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POLISCRITTURE Rivista di ricerca e cultura critica Numero prova ...

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4<br />

Storia adesso<br />

- Daniele Santoro Dalla silloge «Diario del<br />

<strong>di</strong>sertore alla battaglia delle Termopili»<br />

[...] Leonida, re <strong>di</strong> Sparta che ha lasciato<br />

<strong>di</strong> virtù grande ornamento e gloria!<br />

(Simonide <strong>di</strong> Ceo)<br />

I<br />

eccoli i popoli del terzo mondo, i barbari,<br />

quelli che ignorano le nostre leggi,<br />

accampano <strong>di</strong> là del valico che siamo qui<br />

venuti (anzi ci hanno mandati) a presi<strong>di</strong>are.<br />

sono a migliaia quelli del re serse<br />

noi appena quattro gatti che aspettiamo<br />

in massa rinforzi <strong>di</strong> alleati.<br />

II<br />

con oggi sono già però tre giorni<br />

e non un segno dalle retrovie:<br />

qualcosa che si muova, una vedetta<br />

che a squarciagola annunci il loro arrivo.<br />

qui al fronte tutto è immobile. nessuno<br />

osa lasciare le sue postazioni:<br />

non attacca il nemico (per fortuna)<br />

noi non suoniamo (che sarebbe meglio)<br />

la ritirata. ci si sta in cagnesco, ci si fa<br />

la guar<strong>di</strong>a, ci si stu<strong>di</strong>a: non sono poi<br />

così da noi <strong>di</strong>versi questi barbari,<br />

come in città filosofi del cazzo<br />

hanno voluto farci credere,<br />

ma li sentiamo spesso nella notte<br />

mormorare un canto, anche la loro<br />

preghiera è simile alla nostra<br />

“proteggi, <strong>di</strong>o, i tuoi figli che i Padroni<br />

mandano a morte dacché il mondo è mondo”<br />

III<br />

è da poco spuntato il quarto giorno.<br />

nessuna novità, ci fronteggiamo, quelli<br />

dall’altra parte credono che l’intenzione<br />

nostra è <strong>di</strong> sfidarli o che stiamo tramando<br />

qualcosa che gli sfugge. mandano spie,<br />

sono circospetti, è reticente serse:<br />

onde evitare inutile ecatombe, spera,<br />

che prima o poi dalla paura lasceremo il muro<br />

romperemo in <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne le linee<br />

IV<br />

improvviso un clangore ci sveglia,<br />

rompe ogni remora il persiano intenzionato<br />

a chiudere nel sangue la faccenda:<br />

lancia all’assalto un primo contingente<br />

con l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> catturarci vivi (ma<br />

niente da fare, li bastoniamo come cani),<br />

e dunque tocca a idarne e ai suoi immortali<br />

(peggio <strong>di</strong> andar <strong>di</strong> notte - non c’è storia),<br />

manteniamo serrate le file dello schieramento<br />

fingendo <strong>di</strong> arretrare <strong>di</strong>amo loro il culo:<br />

insomma li invitiamo addentro il valico<br />

dove le nostre lance hanno la meglio,<br />

arretrano gli invasori, non guadagnano<br />

<strong>di</strong> un solo metro il passo che ci onora,<br />

che <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>amo a denti stretti<br />

- e vorrei tanto <strong>di</strong>rlo a quel magnaccia<br />

che si fa bello del nostro sacrificio: qui<br />

caro mio non c’entra l’eroismo<br />

che non sia solo un Disperato istinto a<br />

vivere<br />

V<br />

benché equivalga ad una strepitosa vittoria<br />

questo averli respinti per due giorni,<br />

c’è poco da far festa al campo:<br />

ci si sta in silenzio - il morale a pezzi<br />

piangiamo pure noi qualche compagno.<br />

qualcuno sottovoce impreca, altri contempla<br />

l’Olimpo che ci sta <strong>di</strong> fronte ove banchetta il <strong>di</strong>o,<br />

altri non fa mistero della sua baldanza<br />

sguaina la spada, è in preda alla follia, parla<br />

da solo e<br />

ride<br />

VI<br />

leonida è pensieroso, si consulta<br />

con gli altri duci sul da farsi. attende<br />

lui pure che improvviso sbuchi dal sentiero<br />

un nunzio che preceda nuove truppe:<br />

con loro sì potremo dare filo<br />

da torcere al persiano<br />

cacciarlo al mare ove la flotta,<br />

stanziata all’artemisio, farà il resto.<br />

VII<br />

sono mille gli opliti messi a guar<strong>di</strong>a<br />

della montagna, controllano la scesa<br />

il vico stretto <strong>di</strong> anopàia il cui segreto<br />

un tale della zona - <strong>di</strong>cono - la notte scorsa<br />

abbia venduto a serse<br />

(che l’abbiano inventato apposta un tra<strong>di</strong>tore<br />

per riparare all’onta dell’aggiramento?)<br />

Intanto vero o falso poco importa:<br />

passa il nemico e chi è <strong>di</strong> vigilanza dorme o<br />

Poliscritture/Storia adesso 36

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