dizionario botanico.pdf
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Disfioramènto – si dice dei cambiamenti che avvengono in un fiore dopo<br />
che è avvenuta la fecondazione.<br />
Dispermìa – quando avviene la fecondazione contemporanea dell’ovocellula<br />
e di una sinergide con due nuclei generativi del polline. Ne deriva un seme<br />
con due embrioni.<br />
Disposizione delle foglie – si deve intendere il modo in cui esse si<br />
distribuiscono lungo il ramo che le porta.<br />
Disseminaziòne – termine generico con il quale si intende il processo di<br />
dispersione dei frutti, dei semi, delle spore, ecc., allo scopo di diffondere la<br />
specie.<br />
Dissemìnulo – si dice di un piccolo organo vegetale che viene disperso<br />
nell’ambiente e che è in grado di riprodurre la stessa specie della piantamadre<br />
dalla quale si è staccato. Può essere un seme, una spora, un tubero, un<br />
bulbillo, un propagulo fertile, ecc.<br />
Dissètta, o dissecta – è una foglia fittamente suddivisa in strette o strettissime<br />
lacinie da risultare incisa spesso profondamente fino al picciolo portante, se<br />
si tratta di foglia a forma rotondeggiante, o fino alla nervatura centrale, se<br />
si tratta di foglia longitudinale. A volte anche i fiori possono avere petali<br />
laciniati o dissetti (dal latino dicsèttum, tagliato, affettato).<br />
Distàchio – culmo fiorale con due spighe.<br />
Distàle – parte apicale di un organo. È l’opposto di prossimale o basale.<br />
Diùrno<br />
Dìstico – aggettivo che inquadra il fenomeno per cui foglie o infiorescenze<br />
si inseriscono sul fusto in modo divergente, ossia lungo due linee generatrici,<br />
in modo da apparire sovrapposte a nodi alterni. Ad esempio nei rametti<br />
dell’olmo o nelle spighette di molte graminacee.<br />
Distruttrìce – si dice di pianta, in fitosociologia, che tende più o meno<br />
fortemente a cambiare l’associazione di cui fa parte per favorirne col tempo<br />
un’altra di cui essa diventa, nella nuova cenosi, un’edificatrice (vedi voce).<br />
Diùrno – detto di fiore che sta aperto soltanto di giorno. In contrapposizione<br />
a notturno.<br />
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