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RESIPOLINO n. 5

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Rozzano, febbraio 2008<br />

“ “<br />

ino<br />

Comunicazioni dedicate all’industria dei compositi, per la divulgazione tecnica e commerciale<br />

www.resipol.com - resipolino@resipol.com<br />

IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MODELLO<br />

Al SEATEC di Carrara – e di questa rassegna troverete un ampio reportage nelle pagine<br />

interne – si è consolidata la tendenza che ha caratterizzato tutte le più importanti<br />

esposizioni riguardanti i compositi e la nautica: le aziende che propongono soluzioni per<br />

costruire, rapidamente ed efficacemente, i modelli e i pre-stampi, godono dell’attenzione<br />

dei visitatori. D’altra parte, mai come oggi lo spazio temporale che separa l’ideazione del<br />

prodotto dalla sua realizzazione deve essere contenuto e ottimizzato. Fino a qualche<br />

anno fa non si poteva prescindere dai modellisti che con le loro lime sgrossavano il legno<br />

dei master, o dai maestri d’ascia che a colpi di seste e ordinate generavano, con<br />

settimane e mesi di lavoro, i prototipi delle barche. Oggi si lavora CAD-CAM e le soluzioni<br />

e le proposte per generare i modelli si sono moltiplicate, tanto da permettere la<br />

realizzazione diretta di prestampi ormai in grado di sopportare la produzione di<br />

numerose unità. Quello del tooling è un settore tecnicamente evoluto, che si pone al<br />

servizio di un’industria dinamica ed innovativa come quella dei compositi, e che con essa<br />

si integra e si completa. Per questo il resipolino ha allargato il suo raggio d’azione e da<br />

oggi arriverà anche nei laboratori di molti modellisti, e progettisti, perché il buongiorno si<br />

vede dal modello.<br />

OCV - OWENS CORNING VETROTEX<br />

- La fusione dei due storici antagonisti ha generato un colosso:<br />

dinamico e interamente votato alla produzione dei rinforzi in vetro .<br />

Dal matrimonio fra l’americana OWENS<br />

CORNING (Toledo - Ohio ) e la Vetrotex<br />

(Società del gruppo Saint Gobain) è nata:<br />

OWENS CORNING VETROTEX, OCV.<br />

La prima Italiana si è avuta a Carrara al<br />

SEATEC ed ha generato davvero molta<br />

curiosità, tanto che vien da chiedersi<br />

quanta ne susciterà all’imminente JEC (2,<br />

3 e 4 aprile, a Parigi). Nello stand a<br />

Carrara (foto a lato) gli operatori del<br />

settore hanno fatto conoscenza con la<br />

squadra italiana di OCV, capitanata dal<br />

Dottor Andrea Brucato ed hanno preso<br />

visione della gamma che propone – per<br />

tutti i settori delle materie plastiche<br />

rinforzate – i vetri più prestazionali.<br />

Lo stand OCV OWENS CORNING<br />

VETROTEX , al SEATEC2008, di Carrara<br />

Per l’Italia il quartier generale è lo storico<br />

stabilimento di Besana Brianza, dove si


producono il notissimo UNIFILO, i roving<br />

da ondulati e quelli per i filati. L’altra<br />

fabbrica Italiana di OCV è quella di Vado<br />

Ligure, che produce veli di vetro e<br />

chopped strands per termoplastici e<br />

termoindurenti. Gli altri stabilimenti<br />

Europei del gruppo con sede a Bruxelles<br />

sono in: Spagna, Francia, Germania,<br />

Olanda, Inghilterra, Repubblica Ceca.<br />

Dunque un vero colosso, leader mondiale<br />

per la produzione dei rinforzi vetrosi, con<br />

laboratori, centri di sperimentazione e<br />

ricerca, impianti logistici e una capillare<br />

organizzazione di rivenditori. In<br />

occasione del SEATEC la OCV ha fatto<br />

le cose in grande e, nell’area dimostrativa<br />

di ASSOCOMPOSITI ha presentato uno<br />

studio realizzato dai suoi tecnici (l’Ing.<br />

Stefano Millefiorini, il Dr. Massimo<br />

Colombo ed il Sig. Maurizio Piccolo)<br />

che ha documentato il livello e la qualità<br />

dei rinforzi destinati allo stampaggio<br />

RTM-L. Con questo lavoro si è dimostrato<br />

come siano possibili produzioni in RTM-L<br />

di manufatti trasparenti oppure, e questa<br />

è davvero un’importante ’innovazione,<br />

resistenti al fuoco.<br />

Massimo Colombo, Andrea Brucato,<br />

Stefano Millefiorini e Maurizio Piccolo:<br />

il poker italiano di OCV è servito.<br />

Il resipolino ha già predisposto, per la<br />

prossima uscita, un articolo dedicato a<br />

questa presentazione, con tabelle,<br />

fotografie e il testo della relazione.<br />

Non mancheranno certo le occasioni per<br />

appuntare l’attenzione sulle attività,<br />

nazionali ed internazionali, di OCV ed a<br />

chi volesse aggiornarsi in tempo reale, e<br />

verificare la gamma dei rinforzi proposti,<br />

consigliamo di consultare il sito web.<br />

Per informazioni: www.owenscorning.com<br />

STAMPI PER LA TECNOLOGIA RTM<br />

DEI MATERIALI COMPOSITI<br />

Analisi e sviluppo della metodologia di condizionamento termico<br />

Questo articolo ci è stato inviato da un<br />

nostro apprezzatissimo lettore,<br />

l’ingegner Marco GIANNONI, e<br />

volentieri lo pubblichiamo.<br />

La diffusione dei materiali compositi non<br />

ha ancora raggiunto un livello tale da<br />

poter avere commesse e richieste di<br />

produzioni in grande serie, come avviene<br />

per i metalli. Questo minor numero di<br />

richieste porta le Società del settore a<br />

dover investire nella ricerca per trovare<br />

tecnologie che riducano i costi fissi e di<br />

gestione. La Resin Transfer Molding si<br />

inserisce proprio in questo contesto,<br />

utilizzando stampi riscaldati ed iniezione<br />

di resina in pressione per ovviare agli<br />

enormi costi che comporta l’utilizzo<br />

dell’autoclave, sia in termini direttamente<br />

economici che in termini tempistici.<br />

All’interno dell’RTM si può fare un<br />

ulteriore passo verso l’economicizzazione<br />

della produzione.


