive saranno<br />

l'1,3% per i contratti a tempo indetermi-<br />

nato, 2,7% per i lavoratori a termine. Un<br />

incremento giudicato eccessivo e insoste-<br />

nibile dalle piccole aziende che finora al<br />

massimo arrivavano a pagare lo 0,70%.<br />

Già oggi il ministro invierà alle parti<br />

documenti dettagliati sul nuovo sistema<br />

di ammortizzatori e sui contratti.<br />

Per quanto riguarda le risorse il mini-<br />

stro ha detto che non arriveranno dalla<br />

spesa sociale, ma ha assicurato che il<br />

governo le troverà.


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 20-21<br />

. Fabio . Turato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .<br />

A Nordest fiducia in riserva<br />

P er sindacati e imprenditori<br />

<strong>del</strong>h crescente dis&ione i cmbimenti socidi e eeconomid in d@coltà<br />

nell'azione <strong>del</strong>le organizzazioni<br />

degli imprenditori, contraria-<br />

I1 lavoro e la sua rappresentan- mente ai bassi favori espressi<br />

za sono i due temi che hanno dalla stessa classe d'età nei<br />

caratterizzato il dibattito pubbli- confronti <strong>del</strong>la Cgil e di <strong>Cisl</strong>-Uil.<br />

co di questi ultimi mesi. Dopo le Gli intervistati al di sopra dei 65<br />

opinioni sull'articolo 18 <strong>del</strong>la anni evidenziano una visione<br />

settimana scorsa, l'osservatorio molto diversa di queste organiz-<br />

sul Nord Est, curato da Demos &<br />

Pi per I1 Gazzettino, si occupa<br />

oggi <strong>del</strong>la fiducia verso sindaca-<br />

ti e associazioni degli imprendi-<br />

tori. I1 quadro complessivo è<br />

piuttosto critico. Circa un norde-<br />

stino su cinque ha molta o<br />

moltissima fiducia nell'azione di<br />

<strong>Cisl</strong>-Uil, uno su quattro nei con-<br />

fronti <strong>del</strong>la Cgil, mentre il 28%<br />

degli intervistati si fida <strong>del</strong>le<br />

organizzazioni imprenditoriali.<br />

Tuttavia, guardando la serie sto-<br />

rica, vediamo come sia proprio<br />

la riserva di fiducia verso le<br />

associazioni degli imprenditori<br />

a ridursi in modo più consisten-<br />

te nell'ultimo periodo: infatti,<br />

dal 33% <strong>del</strong> dicembre <strong>del</strong> 2009 si<br />

è passati all'attuale 28%, con un<br />

calo di ben 5 punti percentuali.<br />

Al contrario i consensi per Cgil<br />

e <strong>Cisl</strong>-Uil restano stabili, anche<br />

se piuttosto bassi.<br />

La disaffezione per sindacati<br />

e associazioni <strong>del</strong>le imprese tro-<br />

va le sue ragioni principali nei<br />

cambiamenti sociali occorsi a<br />

Nord Est e nella sua economia<br />

in affanno. In particolare i giova-<br />

ni mostrano maggiore fiducia<br />

per le associazioni d'impresa<br />

piuttosto che per il sindacato.<br />

Infatti, il 32% degli under-34 ha<br />

molta o moltissima fiducia<br />

zazioni. Infatti, il 28% ha molta o<br />

moltissima fiducia nell'operato<br />

<strong>del</strong>le associazioni imprenditoria-<br />

li, mentre una quota sostanzial-<br />

mente analoga crede nell'azione<br />

<strong>del</strong>la Cgil, dove la fiducia sale al<br />

28% già a partire dai 55 anni.<br />

Le diverse sensibilità genera-<br />

zionali risultano ancora più evi-<br />

denti nell'analisi <strong>del</strong>le categorie<br />

socio-professionali. I1 36% degli<br />

studenti ha molta o moltissima<br />

fiducia nelle associazioni im-<br />

prenditoriali e solo il 21% si fida<br />

<strong>del</strong>la Cgil (il 24% di <strong>Cisl</strong>-Uil).<br />

Tra i pensionati, invece, il 30%<br />

prova moltissima o molta fidu-<br />

cia nelle organizzazioni <strong>del</strong>l'im-<br />

presa e quasi la stessa percen-<br />

tuale si fida <strong>del</strong>la Cgil, mentre<br />

per <strong>Cisl</strong>-Uil i consensi scendono<br />

al 19%. Va aggiunto come il<br />

grado di fiducia espresso dagli<br />

operai verso le associazioni d'im-<br />

presa (24%) sia equivalente -se<br />

non superiore- a quello riserva-<br />

to ai sindacati (23% per Cgil e<br />

16% per <strong>Cisl</strong>-Uil). Un risultato<br />

che sottolinea come la tradizio-<br />

nale difesa sindacale <strong>del</strong> mondo<br />

operaio sia ormai in profonda<br />

crisi. Anche perché la fiducia<br />

verso il sindacato espressa dal<br />

vasto mondo <strong>del</strong>le «nuove pro-<br />

fessioni» indica come i liberi<br />

professionisti ripongano un gra-<br />

dimento maggiore nelle associa-<br />

zioni degli imprenditori (37%),<br />

piuttosto che verso la Cgil(18%)<br />

o <strong>Cisl</strong>-Uil (13%). In questo qua-<br />

dro, gli impiegati e i funzionari<br />

sono l'unica categoria socio-pro-<br />

fessionale che guarda a tutte e<br />

tre le organizzazioni di rappre-<br />

sentanza con il grado di fiducia<br />

più consistente (36% per le asso-<br />

ciazioni d'impresa, 28% per la<br />

Cgil e 24% per <strong>Cisl</strong>-Uil).<br />

Infine, rileviamo ancora oggi<br />

come l'influenza <strong>del</strong>la politica<br />

sia piuttosto importante. Tra gli<br />

elettori di Pd e Sel, infatti, la<br />

riserva di fiducia verso la Cgil<br />

sale intorno al 48%, e anche tra i<br />

simpatizzanti <strong>del</strong>l'Idv si attesta<br />

poco sotto al 41%. Di segno<br />

contrario appare, invece, il gra-<br />

dimento per le associazioni di<br />

imprenditori: in questo caso, è<br />

tra gli elettori di Pdl (39%), Udc<br />

(41%) e Lega Nord (44%) che<br />

possiamo ritrovare il consenso<br />

più ampio.<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

SINDACATI E<br />

IMPRENDITORI<br />

In alto l'assemblea<br />

di Confindustria<br />

a Padova. In basso<br />

una recente<br />

manifestazione<br />

<strong>del</strong>la Fiom


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 20-21<br />

ass<br />

Come è cambiata nel tempo<br />

I tratti sociali<br />

Associazioni degli imprenditori Cgil <strong>Cisl</strong>-Uil<br />

dicembre 2004 dicembre 2009 febbraio 2012<br />

La fiducia in sindacati e imprese<br />

Nessuna Poca Molta )lC111/ Moltissima<br />

i Moltissima<br />

o molta fiducia<br />

62,3 25.7 1,8 27,5<br />

rt<br />

Cgil 23.1 1,9 25,O<br />

I<br />

Fonte: Demos, Osservatono sul Nord Est, Novembre 2011 (Base: 1.000 casi) (mtimuuit<br />

ri<br />

Moltissima o molta fiducia in...<br />

Associazioni<br />

degli<br />

im~renditori<br />

Cgil<br />

<strong>Cisl</strong>-Uil<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 21<br />

Anna.!!!ar.i.a.Bacc h! .................................<br />

"E il malessere <strong>del</strong> vivere il<br />

rapporto con le istituzioni ad<br />

imperare in quest'epoca. Vale<br />

per la politica così come per i<br />

sindacati e per le associazioni<br />

degli imprenditori. Ormai non<br />

ci si sente più rappresentati.<br />

Non si coglie l'interesse di una<br />

classe dirigente che appare, in-<br />

vece, sempre più proiettata ad<br />

interpretare ambizioni persona-<br />

li; e che risulta incapace di<br />

adeguarsi ai mutamenti <strong>del</strong> mer-<br />

cato <strong>del</strong> lavoro, rimanendo anco-<br />

rata anacronisticamente a posi-<br />

zioni vecchie di mezzo secolo".<br />

Ulderico Bernardi, sociologo,<br />

attento lettore <strong>del</strong>la contempo-<br />

raneità e <strong>del</strong>l'evoluzione <strong>del</strong> tes-<br />

suto sociale nostrano, lascia da<br />

parte ogni benevolo commento<br />

sul sistema istituzionale ed en-<br />

tra direttamente in un approc-<br />

cio di critica che diventa, come<br />

il docente sostiene: "inevitabi-<br />

le".<br />

I1 sostegno <strong>del</strong> lavoratore<br />

sembra perdere significato<br />

per tutte le sigle sindacali e<br />

per le associazioni. Tant'è<br />

che solo una minima parte<br />

degli intervistati si sente di<br />

esprimere la massima fidu-<br />

cia verso tali realtà.<br />

"È la naturale conseguenza <strong>del</strong>-<br />

la clamorosa <strong>del</strong>usione di un<br />

popolo rispetto ad amrninistrato-<br />

ri che, a tutti i livelli istituziona-<br />

li, pare siano maggiormente in-<br />

teressati a calibrare azioni ed<br />

iniziative volte innanzitutto alla<br />

proclamazione <strong>del</strong> proprio pote-<br />

I segni <strong>del</strong>la <strong>del</strong>usione<br />

verso chi amministra<br />

Il sociologo Bernardi: «L'individualismo dilagante<br />

contrario all'etica di solidarieta che c'e a Nordest))<br />

re. Un atteggiamento che nulla<br />

ha a che vedere con un percorso<br />

amministrativo virtuoso e che<br />

dovrebbe invece appartenere a<br />

tutti coloro che operano per il<br />

bene comune e per la Res<br />

Publica. In altri casi, invece,<br />

come quello <strong>del</strong>la Fiom, si per-<br />

cepisce un arroccamento impro-<br />

duttivo su alcune posizioni che<br />

non tengono conto <strong>del</strong>le radicali<br />

variazioni a cui abbiamo assisti-<br />

to nel mercato <strong>del</strong> lavoro".<br />

Sconfitte su tutti i fronti per<br />

le istituzioni. Quanto per la<br />

rivincita di un sistema in<br />

grado di affrancarsi dagli<br />

errori?<br />

"L'immobilismo potrebbe esse-<br />

re soppiantato solo da una presa<br />

di coscienza collettiva di chi<br />

amministra il nostro Paese. E<br />

ciò non significa 'rottamare' il<br />

passato recente e il presente; si<br />

tratta bensì di adeguare le azio-<br />

ni ai pensieri e alla volontà<br />

<strong>del</strong>la gente e non, ripeto, alle<br />

bramosie personali. Lo vedia-<br />

mo, <strong>del</strong> resto, quanto stia pren-<br />

dendo il soprawento il deside-<br />

rio insano <strong>del</strong>l'accaparramento<br />

di denaro e potere. Sono dati di<br />

fatto <strong>del</strong> nostro tempo che non<br />

lasciano indifferenti e che crea-<br />

no inevitabili insofferenze e di-<br />

sincanti. I lavoratori si sentono<br />

ignorati da chi dovrebbe occu-<br />

parsi <strong>del</strong>le problematiche collet-<br />

tive tenendo conto <strong>del</strong>la dignità<br />

umana di chi osserva e giudica.<br />

Devono, per tale ragione, nasce-<br />

re nuove solidarietà; c'è bisogno<br />

di una nuova etica globale che<br />

sia capace di risvegliare la clas-<br />

se amministrativa da quel bece-<br />

ro torpore che spinge sempre<br />

più verso l'avidità, verso l'esi-<br />

genza di affermare il proprio<br />

ego".<br />

Il Nordest definisce, secondo<br />

Lei, con maggiore severità la<br />

propria posizione rispetto al<br />

resto <strong>del</strong> Paese?<br />

"Certamente una comunità ge-<br />

neticamente votata al fare,<br />

all'agire direttamente, non ama<br />

la retorica talora ingannevole<br />

che riecheggia dall'alto <strong>del</strong>le<br />

istituzioni; tanto più se dietro<br />

alla profusione di parole e predi-<br />

che si celano comportamenti<br />

scorretti. I1 Nordest apprezza<br />

l'iniziativa personale volta al<br />

bene <strong>del</strong>la comunità, così come<br />

il senso di responsabilità <strong>del</strong>la<br />

classe dirigente, il lavoro, lo<br />

spirito di sacrificio. Tra le pecu-<br />

liarità di questo territorio, poi,<br />

c'è il rispetto per l'ordine. Come<br />

può, allora, seguire una rotta in<br />

cui la bussola segna la direzione<br />

degli egoismi? Impossibile da<br />

accettare perché nel potere indi-<br />

vidualista non si percepisce al-<br />

cun impegno virtuoso e genero-<br />

so; perché non si coglie azione<br />

che abbia una ricaduta positiva<br />

nella società. Non c'è speranza<br />

per un'evoluzione <strong>del</strong>la produtti-<br />

vità, né emerge alcun senso <strong>del</strong><br />

rispetto per un sistema organiz-<br />

zato. I1 caos degli individuali-<br />

smi non può che essere contra-<br />

rio all'etica <strong>del</strong>la solidarieta di<br />

cui il Nordest è intriso".<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 23<br />

FONDAZIONI Cattolica compra per 80 milioni, De Poli risana i conti stremati dalla ricapitalizzazione Unicredit<br />

CassaMarca<br />

vende Ci Tron<br />

. Paolo . . . . .. Calia . . . . ... . .. . ... . .. . .. . .. . .. . .. . . . . . . . .<br />

