UnicaNews n° 47 - Università degli studi di Cagliari.

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14 Il metano in Sardegna Firmata la convenzione tra ateneo e Galsi. Nel 2009 il via ai lavori. Un dottorato e vari assegni di ricerca curati dalla facolt di Ingegneria G alsi e l’università di Cagliari collaboreranno per promuovere la cultura e la formazione nei settori scientifici e tecnologici legati alla realizzazione Da sinistra, Roberto Potì, Concetta Rau, Mohamed Yousfi, Pasquale Mistretta e Francesco Ginesu del nuovo gasdotto di collegamento diretto tra l’Algeria e la Sardegna, attualmente in fase di progettazione. L’accordo è stato firmato nell’aula magna di Ingegneria dal rettore Pasquale Mistretta, dal presidente di Galsi Roberto Potì e dall’amministratore delegato Mohamed Yousfi. La convenzione prevede la promozione di iniziative e progetti formativi indirizzati ai ricercatori e agli studenti dell’ateneo e coinvolgerà p r i n c i p a l m e n t e i dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Elettronica. Tra le forme di collaborazione attivabili nel settore della ricerca scientifica Galsi, con il coinvolgimento dei suo project manager Arcangelo Perrone e, con la collaborazione del preside di Ingegneria e del corpo docente, individuerà e finanzierà eventua- P li ambiti di ricerca utili per l’approfondimento di aspetti tecnici e ingegneristici inerenti il progetto Galsi. Due le aree di interesse che sono già state valutate. La prima riguarda studi sperimentali sulla resistenza della condotta all’esposizione ad agenti esogeni al fine di individuare azioni di mitigazione e protezione, mentre la seconda si focalizza sui sistemi di manutenzione e di controllo dei g a s d o t t o . Altre, ancora da esplorare,sarannoprevalentemente indirizzate sul progetto ingegneristicorelativo alla parte a mare tra l’Algeria e la Sardegna che rappresenta la sfida tecnologica più importante per il Galsi. In questo tratto il gasdotto percorrerà gli abissi del Mediterraneoraggiungen- do i 2885 metri dalla superficie, una profondità finora mai raggiunta da nessun altro gasdotto sottomarino al mondo. Le iniziativedestinate agli studenti dell’ateneo, e più in generale relative alla f o r m a z i o n e , potranno comprenderefinanziamentiattraverso borse di studio per corsi di laurea in ingegneria, corsi e seminari di approfondimento,sperimentazione di nuove attività didattiche quali l’istituzione di dottorati di ricerca su argomenti specifici proposti da Galsi come pure la realizzazione di tirocini di formazione e di orientamento per gli studenti. I prossimi mesi saranno dedicati alla valutazione e allo studio di tutte le opportunità esplorabili e già con il prossimo anno potranno prendere corpo i primi progetti. i commenti asquale Mistretta: “La convenzione con Galsi rappresenta un’opzione molto importante sia per le ricadute scientifiche e didattiche, sia per il territorio. L’attivazione di una borsa per un dottore di ricerca e di altri assegni per giovani ricercatori completa un quadro di enorme prospettiva”. Roberto Potì: “Affrontiamo una sfida tecnologica molto importante. Il gasdotto attraverserà la Sardegna dopo aver toccato 2800 metri di profondità, record mondiale per opere analoghe”. Francesco Ginesu (preside Ingegneria): “Un ottimo contesto per la cultura e la formazione che coinvolgerà direttamente i dipartimenti di Ingegneria meccanica ed elettronica. L’opera ingegneristica e l’arrivo del metano nell’isola sono due aspetti centrali della convenzione” Concetta Rau (assessore regionale Industria): “Il gasdotto offre benefici diretti e indotti per lo sviluppo socioeconomico della Sardegna. La convenzione va colta in tutti segmenti e penso innanzi tutto al rafforzamento dei rapporti tra sistema imprenditoriale regionale, enti pubblici e università” Mohamed Yousfi: “Un’opera che vanta progettualità avanzate e basate su continui studi. Le aree di ricerca riguardano la resistenza della condotta agli agenti esterni e la manutenzione e la gestione del gasdotto” D Unicanews 47 - luglio 2008 Saras, tra energia sicurezza e ambiente La raffineria di Sarroch vanta la certificazione secondo lo standard comunitario emas a lontano appare come una piccola metropoli strategicamente collocata al centro del Mediterraneo, nei pressi del comune di Sarroch, comune a quaranta chilometri da Cagliari. Nata nel 1962 per iniziativa di Angelo Moratti, la Saras sPa oggi guida un gruppo societario leader europeo nella raffinazione del petrolio grezzo e commercializzazione dei prodotti petroliferi. Dal 2005 il gruppo Saras investe nelle fonti di energia rinnovabili con la Parchi eolici Ulassai srl: in un’area di 2900 ettari svettano 42 aerogeneratori capaci di produrre 72 mw di energia pulita. Dopo la quotazione in