UnicaNews n° 47 - Università degli studi di Cagliari.

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10 Dall’Irlanda lezioni di crescita per la Sardegna Il XV Rapporto Crenos suggerisce i possibili percorsi di crescita nell’isola sullo sfondo di crescenti difficolt internazionali Anna Maria Pinna* I n Europa c’è un’isola che nel 1991 registrava un tasso di disoccupazione più alto del 20 per cento e produceva un livello di ricchezza pro capite pari a solo l’80 per cento della media per cittadino europeo. Oggi quell’isola ha un tasso di disoccupazione bassissimo, quasi fisiologico (4,4 per cento), e ha un reddito pro capite secondo solo a quello dei ricchi europei per eccel- Anna Maria Pinna lenza, i lussemburghesi. L’economia irlandese, che nelle prime righe faceva pensare alla Sardegna, ma che invece da quindici anni ha imboccato una roboante corsa verso lo sviluppo e il benessere, ricorda la nostra regione anche per altre caratteristiche: una chiara dotazione di ricchezze ambientali culturali e identitarie, l’assenza di un sistema di criminalità organizzata, uno spazio economico aperto e non congestionato. Stiamo parlando di condizioni necessarie, condizioni che favoriscono processi di mutamento strutturale dell’economia. Ma ancora non stiamo parlando di condizioni sufficienti. In questi ultimi due anni la Sardegna è stata premiata per le sue risorse ambientali: il comparto turistico regionale si è allineato alle tendenze nazionali e internazionali. Sono i turisti stranieri a registrare un vero e proprio exploit, sia durante la stagione turistica in senso stretto, ma sopratutto nei periodi fuori stagione. La domanda estera premia il prodotto Sardegna, ma questo canale è ben lontano dall’essere sfruttato dalle imprese sarde. Da tutte le imprese, intendiamo, non solo quelle attive nel comparto vacanze. Pur avendo fatto registrare negli ultimi anni segnali di ripresa per quanto riguarda i principali indicatori macroeconomici (Pil e consumi pro capite, tasso di occupazione), il comparto produttivo sardo presenta invece un forte ritardo di competitività rispetto alla media italiana e, soprattutto, rispetto agli altri competitori europei. Un ritardo rivelato dalla scarsa capacità di esportare prodotti ad alta tecnologia, che sono poi quelli con maggiore crescita della domanda mondiale. L’Irlanda è stata in grado di creare un ambiente favorevole non solo all’arrivo di turisti da altri paesi ma sopratutto all’arrivo di imprese estere, rendendone vantaggiosa la localizzazione al suo interno. Certamente, la fiscalità leggera dell’economia celtica ha favorito tali scelte di localizzazione ma questo non ci mette, ancora, sul piano delle condizioni sufficienti. Sono trent’anni che i governi irlandesi prescindendo dai colori della propria bandiera politica investono intensamente in capitale umano (laureati, in particolare nelle discipline s c i e n t i f i c h e ) ; conoscenza e innovazione tecnologica. Sono politiche capaci di produrre effetti nel lungo periodo, tese alla formazione di capitale sociale (tessuto sociale propenso alla cooperazione e al cambiamento), di capitale manageriale, ovvero politiche d’investimento che unite a un’amministrazionepubblica efficiente, creano quell’ambientesocioeconomico che è necessario ma anche in grado di innescare processi virtuosi di sviluppo economico. La direzione intrapresa in Sardegna questi ultimi anni appare aver acquisito maggior consapevolezza della necessità di promuovere processi virtuosi in grado di produrre effetti positivi nel lungo periodo. Risulta Unicanews 47 - luglio 2008 altresì evidente che sembra esserci molto da fare per qualificare il percorso intrapreso al fine di garantire puntualità, continuità e maggiore coerenza a diversi interventi che già sono all’opera e ad altri che sono stati solo annunciati ma non implementati. Il XV Rapportosull’economia della S a r d e g n a del Crenos affronta le diverse questioni legate ai problemi di competitivitàdell’economia regionale. L’ e v e n t o , organizzato presentazione e staff L ’edizione 2008 del Rapporto è stata presentata nell’aula magna della facoltà di Ingegneria il 30 maggio scorso. Sono intervenuti il rettore Pasquale Mistretta, Fabrizio Barca (dirigente generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze), Alberto Scanu (presidente Associazione industriali delle province della Sardegna meridionale) e Renato Soru, presidente della Giunta regionale. Il Rapporto è stato elaborato da un gruppo di lavoro del Crenos coordinato da Anna Maria Pinna e formato da Adriana Di Liberto, Alessandra Mura, Andrea Corsale, Andrea Zara, Annalisa Cocco, Barbara Pettinelli, Bianca Biagi, Dimitri Paolini, Fabio Cerina, G i a n f r a n c o Atzeni, Giovanni Sistu, Giovanni