TREVISO<br />

La più grande tenuta agricola<br />

<strong>del</strong> Nordest passa di mano:<br />

dalla trevigiana Fondazione<br />

Cassamarca alla vernonese<br />

Cattolica Assicurazione. Oltre<br />

mille ettari di terreno, 1050 per<br />

la precisione, a cavallo tra la<br />

provincia di <strong>Treviso</strong> e quella di<br />

Venezia, compresi tra i comuni<br />

di Roncade e di Meolo. L'affare<br />

è stato concluso ieri, quando il<br />

presidente <strong>del</strong>la Fondazione Di-<br />

no De Poli e quello <strong>del</strong>la Cattoli-<br />

ca Paolo Bedoni hanno firmato<br />

l'accordo quadro. Due firme<br />

che hanno messo fine a una<br />

trattativa che andava avanti da<br />

mesi e che per la Fondazione<br />

significa tirare una profonda<br />

boccata d'ossigeno quanto mai<br />

salutare in un periodo di crisi<br />

galoppante. Nelle casse trevi-<br />

giane entreranno circa ottanta<br />

milioni di euro, soldi fondamen-<br />

tali per coprire le voragini di<br />

bilancio lasciate dai mancati<br />

dividendi ancora una volta ne-<br />

gati da Unicredit. «Non baste-<br />

ranno per risolvere tutti i pro-<br />

blemi, ma sono sicuramente<br />

utili», dicono dal consiglio d'in-<br />

dirizzo di Cà Spineda.<br />

L'area di Cà Tron era stata<br />

acquistata dalla Fondazione<br />

nel 2001 dall'Usl per circa 15<br />

milioni di euro. Nel corso degli<br />

anni ha condotto un vasto pro-<br />

getto di valorizzazione e riasset-<br />

to urbanistico, inserendo nella<br />

tenuta agricola la sede di ma-<br />

ster campus, realizzando un<br />

auditorium, portando anche i<br />

preziosi archivi contempora-<br />

nei di Storia Politica e Sociale e<br />

valorizzando pure l'importanza<br />

archeologica <strong>del</strong> sito. De Poli<br />

ha sempre considerato Cà<br />

Tron come un fiore all'occhiel-<br />

lo <strong>del</strong>la Fondazione, un'area<br />

dalla potenzialità altissima e<br />

ancora da verificare appieno.<br />

Parallelamente hanno viaggia-<br />

to le attività agricole, compre-<br />

sa la sperimentazione, in accor-<br />

do con varie università, sugli<br />

Ogm. Attività questa che getta-<br />

to più volte la Fondazione, e il<br />

suo presidente, nell'occhio <strong>del</strong><br />

ciclone esponendo la tenuta a<br />

varie contestazione da parte di<br />

associazioni ambientaliste e<br />

No Global.<br />

L'IMPEGNO DELLA COMPAGNIA VERONESE<br />

Sviluppare la tenuta e mantenere I'integntà<br />

TREVISO - L'acquisizione <strong>del</strong>la tenuta<br />

agricola di Cà Tron non è soltanto un<br />

investimento immobiliare, ma è anche<br />

una precisa scelta strategica per raffor-<br />

zare la presenza di Cattolica Assicura-<br />

zioni sul nostro territorio*. La compa-<br />

gnia veronese ha assicurato il presiden-<br />

te di CassaMarca Dino De Poli e il<br />

sindaco di Roncade Simonetta Rubina-<br />

to, senatore pd, che intende mantenere<br />

l'integrità <strong>del</strong>l'area. Ca' Tron, con i suoi<br />

Dino De Poli circa 1.100 ettari è la più vasta tenuta a<br />

corpo unico <strong>del</strong> Veneto. E' ubicata nei<br />

comuni di Roncade (<strong>Treviso</strong>) e Meolo<br />

(Venezia). Confina con il Sile e si<br />

caratterizza anche per essere l'ultimo<br />

lembo <strong>del</strong>la provincia di <strong>Treviso</strong> verso<br />

la laguna veneta. E'attraversata dall'an-<br />

tica strada romana Annia, che collega<br />

Altino ad Aquileia, e comprende alcuni<br />

insediamenti archeologici <strong>del</strong>l'antica<br />

strada romana Claudia Augusta Altina-<br />

te. La tenuta è importante anche sotto il<br />

profilo <strong>del</strong>la tutela ambientale.<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

La notizia <strong>del</strong>l'accordo è arri-<br />

vata attraverso un comunicato<br />

essenziale: «I1 Presidente <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Cassamarca, Dino<br />

De Poli e il Presidente di<br />

Cattolica Assicurazioni Paolo<br />

Bedoni, hanno espresso soddi-<br />

sfazione per un accordo la cui<br />

filosofia è quella non solo di<br />

mantenere l'unità <strong>del</strong> compen-<br />

dio - il più vasto latifondo <strong>del</strong><br />

Nord Est - ma anche di gettare<br />

le basi per una collaborazione<br />

continuativa tra i due Enti nel<br />

quadro di una progressiva valo-<br />

rizzazione <strong>del</strong>le funzioni <strong>del</strong><br />

territorio regionale».<br />

Adesso resta la curiosità sul<br />

destino che attende l'area. Dal-<br />

le prime notizie pare sicuro<br />

che l'integrità <strong>del</strong>la tenuta ver-<br />

rà mantenuta. Anzi la Cattolica<br />

ha anche manifestato l'intenzio-<br />

ne di recuperare i tanti piccoli<br />

fabbricati presenti e oggi in<br />

pessime condizioni e di portare<br />

avanti l'attività agricola.


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 1-27<br />

ASSOCIAZIONI<br />

E SINDACATI,<br />

CONSENSI IN CALO<br />

hissà se Susanna Ca-<br />

C musso aveva presente<br />

i dati di questa indagine,<br />

quando ha riaffermato la<br />

missione <strong>del</strong> sindacato, ...<br />

Segue a pagina 27<br />

Osservatorio<br />

alle pagine 20 e 21<br />

Se la paura <strong>del</strong> h r o<br />

fa cadere la fiducia<br />

in sindacati e associazioni<br />

(Segue dal la prima pagina)<br />

... accompagnando la recente manifestazione <strong>del</strong>la Fiom, a<br />

difesa dei diritti <strong>del</strong> lavoro in generale e dei gruppi "deboli"<br />

<strong>del</strong>la popolazione, in rapporto ai privilegi dei ceti più<br />

abbienti.<br />

Due propositi nobili e nella migliore tradizione sindacale,<br />

ma a quanto pare poco apprezzati dalla popolazione <strong>del</strong><br />

Nordest italiano, anche tra i lavoratori stessi. I quali - per<br />

usare un eufemismo - hanno assegnato un consenso assai<br />

tiepido alle posizioni difese dalle due maggiori formazioni<br />

sindacali (Cgil e <strong>Cisl</strong>) .<br />

In effetti sono proprio gli operai, che - come mostrano i dati<br />

- dichiarano un livello di fiducia nel sindacato (Cgil 23%,<br />

<strong>Cisl</strong> 16%) che è più basso di quello assegnato alle<br />

associazioni imprenditoriali (24%).<br />

Cosa che meraviglia non poco, anche perché non è<br />

simmetrica. Nel senso che se si va a domandare al popolo<br />

<strong>del</strong>l'imprenditoria diffusa, fatto da artigiani, piccoli indu-<br />

striali e lavoratori autonomi, si scopre che l'appartenenza di<br />

"classe" conta ancora qualcosa. Tra loro, infatti, hanno<br />

molta o moltissima fiducia nelle associazioni imprenditoria-<br />

li il 28% degli intervistati, mentre la Cgil arriva al 19% e la<br />

<strong>Cisl</strong> al 13%.<br />

Va bene che il Nordest non è l'Italia, e che in altre regioni<br />

italiane, con maggiore presenza <strong>del</strong>le grandi imprese, forse<br />

i dati sarebbero diversi. Ma, essendo ormai il Nordest una<br />

<strong>del</strong>le aree più industrializzate <strong>del</strong> paese, questi dati devono<br />

far riflettere, Ce n'è abbastanza da chiedersi: che sta<br />

succedendo? Nella crescita generale <strong>del</strong>lo scetticismo verso<br />

qualunque forma di rappresentanza - quella politica in<br />

primo luogo, e le altre al seguito - le associazioni<br />

imprenditoriali hanno mostrato un guizzo di vitalità,<br />

quando (nel 2009) sono riuscite a raggiungere il massimo<br />

dei consensi, rimontando una situazione di partenza poco<br />

favorevole, anche se poi hanno perso terreno man mano che<br />

la crisi si mostrava più lunga e dura di quanto inizialmente<br />

annunciato. Ma, nel corso degli stessi anni, la fiducia nei<br />

due sindacati maggiori è rimasta bassa e stabilmente in<br />

calo, fino ad oggi. Segno di un difficoltà di posizionamento e<br />

di comunicazione nel difficile contesto <strong>del</strong> momento.<br />

Guardando alle fasce di età, si ha la rappresentazione visiva<br />

di come questo gap tende a crescere: chi ha meno di 35 anni<br />

dimostra una netta preferenza per le posizioni imprendito-<br />

riali rispetto a quelle presidiate dal sindacato, La fiducia nei<br />

sindacati torna a salire solo nelle fasce di età superiori.<br />

Salta agli occhi, in questo senso, la netta preferenza degli<br />

studenti (quasi il doppio) per la linea portata avanti dalle<br />

associazioni imprenditoriali, rispetto a quella proposta dai<br />

sindacati.<br />

Dietro questi dati, si coglie il senso di smarrimento che la<br />

crisi ha portato un po' tra tutte le persone che guardano al<br />

futuro con crescente preoccupazione (i giovani innanzitut-<br />

to) e che preferiscono affidarsi a chi -come gli imprenditori<br />

- ha esperienza di competizione e di investimenti a rischio,<br />

più che di tutele pubbliche o contrattuali.<br />

D'altra parte, dobbiamo domandarci se nel Nordest non sia<br />

mancata sinora la presa di coscienza, da parte di tutti, <strong>del</strong>la<br />

novità rappresentata dall'emergere di un capitalismo<br />

post-fordista che, attraverso l'imprenditorialità diffusa, ha<br />

fatto vivere a moltissime persone l'esperienza <strong>del</strong> rischio e<br />

<strong>del</strong>l'investimento sul futuro, sottraendo questi temi alle<br />

logiche di élite che avevano caratterizzato il capitalismo,<br />

nelle sue forme classiche. Capire questa differenza fondati-<br />

va <strong>del</strong> nostro sistema può essere il passaggio necessario per<br />

riacquistare credibilità e fiducia nelle funzioni di rappresen-<br />

tanza. Anche da parte <strong>del</strong> sindacato che, forse, su questo<br />

terreno dimostra di aver accumulato un gap maggiore, e<br />

preoccupante.<br />

Enzo Rullani<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 17<br />

NORDEST<br />

L'ALLARME Dopo la morte <strong>del</strong>l'artigiano di Noventa, Confartigianato scrive a Napolitano e Confcommercio chiama Zaia<br />

Sos imprese, un piano anti-suicidi<br />

Tra Lproposte, linee di credito e en tavolo. Ilgovmto~e:


mar 13.03.12 IL GAZZETTINO Estratto da pag. 19<br />

NORDEST<br />

CANITA' I manager <strong>del</strong>le Asl dureranno in carica tre anni e il loro operato verrà giudicato - ogni anno<br />

~irekori generali con la pagella<br />

Tregli organismi che dowdnno ddre i/'botot;* Giunta, K Commissione e la. Conferenm dei sindmci<br />

. Daniela . . . . . . . . . . Boresi . . . . . . . . . . . . ... . . .. . . . . . . . . . . . . . . .<br />

MESTRE<br />

"Per carità non chiamatele<br />

pagelle". La richiesta è quasi<br />

unanime, ma la forma poco<br />

cambia la sostanza. I1 nuovo<br />

Piano socio sanitario prevede-<br />

rà infatti (se le cose non<br />

dovessero cambiare) che<br />

l'operato dei direttori genera-<br />

li <strong>del</strong>le Asl venga giudicato da<br />

tre diversi organismi (che<br />

appunto dovranno dare una<br />

sorta di giudizio): rispetto ai<br />

vincoli di Bilancio il giudizio<br />

spetterà alla Giunta regiona-<br />

le, per quanto riguarda la<br />

programmazione regionale,<br />

invece sarà la Quinta commis-<br />

sione a formulare un parere.<br />

Ultima la Conferenza dei sin-<br />

daci che avrà il ruolo di<br />

testimoniare se il direttore<br />

generale nel corso <strong>del</strong> suo<br />

mandato ha rispettato la quali-<br />

tà e l'efficacia <strong>del</strong>l'organizza-<br />

zione dei servizi socio-sanita-<br />

n sul territorio.<br />

Insomma, nulla scapperà<br />

dalle maglie di un giudizio<br />

che diventa sempre più stret-<br />

to e severo. La Quinta Com-<br />

missione regionale ha già di-<br />

scusso questa parte <strong>del</strong> Piano<br />

e si è trovata una sostanziale<br />

convergenza, pur con qualche<br />

distinguo, nel considerare<br />

questa innovazione quanto<br />

meno indispensabile. «Si è<br />

deciso che gli ambiti di valuta-<br />

zione saranno tre, tenuto con-<br />

to che si tratta di servizi<br />

pubblici con un alto valore<br />

etico. - sottolinea Leonardo<br />

Padrin, presidente <strong>del</strong>la V.<br />

Commissione sanità <strong>del</strong>la Re-<br />

gione Veneto - Con questa<br />

griglia di valutazione innovati-<br />

va, si è voluto valorizzare il<br />

territorio, dando ai sindaci<br />

l'opportunità di valutare<br />

l'aspetto dei servizi erogati.<br />

Alla Giunta spetta il compito<br />

invece di decidere se la sanità<br />

che è stata offerta sia stata<br />

anche economica, o se ci sono<br />

stati sperperi.<br />

La figura <strong>del</strong> direttore gene-<br />

rale viene in questo modo<br />

valorizzata perchè di fatto<br />

diventa il responsabile sanita-<br />

rio <strong>del</strong> territorio a tutti gli<br />

effetti, avrà il compito di far<br />

si che venga erogata una<br />

buona sanità, con alti stan-<br />

dard tenendo nel contempo<br />

conto di quelli che sono i costi<br />

di gestione <strong>del</strong> sistema».<br />

Alla V. Commissione spetta<br />

invece il "terzo giudizio", quel-<br />

lo relativo alla programmazio-<br />

ne, che non è giudizio di poco<br />

conto.<br />

Un percorso che ha ancora<br />

un ambito buio che dovrà<br />

essere chiarito dalle norme<br />

attuative <strong>del</strong> Piano, che ver-<br />

ranno varate subito dopo l'uf-<br />

ficialità <strong>del</strong> documento. Din-<br />

nanzi ad un giudizio altamen-<br />

te negativo su tutti i parame-<br />

tri, visto che la valutazione<br />

<strong>del</strong> manager sarà annuale, ci<br />

sarà subito la rimozione, op-<br />

pure tutto dovrà concludersi<br />

a fine mandato e incidere<br />

semmai su una possibile futu-<br />

ra rinomina? E c'è una bella<br />

differenza, ma su questo te-<br />

ma il dibattito è ancora tutto<br />

aperto.<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

! Discariche, al posm dei conmlli Pautocertifizione


mar 13.03.12 T<br />

IL GAZZETTINO<br />

REVISO<br />

Estratto da pag. I1<br />

Esplode l'ex Iana: fiamme e oawa<br />

A a,<br />

Ilquartiere di Sant2ntonìno invaso dd un fumo denso e m e: torna &cubo De'Longht<br />

