Cosa ci sta succedendo? - Associazione Culturale Orizzonti
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LA “DISCARICA” DEL PONTE<br />
PRESSO LA COOP DI PIAZZA FALCONE<br />
IN QUESTO NUMERO:<br />
pag. 2 Massimo Man<strong>ci</strong>ni: Redazionale del Direttore<br />
Dott. Tommaso Rubino: “Perché?”<br />
pag. 3/4 Famiglie Calugi e Verdiani: importanza so<strong>ci</strong>ale delle<br />
due più antiche licenze commer<strong>ci</strong>ali di Lamporecchio<br />
pag. 5 Alena Magnani: “Lamporecchio con gli occhi del primo<br />
Sindaco del dopoguerra: Gettulio Cen<strong>ci</strong>”<br />
pag. 6/7 Dott. Tommaso Rubino: “L’influenza suina”<br />
pag. 8 Carlo Cinelli: “Porsi o cotrapporsi ?”<br />
pag. 9 ESSE CLUB: Tante opportunità di benessere<br />
in un unico centro<br />
pag. 10/11 Mara Fadanelli: “Narrazione ed esperienze di vita”<br />
pag. 11 La sorpresa della Fiera: i modellini di Ivo Francesconi<br />
pag. 12 Michela Cammilli: “La biblotecaria unica”<br />
pag. 13 Agraria Montalbano presenta: “Comin<strong>ci</strong>ano i raccolti”<br />
pag. 14 “LA POSTA DI ORIZZONTI” ditelo a noi<br />
ASSOCIAZIONE<br />
CULTURALE<br />
NUMERO 10<br />
SETTEMBRE 2009<br />
LA “VERGOGNA” DELLA SCALINATA CHE<br />
UNISCE IL CENTRO CON I GIARDINI<br />
<strong>Cosa</strong> <strong>ci</strong> <strong>sta</strong> <strong>succedendo</strong>?<br />
Come <strong>ci</strong>ttadini (se vogliamo esserlo veramente) non possiamo<br />
più continuare ad essere indifferenti a tutto questo!!<br />
pag. 15 Remo Micheli commenta l’attuale situazione<br />
politico/so<strong>ci</strong>ale del nostro paese<br />
pag. 16 Asso<strong>ci</strong>azione cultura e musica “Giulio Rospigliosi”<br />
dal 1993 un fiore all’occhiello per la nostra comunità<br />
pag. 17 Dott. Gualtiero Martini: “La vac<strong>ci</strong>nazione antitetanica”<br />
pag. 17 S.O.S. Quattrozampe presenta 4^ mostra del<br />
ba<strong>sta</strong>rdino.......e non !!!”<br />
pag. 18 Dott. Spartaco Capac<strong>ci</strong>oli: “Dimenticato di pagare<br />
le tasse? Ecco i rimedi”<br />
pag. 19 Paolo Peri ha presentato il suo ultimo libro:<br />
“Storia e arte del ricamo - il punto di Casalguidi”<br />
pag. 20 Danilo Leporatti: MPS Banca Personale, per un<br />
investimento di successo<br />
pag. 21 Stefano Ferrali: ASD Volley Lamporecchio, intervi<strong>sta</strong><br />
alla Prof.ssa Sandra Alderotti<br />
pag. 22 Massimo Man<strong>ci</strong>ni: “Forza Lampo...l’obiettivo è vincere<br />
il campionato”<br />
pa. 23 Stefano Ferrali: “Giovanni Visconti...a Mendrisio<br />
per vincere”<br />
A casa tua o in locations appositamente predisposte, affidati<br />
all’esperienza e alla professionalità di Dea Party<br />
per la tua cerimonia.
pag. 2<br />
REDAZIONALE<br />
di Massimo Man<strong>ci</strong>ni<br />
A bbiamo intenzionalmente<br />
fatto una copertina provocatoria<br />
per mettere in risalto<br />
alcune situazioni che non sono<br />
più sopportabili. Non si tratta di<br />
un problema di ordine pubblico,<br />
che necessita l’intervento delle<br />
forze dell’ordine, ma di educazione e <strong>ci</strong>viltà. Non<br />
possiamo trattare così male il nostro territorio. Si<br />
abbruttisce e con esso anche il nostro <strong>sta</strong>to d’animo.<br />
Ve lo immaginate il commento dei numerosi<br />
turisti stranieri che visitano il nostro comune. Ho<br />
visto alcuni che fotografavano lo <strong>sta</strong>to indecente<br />
del rio, della scalinata, della re<strong>ci</strong>nzione spaccata<br />
con atti vandali<strong>ci</strong> dei giardini, dei muri imbrattati<br />
alle scuole, cestini spaccati, lampade rotte.<br />
Ma cosa <strong>sta</strong> <strong>succedendo</strong>? Dobbiamo capire che<br />
la cosa pubblica merita rispetto. Dobbiamo, come<br />
comunità <strong>ci</strong>vile, reagire a questo <strong>sta</strong>to di cose.<br />
Tutti devono fare uno sforzo, iniziando dagli adulti.<br />
Quando si esce dalla Coop, dopo avere fatto la<br />
spesa, non buttiamo i sacchetti per terra. Quando<br />
portiamo i rifiuti ai cassonetti, mettiamoli con un<br />
certo ordine. Con la macchina rispettiamo le regole<br />
del codice della strada e del buon senso. Un appello<br />
ai vandali. Ma che gusto <strong>ci</strong> provate a rompere<br />
le cose? L’Amministrazione comunale è obbligata<br />
a spendere per riparare i vostri danni, dirottando<br />
soldi che potevano essere spesi meglio. Dal mese<br />
di gennaio il comune piazzerà sul territorio <strong>ci</strong>rco<strong>sta</strong>nte<br />
le scuole e i giardini numerose telecamere.<br />
Serviranno da deterrente ed eventualmente<br />
da prova, qualora si verificassero dei gesti in<strong>ci</strong>vili.<br />
Ma non ba<strong>sta</strong>. I genitori, la scuola e la comunità<br />
hanno l’obbligo di fare una massic<strong>ci</strong>a campagna di<br />
sensibilizzazione verso i giovani, che fac<strong>ci</strong>a capire<br />
loro, l’importanza del rispetto delle regole che insieme<br />
all’educazione sono gli elementi portanti di<br />
una convivenza <strong>ci</strong>vile.<br />
SCUOLA- Siamo all’inizio dell’anno scolastico. La<br />
redazione augura al preside Ivo Torrigiani, e a tutto<br />
il corpo docente una <strong>sta</strong>gione ricca di soddisfazioni.<br />
Tra tagli del personale, ristrettezze economiche<br />
e riforme discutibili, possiamo dire che la situazione<br />
non è delle più fa<strong>ci</strong>li. Ma ancora una volta,<br />
siamo sicuri, emergerà la volontà , l’impegno degli<br />
insegnanti, che pongono al centro del loro lavoro<br />
l’istruzione dei nostri figli.<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
PERCHÉ<br />
a cura del Dr. Tommaso Rubino<br />
PERCHÉ quando chiamate<br />
ripetutamente<br />
il dottore dite sempre:<br />
”Io non chiamo mai” e<br />
poi siete proprio voi che<br />
chiamate sempre?” –<br />
VERIFICATO AL COM-<br />
PUTER. PERCHÉ se un<br />
altro medico del 118 o<br />
della guardia medica vi ha<br />
appena visitato e vi ha detto che non si tratta di<br />
niente di grave dopo <strong>ci</strong>nque minuti richiamate<br />
il curante? Non vi rendete conto che in que<strong>sta</strong><br />
maniera sottraete risorse<br />
a chi ne ha bisogno?<br />
PERCHÉ chiamate<br />
il medico appena subito<br />
dopo l’insorgenza della<br />
febbre, pur sapendo<br />
che al momento niente<br />
può essere evidenziato<br />
con la visita ed occorre aspettare almeno un<br />
giorno o due? Non dite che è per il certificato<br />
perché sapete benissimo che si può fare anche<br />
entro i due giorni successivi. PERCHÉ chiamate<br />
il medico per le cose ordinarie alla sera quando<br />
avete finalmente finito di lavorare anche se il<br />
problema lo avete dalla mattina? La rispo<strong>sta</strong><br />
da dare è: “Pensavo mi passasse!!!” Anche il<br />
medico ha diritto a finire di lavorare e poi la<br />
<strong>sta</strong>nchezza della sera può portare ad errori nella<br />
diagnosi. PERCHÉ se l’ambulatorio è pieno<br />
e non <strong>ci</strong> sono più posti non potete <strong>ci</strong>vilmente<br />
tornare il giorno dopo se non si tratta di una<br />
urgenza? PERCHÉ non capite che l’urgenza non<br />
è relativa ai vostri bisogni temporali ma solo a<br />
reali problemi di salute che implichino un pericolo<br />
di vita? PERCHÉ non capite che la notte è<br />
uguale al giorno e che “prima di andare nella<br />
notte” non ha alcun significato? PERCHÉ a<br />
volte non capite che il medico è da solo e voi<br />
siete tanti e che è diffi<strong>ci</strong>le accontentarvi tutti? Il<br />
medico effi<strong>ci</strong>ente non sempre è quello disponibile<br />
ma quello che usa la qualità nel suo lavoro.<br />
SE STARETE PIU’ATTENTI LE RISORSE OFFER-<br />
TE DAL VOSTRO MEDICO POTRANNO ESSERE<br />
DISTRIBUITE IN MODO MIGLIORE E CON MAG-<br />
GIORE EFFICACIA
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
pag. 3<br />
La vecchia insegna “T” ricorda sempre meno sigari e sigarette e assomiglia<br />
sempre di più a un moderno centro al servizio dei <strong>ci</strong>ttadini:<br />
le famiglie Calugi e Verdiani, titolari delle due più antiche licenze commer<strong>ci</strong>ali<br />
del nostro paese, da sempre hanno espletato que<strong>sta</strong> funzione<br />
*CALUGI*<br />
Siamo alla fine del 1800, in Via<br />
di Puc<strong>ci</strong>ato, nella zona bassa<br />
della Cerbaia. Lì è già attivo un negozio,<br />
condotto da Giovanni Calugi.<br />
Per il suo carattere<br />
un personaggio<br />
dell’epoca, ma anche<br />
un anti<strong>ci</strong>patore<br />
dei tempi, un commer<strong>ci</strong>ante<br />
di larghe<br />
vedute. Il suo negozio<br />
ha già l’autorizzazione<br />
per vendere<br />
i tabacchi.<br />
Inoltre <strong>ci</strong> si trovano<br />
generi alimentari,<br />
medi<strong>ci</strong>ne (importante<br />
la vendita del chinino) e tutto<br />
<strong>ci</strong>ò che serve alla popolazione del<br />
posto. E’ l’inizio della dinastia della<br />
famiglia Calugi. Nei primi anni del<br />
1900 il negozio si trasferisce in Cerbaia,<br />
dove si trova attualmente. Un<br />
GIOVANNI CALUGI<br />
ANGELO CALUGI<br />
LUCIANO CALUGI<br />
periodo di forte sviluppo. In pratica traina la cres<strong>ci</strong>ta<br />
economica della zona, diventando un vero e proprio<br />
centro d’incontro. Negli anni successivi Giovanni<br />
Calugi viene aiutato dal figlio Angelo, (nato nel<br />
1906) che ugualmente mette impegno e sacrifi<strong>ci</strong>o.<br />
Negli anni precedenti alla guerra, la zona di<br />
Cerbaia era un deserto. Poche case e tanta miseria.<br />
Ma la popolazione del posto si mostra attiva.<br />
Grazie al Padule e alle sue ricchezze naturali,<br />
inizia un commer<strong>ci</strong>o del sarello (una particolare<br />
pianta palustre che si lavorava a trec<strong>ci</strong>a o a corda;<br />
serviva per fare i “cappelloni” per le damigiane;<br />
lavorato a corda era utilizzato per fare la stuoia<br />
per cannic<strong>ci</strong>), del <strong>ci</strong>calino e si pratica la pesca.<br />
Tanta importanza<br />
in Cerbaia<br />
assume<br />
la pianta del<br />
pisello. Ne è<br />
coltivata in grossi quantitativi, Oltre 150 quintali.<br />
La piazza, davanti al negozio del Calugi,<br />
diventa un vero e proprio mercato. Arrivano<br />
commer<strong>ci</strong>anti da molte parti della Toscana.<br />
Firenze, Prato, Pistoia, Empoli. I piselli sono<br />
messi in balle o cesti. Il posto diventa molto<br />
noto e questo aiuta notevolmente la cres<strong>ci</strong>ta<br />
di questo piccolo centro commer<strong>ci</strong>ale. Tutti<br />
sanno dove si trova il centro di “ Gianni di<br />
Ròsa “ nomignolo che deriva dal fondatore<br />
Giovanni Calugi, Prima dell’inizio della guerra,<br />
Angelo Calugi, con Armido Sensi, portano<br />
la corrente elettrica in Cerbaia. Comprano<br />
tutto il necessario nella <strong>ci</strong>ttà Lucca e riescono<br />
a portare una grande servizio a tutta la<br />
comunità di Cerbaia. Tutto questo per dire<br />
della dinami<strong>ci</strong>tà che animava questi personaggi.<br />
Ad Angelo Calugi, succede Lu<strong>ci</strong>ano,<br />
(nato nel 1932) colui che <strong>ci</strong> <strong>sta</strong> raccontando<br />
la storia della famiglia e che <strong>ci</strong> fornisce<br />
le fotografie. Dà un ulteriore impulso alla<br />
cres<strong>ci</strong>ta del negozio. Il mondo cambia velocemente<br />
e diventa necessario adeguarsi<br />
ai tempi moderni. Oggi c’è più concorrenza<br />
e soprattutto esistono nuove esigenze. Non<br />
<strong>ci</strong> sono problemi: Lu<strong>ci</strong>ano Calugi, insieme ai figli,<br />
Lauro (1963) e Claudia (1964) ultimi eredi della<br />
dinastia, si preparano adeguatamente, creando<br />
un negozio<br />
all’avang<br />
u a r d i a ,<br />
f o r n e n d o<br />
più servizi e<br />
mer<strong>ci</strong> possibili.<br />
Anche<br />
oggi rimane<br />
uno dei<br />
punti più<br />
importanti e<br />
aggregativi<br />
della zona.<br />
LAURO E CLAUDIA CALUGI<br />
Asso<strong>ci</strong>azione <strong>Culturale</strong> <strong>Orizzonti</strong> - Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 # Direttore Responsabile: Massimo Man<strong>ci</strong>ni -<br />
Redazione : Massimo Man<strong>ci</strong>ni - Pubbli<strong>ci</strong>tà: Stefano Ferrali - Sede Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel/Fax 0573/803029 -<br />
e.mail : mensileorizzonti@alice.it - Stampa e Grafica: Nuova Tipografia Romani - Monsummano Terme (PT) -<br />
Fotografie: M. Man<strong>ci</strong>ni, S. Ferrali, V. Ciurli, M. Leone e “Foto Nuc<strong>ci</strong>” - Anno 2 n. 8 Settembre 2009<br />
Massimo<br />
M an<strong>ci</strong>ni
pag. 4 N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
La vecchia insegna “T” ricorda sempre meno sigari e sigarette e assomiglia<br />
sempre di più a un moderno centro al servizio dei <strong>ci</strong>ttadini:<br />
le famiglie Calugi e Verdiani, titolari delle due più antiche licenze commer<strong>ci</strong>ali<br />
del nostro paese, da sempre hanno espletato que<strong>sta</strong> funzione<br />
*VERDIANI*<br />
Siamo all’inizio degli anni trenta del<br />
passato secolo, quando a Giulio<br />
Verdiani, grande invalido della prima<br />
guerra mondiale, riesce ad ottenere<br />
la concessione per la rivendita di Tabacchi,<br />
Valori bollati e Francobolli. E’<br />
l’inizio di una dinastia commer<strong>ci</strong>ale, la<br />
famiglia Verdiani, che ancor oggi è attiva<br />
nel centro di Lamporecchio.<br />
Da Giulio la licenza<br />
