Le nozze d'oro - Compagnia teatrale Invicta

EUFROSINA Come si fa a scordassi una ’osa der genere!
BIAGIO Mi credevo che fusse quest’artra domenica.
EUFROSINA E ’nvece è questa ’ui.
BIAGIO Porca succhina, allora mîa che cominci a purgammi, perché si dovrà fa’
una bella mangiata.
EUFROSINA Ti pareva... a lu’ n’interessa sortanto la mangiata!
BIAGIO Sortanto la mangiata no, anco la bevuta. Incigno la botte
dell’ottantacinque, che è la fin der mondo... A te ’nvece che t’interessa?
EUFROSINA M’interessa che è un gran giorno, una ’osa solenne e romantïa.
Cinquant’anni di matrimonio!
BIAGIO (spiritoso) O come abbiam fatto a sopportacci!
EUFROSINA Meszo secolo di vita ’nsieme... E m’interessa che tornin i nostri
figlioli sparpagliati per er mondo, che è tanto che ’un li vedo. E si va tutti a’
ristorante.
BIAGIO E chi paga?
EUFROSINA Paghin i nnostri figlioli.
BIAGIO Allora mi garba anch’a me!
EUFROSINA Lo sapevo, spilorcio!
BIAGIO Fa’ una solenne abbuffata è già una bella ’osa per conto suo, ma falla
gratisse e a sbafo è anco meglio.
EUFROSINA Ci pensi... siam circondati da ’ nnostri figlioli come a’ vvecchi tempi
quand’erin bamboretti, che si durò tanta fadiga a metteli ar mondo...
BIAGIO Io la fadiga a mette ar mondo i ffiglioli, ’un la durai davero. Ansi...
EUFROSINA ... E a tiralli su ammodin, da boni cristiani. Eppodoppo, quando ci
potevin da’ una mano, uno alla vorta partittin tutti e ci lasción soli.
BIAGIO Ma tornin propio tutti?
EUFROSINA Si ’apisce.
BIAGIO Anco Ruggero dall’Amerïa?
EUFROSINA Diamine!
BIAGIO Anco Pompeo da Milano?
EUFROSINA O toh, lu’ chi è!
BIAGIO E anco Dario da Fucecchio?
EUFROSINA Anco Dario.
BIAGIO (stupito) Porca miseria, perunfin Dario!
EUFROSINA Sei scemo? ’Un ti sei maravigliato di Ruggero che vien dall’Amerïa, e
ti maravigli di Dario che vien da Fucecchio!
BIAGIO Siccome anco lu’, è un seolo che ’un lo vedo.
EUFROSINA Beh, ora mi vado a cambià che ció d’andammi a confessà... vieni
anco te?
BIAGIO Sìe, è sempre presto... Di ’ui a domenïa chisà ’uanti peccati farò.
EUFROSINA Ormai anco te, bel mi’ omo, che peccati vôi fa’!
BIAGIO La voglia ce l’avrei, ma...
EUFROSINA ...ti manchin le fòrse.
BIAGIO Eppò ció d’andà giù ’n cantina a incignà la botte.
EUFROSINA Fa un po’ come ti pare... (Esce, seguita da Biagio).
(Entra Pompeo con una valigia, poi Nicoletta).
POMPEO Vieni Nicoletta, entra pure anco te. (Chiamando) Pappà, mamma! siam
arivati!
NICOLETTA (volgendo lo sguardo attorno) Che casa scalcinata che ciai... credevo
di meglio.
POMPEO O che pretendi, en case d’una vorta. Eppò ’un ci devi mia sta’ te. È der