Gli stampi utilizzati fino ad oggi sono<br />

principalmente metallici, per la maggior<br />

parte in acciaio, che garantiscono<br />

un’eccellente finitura superficiale e<br />

precisione del pezzo da produrre oltre ad<br />

un’ottima durata. Inoltre sono facilmente<br />

riscaldabili avendo un’elevata<br />

conducibilità termica. Di contro però si<br />

hanno gli elevati costi di produzione, che<br />

si scontrano spesso col limitato numero di<br />

pezzi da produrre richiesto dalle<br />

commesse. In questo lavoro si è deciso<br />

quindi di analizzare il comportamento di<br />

uno stampo in materiale composito, il<br />

quale presenta costi di lavorazione<br />

decisamente inferiori a discapito della vita<br />

utile dello stampo e della bassa<br />

conducibilità termica. Per ottimizzare i<br />

costi di riscaldamento, si è studiato<br />

l’inserimento di resistenze termiche<br />

all’interno dello stampo, per ovviare al<br />

deficit di conducibilità con quelli metallici.<br />

Lo stampo delle due selle (per gentile<br />

concessione di Lamiflex SpA)<br />

Le prove termiche sono state effettuate<br />

su due differenti provini, entrambi a base<br />

di vetro e resina epossidica. In uno dei<br />

due la resina (EL-2204) è stata miscelata<br />

con un 30% di alluminio in polvere, per<br />

cercare di aumentarne la conducibilità.<br />

Durante la laminazione sono state inserite<br />

le resistenze termiche a serpentina, per<br />

emulare al meglio una superficie<br />

riscaldante. Dopo la fase di laminazione è<br />

stata fondamentale la raccolta dati<br />

effettuata in laboratorio. Le prove svolte<br />

sono servite a valutare la realizzabilità<br />

dello stampo per geometrie anche più<br />

complesse del prototipo utilizzato,<br />

l’eventuale deformabilità in seguito<br />

all’inserimento dei cavi, la finitura<br />

superficiale e soprattutto la rampa termica<br />

per la determinazione della conducibilità.<br />

L’analisi dei dati raccolti ha fornito<br />

indicazioni importanti per il prosieguo del<br />

lavoro: la disposizione delle resistenze è<br />

facilmente gestibile, anche per geometrie<br />

più complicate; considerate le piccole<br />

pressioni in gioco lo stampo non presenta<br />

deformazioni meccaniche derivanti<br />

dall’inserimento dei cavi; il problema<br />

principale riguarda la finitura superficiale:<br />

la tensione di alimentazione, se troppo<br />

elevata, raggiungerà potenze tali da far<br />

superare al cavo della resistenza la<br />

temperatura limite della resina (130° C),<br />

portando a deformazioni locali che<br />

andranno a rigare la superficie; infine per<br />

quanto riguarda la rampa termica, i<br />

risultati sono ottimi: il calcolo della<br />

conducibilità è implicito e piuttosto<br />

difficoltoso, ma porta a rilevare un<br />

aumento del 20% della stessa nel<br />

prototipo caricato con alluminio in<br />

polvere.<br />

La strada che si è deciso di intraprendere<br />

è stata quindi la realizzazione del<br />

riscaldamento con resistenze termiche di<br />

una tavola a base di resina epossidica<br />

lavorabile con macchine a controllo<br />

numerico. Nota la conducibilità termica<br />

della tavola, si sono calcolati i tempi<br />

necessari al riscaldamento della<br />

superficie fino alla temperatura<br />

desiderata, con una potenza (quindi una<br />

tensione di alimentazione) tale da non<br />

superare localmente la temperatura limite<br />

della resina.<br />

Per avere un riscontro diretto sulle<br />

differenze tra stampo metallico e stampo<br />

in composito, si è applicato lo studio ad<br />

una commessa già presente in Lamiflex e


fino ad ora realizzata con stampo in<br />

acciaio, ossia la produzione di selle di<br />

biciclette da corsa per una delle più<br />

importanti società italiane del settore.<br />

Questo per valutare rapidamente la<br />

differenza tra costi di produzione e costi<br />

di gestione dei due. Si è quindi valutata la<br />

potenza necessaria per il riscaldamento<br />

dello stampo senza che le resistenze<br />

superassero la temperatura limite della<br />

resina della tavola e sono stati calcolati i<br />

tempi necessari. La superficie superiore<br />

di stampo e controstampo è stata lavorata<br />

con macchine a controllo numerico con le<br />

matematiche necessarie ad ottenere la<br />

figura voluta e successivamente è stata<br />

trattata con cleaner, sealer e distaccante<br />

per ottimizzare la finitura superficiale.<br />

Le selle stampate con gli stampi termo<br />

riscaldati (per gentile concessione di<br />

Laminflex SpA)<br />

Il “numero zero” ha dato risultati eccellenti<br />

dal punto di vista della finitura superficiale<br />

e dei tempi necessari. Il riscaldamento<br />

funziona ottimamente. Si sono quindi<br />

migliorati dettagli come pressione di<br />

ingresso e spessore della guarnizione.<br />

L’ultimo passo è consistito nel valutare e<br />

confrontare i costi necessari alla<br />

produzione di una serie con i due stampi,<br />

acciaio e composito, determinando il<br />

break-even point. Per quanto riguarda i<br />

costi, si deve considerare che per la<br />

movimentazione degli stampi in acciaio<br />

sono necessarie presse idrauliche che<br />

incidono notevolmente sul costo totale,<br />

mentre per gli stampi in composito non<br />

sono necessarie in quanto risultano<br />

essere molto più leggeri e quindi trattabili<br />

manualmente. Considerando una pressa<br />

di medie dimensioni con un<br />

ammortamento di cinque anni e valutando<br />

l’incidenza sulla produzione di ogni<br />

singola stampata, si è determinato il<br />

break-even point dopo 1100 stampate,<br />

corrispondenti a 2200 selle. Per<br />

commesse inferiori a tale numero di pezzi<br />

lo stampo in composito risulterà essere<br />

più conveniente, mentre per commesse<br />

superiori risulterà ancora vantaggioso lo<br />

stampo in acciaio. I risultati ottenuti sono<br />

stati ottimi, sia dal punto di vista<br />

realizzativo che dal punto di vista<br />

qualitativo. Infine, per quanto riguarda il<br />

campo economico, le commesse in<br />

determinati settori sono generalmente<br />

molto inferiori, rendendo quindi efficiente<br />

lo stampo progettato in confronto ad uno<br />

stampo in acciaio utile in commesse<br />

numericamente molto superiori.<br />

SORIN DISTACCANTI INTERNI DISTACCANTI ESTERNI SOREX<br />

PRODOTTI TRATTAMENTO STAMPI<br />

AXSOREXDT68MIITO61SOREXSFMIITOTPSORXHWSORIIN<br />

918SOREXSU12SCSORIIN900SORIIN500PULIISOL9SORIIN5<br />

2IIPWIILAXSOREXDT68MIITO61SOREXSFMIITOTPSORXHW<br />

ORIIN52IIPWIILAXSOREXDT68MIITO61SOREXSFMIITOTPSO<br />

SOL9SORIIN52IIPWIILAXSOREXDT68MIITO61SOREXSFMIIT<br />

AXSOREXDT68MIITO61SOREXSFMIITOTPSORXHWSORIIN<br />

DAIRAGO MI www.wiz it


Il SEATEC, rassegna internazionale di tecnologie e subfornitura per la cantieristica<br />

navale e da diporto, che nel 2008 è giunto alla sesta edizione, si è svolto a Carrara dal 7<br />

al 9 febbraio. Nel complesso dell’Ente Fiera di Carrara , su una superficie di 31.000 m 2<br />

suddivisi in tre padiglioni, ben 858 aziende, provenienti da tutto il mondo, hanno<br />

presentato le ultime novità delle loro proposte: dai materiali compositi alle tecnologie<br />

per il comparto nautico, dagli accessori agli impianti, dall’elettronica agli equipaggiamenti<br />

per la vela, dalle attrezzature per le aree portuali ai componenti di arredo.<br />

Nel primo giorno del salone, dopo la premiazione dei progetti vincitori del Millennium<br />

