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Taccuino naturalista WWF - gECO attività ambientali

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Il taccuino<br />

del <strong>naturalista</strong><br />

Giornata delle Oasi <strong>WWF</strong> 2005


Tratto da Panda Junior n. 1-2/87<br />

Rielaborazione:<br />

Ufficio Educazione <strong>WWF</strong> Italia<br />

Aggiornamento dei testi:<br />

Antonio Bossi<br />

Disegni:<br />

Stefano Maugeri (copertina)<br />

Fulco Pratesi (pag. 8)<br />

Giuseppe Fadda (disegni taccuino)<br />

<strong>WWF</strong> Italia – Ufficio Educazione<br />

Via P. Orseolo 12, 20144 Milano<br />

Tel. 02/83133.251 fax 02/83133.202<br />

E-mail: educazione@wwf.it<br />

Sito internet: www.wwf.it/educazione<br />

2


Indice<br />

Presentazione per gli insegnanti 4<br />

Eccomi qua 7<br />

Suggerimenti per organizzare il taccuino 9<br />

A cosa serve il taccuino 9<br />

Cosa portare con sé 11<br />

Cosa annotare 12<br />

Qualche consiglio per un <strong>naturalista</strong> attento 13<br />

La scheda 14<br />

I vegetali 17<br />

Gli invertebrati 27<br />

Gli uccelli 31<br />

Le impronte 36<br />

Le mappe 37<br />

Le sagome 39<br />

L’acquascopio e lo stagno 42<br />

Il paesaggio 44<br />

Le nuvole 45<br />

3


GIORNATA DELLE OASI <strong>WWF</strong> 2005<br />

“La natura è la migliore delle scuole”<br />

In occasione della giornata delle Oasi 2005<br />

il <strong>WWF</strong> offre ad alunni e insegnanti un utilissimo<br />

<strong>Taccuino</strong> del <strong>naturalista</strong><br />

da portare con sé durante le escursioni<br />

negli ambienti naturali<br />

PRESENTAZIONE PER GLI INSEGNANTI<br />

L'educazione ambientale è uno dei principali metodi d’azione del <strong>WWF</strong>,<br />

impegnato da anni nella diffusione delle informazioni, delle conoscenze,<br />

delle motivazioni e delle competenze per comprendere l’ambiente, i suoi<br />

problemi e le sue dinamiche e porsi in relazione ad esso in modo<br />

sostenibile.<br />

La nuova scuola: una scuola per l’ambiente<br />

Nell’era della globalizzazione la scuola è chiamata a sviluppare percorsi<br />

complessi, tra questi la capacità di mettersi in relazione con il mondo e con i<br />

grandi temi che segnano il nostro tempo.<br />

L’azione educativa non può dunque sottrarsi alla necessità di costruire nei<br />

giovani (ma non solo) comportamenti responsabili verso l’Ambiente, a<br />

partire dai singoli contesti di vita e relazione: dallo spazio dell’aula a quello<br />

della città, fino allo spazio del mondo. Un pensare globale, attraverso il<br />

nostro agire locale, per un migliore sviluppo delle identità, delle culture e<br />

della cittadinanza.<br />

L’Educazione Ambientale assolve a questo compito, ed è in sintonia col<br />

contesto delineato dall’autonomia scolastica e dalla legge 53 sulla riforma<br />

del sistema scolastico, che propongono una nuova e formidabile dimensione<br />

progettuale con la quale le scuole si stanno misurando.<br />

4


Il territorio come risorsa<br />

L’apertura della scuola al territorio, elemento cardine del passaggio da una<br />

scuola centralizzata ad una inserita nella propria realtà locale, è terreno<br />

specifico dell’educazione ambientale e dà origine a progetti che permettono<br />

di conoscere e “sentire” il proprio territorio, stabilendo con esso un senso<br />

d’appartenenza radicato e concreto.<br />

Fare scuola utilizzando il territorio può favorire l’incontro diretto (cognitivo,<br />

operativo, emotivo) dei ragazzi con le diverse componenti che fanno del<br />

territorio un organismo complesso, interconnesso e in evoluzione.<br />

Lavorare sul territorio con una metodologia adeguata permette di imparare a<br />

coglierne i segni, a parlarne, a schematizzare e rappresentare, a correlare tra<br />

loro aspetti diversi, a generalizzare ciò che si è appreso e soprattutto a<br />

riconoscere i processi connessi al percorso di apprendimento.<br />

L’educazione ambientale sul campo, un apprendimento per esperienza<br />

Esistono molti modi per accostarsi all’ambiente e alla natura, e una delle<br />

occasioni migliori è offerta dalle Oasi del <strong>WWF</strong>; le aree naturali protette<br />