Roberto Ortola'? .. .. . .. . . . .. . .. , , , . , .. . .. ,<br />

TREVISO<br />

Un boato, seguito dal crollo<br />

<strong>del</strong> tetto <strong>del</strong> fabbricato. Poi<br />

angoscia, paura e desolazio-<br />

ne. Erano le 14.46, ieri, quan-<br />

do è scoppiato l'inferno in un<br />

fabbricato di Sant'Antonino,<br />

l'ex Iana Bimbi, nel quale ora<br />

sono ospitati un Centro cultu-<br />

rale cristiano, lo show room<br />

di abbigliamento che fa capo<br />

al marchio MaxMara e il<br />

Centro di estetica "Beauty<br />

Spa", oltre al magazzino vuo-<br />

to che fino a un anno fa<br />

ospitava la Sanagens. Secon-<br />

do le prime testimonianze e<br />

la frammentaria ricostruzio-<br />

ne degli inquirenti, lo scop-<br />

pio si sarebbe verificato nel<br />

Centro culturale cristiano, su-<br />

bito seguito dalle fiamme e<br />

dal fumo, denso e acre. In<br />

quel momento non c'era nes-<br />

suno nei locali <strong>del</strong>l'associazio-<br />

ne che si occupa di arte,<br />

musica e cultura. Se in quella<br />

stanza ci fosse stato qualcuno<br />

non avrebbe avuto scampo. E<br />

invece <strong>del</strong>la conta dei danni<br />

si sarebbe dovuta raccontare<br />

una tragedia orribile e ag-<br />

ghiacciante.<br />

Poi il terrore e il fuggi<br />

fuggi di quanti stavano lavo-<br />

rando nell'edificio di proprie-<br />

tà <strong>del</strong>l'immobiliare Venegaz-<br />

zù di Giancarlo Palla. «Un<br />

boato fortissimo ha fatto tre-<br />

mare l'edificio. Poi un secon-<br />

do botto, altrettanto tremen-<br />

do. Le finestre sono andate in<br />

mille pezzi e una parte di<br />

tetto è crollata». Queste le<br />

prime parole riferite al titola-<br />

re Mauro Colombo dall'impie-<br />

gata <strong>del</strong>lo show room, che si<br />

e gettata a capofitto lungo le<br />

scale per sfuggire all'inferno<br />

che si stava per scatenare. E<br />

stata lei a dare per prima<br />

l'allarme. I1 tempo di uscire e<br />

poi il crepitare <strong>del</strong>le fiamme,<br />

mentre il calore faceva esplo-<br />

dere i vetri <strong>del</strong>le finestre che<br />

avevano resistito allo sp~sta-<br />

mento d'aria causato dalla<br />

prima esplosione. Ma a preoc-<br />

cupare i pompieri, giunti rapi-<br />

damente a Sant'Antonino,<br />

più che il rogo era il fumo.<br />

Una nube che inizialmente si<br />

era ipotizzata tossica e che,<br />

spinta dal vento, s'alzava di<br />

minuto in minuto incutendo<br />

il panico.<br />

Dopo pochi minuti tre an-<br />

ziani, accorsi a curiosare,<br />

hanno iniziato a lacrimare.<br />

Sono stati fatti subito salire<br />

su un'ambulanza e trasporta-<br />

ti, seppur a scopo precauzio-<br />

nale, al pronto soccorso <strong>del</strong><br />

Ca' Foncello. Si temeva fosse-<br />

ro rimasti intossicati. I medi-<br />

ci hanno subito escluso com-<br />

plicazioni e rischi. Ma per i<br />

pompieri e le forze <strong>del</strong>l'ordi-<br />

ne, prima <strong>del</strong> rogo, c'era da<br />

scongiurare il rischio nube<br />

tossica. Dall'edificio in fiam-<br />

me uscivano spirali di fumo<br />

fastidioso da respirare. I1 co-<br />

mandante dei pompieri Agati-<br />

no Carrolo ha così dato l'ordi-<br />

ne perentorio: ..Vanno eva-<br />

cuati tutti gli edifici nel rag-<br />

gio di 500 metri. Fate sbarra-<br />

re porte e finestre <strong>del</strong>le case.<br />

La gente resti all'aperto fino<br />

a nuovo ordine». Poi una<br />

trentina di vigili <strong>del</strong> fuoco,<br />

con personale e mezzi giunti<br />

anche da Venezia, hanno in-<br />

gaggiato la battaglia contro<br />

l'incendio. Solo dopo un paio<br />

d'ore l'ultimo focolaio è stato<br />

domato. La causa <strong>del</strong> rogo?<br />

«Una fuga di gas da una<br />

bombola da campeggio o da<br />

una caldaia a gas». E la<br />

prima ipotesi degli investiga-<br />

tori. «Ma nel centro -ha spie-<br />

gato Dirceu Angelica che con<br />

la moglie Andrea Sardinha<br />

gestisce il Centro culturale-<br />

non ci sono mai state bombo-<br />

le di gas, né funziona una<br />

cucina.. Ora toccherà ai pom-<br />

pieri chiarire come sono an-<br />

date le cose.<br />

ORE 14.46 IL PANICO<br />

Salta in aria una caldaia Esalazioni dentro le case<br />

edificio avvolto dal fuoco decine di persone nel caos<br />

Lo scoppio in un centro culturale<br />

I vigili dovranno capire perchè<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mar 13.03.12 T<br />

IL GAZZETTINO<br />

REVISO<br />

PUBBLICO IMPIEGO ALLE URNE<br />

La Cgil si conferma leader nella scuola<br />

TREVISO - (mzan) Anche insegnanti e personale <strong>del</strong>le 119 scuole<br />

hanno votato i loro rappresentanti sindacali. I risultati definitivi<br />

confermano la Flc Cgil primo sindacato in provincia con il 27,45(% dei<br />

circa 9.300 voti validi con un incremento di quasi il 5% rispetto al<br />

2007. Cresce anche la Uil Scuola che ottiene 2.200 consensi e ora è<br />

seconda complice anche la flessione <strong>del</strong>lo Snals. I1 sindacato<br />

-autonomo viene scavalcato anche dalla <strong>Cisl</strong>: una conferma <strong>del</strong><br />

crescente consenso per i confederali registrato in tutto il comparto<br />

pubblico. Elevata la partecipazione - giudicata positivamente da tutti<br />

i sindacalisti - con oltre il 70% degli aventi diritto recatisi alle urne.<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

Estratto da pag. X


mar 13.03.12 T<br />

IL GAZZETTINO<br />

REVISO<br />

--<br />

Estratto da pag. X<br />

Le ex opposizioni al Sant'Artemio:<br />

«Aree aia individuate e riservate a loaistica e tecnoloaia»<br />

«Ecco dove sono<br />

i due nuovi poli»<br />

Mauro Favaro<br />

TREVISO<br />

Muraro resta da solo davanti ai progetti<br />

<strong>del</strong> nuovo stabilimento Ikea a Casale<br />

sul Sile e <strong>del</strong> nuovo macello -cartiera<br />

Colomberotto-Rotocart a Barcon di<br />

Ve<strong>del</strong>ago. L'inattesa "benedizione" data<br />

dal presidente ai due mega piani<br />

industriali, durante la commissione<br />

Urbanistica di venerdì, non ha fatto<br />

altro che sfilacciare la maggioranza e<br />

ricompattare chi contesta la costruzione<br />

di altri capannoni (420 mila metri<br />

quadri Ikea e 865 mila metri quadri<br />

Colomberotto). Associazioni di categoria<br />

e sindacati in testa. Ma non solo.<br />

Anche l'opposizione, accantonati i distinguo,<br />

si è ritrovata sotto il fronte <strong>del</strong><br />

no. Quella attuale come quella precedente.<br />

Cosa ha detto Muraro per far<br />

salire tutti sugli scudi? Essenzialmente<br />

che nel piano urbanistico <strong>del</strong>la<br />

Marca è previsto lo sviluppo di due A PREGAWZIOL<br />

nuovi poli industriali non ancora inse- L'ex area<br />

riti nelle mappe. E questi ora potrebbe- Secco<br />

ro ricalcare i perimetri <strong>del</strong>le opere in stato<br />

proposte da Ikea e Colomberotto. Apri- di abbandono<br />

ti cielo. Marco Prosdocimo (Lega) si è Qui potrebbe<br />

astenuto sulle linee guida create da sorgere<br />

Granello (Lega) e Fava (Pdl) per un polo<br />

aprire la discussione sui due progetti. tecnologico<br />

Per Franco Bonesso (Pdl) «le cose non<br />

,* stanno affatto così.. E neppure per<br />

l'opposizione. Tanto meno per quella<br />

che la scorsa legislatura ha a~~rovato-<br />

il piano urbanistico. '«Non ci stiamo ad<br />

assecondare le falsità propinate da<br />

Muraro - scrivono in una lettera aper-<br />

ta Luca De Marco, Stefano Dall'Agata,<br />

Lorenzo Biagi, Stefano Me-<br />

striner, Marco Scolese e<br />

Marlene Rossetto - . Forse<br />

si riferisce a progetti e a<br />

interessi di cui si è occupa-<br />

to o si sta occupando. Ma<br />

non c'è niente di vero in<br />

quello che sostiene a propo-<br />

sito di due nuovi insedia-<br />

,<br />

menti produttivi». E questi<br />

non sono affatto targati<br />

Ikea e Colomberotto. Anzi:<br />

hanno già un loro nome e<br />

cognome. ((11 primo polo<br />

logistico e chiaramente localizzato,<br />

fin dal nome, nella<br />

zona <strong>del</strong>la <strong>Treviso</strong> Servizi:<br />

si tratta di realizzare<br />

un'area di interscambio di<br />

merci tra gomma e rotaia<br />

eventualmente da collegare al centro<br />

intermodale di San Giacomo di Veglia<br />

- concludono gli ex capogruppo - . Il<br />

polo tecnologico è invece aperto a<br />

diverse possibilità di localizzazione e<br />

tutte comunque su aree già esistenti e<br />

non su aree agricole da urbanizzare: le<br />

ex officine Secco, una parte <strong>del</strong>l'area<br />

<strong>del</strong>la <strong>Treviso</strong> Servizi, 1'Urban Center a<br />

Vittorio Veneto e un'area in prossimità<br />

<strong>del</strong> nuovo scalo ferroviario a Castel-<br />

franco D .<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


IL GAZZETTINO<br />

mar 13.03.12 T REVISO<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

Estratto da pag. XVI<br />

I


mar 13.03.12 Estratto da pag. 9<br />

Articolo 18, spunta il mo<strong>del</strong>lo tedesco<br />

Reintegro solo per licenziamenti discriminatori, negli altri casi un indennizzo pari a 18 mensilità<br />

D ROMA causa - ora non sarà più possi- nuovi assunti la tutela deii1arti- leader <strong>del</strong>la Fiom che ha chie-<br />

bile: il dipendente dovrà ac- colo 18 non dovrebbe più sussi- sto ancora una volta di toglier-<br />

Spunta il mo<strong>del</strong>lo tedesco per contentarsi di un indennizzo stere, rendendo possibile il li- lo dai tavolo <strong>del</strong> confronto.<br />

depotenziare l'articolo 18 <strong>del</strong>lo pari a 18 mensilità senza però cenziamento anche senza la «Non è con i licenziamenti che<br />

Statuto dei lavoratori senza pe- il reintegro. giusta causa. La fase successi- si crea occupazione)). Anche<br />

rò cancellarlo <strong>del</strong> tutto. La nor- C'è anche un aspetto che n- va, quella post crisi, dovrebbe perchè, aggiunge Landini,<br />

ma attualmente in vigore, ade- guarda i licenziamenti per mo- infine coinvolgere anche i vec- «non è l'articolo 18 che blocca<br />

rendo aUe regole in uso in Ger- tivi disciplinari. Oggi il lavora- chi assunti. la possibilità di crescita)).<br />

mania resterebbe solo per i li- tore, se il giudice ritiene che la La Cgil non sembra disposta Chi invece sposa il modeilo<br />

cenziamenti discriminatori. I1 sua uscita dal lavoro non sia le- a discutere di modifiche così tedesco è Federmeccanica se-<br />

giudice dovrà controllare - e gittima, ottiene indennizzo e profonde ail'articolo 18, aiuta- condo la quale l'articolo 18<br />

questa è la parte che riguarda i reintegro. Se invece dovesse ta ieri da Bersani che ha messo «non deve essere tabù, uno<br />

soli licenziamenti economici - passare la riforma Fornero, ai- in guardia da chi «vuole dere- scoglio contro cui infrangersi,<br />

che non si tratti invece di un li- méno per quanto è dato sape- gelare)) rimanendo disponibile una questione di principio che<br />

cenziamento discriminatorio re, il lavoratore avrebbe diritto, a rivedere invece i tempi dei la rende più grande di quella<br />

o legato a motivi disciplinari. sulla base ,<strong>del</strong>le decisioni <strong>del</strong> contenziosi. I1 sindacato di Ca- che è)). Federmeccanica accet-<br />

Rispetto all'attuale normativa giudice, o al reintegro oppure musso nonvuole rompere il ta- terebbe solo di reintegrare i la-<br />