passò al figlio Gastone<br />
e infine a Giovanni Verdiani,<br />
l’attuale proprietario<br />
della tabaccheria, ubicata<br />
nei locali dell’ex Casa del<br />
Popolo.<br />
“Sembrerà incredibile- <strong>ci</strong><br />
dice Giovanni Verdianima<br />
a mio nonno Giulio<br />
piaceva già molto questo<br />
posto. Lo riteneva epicen-<br />
trale, <strong>ci</strong>oè che la gente da<br />
quel posto <strong>ci</strong> dovesse pas-<br />
Un giovanissimo Gastone<br />
Verdiani<br />
sare per forza. Il nonno Giulio e mio padre Gastone<br />
non avrebbero mai pensato di comprare i locali<br />
della Casa Del Popolo, fabbricato a cui avevano<br />
destinato dei contributi e che rispettavano con<br />
doverosa sudditanza. Poi quando in questi ultimi<br />
anni, per motivi noti, il fabbricato è <strong>sta</strong>to venduto<br />
ho pensato subito al desiderio dei miei predecessori<br />
e alle larghe vedute di mio nonno ed ho<br />
acqui<strong>sta</strong>to il piano terra dell’immobile.<br />
Oggi, ho il negozio nel pieno Centro di<br />
Lamporecchio e sono assai soddisfatto<br />
delle scelte”. La storia: la rivendita<br />
di tabacchi fu aperta nei primi anni<br />
trenta. “In prevalenza mio nonno Giulio<br />
vendeva generi alimentari. Poi, al<br />
momento della successione, le licenze<br />
furono separate: a mio zio fu las<strong>ci</strong>ata<br />
quella dei generi alimentati, mentre<br />
mio padre Gastone continuò, ampliandola l’attività<br />
di Cartoleria”. Molto spazio ebbero anche i giocattoli.<br />
Tutti i bambini di Lamporecchio si ricordano<br />
le promesse fatte dai genitori, che se fossero <strong>sta</strong>ti<br />
GIULIO VERDIANI<br />
Gastone Verdiani insignito<br />
della onorificenza di<br />
“Maestro del Commer<strong>ci</strong>o”<br />
bravi, gli avrebbero regalato<br />
i giocattoli comprati<br />
da . “ Il nostro<br />
negozio- <strong>ci</strong> dice ancora<br />
Giovanni -svolgeva<br />
all’interno della comunità<br />
di Lamporecchio anche<br />
un’importante funzione<br />
di so<strong>ci</strong>ale e di servizio. La<br />
vendita di valori bollati<br />
era una grande comodità<br />
e il servizio di prenotazione<br />
dei libri scolasti<strong>ci</strong>, evitava<br />
ai ragazzi e ai genitori<br />
il disagio di percorrere<br />
molta strada per andare a<br />
comprare i testi. Le liste<br />
erano sempre aggiornate<br />
con cura e meticolosità:<br />
la libreria scolastica<br />
è sempre <strong>sta</strong>ta la nostra<br />
forza. Mio padre Gastone<br />
è <strong>sta</strong>to aiutato molto nella<br />
sua attività dalla moglie<br />
Pierina, da mia sorella Carla e chiaramente dal<br />
sottoscritto, da cui ho ereditato la passione e il<br />
senso di servizio che vogliamo offrire alla gente<br />
di Lamporecchio. Credo che <strong>ci</strong> stiamo riuscendo.<br />
Tutta la famiglia è impegnata in questo obbiettivo<br />
e gli ottimi risultati che stiamo ottenendo, sono<br />
un chiaro segnale positivo della bontà del nostro<br />
lavoro”. Massimo Man<strong>ci</strong>ni<br />
GIOVANNI VERDIANI
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
Lamporecchio con gli occhi del primo Sindaco<br />
del dopo guerra: Gettulio Cen<strong>ci</strong> a cura di Alena Magnani<br />
rrivate all’appuntamento,<br />
AGettulio Cen<strong>ci</strong> <strong>ci</strong> accoglie subito<br />
con galanteria d’altri tempi,<br />
facendo<strong>ci</strong> accomodare nel suo<br />
studio e accompagnando le sedie<br />
alle nostre spalle. Ancor prima<br />
di iniziare l’attenzione cade su<br />
un pannello al muro che raccoglie<br />
bianchi e neri del passato, documenti<br />
e qualche ritaglio di giornale.<br />
Lui stesso ce lo mostra con orgoglio,<br />
lo sguardo si accende. Subito appare come<br />
una persona di acuta intelligenza, non quella che si<br />
impara sui libri, quella innata, di chi si sa comportare,<br />
di chi si tiene saldo alle proprie radi<strong>ci</strong>. La prima<br />
impressione per<strong>ci</strong>ò è positiva, di apprezzabile<br />
umiltà e di grande disponibilità nei nostri confronti.<br />
Il Sig. Cen<strong>ci</strong> spo<strong>sta</strong> dei giornali dalla sua scrivania<br />
per far<strong>ci</strong> spazio e l’intervi<strong>sta</strong> ha inizio.<br />
Come nacque l’idea della sua candidatura a sindaco?<br />
“Era il 1946 quando Fellino Morelli venne a Por<strong>ci</strong>ano,<br />
dove vivevo all’epoca, eravamo seduti in terra quando<br />
mi propose di candidarmi.<br />
Lui, che rivestiva la carica di sindaco provvisorio essendo<br />
<strong>sta</strong>to l’ultimo prima dello scoppio della guerra, aveva<br />
ormai una certa età e la chiara intenzione di ritirarsi.<br />
Subito gli risposi , volevo fare il sindaco volontario e al contempo<br />
aprire un’attività senza che que<strong>sta</strong> si trovasse in<br />
contrasto con un partito. Volevo amministrare liberamente,<br />
senza tessera e senza vincoli. In ultimo gli dissi<br />
“Se un giorno non dovessi più <strong>sta</strong>rvi bene vorrei che mi<br />
mandaste a casa”.<br />
Come riuscì a con<strong>ci</strong>liare gli impegni di sindaco con<br />
quelli della sua attività?<br />
“Non fu fa<strong>ci</strong>le ma ebbi la fortuna di avere a fianco collaboratori<br />
validi come l’Assessore Tullio Venturini, persona<br />
capace e molto one<strong>sta</strong>, e una moglie con tanta<br />
disponibilità che mi sostituiva in negozio quando non ero<br />
presente. E proprio l’onestà ritengo sia una delle qualità<br />
essenziali per chi de<strong>ci</strong>de di ricoprire incarichi pubbli<strong>ci</strong>.<br />
Dove va a finire la morale? Prima non si pensava che<br />
dietro ad un incarico di tipo comunale potessero nascondersi<br />
degli interessi!”<br />
A proposito dell’attuale situazione politica in cosa<br />
confida?<br />
“In più onestà e più serietà da parte di tutti coloro che<br />
sono coinvolti nella vita politica della nostra so<strong>ci</strong>età. Vedete<br />
gli americani, loro ogni tanto un po’ di pulizia la fanno,<br />
loro non hanno il Vaticano. (Sorride sarcastico)”.<br />
A proposito di Vaticano, qual è il suo rapporto con<br />
la Chiesa?<br />
“Devo dire che io ho moltissime foto con i preti giacché<br />
non sono mai <strong>sta</strong>to anti-prete ma sono anti-vescovo!<br />
Con questo voglio dire che la corruzione non è un problema<br />
che riguarda gli strati bassi della chiesa, bensì<br />
GETTULIO CENCI NEL SUO STUDIO<br />
pag. 5<br />
quelli alti che già nel<br />
dopoguerra ne risultavano<br />
tristemente<br />
contaminati”.<br />
Ci parli dei suoi primi passi in campo<br />
politico.<br />
“Nel 1945, quando ancora c’era la guerra<br />
sull’Appennino e l’Italia era divisa, <strong>ci</strong><br />
fu il 5° Congresso del Partito Comuni<strong>sta</strong><br />
a Roma e io, che all’epoca vi ero iscritto,<br />
ebbi l’incarico di parte<strong>ci</strong>pare a questo<br />
congresso con altri <strong>ci</strong>nque componenti. Le intenzioni<br />
di questo congresso erano ottime, tutto era improntato<br />
sulla morale e uno dei nodi cru<strong>ci</strong>ali era proprio la famiglia.<br />
La mentalità di quei tempi era molto di<strong>sta</strong>nte da<br />
quella di oggi, molto più chiusa ma molto più seria”.<br />
Ci racconti qualche aneddoto divertente.<br />
“Ricordo che durante la mia carica di Sindaco, un anno<br />
si verificò un accaduto spiacevole, durante un mercato<br />
venne smer<strong>ci</strong>ato l’intero raccolto di piselli dell’annata.<br />
Alla fine di questo mercato i conti non<br />
tornavano, erano sparite £ 25.000 che all’epoca erano<br />
una bella somma. Venni così richiamato dal Prefetto a<br />
Pistoia. Entrai nel suo studio accompagnato dal capo<br />
gabinetto, il Prefetto non mi guardò nemmeno, aspettai<br />
un po’, poi chiesi energico , rispose<br />
stitico Mi resi subito conto con chi avevo a<br />
che fare.. Iniziò ad interrogarmi a proposito di que<strong>sta</strong><br />
storia dei piselli, gli dissi che l’unica cosa certa era che<br />
non li avevo presi io quei soldi e lui insinuò allora gli spiegai . Così<br />
terminò il nostro incontro. Il giorno successivo il Prefetto<br />
venne a Lamporecchio. L’ora dell’appuntamento era fissata<br />
per le tre ed io dissi a Tullio Venturini ,<br />
e così fu. Quando andò via gli regalammo un sacchetto<br />
di brigidini. Qualche tempo dopo alle riunioni provin<strong>ci</strong>ali,<br />
parlando con altri Sinda<strong>ci</strong> della montagna pistoiese, tutti<br />
mi chiedevano che cosa avessi fatto al Prefetto: gli altri<br />
aspettavano le delibere che spesso tornavano indietro<br />
senza essere <strong>sta</strong>te approvate e a me invece le firmavano<br />
tutte. Non ho mai capito se fosse per i Brigidini o per il<br />
fatto che aveva capito che con me non attaccava. Fu una<br />
grande soddisfazione per me, per tutto il periodo che fui<br />
in carica, tre legislature, 12 anni”.<br />
Ci parli di cosa comportava fare il Sindaco nel 46.<br />
“Potrei parlarvi delle riunioni della giunta comunale, si<br />
tenevano abitualmente di sera poiché ognuno era impegnato<br />
con il proprio lavoro durante la giornata e nessuno<br />
percepiva un compenso. All’epoca si tenevano anche riunioni<br />
della commissione che aveva il compito di aiutare<br />
le famiglie più bisognose. Ne facevamo<br />
parte io, il medico condotto dott.<br />
Merlini, l’ostetrica Agatina, il segretario<br />
comunale Avv. Malanima, il<br />
Proposto Sabatino Ferrali ed un rappresentante<br />
dei Carabinieri”.<br />
----------------------------------------<br />
Il signor Cen<strong>ci</strong> <strong>ci</strong> invita infine a visitare<br />
gli spazi della sua fabbrica,<br />
la Stamp Foil, frutto del lavoro di<br />
una vita. Una perla rara trovare<br />
un uomo così che, a dispetto<br />
dell’età, possieda idee tanto attuali,<br />
non poteva che proiettare il<br />
nostro comune verso il futuro.<br />
Alena Magnani
pag. 6<br />
L’INFLUENZA SUINA<br />
N.D.R- : “ ...que<strong>sta</strong> è la situazione all’inizio di settembre, le indicazioni ministeriali -<br />
alle quali bisogna attenersi per non cadere nel disordine - sono in continua evoluzione”<br />
a cura del Dott. Tommaso Rubino<br />
Anche questo è un argomento abba<strong>sta</strong>nza diffi<strong>ci</strong>le:<br />
si tratta di una malattia in un certo senso “nuova”<br />
di cui il medico di famiglia, come tutta la popolazione<br />
comune non era a conoscenza fino a poco tempo<br />
fa e che pertanto, come tutte le cose sconos<strong>ci</strong>ute, porta<br />
con sé il timore sempre legato a qualcosa di misterioso;<br />
inoltre, dal punto di vi<strong>sta</strong> psicologico, il fatto che sia<br />
passata attraverso un animale - il maiale appunto - costituisce<br />
un elemento di maggiore preoccupazione; in<br />
realtà questo è un falso problema perché molti virus<br />
che contagiano l’uomo hanno l’abitudine di<br />
passare attraverso animali, che si tratti però<br />
del maiale piuttosto che dei volatili (come<br />
era per l’aviaria) un po’ può dar noia.<br />
Dal punto di vi<strong>sta</strong> clinico devo dire che si<br />
presenta esattamente come una normale<br />
influenza ed è rispetto ad essa poco distinguibile<br />
(si tratta di una variante dello stesso<br />
virus come lo era la aviaria - che di essa ha<br />
qualche aspetto anche genetico in comune)<br />
con la differenza che risulta essere in atto<br />
in una <strong>sta</strong>gione in cui l’influenza non c’è.<br />
Su alcuni articoli spe<strong>ci</strong>alizzati si legge che<br />
oltre ai normali sintomi dell’influenza quali<br />
tosse, raffreddore, febbre alta, mal di gola<br />
e dolori muscolari ed ossei <strong>ci</strong> sarebbe in più<br />
una forte congiuntivite ed in qualche caso<br />
dei sintomi gastrointestinali (mal di pan<strong>ci</strong>a)<br />
ma su queste due ultime notizie non c’è da far<strong>ci</strong> affidamento.<br />
L’altra differenza è che è molto più veloce a propagarsi:<br />
si è diffusa in sei settimane tanto quanto in sei mesi<br />
il virus dell’influenza comune; infine risulta diversa la<br />
popolazione interessata, prende <strong>ci</strong>oè<br />
prevalentemente i giovani adulti in virtù<br />
del fatto che i giovani, spe<strong>ci</strong>e quelli che<br />
viaggiano, hanno maggiori contatti interumani<br />
- vedi quelli che vanno in gita<br />
in Inghilterra - ma prende i giovani anche<br />
perché questi risultano essere poco<br />
vac<strong>ci</strong>nati sia naturalmente, <strong>ci</strong>oè con le<br />
influenze pregresse, sia artifi<strong>ci</strong>almente,<br />
con il vac<strong>ci</strong>no, in pratica i giovani hanno<br />
spesso una scarsa memoria immunitaria;<br />
i più anziani, che al contrario hanno<br />
conos<strong>ci</strong>uto le vecchie pandemie, avrebbero<br />
il sistema di difesa, per così dire,<br />
più pronto anche perchè tutti gli anni si<br />
vac<strong>ci</strong>nano per l’influenza normale il cui<br />
vac<strong>ci</strong>no comunque offre una certa protezione<br />
seppur minima.<br />
L’influenza suina da virus H1N1 (a Lamporecchio ormai<br />
la chiamano la maialina…) registra una mortalità<br />
molto inferiore all’influenza normale forse perché il<br />
virus è meno aggressivo o forse perché la malattia cade<br />
al momento nella <strong>sta</strong>gione estiva in cui le complicanze<br />
respiratorie sono minori, in inverno, pertanto, potremmo<br />
aspettar<strong>ci</strong> una recrudescenza anche della mortalità<br />