costituiscono infatti una risorsa educativa importante che favorisce<br />

esperienze dirette.<br />

Vere proprie “Aule all’aperto”, le Oasi soddisfano l’esigenza di educare<br />

all’ambiente attraverso esperienze concrete” e utili al raggiungimento di<br />

traguardi altrimenti impossibili con i metodi della lezione frontale o dei<br />

laboratori didattici tradizionali.<br />

5


L’<strong>attività</strong> di campo, in particolare:<br />

• permette la comprensione dei fenomeni naturali, dei cicli biologici e<br />

delle interazioni fra le risorse primarie (acqua, suolo, aria, ecc.) attraverso<br />

meccanismi d’apprendimento rispettosi delle capacità individuali, della<br />

manualità, del lavoro di gruppo basati sull’osservazione dei fenomeni in<br />

modo diretto e sul campo;<br />

• facilita l’integrazione uomo-ambiente naturale e uomo-città, attraverso la<br />

scelta di intervenire con efficacia sui piccoli gesti quotidiani che,<br />

evidenziando le responsabilità di tutti nella gestione del bene comune, fanno<br />

prendere coscienza dell’importanza della conservazione dei sistemi naturali<br />

come fattore di stabilità ecologica;<br />

• individua possibili azioni concrete per una azione personale andando a<br />

“scuola dalla natura” per poi sperimentare nel proprio quotidiano (a scuola,<br />

in casa e nel territorio) scelte rispettose degli equilibri <strong>ambientali</strong>.<br />

6


Il <strong>Taccuino</strong> del Naturalista:<br />

uno strumento per esplorare la natura<br />

e documentare le esperienze<br />

L’esplorazione della natura e la scoperta di “piccole oasi sotto casa” sono<br />

alla portata di tutti, ogni giorno, spesso nei luoghi più impensati e meno<br />

lontano di quanto si possa immaginare. Basta avere gli occhi giusti per<br />

osservare e servirsi di qualche piccolo trucco del mestiere.<br />

C’è poi uno strumento utilissimo da portare sempre con sé: un semplice<br />

taccuino sul quale annotare, disegnare, raccogliere tutte le scoperte.<br />

In occasione della Giornata delle Oasi 2005 il <strong>WWF</strong> offre a bambini,<br />

ragazzi e insegnanti un bellissimo <strong>Taccuino</strong> del Naturalista che aiuterà a<br />

conoscere meglio la natura intorno a noi, e che trasformerà ogni uscita in<br />

una vera e propria scoperta, guidando la curiosità e migliorando la capacità<br />

di osservazione. Il taccuino permetterà inoltre di portare in classe il mondo<br />

naturale...lasciandolo dov’è, senza danneggiarlo, per l’ammirazione e la<br />

scoperta di tanti altri “esploratori”.<br />

7


Ciao, eccomi qua.<br />

Se hai già dato una rapida occhiata alle pagine che seguono hai intuito cosa<br />

sono e a cosa servo. Sono il tuo taccuino del <strong>naturalista</strong>, e vorrei<br />

accompagnarti tutte le volte che vai in un bosco, lungo una spiaggia, a<br />

spasso in un prato o in un giardino in città.<br />

Potrò aiutarti ad osservare tutte le meraviglie che accompagneranno le tue<br />

escursioni, e sulle mie pagine potrai annotare le tue scoperte, semplicemente<br />

per fissarle nella memoria, oppure per ricordarle e raccontarle agli amici, ai<br />

genitori, agli insegnanti.<br />

Se non hai ancora capito di cosa sto parlando guarda attentamente la figura<br />

sotto e noterai subito che io non sono un quaderno normale, ma una raccolta<br />

di pagine dove riportare con scritte, schizzi o disegni, le cose più interessanti<br />

che osserverai in natura.<br />

Se sei veramente interessato ad esplorare e conoscere l’ambiente questo sarà il<br />

tuo oggetto “magico” che trasformerà ogni gita, ma anche un giretto in<br />

giardino o nel cortile della scuola, in una vera avventura.<br />

Annotando con cura ciò che ti ha incuriosito arricchirai il tuo contatto con<br />

l'ambiente naturale, migliorerai a poco a poco le tue capacità di<br />

osservazione, imparerai a dare un nome agli animali e alle piante, scoprirai i<br />

mille aspetti strani e affascinanti della natura.


