camminare insieme - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle ...

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11.06.2013 Views

8. La durata della processione sia contenuta, possibilmente, entro le due ore. A tal fine, il CF studi percorsi che siano attenti a non creare problemi per l’ordine pubblico e la viabilità, come anche itinerari diversi di anno in anno. 9. Per l’animazione della processione, il CF scelga persone preparate e si usino opportuni impianti di amplificazione. 10. Qualora alla processione partecipino in forma ufficiale Autorità istituzionali, civili e militari, queste occupino il posto immediatamente dietro la Sacra Immagine. Capitolo IV DOVERI DEL COMITATO FESTE 11. Nel suo costituirsi, il CF deve essere debitamente approvato dalla competente Autorità ecclesiastica, a norma dello Statuto unico diocesano. 12. La gestione economica della Festa sia ispirata a criteri di trasparenza e di rispetto delle norme vigenti, sia ecclesiali che civili. Ogni irregolarità amministrativa costituisce per il responsabile causa di decadenza immediata dal medesimo CF. 13. La questua pubblica potrà essere effettuata nell’ambito dell’intera città unicamente per la Festa patronale; per le altre Feste, solo nel territorio parrocchiale. I membri del CF a ciò deputati, richiederanno alla Curia Diocesana la vidimazione dei tesserini con relativa fotografia. Il mancato rispetto di questa norma, verrà sanzionato dall’Ordinario Diocesano. 14. Ogni incasso deve essere registrato su apposito bollettario, numerato progressivamente, con matrice e figlia, quest’ultima da rilasciare all’offerente come ricevuta. 15. Almeno un mese prima della raccolta delle offerte, devono essere presentati all’Ordinario diocesano, in duplice copia per l’approvazione, il programma dettagliato della Festa e il bilancio preventivo di spesa; 3 3

3 4 inoltre, venga corrisposto alla Curia Diocesana il contributo previsto dal Tariffario Regionale per il rilascio del permesso per festività esterne. 16. È assolutamente vietato fare aste pubbliche per portare in processione la Sacra Immagine, come anche chiedere offerte nel corso della processione ed esibire denaro sui simulacri. 17. Entro due mesi dalla conclusione della Festa, l’Economo presenta al CF il conto consuntivo per la relativa approvazione; copia dello stesso deve essere inoltrata quanto prima alla Curia Diocesana. 18. Entro il 31 dicembre, il Vice Presidente del CF restituirà al Presidente i libretti bancari, le somme residue attive e tutto ciò che è stato da esso acquisito. Dal Palazzo Vescovile, 15 agosto 2005, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria ✠ Mario Paciello Vescovo Il Cancelliere Vescovile Mons. Diego Carlucci LE FESTE NELLA DIOCESI “Nessuna nuova festa esterna può essere istituita, senza il consenso scritto dell’Ordinario Diocesano”. gennaio 20 San Sebastiano: Spinazzola - Festa patronale marzo - aprile 1° Martedì di marzo Beata Vergine Maria di Costantinopoli: Gravina e Acquaviva delle Fonti - solo Festa religiosa 19 San Giuseppe: Altamura - Processione penitenziale

8. La durata della processione sia contenuta, possibilmente, entro le<br />

due ore. A tal fine, il CF studi percorsi che siano attenti a non creare problemi<br />

per l’ordine pubblico e la viabilità, come anche itinerari diversi di<br />

anno in anno.<br />

9. Per l’animazione della processione, il CF scelga persone preparate<br />

e si usino opportuni impianti di amplificazione.<br />

10. Qualora alla processione partecipino in forma ufficiale Autorità<br />

istituzionali, civili e militari, queste occupino il posto immediatamente<br />

dietro la Sacra Immagine.<br />

Capitolo IV<br />

DOVERI DEL COMITATO FESTE<br />

11. Nel suo costituirsi, il CF deve essere debitamente approvato dalla<br />

competente Autorità ecclesiastica, a norma dello Statuto unico diocesano.<br />

12. La gestione economica della Festa sia ispirata a criteri di trasparenza<br />

e di rispetto <strong>delle</strong> norme vigenti, sia ecclesiali che civili. Ogni irregolarità<br />

amministrativa costituisce per il responsabile causa di decadenza<br />

immediata dal medesimo CF.<br />

13. La questua pubblica potrà essere effettuata nell’ambito dell’intera<br />

città unicamente per la Festa patronale; per le altre Feste, solo nel territorio<br />

parrocchiale. I membri del CF a ciò deputati, richiederanno alla<br />

Curia Diocesana la vidimazione dei tesserini con relativa fotografia.<br />

Il mancato rispetto di questa norma, verrà sanzionato dall’Ordinario<br />

Diocesano.<br />

14. Ogni incasso deve essere registrato su apposito bollettario, numerato<br />

progressivamente, con matrice e figlia, quest’ultima da rilasciare<br />

all’offerente come ricevuta.<br />

15. Almeno un mese prima della raccolta <strong>delle</strong> offerte, devono essere<br />

presentati all’Ordinario diocesano, in duplice copia per l’approvazione,<br />

il programma dettagliato della Festa e il bilancio preventivo di spesa;<br />

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