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Presentazione intervento - Vimarestate.it

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CASA GIORGI, poi GUACCIMANNI (1492-98)<br />

VIA ARMANDO DIAZ, RAVENNA<br />

restauro degli affreschi<br />

delle decorazioni a tempera di soff<strong>it</strong>ti e pareti<br />

degli elementi in cotto e materiale lapideo<br />

RELAZIONE TECNICA


L’edificio urbano venne costru<strong>it</strong>o secondo Corrado Ricci dal podestà veneziano nel 1468:<br />

“Costrutta da Nicolò Giustinian Pretore per la Signoria di Venezia in Ravenna fra il 1467 e il<br />

1470. Conserva in gran parte l’aspetto prim<strong>it</strong>ivo. Ha nella facciata la porta, un arco laterale e<br />

il balcone antico, e nel cortile una doppia loggia e una scala esterna.” 1<br />

Il nostro primo <strong>intervento</strong> sul palazzo fu una campagna di saggi stratigrafici negli ambienti al<br />

piano terra e al piano nobile dell’edificio e sulle volte del loggiato retrostante, esegu<strong>it</strong>i tram<strong>it</strong>e<br />

tassellaggi a diverse altezze e profond<strong>it</strong>à; la campagna era volta all’individuazione di<br />

eventuali stratificazioni decorative sottostanti agli intonaci attualmente presenti.<br />

La campagna sondaggi dette es<strong>it</strong>i pos<strong>it</strong>ivi e interessanti, riportando alla luce testimonianze<br />

risalenti alle prime fasi di v<strong>it</strong>a dell’edificio.<br />

Oltre ai soff<strong>it</strong>ti decorati a tempera a alle decorazioni presenti alle pareti, alcune visibili altre<br />

portate alla luce dai saggi, emersero interessanti testimonianze ad affresco: frammenti di<br />

decorazioni a grottesca (nella zona denominata ABF) e parti di paesaggio con tanto di sinopia<br />

sottostante (veranda G).<br />

La facciata in mattoni, presentava elementi decorativi in cotto e pietra d’Istria; altri elementi<br />

in materiale lapideo erano presenti nella corte interna.<br />

I lavori di restauro esegu<strong>it</strong>i hanno dunque interessato diverse tipologie di materiali: le<br />

decorazioni p<strong>it</strong>toriche di soff<strong>it</strong>ti e pareti, divise a loro volta in decorazioni a tempera ed<br />

affreschi, e gli elementi decorativi in cotto e materiale lapideo presenti in facciata e sulla corte<br />

interna dell’edificio.<br />

1 Ricci, C. Guida di Ravenna, Bologna, Zanichelli, 1902, p.7


SOFFITTI DECORATI AL PIANO TERRA E AL PIANO NOBILE (sala ottagonale,<br />

sala sulla corte, corridoio galleria, sale 4, C, D, veranda G)<br />

Le decorazioni a soff<strong>it</strong>to delle varie stanze al piano terra e al piano nobile si presentavano<br />

generalmente in condizioni simili, fatta eccezione per alcuni casi in cui erano presenti vistosi<br />

crolli dell’intonaco dai supporti in cannarelle e centine, con relative lacune anche di grande<br />

ent<strong>it</strong>à.<br />

In generale tutti i soff<strong>it</strong>ti si presentavano offuscati da depos<strong>it</strong>i superficiali, sedimenti di<br />

polveri e fumo che appiattivano le cromie e gli impianti compos<strong>it</strong>ivi. Alcune decorazioni<br />

erano state r<strong>it</strong>occate nel corso di precedenti interventi.<br />

Crepe e lacune erano presenti su molte superfici, con cadute di colore di varia ent<strong>it</strong>à.<br />

Su tutti i soff<strong>it</strong>ti (esclusi quelli interessati da crolli) è stato esegu<strong>it</strong>o un generale<br />

consolidamento, con il ristabilimento dei distacchi tra supporto ligneo e/o muratura ed<br />

intonaco di supporto dello strato dipinto con iniezioni di malta idraulica a base di calce a<br />

basso contenuto salino.<br />

E’ segu<strong>it</strong>a la pul<strong>it</strong>ura delle superfici, con rimozione dei depos<strong>it</strong>i superficiali parzialmente<br />

coerenti quali polvere sedimentata e sostanze di varia natura sovrammessi al dipinto con<br />

pennelli e spugne morbide; sono poi stati asportati, dove presenti, gli scialbi e le ridipinture<br />

aderenti alla pellicola p<strong>it</strong>torica; nelle zone che presentavano macchie di umid<strong>it</strong>à sono state<br />

applicate compresse di polpa di cellulosa con soluzione di sali inorganici in sospensione,<br />

carbonato d’ammonio in soluzione satura.<br />

Le lacune, le crepe e le cavillature sono state stuccate con malte a base di calce, polvere di<br />

marmo e resine acriliche, e successivamente reintegrate a tono a im<strong>it</strong>azione dell’originale<br />

tram<strong>it</strong>e colori reversibili.<br />

L’<strong>intervento</strong> è stato completato dal fissaggio e dalla protezione delle superfici tram<strong>it</strong>e<br />

applicazione di resina acrilica in soluzione a bassa percentuale.<br />

Nei soff<strong>it</strong>ti interessati da crolli (veranda G, sala 4) è stata esegu<strong>it</strong>a una ricostruzione dei<br />

supporti, con la ricollocazione dell’arellato, il riposizionamento delle spanciature di porzioni<br />

di intonaco originale riancorato alle centine con v<strong>it</strong>i d’ottone e la posa di uno strato di<br />

arriccio; su tale strato è stato poi esegu<strong>it</strong>o un intonachino liscio sul quale, tram<strong>it</strong>e spolveri, è<br />

stato possibile ricostruire la decorazione mancante.<br />

Da rilevare una tecnica esecutiva diversa per uno dei soff<strong>it</strong>ti: il soff<strong>it</strong>to con volta ad ombrello<br />

dalle brillanti cromie nella sala al piano terra era stato realizzato con colori ad olio. In questo<br />

caso la metodologia utilizzata rimane la stessa dei soff<strong>it</strong>ti a tempera, fatta eccezione per i tipi<br />

di solventi utilizzati per la pul<strong>it</strong>ura ed il fissaggio esegu<strong>it</strong>o con Paraloid B72 al 3%.