- che obbliga le aziende a rein- alla corresponsione di un'in- volo ma nemmeno accettare voratori in caso di licenziamen-<br />

tegrare il lavoratore nel suo po- dennizzo sino a 18 mesi di sti- una manomissione <strong>del</strong>i'artico- ti discriminatori puntando,<br />

sto su ordine <strong>del</strong> giudice per pendio. I1 mo<strong>del</strong>lo tedesco è lo 18. In questo, incalzata an- perilresto, all'indennizzo. v.1.<br />

Susannacamusso, segretario Cgil chi è licenziato senza giusta principalmente questo. Sui che ieri da Maurizio Landini<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

l -<br />

avoro, dicci giorni per i'accordo<br />

." , . . ..-<br />

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-m- .-W<br />

-- - -- -<br />

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-- - --- -<br />

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. -


mar 13.03.12 Estratto da pag. 12<br />

Cgia: fondo solidale<br />

per fkenare i suicidi<br />

degli imprenditori<br />

Cresce l'allarme tra le categorie: anche la Confartigianato<br />

e il governatore Zaia chiedono stanziamenti straordinari<br />

di Renzo Mazzaro<br />

! Venezia<br />

Se il suicidio è un cortocirtuito<br />

<strong>del</strong>la persona, non può essere<br />

unica la causa. Ciò nonostante i<br />

siiiridi per ragioni economiche<br />

si i~npogno all'attenzione or-<br />

mai da anni nelveneto, regione<br />

dove l'economia funziona. O al-<br />

meno funziona meglio che al-<br />

trove. A colpire sono due carat-<br />

teristiche: si tratta di piccoli im-<br />

prenditori, i quali spesso si tol-<br />

gono la vita non per debiti ma<br />

per crediti non onorati, che<br />

mandano la loro azienda in dis-<br />

sesto. In cima alla lista di debi-<br />

tori c'è non raramente lo Stato,<br />

nelle sue diram&ioni centrali e<br />

periferiche. La mano pubblica<br />

spesso non paga il dovuto, o pa-<br />

ga tardi e male. E questo, se sei<br />

in ginocchio ti schiaccia a terra,<br />

se sei a terra ti uccide.<br />

Comprensibile l'amarezza<br />

<strong>del</strong>la Confartigianato di San Do-<br />

nà di Piave, che ha comprato<br />

una pagina <strong>del</strong>la Nuova Vene-<br />

zia per pubblicare una lettera<br />

aperta a Giorgio Napolitano, a<br />

Mario Monti, a Luca Zaia, a<br />

Francesca Zaccariotto e a Ca-<br />

millo Paludetto presidente <strong>del</strong>-<br />

la conferenza dei sindaci <strong>del</strong><br />

Sandonatese, chiedendo agli<br />

enti pubblici- nel giorno dei fu-<br />

nerali <strong>del</strong>l'ultima vittima, Ivano<br />

Polita - di intervenire non più a<br />

parole per dare certezza nei pa-<br />

gamenti.<br />

Ma si può fare di più: Bepi<br />

Bortolussi, segretario <strong>del</strong>la Cgia<br />

di Mestre e consigliere regiona-<br />

le <strong>del</strong> centrosinistra, propone la<br />

costituzione di un «fondo nazio-<br />

nale antisuicidi)), che funzioni<br />

come il fondo antiusura e sia ac-<br />

cessibile a coloro che non han-<br />

no più garanzie sufficenti per<br />

ottenere crediti daiie banche. I1<br />

fondo dovrebbe essere imple-<br />

mentato dallo Stato. Secondo<br />

Bortolussi non servirebbero<br />

stanziamenti miliardari: «I1<br />

commerciante tarantino che si<br />

è ucciso la settimana scorsa ave-<br />

va chiesto un piccolo fido alla<br />

banca, che gli è stato negato. La<br />

nostra proposta è solo un ulti-<br />

mo baluardo contro la disperazione,<br />

per evitare che altri imprenditori<br />

scelgano questa<br />

drammatica soluzione>r. L'esponente<br />

<strong>del</strong> centrosinistraveneto,<br />

aiutato daiia Fondazione Leone<br />

Moressa e da alcuni sociologi,<br />

sta lavorando da qualche tempo<br />

attorno ai suicidi nel Veneto,<br />

per dare una connotazione meno<br />

imprecisa al fenomeno: «Mi<br />

interessa capirne le motivazioni<br />

socio-economiche, è uno studio<br />

che pensiamo di pubblicare<br />

prossimamente)).<br />

Da questo lavoro estrapoliamo<br />

l'elenco pubblicato a fianco,<br />

dal quale i suicidi negli ultimi<br />

tre anni nelveneto risultano<br />

essere stati 30. Si tratta di imprenditori<br />

in difficoltà economiche:<br />

due caratteristiche sempre<br />

presenti, insieme a molte altre<br />

ovviamente, il cui peso non<br />

è valutabile. Quando le due caratteristiche<br />

principali non erano<br />

chiare, il paso di suicidio -<br />

spiegano i ricercatori - non è<br />

stato conteggiato.<br />

Determinato a dare una ri-<br />

sposta concreta all'emergenza<br />

suicidi si dice Luca Zaia: «La Re-<br />

gione è impegnata da tempo<br />

con ogni suo strumento su que-<br />

sto fronte. Il fondo di rotazione,<br />

dame fortemente voluto, mette<br />

a disposizione denaro liquido a<br />

tasso agevolato per far fronte<br />

agli impegni <strong>del</strong>le imprese. Ma<br />

il sapere che ci sono somme ri-<br />

levanti che appartengono ai ve-<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

neti (1 miliardo e 300 milioni)<br />

ferme a Roma ci fa dawero ar-<br />

rabbiare. Tra qualche settima-<br />

na renderemo inoltre pubblico<br />

il trattato di autonomia <strong>del</strong> Ve-<br />

neto, da ottenere in contratta-<br />

zione con lo Stato centrale,<br />

nell'ambito <strong>del</strong> quale sarà an-<br />

che previsto che i1 Tfr e gli asse-<br />

gni familiari dei lavoratori ri-<br />

mangano inveneto)).


mar 13.03.12 Estratto da pag. 13<br />

IL WORK SHOP DI CONFINDUSTRIA<br />

Moda in crisi, 650 assunti nel 2012<br />

Il sistema guarda all'Europa: per Vente-privee.com 2011 a +Il%<br />

D VENEZIA<br />

---<br />

Una nuova figura professionale<br />

per riscattare dalia crisi il corn-<br />

parto nioda. Se ne e parlato ieri a<br />

pdazzo Moncenigo in occasio-<br />

ne di un work shop voluto da<br />

Corifindustria Veneto. 11 dati di<br />

Unioncamere dicono che sulle<br />

15.400 assunzione in Veneto <strong>del</strong><br />

2012, solo 650, i14%, è ascrivibile<br />

al settore nioda. Un andamento<br />

preoccupante per il terzo settore<br />

<strong>del</strong>'i'econornia regionale dopo<br />

metallurgico e meccanico. Studiare<br />

una nuova professionalità,<br />

quindi, che ponga in gioco la<br />

multidisciplinarità d'insegna<br />

<strong>del</strong>l'innovazione è la partita futura.<br />

((Owero, coinvolgere il<br />

mondo <strong>del</strong>la scuola, il settore artigianale<br />

e i fabbisogni <strong>del</strong> territorio~,<br />

riassume Michele Bocchese,<br />

presidente <strong>del</strong> sistema<br />

moda di Confindustria regionale.<br />

Nel settore moda regionale si<br />

contano 70 mila addetti e 7 mila<br />

aziende coinvolte. Nel secondo<br />

semestre 201 1, il giro d'affari <strong>del</strong><br />

comparto moda ha chiuso l'an-<br />

no in positivo con il 6,8%, in n-<br />

basso sul 14,1% <strong>del</strong> primo seme-<br />

stre <strong>del</strong>lo stesso anno. Tuttaviail<br />

comparto commerciale che gira<br />

attorno alla sistema moda inve-<br />

neto, conquista posizione agli<br />

occhi <strong>del</strong> mercato internaziona-<br />

le: testimonial <strong>del</strong>la potenzialità<br />

<strong>del</strong> mercato europeo è la Ven-<br />

te-privee.com che nel 2011 ha<br />

registrato un +l 1% in Europa.<br />

hp.)<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mar 13.03.12 Estratto da pag. 15<br />

Pubblico impiego, la Cgil vede il sorpasso<br />

Sorpresa dal voto per l'elezione <strong>del</strong>le rappresentanze sindacali nella sanità, nella scuola e nei Comuni<br />

8 PADOVA<br />

Si profila uno storico sorpasso<br />

nel voto per l'elezione <strong>del</strong>le<br />

rappresentanze sindacali<br />

(Rsu) nel pubblico impiego <strong>del</strong><br />

Veneto. I conteggi ieri sera era-<br />

no ancora in corso, ma con il<br />

95% <strong>del</strong>le schede scrutinate le<br />

preferenze indicavano una<br />

tendenza che dà alla Cgil la<br />

maggioranza in un settore tra-<br />

dizionalmente dominato dal1<br />

<strong>Cisl</strong>.<br />

Tutto si gioca su una man-<br />

ciata di voti, lo 0,5%-0,6%, ma<br />

già ieri il segretario veneto <strong>del</strong>-<br />

la Cgrl Funzione Pubblica, Da-<br />

riiele Giordano, poteva annun-<br />

ciare ((l'awenuto sorpasso in<br />

almeno 3 comparti su 5».<br />

La Cigl guadagna tre punti<br />

nel settore <strong>del</strong>la sanità dove<br />

era più debole e passa dal 25%<br />

al 28%) mentre la <strong>Cisl</strong> scende<br />

dal3796 al35%.<br />

((Duemilavoti in più - spiega<br />

Giordano - che forse non bastano<br />

a farci passare in testa,<br />

ma che danno soddisfazione)).<br />

Mentre dà per certo che la sua<br />

organizzazione risulta vincente<br />

nei comparti <strong>del</strong>le autonomie<br />

locali (Comuni), nelle sezioni<br />

staccate dei ministeri e<br />

sull'insieme <strong>del</strong>le agenzie fiscali,<br />

«dove - nota - siamo sicuramente<br />

primi)).<br />

Le ultime elezioni sindacali<br />

si sono tenute nel 2007 e, nel<br />

complesso, fissavano gli equilibri<br />

con le seguenti cifre: la <strong>Cisl</strong><br />

a 25.411 voti contro i 21.249<br />

<strong>del</strong>la Cgil, quattromila voti di<br />

differenza che solo questa<br />

mattina, a scrutinio completo,<br />

sarà possibile capire di quanto<br />

si siano ridotti o, addirittura,<br />

colmati.<br />

Ieri sera dovevano ancora<br />

pervenire le schede votate nel-<br />

le piccole comunità, munici-<br />

palità di montagna o comuni<br />

isolati talvolta con meno di 10<br />

dipendenti, quote piccole in<br />

sé ma decisive nell'orientare il<br />

risultato finale <strong>del</strong> voto quan-<br />

do, come in questo caso, la vit-<br />

toria si gioca sul filo di lana.<br />

Tra gli impiegati comunali e<br />

le agenzien fiscali, la <strong>Cisl</strong> pas-<br />

serebbe dal 34% al 32% men-<br />

tre la Cgil salirebbe dal 28% al<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