Sulis, Giuliana Caruso, Isabella Sulis, Luca Deidda, Manuela Pulina,Margherita Meloni, Maria Giovanna Brindano, Mariano Porcu, Marta Foddi, Marta Meleddu, Massimo Carboni, Massimo Del Gatto, Matteo Bellinzas, Monica Iorio, Oliviero Carboni, Rinaldo Brau, Silvia Balia, Stefano Renoldi e Vittorio Pelligra. dal Centro di ricerche economiche delle due università sarde, è diventato nel tempo un’occasioneimportante per discutere le tematiche e le controversie legate allo sviluppo economico della nostra regione sullo sfondo delle tendenze dell’economia mondiale. Alla presentazione dell’edizione 2008 del Rapporto sono intervenuti Fabrizio Barca (dirigente generale del ministero dell’Economia e delle finanze), Alberto Scanu (presidente Associazione industriali delle province della Sardegna meridionale) e Renato Soru, presidente della Giunta regionale. *ricercatrice Crenos Tra materie prime ed energia in uno scenario turbolento Luci e ombre per l’economia sarda Raffaele Paci* S Paola Piras e Raffaele Paci, preside entrante e uscente di Scienze politiche ullo sfondo di un panorama internazionale difficile, con i prezzi dell’energia e delle materie prime a livelli record, l’allarme inflazione, le turbolenze nei mercati finanziari e la prospettiva di un’economia statunitense in recess i o n e , il XV Rapporto sull’econ o m i a d e l l a Sardegna C r e N o s evidenzia a l c u n i s e g n a l i positivi per l’econ o m i a regionale. Migliora la domanda estera, sia nell’export (grazie anche al trend crescente dei prezzi dei prodotti petroliferi) che nelle presenze straniere in Sardegna. Migliorano gli indicatori del mercato del lavoro. Segnali positivi per la nostra situazione economica che non corrispondono però ad un chiaro miglioramento della posizione dell’isola in Europa, dove la Sardegna - in linea con la media dell’Italia - perde costantemente posizioni. Sembra mancare la capacità di capitalizzare i miglioramenti del breve periodo e creare dei circuiti virtuosi che ci immettano con decisione nel sentiero dello sviluppo socio-economico. In questi ultimi anni si è rafforzata la consapevolezza della necessità di promuovere investimenti di lungo periodo: rafforzamento delle infrastrutture materiali e umane, politiche tese alla creazione di capitale manageriale e di un tessuto sociale più istruito, propenso alla cooperazione e al cambiamento. Molto ancora va fatto per qualificare il percorso intrapreso e garantire puntualità, continuità e maggiore coerenza agli interventi già all’opera e ad altri che sono stati annunciati ma non implementati. Il XV Rapporto sull’economia della Sardegna CreNos affronterà le diverse questioni legate ai problemi di competitività dell’economia regionale. L’evento, organizzato dal centro di ricerche economiche delle due Università sarde, è diventato nel tempo un’occasione importante per discutere le tematiche e le controversie legate allo sviluppo economico della nostra regione sullo sfondo delle tendenze dell’economia mondiale. *preside di Scienze politiche
Inglese per tutti con Sardegna Speaks English Luisanna Fodde 1 Claudia Atzeri 2 L Venti milioni di euro dalla Regione per migliorare l’inglese dei sardi. I bandi del progetto sono curati dal Centro linguistico di ateneo a regione Sardegna, con il programma Sardegna Speaks English, ha stanziato 20 milioni di euro per innalzare le competenze linguistiche dei sardi e diffondere la lingua inglese nell’isola. L’obiettivo primario del programma, che s’inserisce Lo staff del Cla. Al centro, seduta, la professoressa Luisanna Fodde nel quadro della costruzione o del rafforzamento delle infrastrutture della conoscenza, è di dare un ulteriore strumento di lavoro e di comunicazione della lingua straniera più diffusa al mondo. La linea d’intervento 1 Inglese per i giovani nelle scuole e nelle università, prevede tre tipi di azioni, rivolte agli studenti afferenti alle scuole per l’infanzia, fino agli iscritti all’università. A questa linea d’intervento 1 sono stati destinati 5,8 milioni di euro, di cui un milione da suddividere tra i Cla delle università di Cagliari e Sassari. Più precisamente, il Cla di Cagliari ha ottenuto un finanziamento di 650.000 euro. Considerando che il voucher per la frequenza di ciascun studente ai corsi è pari a 250 euro, la Regione ha calcolato un bacino d’utenza, per Cagliari, di 2600 studenti. Il nostro Cla ha pubblicato quattro bandi relativi al Programma Sardegna Speaks English - Azione 1.3. Il primo bando si è concluso nel luglio 2007 con 576 domande di partecipazione, di cui i due terzi erano studenti iscritti ai corsi di laurea di primo livello, mentre i rimanenti erano già laureati e iscritti a percorsi post lauream attivi a Cagliari. È stato possibile attivare sei corsi