per questo virus.<br />
La malattia è molto contagiosa ma, tutto sommato,<br />
poco seria nella sua aggressività: <strong>ci</strong> sono solo alcune<br />
categorie a rischio che devono temerla che sono i sofferenti<br />
di malattie polmonari (spe<strong>ci</strong>e l’asma), gli obesi<br />
(quelli con MBI - un valore che si ottiene dividendo<br />
l’altezza per il peso al quadrato - maggiore di trenta,<br />
io purtroppo ho 34 di valore!!), le donne in gravidanza,<br />
coloro che hanno delle patologie tumorali o comunque<br />
un defi<strong>ci</strong>t dell’immunità, coloro che soffrono di malattie<br />
metaboliche (diabete) e renali e coloro che hanno delle<br />
patologie serie in genere; la diagnosi di caso sospetto<br />
è essenzialmente clinica - la fa <strong>ci</strong>oè il dottore a casa -<br />
mentre per la conferma occorrono gli esami di laboratorio<br />
- in ospedale a Pistoia - e per andare in ospedale<br />
viene raccomandato di non passare mai dal Pronto<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
Soccorso perché trattandosi di<br />
un luogo affollato - così come lo<br />
è l’ambulatorio del medico di famiglia<br />
- si rischia di diventare per<br />
così dire untori <strong>ci</strong>oè di diffondere<br />
“aggratis” la malattia; esiste nel<br />
nostro ospedale un accesso laterale preferenziale<br />
di cui questi malati possono usufruire previa telefonata<br />
del medico di famiglia; la maggior parte delle volte tuttavia,<br />
spe<strong>ci</strong>e se si tratta di casi non complicati, non occorre,<br />
in particolar modo se si è giovani e sani,<br />
andare all’ospedale per la conferma, tanto<br />
la malattia si auto-limita nel giro di qualche<br />
giorno e la guarigione porta ad immunizzazione;<br />
in particolar modo verrebbe consigliato<br />
al medico, in caso di sospetta febbre suina<br />
con complicanze, di non andare neanche lui<br />
al domi<strong>ci</strong>lio del malato perché potrebbe essere<br />
lo stesso dottore fonte di diffusione della<br />
malattia, per cui egli dovrebbe limitarsi a<br />
dare consigli generi<strong>ci</strong>, come si dovrebbe fare<br />
per la normale influenza, oppure telefonare<br />
all’ospedale in caso di paziente a rischio -<br />
questo penso sarà diffi<strong>ci</strong>lissimo da realizzarsi<br />
da noi a Lamporecchio visto che l’ansia<br />
per la febbre (atavica reminescenza di una<br />
vita rurale contadina per cui con la febbre<br />
non si poteva andare nel campo a lavorare)<br />
fa sì che la mamma normalmente chiami il medico<br />
dopo 2 minuti che la temperatura comin<strong>ci</strong>a ad<br />
alzarsi, come se il dottore possa accorgersi subito da<br />
cosa dipende, salvo poi richiamarlo dopo un giorno o due<br />
quando la causa è più evidente, ma que<strong>sta</strong> è un’altra<br />
storia….<br />
Le raccomandazioni fatte dal ministero<br />
per limitare il diffondersi della pandemia<br />
sono le seguenti:<br />
- evitare luoghi affollati e manife<strong>sta</strong>zioni<br />
di massa<br />
- lavare regolarmente e frequentemente<br />
le mani con acqua e sapone; in<br />
alternativa possono essere usate soluzioni<br />
detergenti a base di alcol o salviettine<br />
disinfettanti<br />
- evitare di portare le mani non pulite<br />
a contatto con occhi, naso e bocca<br />
- coprire la bocca e il naso con un<br />
fazzoletto di carta quando si tossisce<br />
e <strong>sta</strong>rnutisce e gettare il fazzoletto<br />
usato nella spazzatura<br />
- aerare regolarmente le <strong>sta</strong>nze di<br />
soggiorno<br />
- in caso di febbre superiore a 38° C, tosse, mal di<br />
gola, malessere, consultare telefonicamente il medico<br />
- isolamento volontario a casa di persone con malattie<br />
respiratorie febbrili spe<strong>ci</strong>e in fase iniziale: raccomandato<br />
- dopo la malattia bisognerebbe <strong>sta</strong>re in isolamento<br />
per 7-10giorni<br />
- uso di mascherine in persone con sintomatologie<br />
influenzali, quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali<br />
o ambulatori medi<strong>ci</strong>): raccomandato.<br />
Mi preme sottolineare i due punti che ho evidenziato in<br />
neretto:<br />
1) gettare il fazzoletto, meglio se usato una sola volta,<br />
perché così eliminando il fazzoletto si elimina un po’<br />
di virus, nel cestino e non altrove anche per motivi di<br />
igiene 2) contattare telefonicamente il medico, come<br />
dovrebbe avvenire per tutte le forme influenzali, perché<br />
quando si arriverà alla vera epidemia, nei mesi invernali<br />
magari con l’influenza A (così dovrebbe essere chiamata<br />
correttamente la suina) mescolata con l’influenza normale<br />
il servizio sanitario può andare in tilt ed a rimetter<strong>ci</strong><br />
potrebbero essere i malati croni<strong>ci</strong> di altre patologie<br />
anche gravi per cui il medico avrebbe meno tempo a
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
disposizione - se il medico qualche volta dice che momentaneamente<br />
non può venire a placare la vostra<br />
ansia non è perché è cattivo e vi defrauda di un diritto,<br />
semplicemente la sua giornata, come per tutti è costituita<br />
da 24 ore, che alle volte sembrano non ba<strong>sta</strong>re (e poi<br />
anche lui a volte a diritto, come tutti, a soddisfare altri<br />
bisogni elementari quali dormire, mangiare ecc..).<br />
MISURE NEI CONFRONTI DEI CONTATTI STRETTI<br />
DEI CASI PROBABILI – <strong>ci</strong>oè sorveglianza dei contatti<br />
di quelli che hanno la febbre ma non si sa se<br />
hanno la suina:<br />
sorveglianza sanitaria attiva ( misurazione della temperatura<br />
almeno due volte al giorno per 7 giorni) per i contatti<br />
stretti del malato. I contatti stretti sono:<br />
• conviventi del malato<br />
• compagni di banco e di classe del malato (con sintomi<br />
che causano emissione di goc<strong>ci</strong>oline di saliva come<br />
<strong>sta</strong>rnuti o tosse) o degenti nella stessa <strong>sta</strong>nza ospedaliera<br />
del caso o persone che condividono la camerata con il<br />
malato stesso;<br />
• persone che hanno contatti con veicoli o materiale contaminato<br />
da secrezioni respiratorie del malato;<br />
• soggetti seduti nella stessa fila o entro le due file avanti<br />
o dietro su un volo o un viaggio di lunga percorrenza (almeno<br />
4 ore - non quello che ha salutato il cugino, che ha<br />
visto lo zio di uno con la febbre passare sul pullman!!!) di<br />
un caso che abbia sintomi che causano emissione<br />
di goc<strong>ci</strong>oline di saliva come <strong>sta</strong>rnuti o tosse.<br />
VIAGGI ALL’ESTERO: in linea con le indicazioni fornite<br />
dall’OMS, fin dalla prima comparsa della nuova influenza<br />
da virus A i viaggi internazionali non sono soggetti a restrizione.<br />
E’ comunque prudente, per le persone affette<br />
da patologie croniche, quali diabete, asma cronico,<br />
neoplasie, <strong>sta</strong>ti di immunodefi<strong>ci</strong>enza, condizioni quali la<br />
gravidanza, rinviare i viaggi internazionali non essenziali;<br />
è comunque sconsigliato mettersi in viaggio in<br />
caso di malattia acuta.<br />
USO DEI FARMACI ANTIVIRALI A SCOPO PREVEN-<br />
TIVO (profilassi):<br />
si tratta dell’uso di farma<strong>ci</strong> per prevenire il contagio;<br />
i farma<strong>ci</strong> sono di due tipi - inalatori (Relenza) e per bocca<br />
(capsule o s<strong>ci</strong>roppo per i bambini - Tamiflù) vanno presi<br />
per 5 giorni a dose doppia in caso di malattia conclamata<br />
(trattamento) o per 10 giorni a dose singola per prevenzione,<br />
quindi non in maniera fissa per tutto l’inverno<br />
come qualcuno mi ha detto: fare prevenzione non<br />
significa comunque prendere il farmaco per prevenire la<br />
malattia, significa invece prenderlo per prevenirla<br />
dopo che il contatto con un malato sia avvenuto;<br />
prendere questi farma<strong>ci</strong> senza avere avuto contatti<br />
con un caso a rischio è inutile perché la loro azione<br />
dura poco, giusto il tempo della assunzione, per cui<br />
bisognerebbe prenderli di continuo con tutti gli effetti<br />
tossi<strong>ci</strong> collaterali.<br />
L’assunzione di questi farma<strong>ci</strong> a scopo preventivo dopo<br />
esposizione al virus deve essere fatta in ogni caso nelle<br />
donne in gravidanza o in allattamento ed in tutte<br />
le categorie di soggetti a rischio prima dette, come<br />
anche negli operatori sanitari che si siano esposti a materiale<br />
infetto (per questo i dottori, gli infermieri e tutto il<br />
personale sanitario verranno vac<strong>ci</strong>nati per primi, non perché<br />
siano raccomandati ma perché altrimenti potrebbero<br />
essere fonte di diffusione dell’infezione), si raccomanda<br />
infine la profilassi in bambini che frequentano la scuola<br />
che abbiano avuto un contatto stretto (fac<strong>ci</strong>a-afac<strong>ci</strong>a)<br />
con un caso sospetto o confermato.<br />
TRATTAMENTO CON FARMACI ANTIVIRALI :<br />
si tratta degli stessi farma<strong>ci</strong> usati per cura di chi è già<br />
ammalato;<br />
è raccomandato in pazienti con malattia che siano a corto<br />
di ossigeno (ipossia), in donne in gravidanza o allattamento,<br />
negli obesi, o in coloro che hanno delle patologie<br />
gravi o delle complicanze, infine nei bambini di età inferiore<br />
ai 2 anni, quindi non per tutti i pazienti, per i<br />
malati comuni ba<strong>sta</strong>no infatti i farma<strong>ci</strong> sintomati<strong>ci</strong><br />
SEGUE: L’INFLUENZA SUINA<br />
pag. 7<br />
(Tachipirina).<br />
Queste raccomandazioni vengono<br />
fatte perché si fac<strong>ci</strong>a un uso<br />
attento di questi farma<strong>ci</strong> anche<br />
in virtù del fatto che essi non<br />
sono disponibili per tutti e sempre<br />
e, chi li usasse a sproposito<br />
o ne facesse incetta, creerebbe<br />
sicuramente un danno per chi<br />
ne avesse realmente bisogno.<br />
Bisogna ricordare infine che i farma<strong>ci</strong>, ed i vac<strong>ci</strong>ni in<br />
particolar modo, comperati su internet non sono mai affidabili<br />
e possono creare danni ed effetti collaterali.<br />
VACCINI: siccome la suina ha, come si è detto, per<br />
adesso una aggressività nella malattia ed una mortalità<br />
inferiori rispetto all’influenza normale non tutti devono<br />
vac<strong>ci</strong>narsi anche perché i vac<strong>ci</strong>ni, almeno all’inizio, non<br />
saranno disponibili per chiunque e mentre per l’influenza<br />
<strong>sta</strong>gionale siamo <strong>sta</strong>ti di manica larga nella distribuzione<br />
dei vac<strong>ci</strong>ni, per la suina, forse, dovremo <strong>sta</strong>re più<br />
attenti a distribuirlo agli aventi diritto – a meno che il<br />
Ministero o la Regione non de<strong>ci</strong>dano altrimenti: prima<br />
dovrebbero vac<strong>ci</strong>narsi alcune categorie più esposte<br />
e successivamente il resto della popolazione<br />
a rischio; riporto pertanto, secondo uno dei tanti siti<br />
internet - quindi in forma non uffi<strong>ci</strong>ale - quelle che dovrebbero<br />
essere le categorie da vac<strong>ci</strong>nare in ordine<br />
di priorità: 1) personale sanitario e di assistenza<br />
2) polizia e forze dell’ordine 3) personale delle<br />
ferrovie e dei trasporti 4) personale dei servizi di<br />
pubblica utilità – scuole, poste ecc.<br />
5) persone ad alto rischio di complicanze severe o fatali<br />
- persone oltre i 64 anni o categorie a rischio.<br />
Chi non deve essere vac<strong>ci</strong>nato: la vac<strong>ci</strong>nazione per<br />
l’influenza normale è sconsigliata a chi è allergico alle<br />
proteine dell’uovo che sono presenti in quantità minima<br />
nel vac<strong>ci</strong>no. Va rimandata se sono in corso malattie<br />
febbrili mentre non è controindicata se sono presenti<br />
infezioni minori delle vie respiratorie. L’utilizzo di terapie<br />
che riducono l’immunità o il soffrire di patologie in<br />
cui il sistema immunitario è compromesso non è una<br />
controindicazione alla vac<strong>ci</strong>nazione, ma in questi casi<br />
l’immunità conferita dalla vac<strong>ci</strong>nazione potrebbe non essere<br />
ottimale. Nel caso di malattie autoimmuni, poiché<br />
la vac<strong>ci</strong>nazione stimola l’attività immunitaria, è necessario<br />
valutare caso per caso l’opportunità di effettuare<br />
la vac<strong>ci</strong>nazione; penso che si tratti di indicazioni di massima<br />
che varranno anche per la vac<strong>ci</strong>nazione contro il<br />
virus dell’influenza A per la quale, forse, <strong>ci</strong> vorranno due<br />
dosi di vac<strong>ci</strong>no.<br />
Per concludere una piccola considerazione <strong>ci</strong>rca i “fluparty”<br />
- le festic<strong>ci</strong>ole organizzate intorno ad un ammalato<br />
di influenza perché altri, spe<strong>ci</strong>e bambini, possano<br />
contrarla prima dell’inverno: gli esperti danno pollice<br />
verso contro que<strong>sta</strong> pratica perché aumenta il rischio di<br />
diffusione e quindi aumenta i rischi correlati alla malattia<br />
(anche la mortalità) non solo per chi parte<strong>ci</strong>pa a queste<br />
riunioni ma anche per i loro contatti.<br />
Dott. Tommaso Rubino
pag. 8<br />
Porsi o contrapporsi ?<br />
di Carlo Cinelli<br />
li Italiani che vengono spesso ed a sproposito<br />
Gpresi per idioti, su una cosa hanno le idee molto<br />
chiare.<br />
La larga maggioranza di loro infatti non ama la contrapposizione.<br />
