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Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

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dalla scoperta della dottoressa tropea<br />

è nata l’ipotesi <strong>di</strong> sperimentare<br />

il farmaco nell’uomo, ovvero nelle<br />

bambine rett. omar Khwaja, un pe<strong>di</strong>atra<br />

del Children’s Hospital Boston/<br />

Harvard me<strong>di</strong>cal school, ha raccolto<br />

la sfida al volo realizzando un progetto<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. lo stu<strong>di</strong>o ha ottenuto<br />

il placet dei competenti organismi<br />

statunitensi ed è stato finanziato<br />

adeguatamente dall’irsf (international<br />

rett syndrome foundation). il<br />

progetto è relativo alla somministrazione<br />

<strong>di</strong> iGf1 in 30 bambine. Khwaja<br />

suggerisce che l’iGf1 può in parte<br />

rendere reversibili i sintomi, promuovendo<br />

la maturazione sinaptica dei<br />

neuroni nel cervello. il farmaco negli<br />

usa è già approvato dalla fda ed<br />

è già in uso per trattare specifici <strong>di</strong>fetti<br />

<strong>di</strong> crescita; ha un buon profilo <strong>di</strong><br />

sicurezza e tollerabilità ed è già collaudato<br />

in una popolazione pe<strong>di</strong>atrica.<br />

ad oggi, tuttavia, la somministrazione<br />

del farmaco a Boston non è<br />

ancora iniziata ufficialmente.<br />

Consultata la dott.ssa tropea, il nostro<br />

team decise <strong>di</strong> chiedere a omar<br />

Khwaja <strong>di</strong> poter partecipare al suo<br />

stu<strong>di</strong>o. nel frattempo, ipotizzando<br />

tempi lunghi, in modo autonomo, su<br />

sollecitazione della stessa tropea<br />

e <strong>di</strong> alcune famiglie, presentammo<br />

uno stu<strong>di</strong>o pilota spontaneo e monocentrico<br />

con iGf1 nelle bambine<br />

rett da svolgere in Versilia che venne<br />

approvato il 28 ottobre 2009 dal<br />

Comitato etico locale sperimentazione<br />

(Cels) con il titolo: “somministrazione<br />

<strong>di</strong> meCasermina<br />

a BamBine affette da sindrome<br />

<strong>di</strong> rett”.<br />

il problema principale era costituito<br />

dal costo elevato del me<strong>di</strong>cinale<br />

e quin<strong>di</strong> del reperimento dei fon<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong>fficoltà poi superate grazie alla<br />

