11.06.2013 Views

Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

vivirett <strong>56</strong>/2010<br />

convegno siena 18-19-20 giugno 2010<br />

stu<strong>di</strong>o delle variazioni epigenetiche<br />

in pazienti con sindrome <strong>di</strong> <strong>Rett</strong>:<br />

confronto tra i <strong>di</strong>versi gruppi <strong>di</strong><br />

mutazioni<br />

Silvia Russo<br />

Istituto Auxologico Italiano, Laboratorio Genetica Molecolare, Cusano Milanino (MI)<br />

la sindrome <strong>di</strong><br />

rett è caratterizzata<br />

da grande<br />

variabilità nelle<br />

sue manifestazioni<br />

cliniche.<br />

in seguito alla<br />

scoperta del ruolo causativo delle<br />

mutazioni del gene meCP2 nell’insorgenza<br />

della malattia sono stati<br />

pubblicati numerosi stu<strong>di</strong> sulla correlazione<br />

tra tipo <strong>di</strong> mutazione e presentazione<br />

clinica, con riferimento<br />

principalmente alle mutazioni ricorrenti<br />

che interessano il 70% delle<br />

bambine. alcune correlazioni sono<br />

state confermate da più lavori (neul,<br />

2008, Bebbington, 2008) quali<br />

l’espressione più lieve della malattia<br />

e l’insorgenza più tar<strong>di</strong>va degli stessi<br />

in pazienti con piccole delezioni<br />

nella porzione C-terminale del gene<br />

e seppure con un grado maggiore<br />

<strong>di</strong> variabilità anche in associazione<br />

alle mutazioni r294X ed r133C. in<br />

particolare le delezioni C-terminali e<br />

la sostituzione r133C sono descritte<br />

in pazienti definite varianti parlanti.<br />

<strong>di</strong>fficoltà maggiori nell’alimentarsi,<br />

nel camminare e assenza completa<br />

<strong>di</strong> linguaggio sono spesso riportate<br />

in presenza delle mutazioni troncanti<br />

precoci, quali r168X, r255X,<br />

r270X oppure in alcune sostituzioni<br />

aminoaci<strong>di</strong>che cruciali, quali t158m<br />

e r106W. tuttavia una grande eterogeneità<br />

è riscontrata anche all’interno<br />

<strong>di</strong> coorti <strong>di</strong> pazienti che portano<br />

la stessa mutazione. a tale proposito<br />

si ricorda nel lavoro pubblicato da<br />

scala et al (2007) il caso <strong>di</strong> due sorelle<br />

con delezione estesa agli esoni<br />

3 e 4 <strong>di</strong> meCP2 ed una clinica molto<br />

<strong>di</strong>scordante: una sorella presentava<br />

forma classica ed una era una variante<br />

parlante.<br />

una possibile spiegazione al fatto<br />

che pazienti con la stessa mutazione<br />

<strong>di</strong> meCP2 abbiano un quadro<br />

clinico che si <strong>di</strong>versifica come severità<br />

o globalmente o anche per<br />

alcuni specifici aspetti, quali epilessia,<br />

abilità verbali, stereotipie, etc,<br />

consiste nella possibile esistenza <strong>di</strong><br />

fattori genetici che abbiano un ruolo<br />

mo<strong>di</strong>ficatore sull’espressione della<br />

proteina. uno dei fattori più noti è<br />

il fenomeno d’inattivazione del cromosoma<br />

X, generalmente bilanciata<br />

(questo significa che il cromosoma<br />

X che porta la mutazione e quello<br />

che è normale sono attivi nella<br />

stessa percentuale) nelle bambine<br />

con sindrome <strong>di</strong> rett. talvolta uno<br />

solo dei due cromosomi X funziona<br />

e quando si tratta <strong>di</strong> quello con un<br />

<strong>di</strong>fetto molecolare nel gene meCP2<br />

il quadro clinico può apparire più<br />

severo altri fattori mo<strong>di</strong>ficatori possono<br />

essere rappresentati da polimorfismi<br />

<strong>di</strong> suscettibilità, o copy<br />

number variations, ossia variabili<br />

della sequenza del nostro genoma<br />

che generalmente non hanno <strong>di</strong> per<br />

sé un ruolo patogenetico, oppure<br />

Una parte del pubblico presente a Siena<br />

all’effetto <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versa espressione<br />

<strong>di</strong> geni che influenzino in qualche<br />

modo l’attività <strong>di</strong> meCP2. il nostro<br />

stu<strong>di</strong>o si è proposto <strong>di</strong> indagare<br />

variazioni a livello epigenetico, ossia<br />

variazioni della metilazione <strong>di</strong> regioni<br />

del genoma la cui funzione regolatoria<br />

possano peggiorare o migliorare<br />

l’effetto della proteina meCP2<br />

mutata. a tale proposito sono stati<br />

selezionati gruppi <strong>di</strong> pazienti che<br />

portassero la stessa mutazione: 6<br />

pazienti con mutazione r168X, 10<br />

pazienti con r255X, 6 con r270X,<br />

9 con r294X, c.1157_1197del41 e<br />

nell’ambito delle delezioni C-terminali<br />

abbiamo in<strong>di</strong>viduato 18 pazienti<br />

<strong>di</strong> cui 5 pazienti italiane e 5 spagnole<br />

più un soggetto maschio ed<br />

alla madre carrier che non mostra<br />

fenotipo con c.1164_1207del44, 3<br />

con c.11<strong>56</strong>_1196del41 (fig. 1). i dati<br />

clinici <strong>di</strong> queste coorti, in parte <strong>di</strong>sponibili<br />

presso il nostro laboratorio,<br />

sono tuttora in corso <strong>di</strong> aggiornamento<br />

e rivalutazione presso l’ambulatorio<br />

<strong>di</strong> genetica me<strong>di</strong>ca della<br />

dott.ssa Bonati (istituto auxologico<br />

italiano) grazie alla collaborazione<br />

13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!