32%. Un risultato di parità so-<br />

stanziale. A decidere quindi<br />

qual è la confederazione mag-<br />

gioritaria de pubblico impiego<br />

in Veneto saranno una man-<br />

ciata di voti, lo 0,4-0,5 dei vo-<br />

tanti.<br />

«Per noi è già un risultato<br />

straordinario - dichiara Gior-<br />

dano - tanto più se si pensa<br />

che la maggioranza cislina nel<br />

settore pubblico era stabile dal<br />

1998, tra-quattro punti costan-<br />

ti sopra la quota dalla Cgil. Eb-<br />

bene, c'è un netta inversione<br />

di tendenza nella distribuzio-<br />

ne <strong>del</strong> consenso dentro le con-<br />

federazioni, in una partita che<br />

si gioca sostanzialmente tra<br />

noi e la <strong>Cisl</strong> dal momento che<br />

la U1 è da sempre minoritarian.<br />

Latterie ereditrici deii'iva per 8 d oni<br />

~ s ~ ~ ~ # w - " ~ " - " m ~ ~ ~ - d ~ - ~ b ~ ~ " ~ " ~ < " o " " ~


mar 13.03.12<br />

la Cgil <strong>del</strong> Veneto<br />

in Calabria: uniti<br />

contro il declino<br />

di EMILIO VIAFORA p<br />

6 'k<br />

ggi la Cgil è a Reggio Ca-<br />

labria per dire che non<br />

q, P c'è sviluppo senza unità<br />

<strong>del</strong> paese, che nell'era deila glo-<br />

balizzazione si giocaun molo di<br />

primo piano solo a livello di<br />

grandi aggregazioni, comel' Eu-<br />

ropa, e che sul piano geopoliti-<br />

co il peso <strong>del</strong>l' Italia proiettata<br />

nel centro <strong>del</strong> Mediterraneo<br />

non è nemmeno paragonabile<br />

aqueiio che potrebbe avereuna<br />

manciata di regioni schiacciate<br />

sulle Aipi.L1appuntamento è<br />

inedito: <strong>del</strong>egati e dirigenti sin-<br />

dacali di Veneto, Lombardia,<br />

Calabria e Sicilia si riuniscono<br />

proprio nella città dove 40 anni<br />

fa, cavalcando il disagio popola-<br />

re, si coagulò un patto scellerato<br />

tra destra eversiva, organizza-<br />

zioni criminali e apparati devia-<br />

ti<strong>del</strong>lo Stato.<br />

Molto si è scritto su quegli an-<br />

ni bui, ma l'approccio <strong>del</strong>la Cgil<br />

non è di carattere stonogra6co.<br />

Vuole piuttosto affrontare, con<br />

lo sguardo attento alla crisi di<br />

oggi, i pericoli <strong>del</strong>le chiusure lo-<br />

calistiche e corporative presenti<br />

in Italia oltre che in Europa (Ger-<br />

maniain testa) e consegnare un<br />

messaggio alla politica<br />

La negazione <strong>del</strong>l'unitànazio-<br />

naie da parte di una lega sem-<br />

pre più aggressiva al nord e<br />

l'emergere di fenomeni quali il<br />

movimento dei forconi al sud<br />

sono le due facce di una stessa<br />

medaglia che rischia di minare<br />

il sistema democratico italiano<br />

e, con esso, l'universalità <strong>del</strong><br />

welfare e la centralità<strong>del</strong> lavoro.<br />

L'idea di mettere assieme sin-<br />

dacalisti <strong>del</strong>le due regioni <strong>del</strong><br />

nord più industiahte e <strong>del</strong>le<br />

due regioni <strong>del</strong> sud più a rischio<br />

è nata nel corso di un'assem-<br />

blea svoltasi a he gennaio a Mi-<br />

lano che evidenziò la necessità<br />

di una visione fortemente nazio-<br />

nale per affrontare le grandi tra-<br />

sformazioni indotte dallagloba-<br />

lizzazione a fronte di un appara-<br />

to produttivo che sta mostran-<br />

do lacorda.<br />

il disastro orodotto da 15 anni<br />

di governo' ~erlusconi - Bossi<br />

che usava due mani distinte per<br />

blandire il sud da un lato e a&ttivarsi<br />

il nord dall'altro, senza<br />

mai mettere in campo un'idea<br />

di sistema paese, è sotto gli oc-<br />

chi di tutti.Occorre voltare pagi-<br />

na, sapendo che se l'Italia vuole<br />

essere la base logistica verso i<br />

grandi mercati internazionali si<br />

deve dotare di un apparato uni-<br />

tario di servizi e grandi infra-<br />

strutture e che se non vuole es-<br />

sere consegnata ad un declino<br />

inesorabile deve mettere in<br />

campo misure per lo sviluppo<br />

ed una politica industriale in<br />

un'otticanazionale.<br />

La riforma <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>la-<br />

voro di per sé non crea nuova<br />

occupazione. Occorre riiancia-<br />

re la domanda interna con una<br />

riforma fiscale che sposti il pre-<br />

lievo dai redditi dalavoro e pen-<br />

sione ai grandi patrimoni, colpi-<br />

re l'evasione che deprime le pos-<br />

sibilith di sviluppo, colpire I'ille-<br />

galità e la cultura <strong>del</strong>l'iliegalità<br />

che abbiamo visto assecondare<br />

con troppe strizzatine d'occhi<br />

BGGI L'APPUHTAUEATB)<br />

La conquista <strong>del</strong>la legalità<br />

è una premessa esseiuiale<br />

alla difesa <strong>del</strong> lavoro<br />

attraverso la crescita<br />

dal governo lega - Pdi prodigo<br />

di condoni, leggi ad personam,<br />

revisioni di normative come<br />

quella sul falso in bilancio che<br />

hanno favorito il riciclaggio di<br />

denaro proveniente dall'economia<br />

illegale.<br />

Va fatta un' operazione verità<br />

circa le responsabilità che hanno<br />

Dortato alla crescita di un si-<br />

Estratto da pag. 15<br />

stretta creditizia. Al Governo<br />

Monti, dopo la fase <strong>del</strong>l'emer-<br />

genza, spetta il compito di ri-<br />

portare il paese ailo sviluppo e<br />

alla legalità promuovendo la<br />

coesione nazionale.<br />

Quanto a noi, a fronte <strong>del</strong>la<br />

crisi dei grandi soggetti politici<br />

nazionali, intendiamo farci ca-<br />

rico <strong>del</strong>la tenuta civile ed eco-<br />

nomica <strong>del</strong>l'Italia, partendo<br />

dal lavoro e dai ruolo che que-<br />

sto ha per la crescita. Da Reg-<br />

gio Calabria lanceremo un ap-<br />

pello per cambiare l'agenda<br />

politica <strong>del</strong> paese e ricostruire,<br />

in un'idea forte di unificazio-<br />

ne, le fondamenta di un nuovo<br />

svilu~po capace di proiettare<br />

steka di corruttela e di sottova- con i;ccesio il sistema ~talia -<br />

lutazione di fenomeni che han- fatto di risorse, intelligenze, sano<br />

favorito l'infiltrazione <strong>del</strong>le peri per certi aspet6 unici al<br />

mafie al nord, oggi ancor più mondo- sulla scena globale.<br />

forti a fronte <strong>del</strong>la crisi e <strong>del</strong>la Segretario generale Cgil veneto<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

Latterie ereditrici deii'iva per 8 d oni<br />

~ s ~ ~ ~ # w - " ~ " - " m ~ ~ ~ - d ~ - ~ b ~ ~ " ~ " ~ < " o " " ~<br />

I !&- Pobbiicaimpiego, la CgiI vede il sorpasso<br />

m_lU,"aOOir ,.I,Yll "l",a-",.Ml~Y I,UI"II.L,OYY,l,"R.m.~


mar 13.03.12 Estratto da pag. 19<br />

BARCON-IKEA, EX CAPIGRUPPO ALL'ATTACCO<br />

«Murar0 sbaglia, nel Ptcp i nuovi poli sono a S.Giuseppe»<br />

«Ey una falsità che il piano ur-<br />

banistico provinciale preveda<br />

la costruzione di altre due aree<br />

industriali ex novo in provin-<br />

cia». Partono all'attacco i con-<br />

siglieri e i capogruppo di oppo-<br />

sizione <strong>del</strong>la passata legislatu-<br />

ra provinciale. Destinatario<br />

<strong>del</strong>la denuncia è il presidente<br />

Leonardo Muraro che a sor-<br />

presa venerdì sera, nel corso<br />

<strong>del</strong>la commissione urbanisti-<br />

ca, ha sostenuto che il Piano<br />

territoriale di coordinamento<br />

provinciale consente di costru-<br />

ire altre due grandi aree indu-<br />

striali nella Marca. Poli che po-<br />

trebbero essere mo<strong>del</strong>lati, co-<br />

me tutti hanno subito pensa-<br />

to, sui progetti presentati da<br />

Ikea per Casale e su Barcon<br />

dalla cordata che fa capo<br />

all'imprenditore Colomberot-<br />

to. Di altro avviso gli ex consi-<br />

glieri di S.Artemio. La denun-<br />

cia è contenuta in una lettera<br />

aperta dai toni durissimi firma-<br />

ta da Luca De Marco, Stefano<br />

Dall'Agata e Marco Scolese<br />

(tutti e tre oggi di Sinistra Eco-<br />

logi e Libertà), Lorenzo Biagi<br />

(Pd) e Marlene Rossetto (Pro-<br />

getto Nordest.<br />

Durante il loro mandato.,<br />

terminato nel 2011, avevano i<br />

seguito passo passo la redazio-<br />

ne <strong>del</strong> Piano territoriale di co-<br />

ordinamento provinciale. E<br />

ora chiedono a gran voce che<br />

ne vengano rispettati i contenuti.<br />

«Nulla di quanto dice Muraro<br />

corrisponde ai contenuti<br />

<strong>del</strong> piano - ribattono gli ex<br />

consiglieri - Forse Muraro fa riferimento<br />

a progetti e a interessi<br />

di cui si è occupato o si<br />

sta occupando, ma non c'è<br />

nulla di questo nel Ptcp. Quello<br />

che c'è di reale nel piano, e<br />

che Muraro ha travisato completamente,<br />

è la previsione di<br />

un polo logistico e di un polo<br />

tecnologico provinciale. Attenzione<br />

si tratta solo di idee progettuali~.<br />

I due progetti sono il<br />

«Polo logistico <strong>Treviso</strong> Servizi»<br />

e il «Polo tecnologico provinciale)).<br />

((11 polo logistico è chiaramente<br />

localizzato fin dal no-<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

me nell'area <strong>del</strong>la <strong>Treviso</strong> Ser-<br />

vizi - spiegano i firmatari - E'<br />

un'area di interscambio di<br />

merci tra gomma e rotaia nel<br />

centro intermodale, eventual-<br />

mente da collegare al centro<br />

intermodale di S.Giacomo di<br />

Veglia. Niente a che vedere,<br />

con una cementificazione di<br />

area agricola. Il polo tecnologi-<br />

co è invece aperto a diverse<br />

possibilità di localizzazione,<br />

tutte comunque su aree già esi-<br />

stenti)). Le ex officine Secco,<br />

una parte <strong>del</strong>l'area <strong>del</strong>la Trevi-<br />

so Servizi, l'Urban Center aVit-<br />

tono Veneto, un'area in prossi-<br />

mità <strong>del</strong> nuovo scalo ferrovia-<br />

rio a Castelfranco.<br />

Laura Canzian


mart 13.03.12 CORRIERE DEL VENETO Estratto da pag. l<br />

Un- Nuolio uso DEL DEN~U~O<br />

di SERGIO NOTO<br />

n fondo &ilva imprenditori<br />

va bene. Non risolve<br />

14 il problema, ma mette<br />

una pezza a un problezna<br />

serio e gaFTe. Ma che proprio<br />

per questo meritereli1)e di essere<br />

zioriali d0v1.à accettare fornie di<br />

controllo sulle sue uscite. Ma il<br />

fatto di accedere alla liquidità stra<br />

ordinaria, sia essa <strong>del</strong>la Bce, <strong>del</strong>ka<br />

Cassa 1)cpositi e Prestiti oppure<br />

<strong>del</strong>la bica d'Italia, deve far scataffrontato<br />

i11 dtia rnariieia. Con tare l'obbligo di utilizzo di qitei<br />

urla soluzione definitiva e shzitturale,<br />

non un semplice pannicello<br />

ralclo, che come tutte k decisioni<br />

fondi per firii specificamente assistenziali.<br />

Non esiste che una banca,<br />

che ha fatto il viso clolce alka<br />

frutto <strong>del</strong>fimotiviti, poi si dimen- Bt:cl c ne ha accettato la cariti, tdcticano.<br />

cia poi la faccia tluce con i piccoli<br />

Bisogna carnbiare le regole dei<br />

rapporti banche-clienti. Le banche<br />

non sono istituti di bcncficclndebitori.<br />

F1 o%$, purtroppot non c'è nulla<br />

che controlli e inlponga il corza,<br />

ma i comntisti non sono vacche<br />

da niiuigere e oggi, nei fatti, i<br />

rapporti sono o <strong>del</strong>l'uno o <strong>del</strong>l'alretto<br />

uso dei fondi stra~mlinari. I1<br />

credito in tcmpi di riconosciuta<br />

difficoltà deve essere garantito<br />

tro tipo; rnai sono tra soggetti<br />

con pari diritti e pari doveri. Le<br />

banclie, soprattutto in tcmpi di<br />

per irnpedire che una famiglia finisca<br />

alla rovi~ia o che MI irnprenditorc<br />

vada in fhlknento, non per<br />

crisi, invcrmo l'aiuto pubblico e<br />

l'ottc3ngono, certamente con IW-<br />

@ore facilità dei comuni cittadini.<br />

Sottoforma di tmrd oppire cole<br />

speculazioni. Non è certamente<br />

il mercato e le sue lmi ad auto-<br />

~izzare questi aiuti, come non e il<br />

mercato che decide la liquidità<br />

me liquidità genei~mtfnte offerta<br />

dalle Banche Centlali. LP banche,<br />

cioè, se chiedono, hanno. Ed<br />

anche se potienlrno eccepire sulstraordinaria.<br />

Ma il denaro pilb<br />

blico non può fare preferenze.<br />

(&indi non vogliamo pib leggere<br />

che sono stati athibuiti ben a9<br />

la legittimità <strong>del</strong> fatto che i soldi<br />

finiscano alle banche e non diretmiliardi<br />

alle banche italiirie, per<br />

poi scoprire nella successiva che<br />

tamente ai cittadini, è fuori discussione<br />

che nei momenti di criun<br />

piccolo cornmerciante si è ammazzato<br />

perché gli sono stati nesi<br />

sia compito deilo Stato hltemenire,<br />

in un modo o ncll'altrc~. Son<br />

si tratta quindi di decidere se ci<br />

debbano essere dei denari per angati<br />

~nille curo. Va &ta una sprmd<br />

a chi è in difficolth. Va varata<br />

ai più presto una legqe (di iniziativa<br />

popolare: perché no?) per<br />

dare incontro a chi ne tla bisogno<br />

nei ptdocli di difficolti; si tratta<br />

solo di cxpirc a chi darli c in t:hc<br />

sostenere il credito dei soggetti<br />

colpiti dah crisi che introdiicia c<br />

precisi le procedure da scpire in<br />

mdo utilizzarli. 0mi.amcnte chi tcmpi di riconosciuta c.lifficoltà.<br />

prende denari dal pubblico deve Non un pi~~~edhnento estempoessere<br />

obl.>ligato a comporta~nen- laneo, ma una misura struttumle,<br />

ti differenti da quel8 di mercato. che, se si aprono i rubinetti <strong>del</strong><br />

Sia esso cittaclino o istituto p~iva- denaro pubblico, consenta a tutti<br />

to. LP banche dov~anno sostene- di tmne beneficio. Altrimenti h-<br />

re chi ne ha bisoso e chi riceverà<br />

prestiti fuoli dalle regole tradisparmiamo<br />

(tutti).<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.