Chi la pratica è destinato a soccombere.<br />
Prendiamo ad esempio lo scenario politico.<br />
Berlusconi ha sempre badato, consapevolmente ed<br />
intelligentemente, a proporre qualcosa, giusto o<br />
sbagliato che fosse.<br />
Que<strong>sta</strong> sinistra, ormai giudicabile come perdente, si<br />
è sempre contrappo<strong>sta</strong> a lui senza mai far<strong>ci</strong> capire<br />
quale era l’anima del suo progetto.<br />
Presto l’elettorato di sinistra (PD) sarà chiamato a<br />
scegliere il suo nuovo leader. Io spero che scelga<br />
il nuovo.<br />
<strong>Cosa</strong> è nuovo? È nuovo la fac<strong>ci</strong>a e le idee di Debora<br />
Serracchiani che ogni 4 parole dice 5 fregnacce, sia<br />
a livello politico che culturale?<br />
È nuovo l’approc<strong>ci</strong>o polemico di Franceschini (il<br />
simpaticone della Debora) ed il suo antiberlusconismo?<br />
Io penso proprio di no.<br />
Credo anzi che se alle primarie vincerà que<strong>sta</strong> linea<br />
l’Italia avrà una democrazia bloccata come ai tempi<br />
della DC.<br />
Bersani non è sicuramente un leader politico però<br />
il suo spessore morale<br />
e la sua credibilità sono<br />
molto diverse da quelle<br />
di Franceschini che rappresenta<br />
sicuramente il<br />
vecchio modo di intendere<br />
la politica, quello della<br />
contrapposizione e<br />
della ideologia. Lo abbia-<br />
mo sentito in molte delle<br />
sue us<strong>ci</strong>te, anche sulla<br />
indegnità di essere figli di<br />
Berlusconi.<br />
L’attuale segretario PD<br />
On. Dario Franceschini<br />
Ho sempre pensato che il PD si doveva rinnovare e<br />
rifondare dal basso, che non vuol dire dagli incapa<strong>ci</strong><br />
(vedi la Debora) ma da chi oggi <strong>sta</strong> governando il<br />
territorio a livello locale dimostrando capa<strong>ci</strong>tà, prati<strong>ci</strong>tà<br />
e poca affinità con i centri di potere.<br />
Sì perché i più pericolosi per il sistema, sia a sinistra<br />
sia a destra, per toglierseli dai piedi, li hanno mandati<br />
a governare le regioni, le province ed i comuni.<br />
Mi riferisco a Chiamparino, Cac<strong>ci</strong>ari, Soru, Galan,<br />
Formigoni e chi più ne ha più ne metta.<br />
Questo era inconfutabilmente il nuovo e questo andrebbe<br />
sostenuto da parte di tutti se si vuole scar-<br />
dinare i vecchi sistemi.<br />
Il problema è che quando Chiamparino<br />
ha messo il naso fuori gliel’hanno<br />
tagliato.<br />
Ed allora si torna alla mia vecchia ricetta:<br />
<strong>ci</strong> vuole coraggio. Purtroppo<br />
anche lui non ne ha mostrato.<br />
Tornando ai cavalli in corsa per la<br />
carica di leader del PD, io penso che qualitativamente<br />
non <strong>ci</strong> sia gara.<br />
Bersani ha un’altra impo<strong>sta</strong>zione mentale, quella<br />
del porsi, che secondo me non può che pagare.<br />
Allora io dico che nuovo non vuol dire giovane di<br />
età ma giovane di idee e di approc<strong>ci</strong>o.<br />
Per essere rispettati e stimati bisogna sempre proporre<br />
qualcosa di credibile e di conseguenza essere<br />
anche noi che lo proponiamo, credibili.<br />
Bisogna essere di esempio. Perché non si può dire<br />
“Fate così o siate così” quando poi fac<strong>ci</strong>amo o siamo<br />
diversi da quello che di<strong>ci</strong>amo. Il leader della nuova<br />
sinistra ha il dovere futuro di indicare una nuova<br />
via a tutto <strong>ci</strong>ò che si è visto fino ad adesso,<br />
la via di una so<strong>ci</strong>età più solidale, più giu<strong>sta</strong> e<br />
laica ma non anticlericale.<br />
Venendo a livello locale<br />
vorrei fare i miei<br />
auguri di buon lavoro<br />
al Sindaco, alla maggioranza<br />
ed alla minoranza.<br />
Io continuo a chiamare<br />
minoranza chi ha<br />
perso le elezioni e non<br />
opposizione che sa di<br />
L’On. Pier Luigi Bersani<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
vecchio.<br />
Al NUOVO Sindaco<br />
vorrei rimostrare an-<br />
che tutta la mia più profonda stima.<br />
Come diceva mia nonna materna di De Gasperi<br />
(guai a chi glielo toccava) “Si è preso l’Italia quando<br />
non la voleva davvero nessuno”, lui “Si è preso<br />
Lamporecchio quando non lo voleva nessuno”<br />
e nel silenzio della sua <strong>sta</strong>nza si è messo a lavorare<br />
per ritirarlo su da tutto <strong>ci</strong>ò che i <strong>ci</strong>ttadini hanno sotto<br />
gli occhi. Sono fermamente convinto che <strong>ci</strong> rius<strong>ci</strong>rà<br />
e che alla fine del suo mandato tante cose saranno<br />
tornate al suo posto. Ha mostrato coraggio.<br />
Quel coraggio che sa mostrare solo la gente che ha<br />
la pelle bru<strong>ci</strong>ata dal sole.<br />
Carlo Cinelli
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
pag. 9<br />
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pag. 10<br />
NARRAZIONE ED ESPERIENZE DI VITA<br />
iamo alle porte con l’autunno, il mensile “Oriz-<br />
Szonti” <strong>sta</strong> dirigendosi verso il suo primo anno<br />
di vita (novembre 2009). Quando è <strong>sta</strong>to “concepito”<br />
l’idea era quella di creare (oltre che un’asso<strong>ci</strong>azione<br />
culturale) uno strumento per comunicare,<br />
per conoscere e per raccontarsi.<br />
Sfogliando i vari numeri, posso dire (e credo senza<br />
presunzione) che questi obiettivi, almeno in<br />
parte, sono <strong>sta</strong>ti raggiunti. Credo che le persone<br />
di Lamporecchio abbiano colto questo messaggio,<br />
e i loro articoli, le loro storie e notizie sono frutto<br />
di relazioni fra persone, culture all’interno di una<br />
comunità.<br />
Que<strong>sta</strong> è la forza della narrazione che dà la possibilità<br />
alla persona di costituirsi come storia.<br />
Walter Benjamin, nel suo saggio “Il Narratore”,<br />
esprime la sua idea secondo la quale, esperienza<br />
e narrazione si sono indebolite nella<br />
modernità. Questo è un passo del<br />
suo testo “l’arte di narrare si avvia<br />
al tramonto. Capita sempre più di<br />
rado d’incontrare persone che sappiano<br />
raccontare qualcosa come<br />
si deve: e l’imbarazzo si diffonde<br />
sempre più quando in una compagnia<br />
c’è chi vuole sentirsi raccontare<br />
una storia. E’ come si fossimo<br />
privati di una facoltà che sembrava<br />
inalienabile, la più certa e sicura<br />
di tutte: la capa<strong>ci</strong>tà di scambiare<br />
esperienze […] Con la guerra mondiale<br />
comin<strong>ci</strong>ò a manife<strong>sta</strong>rsi un<br />
processo che da allora non si è più<br />
arre<strong>sta</strong>to. Non si era visto alla fine<br />
della guerra, che la gente tornava<br />
dal fronte ammutolita, non più<br />
ricca, ma più povera di esperien-<br />
za comunicabile? […] Perché mai<br />
esperienze furono più radicalmente<br />
smentite di quelle strategiche dalla<br />
guerra di posizione, di quelle economiche<br />
dall’inflazione, di quelle<br />
fisiche dalla guerra dei materiali, di quelle morali<br />
dai detentori del potere. Una generazione che era<br />
ancora andata a scuola col tram a cavalli si trovava,<br />
sotto il <strong>ci</strong>elo aperto, in un paesaggio in cui nul-<br />
IL “MITICO” ORIZZONTI N° 1<br />
NOVEMBRE 2008<br />
di Mara Fadanelli<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
la era rimasto immutato fuorché le<br />
nuvole, e sotto di esse, in un campo<br />
di correnti ed esplosioni mi<strong>ci</strong>diali, il<br />
minuto e fragile corpo dell’uomo”.<br />
Ciò descrive Benjamin è comprensibile,<br />
che la gente tornasse dal fronte<br />
ammutolita è naturale perché <strong>ci</strong>ò che ha vissuto gli<br />
ha las<strong>ci</strong>ato una ferita, perché <strong>ci</strong>ò che ha vissuto non<br />
incontra la possibilità di essere detto e forse neppure<br />
compreso.<br />
Coloro che però studiano l’importanza della narrazione<br />
affermano”[…]Dopo esperienze di estrema<br />
disintegrazione, il racconto reintegra. Non<br />
sempre libera o ricon<strong>ci</strong>lia con il passato ma<br />
è una strada per accettarlo attraverso la sua<br />
condivisione”.1 Non solo, le narrazioni rappresentano<br />
la memoria storica, di <strong>ci</strong>ò che è <strong>sta</strong>to<br />
affinché non venga dimenticato.<br />
E’ vero che il tempo per raccontare,<br />
come si deve, è forse oggi più raro,<br />
ma sono racconti anche quelli che<br />
scambiamo con persone che non<br />
vedevamo da tempo, con i figli a<br />
cui domandiamo com’è andata a<br />
scuola, con i colleghi, con gli ami<strong>ci</strong>,<br />
con i parenti…<br />
Ed ecco che ritorna “<strong>Orizzonti</strong>”, che<br />
nel suo piccolo, vuole dare l’opportunità<br />
a chi lo desidera di raccontarsi.<br />
Anche se colui che racconta appare<br />
il protagoni<strong>sta</strong>, colui che legge<br />
è tutt’altro che passivo. Anche se la<br />
narrazione orale si dispiega in un’interazione<br />
in cui colui che racconta<br />
è influenzato da colui che ascolta e<br />
viceversa, anche nella narrazione<br />
scritta il destinatario c’è (il lettore)<br />
ma lo scrivere ti permette di sentirti<br />
più libero nel raccontare perché il<br />
destinatario è “anonimo”.<br />
A conferma che anche la narrazione<br />
scritta può determinare un’interazione, possiamo<br />
ricordare l’articolo scritto dal Dott. Fausto Amorini a<br />
seguito dell’articolo fatto dal Dott. Tommaso Rubino<br />
sulla futura Casa della salute e delle logiche esposte<br />
1- F.Batini e A.A.V.V., Le storie siamo noi, Liguori editore, Napoli 2009, pag 7
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
in merito dalla Dott.ssa Sandra Palandri e dal Dott.<br />
Aldo Morelli. Il Dott. Rubino era <strong>sta</strong>to solle<strong>ci</strong>tato a<br />
scrivere quell’articolo perché aveva letto un articolo<br />
fatto dalla sottoscritta nel numero precedente<br />
“l’assistenza territoriale. Il pilastro della sanità che<br />
va potenziato. Una delle risposte: la Casa della salute”.<br />
Così potrei ricordare l’articolo fatto da Selma<br />
Ferrali:”Un passato da scoprire” sulle parole ormai<br />
desuete nel nostro parlare quotidiano, articolo che<br />
ha fatto dopo aver letto l’articolo di Michela Cammilli<br />
nel numero 6 “il dialetto pistoiese e lamporecchiano”,<br />
e così via potrei fare altri esempi.<br />
A testimonianza che la “Storia siamo noi” voglio<br />
ricordare le interviste fatte dal nostro direttore<br />
Massimo Man<strong>ci</strong>ni a Giuseppe Giunti reduce della<br />
seconda battaglia di El Alamein, a Gettulio Cen<strong>ci</strong>,<br />
a Raffaello Vescovi, ad Iseno Bianchini e ad Aldo<br />
Bartoli. Tutte storie di vita da “ascoltare”.<br />
Tanti sono i contributi dati ad “<strong>Orizzonti</strong>” che confermano<br />
quanto detto in questo articolo, pensiamo<br />
pag. 11<br />
SEGUE: NARRAZIONE ED ESPERIENZE DI VITA di Mara Fadanelli<br />
ORIZZONTI IL PIACERE DELLA LETTURA<br />
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I MODELLINI DI IVO FRANCESCONI: LA SORPRESA DELLA FIERA<br />
Sicuramente è <strong>sta</strong>ta la sorpresa<br />
positiva della Fiera. Parliamo<br />
della mostra, che si è tenuta in<br />
via Grams<strong>ci</strong>, di modellini in legno.<br />
Una mano di arti<strong>sta</strong> , pazienza e<br />
tanta passione hanno permesso<br />
a Ivo Francesconi, la realizzazione<br />
di questi straordinari lavori,<br />
che hanno avuto tanto successo<br />
tra coloro che hanno visitato la<br />
mostra. Davvero molto bravo.<br />
I complimenti si sono sprecati.<br />
Ivo Francesconi, con molta<br />
modestia, <strong>ci</strong> ha raccontato<br />
tutte le fasi della lavorazione.<br />
Dall’idea, al progetto, all’inizio<br />
del lavoro manuale. “occorre<br />
tanta pazienza e pre<strong>ci</strong>sione- <strong>ci</strong><br />
ha detto Ivo- ma alla fine tanta<br />
è la soddisfazione per il lavoro<br />
fatto, che ripaga ogni sacrifi<strong>ci</strong>o.<br />
anche alla “fiera di Lamporecchio negli anni ‘ 50” raccontata<br />
da Ferruc<strong>ci</strong>o Ubaldi, “la storia del nostro paese…”<br />
di Stefano Ferrali e così i vari contributi di storia<br />
dell’arte della Dott.ssa Michela Cammilli e della Prof.<br />
ssa Michela Gia<strong>ci</strong>nti, senza dimenticare le osservazioni<br />
politiche di Carlo Cinelli.<br />
Altri sono gli articoli che potrei <strong>ci</strong>tare (e non me ne<br />
vogliano coloro che non sono <strong>sta</strong>ti nominati), perché<br />
tutto è storia e tutto merita di essere raccontato, dallo<br />
sport, alla politica, alle novità normative e fiscali di cui<br />
puntualmente il Dott. Spartaco Capac<strong>ci</strong>oli <strong>ci</strong> tiene aggiornati,<br />
alle storie di vita quotidiana che sono <strong>sta</strong>te<br />
riportate in “<strong>Orizzonti</strong>” (ricordiamo i racconti del Dott.<br />
Gualtiero Martini, di Laura Grassi, di Serena Gozzi).<br />
L’augurio che <strong>ci</strong> fac<strong>ci</strong>amo è che “<strong>Orizzonti</strong>” continui,<br />
grazie al sostegno di tutti, che riesca a dare voce a<br />
coloro che lo desiderano e a portare nelle case il senso<br />
di appartenenza ad una comunità.<br />
Grazie a tutti.<br />
Mara Fadanelli<br />
Ho già fatto altre mostre fuori<br />
dal paese.. Qui a Lamporecchio<br />
non sapevano di que<strong>sta</strong><br />
mia passione e sono contento<br />
e lusingato per i tanti complimenti<br />
che ho ricevuto. Uno<br />
stimolo in più per continuare<br />
a portare avanti questo mio<br />
divertimento.”
