RESIPOLINO n. 5
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MVP ITALIA:LE MACCHINE, LE TECNICHE E<br />
LE SCELTE NELL’INDUSTRIA DEI COMPOSITI<br />
Non era difficile capire perché lo stand nel padiglione al SEATEC 2008 fosse uno dei più<br />
visitati; d’altra parte, il marchio: Magnum Venus Plastech, fra i più conosciuti nel mondo<br />
della Nautica Internazionale, e la cordialità e la competenza con le quali tecnici e<br />
commerciali della MVP Italia ricevevano i visitatori, si<br />
possono ben considerare una certificazione di qualità. Il<br />
resipolino, con la sua vocazione al tooling, sempre attento<br />
alle novità tecnologiche e alle migliorie dei processi di<br />
industrializzazione, ha intervistato Mauro Farnese (foto a<br />
lato ), AD della Società MVP Italia, per conoscere le ultime<br />
novità.<br />
D - Signor Farnese, come valuta, nel rapporto con il<br />
settore dei compositi, il comparto del tooling?<br />
R - Effettivamente, negli ultimi anni, si è assistito ad una<br />
crescita esponenziale dell’attrazione fra i due settori. I cantieri<br />
nautici di grandi dimensioni hanno tutti investito nel tooling<br />
(dal design alle attrezzature) per gestire rapidamente, ma anche per ragioni di segretezza<br />
e di marketing, la creazione dei nuovi modelli. Contemporaneamente i grandi costruttori<br />
di modelli, da sempre interamente assorbiti dall’industria automobilistica, si sono resi<br />
conto dell’enorme potenzialità del settore Nautico e della serietà e della competenza che<br />
questi richiedono e assicurano.<br />
D - Quali sono le proposte di MVP Italia che agevolano queste sinergie? R - La<br />
nostra unica competenza sono le macchine; per noi le diverse soluzioni “chimiche” sono<br />
una precisa scelta del Cliente. Il nostro compito è progettare e rendere disponibili le<br />
apparecchiature per i sistemi che i Clienti vogliono usare e quindi ci adoperiamo per<br />
soddisfare al meglio queste necessità. Per l’esperienza che abbiamo maturato è più<br />
importante usare correttamente quello che si è scelto, piuttosto che forzare a scegliere un<br />
sistema anzichè l’altro. D’altra parte i fornitori sono così qualificati che sarei davvero<br />
sorpreso di scoprire che un sistema non funziona perché non è stato ben studiato.<br />
Ovviamente esistono delle specificità, ma proprio per questo non si deve generalizzare.<br />
D – E fra questi “sistemi”, poliestere e poliuretanici, quale ritiene sia il vincente?<br />
R - Non è certo da MVP Italia che può giungere una risposta. Per la nostra esperienza i<br />
sistemi poliuretanici e quelli poliesteri sono collaudati e idonei, tanto quanto quelli<br />
epossidici. Certo ci sono differenze fra il dover costruire il modello di un Kayak e quello di<br />
uno Yacht da oltre 50 piedi. In questo senso le esperienze di ogni cantiere possono<br />
anche divergere; quello che conta però è il risultato finale.<br />
D - E come vede invece la competizione relativa ai processi di produzione dei<br />
compositi? R - Se stessimo parlando di una competizione sportiva allora dovrei dire che<br />
non dobbiamo confrontare campionati diversi. Il calcio non è la pallavolo, così produrre<br />
uno scafo ad infusione non è come fare sportelli in RTM-L. E’ certo che i regolamenti dei<br />
due sport spingono verso gli stampi chiusi, e che non si tratta di una mera esigenza di<br />
rispetto delle normative ambientali; la qualità del prodotto e le prestazioni, strutturali ed<br />
estetiche, testimoniano la superiorità delle nuove tecnologie. La direzione è segnata e