mart 13.03.12 CORRIERE DEL VENETO Estratto da pag. 2<br />

La crisi e le rwole<br />

i, b<br />

l<br />

L?<br />

Serve una riflessione sulI'ailmento dei costi per i ricorsi, è<br />

possibile che questo siti di impediinrnln aila tutela dri cittadini<br />

' Ciancarlo Coraggio Presiderite <strong>del</strong> Ccnsigliu di Stato<br />

C o i ricorsi al Tar: «Troppo cos<br />

Migliaia di euro per opporsi a un app o. «Così si rinuncia a giustizia»<br />

VENEZIA - Sei un extraco-<br />

munitario e vuoi opporti a un<br />

decreto di espulsione? Sono<br />

300 euro. Solo di bolli, awoca-<br />

to escluso. E già questo po-<br />

trebbe bastare per farti cam-<br />

biare idea. Ma se hai dato vita<br />

a un comitato o anche da solo<br />

vuoi combattere contro la<br />

strada «Xi» che ti passa a po-<br />

chi metri da casa, preparati al<br />

salasso: il contributo unico<br />

per i ricorsi sugli appalti, do-<br />

po la legge di stabilità 2011, è<br />

raddoppiato da 2 mila a 4 mi-<br />

la euro. E gli effetti si vedono.<br />

«L'aver gravato di pesanti bai-<br />

zelli il diritto di accesso agli<br />

organi giudiziari, se ha dimi-<br />

nuito il contenzioso, non co-<br />

stituisce tuttavia una ragione<br />

di vanto - ha detto ieri il nuo-<br />

vo presidente <strong>del</strong> Tar <strong>del</strong> Ve-<br />

neto Bruno Amoroso - ciò<br />

non vale a compensare la ri-<br />

nuncia alla giustizia che viene<br />

imposta a larghi strati di citta-<br />

dini meno abbienti. E oltre al-<br />

l'incidenza dei costi di giusti-<br />

zia, c'è anche la crisi generaie<br />

<strong>del</strong> Paese».<br />

D'altra parte basta guarda-<br />

re i numerk se nel 2008 erano<br />

stati presentati 2707 ricorsi al<br />

tribunale amministrativo re-<br />

gionale di Venezia, lo scorso<br />

anno sono scesi a 2258, quasi<br />

mezzo migliaio in meno, con<br />

un calo <strong>del</strong> 17 per cento. Nel<br />

2005 avevano addirittura sfio-<br />

rato quota 3 mila. «Serve una<br />

riflessione sult'aumento dei<br />

costi per i ricorsi - sottolinea<br />

anche il presidente <strong>del</strong> Consi-<br />

glio di Stato Giancarlo Corag-<br />

gio, assente <strong>del</strong>l'ultima ora,<br />

ma presente con un messag-<br />

gio letto dal consigliere Mar-<br />

co Lipari - è possibile che que-<br />

sto sia di impedimento alla tu-<br />

tela dei cittadini>.<br />

Amoroso, rientrato nelle<br />

scorse settimane a Venezia do-<br />

ve era stato già presidente tra<br />

il 2004 e il 2008, ha inaugura-<br />

to Sanno giudiziario 2012 ieri<br />

mattina aila Scuola Grande di<br />

San Rocco, circondato dai me-<br />

ravigliosi teteri di Tintoretto.<br />

E ha sottolineato come nel<br />

corso <strong>del</strong>i'anno appenapassa-<br />

to i ricorsi pendenti siano pas-<br />

sati da oltre 14 mila a 11.106,<br />

grazie a 5.456 decisioni, sep-<br />

pur in calo di un migliaio ri-<br />

spetto ai 2010. «ii problema è<br />

però che l'arretrato è stato<br />

eroso solo con la "perenzio-<br />

ne" dei ricorsi vecchi che or-<br />

mai non interessavano più -<br />

ha sottolineato l'avvocato<br />

Franco Zambelli, presidente<br />

deil'associazione veneta degli<br />

awocati amministrativisti -<br />

in realtà è anche questa una<br />

sconfitta <strong>del</strong> cittadino». La ce-<br />

rimonia è stata insomma<br />

un'occasione anche di con-<br />

fronto tra le varie parti <strong>del</strong><br />

processo amministrativo. E il<br />

presidente non si è tirato in-<br />

dietro, lanciando l'idea di una<br />

sorta di maxi-condono per i<br />

vecchi ricorsi: «A questo pun-<br />

to si stabiisca per legge che i<br />

ricorsi che hanno più di dieci<br />

anni siano estinti, a meno che<br />

le parti non facciano una spe-<br />

cifica richiesta.<br />

Anche perché al Tar, come<br />

in tutte le sedi giudiziarie, il<br />

problema deiia carenza di giu-<br />

dici e cancellieri è forte. Re-<br />

centemente, oltre ad Amoro-<br />

so, sono arrivati cinque nuovi<br />

magistrati, ma per sostituire<br />

altri colleghi che se ne erano<br />

andati, a partire dall'ex presi-<br />

dente Vincenzo Antonio Bo-<br />

rea. Il nuovo residente oerò<br />

ha lanciato un appeiio go-<br />

verno: «Sarebbe auspicabile<br />

in futuro la costituzione di<br />

una quarta sezione in Veneto,<br />

consideratala vastiti <strong>del</strong> terri-<br />

torio e la sua straordinaria in-<br />

cidenza suil'economia nazio-<br />

nale». Insomma, nonostante<br />

il calo dei ricorsi c'è bisogno<br />

di più giudici, anche se le vel-<br />

leità degli awocati veronesi<br />

di poter avere una nuova sede<br />

- come accade in Lombardia<br />

(Milano e Brescia), nel Lazio<br />

(Roma e Latina) e in altre set-<br />

te regioni - vengono subito<br />

smorzate. «Sezioni staccate,<br />

che sono peraltro reclamate<br />

particolarmente neil'area <strong>del</strong><br />

Veronese non sono consenti-<br />

te dalia politica di risparmio»,<br />

continua Amoroso. Anche su<br />

questo punto arriva Sappog-<br />

gio di Coraggio. «Serve un ul-<br />

teriore rafforzamento degli orm<br />

i di eiustizia amministrati-<br />

Va, in particolare in Veneto,<br />

anche se nessuno ignorai vincoli<br />

di bilancio», ha scritto<br />

nel suo saluto. Il presidente<br />

<strong>del</strong> Consiglio di Stato ha anche<br />

invitato però i colleghi a<br />

impegnarsi per essere ancora<br />

più veloci. «I tempi di durata<br />

dei processi dovrebbero esse-<br />

re congrui - ha detto - Questo<br />

serve a tutti, sia agli imprendi-<br />

tori, che ai cittadini, che alie<br />

amministrazioni.>.<br />

Per cercare di ridurre ulte-<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

riormente i ricorsi l'Ordine de- lo Stato federale, i Tar potreb-<br />

gli awocati di Venezia e il di- bero avere funzione consulti-<br />

fensore civico regionale si so- va - ha concluso Amoroso -<br />

no accordati per incentivare potremmo verificare alcuni<br />

la consultazione e prevenire i prowedimenti prima <strong>del</strong>la lo-<br />

contenziosi. Ma lo stesso Tar ro emanazione».<br />

si candida a grande «consu- Alberto Zorzi<br />

lente> per gli enti. «Oggi, nel-


mart 13.03.12 CORRIERE DEL VENETO Estratto da pag. 3<br />

Le propo&e sul tappeto<br />

Un tawoIo in Regione!<br />

can banche e ca-orle<br />

Confcommercio Veneto ha<br />

richiesto l'apertura immediata<br />

di un tavolo fra Regione,<br />

categorie e banche per studiare<br />

linee di credito speciali per gli<br />

imprenditori che dimostrino di<br />

essere in difficoltà per i mancati<br />

pagamenti<br />

Dopo l'ultimo suicidio, si sono<br />

alzate diverse voci - tra cui la<br />

Confartigianato di San Donà<br />

e la parlamentare leghista<br />

Paola Goisis - che richiedono<br />

I'istituzione di una «lista<br />

nera» dei soggetti che non<br />

pagano i fornitori<br />

Un fondo di soididarieti<br />

osme quello aitati-ursarn<br />

Giuseppe Bortolussi,<br />

segretario <strong>del</strong>la Cgia di<br />

Mestre, ha proposto<br />

I'istituzione di un fondo di<br />

solidarietà per gli imprenditori<br />

in difficoltà, sul mo<strong>del</strong>lo di<br />

quello già esistente contro il<br />

racket e l'usura<br />

Appe8fio a! rapo <strong>del</strong>lo SBasts<br />

per una Iwt- SUB pagamerrriti<br />

Ildebrando Laca, presidente<br />

<strong>del</strong>la Confartigianato di San<br />

Donà, ha scritto una lettera<br />

aperta a Monti e Napolitano<br />

per sollecitare l'approvazione<br />

di una legge che garantisca<br />

pagamenti in tempi certi nel<br />

pubblico e nel privato<br />

La msi e le tragedie Imprenditori sotto pressione, gli artigiani di San Donà scrivono a Monti e Napolitano<br />

non perché incapaci, ma perché<br />

avanzano soldi dai pubblico<br />

o dal privato, proponiamo<br />

che la Regione e le associazioni<br />

di categoria intervengano,<br />

facendosi ail'occorrenza<br />

garanti presso le banche,<br />

attraverso i rispettivi<br />

Secondo la Cgia di Mestre,<br />

Consorzi fidi>.<br />

sono 50 gli imprenditori<br />

Zaia, dai canto suo, ha risuicidi<br />

nel Nordest nei tre<br />

Confc ercio: belo con Kegionc e banche anni <strong>del</strong>la crisi economica sposto a strettissimo giro di<br />

posta. «Orni nostro imprenditore<br />

che compie un gesto<br />

VENEZIA - Suicidi? No, nedetta legge - che non arri-<br />

disperato, perché si trova in<br />

sono «omicidi legalizzati». verà domani nè il mese pros-<br />

difficoltà non riuscendo a ri-<br />

Ildebrando Lava, presidente simo - si puì, fare qualcosa<br />

scuotere i crediti che vanta,<br />

<strong>del</strong>la Confartigianato di San in tempi ragionevoli? Sem-<br />

costituisce una ferita che si<br />

Donà di Piave, utilizza pro- pre dalla galassia artigiana,<br />

apre nella nostra comunità<br />

prio questa definizione, è partita la proposta <strong>del</strong>la<br />

alla quale bisogna dare ri-<br />

«omicidi legalizzati>, per tra- Cgia di Mestre di istituire un<br />

sposta». In che modo? I1 gosmettere<br />

il suo sdegno di fondo di solidarietà per<br />

vernatore la vede così: «Al<br />

fronte alla morte violenta di mancanza di credito, gestito<br />

tavolo regionale abbiamo<br />

Ivano Polita e degli altri pic- in stretta collaborazione con<br />

posto particolare attenzione<br />

coli imprenditori che si so- i Consorzi fidi. «Le modalità<br />

sulla necessità, che non<br />

no tolti la vita per .<br />

Lava lo ha scritto, te- lussi, segretario <strong>del</strong>la Cgia -<br />

diamento, di rafforzare le<br />

stualmente, in una lettera al fondo di solidarietà già<br />

possibilità di accesso al creaperta<br />

inviata ieri alle massi- esistente per chi è vittima<br />

dito per i nostri im~renditome<br />

cariche <strong>del</strong>lo Stato (presi- <strong>del</strong>l'usura e <strong>del</strong> racket. Biso- ,ndìtrKa,t& si fermano i suicididiani in economiche ri, &molando i< sistema<br />

dente <strong>del</strong>la Repubblica e ca- .gna assolutamente fare pre- bancario ad essere D ~Ù attenpo<br />

<strong>del</strong> governo) e deiia Re- cto>>.<br />

solvenza altrui». Massimo una doppia finalità: attivare to ai territorio. E sapere che<br />

gione, per sollecitare final- Bada al sodo anche l'ini- Zanon, il presidente regiona- un numero verde e, soprat- ci sono somme rilevanti che<br />

mente l'approvazione di ziativa messa in campo dal- le dei commercianti organiz-<br />

appartengono ai veneti (un<br />

una legge che garantisca patutto,<br />

aprire una linea di crela<br />

Confcommercio veneta, zati, ha scritto una lettera al<br />

miliardo e 300 milioni, rigamenti<br />

in tempi certi: con lo scopo dichiarato di<br />

dito speciale per gli imprengovernatore<br />

Luca Zaia, nella<br />

chiamati neiia tesoreria uni-<br />

«Questa è la vera emergenza «scongiurare altri suicidi tra quale chiede che venga conditori<br />

messi in difficoltà dal- ca nazionale, ndr) ferme a<br />

nazionale», mette in chiaro gli imprenditori onesti che, vocato al più presto un tavo- l'insolvenza altrui. Spiega Roma, ci fa dawero arrabil<br />

rappresentante degli arti- malvado l'esperienza e le lo a cui riunire la Regione, Zanon:


mart 13.03.12 CORRIERE DEL VENETO Estratto da pag. 5<br />

Vema il cangreasa Fra Caner e Muraro il terremoto nel Carroccio di Marca<br />

TREVISO - Se non ce la fa queste ipotetiche solite facce<br />

Umberto Bossi, il Capo che raccolgono un grande consentutto<br />

sa e tutto può, a guidare so». Ridette col senno di poi,<br />

una serena successione neiia forse parlava di sé. Lo spie-<br />

Lega Nord a liveiio nazionale, gherà probabilmente oggi, alpuò<br />

forse farcela Gian Paolo la conferenza <strong>stampa</strong> indetta<br />

Gobbo, il segretario nathio- con Gobbo e con Graneiio (la<br />

nal, neiia sua città, queiia Tre- seconda in tre giorni), tutta teviso<br />

che era (fino a ieri, doma- saa spiegare che non c'è alcuni<br />

non si sa) la capitale <strong>del</strong> na contrapposizione col vec-<br />

Carroccio in Veneto? No, non chio segretario (che a scanso<br />

può. E difatti in vista <strong>del</strong> con- di equivoci non ci sarà) e che<br />

gresso <strong>del</strong> primo apriie neila comunque Granello è uomo<br />

terra di Zaia e Gentilini stan- suo, è i'aifiere dei ribeiii, è<br />

no accadendo cose turche, Suomo <strong>del</strong> cambiamento.<br />

inimmaginabili solo fino a sei La new wave padana canta<br />

mesi fa Com'era inimmagina- vittoria: «L'obiettivo era defebile,<br />

solo fino a sei mesi fa, nestrare Da Re ed è stato cenche<br />

qualcuno (leggasi Flavio trato, lasciamogli pure il con-<br />

Tosi) potesse sfidare Bossi in tentino di metterci il cappelpersona<br />

pretendendo di aiie- lo». Da Re canta vittoria e ai<br />

stire aiie Comunali una lista suoi rivela: «Volevano farmi<br />

civica vietata da via Bellerio. fuori e io, lanciando Graneiio<br />

Ma il movimento, ormai, sta per primo, gìi ho tolto il terresmottando,<br />

è fuori controllo. no sotto i piedi). Insomma,<br />

Uno tsunami sta travoleendo come al solito hanno vinto<br />

le antiche gerarchie e stkvol- tutti. Ma forse un po' di più la<br />

rrendo eli eauilibri che si era- new generation <strong>del</strong> capogrupno<br />

coniolid~ti negli ultimi 14 po in Regione Federico Caanni.<br />

Chissà, forse non sareb- ner, ormai il nuovo punto di<br />

be successo, o aimeno non co- riferimento dei leghisti di Tresì,<br />

se qualcuno non avesse viso. Che ora, c'è da esserne<br />

strozzato la canna fino ali'ulti- sicuri, riaprirà con Gobbo il<br />

mo.<br />

capitolo sulla sua candidatu-<br />

Capita allora che a <strong>Treviso</strong> ra a sindaco nel 2013. Lui, si<br />

il segretano Gianantonio Da sa, non vuole. Preferirebbe an-<br />

Re presenti in una conferenza dare a Roma. E come lui an<strong>stampa</strong><br />

al quartier generale che Muraro, specie ora che le<br />

<strong>del</strong> K3, di domenica pomerig- Province sono destinate a<br />

gio, dopo una telefonata a morte certa. Proprio qui sta<br />

Gobbo e Winsaputa di tutti Sarduo compito di Graneiio,<br />

gli altri colonneili, il suo suc- candidato unitario di un particessore,<br />

ossia quel Giorgio to mai così diviso. A chi darà<br />

Graneiio che è capogruppo in ascolto?<br />

Provincia e sindaco di Ponza- Da Re, che accusa tutti di<br />

no. Lo stesso Granello che al tradimento (specie i colonnetmattino<br />

partecipava però ad li che al famoso pranzo da Diuna<br />

riunione segretissima or- no, mentre lui li invitava a faganizzata<br />

dai ribelli che gli re un nome alternativo, gli<br />

chiedevano di candidarsi pro- chiesero di ripresentarsi imprio<br />

contro Da Re. Tra loro, pugnando i lunghi coltelli), è<br />

c'era anche il presidente <strong>del</strong>la intenzionato a guastare parec-<br />

