Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti
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pag. 2<br />
REDAZIONALE<br />
di Massimo Man<strong>ci</strong>ni<br />
A bbiamo intenzionalmente<br />
fatto una copertina provocatoria<br />
per mettere in risalto<br />
alcune situazioni che non sono<br />
più sopportabili. Non si tratta di<br />
un problema di ordine pubblico,<br />
che necessita l’intervento delle<br />
forze dell’ordine, ma di educazione e <strong>ci</strong>viltà. Non<br />
possiamo trattare così male il nostro territorio. Si<br />
abbruttisce e con esso anche il nostro <strong>sta</strong>to d’animo.<br />
Ve lo immaginate il commento dei numerosi<br />
turisti stranieri che visitano il nostro comune. Ho<br />
visto alcuni che fotografavano lo <strong>sta</strong>to indecente<br />
del rio, della scalinata, della re<strong>ci</strong>nzione spaccata<br />
con atti vandali<strong>ci</strong> dei giardini, dei muri imbrattati<br />
alle scuole, cestini spaccati, lampade rotte.<br />
Ma cosa <strong>sta</strong> <strong>succedendo</strong>? Dobbiamo capire che<br />
la cosa pubblica merita rispetto. Dobbiamo, come<br />
comunità <strong>ci</strong>vile, reagire a questo <strong>sta</strong>to di cose.<br />
Tutti devono fare uno sforzo, iniziando dagli adulti.<br />
Quando si esce dalla Coop, dopo avere fatto la<br />
spesa, non buttiamo i sacchetti per terra. Quando<br />
portiamo i rifiuti ai cassonetti, mettiamoli con un<br />
certo ordine. Con la macchina rispettiamo le regole<br />
del codice della strada e del buon senso. Un appello<br />
ai vandali. Ma che gusto <strong>ci</strong> provate a rompere<br />
le cose? L’Amministrazione comunale è obbligata<br />
a spendere per riparare i vostri danni, dirottando<br />
soldi che potevano essere spesi meglio. Dal mese<br />
di gennaio il comune piazzerà sul territorio <strong>ci</strong>rco<strong>sta</strong>nte<br />
le scuole e i giardini numerose telecamere.<br />
Serviranno da deterrente ed eventualmente<br />
da prova, qualora si verificassero dei gesti in<strong>ci</strong>vili.<br />
Ma non ba<strong>sta</strong>. I genitori, la scuola e la comunità<br />
hanno l’obbligo di fare una massic<strong>ci</strong>a campagna di<br />
sensibilizzazione verso i giovani, che fac<strong>ci</strong>a capire<br />
loro, l’importanza del rispetto delle regole che insieme<br />
all’educazione sono gli elementi portanti di<br />
una convivenza <strong>ci</strong>vile.<br />
SCUOLA- Siamo all’inizio dell’anno scolastico. La<br />
redazione augura al preside Ivo Torrigiani, e a tutto<br />
il corpo docente una <strong>sta</strong>gione ricca di soddisfazioni.<br />
Tra tagli del personale, ristrettezze economiche<br />
e riforme discutibili, possiamo dire che la situazione<br />
non è delle più fa<strong>ci</strong>li. Ma ancora una volta,<br />
siamo sicuri, emergerà la volontà , l’impegno degli<br />
insegnanti, che pongono al centro del loro lavoro<br />
l’istruzione dei nostri figli.<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
PERCHÉ<br />
a cura del Dr. Tommaso Rubino<br />
PERCHÉ quando chiamate<br />
ripetutamente<br />
il dottore dite sempre:<br />
”Io non chiamo mai” e<br />
poi siete proprio voi che<br />
chiamate sempre?” –<br />
VERIFICATO AL COM-<br />
PUTER. PERCHÉ se un<br />
altro medico del 118 o<br />
della guardia medica vi ha<br />
appena visitato e vi ha detto che non si tratta di<br />
niente di grave dopo <strong>ci</strong>nque minuti richiamate<br />
il curante? Non vi rendete conto che in que<strong>sta</strong><br />
maniera sottraete risorse<br />
a chi ne ha bisogno?<br />
PERCHÉ chiamate<br />
il medico appena subito<br />
dopo l’insorgenza della<br />
febbre, pur sapendo<br />
che al momento niente<br />
può essere evidenziato<br />
con la visita ed occorre aspettare almeno un<br />
giorno o due? Non dite che è per il certificato<br />
perché sapete benissimo che si può fare anche<br />
entro i due giorni successivi. PERCHÉ chiamate<br />
il medico per le cose ordinarie alla sera quando<br />
avete finalmente finito di lavorare anche se il<br />
problema lo avete dalla mattina? La rispo<strong>sta</strong><br />
da dare è: “Pensavo mi passasse!!!” Anche il<br />
medico ha diritto a finire di lavorare e poi la<br />
<strong>sta</strong>nchezza della sera può portare ad errori nella<br />
diagnosi. PERCHÉ se l’ambulatorio è pieno<br />
e non <strong>ci</strong> sono più posti non potete <strong>ci</strong>vilmente<br />
tornare il giorno dopo se non si tratta di una<br />
urgenza? PERCHÉ non capite che l’urgenza non<br />
è relativa ai vostri bisogni temporali ma solo a<br />
reali problemi di salute che implichino un pericolo<br />
di vita? PERCHÉ non capite che la notte è<br />
uguale al giorno e che “prima di andare nella<br />
notte” non ha alcun significato? PERCHÉ a<br />
volte non capite che il medico è da solo e voi<br />
siete tanti e che è diffi<strong>ci</strong>le accontentarvi tutti? Il<br />
medico effi<strong>ci</strong>ente non sempre è quello disponibile<br />
ma quello che usa la qualità nel suo lavoro.<br />
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