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Vivirett 56 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

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dunque, la funzione <strong>di</strong> meCP2 sembrava<br />

fosse in<strong>di</strong>spensabile alla vita.<br />

da qui il mio, il nostro stupore: come<br />

poteva un gene in<strong>di</strong>spensabile alla<br />

vita, regolatore <strong>di</strong> centinaia, forse<br />

migliaia <strong>di</strong> geni, essere responsabile<br />

<strong>di</strong> una malattia monogenica, anche<br />

complessa, come la sindrome<br />

<strong>di</strong> rett?<br />

la risposta, dopo tanti anni ed uno<br />

sforzo senza precedenti <strong>di</strong> decine<br />

<strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> ricerca sparsi in tutto<br />

il mondo non è definitiva, ma si sta<br />

chiarendo: sappiamo che meCP2 è<br />

un gene dalle molte facce, un repressore<br />

generalizzato della trascrizione<br />

che, specialmente in determinati <strong>di</strong>stretti<br />

cerebrali è in<strong>di</strong>spensabile per<br />

“zittire” l’espressione inappropriata<br />

dei geni. sappiamo che un gene<br />

me<strong>di</strong>atore della sua attività può essere<br />

il fattore neurotrofico Bdnf.<br />

sappiamo anche che meCP2 ha<br />

funzioni insolite, impossibili da pre<strong>di</strong>re,<br />

quale quella <strong>di</strong> modulatore della<br />

struttura dei geni (splicing).<br />

ora sappiamo anche che la sua delezione<br />

non porta a morte embrionale:<br />

nuovi esperimenti, del 2001, dei<br />

gruppi <strong>di</strong> Bird e <strong>di</strong> rudolf Jaenisch<br />

vivirett <strong>56</strong>/2010<br />

convegno siena 18-19-20 giugno 2010<br />

a Boston hanno <strong>di</strong>mostrato come il<br />

modello murino ricalchi, in maniera<br />

incre<strong>di</strong>bile, la malattia umana,<br />

dando ai ricercatori un nuovo formidabile<br />

strumento <strong>di</strong> lavoro per la<br />

comprensione della malattia e per la<br />

sua cura. infatti, proprio utilizzando<br />

una rimodulazione del suo modello<br />

murino, lo stesso adrian Bird ha <strong>di</strong>mostrato<br />

che il corso della malattia<br />

è reversibile, che essa non produce<br />

degenerazione neuronale e che,<br />

quin<strong>di</strong>, si può combattere, sia con<br />

strategie <strong>di</strong> terapia genica che con<br />

terapie farmacologiche.<br />

molto c’è ancora da fare, ma questi<br />

ultimi 10 anni ci hanno insegnato<br />

che non si va avanti con la ricerca,<br />

e con la “riCerCa della Cura”,<br />

senza uno sforzo collaborativo delle<br />

famiglie, dei ricercatori e delle istituzioni.<br />

a quel congresso siGu del 1999<br />

<strong>di</strong>versi gruppi italiani risposero<br />

consorziandosi e, lavorando insieme,<br />

pubblicarono una delle prime<br />

descrizioni dell’analisi mutazionale<br />

del gene meCP2 in pazienti rtt.<br />

questo sforzo fu essenziale per la<br />

messa a <strong>di</strong>sposizione alle famiglie<br />

<strong>di</strong> una strategia <strong>di</strong> identificazione<br />

delle mutazioni che tanto bene è<br />

stata messa a punto in <strong>di</strong>versi Centri<br />

italiani.<br />

i prossimi 10 anni saranno pieni <strong>di</strong><br />

sfide: meCP2 è un gene che svela<br />

<strong>di</strong>fficilmente i suoi segreti. sarà necessaria<br />

la collaborazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti<br />

esperienze e la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />

tecnologie abilitanti e spesse costose.<br />

sarà necessaria l’apertura alla<br />

collaborazione internazionale, tale<br />

strategia è sempre vincente. l’europa<br />

è sensibile al lavoro sulle patologie<br />

cromatiniche, <strong>di</strong> cui la sindrome<br />

<strong>di</strong> rett è, come detto, il prototipo: <strong>di</strong><br />

recente ha finanziato il consorzio <strong>di</strong>sCHrom<br />

che coor<strong>di</strong>no, con questa<br />

missione. meCP2 è l’araldo del controllo<br />

epigenetico della trascrizione,<br />

il suo stu<strong>di</strong>o dettagliato sarà centrale<br />

anche nei prossimi anni, nell’ambito<br />

degli sforzi internazionali <strong>di</strong>retti<br />

alla “fase 2” del Progetto Genoma:<br />

lo stu<strong>di</strong>o degli epigenomi. e l’italia<br />

sembra propensa ad impegnarsi in<br />

tale <strong>di</strong>rezione. la strada è questa, le<br />

speranze non sono false, la risposta<br />

è, non mi stancherò <strong>di</strong> ripeterlo, lavoro<br />

e collaborazione. le ragazze<br />

con gli occhi belli aspettano.<br />

Iniziative nazionali ed internazionali per lo<br />

stu<strong>di</strong>o degli epigenomi e patologie correlate<br />

FIGUra 3: una panoramica delle iniziative nazionali ed internazionali rivolte allo stu<strong>di</strong>o delle patologie della cromatina, <strong>di</strong> cui la sindrome<br />

<strong>di</strong> rett è para<strong>di</strong>gmatica<br />

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