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Da una parte è sempre più difficile risparmiare, dall’altra è
sempre più importante farlo proprio a causa dell’incertezza
sul futuro. Risparmiare significa non consumare oggi per
poter consumare domani; il risparmiatore sacrifica il suo
attuale tenore di vita per comprare il beneficio che i risparmi
accantonati danno al risparmiatore stesso: la tranquillità
per sé stessi e per la propria famiglia; il valore fondamentale
che i risparmi danno a chi li possiede è la serenità di poter
far fronte economicamente ad eventi, previsti e soprattutto
imprevisti. In sintesi se ho i soldi da parte sono più tranquillo.
Ed è proprio per la paura degli imprevisti che i risparmiatori,
soprattutto italiani, sono restii ad accettare scelte di
investimento che li impegnino per periodi di tempo lunghi.
Spesso infatti la risposta è: “mi potrebbero servire da un
momento all’altro”; così il denaro rimane spesso non
investito, fermo sui conti correnti. Così facendo però non
solo il risparmiatore non guadagna nulla, ma nel tempo i
suoi soldi realmente diminuiscono, cioè il loro valore reale
diminuisce a causa dell’inflazione, quindi possiamo dire
che hanno un tasso di rendimento negativo.
Quando questo accade per un periodo di tempo breve,
diciamo meno di 1 anno, il danno che ne deriva non è
rilevante; ma proviamo a fare un esempio di 10.000 euro
che rimangono fermi sul conto corrente per 5 o per 10 anni.
Oggi il rendimento annuo di un investimento diciamo
“vincolato” a 5 anni è di circa il 4% netto mentre l’inflazione
è circa il 2,5%. Se investo i miei 10.000 avrò un rendimento
reale del 1,5% annuo (4% - 2,5%). Dopo 5 anni
la voce di massafra
sabato 8 dicembre 2012 19
ECONOMICAMENTE - 28 | La rubrica de “La Voce” per capire l’economia
Investire: una scelta o un obbligo?
RAFFAELE RESCINA
A pagina 22 dell’ultimo numero de la Voce ho letto con infinito
piacere il bell’articolo di Nino Bellinvia che ci fa sapere che
finalmente Massafra ha un Assessore al Turismo nella persona
di Antonio Viesti, del quale sono riportate importanti e
confortanti comunicazioni sulla crescita del turismo a
Massafra. Fa piacere apprendere che i ragazzi delle scuole
saranno coinvolti in un’iniziativa che culminerà nella stampa
di testi e disegni da loro elaborati: è un’iniziativa attraverso
la quale i ragazzi apprenderanno che i beni culturali sono
beni pubblici e non sono per questo beni di nessuno ma
beni di tutti e quindi beni di ciascuno.
In quell’articolo si ricordano tutti quanti contribuiscono a
creare favorevoli condizioni di accoglienza, da quelli che
stanno potenziando le strutture alberghiere, magari con
semplici ma utilissimi Bed & Breakfast, alle generose ragazze
di Nuova Hellas che si moltiplicano, pur nell’inadeguatezza
numerica, ad accogliere, accompagnare, indirizzare i tutisti.
C’è però una cosa che è sfuggita all’autore dell’articolo e che
vale la pena rammentare: l’opera silenziosa e costante di
promozione, soprattutto all’estero, ma anche in Italia,
dell’Archeogruppo ‘Espedito Jacovelli’. Stupisce questa
“dimenticanza” in Nino Bellinvia, sempre attento a segnalare
sulla stampa tutte le attività dell’Archeogruppo, che, è bene
nominalmente avrò 12.000 euro (il 4% all’anno per 5 anni
significa in totale 20%), ma realmente avrò 10.750 euro
(l’1,5% all’anno per 5 anni significa in totale 7,5%).
Se non li investo, dopo 5 anni nominalmente avrò ancora i
miei 10.000 euro, ma in realtà avrò 8.750 euro in quanto
ogni anno l’inflazione, pari al 2,5%, li farà valere 250 euro
in meno, in 5 anni quindi 1.250 euro di svalutazione.
La differenza in 5 anni è di “soli” 2.000 euro, e sottolineo
che abbiamo fatto il calcolo dell’interesse semplice e non
dell’interesse cosiddetto “composto” (non abbiamo
considerato cioè gli interessi sugli interessi). In 10 anni il
non investirei 10.000 euro produrrà un danno più che
doppio!!!
Quindi è importante stabilire se il denaro “non consumato”
servirà a breve per un impegno economico certo e previsto;
se così non è, e non lo investo, proprio la capacità di quel
denaro di fare fronte agli imprevisti diminuirà col passare
del tempo, vanificando i sacrifici fatti. Quindi altro che
imprevisto! Posso prevedere con certezza assoluta che il
suo valore reale diminuirà per ogni giorno che passa.
In sintesi, una volta sottratto al consumo immediato, il
denaro deve essere assolutamente “messo a reddito”, in
maniera possibilmente coerente con gli obiettivi di vita del
risparmiatore.
L’ESPERTO RISPONDE Invia le tue domande in tema di
economia e risparmio al nostro esperto di finanza Raffaele
Rescina, mail di redazione: lavoce@massafra.it. Sui prossimi
numeri de La Voce spazio alle lettere dei lettori.
TURISMO A MASSAFRA Intervento dello storico Roberto Caprara
«Non dimenticatevi l’opera silenziosa dell’Archeogruppo!»
saperlo, non si limita solo a fare escursioni, utilissime anche
quelle, come leggo sullo stesso numero de la Voce alla grotta
carsica di San Michele, ma opera a ben più alti livelli.
Se è in crescita il numero soprattutto di turisti stranieri,
questo lo si deve forse ai due convegni internazionali
organizzati dall’Archeogruppo nell’ottobre del 2010 e
nell’aprile 2011, che hanno portato a Massafra numerosi
studiosi turchi, greci, tedeschi, spagnoli, francesi, i quali,
tornati nelle loro terre, sono stati potente mezzo di
promozione della conoscenza del nostro patrimonio,
particolarmente di quello rupestre, con conseguente stimolo
per i loro concittadini a visitarci.
Va osservato, però, che mancano pubblicazioni adatte al
turista medio: ci provò Espedito Jacovelli nel 1960, con una
bella guida pubblicata in solo cinquecento copie. Io ho pronta
per la stampa una guida alle chiese rupestri di Massafra,
nella quale non parlo archeologhese e non vi sono gli spunti
polemici miei soliti contro chi parla del ‘rupestre’ senza
veramente conoscerlo ma solo per ‘sentito dire’ o ‘sentito
vedere’ da altri. Si tratta di un’opera semplice e piana,
ineccepibile dal punto di vista scientifico, che dà al turista
tutte le informazioni di cui ha bisogno. Attendo solo un
editore coraggioso che la pubblichi (Roberto Caprara).