Suggerimenti per organizzare il taccuino.<br />

Dopo aver stampato le pagine che ti interessano (meglio stamparle tutte per<br />

un lavoro più completo), forale su un lato e inseriscile in un raccoglitore ad<br />

anelli. Ogni volta che dovrai scrivere o disegnare estrai in foglio dal<br />

raccoglitore e appoggialo sulla copertina che farà da supporto rigido.<br />

Ecco un suggerimento per il raccoglitore: non correre a comprarne subito uno<br />

nuovo. Potrai recuperarne uno usato e personalizzare la copertina dando<br />

spazio alla tua fantasia, incollandoci sopra immagini ritagliate, oppure un<br />

disegno fatto da te, o ancora un collage di foglie, cortecce o altri elementi<br />

naturali raccolti durante un’escursione e protetti con un foglio trasparente.<br />

A queste prime pagine ne potrai aggiungere altre, anche create da te, per<br />

incollare foto, inserire reperti, aggiungere annotazioni e disegni.<br />

A cosa serve un taccuino<br />

Il taccuino può servire per moltissimi tipi di osservazioni. Disegnare dal vero<br />

un fiore o un insetto ci permette di osservarlo bene, di ricordarlo e di poterlo<br />

individuare poi cercando sui libri o chiedendo a qualche “esperto”.<br />

Come dici? Questa <strong>attività</strong> è riservata solo agli “artisti” e tu non hai la più<br />

pallida idea di come fare, e che sei negato per il disegno…?<br />

Non preoccuparti, se avrai un po' di pazienza e fantasia garantisco<br />

divertimento e soddisfazione anche a chi di solito manovra la matita come<br />

una “zappa”.<br />

Intanto non devi pensare al taccuino solo come ad un lavoro artistico. Se sei<br />

bravo nel disegno tanto meglio, ma se non lo sei non importa: lo scopo del<br />

taccuino non è quello di farti diventare un pittore, ma quello di farti<br />

osservare e conoscere la natura.<br />

9


Potrai raccogliere anche solo alcuni schizzi e annotazioni - colori,<br />

dimensioni, sagome - che ti permetteranno, una volta a casa di riconoscere<br />

ciò che hai osservato. Se vorrai potrai completare gli schizzi in un secondo<br />

momento, osservando le illustrazioni dei libri, magari anche copiando<br />

qualche particolare: servirà a farti la mano.<br />

L'abilità nel disegno dunque non è tutto, e se proprio il disegno non fa per<br />

te potrai riportare le osservazioni solo per iscritto, oppure incollare sulle<br />

pagine foglie, muschi, licheni, o fare impronte di funghi, di cortecce, di<br />

foglie o addirittura potrai cominciare con il ritrarre solo i colori delle cose<br />

osservate, senza preoccuparti delle forme e dedicarti a riprodurre le varie<br />

tonalità di verde, giallo, azzurro o le sfumature dei colori autunnali o<br />

invernali.<br />

Sono molti i modi per fare un bel taccuino e tante idee ti verranno<br />

guardandoti intorno.<br />

10


Cosa portare con sé<br />

Indispensabili matita, gomma e pastelli colorati..<br />

E’ importante inoltre curare l’abbigliamento: scarpe comode e robuste<br />

(impermeabili in caso di pioggia), giacca a vento leggera, berretto, zainetto<br />

leggero dove mettere un golf in più.<br />

Altre attrezzature utili:<br />

• Mappa del territorio e bussola<br />

• Guida tascabile per il riconoscimento di piante e animali. Ne esistono di<br />

piccolissime per le varie specie animali o vegetali, o di più grandi che<br />

comprendono in un solo volume i principali esemplari italiani di fauna e<br />

flora<br />

• Anche una guida alle tracce potrebbe essere utilissima<br />

• Pastelli a cera e fogli per raccogliere i calchi di foglie e cortecce<br />

• Un binocolo<br />

• Una piccola lente d’ingrandimento<br />

• Un termometro d’ambiente<br />

• Una macchina fotografica<br />

• Bustine di plastica, elastici, etichette adesive per raccogliere e catalogare<br />

eventuali piccoli reperti<br />

11


Cosa annotare<br />

Sul taccuino, oltre ad incollare foto e reperti, disegnare una foglia, un fiore,<br />

una pianta, si possono riportare molte informazioni sulle foglie, sulla<br />

struttura degli alberi, sui fiori e sui loro colori, sulle specie animali<br />

osservate o ascoltate. Vanno annotate anche le condizioni meteorologiche<br />

della giornata ed eventuali osservazioni sugli elementi non viventi<br />

dell’ambiente visitato: caratteristiche del suolo, presenza di acqua, ecc.<br />

Bisognerà sempre raggruppare le osservazioni per data e completarle con<br />

una descrizione generale della località esplorata. Tutto può essere riassunto<br />

