Le nozze d'oro - Compagnia teatrale Invicta
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NICOLETTA Ma tu, bella mia... hai mica gli occhi foderati di prosciutto?<br />
ELIZABETH Chi... io?<br />
NICOLETTA No, mia nonna!<br />
ELIZABETH Che domanda!... Perché me la fai?<br />
NICOLETTA Perché ti fa le corna.<br />
ELIZABETH Ma chi?<br />
NICOLETTA Come chi... tuo marito, sei sorda?<br />
ELIZABETH Che dici!... e con chi?<br />
NICOLETTA Con la «sedotta e abbandonata», che poverina cerca consolazione.<br />
ELIZABETH Ah, vuoi dire... Carlotta, quella a cui tu hai portato via il marito.<br />
NICOLETTA È stato lui a lasciarla... Svegliati cara! e fai qualcosa, prima che ti<br />
mettano i rami come quelle dei cervi.<br />
ELIZABETH Che cosa?<br />
NICOLETTA <strong>Le</strong> corna!... Sono appendici che stanno bene soltanto sulla testa dei<br />
maschi. Guarda i cervi, le femmine non ce l’hanno.<br />
ELIZABETH Sento che sei esperta in corna, ma su Pompeo ti stai sbagliando...<br />
No, non è possibile!<br />
NICOLETTA Ah no? allora lo vuoi sapere?... proprio ieri sera l’ho visti insieme<br />
dietro la capanna, con questi occhi qui... e io il prosciutto sopra non ce l’ho.<br />
ELIZABETH E che facevano?<br />
NICOLETTA Certamente non pregavano, mia cara... Ciao!<br />
ELIZABETH Dove vai... vieni qui.<br />
NICOLETTA Non posso, ci ho un appuntamento.<br />
ELIZABETH Vieni qui... spiegati meglio!<br />
NICOLETTA Più meglio di così!... A cantartelo in salmi non sono capace. (Esce<br />
dalla comune).<br />
ELIZABETH (dubbiosa) Però anch’io ieri li ho visti insieme, proprio in questa<br />
stanza... e quando sono entrata si sono subito chetati. E ora che ci penso, da<br />
quand’è arivata Carlotta, Ruggero è cambiato. (Fa per uscire, ma incontra<br />
Ruggero e gli dà uno schiaffo).<br />
RUGGERO Ma sei matta... che t’ha preso?<br />
ELIZABETH (brusca) Che ci facevi ieri sera dietro la capanna?<br />
RUGGERO Eh, come?<br />
ELIZABETH Hai capito benissimo.<br />
RUGGERO Ehm... volevo di’... che capanna?<br />
ELIZABETH L’unica che c’è... Avanti, dimmelo!<br />
RUGGERO Che so io... quando?<br />
ELIZABETH Ieri sera, t’ho detto!<br />
RUGGERO Ah, iarsera?... iarsera mi pare... ah sì... ero a guardà i’ rientro delle<br />
passore che dall’orto andavin in sur tetto.<br />
ELIZABETH O invece eri a guardar l’uscita, delle passore, che dar tetto andavano<br />
nell’orto?<br />
RUGGERO Aspetta... ci credi che ’un me lo rïordo più...<br />
ELIZABETH Te lo ricordo io... facevi lo scemo con Carlotta!<br />
RUGGERO Ma che dici, sei matta?<br />
ELIZABETH Non negherai mica che ti trovavi là con lei?<br />
RUGGERO Ehm, no... insomma, sì sì... ma si parlava der più e der meno...<br />
Carlotta è la mi’ cognata e la volevo conosce meglio... Era sgomenta che ir mi’<br />
fratello l’aveva lasciata... e io la consolavo.<br />
ELIZABETH E per consolarla dovevi andar proprio dietro la capanna, fra le<br />
frasche dei nocciòli e i filari dei piselli...