Provincia Leonardo Muraro, chie feste d'orain poi. E agiupronto<br />

a gettarsi nella mi- gno c'è il consiglio nazionaie:<br />

schia, se mai Granello avesse da che parte schiererà Granelfatto<br />

marcia indietro, al grido lo la potente Lega di <strong>Treviso</strong>?<br />

«la base lo vuole». Lo stesso Con la vecchia guardia di Gob-<br />

Muraro che solo giovedì la- bo, ormai stanca e logora, o<br />

sciava intendere dalle pagine con i rampanti di Tosi, che<br />

<strong>del</strong> Gazzettino di essere pron- «vogliono tutto» e non faranto<br />

a sostenere ancora Da Re, no prigionieri?<br />

perché «una cosa è parlare di<br />

Marco Bonet<br />

solite facce altra è quando<br />

Leonardo Muraro<br />

al debutto <strong>del</strong>la<br />

Gianantonio<br />

» 1 Le reaimi Non solo favorevoli al ricambio. «Qui mancano le idee»<br />

Ora hitti invocmo à perduta<br />

«Le correnti? Rischioso $ocarci»<br />

TREVISO - «È l'aria <strong>del</strong> rinnovamen- «Ci sono stati dei fraintendimenti, spie-<br />

lo, era ora» dicono i leghisti trevisiani, gherò tutto alla kgd e a Da I&». Il resto è<br />

adesso. Ma quello che li aspetta ya al di ià un rincorrersi di voci. «La base voleva<br />

di un semplice cambio di rotta.. E una de- un'alternatira, Da Re ha fatto un ottimo<br />

tonazioiie, tutti contro tutti col rischio lavoro ma era il momento di cambiare -<br />

che una macchina perfetta, ovvero la pro- dice il segretario di circosciizioiie di Oder-<br />

vincia più verde badano) &Italia, si sfa- zo Arnaldo Pittori - e non doveva arrivare<br />

sci dal nulla. Al punto da convincere il se- dall'alto. Bene Granello, potrebbe essere<br />

qetario uscente Tony Da Re a non ricandi- un buon coordinatoreb.<br />

darsi al congesso per evitare le tensioni. Ridono sotto i baffi i fe<strong>del</strong>issimi <strong>del</strong> ca-<br />

Benché la stia intenzione sia di lasciare poguppo leghista in Kegiont. Caiier, ma-<br />

.<br />

stegno <strong>del</strong>la candidatura. Ma il presiden- Moderata la posizione <strong>del</strong> presidente<br />

te <strong>del</strong>la Provincia assicura di non essere <strong>del</strong>la Regione Luca Zaia: «Da Re ha agito<br />

stato capito e oggi porterà la sua verità: per l'unità <strong>del</strong> partito, vedremo la militan-<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

Il sepetario Da Re:<br />

e io, lanclmdo<br />

Giowo GrutneUo per<br />

primo, gli ho tolto<br />

<strong>del</strong>mithmente<br />

11 terreno<br />

sotto I piedi<br />

za cosa deciderà, ma mi auguro che si arri-<br />

vi a una candidatura unitaria per il bene<br />

<strong>del</strong>ia Legs. Ma la rabbia è tanta, soprat-<br />

tutto per gli ortodossi, quelli che sono<br />

sempre rimasti accanto a Gobbo e Da Re:<br />

le parole più ricorrenti ieri erano ricono-<br />

scenza e rispetto, per Tony che ha portato<br />

la Marca ai vertici nazionali come numero<br />

di sindaci e vittorie amministrative, e per<br />

il segretario regionale Gian Paolo Gobbo,<br />

un po' il padre di tutti i leghisti veneti. E<br />

non ce n'è stato.<br />

Lo dice chiaramente Marzio Favero, sin-<br />

daco di Montebelluna e firmatario con<br />


mart 13.03.12 CORRIERE DEL VENETO Estratto da pag. 7<br />

Le contestazioni <strong>del</strong> movimen- <strong>del</strong>l'attuale linea ferroviaria (suggerito da<br />

to No Tav, che stanno agitando la molti, tra cui la sottoscritta sin dall'inizio, e<br />

val di Susa, hanno riacceso i riflet- oggetto <strong>del</strong>l'ostracismo <strong>del</strong>l'assessorato retori<br />

sulle procedure per le grandi opere, tan- gionale).<br />

to che il ministro alle Infrastrutture Corrado Ne consegue che la giunta regionale di cen-<br />

Passera ha dichiarato che molti problemi sa- trodestra aveva torto (ed ha sprecato per la<br />

rebbero stati evitati se le consultazioni con i sua cocciutaggine tempo e qualche milione<br />

cittadini e gli amministratori locali fossero di euro sul progetto balneare), mentre sindaavvenute<br />

prima <strong>del</strong>la fase di progettazione ci e cittadini avevano ragione. Così pure sia<strong>del</strong>la<br />

grande opera.<br />

mo lieti che lo stesso Commissario abbia di-<br />

Esistono da tempo anche studi autorevoli chiarato di voler coinvolgere il territorio.<br />

e rapporti <strong>del</strong>la stessa Corte dei Conti, sui co - G~roponimo quindi di anticipare l'applisti<br />

e tempi di realizzazione <strong>del</strong>le infrastruttu- cazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di «democrazia partecire<br />

ferroviarie e stradali, che dimostrano l'im- pativa) annunciato dal governo nell'mbito<br />

portanza <strong>del</strong> «dibattito pubblico» che si è <strong>del</strong>le polemiche legate alla tav in Va1 di Susa,<br />

aperto, come momento che precede la proget - consultando da subito le istituzioni locali, i<br />

tazione, supportato naturalmente da analisi portatori di interessi diffusi e i soggetti che<br />

tecniche e analisi <strong>del</strong> rapporto fra costi e be- hanno avanzato ipotesi progettuali - come ad<br />

nefici.<br />

esempio lo Iuav di Venezia.<br />

Se guardiamo - passando ora al Veneto - a Il confronto servirà così a comparare effetcome<br />

è stato gestito sinora il progetto <strong>del</strong>la tivamente le ipotesi in campo piu valide per<br />

tratta ad Alta Velocità Mestre-Portogruaro, ci realizzare una rete di trasporto coerente con<br />

si rende conto <strong>del</strong>la diversità con la vicenda la dinamica <strong>del</strong>la domanda e con una corret<strong>del</strong>la<br />

Val di Susa. I nostri sindaci si sono foca- ta analisi costi-benefici, anche sotto il profilo<br />

lizzati sul «come>> <strong>del</strong>l'opera e non sul «se» di sociale ed ambientale, inclusa una trasparenun<br />

intervento riconosciuto come strategico. te analisi <strong>del</strong>la copertura economica e degli<br />

Ma ci è voluto il commissario «tecnico» strumenti di finanziamento.<br />

Bortolo Mainardi per rimettere in discussio- L'obiettivo dovrà essere quello di disporre<br />

ne il progetto


mart 13.03.12 CORRIERE DEL VENETO Estratto da pag. Il<br />

1 Mancati pagamenti<br />

I<br />

l<br />

, cresce di 2 mi<br />

I ZIA - (g.J.1 Ogni trimestre che passa<br />

1 Latterie Vcentine vede crescere il proprio<br />

/ credito nei confronti <strong>del</strong>lo Stato di 1,2 d oni<br />

/ e Latteria di Soligo di 900 mila euro. Iva da<br />

I riscuotere ma che Equitalia non liquida e che<br />

/ oggi ha portato le tre prhcipaii cooperative <strong>del</strong><br />

1 liattiero caseario veneto (cJè anche La Centrale<br />

I <strong>del</strong> Latte di V'icenza) ad avanzare oltre 14<br />

/ milioni di euro, 8,3 dei quali riferibili alla sola<br />

I prima sigla Questa è stata la denuncia lanciata<br />

I ieri dai presidenti deile tre reaitk, i quali hanno<br />

1 spiegato che questo avviene con tale<br />

pesantezza da circa due<br />

anni mentre esistono<br />

province vicine, come<br />

&iluno o Mantova, in<br />

cui i rimborsi sono<br />

regolriri. Il meccanismo<br />

che genera il disavanzo<br />

deriva dal regime Iva<br />

particokare previsto per le<br />

aziende <strong>del</strong> settore, le<br />

quali acquistano il latte<br />

dai produttore con aliquota ai ioo/o e i beni di<br />

consumo con l'Iva al 21%, mentre rivendono il<br />

prodotto finito con il 4%. La compensazione<br />

può essere eseguita solo per cifre non superiori<br />

ai scx, mila euro. Ad ascoltare i produttori ieri<br />

c'erano anche vari esponenti <strong>del</strong>la politica fra<br />

cui il deputato Antonio De Poli (Udc), il quale<br />

ha avanzato la pssibilità di richiedere un<br />

incontro diretto con il ministro <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