SALA OTTAGONALE<br />

Il soff<strong>it</strong>to prima del restauro Il soff<strong>it</strong>to a restauro ultimato<br />

SALA 4<br />

il soff<strong>it</strong>to prima del restauro il soff<strong>it</strong>to a restauro ultimato<br />

SALA C<br />

Il soff<strong>it</strong>to prima del restauro, si notano zone crollate il soff<strong>it</strong>to a restauro ultimato


SALA D<br />

Il Soff<strong>it</strong>to prima del restauro Il Soff<strong>it</strong>to dopo il restauro<br />

VERANDA G (soff<strong>it</strong>to)<br />

soff<strong>it</strong>to prima del restauro con crollo ripristino dell’arellato


AFFRESCHI NELLA VERANDA G: TROMPE L’OEIL CON VEDUTE, LUNETTA<br />

RAFFIGURANTE MADONNA CON BAMBINO<br />

Alle pareti di questo ambiente i sondaggi di scopr<strong>it</strong>ura avevano già rivelato la presenza di<br />

affreschi sottostanti alle attuali decorazioni a tempera ottocentesche.<br />

Nel corso dei lavori, ampliando i sondaggi è emerso come l’intero ambiente fosse affrescato<br />

con decorazioni stilisticamente compatibili con l’epoca di edificazione e iconograficamente<br />

legate alla presenza nella casa di un notabile della Serenissima: lo testimoniamo infatti, oltre<br />

ai paesaggi in cui già si intuiscono c<strong>it</strong>azioni storicamente interessanti, una veduta della piazza<br />

San Marco a Venezia, il simbolo del potere dei Dogi; la devozione poi alla figura della<br />

Vergine è testimoniata da un immagine della Madonna con Bambino di dolce compostezza in<br />

una lunetta sopraporta posta sopra l’accesso alla corte interna.<br />

I lavori di restauro del prezioso ciclo decorativo stanno procedendo dunque con la totale<br />

rimozione delle decorazioni ottocentesche tram<strong>it</strong>e la descialbatura meccanica degli strati di<br />

tinteggiature e intonaci sovrammessi esegu<strong>it</strong>a manualmente tram<strong>it</strong>e raschietti e bisturi; seguirà<br />

la rimozione degli scialbi e degli aloni mediante applicazioni di soluzione leggera di<br />

carbonato d’ammonio in acqua distillata su carta giapponese, e applicazione localizzata di<br />

resine descialbanti a scambio ionico per rimuovere le tinte a calce particolarmente tenaci<br />

sovrammesse all’affresco.<br />

Sulle aree smosse e decoese dal supporto verranno esegu<strong>it</strong>i fissaggi localizzati tram<strong>it</strong>e<br />

iniezioni di malte a base di calce (PLM) mentre il consolidamento in profond<strong>it</strong>à verrà esegu<strong>it</strong>o<br />

con iniezioni di malte a base di calci idrauliche a basso contenuto salino.<br />

Il completamento della pul<strong>it</strong>ura verrà esegu<strong>it</strong>o tram<strong>it</strong>e impacchi localizzati di sostanze<br />

complessanti; la coesione della pellicola p<strong>it</strong>torica verrà garant<strong>it</strong>a con applicazione di resine<br />

acriliche in soluzione acquosa e carta giapponese.<br />

Crepe, lacune e cavillature verranno stuccate a livello con grassello di calce e inerti<br />

selezionati, mentre per le grandi mancanze si creeranno stuccature di raccordo e contenimento<br />

del ciclo affrescato con malta a base di calce Lafarge e polvere di marmo.<br />

L’integrazione p<strong>it</strong>torica delle crepe e lacune sarà realizzata con metodo im<strong>it</strong>ativo con velature<br />

sottotono esegu<strong>it</strong>e all’acquerello, mentre le stuccature di contenimento saranno patinate a<br />

tono.


La Madonna con Bambino affiorata nella lunetta sopraporta è stata riportata alla luce tram<strong>it</strong>e<br />

descialbatura meccanica dello strato di tinteggiatura esegu<strong>it</strong>a a e bisturi.<br />

Le piccole lacune nell’affresco sono state stuccate con malte idonee; lo stesso è stato esegu<strong>it</strong>o<br />

per la grande lacuna nella parte inferiore.<br />

l’affresco affiorante sotto la decorazione a tempera l’affresco dopo la scopr<strong>it</strong>ura<br />

STEMMA AD AFFRESCO IN PARETE SALA C<br />

L’affresco è emerso sotto gli intonaci attuali nella sala C e raffigura uno stemma nobiliare.<br />

Dopo la scopr<strong>it</strong>ura esegu<strong>it</strong>a a bisturi ed il necessario consolidamento tram<strong>it</strong>e con iniezioni a<br />

base di malta idraulica a basso contenuto salino è stata esegu<strong>it</strong>a una leggera pul<strong>it</strong>ura.<br />

Le lacune sono state stuccate con malta a base di calce Lafarge e polvere di marmo, mentre<br />

l’integrazione p<strong>it</strong>torica è stata esegu<strong>it</strong>a all’acquerello.<br />

lo stemma a restauro ultimato

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