Yacht Design Award (MYDA) si sono svolte numerose iniziative. Particolare interesse<br />

ha suscitato la tre giorni di WORKSHOP organizzato da ASSOCOMPOSITI, avente per<br />

titolo: “Tecniche per la<br />

razionalizzazione produttiva<br />

dell’industria nautica”.<br />

I numerosi e qualificati visitatori che<br />

hanno assistito alle relazioni<br />

tecniche (foto a lato) sono la<br />

tangibile testimonianza della<br />

validità dell’apprezzata iniziativa,<br />

magistralmente organizzata dal<br />

Professor Roberto FRASSINE e<br />

gestita dal Professor Andrea<br />

RATTI; a loro esprimiamo tutta la<br />

nostra ammirazione per l’eccellente<br />

lavoro . A questo punto, colto da<br />

Un pubblico attento e competente, assiste attacco di vertigine autoreferenziale,<br />

alla relazione OCV sullo stampaggio RTM-L il resipolino parlerà di se, celebrando<br />

la sua prima volta al SEATEC. Nella sua sede naturale, lo stand della resipol, eravamo<br />

presenti col nostro TOTEM. Molti lettori hanno manifestato il timore di essere stati esclusi<br />

dall’invio, avendo ricevuto l’ultima copia nello scorso mese di settembre. Abbiamo<br />

rassicurato tutti; quello è stato l’ultimo resipolino prima di questo. Il nostro giornalino si<br />

pubblica quando abbiamo qualcosa da dire, senza una periodicità fissa e garantita, ma<br />

non abbiamo nessuna intenzione di ridurre la nostra tiratura che, ormai prossima alle<br />

1.000 copie, integra le numerose richieste di nuovi invii che proprio al SEATEC ci hanno<br />

gratificato, spronandoci ad una maggiore dedizione.<br />

E in questo compito … il resipolino conta su di Voi.<br />

Nella pagina seguente alcune foto dal SEATEC, tutte di amici del resipolino


SEATEC 2008<br />

… una carrellata di fotografie<br />

Lo<br />

Lo stand AEROVAC, presidiato<br />

dalla Office Manager Bindi Fenn<br />

Emanuele Borriero, Luca Mori, Andrea Arnetoli e<br />

Paolo Budi, i rappresentanti della POLYNT SpA<br />

Lo stand resipol<br />

Lo stand FORME, con Paolo Gori e<br />

Cecilia Pagliardini assistente commerciale<br />

Lo stand LAMIFLEX SpA<br />

Lo stend SIKA, con la presentazione delle<br />

I DORIA, dinastia del GRP Italiano (TDF) paste BIRESIN e delle tavole SIKABLOCK<br />

… e arrivederci al SEATEC 2009


Nel Nostro Orto, in EUROPA & nel MONDO<br />

- JEC Giornate Europee dei Compositi. La più importante e qualificata<br />

manifestazione europea dei COMPOSITI, si terrà il prossimo mese di Aprile, nei<br />

giorni 1, 2 e 3, nell’area del Parco delle Esposizioni a Porte de Versailles (Halles<br />

1.1 – 1.2 e 1.3). Sarà la 43 a edizione!<br />

- Strana coincidenza quella che vede negli stessi giorni (1, 2 e 3 aprile) l’edizione<br />

2008 del techtextil NORTH AMERICA, ad Atlanta (Georgia USA). La competizione,<br />

anche fra gli organizzatori di fiere tecniche, si è globalizzata … e incattivita.<br />

- FANO YACHT FESTIVAL 2008, Il Salone Nautico dell’Adriatico, giunto alla IV<br />

edizione, organizzato dal Consorzio Navale Marchigiano, si terrà dal 17 al 21<br />

aprile 2008, ben 10 giorni prima rispetto al tradizionale calendario, al fine di favorire<br />

le esigenze del mercato in un periodo ideale per presentare e provare gli ultimi<br />

modelli e le novità del mondo della nautica.<br />

- JEC ASIA E siccome il mercato è globale, il JEC si replica; a Singapore nei giorni<br />

22, 23 e 24 ottobre 2008. Una chiara dimostrazione che i giganti orientali crescono<br />

ad un ritmo vertiginoso e che l’integrazione può essere una risorsa.<br />

- Lo Stabilimento di Niepolomice, della POLYNT SpA sorto nel 2006 per la<br />

produzione di BMC e TMC (per 6.000 tonnellate annue), non è rimasto a lungo<br />

l’ultimo sviluppo della politica di crescita del gruppo di SCANZOROSCIATE (BG).<br />

Nel 2007 la POLYNT SpA ha acquistato la Società Chemical Industrial Park, di<br />

Changzhou CHINA, dove - con 120 dipendenti, su una superficie di oltre 65.000<br />

m 2 - produce Anidride Trimellitica.<br />

- INNOVACTION 2008, dal 14 al17 febbraio, alla fiera di Udine, ha presentato le<br />

innovazioni e le tecnologie del futuro. I visitatori, nel padiglione 6, hanno potuto<br />

sperimentare e toccare con mano le innovazioni e le tecnologie della casa del<br />

futuro, l’abitazione domotica. Interessante anche la sezione dedicata al design, con<br />

ampio spazio ai materiali compositi.<br />

- DCPD per INFUSIONE La POLYNT SpA, completando il pacchetto di resine<br />

proposte per l’infusione – tecnologia nella quale vanta notevolissima esperienza -<br />

ha messo a punto la DISTITRON I 110 S ortoftalica DCPD preaccelerata. Questa<br />

resina, che ha un gel time di 80 minuti (con 1,5% P200 a 20°C) ha una<br />

temperatura di distorsione al calore di 88°C.<br />

- XV Edizione di RESTAURO: dal 2 al 5 aprile il quartiere fieristico di Ferrara<br />

ospiterà “Restauro – Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni<br />

Culturali ed Ambientali” la prima e unica rassegna in Italia interamente dedicata al<br />

Restauro.<br />

- Emanuele Borriero Direttore Commerciale per le poliesteri di POLYNT SpA, è<br />

stato promosso alla direzione delle attività commerciali dello stabilimento di<br />

POLYNT a Niepolomice (Polonia). Il resipolino è certo che saprà far bene anche<br />

lì, e gli formula i migliori auguri, … ma già ci manca.


sikaresipolfuchssikaresipolfuchs<br />

Una integrazione utile e doverosa, con un impegno preciso:<br />

Assistenza Tecnica, completezza di gamma, servizio, rapidità<br />

Dell’accordo fra SIKA e resipol potrete leggere nell’articolo a seguire, nel quale si<br />

ribadirà che dal 21 Dicembre 2007 la struttura operativa di resipol srl si è potenziata con<br />

l’ingresso di un nucleo di professionisti (otto persone fra tecnici, commerciali, assistenti<br />

vendite e magazzinieri) che da anni operano nel settore modelli e stampi, tutti provenienti<br />

dalla notissima Società FUCHS SpA, che dal 1931, per 77 anni è stato un attore,<br />

importante e fondamentale, di questo settore. Le<br />

resine, le tavole e le paste da modellazione che,<br />

a seguito di questo accordo, la nostra<br />

organizzazione propone ai propri Clienti sono<br />

naturalmente formulate e prodotte da SIKA, e<br />

unitamente a queste, a completare la gamma, ci<br />

sono le migliaia di articoli che compongono il<br />

catalogo delle attrezzature da tooling: lime,<br />

frese, punte, bulini, strumenti di misura, carte<br />

abrasive, sgorbie, filtri, punzoni; letteralmente Il famoso marchio della FUCHS SpA<br />

migliaia e migliaia di referenze, che stiamo raccogliendo in un catalogo fotografico (la<br />

copertina nella foto sotto) che metteremo a disposizione dei nostri Clienti. Ci occuperemo<br />

anche di divulgazione, organizzando workshop e redigendo manuali, e di formazione con<br />