pag. 12<br />
La “bibliotecaria unica” di Michela Cammilli<br />
Era il 1986 <strong>ci</strong>rca quando una colonna di ventiquattro<br />
bambini, accompagnati da un’esemplare maestra<br />
unica, si allontanava dalla scuola elementare (che ancora<br />
si trovava in piazza IV Novembre) per andare a<br />
conoscere un luogo nuovo per loro: la biblioteca.<br />
Sapevano che vi avrebbero trovato tanti libri da sfogliare<br />
e da portare a casa per un po’ di tempo; ricordo<br />
ancora il mio primo prestito, avvenuto proprio<br />
quel giorno: “Rosaconfetto” di Adela Turin.<br />
Pronta ad aiutar<strong>ci</strong> nella scelta del libro più<br />
adatto a noi c’era una giovane donna, gentile<br />
e preparata: era la bibliotecaria.<br />
Nono<strong>sta</strong>nte nel corso degli anni i libri pubbli<strong>ci</strong><br />
si siano spo<strong>sta</strong>ti da un ambiente all’altro del<br />
paese, lei è ancora la persona che se ne occupa<br />
e credo che per ogni bambino, spe<strong>ci</strong>almente<br />
per i bambini cres<strong>ci</strong>uti, “la bibliotecaria”<br />
sarà sempre lei.<br />
All’inizio degli anni Ottanta la biblioteca si trovava in Via<br />
Grams<strong>ci</strong>, nelle sale dove attualmente si trova un noto<br />
ristorante.<br />
«Sono arrivata a Lamporecchio nel maggio 1979, vincendo<br />
il concorso comunale per bibliotecaria. L’amministrazione<br />
aveva già comprato dei testi di base<br />
(en<strong>ci</strong>clopedie, vocabolari, classi<strong>ci</strong> di lettura) ed aveva<br />
allestito alcuni locali in via Grams<strong>ci</strong>, in affitto. C’erano<br />
due <strong>sta</strong>nze al piano terra, una più grande adibita<br />
a sala di lettura e un piccolo uffi<strong>ci</strong>o;<br />
gli scaffali con i libri erano nella <strong>sta</strong>nza<br />
prin<strong>ci</strong>pale. Nelle sale sotto<strong>sta</strong>nti venivano<br />
organizzate alcune attività didattiche<br />
volte a stimolare la creatività dei ragazzi<br />
delle scuole, come laboratori di disegno<br />
e pittura. Ricordo una iniziativa in particolare<br />
del 1985 <strong>ci</strong>rca: si allestì nelle sale<br />
del piano terreno una mostra dedicata<br />
alla storia di Pinocchio, con tutti i disegni<br />
dei bambini delle scuole elementari.<br />
Talvolta venivano proiettati anche dei<br />
film per i ragazzi delle scuole. Nel tempo<br />
sono <strong>sta</strong>ti <strong>sta</strong>nziati fondi per l’acquisto<br />
di altri volumi e per gli abbonamenti<br />
alle prime riviste; nel 1985 la biblioteca<br />
contava già tra i tremila e i quattromila<br />
volumi, come si può vedere nel registro<br />
cartaceo all’ingresso. Fui io a catalogare<br />
e registrare per prima tutti i testi, a partire<br />
da quelli che c’erano già; ricordo ancora che il primo<br />
libro catalogato, l’attuale numero 1, era (ed è) “Morte<br />
a Venezia” di Thomas Mann. Gli utenti, in quei primi<br />
anni, erano soprattutto i bambini delle scuole elementari<br />
e medie, fatta eccezione per rare occasioni. Fu nelle<br />
<strong>sta</strong>nze didattiche della biblioteca, per esempio, che iniziarono<br />
a fare le prime prove di teatro i componenti del<br />
gruppo guidato da Adelaide Faccenda (l’attuale gruppo<br />
“Marvesio”)».<br />
Nel corso del 1987 la biblioteca si trasferì in piazza IV<br />
Novembre, dopo che furono costruite le nuove scuole<br />
elementari in via Aldo Moro.<br />
«Quando <strong>ci</strong> spo<strong>sta</strong>mmo in piazza trovai un ambiente<br />
estremamente spazioso, che nel corso degli anni si è<br />
dimostrato davvero utile; avevo la possibilità di conservare<br />
tutto, dai quotidiani alle riviste, per la consul-<br />
tazione di chiunque fosse interessato.<br />
Le molte <strong>sta</strong>nze permettevano anche<br />
di accettare i libri che le persone de<strong>ci</strong>devano<br />
di donare alla biblioteca; io li<br />
prendevo volentieri, poi quando avevo<br />
tempo li visionavo e valutavo se catalogarli e tenerli.<br />
I volumi aumentarono e con loro anche i frequentatori<br />
delle sale di lettura; arrivarono i ragazzi<br />
delle superiori e gli universitari, anche<br />
di paesi vi<strong>ci</strong>ni come Lar<strong>ci</strong>ano, Cerreto<br />
Guidi e Vin<strong>ci</strong>. Nella <strong>sta</strong>nza più esterna<br />
del piano terra (quella che successivamente<br />
fu occupata dalla Polizia Muni<strong>ci</strong>pale)<br />
c’era un forno per la cottura<br />
della ceramica; lì furono preparate le<br />
formelle decorate dai bambini e dai ragazzi<br />
che ricoprono i due “alberi” situati<br />
rispettivamente in piazza Berni e in via<br />
Aldo Moro. Tra il 2000 e il 2001 fu finalmente in<strong>sta</strong>llata<br />
la prima po<strong>sta</strong>zione internet gratuita».<br />
Il resto è storia recente: il 26 maggio 2007 è <strong>sta</strong>ta<br />
inaugurata la nuova biblioteca, la “Biblioteca<br />
Comunale Don Siro Butelli” a fianco del<br />
teatro, andando a costituire un complesso<br />
culturale più ampio in via di sviluppo.<br />
«Il nuovo ambiente è luminoso e accogliente;<br />
sembra proprio una “biblioteca amica”,<br />
anche grazie all’uso dei materiali che sono<br />
<strong>sta</strong>ti utilizzati, come il legno, i mattoni rossi<br />
e le vetrate. Lo scorso anno erano <strong>sta</strong>te<br />
previste delle iniziative per avvi<strong>ci</strong>nare i bambini<br />
alla lettura e all’ambiente bibliotecario e<br />
il progetto è quello di continuare. Oggi, come<br />
negli anni passati, gli adulti non frequentano<br />
molto la biblioteca, anche se le numerose<br />
po<strong>sta</strong>zioni internet adesso sono un forte<br />
richiamo; in tanti vengono per usufruirne,<br />
chi per studio, chi per lavoro o per interessi<br />
personali. Anche gli stranieri sono sempre in<br />
numero maggiore».<br />
Da quando è disponibile in internet un database<br />
che raccoglie tutti i volumi della rete<br />
LA BIBLOTECA IN PIAZZA IV NOVEMBRE<br />
SANDRA, NELLA VECCHIA<br />
BIBLOTECA DI<br />
VIA GRAMSCI, NEL 1987<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
bibliotecaria pistoiese sono aumentati anche<br />
gli scambi interbibliotecari, utile strumento<br />
soprattutto per gli studenti che possono fa<strong>ci</strong>lmente<br />
trovarvi la collocazione di qualunque<br />
testo presente nella provin<strong>ci</strong>a<br />
(http://biblio.comune.pistoia.it/easyweb/new/home.<br />
html).<br />
In un film del 1957, “La segretaria quasi privata”, una<br />
superba Katharine Hepburn tentava di convincere Spencer<br />
Tracy che i “cervelloni elettroni<strong>ci</strong>” non sarebbero mai<br />
<strong>sta</strong>ti all’altezza della sapienza e dell’intuizione umane;<br />
penso a questo quando, entrando in biblioteca con un<br />
codice della collocazione trovato su internet, mi rendo<br />
conto che diventa inutile di fronte alla memoria visiva<br />
della bibliotecaria, che sa già dove andare a cercarlo.<br />
Non molto tempo fa sono andata nella nuova biblioteca<br />
per vedere se il mio primo libro in prestito era ancora su<br />
quegli scaffali: “Rosaconfetto” è ancora lì, proprio come<br />
Sandra, pronta ad accogliere tutti con un sorriso e la<br />
sua disponibilità.
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
AGRARIA MONTALBANO: DOVE PUOI<br />
COLTIVARE LA TUA PASSIONE<br />
“COMINCIANO I RACCOLTI”<br />
opo un agosto molto caldo e secco, che ha scongiurato<br />
Dun massic<strong>ci</strong>o attacco di mosca dell’olivo e ha evitato vari<br />
trattamenti nelle vigne, siamo arrivati alla vendemmia. Se<br />
non <strong>ci</strong> sono in<strong>ci</strong>denti dell’ultima ora (p. es., grandinate o sterzate<br />
meteo dell’ultima ora) sarà un’ottima vendemmia; dalle<br />
visite in campo che abbiamo fatto presso numerose aziende<br />
agricole del Montalbano emerge uno <strong>sta</strong>to fitosanitario che,<br />
in generale, è ottimo e una maturazione delle uve che è in<br />
anti<strong>ci</strong>po di 10-12 giorni rispetto alla media. I quantitativi –<br />
almeno nelle nostre zone - si preannun<strong>ci</strong>ano di poco superiori alla<br />
vendemmia 2008. E in questi giorni tutti i viticoltori si <strong>sta</strong>nno preparando<br />
all’appuntamento più importante dell’anno: perché è un<br />
momento che spesso è lungo un mese, dove nella vigna, intorno<br />
all’aia o vi<strong>ci</strong>no alla cantina si rinnovano riti e si confermano vincoli<br />
di parentela e ami<strong>ci</strong>zia perché molti familiari e ami<strong>ci</strong> (chiamati o<br />
meno, poco importa) vengono “a dare una mano” e, nelle aziende<br />
più grandi, studenti e pensionati, arrotondano le magre entrate.<br />
D’altra parte, non c’è nulla di nuovo: il mondo rurale è il custode<br />
più fedele delle tante tradizioni di questo territorio che tanto<br />
hanno affas<strong>ci</strong>nato e ancora affas<strong>ci</strong>nano “gli altri”. Naturalmente la<br />
febbre <strong>sta</strong> salendo e si comin<strong>ci</strong>a a verificare la funzionalità degli<br />
attrezzi da vigna e per la cantina e a noi corre l’obbligo di ricordare<br />
che abbiamo a disposizione della nostra clientela tutta l’attrezzatura<br />
necessaria per una buona vendemmia, dalle forbi<strong>ci</strong> “cogliuva”<br />
alle bigonce e a tutto il necessario per effettuare le varie<br />
operazioni nella massima sicurezza. Per quanto riguarda gli olivi,<br />
attenzione ai rischi che settembre – mese cru<strong>ci</strong>ale - porta con sé,<br />
dopo un agosto come quello di quest’anno: il rischio di piogge che<br />
non fanno andare via il caldo <strong>ci</strong> obbliga a preparar<strong>ci</strong> ad un attacco<br />
insidioso di mosca olearia. Visto che in varie zone del nostro territorio<br />
anche quest’anno si prevede un buon raccolto chi ritiene opportuno<br />
prevenire infe<strong>sta</strong>zioni, può usare nel mese di settembre<br />
solfato di rame e calce o in alternativa solfato di rame e “caolino”<br />
(che ha la duplice funzione di restringere la drupa e di confondere<br />
visivamente le mosche). In caso di infe<strong>sta</strong>zione (esistente là dove<br />
almeno il 10% delle olive presenta l’esistenza della mosca), è<br />
obbligatorio trattare le piante con il prin<strong>ci</strong>pio attivo (p.a.) Dimetoato<br />
(Rogatox, Rogor L20, Rogor L 40); ma non tutti intendono<br />
trattare con questo prin<strong>ci</strong>pio attivo e allora una alternativa<br />
seria è il p. a. Fosmet. Mentre in agricoltura biologica, che non<br />
prevede l’uso di prodotti antiparassitari di origine chimica, si può<br />
proporre un nuovo prin<strong>ci</strong>pio attivo, lo Spinosad, ammesso dalle<br />
norme comunitarie per l’agricoltura biologica e che ha un impatto<br />
ambientale<br />
complessivoindubbiamenteminore<br />
rispetto<br />
agli altri prodotti.<br />
Dario<br />
Bechini<br />
pag. 13<br />
Da ricordare<br />
SI SEMINA:<br />
in serra:<br />
da settembre: lattuga da<br />
serra, ravanelli, bietola,<br />
rucola, valeriana.<br />
in pieno campo:<br />
rape, spina<strong>ci</strong>, bietola, ravanelli,<br />
rucola, <strong>ci</strong>polla rossa.<br />
SI TRAPIANTA:<br />
IN SERRA:<br />
lattuga.<br />
IN PIENO CAMPO:<br />
con inizio a ottobre: <strong>ci</strong>polle.<br />
SI RACCOGLIE:<br />
IN PIENO CAMPO:<br />
pomodori, melanzane, peperoni,<br />
lattughe, zucchine,<br />
barberosse, radicchi,<br />
rucola, cardi.<br />
IN GIARDINO:<br />
si trapiantano le viole del<br />
pensiero e le pratoline; da<br />
metà ottobre iniziano i trapianti<br />
delle bulbose autunnali<br />
e delle piante arbustive<br />
(occhio alle piogge,<br />
però).<br />
NEL FRUTTETO:<br />
anche nel frutteto si raccolgono:<br />
uva, fichi, melograne.<br />
Naturalmente, per le esigenze<br />
di ognuno, siamo a<br />
disposizione per sopralluoghi<br />
in azienda e per<br />
consulenze personalizzate<br />
presso la nostra sede in<br />
Via P. Togliatti, 334 –<br />
Lamporecchio
pag. 14<br />
LA POSTA DI “ORIZZONTI”<br />
Dalle tante segnalazioni arrivate in redazione, a nome dei<br />
<strong>ci</strong>ttadini di Lamporecchio, portiamo all’attenzione degli<br />
amministratori alcuni problemi:<br />
1) ECCESSIVA VELOCITÀ: “A seguito dell’ennesimo in<strong>ci</strong>dente<br />
notturno dovuto ad eccesso di velo<strong>ci</strong>tà nel tratto di Via<br />
Matteotti che costeggia il Campo Sportivo, dove un’autovettura<br />
è us<strong>ci</strong>ta di strada travolgendo due cassonetti<br />
per la raccolta della nettezza urbana e due cartelli segnaleti<strong>ci</strong><br />
per finire la sua folle corsa schiantandosi contro il tronco di un<br />
albero, segnaliamo l’urgente necessità dell’in<strong>sta</strong>llazione di autovelox e/o<br />
dossi artifi<strong>ci</strong>ali nella zona sopraddetta per la tutela dei <strong>ci</strong>ttadini. Non è più<br />
possibile rimanere inerti di fronte a tali e reiterate violazioni della legalità”.<br />
2) SCARSA ILLUMINAZIONE: “Salve, abito in via Spicchio 28, proprio su una curva pericolosissima<br />
e vorrei segnalare il fatto che nei paraggi l’illuminazione comunale è praticamente inesistente. Impossibile<br />
quindi fare una passeggiata serale perché la visibilità è nulla. Vi ringrazio e vi saluto cordialmente”.<br />
3) ATTI VANDALICI: In questi ultimi tempi moltissime<br />
sono le lettere inviate dai ns. lettori che denun<strong>ci</strong>ano un<br />
preoccupante aumento di atti di vandalismo durante le ore<br />
notturne, soprattutto nei giardini pubbli<strong>ci</strong> di Piazza Falcone<br />
e nelle zone le <strong>ci</strong>rcondano le scuole medie ed elementari.<br />
Qui sono <strong>sta</strong>te gravemente danneggiate le palizzate<br />
che costeggiano il rio ed i giochi dei bambini. I <strong>ci</strong>ttadini<br />
chiedono delle risposte, ma soprattutto una vigilanza<br />
adeguata da parte delle forze dell’ordine. Noi come <strong>Orizzonti</strong>,<br />
<strong>ci</strong> batteremo per sensibilizzare l’opinione pubblica<br />
e le autorità preposte perché riteniamo que<strong>sta</strong> situazione<br />
inaccettabile.<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
4) BUCA PERICOLOSA: “Salve, sono un abitante di Via Aldo Moro, nei giorni scorsi mio figlio ha rischiato<br />
di cadere con il motorino a causa una buca pericolosa che si trova all’inizio della strada dove<br />
abito, esattamente sulla curva dell’ex “Casa del Regalo”, invito chi di dovere a provvedere con urgenza:<br />
chi si prenderà la responsabilità di un eventuale in<strong>ci</strong>dente??”.<br />
5) INCIVILTÀ E MALEDUCAZIONE: “Spett.le <strong>Orizzonti</strong>, vorrei segnalare il comportamento vergognoso<br />
di alcuni proprietari di cani di Lamporecchio. I signori in questione portano il loro cane a fare<br />
i bisogni nei giardini pubbli<strong>ci</strong> senza preoccuparsi di raccogliere <strong>ci</strong>ò che rimane...e chi se ne frega se<br />
