POLISCRITTURE Rivista di ricerca e cultura critica Numero prova ...
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Samizdat<br />
- Piero Del Giu<strong>di</strong>ce: Lettera <strong>di</strong> fine anno<br />
(2004)<br />
Care amiche, cari amici<br />
Per l’inizio dell’anno nuovo, voglio scriverVi una<br />
lettera, sapendo e sperando <strong>di</strong> non abusare <strong>di</strong> Voi.<br />
a) il <strong>di</strong>rettore dell’Unità Furio Colombo ha aperto<br />
un <strong>di</strong>battito: gli italiani sono o meno sottoposti a un<br />
regime?<br />
La mia risposta è “sì”. Per queste ragioni:<br />
1) la violazione sistematica della legge fondante la<br />
Repubblica, la Costituzione. Nella guerra <strong>di</strong>spiegata<br />
all’Iraq, nelle violazioni dei <strong>di</strong>ritti umani consumate<br />
in questa guerra, nelle pratiche <strong>di</strong> riduzione<br />
della autonomia della magistratura, nella legiferazione<br />
ad personam, nell’attacco al <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> sciopero<br />
(prima <strong>di</strong> tutto nei servizi pubblici), nella violazione<br />
dei <strong>di</strong>ritti della persona e dei <strong>di</strong>ritti umani<br />
verso la popolazione immigrata, nelle pratiche e<br />
nelle manifestazioni <strong>di</strong> razzismo<br />
2) il monopolio della informazione, la manipolazione<br />
ra<strong>di</strong>cale della informazione e dei dati della<br />
realtà<br />
3) il conflitto <strong>di</strong> interessi, dal premier al ministro<br />
Lunar<strong>di</strong>, dall’avvocato Pecorella ai 94 tra deputati e<br />
senatori definitivamente condannati per reati vari<br />
4) la violenza <strong>di</strong> piazza del governo – dal luglio <strong>di</strong><br />
Genova in poi<br />
5) la sovrapposizione del ministero degli interni alla<br />
magistratura: nella espulsione <strong>di</strong> lavoratori immigrati,<br />
<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>catori islamici, <strong>di</strong> islamici sospetti<br />
etc.<br />
L’elenco può continuare, ma la manifestazione più<br />
chiara della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> regime in cui viviamo è<br />
la scomparsa <strong>di</strong> una opposizione.<br />
E’ questo – la fine <strong>di</strong> una opposizione – il segno <strong>di</strong><br />
un regime in atto.<br />
Nell’estate delle contrad<strong>di</strong>zioni all’interno della destra,<br />
Berlusconi ha sfidato il segretario Udc Follini<br />
a lasciare la compagine affermando che “metà partito<br />
è nelle mie mani”. Detto a nuora perché suocera<br />
intenda il <strong>di</strong>scorso vale per tutti. Quanta parte del<br />
centro-sinistra è nelle mani <strong>di</strong> Berlusconi? Dai singoli<br />
sul libro paga del signore delle televisioni, a<br />
gruppi, a correnti, a formazioni.<br />
Dell’inerzia della opposizione o della identificazione<br />
della opposizione con gli interessi <strong>di</strong> Berlusconi<br />
e della destra sociale, non si può dare una spiega-<br />
zione solo in termini <strong>di</strong> corruzione e <strong>di</strong> trasformismo<br />
parlamentare.<br />
Sono certo questioni esistenti, palpabili, ricche <strong>di</strong><br />
episo<strong>di</strong> saporiti e venali, ma ciò che tiene salde e<br />
in<strong>di</strong>stinte maggioranza e opposizione è una analoga<br />
visione del mondo.<br />
(consigliere DS <strong>di</strong> circoscrizione a Milano,<br />
brava persona e anche giovane: “Siamo moderatamente<br />
liberisti in economia, ma <strong>di</strong>visi – rispetto<br />
alla maggioranza - in politica internazionale”).<br />
Tutto chiaro.<br />
Ma, mentre il centro-sinistra manca <strong>di</strong> una base sociale<br />
coerente, la destra ha raccolto attorno a sé un<br />
blocco sociale consapevole e coerente, nonchè un<br />
elettorato sedotto e incoerente rispetto ai propri interessi<br />
– in libera uscita dalla sinistra.<br />
Il voto operaio e del lavoro in<strong>di</strong>pendente è in libera<br />
uscita dalla sinistra da qualche lustro, sedotto sia<br />
dalle chimere localistiche, sia dalla demagogia della<br />
destra. Sedotto o meno, questo voto ha anche repulsione<br />
per una sinistra o un centro-sinistra o sindacati<br />
<strong>di</strong> riferimento che – senza progetto e senza<br />
annunci <strong>di</strong> futuro - guadagnano ruolo e funzioni,<br />
qui ed ora, dalla me<strong>di</strong>azione tra potere e società civile,<br />
tra operai e padroni. Vale per tutti la riforma<br />
della scuola iniziata dalla sinistra e finita dalla destra,<br />
il <strong>di</strong>lagare del lavoro precario impostato dalle<br />
leggi della sinistra e da larghissime quote dei sindacati<br />
confederali, sostanzialmente de<strong>di</strong>te a servizi<br />
appaltati dallo stato e a cogestire ristrutturazioni e<br />
atomizzazioni.<br />
(a Como, per <strong>di</strong>re una città, la Cisl ha istituto<br />
una cooperativa che fornisce autisti pro tempore<br />
alla azienda municipale. Durata dei contratti:<br />
quattro mesi)<br />
Il movimento operaio e del lavoro <strong>di</strong>pendente hanno<br />
<strong>di</strong>mostrato - storia passata e recente - che è la<br />
loro presenza, il loro materiale e ideale fondamento,<br />
che producono la nascita della democrazia e la<br />
vita della democrazia, innovandola <strong>di</strong> continuo con<br />
le loro lotte – dato che essa è mutante come tutte le<br />
cose vive.<br />
Chi ha fondato la democrazia è il movimento operaio<br />
che, con la Resistenza armata, ha imposto il<br />
patto transitorio/fondante della Costituzione repubblicana.<br />
Chi ha innovato la nostra democrazia è -<br />
nel ‘68-70 - il movimento operaio – quello delle<br />
assemblee, dei delegati. Naturalmente con alleati e<br />
nuovi proletari, con nuove culture e nuove ricchezze.<br />
Un blocco sociale, appunto.<br />
Oggi solo con un movimento <strong>di</strong>ffuso democratico<br />
che segue e si innova sugli itinerari complessi e<br />
frattali del lavoro precario si può avere un allarga-<br />
Poliscritture/Samizdat 4