un servizio di Assitenza Tecnica totalmente dedicato al tooling.<br />

Ma non è di questo che vogliamo scrivere adesso; questo numero del resipolino<br />

vogliamo usarlo per affrontare un argomento poco conosciuto e a volte sottovalutato,<br />

vogliamo insomma parlare di cosa si intenda quando ci si<br />

riferisce al tooling. Per tooling intendiamo tutto ciò che, a<br />

partire da un’idea si sviluppa via via, fino a diventare un<br />

oggetto finito, pronto per essere prodotto e venduto. In<br />

realtà, tutto ciò che ci circonda quotidianamente nasce<br />

inizialmente da una visione prettamente estetica delle cose.<br />

E’ questo il mondo che vede agire i designers, professionisti<br />

che con il loro lavoro sono in grado di rendere piacevole,<br />

accattivante, desiderabile un oggetto. L’importanza del<br />

lavoro di questi progettisti è tale perché con la loro inventiva<br />

e le loro capacità possono determinare il successo sul<br />

mercato. Se volessimo immaginare il percorso di un fiume,<br />

immaginando per similitudine che il suo scorrere rappresenti<br />

il susseguirsi dei processi che coinvolgono il settore modelli<br />

La copertina del catalogo e stampi, allora il designer è la fonte di questo fiume.<br />

Lo studio teorico dell’oggetto che spesso coinvolge la realtà virtuale, a questo punto<br />

prende forma e questo percorso ci porta nel mondo della modelleria e, per definizione,<br />

nell’arte di plasmare la materia.


A questo punto, spesso dalla collaborazione fra il modellista ed il suo fornitore, nascono i<br />

presupposti per scegliere i materiali e – di conseguenza - le soluzioni tecniche per<br />

lavorarli. Il ventaglio delle possibilità porta a diversificazioni, in funzione delle differenti<br />

finalità. Il modello fisico potrebbe allora essere realizzato partendo, ad esempio, dalla<br />

modellazione di tavole lavorabili - blocchi di materiale plastico espanso (la foto a lato) -<br />

con l’asportazione di truciolo per fresatura a CNC. Con la stessa tecnica di scolpitura<br />

della superficie, un'altra soluzione - prediletta<br />

nel settore nautico per la facilità con la quale si<br />

possono produrre modelli di grandi dimensioni,<br />

per la rapidità e l’economicità con la quale si<br />

genera il manichino - è quella di rivestire la<br />

superficie di una sagoma già molto definita<br />

nelle dimensioni, con una pasta bi componente<br />

che possa poi essere facilmente fresata,<br />

levigata, verniciata.<br />

- Generalmente, almeno nel settore<br />

automobilistico, questa fase porta al modello di<br />

Modello di Stile in BIRESIN SIKA stile, che è il simulacro del prodotto definitivo<br />

esteticamente perfetto anche se tutt’altro che funzionale. Una volta approvato il progetto,<br />

si passa alla fase di sviluppo prototipale dove normalmente si impiegano resine con<br />

caratteristiche simili ai prodotti previsti per la produzione. I prototipi possono essere<br />

esclusivamente estetici, come ad esempio un carter statico di copertura di<br />

un’apparecchiatura, oppure funzionanti come, ad esempio, le alette del rotore di una<br />

pompa che vengono inevitabilmente sollecitate dal passaggio dei fluidi; o di una plancia<br />

di vettura che per alcuni mesi viaggerà su strada in attesa delle verifiche tecniche.<br />

Siamo ora giunti al delta del nostro fiume.<br />

Dallo stile in poi possiamo contare su una enorme scelta di materiali, in funzione di tanti<br />

obiettivi. A volte, per esempio, accade che un determinato progetto preveda bassi<br />

numeri a livello di produzione. Il mondo delle resine per tooling consente di poter<br />

realizzare in modo economico e rapidamente stampi per termoformatura, stampi per<br />

iniezione di poliuretano o stampi per produrre manufatti in stratificati vetroresina, con le<br />

più conosciute tecniche e con altre tecnologie orientate alla duplicazione di pezzi non<br />

destinati alle grandi tirature.<br />

Una attenta scelta nella gamma SIKA dei prodotti dedicati ai modelli e stampi evidenzierà<br />

chiaramente la vastità dei campi di applicazione coinvolti e delle relative tecniche<br />

applicative. E’ ovviamente impossibile, in poche righe, approfondire tecnicamente le varie<br />

soluzioni offerte da una gamma così completa, ma non mancheranno le occasioni nei<br />

prossimi numeri del resipolino che, è una promessa, d’ora in poi avrà sempre uno<br />

spazio per affrontare argomenti specifici del mondo del tooling.<br />

A coloro che invece, fin da subito, vorrebbero saperne di più possiamo inviare il poster<br />

dei sistemi tooling di SIKA, una guida utile e facilmente consultabile, che invieremo a tutti<br />

coloro che ne faranno richiesta.<br />

Basterà inviare un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica del resipolino:<br />

resipolino@resipol.com.


