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11.06.2013 Views

Nota C.E.I. (1989), La pastorale della salute nella Chiesa Italiana, n. 6: “Il concetto di salute ha acquistato nuove e importanti connotazioni. Non si rapporta, infatti, unicamente a fattori fisici e organici, ma coinvolge le dimensioni psichiche e spirituali della persona, estendendosi all’ambiente fisico, affettivo, sociale e morale in cui la persona vive ed opera. Un rapporto profondo viene avvertito tra salute, qualità di vita e benessere dell’uomo”. Per B. Haring: “Una persona è sana, quando è abitualmente capace di vivere, utilizzando tutte le facoltà o energie in suo possesso e realmente disponibili… in ogni situazione… per sviluppare… il massimo di amore ablativo in Cristo…” (Etica Medica, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1970, pp. 252-255). Si può avere una persona sana anche se fisicamente o psichicamente compromessa; come una persona può essere ammalata anche se pienamente efficiente dal punto di vista fisico-psichico. Di qui, due osservazioni: a) la salute non è indispensabile, per essere utili agli altri o alla società (è una verità che sfugge alle ideologie materialistiche). b) Ma è anche vero che la malattia è causa di difficoltà per la salute della persona. B - Come promuovere la cultura della salute L’uomo è innanzitutto “corporeità”, e quindi è importante curare la sua dimensione biologica e fisica; ma nell’uomo ci sono anche forze psichiche e spirituali che con la corporeità formano l’unità della vita umana. Ogni malattia ha ripercussione sulla psiche, come ogni anomalia psichica o spirituale si ripercuote sulla totalità della persona. Molte cause di logoramento dipendono: 1) dall’uomo (droghe, alcool, abusi sessuali); 2) dall’ambiente familiare e sociale (amore, educazione ai valori non ricevuti); 3) dall’ambiente ecologico. Una educazione sanitaria deve partire dalla coscienza che la vita e la salute sono dono di Dio e devono essere accolte secondo la volontà del donatore (difendere, valorizzare, apprezzare, …). 3

3 0 La salute, tuttavia, non è un bene assoluto: la vita vale più della salute; vale infinitamente anche quando la salute manca, in qualunque stadio della vita. La salute deve essere difesa dall’inquinamento ecologico, dalla manipolazione biologica (contraccettivi, abusi di farmaci). Quando la salute è minata o limitata, fare pastorale della salute significa non nascondere, aiutare ad accettare, insegnare a valorizzare la malattia. Formare “Comunità di salute” significa impegnare tutti, formare tutti a curare la salute, prevenire pericoli fisici, psichici, sociali. Avere il coraggio di ostacolare l’idolatria della salute, come bene a cui si sacrifica tutto. C - “La Pastorale della Salute nella Chiesa italiana” (Nota Past. C.E.I. - 1989) Nella Comunità, chi deve curare la salute? Chi se ne deve occupare? La Pastorale della Salute è: “la presenza e l’azione della Chiesa per recare la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura. Non viene rivolta solo ai malati, ma anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza, all’emarginazione e ai valori della vita e della salute” (Nota C.E.I. - 1989, n. 19). Questa sintetica descrizione della Pastorale della Salute, intesa come modo di essere e di operare della Comunità cristiana, e non come riduttivo rapporto tra sacerdote e fedele, sul piano teologico segna un superamento di visione anguste, ma sul piano della pratica pastorale segna ancora il passo. L’ecclesiologia di comunione proposta dal Vaticano II investe tutti i membri della Chiesa della responsabilità di curare gli infermi e i sofferenti. Tutti: religiosi-religiose e i laici sono chiamati ad essere presenti nel mondo della salute. Anche i malati (Christifideles laici, n. 54) sono non solo destinatari, ma soggetti e protagonisti, non solo perché interessati, ma soprattutto perché testimoni credibili. Sono coinvolti familiari e parenti; medici e infermieri cristiani. Senza la loro azione è impossibile una “pastorale ecclesiale della salute”; ma bisogna far prendere loro coscienza del battesimo, dell’incorporazione a Cristo e formarli.

Nota C.E.I. (1989), La pastorale della salute nella Chiesa Italiana, n.<br />

6: “Il concetto di salute ha acquistato nuove e importanti connotazioni.<br />

Non si rapporta, infatti, unicamente a fattori fisici e organici, ma coinvolge<br />

le dimensioni psichiche e spirituali della persona, estendendosi<br />

all’ambiente fisico, affettivo, sociale e morale in cui la persona vive ed<br />

opera. Un rapporto profondo viene avvertito tra salute, qualità di vita e<br />

benessere dell’uomo”.<br />

Per B. Haring: “Una persona è sana, quando è abitualmente capace<br />

di vivere, utilizzando tutte le facoltà o energie in suo possesso e realmente<br />

disponibili… in ogni situazione… per sviluppare… il massimo di<br />

amore ablativo in Cristo…” (Etica Medica, Edizioni Paoline, Cinisello<br />

Balsamo 1970, pp. 252-255).<br />

Si può avere una persona sana anche se fisicamente o psichicamente<br />

compromessa; come una persona può essere ammalata anche se pienamente<br />

efficiente dal punto di vista fisico-psichico. Di qui, due osservazioni:<br />

a) la salute non è indispensabile, per essere utili agli altri o alla società<br />

(è una verità che sfugge alle ideologie materialistiche).<br />

b) Ma è anche vero che la malattia è causa di difficoltà per la salute<br />

della persona.<br />

B - Come promuovere la cultura della salute<br />

L’uomo è innanzitutto “corporeità”, e quindi è importante curare la<br />

sua dimensione biologica e fisica; ma nell’uomo ci sono anche forze psichiche<br />

e spirituali che con la corporeità formano l’unità della vita umana.<br />

Ogni malattia ha ripercussione sulla psiche, come ogni anomalia psichica<br />

o spirituale si ripercuote sulla totalità della persona.<br />

Molte cause di logoramento dipendono:<br />

1) dall’uomo (droghe, alcool, abusi sessuali);<br />

2) dall’ambiente familiare e sociale (amore, educazione ai valori non<br />

ricevuti);<br />

3) dall’ambiente ecologico.<br />

Una educazione sanitaria deve partire dalla coscienza che la vita e la<br />

salute sono dono di Dio e devono essere accolte secondo la volontà del<br />

donatore (difendere, valorizzare, apprezzare, …).<br />

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