Preparazione alla certificazione toeFl di livello C1, sette Avvicinamento al livello B2, cinque al livello B1, infine due corsi Inglese specialistico per il Business. Come si evince, la Regione, facendo proprie le proposte del comitatotecnico-scientifico del Progetto sse, ha adottato i livelli di competenza previsti dal Consiglio di Europa nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue che vanno dal più basso, elementare o A2, al più alto (ai fini del progetto sse) avanzato o C1. Il secondo bando, chiuso nel dicembre 2007, ha portato 1264 domande. A fronte di una così alta partecipazione, il Cla ha organizzato 44 corsi d’inglese: tre Principianti assoluti; quattordici Avvicinamento al livello B1; undici Avvicinamento al livello B2 (uno tenutosi a Oristano); dieci Preparazione all’esame per la certificazione Internazionale toeFl iBt di livello C1 e sei Specialistico (due per l’area Economica Business-English, gli altri per giuridico-politica, tecni- Sympodium, tecnologia avanzata per l’aula del centro linguistico Una conferenza di Francesca Bargiela per la cerimonia inaugurale L o scorso giugno la professoressa Francesca Bargiela ha tenuto una conferenza in occasione dell’inaugurazione dell’aula seminariale del Centro linguistico di ateneo, alla presenza del rettore, Pasquale Mistretta. L’incontro, di taglio altamente accademico, ha visto la partecipazione tra gli altri di molti docenti del Cla, dei componenti del comitato tecnico scientifico del Centro, di alcuni presidi, nonché della professoressa Micaela Morelli, rappresentante della Fondazione Banco di Sardegna, che ha contribuito alla realizzazione dell’aula. L’aula seminariale è dotata della tecnologia symPoDium, una lavagna multimediale che rappresenta un ausilio tecnologico estremamente importante e accattivante nella didattica delle lingue straniere. coscientifica e medico-scientifica, umanistico-accademica). Un terzo bando è stato presentato lo scorso aprile e i relativi corsi termineranno il prossimo agosto. Grazie alle 861 domande d’iscrizione pervenute sono stati organizzati 34 corsi: cinque Inglese specialistico; quattro Principianti assoluti; uno Avvicinamento al livello A2; dieci Avvicinamento al livello B1, nove Avvicinamento al livello B2 e cinque Preparazione all’esame per la certificazione Internazionale toeFl iBt di livello C1. La ratio che muove il Programma Sardegna Speaks English è quella di voler migliorare le competenze della popolazione sarda relative alla conoscenza della lingua inglese, nel caso specifico degli studenti del nostro ateneo. La durata dei corsi, 80 ore, è stata ritenuta sufficientemente perché potessero incrementare le proprie conoscenze e passare così a un livello successivo, piuttosto che rinforzare quello di appartenenza. Un dato che emerge, se si osservano le domande pervenute per il secondo e il terzo bando, è che il tredici per cento di quelle relative al secondo provenivano da studenti che avevano già frequentato un Jones e Parmentier esperti del Centro ue importanti eventi si sono svolti per il Centro linguistico di ateneo. Nel primo, il dottor Peter Gregory Jones, collaboratore ed esperto linguistico della facoltà di Economia da oltre 25 anni, ha ricevuto a Ginevra la nomina a Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro della Reale casa di Savoia per meriti didattici e culturali, per mani di Sua altezza reale il principe Vittorio Emanuele, XVII Gran maestro degli ordini dinastici della Reale casa di Savoia. Nel secondo, il professor Philippe Parmentier dell’università belga di Liegi ha tenuto nell’aula seminariale del Cla una conferenza in lingua inglese su Cross-cultural communications. corso afferente al primo, mentre la percentuale sale al 28 per cento per le domande relative al terzo bando. Si evince, quindi, che gli studenti non solo sentono la necessità di migliorare la conoscenza della lingua inglese ma, se messi nelle condizioni di poterlo fare, sono motivati per continuare nei livelli superiori. Nonostante il successo dell’iniziativa, un problema nell’organizzazione e nel mantenimento dei corsi è stato l’alto tasso di abbandono che, purtroppo, è arrivato quasi al 50 per cento. Uno dei motivi è quello degli impegni accademici dei nostri studenti che mal si conciliano con ulteriori ore di didattica, ma anche, a detta dei docenti e degli organizzatori, il fatto che un corso gratuito, come sono obbligatoriamente i corsi sse, viene abbandonato più facilmente e con meno scrupoli. Una forma di pagamento, anche irrisoria, avrebbe indotto a frequentare con continuità. 1 direttore Cla, università di Cagliari 2 tutor orientamento Cla, responsabile Progetto sse Unicanews 47 - luglio 2008 11 D
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