I catalizzatori italiani, per tutte le migliori resine poliesteri<br />

Leggiuno VA www.promox.eu<br />

P200, P200S, P203, P200 P215, P250, P600, P300,<br />

P202, P201, P300, P401 inibitori, promotori, ritardanti<br />

SIKA ITALIA SpA e il Tooling<br />

Da Fabio GAIONI, responsabile commerciale per il settore tooling di<br />

Sika Italia Spa, riceviamo questo articolo, che volentieri pubblichiamo.<br />

Il 1° Gennaio è stato siglato un accordo<br />

fra la Sika Italia S.p.A. e resipol srl per<br />

la distribuzione dei prodotti Tooling. Con<br />

questo accordo prende il via una<br />

importante cooperazione fra due società<br />

di prestigio.<br />

Fondata nel 1910, Sika è una società<br />

indipendente oggigiorno presente in più<br />

di 80 paesi grazie ad una fitta rete di sedi<br />

locali, e da 76 anni è presente anche sul<br />

territorio italiano.<br />

Sika opera nel settore dei prodotti chimici<br />

specializzati ed indirizza i propri prodotti<br />

ad un target ben definito, collaborando<br />

attivamente con i propri clienti nel<br />

mercato dell’Edilizia e dell’Industria. Nello<br />

specifico, la Business Unit Industria si<br />

compone di sei differenti Customer<br />

Gruop: Marine, Automotive Aftermarket,<br />

OES, Transportation, Appliance &<br />

Component e Tooling.<br />

Da alcuni anni con successo infatti, Sika<br />

è presente nel settore Tooling con la<br />

produzione di prodotti per la realizzazione<br />

di modelli, prototipi, stampi e materiali<br />

compositi.<br />

A caratterizzare l’azienda è la<br />

compresenza di tradizione ed<br />

innovazione, come pure il desiderio di<br />

raggiungere aree sempre più nuove e di<br />

eccellere in ogni attività. Tutto ciò implica,<br />

a sua volta, lo sviluppo di tecnologie<br />

avanzate. Di fatti dopo quasi 100 anni di<br />

attività, Sika è ancora leader nel campo<br />

dell’innovazione tecnologica.<br />

La società resipol nasce nel 1987 per<br />

iniziativa di un gruppo di soci con<br />

esperienza pluriennale maturata nel<br />

settore compositi. La crescita con<br />

continuità nel mercato e l’ampliamento<br />

delle collaborazioni con ulteriori marchi<br />

prestigiosi, ha fatto si che resipol sia<br />

oggi una realtà Italiana tra le più<br />

importanti nell’ambito della distribuzione<br />

di prodotti e tecnologie dei materiali<br />

compositi. Nel corso dell’anno 2000<br />

resipol viene incorporata alla società<br />

Gazechim consolidando in tal modo la<br />

propria struttura finanziaria ed operativa.<br />

L’accordo Sika – resipol rappresenta<br />

una novità di grande impatto sul mercato<br />

poiché il recente connubio produce nuovi<br />

ed interessanti punti di forza.<br />

Vediamo quali:<br />

• Qualità dei prodotti<br />

• Innovazione continua<br />

• Servizio di Assistenza<br />

• Logistica efficace<br />

• Presenza sul territorio<br />

• Attenzione per l’ambiente<br />

Qualità del prodotto: La Qualità è il<br />

risultato della grande attenzione nel


lavoro fino al più piccolo dettaglio. Dallo<br />

sviluppo del prodotto, alla sua<br />

preparazione, fino alla sua distribuzione<br />

in tutto il mondo viene data la massima<br />

attenzione e precisione. Il servizio<br />

resipol assicura anche l’ultimo anello di<br />

questa importante catena.<br />

Innovazione: Con oltre 700 scienziati,<br />

Sika sviluppa soluzioni personalizzate<br />

per i propri clienti.<br />

Infatti molti dei prodotti Sika nascono<br />

dalla stretta cooperazione con i clienti<br />

chiave. Il Servizio Tecnico e la Ricerca e<br />

Sviluppo sono ubicati nello stesso sito in<br />

modo da far collimare le esigenze dei<br />

clienti con i nuovi progetti di sviluppo. I<br />

servizi di Assistenza tecnica di resipol e<br />

Sika sono vicini al cliente ed attenti alle<br />

sue esigenze garantendo una grande<br />

facilità di impiego dei prodotti.<br />

Applicazione sul blocco d’espanso<br />

della pasta BIRESIN estrusa.<br />

Servizio di Assistenza: La soluzione è il<br />

risultato di una serie di componenti, in un<br />

team fatto di specialisti, i progetti<br />

importanti possono essere portati con<br />

successo alla conclusione. Il punto<br />

cruciale è che siano scelti i giusti prodotti<br />

e che sia fornita una corretta assistenza<br />

tecnica.<br />

La co-progettazione fra fornitore e cliente<br />

rappresenta il punto fondamentale per<br />

ridurre il Time to Market ed i costi di<br />

produzione.<br />

Particolare dell’utensile che asporta la<br />

pasta BIRESIN polimerizzata.<br />

Logistica Efficace: resipol, attraverso i<br />

suoi due depositi di Modena e<br />

Casalpusterlengo nonché grazie<br />

all’utilizzo di corrieri veloci, consente<br />

l’arrivo puntuale della merce. La qualità<br />

del servizio è un punto cardine del<br />

processo globale che va dalla produzione<br />

sino alla consegna al cliente.<br />

Presenza sul territorio: La rete di<br />

vendita resipol unitamente ai tecnici Sika<br />

garantisce assistenza tecnica e<br />

commerciale su tutto il territorio.<br />

L’obiettivo principale è la corretta<br />

comprensione delle esigenze del cliente<br />

e la proposta non solo di un prodotto, ma<br />

di una tecnologia vincente.<br />

Modello di coperta realizzata con pasta<br />

BIRESIN SIKA e fresatura CAD-CAM.<br />

Attenzione per l’ambiente: l’azione<br />

prevede l’introduzione di prodotti non<br />

dannosi per l’ambiente preparati con<br />

processi non invasivi che evitino<br />

l’inquinamento. I tecnici Sika in accordo


con le esigenze di processo dei clienti<br />

sviluppano soluzioni che possono<br />

consentire un luogo di lavoro senza<br />

emissioni di sostanze dannose.<br />

Con questa nuova organizzazione Sika e<br />

resipol propongono soluzioni efficaci per<br />

la modellazione, la realizzazione di<br />

stampi in resina o con l’utilizzo di tavole<br />

lavorabili, la prototipazione e la<br />

produzione di materiali compositi con<br />

resine avanzate.<br />

Il passaggio a questa nuova realtà ha<br />

provocato indubbiamente un disagio<br />

dovuto alla riorganizzazione e alla<br />

“taratura” del Sistema. Tutto il personale<br />

della nuova organizzazione Sika –<br />

resipol sta lavorando per rendere<br />

ottimale il servizio. I risultati sin ora<br />

ottenuti sono già apprezzati da tutti i<br />

clienti, ed assicurano una svolta positiva<br />

nel mercato della modellazione e dei<br />

materiali compositi.<br />

Per maggiori informazioni: www.sika.it<br />

Si rafforza la politica dei consolidamenti e della globalizzazione.<br />

Esperienze, strutture e Know out posti al servizio dei Clienti<br />

All’inizio dello scorso mese di gennaio, abbiamo ufficialmente appreso la notizia, per<br />

mezzo di un Comunicato Ufficiale con il quale si è annunciato che: la Società Euromere<br />

è stata acquistata dalla Tool Works Inc. (ITW), società madre della ITW SparayCore. La<br />

missiva ci ha anche permesso di apprendere che ITW è un gruppo americano con un<br />

fatturato di 14,1 miliardi di dollari (oltre 10 miliardi di Euro), annoverata fra le prime 200<br />

Società degli Stati Uniti, con produzioni molto diversificate e con più di 90 anni di storia. Il<br />

gruppo ITW si compone di 750 Società, gestite in modo decentralizzato, in 49 paesi nel<br />

mondo ed occupa globalmente più di 55.000<br />

dipendenti. Euromere si è unita alle altre<br />

Società europee del gruppo, divenute ormai più<br />

di 50, e coopera con la Società ITW<br />

SprayCore, azienda con sede, da molti anni, in<br />

Florida USA. SprayCore opera nello stesso<br />

settore di attività di euromere, con una insieme<br />

di prodotti molto simili alla gamma FSP ® :<br />

materiali d’anima spruzzabili, Barrier Coat,<br />

antibolla per gli angoli, riempitivi strutturali a<br />

basso ritiro, paste per modelli e stampi.<br />

Le due Società hanno già iniziato l’attività di<br />

integrazione della gamma prodotti, e questa<br />

Fusti di FSP 1527, nel magazzino di verifica potrà certo generare importanti migliorie<br />

euromere a Chavagne en Pailler (FR) nei i processi produttivi.