borsa avvenuta nel 2006, il gruppo continua a registrare risultati in costante miglioramento, dimostrandosi una realtà imprenditoriale solida e affidabile. La gestione di risorse energetiche così preziose, capaci di notevoli ricadute sull’ambiente e sul territorio, impone al gruppo Saras l’adozione di strategie di sviluppo sempre più sostenibili. Da tempo l’azienda è attenta ai diversi fattori d’impatto ambientale connessi alle attività dei suoi stabilimenti, come testimonia la certificazione del Sistema di gestione ambientale (sGa) conseguita nel 2004. Grazie all’impiego delle più avanzate tecnologie, cui si affiancano percorsi di formazione continua per il personale, l’industria di Sarroch insegue un nuovo traguardo: la certificazione ambientale secondo il rigoroso standard comunitario emas. Anche sul fronte della salute e della sicurezza sul lavoro il colosso petrolchimico non risparmia energie e punta sul binomio vincente: tecnologia e formazione. In un documento datato 1996 il presidente Gianmarco Moratti illustravachiaramente la filosofia Saras “La società a s s e g n e r à alla sicurezza un’importanza analoga alla produzione, alla qualità e ai costi”. Sono trascorsi quasi vent’anni da quando in Saras fu redatto il primo Rapporto di sicurezza (rDs) che, periodicamente aggiornato, costituisce un prezioso strumento per prevenire situazioni di rischio in fabbrica. L’attività connessa alla raffineria incide notevolmente nel contesto socioeconomico sardo: in oltre 40 anni di esercizio, il livello occupazionale è passato da 100 a oltre 1220 lavoratori, con un indotto di altre 7000 unità. Numeri importanti che spiegano l’importanza che da sempre Saras assegna al dialogo col territorio: le visite in impianto dei ragazzi degli istituti superiori, il decennale Progetto scuola rivolto alle quinte elementari dei vicini comuni, sono alcune delle iniziative che consolidano il rapporto tra la comunità locale e la più importante industria della Sardegna. Giorgio Mancosu
L Lingua e stampa in Sardegna Gazzettino ebdomadario, Giornale di Sardegna e Foglio periodico di Sardegna: risale alla fine del settecento la comparsa dei primi giornali a lingua della prima stampa periodica in Sardegna (1793-1813). Alla fine del Settecento compaiono in Sardegna i primi giornali: il Gazzettino ebdomadario (1793), il Giornale di Sardegna (1795-1796) e il Foglio periodico di Sardegna (1812 1813). Le loro pagine registrano l’invasione francese dell’isola, un tentativo di sarda rivoluzione, il trasferimento della corte sabauda a Cagliari e una successiva restaurazione dell’antico regime, riflettendo nel nna Mura Porcu insegna A Storia della lingua italiana nella facoltà di Lettere dell’università di Cagliari. Si è occupata di argomenti relativi alla grafia, alla sintassi, alla lessicografia, alla lingua della prosa narrativa seicentesca e della stampa periodica. Fra i suoi scritti la monografia Il Dizionario universale della lingua italiana di Francesco D’Alberti di Villanuova (2006) e Cultura italiana e cultura europea nella lingua della stampa periodica in Sardegna (2005). linguaggio la diversa temperie politica e culturale. a stampa periodica nasce in concomitanza con la d i ff u s i o n e dell’italiano nei ceti colti dell’isola e con l’abbandono della lingua spagnola,mentre si coglie una maggiore apertura verso le lingue straniere e un rinnovato prestigio della lingua sarda, anche scritta. Anna Mura ha preso in esame questa produzione giornalistica, dal punto di vista lessicale e linguistico, individuando nei primi due giornali un linguaggio politico destinato a informare e istruire i cittadini patrioti in sintonia con il giornalismo italiano del periodo rivoluzionario di fine Settecento. Il Foglio periodico di Sardegna rappresenta, invece, pur nel clima di rigida restaurazione, il primo vero giornale modernodell’isola dal punto di vista della varietà dei contenuti e dell’organizzazione testuale. Lettori sono i sardi dei ceti superiori e gli stranieri presenti a Cagliari durante l’esilio della corte sabauda, in fuga dal Piemonte napoleonico. Modelli di riferimento delle testate sarde sono la prosa letteraria e una scrittura giornalistica che si svilupperà recependo una forte spinta all’ammodernamento linguistico. Il lessico si apre al nuovo, aumenta l’influenza del francese, infine vengono accolti nuovi significati assieme a nuove forme provenienti dalla lingua comune e dai linguaggi settoriali. CampusOne, valutatori doc Il modello Crui focalizza i processi e la loro organizzazione dando priorit agli studenti. Al Campus di Monserrato la premiazione dei partecipanti al corso coordinato da Vincenzo Solinas E sperti in qualità. E corsi di laurea a prova di valutazione. La sala congressi del nuovo asse didattico della