qualcuno va a fare una passeggiata o a lavorare ! Prima di tutto <strong>ci</strong> sono anche dei divieti (che come<br />
sempre rimangono solo teoria), ma soprattutto è la maleducazione che mi fa arrabbiare: chi possiede<br />
un cane non ha soltanto diritti ...ma anche doveri! La classifica dello scon<strong>ci</strong>o é: 1° parcheggio in fondo<br />
a Via G. Di Vittorio (vi<strong>ci</strong>no all’ambulatorio veterinario), 2° giardini di Piazza Falcone, 3° zona verde di<br />
Cerbaia, 4° mar<strong>ci</strong>apiedi di Via Verdi”.<br />
6) PICCIONI: ORA BASTA!: Molti abitanti e negozianti del centro di Lamporecchio, <strong>ci</strong> chiedono di far<br />
presente alle autorità comunali, di intervenire con urgenza per risolvere il problema pic<strong>ci</strong>oni. Purtroppo<br />
questi animali continuano a riprodursi ed a produrre spor<strong>ci</strong>zia, causando: 1) rischi igienico sanitari, 2)<br />
danni al patrimonio artistico, 3) deturpazione di autoveicoli, abitazioni e tendaggi di negozi. Facendo<br />
riferimento al sito www.igiencontrol.com riportiamo quanto segue: “I pic<strong>ci</strong>oni veicolano una sessantina<br />
di malattie ed ospitano una <strong>ci</strong>nquantina di ectoparassiti, con conseguenze a volte<br />
mortali per l’uomo; il loro guano è il prin<strong>ci</strong>pale veicolo d’infezione. Le patologie più conos<strong>ci</strong>ute<br />
dalla popolazione sono: salmonellosi, istoplasmosi, criptococcosi, toxoplamosi, clamidiosi<br />
e ascaridiosi; mentre tra gli ectoparassiti - anch’essi possibili vettori di malattie - ritroviamo<br />
zecche, <strong>ci</strong>mi<strong>ci</strong> e acari. Il degrado su edifi<strong>ci</strong> ed autoveicoli è provocato dal loro guano che<br />
corrode, imbratta e può veicolare microrganismi. Inoltre accumuli di fe<strong>ci</strong> e piume, nidi e carogne<br />
spesso ingorgano grondaie e tubature”. Nessuno chiede metodi cruenti, ma sappiamo che<br />
esistono sistemi di allontanamento e disturbo incruenti, come dissuasori elettri<strong>ci</strong>, dissuasori meccani<strong>ci</strong><br />
e dissuasori chimi<strong>ci</strong>. Alcuni comuni hanno utilizzato con successo i falchi, quest’ultimi sono da sempre<br />
i nemi<strong>ci</strong> prin<strong>ci</strong>pali dei pic<strong>ci</strong>oni e la loro presenza può farli allontanare in aree extraurbane.<br />
7) FRASCHETTA, DISCESA PERICOLOSA: Ci viene segnalato da alcuni <strong>ci</strong>cloamatori di San Baronto,<br />
che a causa della inesistente pulizia, la discesa di fianco all’area verde della “Fraschetta”, quando<br />
piove diventa pericolosissima... i rifiuti che si trovano sui bordi, invadono la carreggiata a causa del<br />
deflusso dell’acqua e possono causare rovinose cadute ai <strong>ci</strong>clisti!!<br />
“DITELO ALLA REDAZIONE”<br />
Invitiamo i lettori a contattare, tramite po<strong>sta</strong> o e.mail, la redazione di “<strong>Orizzonti</strong>” per segnalare problematiche,<br />
proposte o suggerimenti, daremo voce alle vostre idee ed alle vostre segnalazioni che saranno pubblicate in forma<br />
anonima nel totale rispetto della privacy - tel./fax 0573-803029 - e.mail: mensileorizzonti@alice.it -
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
di<strong>sta</strong>nza di tre mesi dalle elezioni ed a<br />
A conoscenza della crescente difficoltà<br />
nel reperire le risorse finanziarie per<br />
fare fronte alle esigenze pubbliche, invito<br />
con questo mio intervento ad aprire un<br />
dibattito fra le forze politiche presenti<br />
nel paese. Il dibattito dovrà avere quale<br />
tema centrale l’individuazione e la soluzione<br />
dei problemi che la nostra comunità<br />
deve quotidianamente affrontare. Lan<strong>ci</strong>o<br />
un appello al Sindaco Giuseppe Chiaramonte<br />
e la giunta comunale affinché nel<br />
loro lavoro e nelle loro scelte siano coinvolte<br />
tutte le forze politiche. Innanzitutto<br />
ricordo che l’attuale amministrazione<br />
rappresenta poco più della metà degli<br />
elettori, contro una forza di opposizione<br />
che rappresenta <strong>ci</strong>rca il 47% della popolazione<br />
votante. In secondo<br />
luogo non dobbiamo dimenticare<br />
che dal confronto delle<br />
diverse idee possono nascere<br />
progetti interessanti e soprattutto<br />
utili per la comunità di<br />
Lamporecchio. Quale metodo<br />
dovrebbe seguire il Sindaco<br />
e la Giunta per coinvolgere i<br />
rappresentanti del paese? In<br />
primo luogo costituire commissioni<br />
consiliari, all’interno<br />
delle quali dovranno<br />
rivestire un ruolo importante<br />
l’esponente dell’opposizione.<br />
In secondo luogo stimolare e<br />
creare dei momenti di dibattito,<br />
di discussione, di incontro<br />
con le forze politiche che non<br />
hanno raggiunto il quorum per<br />
entrare in Consiglio. Infine, in<br />
virtù della maggioranza conseguita,<br />
sarà comunque il Sindaco<br />
a de<strong>ci</strong>dere, ma lo potrà<br />
fare, con progetti arricchiti<br />
di idee, motivazioni e con il sostegno<br />
della maggioranza della persone. Non<br />
possiamo analizzare in que<strong>sta</strong> sede tutte<br />
le problematiche esistenti, tante ed urgenti.<br />
Ma vorrei fermare l’attenzione su alcune<br />
di esse: “Il problema degli anziani”.<br />
A Lamporecchio, come in altri paesi della<br />
provin<strong>ci</strong>a, la percentuale degli anziani è<br />
particolarmente elevata. L’Amministrazione<br />
comunale si deve impegnare a trovare<br />
strutture per il tempo libero, per l’attività<br />
motoria e quant’altro affinché nessuno<br />
anziano rimanga isolato.<br />
“Il problema delle<br />
attività sportive”. A<br />
Lamporecchio mancano<br />
strutture sportive. In<br />
questo momento stiamo<br />
parlando della necessità<br />
di fare l’impianto di illuminazione<br />
ai Giardinetti.<br />
Il costo è particolarmente<br />
elevato.<br />
Secondo la mia opinione,<br />
sarebbe opportuno<br />
impiegare tali risorse<br />
per la costruzione del<br />
nuovo campo sportivo<br />
di Cerbaia, per la sistemazione,possibilmente<br />
con manto<br />
sintetico, del<br />
sussidiario dei<br />
Giardinetti e la<br />
sistemazione<br />
del campo di<br />
San Baronto.<br />
Senza dimenti-<br />
pag. 15<br />
L’EX CONSIGLIERE COMUNALE REMO MICHELI (S.D.I.) , COMMENTA<br />
L’ATTUALE SITUAZIONE POLICO/SOCIALE DEL NOSTRO PAESE<br />
Riccardo Nen<strong>ci</strong>ni,<br />
segretario nazionale del<br />
Ps e presidente del<br />
Consiglio regionale della<br />
Toscana, grande amico<br />
di Remo Micheli<br />
ORIZZONTI IL PIACERE DELLA LETTURA<br />
REMO MICHELI<br />
Esponente del<br />
S.D.I. (So<strong>ci</strong>alisti<br />
Democrati<strong>ci</strong> Italiani).<br />
Candidato<br />
a sindaco nell’ultime<br />
elezioni amministrative.<br />
Ha avuto 258 voti,<br />
pari al 6% dei votanti<br />
carsi l’esistenza di altri sport, per<br />
i quali vi è richie<strong>sta</strong> da parte enti,<br />
so<strong>ci</strong>età sportive di impiantistica.<br />
L’Amministrazione dovrebbe<br />
programmare, anche attingendo<br />
ai contributi pubbli<strong>ci</strong> (Coni,<br />
Federazioni sportive...), per<br />
investire in una struttura polivalente,<br />
dove bambini, giovani,<br />
adulti e anziani potrebbero praticare<br />
sport diversi.<br />
Remo Micheli<br />
IL GRUPPO SDI CHE SI È PRESENTATO<br />
ALLE ULTIME AMMINISTRATIVE’<br />
Vuoi sostenere <strong>Orizzonti</strong> con la tua pubbli<strong>ci</strong>tà? Vuoi rendere visibile la tua<br />
azienda su “<strong>Orizzonti</strong>”? Contatta<strong>ci</strong> allo 0573/803029<br />
oppure invia una mail a mensileorizzonti@alice.it
pag. 16<br />
Asso<strong>ci</strong>azione cultura e musica “Giulio Rospigliosi”<br />
dal 1993 un fiore all’occhiello per la nostra comunità<br />
L’Asso<strong>ci</strong>azione Cultura e<br />
Musica “G. Rospigliosi” è<br />
sorta nel 1993, con il peculiare<br />
scopo di proporre attività<br />
culturali e concertistiche. Si è già<br />
presentata al pubblico con l’organizzazione<br />
di importanti eventi<br />
sul territorio, quali: Concorso<br />
nazionale pianistico, chitarristico<br />
e di musica da camera; <strong>sta</strong>gione<br />
concertistica “Musicarte” presso<br />
Villa Rospigliosi; <strong>ci</strong>clo di incontri<br />
musicali e culturali; lezioni concerto<br />
per le scuole di ogni ordine<br />
e grado. Tutte queste attività<br />
hanno avuto un lusinghiero successo di pubblico e di critica,<br />
come dimostra l’attenzione riservata<strong>ci</strong> dai giornali e<br />
dalle riviste spe<strong>ci</strong>alizzate.<br />
Inoltre l’Asso<strong>ci</strong>azione è ben lieta di presentarVi la “Scuola<br />
di Musica”, per tutte le fasce di età, dai 4 ai ….. 99 anni.<br />
In questi anni c’è <strong>sta</strong>to una crescente parte<strong>ci</strong>pazione ai<br />
corsi di pianoforte – chitarra – violino e propedeutica<br />
musicale tenuti dal M° Luca Torrigiani e da alcuni suoi<br />
colleghi, presso la scuola elementare di Lamporecchio.<br />
La funzione dei corsi strumentali è quella di permettere<br />
a tutti, dai bambini agli adulti, di avvi<strong>ci</strong>narsi gradualmente<br />
e con gioia al mondo dei suoni, di seguire un iter<br />
scolastico amatoriale o professionale. Tutto questo grazie<br />
alle metodologie moderne adottate in questi corsi<br />
per intraprendere lo studio dello strumento in modo più<br />
divertente, proficuo e gratificante.<br />
Permette anche di organizzare corsi<br />
di musica d’insieme, piccole “Bande”,<br />
“Orchestrine” formate da gruppi<br />
divisi per fasce di età (4 – 6 anni, 7<br />
–10...). In futuro queste potrebbero<br />
essere utilizzate per valorizzare il<br />
paese di Lamporecchio dal punto di<br />
vi<strong>sta</strong> culturale e musicale. La Scuola<br />
di musica è un punto di ritrovo<br />
per tanti ragazzi, in un mondo sempre<br />
più frenetico e agitato, inoltre la<br />
musica è l’unica dis<strong>ci</strong>plina che riesce<br />
ad educare al massimo grado la<br />
sensibilità di un individuo, lo aiuta a saper esprimere i<br />
suoi sentimenti ed a sviluppare il senso del bello. Il nostro<br />
obiettivo è di estendere e approfondire nuovi metodi<br />
di insegnamento, che permettono di imparare lo strumento<br />
in modo più divertente, proficuo e gratificante,<br />
mediante tre concetti fondamentali:<br />
- Incoraggiare la creatività e contribuire allo sviluppo<br />
del gusto del bambino o dell’adulto.<br />
- Favorire le comunicazioni umane attraverso la<br />
musica d’insieme.<br />
- Sviluppare i sensi e l’abilità di pensare.<br />
La scuola di musica “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio<br />
riprenderà da ottobre a pieno ritmo. I corsi si terranno<br />
all’interno dell’Istituto Comprensivo di Lamporecchio. Gli<br />
strumenti prin<strong>ci</strong>pali saranno: pianoforte, chitarra, canto<br />
moderno e classico, tastiera, violino, flauto; il corso di<br />
propedeutica musicale per piccolissimi, il corso di ritmi-<br />
GIOVANI ALLIEVI ESEGUONO UN SAGGIO<br />
CON IL VIOLINO<br />
A FINE CORSO, PER I GIOVANI MUSICISTI,<br />
IL MERITATO ATTESTATO!!<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
ca e alla propedeutica strumentale,<br />
il corso di canto corale; il<br />
corso propedeutico di pianoforte<br />
dall’età di 3 anni “dalla fiaba alla<br />
musica” e il corso di musica d’insieme<br />
classica e leggera.<br />
Ricordiamo che alcuni allievi hanno<br />
ottenuto primi premi in concorsi<br />
nazionali e internazionali<br />
e non solo, hanno superato vari<br />
esami in conservatori di musica<br />
italiani. Inoltre il coro, formatosi<br />
all’interno di questi corsi, si è esibito<br />
in importanti manife<strong>sta</strong>zioni,<br />
tra le quali all’udienza del Papa a<br />
Roma. L’interesse e la parte<strong>ci</strong>pazione di molti ragazzi e<br />
quindi il successo di tale iniziativa, incoraggiano e stimolano<br />
l’ACM Rospigliosi a riproporre tali corsi per l’anno<br />
scolastico 2009/2010. Coordinatore di tutti i corsi:<br />
M° Luca Torrigiani, piani<strong>sta</strong> e direttore artistico<br />
dell’Asso<strong>ci</strong>azione Cultura e Musica di Lamporecchio<br />
aiutato da illustri maestri quali Lapo Vannuc<strong>ci</strong>,<br />
Rieko Okuma, Chiara Tommasoni.<br />
Svolgimento dei corsi e iscrizioni<br />
I corsi si svolgeranno da ottobre 2009 a giugno 2010<br />
in orari e giorni da <strong>sta</strong>bilire con le varie esigenze degli<br />
allievi. Le iscrizioni sono aperte dal 26 Settembre al 6<br />
Ottobre e si ricevono telefonicamente ai numeri sotto<br />
indicati, per po<strong>sta</strong> prioritaria indirizzata a M° Luca Torrigiani,<br />
Via Giugnano 22 – 51030 San Baronto (PT) E-mail<br />
ltorrig@tin.it oppure presso la biblioteca comunale di<br />
Lamporecchio, in P.zza IV Novembre.<br />
Per informazioni telefonare al<br />
n. 0573-88037 oppure 335-<br />
5439579 (prof. Luca Torrigiani)<br />
Quanti ragazzi saranno dotati a suonare<br />
uno strumento e magari non<br />
sono mai <strong>sta</strong>ti scoperti perché né la<br />
famiglia né la scuola ha dato loro la<br />
possibilità di provare?<br />
Ecco i corsi che fanno per voi, che<br />
vogliono entrare a far parte del fantastico<br />
mondo della musica in prima<br />
persona.<br />
Vi aspettiamo tutti, vecchi e nuovi, Il giorno Sabato 26<br />
settembre dalle ore 15.00 alle ore 19.30 presso la scuola<br />
elementare di Lamporecchio dove si svolgeranno lezioni<br />
aperte a titolo gratuito e senza impegno alcuno,<br />
sulle metodologie che verranno adottate in questi<br />
corsi. La prova del corso propedeutico per piccolissimi<br />
si terrà dalle ore 17.00 alle ore 17.45. Chi<br />
desidera intervenire è pregato di telefonare ai n.<br />
0573-88037 op. 335-5439579.<br />
I moduli per le iscrizioni, possono essere consegnati<br />
anche durante la dimostrazione.<br />
Asso<strong>ci</strong>azione Cultura e Musica “Giulio Rospigliosi”<br />
Via Spicchio-Lamporecchio C/o Villa Rospigliosi<br />
Tel. 0573/88037 oppure 335/5439579
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
pag. 17<br />
La vac<strong>ci</strong>nazione antitetanica, una precauzione<br />
per tutti da non sottovalutare a cura del Dott. Gualtiero Martini<br />
La vac<strong>ci</strong>nazione antitetanica è obbligatoria e molto opportuna a chi fa un’ attività sportiva:<br />
per la pesca (per le bucature dell’amo); il cal<strong>ci</strong>o, il <strong>ci</strong>clismo e l’atletica leggera (per<br />
i traumi da cadute).<br />
Il tetano non è scomparso e il vac<strong>ci</strong>no antitetanico è il più semplice, il più sicuro ed innocuo e sarebbe<br />
opportuno che tutta la popolazione si vac<strong>ci</strong>nasse. La vac<strong>ci</strong>nazione antitetanica va tenuta in<br />
regola, come il Medico di famiglia ben conosce, con opportuni richiami: ogni <strong>ci</strong>nque-sette anni.<br />
Dott. Gualtiero Martini<br />
da www.ass1.sanita.fvg.it:<br />
Il Tetano è una malattia causata dal veleno di un batterio,<br />