SprayCore opera principalmente in America del Nord, quasi unicamente nel settore<br />

Nautico; per questo le sinergie di tecniche e geografiche hanno enormi potenzialità.<br />

Euromere e SprayCore mettono dunque in<br />

comune le loro conoscenze e le esperienze<br />

sviluppate nei diversi mercati, offrendole ai<br />

propri Clienti e partner, in tutto il mondo.<br />

Di recente, euromere ha presentato al mercato<br />

il nuovo mastice strutturale FSP 1528-3 che<br />

permette il riempimento degli angoli e delle<br />

cavità, anche per volumi molto importanti,<br />

senza ritiri, senza assorbimento d’acqua e con<br />

eccellenti prestazioni chimico fisiche.<br />

Questo prodotto sarà naturalmente disponibile<br />

anche per il mercato statunitense, dal quale<br />

giungeranno altre specialità, assolute novità per<br />

l’industria Europea. Primo fra tutti si vuol<br />

presentare, ai lettori del resipolino, il formulato<br />

poliestere che negli USA, da anni, ha<br />

soppiantato presso molti cantieri nautici, l’uso<br />

del compensato marino nella realizzazione<br />

degli specchi di poppa (TRANSOM).<br />

Questo prodotto, SprayCore 5000 Transom<br />

sarà disponibile fin dal prossimo aprile, dopo la<br />

presentazione al JEC 2008 nello stand<br />

euromereSprayCore e i nostri lettori possono<br />

fin d’ora richiedere la prenotazione per ricevere<br />

documentazioni tecniche e campionature<br />

dimostrative. La gamma dei prodotti<br />

SprayCore, formulati a base di resine<br />

poliesteri, si completa con materiali proposti per<br />

realizzare modelli per spruzzatura di paste<br />

fresabili, (Plug Building euromereSprayCore<br />

4500 HS), per ottenere superfici con l’aspetto<br />

del granito, per la riparazione degli stampi e<br />

con altre specialità che il resipolino avrà cura<br />

di presentare fin dalla prossima uscita.<br />

Per ulteriori informazioni: www.euromere.com<br />

Le prestazioni meccaniche dei tessuti, la leggerezza e le resistenze delle microsfere<br />

SPHERECORE SPEHERETX SPHERESKIN SPHEREAX SPHERESTRAND<br />

Feltri a spessore Stuoie volumizzate Print defender Biax voluminizzati Roving voluminizzati<br />

SPHERETEX GmbH ILDEN Germania soluzioni composite


LIL GLOSSARIO compositi e dintorni questa volta .. facciamo tredici i<br />

BINDER – E' l'agente chimico con il quale vengono trattate le fibre di vetro, roving, mat o<br />

preforme, per unire le fibre e rendere possibile l'uso, nelle fasi di laminazione o stampaggio.<br />

CARBONIO fibra di – E', fra quelle oggi disponibili, uno dei rinforzi più prestazionali. Si ottiene<br />

per ossidazione e pirolisi del poliacrilonitrile (PAN) o della pece o rayon, che riscaldati alla<br />

temperatura di circa 300°C in presenza di aria, ottenendo l'ossidazione e la rottura di molti<br />

legami idrogeno instauratisi nelle catene polimeriche. Il prodotto dell'ossidazione viene posto in<br />

una fornace e riscaldato a circa 2000°C, in atmosfera di gas inerte (per es: argon), ottenendoin<br />

tal modo un cambiamento radicale della struttura molecolare e la formazione di grafite.<br />

CENTRIFUGAZIONE – E' una tecnologia attraverso la quale i rinforzi vetrosi vengono posti<br />

all'interno di uno stampo che subisce una rotazione ad alta velocità. La resina inserita all'interno<br />

dello stampo impregna i rinforzi che seguono il profilo interno dello stampo per mezzo della<br />

forza centrifuga.<br />

DCPD – Sigla che sta ad indicare il diciclopentadiene, materia prima di base per la formulazione<br />

di resine comunemente usate a mano e spruzzo nei settore nautico, dei trasporti, per produrre<br />

manufatti industriali e negli stucchi da carrozzeria.<br />

LAMINAZIONE IN CONTINUO – Forme diverse di fibra di vetro (roving tagliato, mat filo<br />

continuo o altri) vengono impregnate con resina e contenute in una forma "sandwich" da film<br />

plastici. I laminati, piani o ondulati, vengono tirati per mezzo di rulli e la resina riscaldata per<br />

mezzo di forni.<br />

MILLED FIBER – Rinforzo di vetro con la consistenza di una polvere costituita da fibrette<br />

ottenute per macinazione. Impiegata per rinforzare mastici termo indurenti o per completare il<br />

rinforzo di matrici polimeriche termoplastiche .<br />

PREFORME – E' uno stadio intermedio del processo di stampaggio dove i rinforzi sono<br />

assemblati nella forma del pezzo da stampare. Comunemente usato il mat a filo continuo con<br />

possibile assistenza del vuoto e di un adesivo termoformabile.<br />

PREPREG – E' un abbreviazione che sta ad indicare delle fibre di rinforzo preimpregnate con<br />

resina, catalizzatore e pigmenti pronte per essere depositate sullo stampo. Normalmente per<br />

effettuarne lo stampaggio si richiedono pressioni e temperature importanti, con rapidi tempi di<br />

ciclo.<br />

PRINTING o PRINT THROUGH – Affioramento o visibilità delle fibre di vetro sulla parte<br />

superficiale dei manufatti. Questo effetto di marcatura del gel coat è determinato dal ritiro<br />

volumetrico della resina.<br />

PULTRUSIONE – Indica un processo produttivo in continuo a caldo per la produzione di profili<br />

lineari leggeri. Si avvale di rinforzi dedicati, per resistere alla sollecitazione del tiro di<br />

trascinamento, e impiega molti differenti tipi di resine, in funzioni delle prestazioni richieste dal<br />

“pultruso”.<br />

SIZING o APPRETTO – Trattamento fatto di prodotti vari (gelatine, oli, cere, altro) che viene<br />

effettuato sul filo elementare delle fibre di vetro al momento della loro formazione, per<br />

proteggere la superficie ed aiutare la manipolazione e la fabbricazione.<br />

STAMPAGGIO A CONTATTO – Termine con il quale si definiscono le lavorazioni a mano, rullo<br />

e pennello, ed a spruzzo nella produzione di vetroresine. Il termine si riferisce al contatto diretto<br />

richiesto da tutte queste pratiche nel momento in cui si deve realizzare l’operazione di rullatura,<br />

per sbollare lo stratificato e omogeneizzare la superficie.<br />

TACKYTAPE – Fettuccia costituita da materiali sintetici di consistenza gommosa, di<br />

elevatissima duttilità, malleabilità e appiccicosità. Si utilizzano per incollare i sacchi del vuoto<br />

allo stampo, fra loro e per sigillare le pieghe che si determinano sul bordo flangia, i raccordi e<br />

per riparare le eventuali perdite.


CHOMARAT<br />

ROVIFLOW ®<br />

ANCORA PIU’ PERMEABILI<br />

Con ROVIFLOW ® si definisce una gamma di rinforzi con elevato drenaggio interlaminare,<br />

particolarmente indicata per i processi di infusione.<br />

La nuova generazione dei ROVIFLOW ® si avvale della presenza di uno strato drenante in<br />

fibra poliestere (denominato NET 1) associato, secondo le specifiche necessità, ad un<br />

tessuto, un multi assiale, un UNIDIREZIONALE o ad un Chopped Strand Mat.<br />

ROVIFLOW ® e lo strato NET1<br />

Lo strato drenante NET1 è una maglia<br />

poliestere del peso di 110gr/m 2 . Ha la<br />

caratteristica di essere poco comprimibile<br />

sotto l’azione del vuoto (spessore di 0,7 mm<br />

dopo l’infusione), e la sua grande permeabilità<br />

assicura un rapido fluire della resina. In ultimo,<br />

l’eccellente deformabilità consente la rapida e<br />

precisa vestizione degli stampi.<br />

I vantaggi di ROVIFLOW ® NET1<br />

Il tessuto in un solo strato consente<br />

notevoli risparmi di tempo.<br />

Il suo impiego genera economia: non<br />

serve il peel ply ne la rete drenante<br />

esterne.<br />

Elevatissima permeabilità<br />

aumento dello spessore e dunque della<br />

rigidità (effetto trave).<br />

possibilità di adesivizzare il tessuto:<br />

risparmio di tempo nella deposizione<br />

verticali di strati numerosi.<br />

Stuoia +<br />

NET 1 +<br />

CSM +<br />

ROVIFLOW®<br />

Un solo<br />

PRODOTTO<br />

La gamma dei ROVIFLOW NET1 completa la proposta dei ROWIFLOW ® con MAT a<br />

fibra continua (CFM). Esistono diverse possibilità di combinazioni di ROVIFLOW ® :<br />