Cittadella di Monserrato, ha ospitato la consegna degli attestati di partecipazione al Corso di formazione per valutatori esterni provenienti dal sistema socio-economico sardo, promosso dal nostro ateneo e tenuto dalla Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane. Il corso, della durata di 40 ore, nasce sulla scia dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto CampusOne con l’obiettivo di giungere alla valutazione interna ed esterna e al successivo accreditamento dei corsi di studio. La cabina di regia della Crui ha elaborato un modello di valutazione che è stato sperimentato e migliorato nell’arco degli anni. Lo schema Crui, che assicura la coerenza con simili modelli europei, ha come riferimento le iso 9000 e più specificatamente le norme iso 9001-2000. Il modello focalizza l’attenzione sui processi e sulla loro organizzazione, con specifici riferimenti alle parti interessate, dando priorità agli studenti. Ed è quest’ultimo modello che l’università di Cagliari ha adottato dal 2007 per tutti i corsi di laurea attivati. L’ateneo, nella logica di un miglioramento della didattica e della promozione della cultura della qualità, ha quindi promosso un corso per valutatori esterni coinvolgendo gli esponenti del sistema socio A i neo specialisti l corso hanno preso parte: Cristina Bianchi (Camera Commercio, Cagliari), Valeria Boi (Carbosulcis), Antonello Cadau (inPs, direzione regionale Sardegna), Paola Cadau (Ctm, Cagliari), Lucia Caddeo (Euro Allumina), Antonino Cipriano (Confartigianato imprese Sardegna), Francesco Guido (Soprintendenza beni archeologici),Francesco Leo (Comune, Cagliari), Arnaldo Maiorani (Endesa Italia), Maria Marras (Ufficio scolastico regionale), Fabrizio Mascia (uil, Cagliari), Maria Antonietta Nieddu (Assessorato Pubblica istruzione ras), Ugo Pilia (CGil, Cagliari). economico. L’università, compiuta la valutazione interna, si apre ora alla valutazione della qualità della didattica da parte dei valutatori esterni dell’albo Crui che verranno affiancati dai valutatori formati in questo corso. Alla consegna degli attestati ha preso parte il rettore P a s q u a l e Mistretta e il suo delegato per il sistema di gestione di qualità della didattica, Vincenzo Solinas. Kickboxing, Manconi in cima al mondo Infermiere al Policlinico, si imposto per la WasCo a Lignano Sabbiadoro D al laboratorio di Immunologia del Policlinico di Monserrato a campione del mondo di Kickboxing. Questa è la storia di Franco Manconi (al centro della foto, sul gradino più alto del podio), infermiere cagliaritano di 50 anni, che alla prima esperienza nella disciplina ha conquistato in maggio a Lignano Sabbiadoro la medaglia d’oro della sigla wasCo (World all style combat organization) nel Light contact, categoria Gold over 49, 70-80 kg, superando due quotate cinture nere, l’iraniano Akbar Rouhaparvar in semifinale e il lettone Roberts Shenins. Competizione a cui hanno preso parte 747 atleti di 23 nazioni. La Kickboxing è uno sport da combattimento derivato dall’unione del karate nipponico con il pugilato occidentale, che combina tecniche di calcio proprie di arti marziali orientali a colpi di pugno caratteristici dello sport occidentale. La categoria in cui Manconi ha vinto, il Light contact, prevede uno scambio di colpi a impatto limitato con l’obiettivo di toccare il più possibile l’avversario. Le altre sono Semi contact, Full contact e Low Kick. La wasCo, federazione mondiale nata in Francia nel 1983, è una delle più importanti ed è presieduta dal sardo Gianni Sarritzu. Quando ha iniziato? Circa sei anni fa per due stagioni nella palestra dell’istruttore Lucio Medas dove ho appreso i primi rudimenti dell’arte. Dopodiché, ho interrotto e solo lo scorso aprile ho ripreso, sollecitato dal coach Simone Fanni e suo padre Lino. Quindi, solo per allenarsi? Sì. Infatti, l’idea di partecipare alla manifestazione è nata quasi per scommessa. Che tipo di esperienza è stata? Fantastica. Le mie precedenti avventure nel tennis e nel triathlon sprint (uno dei pionieri della disciplina in Sardegna e più volte campione regionale amatori, ndr) a buoni livelli mi hanno garantito una certa abitudine e freddezza nell’affrontare la competizione. E in più? I ricordi del militare in cui avevo fatto pugilato mi hanno aiutato non poco nell’affrontare i miei avversari. È così importante il rispetto nelle arti marziali? Assolutamente. La prima regola di tutte queste attività impone che l’atleta sia sportivamente corretto e che applichi una filosofia di vita basata sulla tolleranza e sulla considerazione del prossimo. Difenderà il titolo? Certamente. L’anno prossimo combatterò ai Mondiali che si svolgeranno in Croazia. Stefano Cocumelli Unicanews 47 - luglio 2008 15
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