Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti
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N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
Lamporecchio con gli occhi del primo Sindaco<br />
del dopo guerra: Gettulio Cen<strong>ci</strong> a cura di Alena Magnani<br />
rrivate all’appuntamento,<br />
AGettulio Cen<strong>ci</strong> <strong>ci</strong> accoglie subito<br />
con galanteria d’altri tempi,<br />
facendo<strong>ci</strong> accomodare nel suo<br />
studio e accompagnando le sedie<br />
alle nostre spalle. Ancor prima<br />
di iniziare l’attenzione cade su<br />
un pannello al muro che raccoglie<br />
bianchi e neri del passato, documenti<br />
e qualche ritaglio di giornale.<br />
Lui stesso ce lo mostra con orgoglio,<br />
lo sguardo si accende. Subito appare come<br />
una persona di acuta intelligenza, non quella che si<br />
impara sui libri, quella innata, di chi si sa comportare,<br />
di chi si tiene saldo alle proprie radi<strong>ci</strong>. La prima<br />
impressione per<strong>ci</strong>ò è positiva, di apprezzabile<br />
umiltà e di grande disponibilità nei nostri confronti.<br />
Il Sig. Cen<strong>ci</strong> spo<strong>sta</strong> dei giornali dalla sua scrivania<br />
per far<strong>ci</strong> spazio e l’intervi<strong>sta</strong> ha inizio.<br />
Come nacque l’idea della sua candidatura a sindaco?<br />
“Era il 1946 quando Fellino Morelli venne a Por<strong>ci</strong>ano,<br />
dove vivevo all’epoca, eravamo seduti in terra quando<br />
mi propose di candidarmi.<br />
Lui, che rivestiva la carica di sindaco provvisorio essendo<br />
<strong>sta</strong>to l’ultimo prima dello scoppio della guerra, aveva<br />
ormai una certa età e la chiara intenzione di ritirarsi.<br />
Subito gli risposi , volevo fare il sindaco volontario e al contempo<br />
aprire un’attività senza che que<strong>sta</strong> si trovasse in<br />
contrasto con un partito. Volevo amministrare liberamente,<br />
senza tessera e senza vincoli. In ultimo gli dissi<br />
“Se un giorno non dovessi più <strong>sta</strong>rvi bene vorrei che mi<br />
mandaste a casa”.<br />
Come riuscì a con<strong>ci</strong>liare gli impegni di sindaco con<br />
quelli della sua attività?<br />
“Non fu fa<strong>ci</strong>le ma ebbi la fortuna di avere a fianco collaboratori<br />
validi come l’Assessore Tullio Venturini, persona<br />
capace e molto one<strong>sta</strong>, e una moglie con tanta<br />
disponibilità che mi sostituiva in negozio quando non ero<br />
presente. E proprio l’onestà ritengo sia una delle qualità<br />
essenziali per chi de<strong>ci</strong>de di ricoprire incarichi pubbli<strong>ci</strong>.<br />
Dove va a finire la morale? Prima non si pensava che<br />
dietro ad un incarico di tipo comunale potessero nascondersi<br />
degli interessi!”<br />
A proposito dell’attuale situazione politica in cosa<br />
confida?<br />
“In più onestà e più serietà da parte di tutti coloro che<br />
sono coinvolti nella vita politica della nostra so<strong>ci</strong>età. Vedete<br />
gli americani, loro ogni tanto un po’ di pulizia la fanno,<br />
loro non hanno il Vaticano. (Sorride sarcastico)”.<br />
A proposito di Vaticano, qual è il suo rapporto con<br />
la Chiesa?<br />
“Devo dire che io ho moltissime foto con i preti giacché<br />
non sono mai <strong>sta</strong>to anti-prete ma sono anti-vescovo!<br />
Con questo voglio dire che la corruzione non è un problema<br />
che riguarda gli strati bassi della chiesa, bensì<br />
GETTULIO CENCI NEL SUO STUDIO<br />