che si trova soprattutto nel terric<strong>ci</strong>o, nel letame,<br />
nell’asfalto e nel tratto digerente di alcuni animali. Le ferite<br />
contaminate da terric<strong>ci</strong>o sono le più temibili. A volte<br />
per infettarsi ba<strong>sta</strong> una scheggia, una spina di rosa o di<br />
car<strong>ci</strong>ofo. Una ferita banale può diventare la sua porta<br />
di ingresso nell’organismo; una volta penetrato,<br />
il batterio diventa attivo e produce un potente veleno<br />
che si fissa sulle terminazioni nervose dei muscoli, bloccandoli<br />
in una contrazione continuata. L’infezione, che<br />
non può essere trasmessa da persona a persona,<br />
è una malattia gravissima, che richiede il ricovero in un<br />
centro spe<strong>ci</strong>alizzato e che in molti casi conduce a morte<br />
(dal 10 al 50 per cento).<br />
IN CASO DI FERITA:<br />
Chi è regolarmente vac<strong>ci</strong>nato (ha, <strong>ci</strong>oè, ricevuto 3<br />
dosi di vac<strong>ci</strong>no nei tempi prescritti) ed è andato incon-<br />
tro ad una ferita non contaminata e di poca importanza<br />
dovrà ricevere subito una dose di vac<strong>ci</strong>no solo<br />
se sono passati più di 10 anni dalla somministrazione<br />
dell’ultima dose; se è, invece, andato incontro ad una<br />
ferita contaminata e più grave, dovrà ricevere subito<br />
una dose di vac<strong>ci</strong>no solo se sono passati più di 5 anni<br />
dalla somministrazione dell’ultima dose.<br />
Chi non è regolarmente vac<strong>ci</strong>nato (ha, <strong>ci</strong>oè, ricevuto<br />
meno di 3 dosi di vac<strong>ci</strong>no o non ne ha ricevute,<br />
oppure il suo <strong>sta</strong>to vac<strong>ci</strong>nale è ignoto) dovrà<br />
ricevere subito (al massimo entro 24 ore dalla ferita),<br />
soprattutto se la ferita è grave e potenzialmente<br />
contaminata, il siero antitetanico (immunoglobuline<br />
spe<strong>ci</strong>fiche antitetaniche di origine umana) e il vac<strong>ci</strong>no<br />
antitetanico (entrambi somministrati per via intramuscolare,<br />
ma in sedi corporee diverse) da completare<br />
eventualmente con altre sedute vac<strong>ci</strong>nali a seconda<br />
dello <strong>sta</strong>to vac<strong>ci</strong>nale precedente.<br />
S.O.S. QUATTROZAMPE PRESENTA: 4^ MOSTRA DEL BASTARDINO.......E NON!!!<br />
Domenica 27 settembre si svolgerà la<br />
perché, come avrete certamente capi-<br />
“4° mostra del ba<strong>sta</strong>rdino.... e non” di to, lo spirito della manife<strong>sta</strong>zione non è<br />
Lamporecchio.<br />
di effettuare una gara di bellezza vera e<br />
La manife<strong>sta</strong>zione sarà organizzata come tutti gli anni propria, ma una giornata in compa-<br />
dall’asso<strong>ci</strong>azione S.O.S. Quattrozampe con il patro<strong>ci</strong>nio gnia e allegria con i nostri ami<strong>ci</strong> a 4<br />
del Comune di Lamporecchio nei giardini adiacenti alla zampe.<br />
Coop.<br />
Con i soldi raccolti in questi anni abbia-<br />
Come da tradizione la giornata partirà con della buona mo anche cercato di regolarizzare le co-<br />
musica e le battute dei presentatori aspettando l’ora delle lonie feline di Lamporecchio con campagne di sterilizza-<br />
passerelle a 6 zampe<br />
zione sul territorio ottenendo anche buoni risultati grazie<br />
(4 del cane + 2 del padrone).<br />
ai volontari dell’asso<strong>ci</strong>azione.<br />
Anche quest’anno <strong>ci</strong> saranno numerose categorie per cani La manife<strong>sta</strong>zione incomincerà come di solito dalle 14:00<br />
di razza e ba<strong>sta</strong>rdini ed i cani verranno giudicati e premia- alle 15:00 con le iscrizioni e dopo il via alle passerelle..<br />
ti tutti da una giuria popolare.<br />
Vi ringraziamo anti<strong>ci</strong>patamente per il sostegno economi-<br />
Siamo feli<strong>ci</strong> di riproporvi que<strong>sta</strong> manife<strong>sta</strong>zione perché co e morale.<br />
anche grazie ad essa quest’anno siamo in grado di affrontare<br />
economicamente l’acquisto dei primi 2 box del Il comitato di S.O.S. Quattrozampe<br />
rifugio di prima accoglienza di Via Volta e anche
pag. 18 N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
DIMENTICATO DI PAGARE LE TASSE? ECCO I RIMEDI<br />
a cura del Dott. Spartaco Capac<strong>ci</strong>oli<br />
Certamente può capitare a tutti di dimenticarsi<br />
di pagare una rata delle imposte sul<br />
reddito, il bollettino ICI, l’impo<strong>sta</strong> di registro,<br />
l’iva ed altre imposte ancora. Nessuna preoccupazione,<br />
con un piccolo supplemento si possono<br />
sanare queste “dimenticanze”. Infatti il D.Lgs.<br />
18/12/1997 n. 472 all’articolo 13 prevede l’istituto<br />
del ravvedimento operoso una procedura<br />
volta alla regolarizzazione di omissioni ed irregolarità<br />
commesse dai contribuenti. La motivazione<br />
che sottende all’utilizzo di questo strumento è<br />
quella, da parte dell’Amministrazione Finanziaria,<br />
di dirimere contenziosi futuri con i contribuenti al<br />
fine di ridurre i costi dell’accertamento e allo stesso<br />
tempo, attraverso una riduzione delle<br />
sanzioni, incentivare la spontanea regolarizzazione<br />
delle violazioni commesse.<br />
Si capisce quindi che que<strong>sta</strong> possibilità è<br />
concessa solo a condizione che vi sia la<br />
spontanea volontà del contribuente di regolarizzare<br />
la propria situazione. Infatti al<br />
contribuente è fatto divieto di ravvedersi<br />
nelle seguenti ipotesi: 1) se un Uffi<strong>ci</strong>o, o<br />
altro ente impositore, abbia con<strong>sta</strong>tato la<br />
violazione; 2) a seguito di accessi, ispezioni<br />
o verifiche; 3) in presenza di attività<br />
amministrativa di accertamento. Vi è un termine<br />
temporale oltre il quale non <strong>ci</strong> si può sanare il mancato<br />
versamento, individuato dalla scadenza della<br />
presentazione della dichiarazione relativa all’anno<br />
in cui la violazione è <strong>sta</strong>ta commessa; se non è<br />
previ<strong>sta</strong> alcuna dichiarazione il termine ultimo per il<br />
ravvedimento è fissato in un anno dal termine originario<br />
di scadenza. Si possono sanare tutti i mancati<br />
versamenti relativi alle imposte dirette (Ires, Ire,<br />
Irap, addizionali ecc.), alle imposte indirette (Iva),<br />
ai tributi locali (I<strong>ci</strong>, diritti camerali), alle imposte di<br />
registro, ipotecarie e cata<strong>sta</strong>li.<br />
Al fine di individuare il costo che dovremo sostenere<br />
si distingue il ravvedimento “breve” che si ha<br />
quando il pagamento avviene entro 30 giorni dalla<br />
data di scadenza originaria e il ravvedimento<br />
“lungo” che si ha quando il pagamento avviene<br />
entro il termine di presentazione della dichiarazione<br />
cui l’impo<strong>sta</strong> non pagata si riferisce (oppure un<br />
anno dalla data di scadenza originaria dei relativi<br />
tributi se non c’è l’obbligo dichiarativo). Le sanzioni<br />
sono <strong>sta</strong>te notevolmente ridotte dal decreto anti-<br />
crisi del 29 novembre 2008<br />
che per il ravvedimento “lungo” passano da 1/5 a<br />
1/10 delle sanzioni previste per legge e addirittura<br />
a 1/12 in caso di ravvedimento “breve”. Sono inoltre<br />
dovuti gli interessi legali sui tributi non pagati<br />
per il periodo di tempo che va dal termine<br />
di scadenza dei tributi oggetto del ravvedimento<br />
fino giorno in cui avviene il versamento.<br />
Possiamo fare un esempio pratico<br />
sull’entità delle somme dovute in caso di<br />
versamento tardivo. Supponiamo di aver<br />
dovuto pagare, senza poi farlo, un acconto<br />
sull’impo<strong>sta</strong> sul reddito delle persone fisiche<br />
di 1000 euro con scadenza originaria il 16<br />
giugno scorso. Poiché la sanzione per tale<br />
impo<strong>sta</strong> è del 30% abbiamo la possibilità di<br />
avvaler<strong>ci</strong> del ravvedimento lungo e pagare<br />
una sanzione ridotta del 3%; pertanto se de<strong>ci</strong>diamo<br />
di pagare il prossimo 16 ottobre, oltre ai 1000<br />
euro dovuti, dobbiamo pagare una sanzione di 30<br />
euro (con il codice 8901) oltre ad euro 10 a titolo di<br />
interessi (con il codice 8901) per un totale di euro<br />
1040. Il contribuente potrà effettuare il versamento<br />
attraverso l’utilizzo dei modelli F24 o F23 a seconda<br />
del tributo da regolarizzare, e quindi recarsi presso<br />
banche, uffi<strong>ci</strong> po<strong>sta</strong>li o concessionari. Il modello<br />
F24 è previsto per le imposte sui redditi e relative<br />
imposte sostitutive, I.V.A., I.R.A.P., e impo<strong>sta</strong> sugli<br />
intrattenimenti, mentre per gli altri tributi, occorre<br />
compilare il mod. F23 con indicazione dell’anno cui<br />
si riferisce la violazione, gli estremi dell’atto e la<br />
causale “SZ”. Nel caso in cui siano dovuti interessi,<br />
questi ultimi verranno indicati cumulativamente<br />
con il tributo o per alcuni separatamente.<br />
In base all’art. 17 del D.Lgs 241/97 il contribuente<br />
può effettuare la compensazione delle somme<br />
dovute per il ravvedimento operoso (sanzioni comprese)<br />
con i crediti d’impo<strong>sta</strong>.<br />
Dott. Spartaco Capac<strong>ci</strong>oli
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
o scorso 2 settembre, nella<br />
Lsplendida cornice dell’area<br />
verde di Por<strong>ci</strong>ano e di fronte<br />
ad un numeroso pubblico, il<br />
nostro con<strong>ci</strong>ttadino Prof. Paolo<br />
Peri, ricercatore di storia dell’ate<br />
nell’Università del Salento<br />
(Lecce), ha presentato il suo<br />
ultimo libro “Storia e Arte del<br />
Ricamo - Il Punto di Casalguidi”<br />
(Settegiorni Editore). Paolo<br />
Peri, uno dei massimi esperti<br />
mondiali di questo settore,<br />
a suo tempo accettò con gioia<br />
l’invito del Comune di Serravalle<br />
Pistoiese (rappresentato durante<br />
la serata dall’Assessore alla Cultura<br />
Simona Quer<strong>ci</strong>), a realizzare<br />
quest’opera che riscopre tradizioni<br />
che hanno caratterizzato per<br />
secoli le comunità della nostra<br />
zona. Alla presenza del Presidente<br />
della Provin<strong>ci</strong>a di Pistoia Federica<br />
Fratoni, che ha sottolineato<br />
come “se Pistoia si può definire la<br />
<strong>ci</strong>ttà ... la provin<strong>ci</strong>a<br />
può sicuramente essere indicata come quella inteso come ricami e biancheria”, è <strong>sta</strong>to<br />
trac<strong>ci</strong>ato durante la serata, il percorso storico che il<br />
ricamo ha compiuto nei secoli. Un lungo cammino<br />
che fonda le sue antichissime origini nell’oriente<br />
misterioso, passa nel periodo medioevale attraverso<br />
ambiti conventuali e liturgi<strong>ci</strong>, arrivando al lavoro<br />
delle nostre nonne..fino a giungere ai nostri giorni.<br />
Il fine di questo libro è quello di non disperdere un<br />
patrimonio enorme di cultura e creatività, l’autore<br />
ha stupito e coinvolto tutti con una esposizione nella<br />
quale ha messo tutta la sua competenza e professionalità.<br />
Il tutto è <strong>sta</strong>to accompagnato da una<br />
passione che è <strong>sta</strong>ta sicuramente il valore aggiunto<br />
della serata e del lavoro svolto. Paolo Peri ha sottolineato<br />
la valenza artistica del ricamo, una forma di<br />
creatività forse oggi, a torto, un po’ sottovalutata;<br />
indubbiamente l’ingresso nelle nostre case di prodotti<br />
dozzinali a poco prezzo provenienti da paesi<br />
dove più che alla qualità si pensa alla quantità ed<br />
allo sfruttamento, ha impoverito i nostri gusti, ma<br />
è proprio riscoprendo queste tradizioni che caratterizzano<br />
noi e il nostro territorio che possiamo ripartire<br />
verso un lavoro di qualità che forse <strong>ci</strong> potrà<br />
garantire anche un futuro. Paolo Peri ha curato la<br />
parte storico/artistica della pubblicazione, mentre<br />
i dettagli tecni<strong>ci</strong> sono <strong>sta</strong>ti illustrati dalle “Maestre<br />
del Club del Ricamo” di Casalguidi, dove possiamo<br />
trovare anche un museo nel quale vengono esposti<br />
dei veri capolavori. Il “Punto di Casalguidi” o<br />
pag. 19<br />
Paolo Peri ha presentato il suo libro:<br />
“Storia e Arte del Ricamo - Il Punto di Casalguidi”<br />
DA SINISTRA: ALDO MORELLI, FEDERICA FRATONI,<br />
SIMONA QUERCI, PAOLO PERI, SILVIA TORRIGIANI<br />
E GIUSEPPE CHIARAMONTE.<br />
IL PUNTO DI<br />
LAMPORECCHIO<br />
IL PUNTO DI<br />
CASALGUIDI<br />
“Ricamo di Casale” come lo ha<br />
definito più spe<strong>ci</strong>ficatamente<br />
l’autore, è caratterizzato dalla<br />
realizzazione di figure a rilievo<br />
con una notevole imbottitura.<br />
Le donne di Casalguidi realizzavano<br />
queste figure prendendo<br />
spunto da fregi e figure scolpite<br />
nei bassorilievi che ornano<br />
le chiese romaniche di Pistoia,<br />
oltre che dalla tradizione contadina.<br />
Queste rappresentazioni,<br />
spesso<br />
sono caratterizzate<br />
da un simbolismo ben<br />
augurante per la vita<br />
coniugale. Ogni donna<br />
infatti, anche la<br />
più povera, non poteva<br />
presentarsi al<br />
matrimonio senza un<br />
minimo di corredo, il<br />
ricamo in “bianco su<br />
bianco” per il lenzuolo<br />
della prima notte o<br />
della coperta, era una cosa fondamentale che<br />
non poteva mancare. Durante la serata, l’autore ha<br />
spiegato che esiste anche un “Punto di Lamporecchio”<br />
che ha caratteristiche simili a quello di<br />
Casalguidi, ma si differenzia nei soggetti (spesso<br />
animali o fidanzati stilizzati) e soprattutto nel cordon<strong>ci</strong>no<br />
a rilievo che contorna tali figure. Anche il<br />
ricamo di Lamporecchio ha origini antiche, ma vogliamo<br />
ricordare Laura Merrick (di cui abbiamo parlato<br />
nel numero 5 di <strong>Orizzonti</strong>), che tanto fece per<br />
la nostra comunità. Da grande appassionata, nel<br />
1910 riprendendo le tradizioni, fondò una scuola a<br />
Papiano dandogli il nome di “Merletti e lavori femminili”<br />
dove si insegnava alle giovani donne l’arte<br />
del ricamo. Analogamente altre scuole nacquero a<br />
Quarrata (Luc<strong>ci</strong>ano) sotto la guida della Contessa<br />
Gabriella Spalletti e a Casalguidi, dove Giuseppina<br />
Morelli, definì i canoni dell’omonimo ricamo.<br />
Alla serata hanno parte<strong>ci</strong>pato anche l’Assessore<br />
alla pubblica istruzione del Comune di Lamporecchio<br />
Silvia Torrigiani, l’ex Sindaco Aldo Morelli e<br />
l’attuale primo <strong>ci</strong>ttadino di Lamporecchio Giuseppe<br />
Chiaramonte che ha sottolineato, come l’attività<br />
del ricamo ha consentito alle donne, in tempi non<br />
troppo lontani da noi, di poter intraprendere il cammino<br />
verso l’eman<strong>ci</strong>pazione e soprattutto, con quei<br />
pochi spic<strong>ci</strong>oli che le nostre nonne guadagnavano<br />
(nono<strong>sta</strong>nte lo sfruttamento delle “fattorine”), molte<br />
famiglie contadine hanno potuto sopravvivere alla<br />
miseria. S.F.
