Claudia Benedettini Il libro di lettura che non c'è: una proposta che ...
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Introduzione<br />
LA PROPOSTA DI UNA MAESTRA, SCATURITA DALLA PASSIONE PER LA LETTERATURA, PER LA<br />
CRITICA LETTERARIA E PER L’INSEGNAMENTO<br />
La letteratura per l’infanzia oggi dovrebbe funzionare, <strong>di</strong> per se stessa, da stimolo per un’idea <strong>di</strong> rinnovamento <strong>che</strong><br />
stravolga del tutto l’impostazione dei libri <strong>di</strong> testo dell’area linguistica per la scuola primaria.<br />
L’idea mi era balenata già <strong>di</strong>versi anni fa, quando, un po’ per s<strong>che</strong>rzo e un po’ sul serio, mi è capitato <strong>di</strong> proporre a <strong>una</strong><br />
casa e<strong>di</strong>trice, insieme a due colleghe, la realizzazione <strong>di</strong> un <strong>libro</strong> <strong>di</strong> <strong>lettura</strong> “nuovo”, <strong>che</strong> possa essere realmente definito<br />
“antologia per la scuola primaria”.<br />
La <strong>proposta</strong> era piaciuta, ma a tutt’oggi è rimasta tale: an<strong>che</strong> se è ancora ferma, comunque, <strong>non</strong> è detto <strong>che</strong> un giorno<br />
<strong>non</strong> possa essere presa <strong>di</strong> nuovo in considerazione e, magari, partire per la sua strada…<br />
Bisognerebbe rivedere, innanzitutto, gli scopi <strong>di</strong>dattici <strong>di</strong> un’antologia per la scuola primaria: prioritario dovrebbe<br />
essere quello <strong>di</strong> offrire agli alunni <strong>una</strong> rosa <strong>di</strong> testi degli autori per l’infanzia.<br />
Porrei in secondo piano, anzi, eliminerei la preoccupazione <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>videre il <strong>libro</strong> in sezioni de<strong>di</strong>cate alle tipologie<br />
testuali, per dare risalto, invece, agli stili <strong>di</strong> scrittura presenti nella letteratura italiana per l’infanzia: restituiamo<br />
finalmente agli insegnanti il compito <strong>di</strong> organizzare come vogliono (e come, se vogliono, sanno fare) il materiale<br />
dell’antologia, e <strong>di</strong>amo agli alunni la possibilità <strong>di</strong> conoscere e <strong>di</strong> riconoscere (an<strong>che</strong> sulle antologie) gli stili dei nostri<br />
autori per l’infanzia. Parlo <strong>di</strong> letteratura italiana includendo tra gli autori an<strong>che</strong> i traduttori <strong>di</strong> libri stranieri.<br />
Ma perché mi era venuta in mente un’idea del genere? E perché an<strong>che</strong> adesso mi ritrovo a proporla e a <strong>di</strong>fenderla?<br />
Principalmente, perché sono <strong>una</strong> maestra innamorata del suo mestiere, <strong>che</strong> nutre an<strong>che</strong> <strong>una</strong> forte passione sia per la<br />
letteratura sia per la critica letteraria, e <strong>che</strong> cerca <strong>di</strong> trasmettere agli alunni tali passioni.<br />
E allora, come si potrà facilmente comprendere da queste pagine, proprio <strong>non</strong> riesco più ad accettare il fatto <strong>che</strong> nelle<br />
scuole ormai circolino quasi esclusivamente i libri <strong>di</strong> testo… i quali con il passare degli anni hanno offuscato del tutto<br />
quello <strong>che</strong> <strong>una</strong> volta veniva chiamato “<strong>libro</strong> <strong>di</strong> <strong>lettura</strong>”: quest’ultimo, come vedremo, <strong>non</strong> esiste più; ha ceduto il posto<br />
al “sussi<strong>di</strong>ario dei linguaggi”, o al “<strong>libro</strong> per la prima classe”, o al “sussi<strong>di</strong>ario per la seconda e terza classe”.<br />
Di fatto, <strong>non</strong> esiste più un <strong>libro</strong> <strong>di</strong> testo per la scuola primaria <strong>che</strong> sia de<strong>di</strong>cato interamente e unicamente alla <strong>lettura</strong><br />
(senza ulteriori scopi): la mia <strong>proposta</strong> va decisamente controcorrente e, in più, presuppone <strong>una</strong> buona dose <strong>di</strong> coraggio<br />
sia da parte del mondo e<strong>di</strong>toriale sia da parte dei docenti, per essere accolta con favore e attuata.