• NET1 con due superfici a MAT tagliati (CSM) oppure una sola<br />

• NET1 fra un tessuto e un MAT<br />

• NET1 fra due tessuti<br />

• NET1 accoppiato ad un ROVIPLY ®<br />

Per maggiori informazioni: www.chomarat.fr


LA SCHEDA TECNICA<br />

IMPIEGO<br />

Resine epossidiche. Poliestere. Acriliche. Fenoliche. Melamminiche. DAP. Termoplastici.<br />

CARATTERISTICHE<br />

Si tratta di un distaccante esterno liquido che evaporando a temperatura ambiente forma un film monomolecolare che<br />

aderisce sulle pareti degli stampi non presentando affinità per le resine.<br />

Questa adesione selettiva impedisce che il film venga trasferito sulla resina stampata; è perciò possibile effettuare numerosi<br />

stampaggi senza la necessità di ulteriori applicazioni di distaccante.<br />

Allo stesso tempo lo stampo non deve subire continui lavaggi.<br />

SOREX 52/IP non contiene siliconi e non interferisce con le successive operazioni di finitura che possono essere effettuate<br />

sulla parte stampata.<br />

SOREX 52/IP agisce come agente protettivo antiruggine sugli stampi metallici eliminando la necessità di speciali<br />

preparazioni quando devono rimanere immagazzinati a lungo.<br />

COMPOSIZIONE : dispersione fluorocarbonica in solventi volatili<br />

STATO FISICO : liquido COLORE : bianco<br />

SOLIDI : 5.0 % ca DENSITA' a 25 °C : 0,85 gr/ml ca<br />

VISCOSITA' a 25 °C : 55 mPa.s ca PUNTO D'INFIAMMABILITA' : 10 °C<br />

STABILITA' ALLO STOCCAGGIO : un anno.<br />

NOTE : disponibile anche nel tipo non infiammabile<br />

MODALITA' D'APPLICAZIONE<br />

Vedi sotto.<br />

Queste informazioni descrivono il prodotto in base alle ns. conoscenze reali. Non vanno comunque intese come garanzia<br />

assoluta e possono da noi essere mutate in qualunque momento senza preavviso.<br />

ISTRUZIONI PER L'IMPIEGO DEI DISTACCANTI ESTERNI<br />

La massima efficacia degli agenti di distacco WIZ si ottiene con stampi perfettamente levigati e puliti.<br />

Una volta che gli stampi sono in perfette condizioni, dopo l'applicazione del distaccante, non è più necessario lavarli tra le<br />

diverse applicazioni, essendo gli stessi puliti per l'uso.<br />

I distaccanti WIZ possono essere applicati su stampi caldi o freddi, a spruzzo, a tampone o a pennello.<br />

L'applicazione a spruzzo è preferibile in quanto più omogenea e più rapida da essiccare. Ottima è l’applicazione con il<br />

sistema airless.<br />

L'essiccazione si può rendere più rapida con aria calda.<br />

Agitare sempre prima dell'uso.<br />

1 - Pulire lo stampo con PULISOL-9 NT due volte.<br />

2 - Spruzzare una o due leggere patine di distaccante lasciando asciugare completamente tra un'applicazione e l'altra.<br />

Se si desidera un distacco lucido, lucidare ogni volta la superficie con un panno morbido.<br />

3 - Effettuare un primo stampaggio.<br />

4 - Senza lavare lo stampo applicare nuovamente il distaccante. Eventualmente lucidare.<br />

5 - Stampare in continuazione più volte fino a che il materiale stampato si stacca con maggiore difficoltà o si verifica<br />

perdita di lucentezza.<br />

6 - Ripetere l'operazione n° 4.<br />

7 - Ripetere le operazioni n° 5 e n° 6.<br />

Ogni successiva applicazione del distaccante aumenterà il numero degli stampaggi fino a raggiungere l'optimum di<br />

stampaggi per ogni applicazione. Questo optimum varierà a secondo del tipo di resina impiegato, del disegno dello<br />

stampo e delle sue condizioni. Con stampi porosi il primo distacco potrebbe non essere molto facile. E' necessario<br />

continuare alternando l'applicazione del distaccante al distacco del materiale fino ad arrivare alle condizioni ottimali<br />

di impiego del prodotto.


MVP ITALIA:LE MACCHINE, LE TECNICHE E<br />

LE SCELTE NELL’INDUSTRIA DEI COMPOSITI<br />

Non era difficile capire perché lo stand nel padiglione al SEATEC 2008 fosse uno dei più<br />

visitati; d’altra parte, il marchio: Magnum Venus Plastech, fra i più conosciuti nel mondo<br />

della Nautica Internazionale, e la cordialità e la competenza con le quali tecnici e<br />

commerciali della MVP Italia ricevevano i visitatori, si<br />

possono ben considerare una certificazione di qualità. Il<br />

resipolino, con la sua vocazione al tooling, sempre attento<br />

alle novità tecnologiche e alle migliorie dei processi di<br />

industrializzazione, ha intervistato Mauro Farnese (foto a<br />

lato ), AD della Società MVP Italia, per conoscere le ultime<br />

novità.<br />

D - Signor Farnese, come valuta, nel rapporto con il<br />

settore dei compositi, il comparto del tooling?<br />

R - Effettivamente, negli ultimi anni, si è assistito ad una<br />

crescita esponenziale dell’attrazione fra i due settori. I cantieri<br />

nautici di grandi dimensioni hanno tutti investito nel tooling<br />

(dal design alle attrezzature) per gestire rapidamente, ma anche per ragioni di segretezza<br />

e di marketing, la creazione dei nuovi modelli. Contemporaneamente i grandi costruttori<br />

di modelli, da sempre interamente assorbiti dall’industria automobilistica, si sono resi<br />

conto dell’enorme potenzialità del settore Nautico e della serietà e della competenza che<br />

questi richiedono e assicurano.<br />

D - Quali sono le proposte di MVP Italia che agevolano queste sinergie? R - La<br />

nostra unica competenza sono le macchine; per noi le diverse soluzioni “chimiche” sono<br />

una precisa scelta del Cliente. Il nostro compito è progettare e rendere disponibili le<br />

apparecchiature per i sistemi che i Clienti vogliono usare e quindi ci adoperiamo per<br />

soddisfare al meglio queste necessità. Per l’esperienza che abbiamo maturato è più<br />

importante usare correttamente quello che si è scelto, piuttosto che forzare a scegliere un<br />

sistema anzichè l’altro. D’altra parte i fornitori sono così qualificati che sarei davvero<br />

sorpreso di scoprire che un sistema non funziona perché non è stato ben studiato.<br />

Ovviamente esistono delle specificità, ma proprio per questo non si deve generalizzare.<br />

D – E fra questi “sistemi”, poliestere e poliuretanici, quale ritiene sia il vincente?<br />