precisa volontà della regione toscana<br />

e alla <strong>di</strong>sponibilità della asl<br />

<strong>di</strong> Viareggio. il 9 febbraio del 2010 è<br />

iniziata la somministrazione del farmaco<br />

per via sottocutanea con una<br />

bambina della vicina provincia <strong>di</strong> Pistoia.<br />

ne sono poi state reclutate altre<br />

5, tutte toscane, per la necessità<br />

<strong>di</strong> avere controlli ravvicinati, eccetto<br />

una bambina lombarda per la quale<br />

potevamo contare sul sostegno<br />

dell’istituto auxologico <strong>di</strong> milano per<br />

i controlli ematici ed in parte strumentali.<br />

vivirett <strong>56</strong>/2010<br />

convegno siena 18-19-20 giugno 2010<br />

IGF1<br />

la molecola è stata già sperimentata<br />

nell’uomo ed, ad<strong>di</strong>rittura, nel<br />

neonato. il nome commerciale del<br />

farmaco è “increlex”, il principio attivo<br />

è la mecasermina. il farmaco è<br />

in<strong>di</strong>cato nei bambini <strong>di</strong> bassa statura<br />

con problemi legati alla gestione<br />

dell’ormone della crescita, causati<br />

da una resistenza primaria a questo<br />

ormone, oppure dall’incapacità<br />

<strong>di</strong> produrre l’ormone della crescita<br />

e dal fatto che i pazienti, pur avendo<br />

ricevuto iniezioni <strong>di</strong> ormoni in<br />

passato, hanno sviluppato anticorpi<br />

neutralizzanti. Poiché il numero <strong>di</strong><br />

pazienti con queste malattie è basso,<br />

queste con<strong>di</strong>zioni sono considerate<br />

rare e la mecasermina è stata<br />

designata già nel 2006 “me<strong>di</strong>cinale<br />

orfano”. la mecasermina viene<br />

prodotta con un metodo noto come<br />

“tecnologia del dna ricombinante”:<br />

viene cioè ottenuta da batteri in cui<br />

è stato immesso un gene (dna) che<br />

consente loro <strong>di</strong> produrre tale sostanza.<br />

l’esperienza internazionale<br />

con ”increlex” è costituita da stu<strong>di</strong><br />

sulla fibrosi cistica, l’als (sclerosi<br />

laterale amiotrofica o malattia <strong>di</strong> lou<br />

Gehrig), la mmd (atrofia muscolare<br />

miotonica) e da una sperimentazione<br />

clinica su 27 bambini <strong>di</strong> età<br />

compresa tra 3 e 15 anni, che hanno<br />

ricevuto il farmaco fino ad un anno.<br />

il parametro <strong>di</strong> efficacia utilizzato è<br />

stato la rapi<strong>di</strong>tà della crescita registrata<br />

nel corso dello stu<strong>di</strong>o rispetto<br />

a quella osservata l’anno precedente.<br />

sono in programma stu<strong>di</strong> nella<br />

roP (retinopatia del prematuro) e<br />

nell’Hars (HiV a<strong>di</strong>pose re<strong>di</strong>stribution<br />

syndrome).<br />

i possibili effetti collaterali ad oggi<br />

conosciuti risultano:<br />

- ipoglicemia che può presentarsi<br />

con cefalea, stanchezza, vertigini,<br />

nausea, irritabilità, sudorazione,<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> concentrazione e tachicar<strong>di</strong>a;<br />

- ipertrofia tonsillare;<br />

- ipertensione endocranica;<br />

- <strong>di</strong>slocazione epifisi dell’osso femorale;<br />

- scoliosi;<br />

- reazioni allergiche che si possono<br />

manifestare nella sede <strong>di</strong><br />

iniezione sotto forma <strong>di</strong> arrossamento,<br />

dolore, a<strong>di</strong>posità, edema<br />

sottocutaneo. tali effetti possono<br />

essere evitati, variando la sede <strong>di</strong><br />

iniezione.<br />

la posologia utilizzata è me<strong>di</strong>amente<br />

pari a 0,2 mg/kg/<strong>di</strong>e.<br />

Controin<strong>di</strong>cazioni:<br />

l’increlex non dovrebbe essere usato<br />

per promuovere la crescita in pazienti<br />

con epifisi saldate. è controin<strong>di</strong>cato<br />

in presenza <strong>di</strong> neoplasia attiva<br />

o sospetta, e la terapia dovrebbe<br />

essere sospesa quando c’è qualche<br />

evidenza <strong>di</strong> neoplasia attiva. è controin<strong>di</strong>cato<br />

in pazienti allergici alla<br />

mecasermina o a ogni eccipiente <strong>di</strong><br />

increlex. la somministrazione intravenosa<br />

<strong>di</strong> increlex è controin<strong>di</strong>cata.<br />

Finalità dello stu<strong>di</strong>o:<br />

l’obiettivo della ricerca è quello <strong>di</strong><br />

valutare l’effetto dell’iGf-1 sui sintomi<br />

clinici della rtt e l’efficacia in<br />

relazione all’età della prima somministrazione<br />

o alla <strong>di</strong>stanza dall’esor<strong>di</strong>o<br />

dei sintomi. nel caso in cui la<br />

somministrazione <strong>di</strong> questa sostanza<br />

si <strong>di</strong>mostrasse essere un trattamento<br />

efficace nella rtt potrebbe<br />

essere utile anche in bambini molto<br />

piccoli, ad<strong>di</strong>rittura presintomatici,<br />

in<strong>di</strong>viduati attraverso l’esame genetico<br />

molecolare. Considerato poi<br />

che la sindrome è altamente invalidante<br />

e che non esiste un trattamento<br />

specifico, anche risultati modesti<br />

avrebbero un enorme rilievo<br />

sociale e sanitario.<br />

Tipologia dello stu<strong>di</strong>o:<br />

si tratta <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o spontaneo, pilota,<br />

monocentrico in aperto, senza<br />

uso <strong>di</strong> placebo.<br />

Reclutamento delle pazienti:<br />

le pazienti da avviare allo stu<strong>di</strong>o<br />

sono state selezionate attraverso il<br />

registro <strong>di</strong> malattia del Crr rett costituito<br />

da dati anagrafici, clinici, <strong>di</strong><br />

laboratorio, strumentali e genetici <strong>di</strong><br />

oltre 120 pazienti.<br />

Criteri <strong>di</strong> inclusione:<br />

sono state selezionate 6 pazienti affette<br />

da rtt sulla base dei seguenti<br />

elementi: <strong>di</strong>agnosi clinica e molecolare<br />

<strong>di</strong> sindrome <strong>di</strong> rtt senza<br />

trattamenti farmacologici ad esclusione<br />

degli antiepilettici, da almeno<br />

30 giorni; data <strong>di</strong> nascita compresa<br />

tra il 1.1.1999 e il 31.12.2006. le pazienti<br />

devono avere superato la fase<br />

della regressione precoce della malattia<br />

ed essere nel 3° sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> malattia<br />

o <strong>di</strong> pseudostazionarietà.<br />

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