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POLISCRITTURE Rivista di ricerca e cultura critica Numero prova ...

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Il tema… Note ai fianchi… Ripresa e contrappunto…<br />

<strong>di</strong> LUCA FERRIERI <strong>di</strong> ENNIO ABATE e MARCO GAETANI <strong>di</strong> LUCA FERRIERI e ALTRI<br />

Disastri della guerra<br />

Durante una guerra le bombe piovono dritte<br />

dritte nel cervello della gente; ed è una<br />

delle devastazioni più tragiche. Lo si vede<br />

subito quando si apre il sipario sulla vecchia<br />

comme<strong>di</strong>a dell’interventismo: chi si<br />

oppone è codardo, <strong>di</strong>sfattista, eccetera.<br />

Così i favorevoli alla guerra <strong>di</strong>cono ai pacifisti:<br />

se avete del fegato andate da Saddam<br />

(o chi per lui) a fare le vostre manifestazioni<br />

non violente. Ri<strong>di</strong>colo e tragico<br />

(proprio per il suo infimo profilo) argomento;<br />

che però rischia <strong>di</strong> trascinare sul<br />

suo terreno anche taluni pacifisti, quando<br />

li sento ritorcere: i nostri guerrafondai<br />

pantofolai sono buoni a tuonare per la<br />

guerra qua, perché non sono in prima linea<br />

là. Il primo sintomo dell’intossicazione<br />

bellicista è questo mito dei muscoli, del<br />

coraggio acefalo. Ha ragione Adriana Zarri:<br />

la paura è in certi casi molto più sana e<br />

salutare del suo opposto.<br />

[mg] Bombe: esigenza <strong>di</strong> non<br />

cadere nella facile analogia, nella<br />

coloritura <strong>di</strong> tipo (pur nobilmente)<br />

giornalistico: non è un caso che un<br />

simile "stile" <strong>di</strong>scorsivo proliferi nel-<br />

l’alienazione della chiacchiera massme<strong>di</strong>ale<br />

(gli "appigli" sul significante sono le centine<br />

<strong>di</strong> ogni castello sabbiolino). Il fatto che tra noi poi<br />

ci si intenda non autorizza ad allentare la vigilanza:<br />

"come saremo letti"? Uso solo poetico-espressivo<br />

della metafora, <strong>di</strong>rei. Quando è necessaria, quando è<br />

catacresi nel senso originario (quando insomma<br />

mancherebbe altro termine per far da sponda al senso<br />

costituente la situazione).<br />

[ea] Prima sui corpi <strong>di</strong> alcuni, <strong>di</strong> certa<br />

gente... Non è secondario! Nel<br />

cervello della gente (noi), quella non<br />

colpita dalle bombe ma che assiste o<br />

ha notizia più o meno atten<strong>di</strong>bili<br />

dell’effetto avuto dalle bombe sui<br />

corpi altrui, piove altro. Direi gli effetti<br />

della guerra psicologica che tu<br />

qui sotto esemplifichi: menzogna,<br />

propaganda, paura, incertezza, magari<br />

persino sod<strong>di</strong>sfazione: ben gli<br />

sta a quei bastar<strong>di</strong>!<br />

[ea] Ah, io starei attento ad insistere<br />

sempre o soprattutto sull’«infimo<br />

profilo» intellettuale o morale <strong>di</strong><br />

Hitler, Saddam, Bush ecc! Il massimo<br />

pericolo viene proprio da questi<br />

bassi profili! Tragico sì, perché non<br />

c’è contrapposizione reale ma solo<br />

simbolica ai loro fatti. Ri<strong>di</strong>colo no.<br />

[ea] … sana, salutare, ma inefficace<br />

politicamente. La paura spinge a ritrarsi<br />

dal conflitto non ad operarvi.<br />

Può essere anche buona consigliera<br />

<strong>di</strong> fronte ad un nemico strapotente,<br />

ma in sé non è risposta adeguata.<br />

Può preservare le forze per combattere.<br />

Ma al combattimento non si<br />

arriva solo per paura.<br />

[mg] Paura: mi pare sia sempre e<br />

comunque pericolosa. Non confonderla<br />

con la prudenza, che è bensì una<br />

virtù. Nei fatti umani la paura è un<br />

sintomo <strong>di</strong> qualcosa che è andata fuori<br />

controllo e non doveva. Rimane ben<br />

poco, se ci si deve aggrappare alla<br />

paura.<br />

"Se tu potessi u<strong>di</strong>re, a ogni sussulto, il sangue<br />

gargarizzare dai polmoni corrotti dalla bava,<br />

Osceni come il cancro, amari come il bolo<br />

Di vili piaghe incurabili sulle lingue degli innocenti,–<br />

Amico mio, tu non <strong>di</strong>resti con tale acceso zelo<br />

Ai figli anelanti qualche gloria <strong>di</strong>sperata<br />

La vecchia menzogna: Dulce et decorum est<br />

Pro patri mori."<br />

WILFRED OWEN, Poesie <strong>di</strong> guerra, Einau<strong>di</strong>, 1985<br />

[sr]<br />

[lf] Vero. Differenza da non<br />

<strong>di</strong>menticare mai. Pure, a parlare<br />

della guerra sono molto<br />

più spesso quelli che le bombe<br />

le vedono a <strong>di</strong>stanza. Agli<br />

altri è stata tolta definitivamente<br />

la parola. Io non cerco<br />

<strong>di</strong> parlare al posto loro. Mi<br />

sarebbe impossibile e non<br />

sarebbe neanche giusto. Parlo<br />

<strong>di</strong> (con) quelli che la guerra<br />

la vedono sui (tele)giornali.<br />

Ma penso che<br />

non si debba mai sottovalutare<br />

il fronte “interno”, anticamera<br />

e incubatrice <strong>di</strong> tutte<br />

le guerre.<br />

[lf] Gli infimi profili sono pericolosissimi<br />

anche e soprattutto<br />

perché infimi.<br />

[lf] Inefficace politicamente?<br />

Sempre con i metri della politica<br />

come volontà <strong>di</strong> potenza.<br />

Ma anche con questi, qualche<br />

dubbio dovrebbe sorgerci.<br />

Forse non abbiamo ancora<br />

<strong>prova</strong>to a tradurre politicamente<br />

il desiderio e la paura.<br />

Forse non abbiamo mai pensato<br />

alle conseguenze politiche<br />

<strong>di</strong> una grande paura, ad<br />

esempio la paura che i nostri<br />

figli o nipoti non abbiano più<br />

un pianeta. Non abbiamo<br />

pensato alle immani conseguenze<br />

politiche dell’atto <strong>di</strong><br />

rendere tabù la guerra, come<br />

<strong>di</strong>ceva Fornari. La guerra è<br />

anche un prodotto della mancanza<br />

<strong>di</strong> immaginazione.<br />

[lf] Il più bel<br />

film <strong>di</strong> guerra?<br />

Me<strong>di</strong>terraneo<br />

<strong>di</strong> Gabriele Salvatores:<br />

“de<strong>di</strong>cato a tutti<br />

quelli che stanno<br />

scappando”.<br />

Poliscritture/Eso<strong>di</strong> 32

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