R - Non è certo da MVP Italia che può giungere una risposta. Per la nostra esperienza i<br />

sistemi poliuretanici e quelli poliesteri sono collaudati e idonei, tanto quanto quelli<br />

epossidici. Certo ci sono differenze fra il dover costruire il modello di un Kayak e quello di<br />

uno Yacht da oltre 50 piedi. In questo senso le esperienze di ogni cantiere possono<br />

anche divergere; quello che conta però è il risultato finale.<br />

D - E come vede invece la competizione relativa ai processi di produzione dei<br />

compositi? R - Se stessimo parlando di una competizione sportiva allora dovrei dire che<br />

non dobbiamo confrontare campionati diversi. Il calcio non è la pallavolo, così produrre<br />

uno scafo ad infusione non è come fare sportelli in RTM-L. E’ certo che i regolamenti dei<br />

due sport spingono verso gli stampi chiusi, e che non si tratta di una mera esigenza di<br />

rispetto delle normative ambientali; la qualità del prodotto e le prestazioni, strutturali ed<br />

estetiche, testimoniano la superiorità delle nuove tecnologie. La direzione è segnata e


non vedo nessuna buona ragione per invertirla; piuttosto, in Italia abbiamo un gap<br />

importante da recuperare. Se è vero che la Nautica è una risorsa e che primeggiamo a<br />

livello internazionale, dobbiamo anche dire che molti altri settori sono stati superati di<br />

slancio da mercati emergenti; spesso per il più basso costo della manodopera, ma<br />

sovente anche per il ritardo nell’adeguarci alle nuove tecnologie. Gli impianti MVP Italia<br />

trovano applicazioni in tutti i settori della lavorazione del vetroresina (ndr: vedere come<br />

esempio la tabella qui sotto), e posso dirlo a ragion veduta in quanto ho un osservatorio<br />

privilegiato da cui valutare la situazione. La fase di stanca che caratterizza certi settori<br />

dei compositi, escluse ovviamente le eccellenze, quasi tutte – mi ripeto - riferibili alla<br />

Nautica d’alto segmento, si spiega proprio per l’arretratezza tecnologica. Confidare solo<br />

sulle conoscenze acquisite e sull’esperienza potrebbe rapidamente tramutarsi in un<br />

boomerang. Preparazione, innovazione, qualità, sono tutti fattori di specializzazione;<br />

costano, ma ripagano ampiamente!<br />

D – E per l’innovazione, cosa avete portato al SEATEC? R – La nostra proposta è<br />

costantemente aggiornata, dai nuovi impianti e dalle migliorie che apportiamo al parco<br />

esistente. Al SEATEC abbiamo presentato le nuove macchine, tutte rigorosamente a<br />

“normativa ATEX”; per INFUSIONE (30 kg/min), per i Barrier Coats, per PASTE per<br />

MODELLERIA, specificatamente progettate per soddisfare le richieste più esigenti; oltre<br />

che un nuovissimo concetto di pompe, le PATRIOT, concepite per ridurre al massimo la<br />

manutenzione (anche e soprattutto per resine caricate e gelcoats) e per aumentare in<br />

maniera decisiva la precisione del dosaggio del catalizzatore in fase di scambio della<br />

pompa! E per le macchine abitualmente conosciute abbiamo sviluppato nuovi ugelli a<br />

bassa emissione di stirolo, regolatori automatici del catalizzatore, dispositivi sofisticati di<br />

controllo dei flussi con blocco automatico dell’impianto, oltre che sistemi di autodiagnosi<br />

(che non permettono all’operatore di avviare la macchina qualora non vengono eseguite<br />

delle operazioni propedeutiche all’inizio della produzione); e non è mai finita!<br />

Dopo il SEATEC, subito al JEC, dove aspettiamo i nostri Clienti e dove contiamo anche<br />

di incontrare ancora il resipolino.


LE FOTO DI QUESTO NUMERO<br />

Componenti tecnici e d’arredo per la nautica e i trasporti, prodotti in RTM-L. Si noti la regolarità<br />

degli spessori, la qualità e la precisione dei dettagli.<br />

Per gentile concessione della Soc. Model Tecnic snc<br />

Rivarolo Canavese TO<br />

www.modeltechnic.com<br />

ed il commento:<br />

La Società MODEL TECNIC snc, da sempre attiva nel settore della termoformatura,<br />

negli ultimi anni si è specializzata nello stampaggio RTM-L di manufatti per la nautica di<br />

alta gamma. Con l’impiego dei ROVICORE CHOMARAT ed usando la resina orto ftalica<br />

POLYNT DISTITRON RL/429SV1,3, l’azienda di Rivarolo Canavese ha messo a punto<br />

un processo di stampaggio che gli consente di soddisfare le esigenze dei più qualificati<br />

attori della Nautica Italiana. Nelle foto si possono notare la qualità dello stampaggio e la<br />

cura dell’aspetto superficiale di questi manufatti, prodotti con gelcoat (bianco<br />

CV/28010200 POLYCOR CRAY VALLEY) omologato per uso nautico.


SENTITISSIMI RINGRAZIAMENTI<br />

Se possiamo veramente dirci soddisfatti della nostra partecipazione al SEATEC, è<br />

perche abbiamo avuto moltissimi visitatori. La loro permanenza nel nostro stand si spiega<br />

anche con la presenza di alcuni manufatti, tutti di eccellente qualità, che hanno catturato<br />

l’attenzione. Per questo dobbiamo ringraziare alcuni apprezzatissimi Clienti; ed il<br />

resipolino è onorato di poterli segnalare ai propri lettori:<br />

MAN PLAST di Sant Ilario d’Enza RE<br />

per le cornici, il lavandino e i pannelli stampati in RTM-L<br />

MODELLERIA C.P.C. Compositi srl di Modena<br />

per il modello fresato da tavole poliuretaniche<br />

MODEL TECNIC snc di Rivarolo Canavese<br />

per gli sportelli, i coperchi e la portiera d’auto in RTM-L<br />

MESAN snc di Fizzonasco Pieve Emanuele<br />

per lo stampo RTM-L e i pannelli sandwich, in vinilestere da stampi<br />

UN MOMENTO DI RELAX<br />

Questa volta, per motivi di spazio, non riusciamo a pubblicare l’abituale schema di parole<br />

crociate dedicati compositi. Non mancheremo di inserirlo nel prossimo.<br />

La soluzione del numero precedente:<br />

C O R E A P I V E C O<br />

A R X L E G G E R O<br />

L T A M A T E T E R E<br />

C O L L I M L R T S<br />

O C O L L A A C I D A<br />

P O L I M E R O O P<br />

V I O L A C A N T R E<br />

C L O R U R A T E A S<br />

P C D E R E S A<br />

P O S T I N D U R I T O<br />

Compositi per ridere (è una storia vera!)<br />

Anni fa, dovendo realizzare un contenitore per<br />

l’industria cerealicola e resistente al fuoco<br />

raccogliemmo, da un artigiano, una richiesta<br />

d’offerta per:<br />

- un gelco RISOFTALICO e molto tippossido,<br />

per non colare<br />

- una resina VINIFICA, per l’alimentarità ma<br />

AUTODISTINGUENTE, … quasi epossilica.<br />

- una lana di vetro grossa, legata a polvere<br />

- uno stucco rinforzato col miele di fibra.<br />

Scusandoci per tutti gli errori ed i refusi di cui anche questa volta siamo stati capaci, Vi<br />

diamo appuntamento per il prossimo numero del “resipolino”, che si prevede per l’inizio<br />

del prossimo mese di maggio. Il materiale che vorreste pubblicare dovrebbe pervenire al<br />

nostro indirizzo di posta elettronica: resipolino @ resipol.com entro, e non oltre, il giorno<br />

20 aprile 2008.<br />

“resipolino” stampato nel Febbraio 2008, su carta riciclata.

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