economico, Corrado Passera, per stabilire le<br />

modalità d'intervento ai fine di risolvere<br />

questa situazione


mar 13.03.12 Estratto da pag. 20<br />

GENERAZIONI A CONFRONTO<br />

11 mattone megho <strong>del</strong>listnizione?<br />

. ... r l-<br />

- -)tr:,T'T; ' +yr.,rj, i-, ,,C! i;f'c<br />

Servono misure per favorire l'investimento sui titoli di studio<br />

di Elsa Fornem, Agnese Romiti<br />

e Mariacristina Rossi<br />

L<br />

a casa viene spesso vista come un<br />

safe asset e una forma di investimento<br />

da lasciare de generazioni<br />

future. Spesso però non ci siinter-<br />

roga sul costo-opportunità <strong>del</strong>i'acquisto<br />

<strong>del</strong>la casa. Come ogni azione, l'acquisto di<br />

un immobile implica lo scarto di scelte al-<br />

ternative, ossia non è una scelta senza co-<br />

sti, come spesso si crede. Lasciare unaca-<br />

saai propri fighèuncomportamento mol-<br />

toradicato nellagopolazione, quasisitrat-<br />

tasse di una sorta di dovere genitoriale. I<br />

genitori, infatti, hanno a cuore il benesse-<br />

re dei propri figh e traggono soddisfazio-<br />

ne non solo dal proprio standard di vita,<br />

ma anche daquello che riusciranno aotte-<br />

nere i propri fi&<br />

Per aumentare il benessere <strong>del</strong>le future<br />

generazioni, il lascito di un'eredità è sicu-<br />

ramente uno strumento che aumenta la<br />

dotazione diricchezza, e quindilapossibi-<br />

lità diconsumi, <strong>del</strong>le generazioni future. Il<br />

benessere <strong>del</strong>le generazioni future dipen-<br />

de dal loro reddito vitale, composto daiia<br />

ricchezza di partenza, quindi dall'eredità,<br />

ma anche dal flusso dei redditi da lavoro.<br />

Questi ultimi variano in base al grado di<br />

istruzione: maggiore istruzione compor-<br />

ta maggiori rendimenti e quindi maggiori<br />

salari Cruciale è dunque sia l'efficienza<br />

<strong>del</strong> sistema scolastico,bltre che le capaci-<br />

tà individuali, sia anche la percezione <strong>del</strong><br />

rendimento <strong>del</strong> capitale umano confronta-<br />

to con il rendimento immobiliare.<br />

L'Italiaesibisce un tasso dipartecipazio-<br />

ne ali'istruzione terziaria molto basso per<br />

un Paese "ricco": secondo dati Ocse nel<br />

2006 solo il qper cento tra coloro che era-<br />

no tra i 25 e i 64 anni di età era iscritto<br />

ali'università, contro il 27 per cento <strong>del</strong>ia<br />

media. Come sottolineato da Ocse, il bas-<br />

so grado di istruzione caratterizza triste-<br />

mente il nostro Paese ed è considerato<br />

uno degli elementi potenzialmente re-<br />

sponsabili <strong>del</strong>lamancata o asfitticacresci-<br />

ta Contemporaneamente, l'Italia presen-<br />

tauno dei più elevati tassi di proprietà <strong>del</strong>-<br />

la casa, tasso che si attesta intorno a 80<br />

per cento. 1 desiderio dilasciare un'eredi-<br />

tà ai propri figli ricopre un ruolo essenzia-<br />

le nel processo di accumulazione <strong>del</strong>la ric-<br />

chezza, &che se è difficilmente riscontra-<br />

bile dali'evidenza empirica che il fattore<br />

dominante nell'accumulazione sia pro-<br />

prio il movente ereditario.<br />

Se i genitori hanno a cuore il benessere<br />

dei propri fi& hanno due fondamentali<br />

leve su cui agire. La prima è lasciare<br />

un'eredità, nella forma di ricchezza sia<br />

immobiliare sia fuianziaria; la seconda è<br />

lasciare un'istruzione, in grado di incide-<br />

re sda capacità reddituale futura Il tra-<br />

de-oftra risparmio in forme convenzionali<br />

rispetto al risparmio in is~ione dei<br />

figli è evidente.<br />

Il rendimento <strong>del</strong> capitale, ossia il tasso<br />

di interesse, è tuttavia una previsione<br />

dettata da elementi oggettivi e da valutazioni<br />

soggettive. Così come lavalutazione<br />

<strong>del</strong> rendimento <strong>del</strong>l'istruzione dei fi-<br />

L*EREDXT~~ DA ~ AO;~ARE ~ G U<br />

I1 sapere genera esternalità<br />

positive sull'intera società,<br />

non è soltanto efficienza<br />

nell'allocazione <strong>del</strong>le risorse<br />

La politica ne tenga conto<br />

gli. Una persona particolarmente vivace<br />

intellettualmente presenterà un rendi-<br />

mento probabilmente maggiore <strong>del</strong> capi-<br />

tale umano. Dal momento che laricchez-<br />

za ereditata comprende la ricchezza im-<br />

mobiliare, costituendone spesso la parte<br />

più rilevante, nel rendimento <strong>del</strong> rispar-<br />

mio i genitori prendono in considerazio-<br />

ne anche il rendimento degli investimen-<br />

ti immobiliari. La percezione sul rendi-<br />

mento degh immobili è spesso soprawa-<br />

lutata, essendo la percezione comune ba-<br />

sata sda convirizione che l'investimen-<br />

to in una casa sia una sorta difiee lunch,<br />

ossia un investimento sempre dominan-<br />

te rispetto ad altre scelte. Tale percezio-<br />

ne potrebbe aver spiazzato le famiglie<br />

dall'investire in istruzione, i cui rendi-<br />

menti sisono abbassati nel tempo.<br />

@scelta efficiente, ossiaquella diequili-<br />

brio, si basa su predizioni e stime <strong>del</strong> rendi-<br />

mento marginale <strong>del</strong> capitale umano ri-<br />

spetto al rendimento <strong>del</strong> capitale. Lo spa-<br />

zio di intervento <strong>del</strong>policy makerpuò per-<br />

ciò influenzare la decisione efficiente<br />

<strong>del</strong>l'investimento in capitale. Ad esem-<br />

pio, una maggior istruzione finanziaria<br />

può condurre le famighe avalutazioni più<br />

razionali sul rendimento <strong>del</strong> capitale im-<br />

mobiliare. Inoltre, un sistema scolastico<br />

più efficiente potrà generare rendimenti<br />

maggiori derivanti dali'istruzione. L'esi-<br />

stenza divincoli &liquidità, ossia direstri-<br />

zioniali'accessoalcredito, comportasceb<br />

te subottirnaii per le famighe, generando<br />

investimenti in capitale umano ilcuirendi-<br />

mento marginale risulta superiore a quel-<br />

lo di mercato. Detto altrimenti, per quelle<br />

famighe conbasso o nulloaccesso al credi-<br />

to potrebbe essere ottimale prendere a<br />

prestito e investire addizionalmente in ca-<br />

pitale umano (il cui rendimento è più alto<br />

<strong>del</strong> tasso di interesse sul mercato), gene-<br />

rando ui aumento dibenessere.<br />

Un nostro recente studio utilizza i dati<br />

<strong>del</strong>l'hdagine sui bilanci <strong>del</strong>le famighe ita-<br />

liane <strong>del</strong>la Banca d'Italia per verifìcare<br />

empiricamente se l'aver ricevuto una ca-<br />

sa in eredità riduca la probabilità di aver<br />

ricevuto un'istruzione universitaria.<br />

Quest'ultima, specie per quelle famiglie<br />

che non risiedono in città universitarie,<br />

può generare un esborso monetario con-<br />

sistente da parte dei genitori, sebbene le<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

tasse universitarie in Italia siano inferiori<br />

a quelle di altri'paesi, quali, ad esempio,<br />

quelii anglosassoni<br />

La totale o parziale impossibilità di in-<br />

debitarsi per finanziare l'istruzione dei fi-<br />

gli gioca quindi un ruolo determinante.<br />

L'indebitamento per istruzione è, al con-<br />

trario che in Italia, largamente utilizzato<br />

nei Paesi anglosassoni, quali la Gran Bre-<br />

tagna e gli Stati Uniti, dove gli student 1o-<br />

ans permettono ailo studente di prendere<br />

a prestito da istituti di credito per finan-<br />

ziarsi lo studio con la possibilità di ripaga-<br />

re il debito contratto a partire dagli anni<br />

in cui inizia a percepire un reddito e può<br />

quindi permetterselo. L'assenza di un si-<br />

stema di accesso alcredito siffatto preclu-<br />

de e ostacola l'investimento nel capitale<br />

umano dei figli da parte di genitori poco<br />

abbienti. L'introduzione di prestiti diono-<br />

re per studenti-largamente sottoutilizza-<br />

ti in Italia - o degli student loans potrebbe<br />

servire ad aumentare la quota di coloro<br />

che proseguono gli studi dopo la scuola<br />

, secondaria, consentendo loro di non gra-<br />

vqe sul bilancio familiare.<br />

E evidente che investire in istruzione<br />

nonriveste soltanto unmeccanismo di ef-<br />

ficienza di ailocazione <strong>del</strong>ie risorse.<br />

L'istruzione genera estemalità positive<br />

sul complesso deiia società che probabil-<br />

mente superano ogni considerazione di<br />

efficienza. Volendosi però concentrare<br />

sul solo problema economico <strong>del</strong> trade-<br />

ofia investimenti altemativi, ci pare do-<br />

veroso chiedersi se l'enfasi sull'investi-<br />

mento immobiliare, incentivato attraver-<br />

so una tassazione favorevole all'acquisto<br />

<strong>del</strong>la prima casa rispetto all'afitto, ad<br />

esempio, possa aver spiazzato investi-<br />

menti alternativi verso le generazioni fu-<br />

ture, quali l'istruzione.<br />

Questa è un'anticipazione di un più articolato<br />

saggio che sarà pubblicato da svita e Pensiero*<br />

Elsa Fornero è economista all'llniversitd di Torino e<br />

coordinatorescientifico <strong>del</strong> CeRP (Centre for<br />

research on pensions and welfare policies);<br />

è ministro <strong>del</strong> Lavoro e <strong>del</strong>le politiche sociali<br />

con <strong>del</strong>ego alle Pari opportunità<br />

Agnese Romitiè assegnista di ricerca all'liniversità<br />

di Torino e ricercatrice al CeRP<br />

Mun'acn'stina Rossi è professore associato<br />

di Economia politica all'liniversità di Torino<br />

0 RIPRODUZIONE RISERVATA


mar 13.03.12 Estratto da pag. 45<br />

-- ---<br />

Investimenti stranied, Le multinazionali: siamo convinti a restare, ma molte potenzialità <strong>del</strong> Paese sono inespresse<br />

«~'~talia? Che spreco di risorse»<br />

Nokia: sette anni per avere i fondi - Siemens: nuova sede bloccata dalla burocrazia<br />

Laura Cavestri<br />

MILANO<br />

ceutica un Paese che invecchia,<br />

come l'Italia, è anche un mercato<br />

tre che avere una posizione geografica<br />

interessante verso altri<br />

?%zz C'è chi investe quasi cento che si consolida<br />

mercati Rimaniamo, ma nonè familioni<br />

e raddoppia la capacità<br />

produttiva di un solo stabilimento<br />

e chi rafforza il sito norganizzando<br />

la ricerca. Chi crede nello<br />

sviluppo <strong>del</strong>la banda larga e chi<br />

mantieneunprudentestatus quo,<br />

«Abbiamo investito 70 do- cile. Se si pensa che per ottenere<br />

ni, tra il 2009 e il 2011, per raddop- un finaziamento daifondistmttupiare<br />

la capacità produttiva <strong>del</strong> rali passano fìno a 5 anni per l'apnostro<br />

sito di Bergamo - spiega provazione <strong>del</strong> progetto e da7 a 8<br />

Enrique Manzoni,AddiBoehrin- anni per avere i soldi, significa<br />

ger Ingelheim Italia- dove sarà che siamo molto indietro rispetto<br />

ma crede in una nuova sede e in prodotto il50oh diun farmaco per aipartners europei)).<br />

fortiinvestimentinelleinfrastrut- la prevenzione <strong>del</strong>l'ictus già ven- ((Nonsiamo in trincea con I'elture<br />

dei prossimi anni.<br />

duto in Usa e Giappone. Si spera metto - sottolinea, conironia, Fe-<br />

Nonostante le difficoltà <strong>del</strong> si- presto anche inItalia, perchè se in derico Golla, Ad diSiemens (che<br />

stemaPaese,per le divisioni "ma- altri Paesi europeiun farmaco ap- ha chiuso l'esercizio wio/n con<br />

de in Italy" di alcune muitinazio- provato dall'agenziaeuropeavie- un fatturato di2,~dardie ordini<br />

nali l'Italia resta un mercato inte- ne messo in commercio dopo 90 per 2,6 miliardi) -. L'Italia è per<br />

ressante, la cui domanda interna giorni, in Italia l'Aifa si prende al- Siemens uno dei primi 7 mercati<br />

costituisce,pervalore, quasisem- tri 12-15 mesi, ritardando la com- e ci siamo dal 1899. Ma per<br />

pre uno dei primi io "clienti da mercializzazione».<br />

quest'anno nonsonoprevistiuitesoddisfareV.Maè<br />

anche,geografi- «U nostro impegno è quello di non investimenti Speriamo diavcamente,<br />

un "ponte" verso il me- restare in Italia, dove siamo dal viare lanuova sede, ferma da due<br />

diterraneo e l'area <strong>del</strong> Maghreb, '99 anche grazie da joint venture anni per intoppi burocratici».<br />

realtà sì in forte crescita ma ad al- natanelzoo7, coni centri diricer- ((Continuiamo ad investire -<br />

trettantainstabilità<br />

ca e sviluppo di Milano e Catania ha affermato Sandro De Poii,pre-<br />

Le multinazionali che operano -chiarisce MariaElena Cappello, sidente e Ad di Generai Electric<br />

in Itaiia e intendono restarci qua- Ad diNokia Siemens Network Italia - perché siamo qui dal 1921<br />

si sempre, però, sono realtà radi- - perchè restiamo un mercato ed èunarealtàindusMediecce1cate<br />

da decenni (in alcuni casi da molto importantesui "mobile" ol- 1enzaDopoaver creato inToscapiù<br />

dicent'anni) consitiprodutti- .................................................................. . ...... na (in Sicilia non è stato possibile<br />

vi collaudati e centri di ricerca il<br />

per i ritardi dei fìnanziamenti recui<br />

patrimonio di competenze m<br />

gionali) un laboratorio di ricerca<br />

può non essere facilmente "tra- Ge: siamo interessati per lasegnalazione ferroviaria, se<br />

piantabile" altrove. I1 problema - ad acquisizioni di società nei piani di pnvatizzazione <strong>del</strong><br />

come ha dimostrato il dimezza- da privatizzare anche se in<br />

Governo dovessero esserci realmento<br />

degliinvestimentiesteri in<br />

tà appetibili sui fronte tecnologi-<br />

Italianelzon-èperò attrarrenuo- Sicilia abbiamo rinunciato co-industriale, siamo interessati<br />

vi soggetti. Ed è qui che il saldo si a un nuovo centro ricerche ad acquisizioni».<br />

fa negativo.<br />

«Segli&tiitalianidehmusi-<br />

«Abbiamo tutta i'iitenzione di<br />

ca non coprissero il %./O <strong>del</strong> merrestare<br />

in Italia, dove siamo dal<br />

cato nazionale, le major interna-<br />

'p, e la filiale italiana è la seconda<br />

zionali se ne sarebberogià andate<br />

dopo quella francese - sottolinea<br />

- afferma, tranchant, Enzo Maz-<br />

Arturo Za~i, Ad di Sano-<br />

za, presidente <strong>del</strong>la Federazione<br />

l4nriiit<br />

industria musicale italiana -. Ma<br />

Multinazionali in Italia l'Italia è comunque 1'8" mercato<br />

Sono leimpresea controllo<br />

esteroin Italia<br />

mondiale, con un -70~0 di merca-<br />

fi-Aventk Italia -. Manteniamo<br />

6 stabilimenti e 3mila dipendenti.<br />

Tra il w w e il 2013 stiamo inve-<br />

stendo 130 milioni di euro nel p<br />

tenziamento industriale e 80 mi-<br />

lioni nella ricerca Certo, il centro<br />

di ricerca di Milano chiude anche<br />

se stiamo cercando qualcuno che<br />

subentri, perchéilg-uppo hadeci-<br />

so di accentrare in 4 rnacro-hub<br />

nel mondo la propria ricerca<br />

scientifica, ma potenzieremo<br />

partnership con istituti privati e<br />

strutture universitarie. Anche se<br />

abbiamo a che gare coi ritardinei<br />

pagamentideiiaPa Alcuneregio-<br />

ni saldano la spesa sanitaria an-<br />

che tre anni dopo». Per la farma-<br />

i$ miiwni<br />

I dipendenti<br />

Sonogli occupati complessivi in<br />

Italia <strong>del</strong>le multinazionali<br />

500maid<br />

1 ricavi<br />

Èilvalore dei ricavi complessivi<br />

<strong>del</strong>le multinazionaliin Italia,<br />

per unvaloresulPildi circail7<br />

I percento<br />

to "fisico" dei vecchi cd e +2s0h di<br />

quello digitale. In questo quadro,<br />

le aziendesisonoristrutturatepe-<br />

santemente già prima di questa<br />

crisi L'Italia resiste come econo-<br />

mia <strong>del</strong>l'intrattenirnento, che<br />

esporta talenti anche in Europa e<br />

in sud America Ma bisogna in-<br />

centivare i contenuti cligitaii, la<br />

banda larga e alleggerire il fisco<br />

sugli artisti emergenti. Quel che<br />

fannoinFranciae GranBretagna<br />

Rischiamo seriamente di perde-<br />

re terreno».<br />

Ritaglio Stampa ad uso esclusivo <strong>del</strong> destinatario, non riproducibile.<br />

-

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