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Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

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convegno siena 18-19-20 giugno 2010<br />

la sindrome <strong>di</strong> <strong>Rett</strong> è potenzialmente<br />

reversibile: in Versilia la prima<br />

sperimentazione al mondo <strong>di</strong><br />

somministrazione <strong>di</strong> igf1 in sei<br />

bambine con la forma classica<br />

Dott. Giorgio Pini<br />

Direttore U.O.C. <strong>di</strong> Neuropsichiatria Infantile ASL 12 Viareggio, responsabile del C.R.R. <strong>Rett</strong> (Centro <strong>di</strong> Riferimento Regionale<br />

per la <strong>Sindrome</strong> <strong>di</strong> <strong>Rett</strong>) dell’Ospedale “Versilia”<br />

la sindrome <strong>di</strong><br />

rett (rtt) è una<br />

malattia dello<br />

sviluppo neurologico<br />

che colpisce<br />

soggetti <strong>di</strong><br />

sesso femminile,<br />

classificata secondo l’iCd10 tra i <strong>di</strong>sturbi<br />

generalizzati dello sviluppo.<br />

la sintomatologia insorge tra 6 e 18<br />

mesi <strong>di</strong> vita con una fase <strong>di</strong> isolamento,<br />

<strong>di</strong>sinteresse per le persone<br />

e gli oggetti, per<strong>di</strong>ta dell’uso attivo<br />

della manipolazione, regressione o<br />

non acquisizione del linguaggio verbale,<br />

comparsa <strong>di</strong> stereotipie manuali<br />

a tipo lavaggio, andatura atassica,<br />

crisi epilettiche, <strong>di</strong>sturbi respiratori<br />

gravi e microcefalia acquisita.<br />

la malattia, nella forma classica, è<br />

determinata in oltre il 90% dei casi<br />

da una anomalia del gene meCP2<br />

(r.E. amir et al. 1999).<br />

la rtt è una malattia rara, usualmente<br />

non trasmissibile che tuttavia<br />

ha una <strong>di</strong>stribuzione a macchia<br />

TaB. 1<br />

trattamenti sintomatiCi<br />

epilessia<br />

ipotonia<br />

<strong>di</strong>stonie e spasmi<br />

<strong>di</strong>sturbi del sistema nervoso autonomo<br />

Costipazione<br />

<strong>di</strong>sturbi respiratori<br />

reflusso gastro-esofageo<br />

scialorrea<br />

Problematiche car<strong>di</strong>ologiche<br />

Problemi circolatori<br />

<strong>di</strong>fficoltà alimentari e trattamento nutrizionale<br />

Calcolosi della cistifellea<br />

osteoporosi /problemi ortope<strong>di</strong>ci<br />

Problematiche ormonali/mestruali<br />

agitazione<br />

<strong>di</strong>sturbi del sonno<br />

<strong>di</strong>sturbi dell’ umore<br />

<strong>di</strong> leopardo, con aree a più alta<br />

incidenza, come <strong>di</strong>mostrato nella<br />

toscana nord-occidentale (G.Pini<br />

et al. 1996).<br />

e’ sulla base <strong>di</strong> questa alta incidenza<br />

della malattia che da molti anni<br />

in Versilia viene riservata un’attenzione<br />

particolare alla formazione<br />

sul campo <strong>di</strong> operatori e alla ricerca<br />

sulla sindrome delle bambine<br />

dagli occhi belli.<br />

ad oggi la terapia è essenzialmente<br />

sintomatica e volta a trattare una<br />

grande quantità <strong>di</strong> sintomi eterogenei<br />

che vanno dalle crisi epilettiche<br />

ai <strong>di</strong>sturbi del comportamento<br />

(tab. 1).<br />

tuttavia le possibilità <strong>di</strong> arrivare ad<br />

un trattamento farmacologico più<br />

efficace sono enormemente aumentate<br />

da quando è stato costruito<br />

un modello animale <strong>di</strong> malattia che<br />

consente <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are i meccanismi<br />

molecolari, ma anche <strong>di</strong> sperimentare<br />

nuovi farmaci, prima dell’applicazione<br />

sull’uomo e nella fattispecie<br />

sulle bambine rett.<br />

l’ipotesi della possibilità della regressione<br />

dei sintomi in questa<br />

malattia ha trovato sostegno dalle<br />

sensazionali scoperte, quasi contemporanee,<br />

in scozia e negli stati<br />

uniti <strong>di</strong> adrian Bird (Guy J. e al.<br />

2007) e <strong>di</strong> emanuela Giacometti i<br />

quali, attraverso tecniche genetiche,<br />

hanno ottenuto la completa<br />

risoluzione dei sintomi motori nel<br />

topo rett. ed ancora due italiane,<br />

daniela tropea e la stessa Giacometti,<br />

hanno ottenuto la parziale<br />

reversibilità della malattia nel topo<br />

rett, <strong>di</strong>mostrando un migliore accrescimento,<br />

la riduzione dei sintomi<br />

motori e dei <strong>di</strong>sturbi respiratori,<br />

nonché un incremento della variabilità<br />

della frequenza car<strong>di</strong>aca (parametro<br />

utilizzato dai car<strong>di</strong>ologi per<br />

stabilire il rischio <strong>di</strong> morte improvvisa)<br />

ed infine un allungamento delle<br />

aspettative <strong>di</strong> vita, attraverso la<br />

somministrazione <strong>di</strong> iGf1 (Tropea<br />

D. et al., 2009).<br />

18 vivirett <strong>56</strong>/2010

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