in una mappa, indicando anche i luoghi che ti hanno colpito di più e le<br />

scoperte più belle.<br />

A casa sarà infine necessario rivedere il tutto, per completare gli schizzi e<br />

confrontare gli appunti con qualche manuale specializzato che ti aiuterà a<br />

dare il nome a piante o tracce incontrate e non ancora classificate.<br />

Esempi di cosa si può osservare<br />

• Le caratteristiche dei vari tipi di terreno<br />

• Il portamento e la disposizione degli alberi<br />

• I fiori, le foglie, i frutti, i semi (ovviamente osservabili in stagioni<br />

diverse…)<br />

• Tracce o segni lasciati da animali: impronte, resti di alimentazione,<br />

escrementi, nidi e tane, ecc<br />

• Piccoli animali che abitano siepi, prati, stagni o boschetti: insetti, rettili,<br />

anfibi, ragni, …<br />

• La vita sotto un sasso o quella in un tronco in decomposizione<br />

• Gli uccelli in volo, posati o in canto<br />

• Il muschio, i funghi, le muffe<br />

• Le caratteristiche del paesaggio, panorami, pendii esposti al sole o in<br />

ombra, andamento del terreno, presenza di fiumi, ruscelli, stagni, ecc.<br />

• La presenza di manufatti creati dall’uomo: muretti a secco, casolari,<br />

cappelle, canali, lavatoi, ecc.<br />

12


Qualche consiglio per un <strong>naturalista</strong> attento<br />

• Un comportamento corretto è la prima cosa che un giovane esploratore<br />

deve tenere per godere veramente del contatto con la natura.<br />

• Cerca di restare il più possibile in silenzio e di parlare, comunque, a<br />

bassa voce: così non disturberai gli animali e sarà più facile ascoltarne la<br />

voce o vederli.<br />

• Osserva ogni cosa con molta attenzione: ci sono mille particolari che ad<br />

un primo sguardo possono sfuggire.<br />

• Ascolta i suoni, i rumori, la musica della natura: la voce degli animali, il<br />

mormorio di un ruscello o il fruscio delle foglie mosse dal vento.<br />

• Lascia i fiori al loro posto. Osservali, disegnali, fotografali ma non<br />

coglierli: sono importantissimi per gli insetti e per molti altri animali.<br />

Magari sono anche rari e protetti.<br />

Allora sei pronto?<br />

Prendimi con te e partiamo insieme alla scoperta della natura.<br />

Buon lavoro!<br />

13


QUESTO TACCUINO E’ DI<br />

_____________________________<br />

Anni: _____________________________________________<br />

Classe: ____________________________________________<br />

Indirizzo: __________________________________________<br />

_________________________________________________<br />

Il mio animale preferito: ________________________________<br />

Il mio albero preferito: _________________________________<br />

Il mio fiore preferito: __________________________________<br />

Il mio colore preferito: _________________________________<br />

Il profumo che mi piace di più: __________________________<br />

La materia che mi piace di più: ___________________________<br />

Questo è il mio ritratto<br />

14


Il luogo dell’esplorazione<br />

Annota sempre dati sufficienti per potere scrivere anche in seguito un<br />

resoconto completo, segnando data, ora, località ecc.<br />

Data _______________<br />

Ora ________________<br />

Località _____________<br />

Condizioni meteorologiche ___________________________________<br />

Temperatura dell’aria (ti servirà un termometro) ____________________<br />

Descrizione generale dell’ambiente<br />

(annota qui tutti gli elementi che riesci ad osservare, sia naturali, sia legati<br />

alla presenza dell’uomo):<br />

15


Il primo disegno<br />

Per familiarizzare con l’ambiente che ti circonda, per prima cosa ti consiglio<br />

di fare lo schizzo del panorama che hai davanti a te. Trova un punto di<br />

osservazione adatto e traccia le linee essenziali che caratterizzano il<br />

panorama; poi aggiungi tutto quello che colpisce la tua attenzione. Se non<br />

vuoi disegnare tutto annota gli elementi che vuoi ricordare, potrai completarli<br />

e colorarli a casa.<br />

Il mio ambiente<br />

Una visione ravvicinata<br />

Adesso puoi procedere nella visita, osservando più da vicino tutto ciò che sta<br />

intorno a te. L'elemento predominante sarà il mondo dei vegetali. Vedrai che<br />

le zone verdi, che all’inizio sembravano un po' indistinte, cominciano a<br />

definirsi meglio e a rivelarsi composte da tante specie diverse.<br />

16

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