pag. 20<br />
Tu e noi, insieme<br />
per un investimento<br />
di successo<br />
DANILO LEPORATTI - PROMOTORE FINANZIARIO -<br />
VIA ANTONIO GRAMSCI, 24 - LAMPORECCHIO (PT)<br />
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N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
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N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
pag. 21<br />
RIPARTE LA STAGIONE DEL “A S D VOLLEY LAMPORECCHIO”<br />
<strong>Orizzonti</strong> ha intervi<strong>sta</strong>to la Prof.ssa Sandra Alderotti di Stefano Ferrali<br />
settembre ricomin<strong>ci</strong>ano le scuole e puntualmente<br />
A anche la <strong>sta</strong>gione dell’A S D Volley Lamporecchio.<br />
Una so<strong>ci</strong>età sportiva che si contraddistingue<br />
per la sua vitalità, da anni opera<br />
nel settore giovanile con ragazze e<br />
ragazzi dai 6 ai 15 anni, sia a livello<br />
agonistico che a livello amatoriale.<br />
Come <strong>ci</strong> dice la Prof.ssa Sandra<br />
Alderotti, vera anima del volley a<br />
Lamporecchio: “La finalità è quella<br />
di stimolare aggregazione e spirito di<br />
squadra in un mondo dove, purtroppo,<br />
l’individualismo <strong>sta</strong> sempre più prendendo il<br />
posto della collaborazione e dell’aiuto re<strong>ci</strong>proco.<br />
È questo il concetto che <strong>sta</strong> alla base della nostra<br />
so<strong>ci</strong>età sportiva, in ogni<br />
partita di pallavolo è sempre<br />
la squadra che vince o<br />
che perde, è fondamentale<br />
considerare lo sport come<br />
un importante polo di aggregazione,<br />
per consentire<br />
ai ragazzi ed alle ragazze<br />
di creare tra loro un rapporto<br />
di ami<strong>ci</strong>zia che va oltre<br />
la palestra o la partita”.<br />
La Prof. Alderotti ringrazia<br />
il collega Attilio Magnani<br />
- anche lui da anni in prima<br />
fila come allenatore di<br />
volley a Lamporecchio - e dice: “Que<strong>sta</strong> so<strong>ci</strong>età non<br />
esisterebbe senza la passione e la competenza di<br />
Attilio, il suo apporto è <strong>sta</strong>to de<strong>ci</strong>sivo per raggiungere<br />
i risultati ottenuti e sono feli<strong>ci</strong>ssima che oggi abbiamo<br />
la fortuna di essere coadiuvati anche da giovani<br />
e valide collaboratri<strong>ci</strong> come Bettarini Elisa e dalle<br />
gemelle Sara e Silvia Alderighi che sono diventate<br />
fondamentali per la nostra attività sportiva”. La so<strong>ci</strong>età<br />
“ASD volley Lamporecchio”, negli ultimi anni ha tesserato<br />
atleti per formare squadre di “Under 13 - Under<br />
14 - Super Mini e Mini Volley”. Anche quest’anno <strong>ci</strong> sarà<br />
la squadra di 2^ divisione Master UISP, aperta ad atlete<br />
dai 16 anni in poi, che ha ottenuto ottimi risultati durante<br />
la passata <strong>sta</strong>gione. I corsi si svolgeranno da settembre<br />
a giugno nei giorni di martedì e giovedì dalle 15<br />
alle 19, naturalmente divisi per età, nella palestra della<br />
Scuola Media di Lamporecchio. Anche gli adulti possono<br />
trovare il loro spazio, parte<strong>ci</strong>pando al corso di ginnastica<br />
dolce a corpo libero che si tiene, sempre presso la<br />
LA FESTA DI FINE ANNO<br />
palestra della Scuola Media Francesco Berni, il lunedì e<br />
il giovedì dalle 21 alle 22 da ottobre a maggio. La so<strong>ci</strong>età<br />
si pre<strong>sta</strong>,<br />
anche all’insegnamento<br />
della pallavolo<br />
in ambito<br />
scolastico,<br />
r e a l i z z a n d o<br />
con le scuole<br />
elementari di<br />
Lamporecchio<br />
e di Lar<strong>ci</strong>ano<br />
corsi propedeuti<strong>ci</strong>,<br />
tenuti<br />
dagli allenatori<br />
della so<strong>ci</strong>età,<br />
in collacorazione<br />
con gli stessi<br />
insegnanti delle scuole.<br />
Le squadre delle varie categorie afrontano<br />
due allenamenti settimanali, per<br />
poi gareggiare nei tornei provin<strong>ci</strong>ali che<br />
si svolgono in località diverse ma mai<br />
fuori dalla provin<strong>ci</strong>a. La <strong>sta</strong>gione 2009<br />
ha visto le ottime pre<strong>sta</strong>zioni di tutte le<br />
formazioni a partire dall’under 14, che<br />
ha parte<strong>ci</strong>pato ai due campionati organizzati<br />
dalla Federazione piazzandosi in<br />
entrambi ai verti<strong>ci</strong> della classifica, tenendo<br />
te<strong>sta</strong> alle squadre più blasonate della provin<strong>ci</strong>a. La<br />
<strong>sta</strong>gione si è chiusa il 14 giugno scorso con la consueta<br />
“Fe<strong>sta</strong> della Pallavolo” ai giardini pubbli<strong>ci</strong> di Piazza Falcone<br />
a Lamporecchio. La Prof.ssa Alderotti <strong>ci</strong> tiene a dire<br />
un’ultima cosa: “A nome della so<strong>ci</strong>età, vorrei ringraziare<br />
tutti i collaboratori e i parte<strong>ci</strong>panti per l’impegno profuso,<br />
ma un “ grazie” particolare va al nostro Presidente<br />
Roberto Vescovi -della Vescovi Renzo SPA-, che mai <strong>ci</strong><br />
ha fatto mancare il suo sostegno per consentir<strong>ci</strong> di ottenere<br />
i risultati che le nostre squadre hanno raggiunto”.<br />
Stefano Ferrali<br />
ASD VOLLEY LAMPORECCHIO:<br />
e.mail: sandra.pallavolo@alice.it<br />
ALLENATORI: Magnani Attilio - Sandra Alderotti<br />
coadiuvati da: Bettarini Elisa,<br />
Sara Alderighi e Silvia Alderighi<br />
DIRIGENTI: Mina Biagini - Bordoni Maurizia -<br />
Frigerio Maruska - Cappelli Paola (amministratore)<br />
PRESIDENTE: VESCOVI ROBERTO
pag. 22<br />
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
FORZA LAMPO - La squadra azzurra affronta<br />
la <strong>sta</strong>gione con grandi ambizioni. Tutto è <strong>sta</strong>to<br />
ponderato, l’obiettivo è vincere il campionato<br />
di Massimo Man<strong>ci</strong>ni<br />
UNIONE SPORTIVA LAMPO 1919<br />
ORGANIGRAMMA:<br />
Presidenti: Walter Mac<strong>ci</strong>oni -<br />
Alessandro Alderighi<br />
Vicepresidenti: Fabio Bruno,<br />
Davide Vescovi, Luca Bruno<br />
Direttore Generale: Francesco Cinelli<br />
Direttore tecnico: Carlo Panati<br />
Direttore sportivo: Vairo Mugri<br />
Segretario: Alessandro Panati<br />
Cassiere: Marco Man<strong>ci</strong>ni<br />
Allenatore: Luca Venturini<br />
Allenatore in seconda: Riccardo Panati<br />
Massaggiatore: Alfio Biagini<br />
Squadra:<br />
PORTIERI: Matteo Belloni (89)<br />
Stefano Migliorini (66)<br />
DIFENSORI: Iacopo Greco (88), Carlo Sacchelli<br />
(83), Maurizio Picchi (84), Daniele Ciattini<br />
(83), Matteo Sollazzi (90), Alessandro Rossetti<br />
(92), Gabriele Di Sacco (90), Giacomo<br />
Papini (86), Stefano Lorenzi (88)<br />
CENTROCAMPISTI: Massimiliano Fabiani<br />
(74) Simone Baronti (81), Aldo Bendo (91),<br />
Matteo Sorini (85), Marco Cellai (86),<br />
Ermes Spinelli (91)<br />
ATTACCANTI: Emiliano Tarabusi<br />
(73), Antonio Palazzolo<br />
(84), Marco Giovannelli (86),<br />
Federico Stobbia (88)<br />
----------------------<br />
La Lampo parte<strong>ci</strong>pa al campionato<br />
di Promozione Girone<br />
A. Incontrerà squadre della<br />
zona, come Monsummano<br />
Terme, Anchione, Cerretese...<br />
Dopo tanti anni sarà giocato<br />
nuovamente il derby per eccellenza<br />
contro la Lar<strong>ci</strong>anese. Appuntamento<br />
al 4 ottobre, alla<br />
quarta giornata. Si giocherà allo<br />
<strong>sta</strong>dio dei Giardinetti. Obiettivo<br />
dichiarato della so<strong>ci</strong>età è quello<br />
di raggiungere i Play Off. Nella passata <strong>sta</strong>gione<br />
è <strong>sta</strong>ta sfiorata la promozione nel campionato<br />
di Eccellenza. Quest’anno la squadra è assai più<br />
forte ed equilibrata. Gli addetti ai lavori la indicano,<br />
insieme alla Lar<strong>ci</strong>anese, come la favorita al<br />
successo finale. Fiore all’occhiello della squadra è<br />
il reparto offensivo, composto da quattro giocatori<br />
veramente forti. Mister Luca Venturini<br />
avrà problemi di abbondanza. Sicuramente partirà<br />
con la coppia che fa sognare i tifosi azzurri,<br />
compo<strong>sta</strong> da Tarabusi e Palazzolo.<br />
Massimo Man<strong>ci</strong>ni<br />
Daniele Ciattini in azione,<br />
difende la maglia del<br />
proprio paese<br />
U.S. LAMPO 2009-10<br />
Il “Mister” Luca venturini
N. 10 SETTEMBRE 2009<br />
pag. 23<br />
GIOVANNI VISCONTI: A MENDRISIO PER VINCERE!!!<br />
di Stefano Ferrali<br />
GIOVANNI VISCONTI, 26 anni, nato a Torino il 13/01/1983 da madre napoletana<br />
e padre palermitano, vive da anni a San Baronto dove annovera tantissimi tifosi<br />
Il “Marine” di San Baronto, dopo una e<strong>sta</strong>te<br />
entusiasmante che lo ha portato a vincere<br />
La “Coppa Agostoni” e il “Trofeo Melinda”,<br />
(con la dovuta scaramanzia) punta de<strong>ci</strong>samente<br />
al bersaglio grosso: il Campionato del Mondo<br />
su strada che si svolgerà a Mendrisio, in Svizzera,<br />
il prossimo 27 settembre. Quella stessa<br />
località che, nel 1971, vide trionfare il grande<br />
Eddy Merckx su di un altrettanto grande Felice<br />
Gimondi in un’epica sfida mondiale. Il trac<strong>ci</strong>ato<br />
è de<strong>ci</strong>samente impegnativo: dopo i primi 1.930<br />
m i corridori affronteranno<br />
la prima asperità con una<br />
salita di 1.600 m che nei<br />
primi 820 m attraversa il<br />
Centro di Mendrisio fino ai<br />
piedi della salita dell’Acqua<br />
Fresca, uno strappo di 780<br />
m con una pendenza media<br />
superiore al 10%. Qui si<br />
raggiunge il punto più alto ALTIMETRIA DEL MONDIALE DI MENDRISIO<br />
del <strong>ci</strong>rcuito posto ai 438<br />
m/sm di Castel San Pietro, dove inizia l’unica discesa:<br />
4.580 m mozzafiato e tecnicamente diffi<strong>ci</strong>li che portano<br />
alla quota più<br />
bassa del trac<strong>ci</strong>ato,<br />
i 250 m/<br />
sm di Balerna.<br />
Dopo solo 1.420<br />
m relativamente<br />
pianeggianti<br />
ecco la seconda<br />
asperità del<br />
<strong>ci</strong>rcuito: la mitica<br />
salita della<br />
GIOVANNI VISCONTI VINCE<br />
LA COPPA AGOSTONI<br />
Torrazza di Novazzano:<br />
1.750<br />
m di lunghezza<br />
con tratti di<br />
pendenza attorno al 10% per raggiungere quota 376<br />
m/sm. Questo sarà il trampolino di lan<strong>ci</strong>o che consentità<br />
ai corridori di involarsi verso il traguardo affrontando<br />
prima una fa<strong>ci</strong>le discesa di 800 m e poi il tratto finale<br />
pianeggiante di 1.810 m che da Genestrerio conduce<br />
all’arrivo di Mendrisio.<br />
Giovanni Visconti tiene<br />
giu<strong>sta</strong>mente i piedi per<br />
terra, ma l’attesa a Lamporecchio<br />
e soprattutto<br />
nel suo “feudo” di San<br />
Baronto è grande. Giovanni ha avuto<br />
per due anni un maestro di eccezione,<br />
uno che di mondiali se ne intende:<br />
Paolo Bettini! Quando gli faceva da<br />
gregario, ha sicuramente fatto tesoro<br />
dei consigli e dell’esempio del grande<br />
campione livornese, siamo sicuri<br />
che una telefonata con Paolo potrebbe<br />
dare una carica in più a Giovanni il<br />
prossimo 27 settembre. Il suo attuale D.S. Luca S<strong>ci</strong>nto,<br />
della ISD-NERI, dopo la vittoria nel “Melinda”, ha dichiarato<br />
alla “Gazzetta dello Sport”: “Quando abbiamo creato<br />
la squadra professionistica abbiamo pensato immediatamente<br />
a lui”. Giovanni è un atleta che non ha paura di<br />
assumersi grandi responsabilità, negli ultimi anni è molto<br />
maturato, a volte eccede nel voler attaccare a tutti i costi,<br />
ma come ripete Luca S<strong>ci</strong>nto alla “Gazzetta”: “A <strong>sta</strong>re nella<br />
pan<strong>ci</strong>a del gruppo sono capa<strong>ci</strong> tutti, a mettere la te<strong>sta</strong><br />
fuori è dura, ad andare in fuga è già una mezza vittoria,<br />
a vincere un dono raro!”. La vittoria nella “Coppa Agostoni”,<br />
ha dimostrato che Visconti<br />
comin<strong>ci</strong>a ad acquisire anche l’astuzia<br />
del maestro Bettini: ha aspettato<br />
che Santambrogio partisse a 200 m<br />
dal traguardo, gli ha preso la s<strong>ci</strong>a e<br />
lo ha bru<strong>ci</strong>ato prima del traguardo,<br />
un capolavoro!! La vittoria nel “Melinda”<br />
invece è da attribuire al 50%<br />
al D.S. Luca S<strong>ci</strong>nto. Giovanni durante<br />
la corsa ha avuto un momento di<br />
crisi, aveva le gambe dure e una mezza intenzione di ritirarsi.<br />
Il D.S. lo ha rassicurato e spronato a continuare...<br />
fino alla vittoria sul traguardo trentino. Il C.T. Ballerini si<br />
aspetta da Giovanni un grande mondiale, <strong>Orizzonti</strong> augura<br />
un grande “in bocca al lupo” al “marine” di San<br />
Baronto. Giovanni Visconti è tranquillo e concentrato, ha<br />
dedicato le sue ultime due vittorie alla compagna Katy<br />
che lo renderà papà negli ultimi giorni del prossimo mese<br />
di novembre (sarà un maschio e si chiamerà Thomas), ...<br />
quale regalo più bello sarebbe la maglia iridata!<br />
Stefano Ferrali<br />
Il sapore della tradizione<br />
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Via Cerbaia, 327<br />
Lamporecchio (PT)<br />
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N. 10 SETTEMBRE 2009