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Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

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convegno siena 18-19-20 giugno 2010<br />

Produzione <strong>di</strong> cellule neuronali<br />

da fibroblasti riprogrammati<br />

<strong>di</strong> pazienti con sindrome <strong>di</strong> <strong>Rett</strong>:<br />

una tecnologia innovativa per<br />

testare strategie terapeutiche<br />

Francesca Ariani<br />

Genetica me<strong>di</strong>ca, Dipartimento <strong>di</strong> Biologia Molecolare, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Siena<br />

Per la sindrome<br />

<strong>di</strong> rett sono stati<br />

sviluppati <strong>di</strong>versi<br />

modelli animali<br />

che ricapitolano<br />

la sintomatologia<br />

umana in modo<br />

relativamente fedele. tuttavia, non<br />

è ancora stato possibile sviluppare<br />

un buon modello cellulare della patologia.<br />

in particolare, fino ad oggi non è stato<br />

creato un modello cellulare che<br />

permettesse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are gli effetti<br />

<strong>di</strong> alterazioni molecolari a carico <strong>di</strong><br />

MECP2, CDKL5 o FOXG1 sulle cellule<br />

umane più <strong>di</strong>rettamente colpite:<br />

i neuroni. Ciò ha anche impe<strong>di</strong>to lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in vitro tesi ad identificare<br />

e testare potenziali farmaci.<br />

un nuovo rivoluzionario proce<strong>di</strong>mento,<br />

chiamato riprogrammazione<br />

genetica, ha recentemente permesso<br />

<strong>di</strong> derivare cellule staminali pluripotenti,<br />

dette iPs (induced Pluripotent<br />

stem cells) <strong>di</strong>rettamente da<br />

cellule cutanee umane adulte. le<br />

cellule iPs hanno potenzialità paragonabili<br />

alle staminali embrionali primitive<br />

e come quest’ultime possono<br />

essere cresciute in vitro per lungo<br />

tempo, dare origine ad un numero<br />

illimitato <strong>di</strong> cellule e <strong>di</strong>fferenziare in<br />

qualsiasi tipo cellulare maturo tra cui<br />

i neuroni.<br />

il proce<strong>di</strong>mento richiede l’espressione<br />

<strong>di</strong> un set <strong>di</strong> geni (Oct4, Sox2,<br />

Klf4 e c-Myc) ottenuta attraverso<br />

l’uso <strong>di</strong> vettori virali. le cellule iPs<br />

offrono l’importante opportunità <strong>di</strong><br />

creare un modello innovativo ed<br />

unico in vitro delle malattie genetiche.<br />

questo protocollo permette<br />

infatti per la prima volta <strong>di</strong> generare<br />

neuroni umani “malati” in grande<br />

quantità ed accessibili per qualsiasi<br />

tipo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. la derivazione<br />

<strong>di</strong> queste cellule dai pazienti promette<br />

<strong>di</strong> accelerare le scoperte sui<br />

meccanismi patogenetici e sviluppare<br />

un modello cellulare umano<br />

particolarmente adatto a screening<br />

farmacologici.<br />

nel corso dell’ultimo anno abbiamo<br />

collaborato su tale progetto con il<br />

dr. Vania Broccoli del san raffaele<br />

<strong>di</strong> milano e con il dr. James ellis del<br />

sick Children Hospital <strong>di</strong> toronto. in<br />

particolare una ricercatrice del nostro<br />

gruppo, la dr.ssa ilaria meloni,<br />

ha trascorso 8 mesi a toronto per<br />

acquisire la tecnologia necessaria<br />

per la riprogrammazione applicando<br />

con successo tale meto<strong>di</strong>ca a<br />

cellule <strong>di</strong> pazienti mutate in CDKL5.<br />

tali cellule sono state convertite ad<br />

iPs e successivamente indotte a <strong>di</strong>fferenziare<br />

in neuroni <strong>di</strong> cui verranno<br />

stu<strong>di</strong>ati attentamente la morfologia e<br />

il funzionamento.<br />

attualmente, oltre alle iPs sopra<br />

menzionate, sono <strong>di</strong>sponibili per<br />

questo progetto una linea cellulare<br />

con mutazione in MECP2 ottenuta<br />

Il tavolo dei relatori durante il Convegno<br />

da una paziente americana e una<br />

linea con mutazione in FOXG1 ottenuta<br />

nel laboratorio del dr. Broccoli.<br />

nell’ultimo anno sono stati inoltre<br />

raccolti i fibroblasti da 6 pazienti italiane<br />

mutate in MECP2 e da un’altra<br />

paziente mutata in FOXG1. queste<br />

cellule verranno trasformate in iPs e<br />

<strong>di</strong>fferenziate in neuroni nei prossimi<br />

12 mesi.<br />

inoltre verranno stu<strong>di</strong>ati i profili <strong>di</strong><br />

espressione delle cellule “malate”<br />

(MECP2, CDKL5 e FOXG1) e confrontati<br />

con i profili delle cellule normali.<br />

questo ci permetterà <strong>di</strong> identificare<br />

eventuali alterazioni comuni<br />

nelle cellule mutate e <strong>di</strong> identificare<br />

potenziali molecole target per fini<br />

terapeutici.<br />

Gli stu<strong>di</strong> farmacologici, condotti<br />

in collaborazione con il prof. Botta<br />

dell’università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> siena,<br />

ci aiuteranno poi a <strong>di</strong>segnare molecole<br />

in grado <strong>di</strong> modulare e riportare<br />

alla normalità il funzionamento <strong>di</strong> tali<br />

fattori e quin<strong>di</strong> potenzialmente migliorare<br />

la sintomatologia della sindrome<br />

<strong>di</strong> rett.<br />

12 vivirett <strong>56</strong>/2010

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