pag. 5<br />
quelli alti che già nel<br />
dopoguerra ne risultavano<br />
tristemente<br />
contaminati”.<br />
Ci parli dei suoi primi passi in campo<br />
politico.<br />
“Nel 1945, quando ancora c’era la guerra<br />
sull’Appennino e l’Italia era divisa, <strong>ci</strong><br />
fu il 5° Congresso del Partito Comuni<strong>sta</strong><br />
a Roma e io, che all’epoca vi ero iscritto,<br />
ebbi l’incarico di parte<strong>ci</strong>pare a questo<br />
congresso con altri <strong>ci</strong>nque componenti. Le intenzioni<br />
di questo congresso erano ottime, tutto era improntato<br />
sulla morale e uno dei nodi cru<strong>ci</strong>ali era proprio la famiglia.<br />
La mentalità di quei tempi era molto di<strong>sta</strong>nte da<br />
quella di oggi, molto più chiusa ma molto più seria”.<br />
Ci racconti qualche aneddoto divertente.<br />
“Ricordo che durante la mia carica di Sindaco, un anno<br />
si verificò un accaduto spiacevole, durante un mercato<br />
venne smer<strong>ci</strong>ato l’intero raccolto di piselli dell’annata.<br />
Alla fine di questo mercato i conti non<br />
tornavano, erano sparite £ 25.000 che all’epoca erano<br />
una bella somma. Venni così richiamato dal Prefetto a<br />
Pistoia. Entrai nel suo studio accompagnato dal capo<br />
gabinetto, il Prefetto non mi guardò nemmeno, aspettai<br />
un po’, poi chiesi energico , rispose<br />
stitico Mi resi subito conto con chi avevo a<br />
che fare.. Iniziò ad interrogarmi a proposito di que<strong>sta</strong><br />
storia dei piselli, gli dissi che l’unica cosa certa era che<br />
non li avevo presi io quei soldi e lui insinuò allora gli spiegai . Così<br />
terminò il nostro incontro. Il giorno successivo il Prefetto<br />
venne a Lamporecchio. L’ora dell’appuntamento era fissata<br />
per le tre ed io dissi a Tullio Venturini ,<br />
e così fu. Quando andò via gli regalammo un sacchetto<br />
di brigidini. Qualche tempo dopo alle riunioni provin<strong>ci</strong>ali,<br />
parlando con altri Sinda<strong>ci</strong> della montagna pistoiese, tutti<br />
mi chiedevano che cosa avessi fatto al Prefetto: gli altri<br />
aspettavano le delibere che spesso tornavano indietro<br />
senza essere <strong>sta</strong>te approvate e a me invece le firmavano<br />
tutte. Non ho mai capito se fosse per i Brigidini o per il<br />
fatto che aveva capito che con me non attaccava. Fu una<br />
grande soddisfazione per me, per tutto il periodo che fui<br />
in carica, tre legislature, 12 anni”.<br />
Ci parli di cosa comportava fare il Sindaco nel 46.<br />
“Potrei parlarvi delle riunioni della giunta comunale, si<br />
tenevano abitualmente di sera poiché ognuno era impegnato<br />
con il proprio lavoro durante la giornata e nessuno<br />
percepiva un compenso. All’epoca si tenevano anche riunioni<br />
della commissione che aveva il compito di aiutare<br />
le famiglie più bisognose. Ne facevamo<br />
parte io, il medico condotto dott.<br />
Merlini, l’ostetrica Agatina, il segretario<br />
comunale Avv. Malanima, il<br />
Proposto Sabatino Ferrali ed un rappresentante<br />
dei Carabinieri”.<br />
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Il signor Cen<strong>ci</strong> <strong>ci</strong> invita infine a visitare<br />
gli spazi della sua fabbrica,<br />
la Stamp Foil, frutto del lavoro di<br />
una vita. Una perla rara trovare<br />
un uomo così che, a dispetto<br />
dell’età, possieda idee tanto attuali,<br />
non poteva che proiettare il<br />
nostro comune verso il futuro.<br />
Alena Magnani